Trenitalia

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liquidatore
00mercoledì 2 gennaio 2013 11:14
Pur avendo una certa età, ho incominciato ad interessarmi di trasporto su ferro relativamente da poco tempo. Ho un ricordo che non riesco a collocare temporalmente: un viaggio su una vettura a terrazzini da Roma a Riccione via Falconara e Ancona. Chi mi può aiutare?

Grazie
trammue
00mercoledì 2 gennaio 2013 19:59
oddio, le vetture a terrazzini sono scomparse dagli anni 50, e sopravvivono solo alcuni esemplari per i treni storici.
comnque anche quando erano ancora in servizio, tutt'al più effettuavano qualche treno locale, non credo proprio che le mettessero su un percorso così lungo
però.... le vie del signore sono infinite! ad es. nessuno ci crederebbe che negli anni 80, quando già era nato il pc e il telefonino, sulla roma-viterbo ancora circolava il treno a vapore in servizio ordinario
liquidatore
00mercoledì 2 gennaio 2013 20:14
non se fosse stato un treno localo, ma ricordo solo che fermava a TUTTE le stazioni....
trammue
00mercoledì 2 gennaio 2013 22:03
allora mi sa che sei partito per il mare e sei arrivato in autunno....
CAT740B
00mercoledì 2 gennaio 2013 23:11
Le terrazzini sono del 1933 (almeno le CT 46000) e dubito fortemente che potessero essere in servizio su qualche treno a lunga percorrenza. Trammue, sei davvero sicuro di un turno vapore sulla Roma - Viterbo negli anni '80? Perchè i turni ordinari terminano ufficialmente nel 1976...però magari può darsi che ci fosse carenza di mezzi diesel e che quindi Roma Trasyvere mettesse ancora in turno qualche loco a vapore...di sicuro cmq fino al 1985 ce n'era almeno una atta al servizio di loco, visto che si occupò di sghiacciare i deviatoi di Roma Termini bloccati dalla fitta nevicata (ora risolvono il problema a monte...sopprimono i treni)
trammue
00giovedì 3 gennaio 2013 09:03
oddio, dopo tanti anni un quinquennio è nella tolleranza ammessa (uncertainty measurement dicono i tecnici....)
quello che è certo è che rimanevo meravigliato dal vedere ancora il vapore accanto a materiale per allora modernissimo
poi si, il dep trastevere è rimasto in auge fino a quando non sono iniziati i lavori di deviazione della tirrenica (mi pare in vista dei mondiali 90) e credo ci fosse ancora uno sporadico servizio merci per la cava di salone esercitato con la 740
nei primi anni 80 visitammo il deposito con il gruppo modellisti del dopolavoro fs: il deposito custodiva anche il famoso cubo in restauro per pietrarsa
CAT740B
00giovedì 3 gennaio 2013 09:59
Son andato a sfogliare un vecchio orario. Già nel 1977 tutti i treni viaggiatori erano indicati essere svolti con automotrici (all'epoca, quando FS erano un'azienda seria facevano questa distinzione, e l'Orario ufficiale era una specie di Bibbia...non quella caccoletta attuale che non riprota quasi nulla...all'epoca era indicato tutto, e dico tutto...comprese le cocnesse ed i servizi sostitutivi)C'era però un treno, anzi una coppia di treni a materiale ordinario: 8695 da Viterbo delle ore 13:34 (che arrivava a Roma Trastevere alle 16:15) a 8692 da Roma Trastevere per Viterbo delle ore 03:54. Il fatto che tale treno originasse da Roma Trastevere mi lascia supporre che al 90% fosse ancora esercitato con loco a vapore, anche perchè altrimenti non avrebbe avuto senso la limitazione a Roma Trastvere. Dovrei ritrovare orari successivi, che al momento non ho sottomano purtroppo,per darti la piena conferma!
trammue
00giovedì 3 gennaio 2013 11:20
credo proprio che fosse quello a vapore.
infatti è giusto, era una sola coppia limitata a trastevere (ma qualche anno prima giungeva fino a termini laziali)
io sinceramente non credo di aver mai visto locomotive diesel sulla linea di viterbo fino a quando non vennero introdotte le navette con le D445. Da voci ascoltate all'epoca, il motivo della permanenza del materiale a vapore, nonostante che s.lorenzo avesse grandi disponibilità di loco diesel, era dovuto al peso per asse eccessivo delle diesel.
Il più bell'avvistamento mi capitò intorno al 1975: mentre aspettavo alla fermata di pineta sacchetti passò un merci di discreta composizione arrancando faticosamente in salita con in testa una 740.
Per i treni viaggiatori erano impiegate anche le 625
liquidatore
00giovedì 3 gennaio 2013 13:56
@ trammue
come collocazione verso la fine dei '50 ci potremmo essere ... ma non è possibile che, magari non partendo da Roma ma da Orte, fosse un treno locale?
trammue
00giovedì 3 gennaio 2013 14:04
tutto è possibile, ma mi pare strano, visto che all'epoca un direttissimo aveva le stesse tariffe di un accelerato
a meno che chi ti accompagnava non fosse stato un appassionato di treni d'epoca.....
CAT740B
00giovedì 3 gennaio 2013 15:13
Oddio, tutto può essere,anche perchè all'epoca FS mischiava tranquillamente i vari tipi di carrozze, ma mi sembra strano un treno con le carrozze a terrazzini....
Confermo invece a trammue che le 740 facevano qualche mercino sulla Viterbo, almeno fino alla fine degli anni '70....mi sembra che nei primissimi anni '80 fosse rimasto un merci in orario...poi ti dico
rosasera
00giovedì 24 gennaio 2013 17:36
ALe 803 di Campi Flegrei
Ciao a tutti. Per caso qualcuno conosce quali erano le unità dei 13 complessi ALe 803 con i relativi rimorchi appartenenti alla prima serie dotati di respingenti tradizionali assegnati al Deposito di Napoli Campi Flegrei? Grazie
liquidatore
00giovedì 14 febbraio 2013 18:30
Qualcuno di voi sa dirmi la composizione della "Freccia della Laguna" protagonista del terribile incidente dell'Aprile 1978 in un tratto della linea ferrata (La vecchia direttissima) adiacente all'Autosole?
So che era un treno formato da spezzoni provenienti da diverse stazioni del centro sud, completatosi a Roma e destinato a continuare a dividersi a Bologna e/o a Padova.
e646.060
00giovedì 14 febbraio 2013 18:46
Attenzione che ci sono stati DUE incidenti a treni denominati "Freccia della Laguna":

Quello del 15 aprile 1978 a Monzuno (BO) coinvolse un Rapido da Trieste/Venezia/Bolzano per Roma effettuato da ALe601 e rimorchi che si scontrò contro l'Espresso Bari-Trieste deragliato per una frana.
www.lenovae.it/15-aprile-1978-il-racconto-del-piu-grande-incidente-ferroviari%E2%80%8Bo-del-dop...

Un altro avvenne il 20 luglio 2002 a Rometta Marea (ME) e coinvolse l'Espresso notturno Palermo-Venezia che deragliò per cattiva manutenzione dei binari.
it.wikipedia.org/wiki/Incidente_ferroviario_di_Rometta_M...

Il treno del '78 aveva in composizione le Ale601.051 e Ale601.057 e le rimorchiate Le601.024 e Le480.010 (con cucina) che furono demolite in seguito all'incidente. Probabilmente anche altre
liquidatore
00giovedì 14 febbraio 2013 21:57
@ e646.060

No Marco io mi riferivo proprio all'incidente del 15/04/1978. Mi sembrava anche a me che fosse composto tutto da automotrici e rimorchi. Quindi c'erano vetture provenienti da diverse destinazioni, riunitesi a Padova e Bologna. Si sarebbero poi divise per altre destinazioni?
Ciao e grazie.

Giancarlo V.
e646.060
00giovedì 14 febbraio 2013 22:43
La Freccia della Laguna del '78 era un Rapido di sola prima classe tra il "Triveneto" e Roma, non arrivava più a sud. In anni successivi un servizio molto simile venne denominato Marco Polo.
Però con lo stesso tipo di materiale era effettuato anche il Rapido tra Roma e la Sicilia, con sezioni su Palermo e Siracusa, denominato Peloritano; forse questo, unito all'incidente del 2002 al notturno tra Palermo/Siracusa e Venezia, può aver generato un po' di confusione.

trammue
00giovedì 14 febbraio 2013 23:51
liquidatore, ma come?
un paio di mesi fa ti ho dato una lunga spiegazione sulla freccia della laguna, e già ti sei scordato tutto? ah, i pensieri......
allora il treno partiva da roma, era composto da un cospicuo numero di motrici e rimorchi della serie 601
giunto a bologna perdeva due elementi, che a loro volta di andavano ad accoppiare con delle vecchie elettromotrici marroni che effettuavano il treno bologna-verona-trento-bolzano
il resto della nostra freccia proseguiva per padova-mestre e qui si divideva ancora: la sezione principale proseguiva sul ponte della laguna fino a venezia s.lucia; le altre sezioni invece proseguivano per il friuli, ma adesso sono io che non mi ricordo se c'erano due sezioni separate per udine e trieste, oppure una sola
ovviamente c'era anche il viceversa, ed è proprio questo che è stato coinvolto nell'incidente
e646.060
00venerdì 15 febbraio 2013 02:36
Freccia della Laguna: Roma-Venezia + Roma-Trieste + Roma-Bolzano e vv.
Marco Polo: Roma-Venezia + Roma-Trieste + Roma-Udine e vv.

per inciso, nessuno dei due manovrava a Padova.
trammue
00venerdì 15 febbraio 2013 07:22
certo che no, io intendevo mestre, ma a questo punto mi viene il dubbio che invece il treno arrivava dritto a s.lucia e da qui ripartivano le sezioni friulane
liquidatore
00venerdì 15 febbraio 2013 10:02
grazie a tutti e due!

BiagPal
00giovedì 7 marzo 2013 18:45
Ferrovie dello Stato Italiane, Trenitalia, RFI: nasce la “Fondazione FS Italiane” per promuovere nel paese la cultura ferroviaria

Roma, 6 marzo 2013

Nasce la Fondazione FS Italiane, un’iniziativa della capogruppo Ferrovie dello Stato Italiane, di Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana, con lo scopo di valorizzare e preservare l’inestimabile patrimonio storico, tecnico, ingegneristico e industriale del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, in modo da consegnarlo integro alle generazioni future, come importante memoria condivisa di progresso e coesione dell’unità nazionale.

Le tre Società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane conferiranno alla neonata Fondazione circa 200 rotabili del “parco storico operativo”, costruiti nella prima metà del ‘900 ed ancora funzionanti, oltre 50 mezzi storici non in esercizio custoditi nel Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa nonché l’intera dotazione libraria ed archivistica del Gruppo.

L’obiettivo della Fondazione FS Italiane non è quello di celebrare il passato ma dare impulso nel Paese alla riscoperta della storia delle ferrovie nazionali divulgandone la cultura, valorizzando il Museo Ferroviario Nazionale di Pietrarsa, una struttura museale unica nel suo genere, organizzando l’attività di treni storico-turistici. Grazie al personale altamente specializzato, la Fondazione metterà inoltre a disposizione l’expertise del Gruppo su aspetti di “archeologia industriale” che in Italia nessun’altra impresa ferroviaria è in grado di mettere in campo.

Particolarmente importante sarà la gestione degli archivi storici: migliaia di fascicoli di carattere cartografico e fotografico relativi a progetti di ponti, gallerie e linee ferroviarie; disegni, progetti e immagini fotografiche di locomotive e veicoli storici; la più grande raccolta fotografica e audio-video – anche cinematografica – di tema ferroviario presente oggi in Italia. Collezione, quest’ultima, che già nel 2000 ha ricevuto il riconoscimento del Ministero dei Beni Culturali.



(ferpas)
00giovedì 7 marzo 2013 22:20
questa è un'ottima iniziativa che spero dia buoni frutti
liquidatore
00lunedì 15 aprile 2013 17:37
Una domanda da parte di Pierino agli "esperti":

In un ETR ci sono 4 sale per ogni vettura intermedia; su Italo ce ne sono solo 2. Poiché parliamo di masse comparabili se ne deduce che carico e sollecitazione (ed usura) sulle rotaie siano molto più forti su Italo che su sugli omologhi Trenitalie. O no?
mister656
00lunedì 15 aprile 2013 18:16
Bella domanda,mi verrebbe da pensare di si. Però uno dei punti di forza di Italo è la sua maggiore silenziosità e riduzione di vibrazioni rispetto ad una carrozza a 4 assi. Se le sollecitazioni dovessero essere più forti che su un 500 ne deduco che dovrebbe essere anche più rumoroso e vibrare di più. Passo la palla ad un esperto ma credo che la risposta sia a questo punto no...
[SM=x346219]
Augusto1
00lunedì 15 aprile 2013 20:40
liquidatore, 15/04/2013 17:37:

Una domanda da parte di Pierino agli "esperti":

In un ETR ci sono 4 sale per ogni vettura intermedia; su Italo ce ne sono solo 2. Poiché parliamo di masse comparabili se ne deduce che carico e sollecitazione (ed usura) sulle rotaie siano molto più forti su Italo che su sugli omologhi Trenitalie. O no?



No. Ed è provato scientificamente che non solo c'è minor usura, ma notevolmente minor serpeggio e minore tendenza (esasperando il concetto) al deragliamento. Se ne parlò chiaramente in un documentario su Sky.
liquidatore
00martedì 16 aprile 2013 11:08
Sono daccordo sul serpeggiamento e le possibilità di deragliamento; quello che non riesco a capire è la minor usura. Su 1 sala, a parità di masse, c'è minore sollecitazione che su due; probabilmente sono la frequenza e la quantità delle sollecitazioni ad incidere sull'usura.
Non ho, e quindi non conosco, Sky. Esiste per caso un archivio per cui possa rintracciare il filmato?
evviva il tram
00mercoledì 17 aprile 2013 19:05
@ Biag Pal.  Cultura del Ferro pure in senso tranviario. Questo aspetto dovrebbe essere anch'esso curato. Bellissimo quel video che hai postato, i miei complimenti!

Stefano L.

[SM=x346227]  [SM=x346220]
(ferpas)
00mercoledì 17 aprile 2013 19:54
liquidatore, 15/04/2013 17:37:

Una domanda da parte di Pierino agli "esperti":

In un ETR ci sono 4 sale per ogni vettura intermedia; su Italo ce ne sono solo 2. Poiché parliamo di masse comparabili se ne deduce che carico e sollecitazione (ed usura) sulle rotaie siano molto più forti su Italo che su sugli omologhi Trenitalie. O no?



Se non erro le casse di Italo sono piu corte quindi piu leggere di quelle di un ETR 500 quindi il peso che si va a scaricare sulla sala non è poi tanto eccessivamente in piu rispetto a quello di un ETR 500
liquidatore
00mercoledì 17 aprile 2013 23:12
Quindi la minor usura del ferro non è dovuta al minor numero (la metà) di sale, bensì alle minore masse in gioco.
trammue
00giovedì 18 aprile 2013 07:31
gli ELETTROTRENI propriamente detti poggiano sempre le due casse adiacenti su un solo carrello: è la famosa GIOSTRA URBINATI di origine tranviaria, di cui ben presto se ne impossessarono le FS per i loro ETR200 220 250 300 pendolini e locomotori E636 646 645 656 655
Quelli che comunemente chiamiamo ETR500 in realtà sono treni ordinari, con due locomotori in trazione simmetrica e un certo numero di carrozze ordinarie adatte all'alta velocità
L'unico problema che danno gli elettrotreni è quello della difficoltà di gestione nelle officine-deposito, quando occorre scomporre i vari elementi, e forse per questo le FS (pendolini e minuetti a parte) li hanno abbandonati dagli anni 60 in poi, preferendo composizioni più flessibili, tipo ALE601 803 801 ecc.
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