TRAM DI TORINO

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Francesco E.
00lunedì 30 novembre 2009 18:10
Vabbé!!!!! E' un banale errore ostativo!!!!!
BiagPal
00lunedì 30 novembre 2009 20:08
[SM=g1885122] Ho fatto una battuta! Ma sarò mai libero di fare una battuta senza che tu stia sempre a commentare?!
Francesco E.
00lunedì 30 novembre 2009 23:58
Liberissimo... e ho detto tutto...
GTbg
00lunedì 21 dicembre 2009 12:08
sono stato 2 giorni a TO e ho visto alcune cose interessanti.
innanzitutto ci sono molti km di binari tranviari, anche in centro. però ho visto circolare i tram 3/5 casse solo sui larghi viali ma nessun tram in centro. sarò stato sfortunato?

poi un'altra cosa che mi ha colpito: i larghissimi viali senza piste ciclabili.. e poi la sede tranviaria che a volte si trova in centro carreggiata e poi improvvisamente i due binari si sdoppiano per portarsi al lato della strada incrociando il traffico con relativo semaforo.

infine ieri sera su un viale, non chiedetemi quale, io e il mio amico avremo preso una serie interminabile di rossi uno dietro l'altro. il bello è che a lato c'era anche un tram che faceva il nostro percorso... non si chiede la sincronizzazione semaforica per gli automobilisti, ma almeno l'asservimento per il tram, che poi verrà utile anche agli automobilisti...

ciao
GTbg
00lunedì 21 dicembre 2009 12:11
scusate.. ma la seconda questione, quella delle sede tranviaria, era una domanda. qlc1 sa del perchè?
tronchino
00venerdì 25 dicembre 2009 19:52
Io sono l'ultimo arrivato, e sono il meno qualificato, ma provo a rispondere.
1) sei stato sfortunato, se andavi in via Milano angolo via Bertola avresti visto un Cityway impegnarsi in una curva strettina a sin, in centro storico, e subito dopo svoltare a destra in via Arsenale, facendo fare una salutare ginnastica agli snodi fra le casse.

2) Eri in corso Agnelli angolo corso Cosenza, direzione centro. Effettivamente a sud di corso Cosenza i binari sono al centro, a nord sono ai lati, è sempre stato così (almeno da 40 anni i qua). La cosa richiede un tempo dedicato del semaforo al passaggio del tram.

3) I semafori intelligenti sono una vecchia storia, da decenni declamata, sostenuta, forse anche in parte finanziata, ma ancora da venire. Stendiamo un velo pietoso.
davto
00domenica 27 dicembre 2009 21:06
Ciao!
Il posizionamento dei binari sui viali è dovuto a vicende storiche.
A d esempio in corso Agnelli i binari si portano in centro strada perchè ai tempi della costruzione delle rete tranviaria la viabilità stradale definitiva non era ancora tracciata.
[SM=x346219]
Augusto1
00domenica 10 gennaio 2010 11:32
6039 sul 4
Il mio capufficio Frediano è stato a Torino con famiglia ed amici per il Capodanno, ed il giorno 2 ha pensato di scattare una foto da farmi inserire sul forum.



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davto
00domenica 10 gennaio 2010 21:18
6039
....E'alla fermata di Porta Nuova in via Sacchi , direi
Ciao!
kaonashi
00lunedì 15 marzo 2010 23:45
Tratto della Falchera
Riciao dopo tanto tempo [SM=x346219] Sono stato domenica a vedere finalmente il tratto nuovo della linea 4 della Falchera con il tunnel annesso, direi che è riuscito molto bene sin dalla preferenziale di Corso Giulio Cesare, non sembravano esserci intralci sulla preferenziale, il tunnel poi sembra ben tenuto anche se forse la fermata della stazione Stura sembra piuttosto buia. Ben studiato il capolinea, con tre binari ed il ricovero di fine corsa separato in fondo dai marciapiedi di capolinea veri e propri, si vede chiaramente il vantaggio delle vetture bidirezionale [SM=x346232] Quello che stupisc è che nel quartiere dal capolinea del 4 non si veda ombra di negozio a perdita d'occhio [SM=x346235] ..ma se lì uno deve fare la spesa deve per forza atraversare la Stura [SM=x346235]
Augusto1
00mercoledì 24 marzo 2010 10:05
Ho letto stamane della incredibile notizia di una bomba carta lanciata in un deposito GTT, che ha mandato in fiamme un tram in disuso. Di che vettura si tratta?
Paoloc
00mercoledì 24 marzo 2010 10:18
(ANSA) - TORINO, 24 MAR - Una bomba carta e' esplosa nella notte a Torino. Era piazzata a bordo di un tram in disuso [della serie 2800], parcheggiato nel deposito del Gtt. [in realtà era parcheggiato in un binario di servizio esterno al deposito, lungo il corso Tortona]

L'esplosione, avvenuta poco dopo le 2, ha mandato in frantumi i vetri del mezzo del Gruppo Torinese Trasporti, a bordo del quale e' scoppiato un principio d'incendio subito spento dai vigili del fuoco. Nel deposito di corso Tortona e' intervenuto anche il nucleo radiomobile dei carabinieri.

NB: i corsivi sono note mie.


Foto de La Stampa
Francesco E.
00mercoledì 24 marzo 2010 21:35
Da non credersi! Ma si ha idea di quale provenienza è la matrice dell'attentato?
ZioJO73
00giovedì 25 marzo 2010 19:36
Bomba
I quotidiani stamattina specificano che l'ordigno di produzione artigianale è stato depositato sotto il tram ed alla sua esplosione ha divelto il pavimento della 2800, frantumato vetri, sgabelli e resa inservibile anche la cabina di guida. La deflagrazione ha anche rotto alcuni vetri della adiacente scuola.
Viene esclusa l'ipotesi di Unabomber, pare sia solo un poco felice tentativo di divertimento di qualche soggetto poco intelligente.
Nella nota di GTT, è prevalente il tono di stupore, in quanto non è assolutamente collegabile l'atto a nessuna rivendicazione contro l'azienda. I danni stimati alla vettura pare siano oltre i 20.000 euro, trattandosi di un tram in manutenzione, ma non in disuso: in caso di necessità sarebbe potuto essere normalmente utilizzato.

Ciao. JO [SM=x346232]
Augusto1
00venerdì 26 marzo 2010 00:41
Da un altro forum ho ricavato questa notizia, che io reputo fortemente preoccupante...

TORINO come NIZZA, via le catenarie dal centro città.
Si inizierà con il T4




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mister656
00venerdì 26 marzo 2010 00:46
Diciamo che avevo avuto un sentore della cosa.....se qualcuno si occupa di certi sistemi....
giambo64
00venerdì 26 marzo 2010 10:22
Credo che nei prossimi anni dovremo abituarci a questo tipo di notizie, saranno sempre più numerose.
L'avversione ai fili in aria sta montando, contemporaneamente alle nuove tecnologie (costose) che consentono la marcia autonoma o alimentata dal suolo.
A Dubai la nuova tranvia è alimentata completamente con l'APS, non c'è traccia di linea aerea!
Sull'articolo hanno fatto confusione, a Bordeaux usano l'APS, il volano che immagazzina energia è una soluzione che viene sperimentata da anni ma fino ad ora non mi sembra abbia grandi applicazioni. Mi viene in mente il tranvaietto della Perry, inglese, che cerca da anni di venderlo ma con scarsi risultati.
Sicuramente le tecnologie che eliminano la linea aerea hanno un costo, in cambio si ottiene solo un vantaggio estetico, il che non mi sembra motivo sufficente. Mi ricorda tanto la polemica sull'impatto visivo dell'energia eolica, polemica che mi fa tanto rivoltare lo stomaco. Stiamo distruggendo il pianeta e ci preoccupiamo dell'estetica, bah.
Comunque mi sforzo di vedere il lato positivo, lo sviluppo di questi sistemi di immagazzinamento a bordo di energia contribuirà allo sviluppo di tecniche per il miglioramento dell'efficenza energetica che poi troveranno applicazione in moltissimi altri campi.
Ancora una volta il tram si dimostra essere all'avanguardia, alla faccia di chi lo ritiene un mezzo superato.
Giovanni Kaiblinger
00venerdì 26 marzo 2010 10:23
Mi sembra di tornare indietro di 50 anni, anche a Roma c'era la "vergogna" della rete aerea filoviaria, smantellata per far posto a fumiganti autobus!
Ma io voglio sapere che fastidio gli dà a questi idioti, io userei quei fili per impiccarli tutti!
Giampi5
00venerdì 26 marzo 2010 11:29
Da Torino non me l'aspettavo proprio. Evidentemente è una moda che sta dilagando. Che fastidio gli dà quel filo? E poi, come faranno a realizzare le linee storiche e a far camminare i tram storici, mettendo generatori o dispositivi di captazione dentro la 502 o la Bolognese? [SM=x346235] [SM=x346252]

N.B. i più strani sistemi di presa di corrente purtroppo non sono affatto una novità, molti furono proposti e realizzati fin dai primordi del tram, nel XIX secolo, come si legge in queste pagine del sito di Formigari:
http://www.tramroma.com/common/gen_tecn/traz_ele/capt_corr/sist_inc/sist_gen.htm
Alla fine però si impose però il sistema a filo aereo, e per ovvie ragioni.

[SM=x346228]
Giovanni Kaiblinger
00venerdì 26 marzo 2010 11:35
Dobbiamo cominciare a preoccuparci per il futuro di ATTS?
Oppure sposteranno i giri solo su tratte al di fuori del centro storico?
Dorafly
00venerdì 26 marzo 2010 12:01
Il tram non mi sembra così rovinato e i finestrini sembrano tutti integri




Sembra un gesto di squallidi teppistelli - micro criminali

torino.repubblica.it/cronaca/2010/03/25/news/attentato_tram-...

dfly
Censin49
00mercoledì 21 aprile 2010 20:57
Peculiarità della rete tranviaria torinese

Raffrontando la rete tranviaria torinese con quella delle altre città italiane "tranviarie" (Milano, Roma, Napoli e le altre con reti "recenti"), mi rendo conto che quella sotto la Mole ha delle peculiarità sconosciute alle altre reti.
Anzitutto, la notevole estensione dei binari tranviari in sede propria, generalmente rialzata e inerbita; dovuta, questa caratteristica, alla conformazione della città di Torino, con lunghi viali alberati, ai bordi dei quali è stato facile realizzare una sede riservata; anche se, negli ultimi tempi, con una decisione, per conto mio discutibile, di realizzare una "corsia riservata" per tutti i mezzi pubblici, sia su rotaia che su gomma, molte di queste sedi tranviarie sono state asfaltate per permetterne il transito pure agli autobus, con una convivenza tra rotaia e gomma che può essere problematica, visti i diversi tempi di frenatura dei due tipi di veicoli.
In secondo luogo, il fatto che, oltre a sedi riservate sui due bordi dei corsi per ogni binario o coi due binari affiancati al centro della carreggiata, ne esistono pure coi due binari affiancati, ma su uno dei lati del corso; così è, ad esempio, su Corso Massimo d'Azeglio tra Corso Vittorio e Corso Raffaello (tram 9 e 16), su Corso Cairoli e corso San Maurizio (linea 16), su corso Turati e Corso Unione Sovietica (linea 4), e lo era pure su corso Francia per la linea 1, prima della costruzione della metropolitana e conseguente smantellamento della sede tranviaria. Questa peculiarità ha motivazioni "storiche": la rete tranviaria torinese si è originata a fine 800 - inizio 900 con due gestori separati, ognuno con i propri binari, confluiti assieme nell'Azienda Tranvie Municipali solo negli anni 20 (similmente a Roma, ma diversamente da Milano, che sin dall'inizio ha conosciuto un solo gestore). Lungo i corsi principali, vi erano molti parallelismi, con coppie di binari affiancati sui due lati. Dopo l'unificazione nell'ATM, si procedette all'eliminazione dei doppioni, mantenendo una sola coppia di binari; nella maggior parte dei casi, si attuò anche la "divaricazione" dei binari sui due lati, ma, in qualche caso, si ritenne più conveniente mantenere i binari affiancati su un solo lato.
Ma una peculiarità ancora maggiore, perlomeno in Italia (la si ritrova solo in reti tranviarie tedesche, olandesi, o altrove) riguarda la linea aerea di alimentazione, che, sin dagli anni 30, proprio lungo questi corsi alberati e in pochi altri casi, in genere dove è adottato il sostegno con pali anzichè con tiranti ancorati agli edifici, è realizzata con sospensione longitudinale, cioè con catenaria e "pendini", simile a quella ferroviaria, favorendo così uno scorrimento più regolare dell'organo di presa corrente, l'asta con rotella sino al 1991 e successivamente il "semipantografo"; anzi, proprio con l'adozione del pantografo si è proceduto al rinnovo della linea e delle palificazioni, adottando la "zampa di ragno" di derivazione FS. Addirittura, nel tratto della linea 4 che, sottopassando la ferrovia Torino - Milano, raggiunge la Falchera, è perfettamente uguale a quella FS - RFI.
Mi è sembrato utile e opportuno rimarcare queste particolarità torinesi, per farle conoscere anche "fuori".

Paoloilfiorentino
00mercoledì 21 aprile 2010 21:59
Molto interessante
Un intervento molto interessante, quello di Censin49.

Paolo
Censin49
00mercoledì 26 maggio 2010 20:31
Tram contromano
Già che c'ero, volevo ricordare che nella rete tranviaria torinese, fino a un passato nemmeno troppo remoto, sono esistiti anche tratti dove i due binari, pur non in sede propria rialzata, correvano affiancati,invece che al centro della strada, su uno dei due lati, per cui uno dei due binari si trovava contromano.
Una situazione del genere, che ricordo bene perchè vicino casa mia, era in corso Raffaello tra via Madama e corso Massimo d'Azeglio; i due binari, fino al 1966 percorsi dalla linea 15 (ponte Isabella - Barriera di Milano) correvano affiancati, per quel breve tratto di tre isolati, sul lato Sud del corso (numeri civici pari) sino all'autunno del 1959, quando, forse in ottemperanza a norme del codice stradale entrato in vigore il 1/7/1959, vennero "divaricati" sui due lati del corso. Dal 1966, in seguito al "dirottamento" del capolinea Sud del 15 da Ponte Isabella a piazza Bengasi, a coprire il percorso della linea 7 contestualmente soppressa, i binari rimasero solo in uso per esigenze di servizio sino al 1990, quando il binario sul lato Sud del corso è stato riutilizzato per il capolinea ad anello della linea 9 (via Valperga Caluso - via Madama - corso Raffaello - corso Massimo d'Az.).
Un altro tratto simile riguardava, sempre sino al 1966, la linea 21 (Millefonti - Madonna del Pilone), nel tratto lungo piazza Borromini e successivi primi due isolati di corso Casale verso la periferia, dove i due binari correvano affiancati lungo il lato Est della piazza e del corso; giunti all'altezza dell'ex cinema Eridano d'Essai, il binario all'esterno divaricava e si portava sull'altro lato del corso sino al capolinea di piazza Marco Aurelio; pertanto, le vetture tranviarie che da tale capolinea si dirigevano verso il centro, giunte a questo punto, attraversavano in diagonale il corso Casale,tagliando la strada a tutti i mezzi che lo percorrevano; ciò fu causa di numerosi incidenti,anche gravi; visto l'aumento esponenziale del traffico negli anni 50 e 60,e l'intralcio che ne derivava, fu forse uno dei motivi che portarono nel 1966 alla soppressione del tram 21 ed alla sua sostituzione con il bus 61 circa sullo stesso percorso (anche se comunque la sparizione dei binari dai corsi Casale e Moncalieri era già decisa, per creare l'"asse di scorrimento Nord - Sud", in attesa della tangenziale Est che ancora aspetta di essere realizzata!)
Censin49
00giovedì 12 agosto 2010 17:39
Rete tranviaria torinese: handicap
Uno degli handicap dei tram torinesi è il fatto che l'estensione verso la periferia della rete tranviaria cittadina (intesa come complesso di binari dotati di linea aerea percorribili dalle motrici, non come linee effettivamente gestite) è rimasta pressochè immutata dal dopoguerra, con le sole eccezioni delle linee 3 (che arriva alle Vallette), 4 (che raggiunge la Falchera) e del collegamento col deposito di Venaria (l'altro deposito extraurbano del GTT, quello del Gerbido, è tuttora solo per autobus); col risultato che quelli che 60 anni fa erano capilinea periferici in aree semirurali, nei pressi dei primi cascinali, si
trovano attualmente in zone del tutto urbanizzate e semicentrali, visto che ormai la periferia si è allargata fondendosi coi comuni della cintura in una sola conurbazione.
Il prolungamento dei binari, se nel comune di Torino è difficoltoso, per le opposizioni ai cantieri relativi da parte delle onnipotenti Circoscrizioni, espressioni di fatto delle categorie dei piccoli commercianti e artigiani, che notoriamente non brillano per lungimiranza e apertura mentale (le quali di solito richiedono come contropartita per sopportare i disagi l'esenzione dai tributi comunali come ICI, tassa rifiuti, pubblicità e suolo pubblico, ecc., con aggravio sulle già esauste finanze comunali), appena varcati i confini comunali diventa pressochè impossibile, per la scarsa o nulla collaborazione dei comuni della cintura, i quali, dalla soppressione delle tranvie intercomunali negli anni 50, di binari sulle loro strade proprio non vogliono sentir parlare. Prova ne sia che le linee 14 e 17, verso Nichelino e Rivoli, previste all'inizio come tranviarie, sono ora stabilmente e perpetuamente automobilistiche (sebbene all'inaugurazione del ponte sul Sangone in proseguimento di via Artom verso Nichelino sia stato rimarcato che il ponte stesso è adatto al passaggio dei tram).
Diventa perciò inevitabile, dovendo collegare la cintura e i quartieri di nuova costruzione col centro, l'abbandono dei tram e il ricorso alll'autobus.
Un caso emblematico di quanto detto è dato dall'attuale linea 12; nata come tranviaria nel 1983 sul percorso Stadio Comunale (ora Olimpico) - deposito di Venaria (dove per l'inversione di marcia le vetture utilizzavano i binari interni del deposito), fondendo la parte Sud della "vecchia" (fino al 1982) linea 9 e quella Nord della "vecchia" 19, nel 1997 la si dovette convertire alla gestione definitiva con autobus, per la necessità di prolungarla verso Nord sino a Venaria centro (servendo i quartieri al confine tra i due comuni) e verso Sud fino al centro di smistamento e consegna delle Poste, al confine col comune di Grugliasco. Alla fine, poi, la linea automobilistica è risultata troppo lunga per una gestione efficiente, venendo in anni più recenti spezzata in due linee: 11 nel tratto Nord dal centro fino a Venaria, e 12 in quello sud da Porta Palazzo al centro postale.
Stante tale situazione, che non mi sembra modificabile nel breve periodo, grandi prospettive di sviluppo della rete tranviaria non ne vedo, purtroppo, limitandosi allo "status quo".
Ad esempio, sarebbe più che utile un prolungamento del 18, una volta che, finiti i lavori del metro in via Nizza, tornerà tram, verso Nord-Est almeno fino a Barca - Bertolla: ma chi mai oserà proporlo?
(lurens)
00lunedì 27 settembre 2010 15:22
Torino: lavori in corso Siccardi

In corso siccardi stanno facendo lavori per conto GTT. Sul cartello si parla di rete elettrica per trazione tramviaria. Qualcuno sa di cosa si tratta?

Grazie Ciao
Censin49
00venerdì 26 novembre 2010 20:09
Incrocio di vetture
Gradirei sapere quali sono le norme da seguire in caso di incrocio di tram su strade incrociantesi,come precedenza, in assenza di semafori.
La domanda non è "oziosa" come potrebbe sembrare; in origine, la linea 16 percorreva interamente corso San Maurizio, compreso il tratto tra via Rossini ed il rondò su corso Regina, ove si immetteva sul corso (anche la sede riservata proseguiva su questo tratto); l'attuale istradamento con svolta in via Rossini venne istituito nel 1955, dopo alcuni gravi incidenti con scontri tra le vetture della linea 16 e quelle percorrenti via Rossini (le allora linee 1 e 7), in mancanza di semaforo a quell'incrocio (installato solo nel 1960).
Più recentemente, un incidente simile avvenne nel 1983 all'incrocio tra via Rossini e via Po, con semaforo non funzionante, tra due mezzi delle linee 13 e 18.
birillo2000
00venerdì 26 novembre 2010 21:30
Ciao,
devano rispettare il codice della strada anche se sono su binari:
rispettano gli stop, i semafori, etc etc.
Censin49
00sabato 11 dicembre 2010 20:04
Re: Le 28 riverniciate - Poveri tram... !!!
robjupiter, 7/23/2009 5:39 PM:

Avrete notato che con i nuovi progetti storici GTT ha fatto lo scempio di verniciare di verde 2 28 prime serie mantenendole alla stato attuale senza modifiche... Questa è stata una vera e propria presa in giro sia a chi è appassionato di tram e sia all'intera cittadinanza torinese (sopratutto chi ha vissuto tra gli anni 50/70 e ha avuto modo di viaggiare sui bellissimi tram in legno di cui ora ne ha una certa nostalgia...
Niente paura: ATTS (Associazione Torinese Tram Storici) ha rimediato con la 2847 che, mandandola in un'officina specializzata nel Bresciano, l'ha ri-trasformata agli antichi splendori...
Arrivata a Torino martedi 21 Luglio, rifatta con i finestrini stretti, interni in legno ma... i particolari !!! Esternamente manca il bordino bianco sotto i finestrini (e non si può più mettere visto che è stata già verniciata!!!) e internamente la parte superiore (tetto e parte sopra i finestrini) è rimasta così com'era...!!! Con le luci a neon..., si intravede inoltre la porta anteriore del tram arancione...!!!
Dicono che la vettura è pronta al 95%, mi auguro che il 5% riguardi questi particolari..., ma mi sa che ce n'è ben più del 5%.
I carrelli sono rimasti quelli della versione arancione a doppia molla balaustra e non a molla singola (dicono per motivi di sicurezza..., ma allora la 25...?) e poi era così bello sentirla dondolare vedendo l'arcata in legno e vetro tra la giostra e la porta d'uscita anch'essa dondolare seduti nella parte posteriore quando andava veloce sul rettilineo di Corso Francia nella vecchia linea 6....!!!
Vedremo..., sicuramente così com'è arrivata ci sarà ben più del 5% da metterla a posto... (porte, soffitto, luci a neon anzichè le lampadine...!!!), pavimentazione... e quel bordino esterno bianco sotto i finestrini poi!!! Dai, c'erano le foto di questo particolare!!!

Veniamo poi alle 28 Seconde serie: Lo sapete che è partita la commessa per trasformare le cabine di guida con aria condizionata (solo per i tranvieri) riducendo di un battente la porta anteriore d'ingresso??? Anche qui... bello scempio...!!!

Per salire dovrò fare la cura dimagrante

Ho già avuto occasione, purtroppo, di salire su 28 modificate; con la mia non indifferente "stazza" sono riuscito a malapena a passare attraverso la porta anteriore senza rimanervi incastrato. Dovrò fare la cura dimagrante prima di salirvi ancora?
XJ6
00domenica 12 dicembre 2010 21:41
[SM=g1885122] Ho spostato qui una vecchia discussione con soli due post...

...relativa alle 28 torinesi modificate


[SM=x346219]
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