TRAM DI TORINO

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ricc404
00mercoledì 25 marzo 2015 11:43
Devono usare vetture bidirezionali, giusto?
E il 3 resta a Tortona? Perchè non potevano riportarlo a Hermada?
Censin49
00mercoledì 25 marzo 2015 17:33
Le uniche vetture bidirezionali rimaste sono le Citiway utilizzate sulla linea 4, appena sufficienti per il servizio su questa linea!
Pare vi fosse un progetto di costruzione di nuove vetture bidirezionali, naufragato per la "solita" crisi (che ormai serve a giustificare tutti i tagli e le privazioni con cui i "padroni del vapore" vogliono affliggerci!)
Speriamo almeno che la nuova linea non sia solo un'iniziativa estemporanea per l'ostensione della Sindone, e rimanga davvero anche in seguito.
tronchino
00mercoledì 25 marzo 2015 19:18
Mi risulta che ci siano normalmente un sacco di motrici ferme per guasti e manutenzione periodica, circa un terzo del parco circolante. Meno di quanto avvenga in altre città italiane ma molto di più che in altre città europee. Secondo me sono troppe, sarà mica che in un qualsiasi stabilimento (tanto per non fare nomi: Fiat Mirafiori) un terzo degli impianti e delle linee sono di norma fermi per manutenzione? Con una razionale riorganizzazione delle attività di officina SICURAMENTE sarebbe possibile avere molte vetture disponibili in più e ovviare alla carenza di mezzi. E il tutto probabilmente a costo zero o quasi, comunque sicuramente a un costo imparagonabile all'acquisto di nuovi mezzi.
Mettiamo al lavoro qualche bravo ingegnere gestionale e ci ritroviamo dieci tram in più coi quali ripristinare pure il 13 a Campanella. Liberando una decina di bus e risparmiando sulla prossima infornata di acquisti.
Censin49
00venerdì 27 marzo 2015 17:28
@tronchino- il problema della vetture ferme per manutenzione deve essere cronico in tutte le città italiane, forse anche più che a Torino; se ben ricordo, a Roma le vetture a pianale ribassato, le "sorelle" delle nostre 5000, sono quasi tutte inutilizzabili per guasti. Da noi basta ricordare la fine ingloriosa delle 7000, pur con tutte le loro magagne ed errori di progettazione....
Ricordava il compianto Luigi Firpo su "la Stampa", tanti anni fa: "Se ripenso a tutte le cose che volutamente o meno da noi non vanno, direi che l'Italia è un paese maledetto: fossi il Papa, lo scomunicherei!".
Confermo comunque che la crisi ormai serve a giustificare tutto, o il contrario di tutto....
tronchino
00venerdì 27 marzo 2015 22:13
Faccio davvero fatica a immaginare la situazione che descrivi a Roma. I guasti si riparano da che mondo è mondo. I pezzi di ricambio se ci sono sul mercato bene, se no si fanno fare. Non esiste pezzo che non possa essere fatto su misura qualora non venga prodotto in serie.
Altrimenti scordiamoci l'argomentazione che il tram è più longevo: che me ne faccio di un tram che dura 50 anni se nessun costruttore fornisce più i ricambi trascorsi una decina d'anni dalla cessazione della produzione delle vetture?
alessandro(1976)
00giovedì 2 aprile 2015 15:32
no denaro-no pezzo,chiaro?i pezzi li costruisci o li fai ma se poi l'azienda non paga?
tronchino
00venerdì 3 aprile 2015 04:58
Eh no, qui sta il punto!
Se io non ho i soldi per il pezzo mancante, il tram resta fermo, giusto? Allora la linea scompare? No, viene gestita con i bus!!! Ma i bus da dove spuntano, se i soldi non ci sono? Ragà, se io gestisco il 18 con bus, vuol dire che ogni giorno devono uscire dal deposito una ventina di mezzi, e questi mezzi devo averli, e se avessi avuto i tram io (GTT) di quei bus potevo fare a meno!
Qualcuno potrebbe dire: ma quei bus erano lì, su un migliaio di bus una ventina si trovano... No no, non erano bus di troppo, sono appositamente destinati a quello scopo, e se diventano vecchi e vanno rottamati gtt si affretta a sostituirli. Se tu HAI quei bus vuol dire che AVEVI i soldi per comprarli, senò la linea sarebbe SOSPESA o CANCELLATA. Quanti soldi costa un bus? costa ALMENO IL DOPPIO DI UNA RICOSTRUZIONE INTEGRALE DI UN VECCHIO TRAM.
Quindi la storia che mancano i pezzi è una balla spaziale.
I pezzi basta ordinarli, e i soldi ci sono perché vedo i bus girare al posto dei tram.
Quei bus si potevano benissimo NON COMPRARE, e risparmiare moltissimo riparando sollecitamente i tram accantonati.
trammue
00venerdì 3 aprile 2015 09:07
con i tram antichi le officine aziendali erano in grado di compiere tutti i tipi di riparazione e l'approvvigionamento dei ricambi era limitato a pezzi di tipo standard (spazzole, cuscinetti, ceppi dei freni, ecc) ampiamente presenti sul mercato
e penso che la cosa sia valida ancora oggi per quelle aziende che hanno mantenuto le vetture tipo peterwitt con le relative officine e maestranze
per quanto riguarda le vetture di nuova generazione, come del resto per gli autobus e anche per le nostre automobili, spesso occorrono ricambi specifici di alta tecnologia che possono essere costruiti solo con macchinari altamente specializzati, e farli costruire privatamente è difficile e costoso, per cui a volte diventa obbligatorio accantonare un veicolo magari solo per l'introvabilità di un componente piccolo ma essenziale

@censin: se ti riferisci alle vetture serie 9200, la situazione ormai si è risolta e sono tornate in circolazione, ma il problema più che tecnico era di tipo legale, nel senso che l'atac pretendeva la riparazione gratuita in garanzia, mentre la fiat la considerava decaduta per uso non corretto
tronchino
00venerdì 3 aprile 2015 13:36
Vero quello che dici a proposito dei vecchi tram. Io in particolare penso alla decina di vetture 2800 accantonate a To, nella situazione di carenza estrema di mezzi in cui ci troviamo. Non ho idea sinceramente di cosa abbiano bisogno, ma è criminale non provvedere immediatamente i pezzi necessari QUALSIASI ESSI SIANO, e far circolare bus che non si trovano certo ai mercatini dell'usato e costano assai di più.
E' vero e proprio disprezzo per il denaro pubblico e per il sudore che rappresenta.

Lo stesso ragionamento si può applicare anche ai mezzi più moderni, Trammuè. Certo è più complicato, ma non esiste elettronica o sensore o chessòio che, date le specifiche, non si possa far fare, credimi. Dati i costi del nuovo (nel TPL non esistono le offertone "10k€+clima+gpl compreso nel prezzo") anche la costruzione di pezzi costosi diventa COMUNQUE conveniente.

Peccato che la possibilità di far uscire mazzette cresce con il crescere delle cifre in gioco, diciamo piuttosto. Perciò rottamiamo, rottamiamo, poi vedrai che quando minacciamo di sospendere il servizio i denari per comprare qualcosa la regione lo scuce (e ovviamente sono bus). Ogni volta che penso a ste cose mi viene un'acidità di stomaco...
alessandro(1976)
00sabato 4 aprile 2015 18:09
tronchino scusami io parlo dal lazio e alla sospensione di linee se non assumono e comprano o riparano i bus ci si arriverà..certo no de naro no pezzo vale tanto per i mezzi termici che per quelli elettrici e son d'accordo che se è un problema di manutenzione di tram è scandaloso risolverlo comprando bus,ma da quel che ho capito in quel di torino i tecnici hanno voluto rottamare con accanimento le 7000 e vorrebbero fare altrettanto con le 2800 per scopi più politici che tecnici(anzi forse sono le motrici più economiche di tutto il parco).questo perchè la regione ha puntato tutto sui bus (comprandone di più,vi è una migliore resa politica)e il grosso lo punta sul metrò
tronchino
00domenica 5 aprile 2015 00:50
Purtroppo è vero. La regione punta tutto sui bus da sempre (o quasi), e i tram vengono "sopportati" perché esistono e non si possono far sparire con uno schiocco delle dita. A livello politico non è che siano contro i tram, sono indifferenti con un pizzico di fastidio. Questo sul lungo termine, passando per l'eliminazione di curve e scambi, maestranze, vetture riparabili e quant'altro, provoca danni enormi.

Eppure per cambiare lo scenario basterebbe che a livello centrale si scegliesse di imporre che i tagli, inevitabili anno dopo anno, riguardassero solo il tpl su gomma e a trazione non elettrica. Della serie: dovete tagliare, scegliete voi dove farlo, con l'esclusione del tpl elettrico e su ferro.
Censin49
00sabato 18 aprile 2015 14:38
Secondo quanto annunciato stamani dal GR1 regionale, da domani la linea 6 di cui si è parlato dovrebbe inziare le corse; staremo a vedere se si tratta solo di "effetto Sindone" o "effetto Expo", oppure sarà qualcosa di duraturo....
In cambio però, apprendo dagli avvisi posti sui mezzi, scompare la linea 13 sbarrato, gestita con le 2800, che a questo punto rimarranno inutilizzate....
Augusto1
00domenica 19 aprile 2015 10:52
Foto di Alessandro Frola


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Censin49
00domenica 19 aprile 2015 17:15
La notizia dell'istituzione della linea 6 è stata data anche ieri sera dal TG3 regionale; nell'occasione, il dirigente GTT che la presentava ricordava come l'istituzione di nuove linee tranviarie, anche su nuovi percorsi, sia nelle aspirazioni di tutti quanti si occupano di trasporti pubblici urbani, ma purtroppo, in questi tempi di crisi, cozza contro il costo degli impianti fissi e della loro manutenzione.
tronchino
00mercoledì 22 aprile 2015 23:38
Soliti discorsi. I costi da evitare sarebbero quelli di rinnovo impianti poi subito dismessi, e a Torino ne abbiamo di che vergognarci per generazioni. Il dirigente GTT è al corrente di quando si sono rifatti i binari di via Fabrizi, Rossini, Passo Buole, Bibiana, Chiesa della Salute, etc? Devo tornare più indietro nel tempo? Adattamento catenaria al pantografo per corso R. Parco, p. Robilant, v. Stelvio-Marsigli, devo continuare?
Censin49
00domenica 26 aprile 2015 15:48
Probabilmente, l'istituzione della linea 6 vuole colmare una lacuna sentita dagli abitanti della bassa Val San Martino, di avere un collegamento diretto col centro e con la metropolitana; di fatto, la linea ricalca in gran parte il percorso della vecchia linea 2, ex 22, da piazza Toselli a borgata Parella, cessata nel 1982 con l'istituzione della nuova rete "a griglia", che di fatto ora viene "rinnegata"; a questo punto, per avere un 3 monco al fondo di corso Regina, perchè non dar corso al vecchio progetto di fine anni 70 dell'istituzione di una linea (la 7) dalle Vallette a Sassi, facendo svoltare appunto il 3 in corso Belgio fino a far capolinea in comune col 15 a Sassi (piazza Coriolano)?
La rete "a griglia" era stata un'infelice idea di inizio anni 80 della vecchia giunta "di sinistra" di Novelli & C., che nel tempo ha dimostrato tutta la sua incongruenza (basare le linee su "rette" disegnate a tavolino su una carta topografica, invece di seguire le esigenze normali di mobilità dei cittadini); è ora di mandarla definitivamente "alla griglia"!
Censin49
00domenica 26 aprile 2015 15:49
Ecco quale era il percorso della linea 7 da Vallette a Sassi (prolungamento di una linea già esistente da Porta Palazzo a Sassi) così come era stato ipotizzato a fine anni 70

[IMG]http://i57.tinypic.com/2nqscvc.jpg[/IMG]

a questo progetto, era poi stato preferito quello della linea 3 di metropolitana leggera verso appunto piazza Hermada.
Ora si potrebbe rispolverarlo, con indubbi vantaggi per tutti quelli che abitano nel tratto da Vallette al Martinetto a Porta Palazzo a Vanchiglietta, fino a Sassi.
tronchino
00lunedì 27 aprile 2015 00:03
Mi piace molto il cap del 7/ in piazza Manno passando per corso Cincinnato!
Censin49
00martedì 28 aprile 2015 16:50
@tronchino - in compenso, ora abbiamo il tratto in diramazione da corso Toscana verso lo YuveStadium, costruito per i Mondiali del 1990 quando lo stadio venne inaugurato la prima volta come Stadio delle Alpi.
tronchino
00sabato 2 maggio 2015 23:24
A proposito di quel tratto, mi sono sempre chiesto quale fosse la logica per cui fu costruito. Normalmente si dice che gli impianti tramviari hanno ragione di esistere dove il movimento di passeggeri supera un volume che adesso non ricordo quale sia. Ossia, l'investimento vale la pena di esser fatto dove c'è almeno un tot di passeggeri/giorno. Quindi avrebbe molto più senso il tram sul 13 che sul 6, tanto per fare un esempio. O sull'11 che sul 9.

Il 9/ tram è un non senso totale: funziona solo una sera ogni due settimane! Soldi buttati insomma. Un po come il sottopasso automobilistico di corso Mortara: desolatamente vuoto a qualsiasi ora del giorno o della notte. Serve solo a me che abito a Lucento e mi porta velocemente verso piazza Statuto, e ai miei vicini di casa...
Censin49
00martedì 5 maggio 2015 17:37
@tronchino - quel tratto fa parte delle classiche opere costruite in occasione di "grandi eventi" (e i Mondiali del 1990 tali erano considerati), per fare "bella figura"! Fa il paio, o più, con quelle di Italia61 e, in parte, delle Olimpiadi.
Forse, chi lo volle immaginava "adunate oceaniche" ogni giorno o quasi al "Delle Alpi", o molti concerti e simili....Come diceva la canzone degli anni 30 "Illusion, dolce chimera sei tu!"
Censin49
00mercoledì 6 maggio 2015 17:05
Considerato comunque che attorno allo Juvestadium sono sorti il centro commerciale Conad e altri, varrebbe la pena mantenere permanente il 9 sbarrato, che permetterebbe di raggiungerli abbastanza rapidamente, ben più di quel bus lumaca che è il 72!
Giampi5
00domenica 10 maggio 2015 22:08
E' una notiziola di qualche giorno fa, la riporto per dovere di cronaca:


150 milioni per 55 nuovi tram a Torino

150 milioni di euro, per poter costruire 55 nuovi tram. E’ questa la richiesta che l’assessore alla Mobilità del comune di Torino, Claudio Lubatti, ha fatto al Ministro dei Trasporti Graziano Delrio. Il problema del capoluogo torinese sostanzialmente questo: ci sono chilometri e chilometri di rotaie, ma non tram sufficienti. Nel corso degli anni, i mezzi pubblici che viaggiano su rotaia sono stati progressivamente sostituiti dagli autobus, i quali sono più economici ma anche meno confortevoli e più ingombranti. Questo il piano del comune di Torino: 30 nuovi tram monodirezionali a pianale ribassato da 25 metri, costo del singolo mezzo di 2,5 milioni di euro per un totale di 75 milioni. Poi, altri 25 tram nuovi bidirezionali da 34 metri da destinare a una nuova linea sul Passante. 3 milioni il costo del singolo mezzo, per un totale anche qui di 75 milioni. Un tutto, 150 i milioni che servono al Comune per attuare questo piano e avere 55 tram nuovi di zecca.


(http://www.quotidianopiemontese.it/2015/05/07/150-milioni-per-55-nuovi-tram/#_)
[SM=x346228]
alessandro(1976)
00lunedì 11 maggio 2015 14:46
FOSSE VERO-OTTIMISSIMA NOTIZIA
Censin49
00martedì 12 maggio 2015 17:31
Se negli anni 80 non si fosse fatta la belinata dei jumbotram 7000, quasi inutilizzabili perchè incapaci di curvare, non ci troveremmo in questa situazione! Gli omonimi milanesi, snodati in due punti, dopo 40 anni circolano ancora per le strette e tortuose strade sotto la Madonnina senza problemi; i nostri si sono dovuti mettere fuori servizio dopo meno di 30 anni, per i tanti problemi presentati ad iniziare dal non poterli usare ovunque.
Vedremo, se andrà in porto quanto annunciato dall'Ass. Lubatti, cosa arriverà; speriamo qualcosa di meglio, più duraturo e utilizzabile!
Censin49
00mercoledì 13 maggio 2015 16:21
Il bello è che i jumbo 7000 erano già nati per risolvere i problemi di invecchiamento del parco tram degli anni 70! Durante la costruzione, La Stampa, organo e grancassa della Fiat, non faceva che magnificare i nuovi mezzi in arrivo; quando poi vi fu il "parto", ci si accorse che era....un aborto!
tronchino
00mercoledì 13 maggio 2015 20:20
Con l'aria che tira 150 milioni sono un'enormità. Difficile che Delrio risponda picche. Ne tirerà fuori 30, con cui si compreranno una dozzina di vetture.
Censin49
00giovedì 14 maggio 2015 21:02
Vabbè, non resta che dire: vedremo, se son rose fioriranno! A Torino, in materia di trasporti pubblici, siamo abituati ormai da decenni a vedere annunciati progetti roboanti, successivamente inattuati o attuati solo in minima parte (è di ieri la notizia del blocco degli appalti per il tunnel ferroviario sotto corso Grosseto, per i soliti problemi "tangentizi": opera quindi ferma, ripartirà se e quando non si sa).Quasi ci abbiamo fatto il callo, o l'abitudine....
tronchino
00domenica 31 maggio 2015 11:34
Che tristezza! Arriveremo al punto di sperare che i vari Bombardier, Skoda ecc siano disposti ad allungare robuste mazzette a chi compra, altrimenti in Italia tram nuovi difficilmente ne vediamo, Censin! [SM=x346222]
tronchino
00domenica 31 maggio 2015 11:43
Che situazione assurda. In questi ultimi vent'anni abbiamo per 11 e 12, 13, 18 e 10N che sono linee che caricano un macello di gente. Io ho sempre saputo che il tram conviene nelle linee di forza che caricano tanto (come quelle) e invece abbiamo guadagnato solo il 6 che se va bene fa 500 persone/ora. Per non parlare del 9/ che c'è solo ogni 15 giorni. Tutto il contrario di ogni logica.
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