TRAM DI TORINO

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Censin49
00giovedì 19 aprile 2012 19:58
@evviva il tram - che te ne pare della "metropolitana leggera"? Non era una buona cosa? Eppure (ecco lo zampino delle lobby automobistiche) mai progetto realizzato a Torino è stato più criticato! Chi lamentava che i binari tagliavano in due il quartiere Vallette (nonostante che, come vedi, siano frequenti i cavalcavia), chi il fatto che la sede tranviaria diventasse ricettacolo di sporcizia (ne vedi nel filmato?), chi altro ancora...Nessuno sottolinea che il tram collegò finalmente in maniera rapida al resto della città un quartiere, Vallette, fino ad allora semi-isolato; o forse a molti, troppi faceva comodo che il quartiere continuasse a rimanere un "ghetto"...risultato: di cinque linee di metro leggero progettate per Torino, questo è l'unico "parto" (salvo poi, più tardi, la linea 4, che però è già diversa come caratteristiche).
evviva il tram
00venerdì 20 aprile 2012 01:10
@ Censin. Io credo che la metropolitana leggera sia da accogliere con favore sia in termini di utilità, sia sotto il profilo economico. Consideriamo i tempi per realizzare una metro pesante; nel momento in cui si progetta, potrebbero sussistere determinate esigenze pubbliche, ma dopo, quando a distanza di anni, il progetto viene portato ad esecuzione, quei bisogni sussisteranno ancora? Ho i miei seri dubbi, anche perché sui vecchi, potrebbero innestarsi ulteriori esigenze collettive, degne anch'esse della massima considerazione. Ed i costi dove li mettiamo, senz'altro di molto superiori a quelli per realizzare un tram o una metropolitana del tipo di cui stiamo discutendo. Devo dirti che, stante queste premesse, ritengo apprezzabilissimo quel progetto di metro nella zona Vallette, sia in termini di utilità che di costi!
Ciao, alla prossima.

Solo tra e basta!
Censin49
00sabato 21 aprile 2012 20:15
Si avvicina il 30mo anniversario della rete
Il 2 maggio prossimo la rete urbana-suburbana di Torino compie 30 anni; il 2/5/1982 veniva inaugurata infatti, in pompa magna, la "rivoluzione" dei trasporti pubblici, con il tratto di metropolitana leggera Martinetto - Vallette già posto in visione. Non credo sia il caso di festeggiamenti, viste le tante cose del piano dei trasporti rimaste sulla carta, come appunto le 5 linee di ML, o le due linee tranviarie 14 e 17 rimaste definitivamente "su gomma". Come già accennato, vi fu chi sparò a zero sin dall'inizio (cominciando dalla cara "Busiarda"); vabbè, la linea 1 è poi stata infatti trasformata e realizzata in metropolitana tutta underground col sistema VAL, nel frattempo sviluppato, ma...diciamo la verità, non fosse stato per le Olimpiadi invernali del 2006 e i primi finanziamenti relativi, forse nemmeno quest'opera avrebbe visto la luce (si fa per dire, visto che è sottoterra!) e il suo prolungamento verso Ovest in direzione di Rivoli per ora è ancora sulla carta. Rimane l'amaro in bocca per le tante illusioni di allora (e successive delusioni); certo, c'entra anche il progressivo declino produttivo e industriale di Torino, che non può certo essere controbilanciato dal turismo, e la cattiva volontà di chi, a livello nazionale e regionale, vorrebbe fare della città un semplice sobborgo periferico milanese.
Censin49
00sabato 21 aprile 2012 20:53
Ecco il video del tratto Giardini Reali - Martinetto
Ed ora il video della prima parte del viaggio dal retro della 7000, dai Giardini Reali al Martinetto, lungo corso Regina



Ricordo che, mentre il tratto di metro leggero Martinetto - Vallette fu inaugurato con la riforma del 1982, il tratto lungo corso Regina arrivò tempo dopo; dopo un primo servizio sull'intera linea con le 2800, nel 1985 iniziarono i lavori di adeguamento e protezione lungo corso Regina fino al ponte sul Po, con gestione della linea con autobus; a ottobre 1987, venne finalmente inaugurato il tratto fino al ponte ( con capolinea ad anello su corso Tortona - corso Belgio) contemporaneamente all'entrata in servizio delle 7000; nel frattempo, proseguirono i lavori sul ponte sul Po, su corso Gabetti e al nuovo capolinea di piazza Hermada; finalmente, nella primavera del 1989 tutta la linea, da Vallette a piazza Hermada, fu percorribile.
La differenza tra i due tratti è evidente, anche nello stile delle fermate e pensiline.
Le "torrette" che si vedono prima della fermata Avellino erano gli ingressi, con ascensori, di un sottopasso sotto corso Regina, inaugurato con la linea nel 1987; chiuso dopo pochi anni, il sottopasso, perchè ricettacolo di malavita e malcostume (la stessa logica con cui si tolgono i vespasiani: al rogo i moralisti da strapazzo!)
3-10-15.
00domenica 22 aprile 2012 20:55
Rete 82
In effetti dopo 30 anni è rimasto ben poco del progetto iniziale della "rete 82".Ormai si è letteralmente perso il conto del numero delle modifiche che dal 1982 in poi sono state apportate al sistema dei trasporti. Già prima del 2 maggio 82,vennero introdotte delle modifiche su alcune linee. Molti ricorderanno che qualche settimana prima dell'avvio della nuova rete di trasporti cittadini, venne fatta recapitare a tutti i torinesi la mitica "Vai e Vieni",una cartina della città, in formato poco tascabile (viste le dimensioni), con i nuovi percorsi delle linee. Sempre nelle settimane precedenti all'entrata in vigore della nuova rete, un autobus a 2 piani con all'interno materiale informativo e proiezione di video sul futuro piano trasporti,faceva tappa in vari punti della città cercando di convincere i torinesi ad accettare il rimescolamento del sistema.
Censin49
00lunedì 23 aprile 2012 19:57
@ 3-10-15 - Le pecche del piano di allora sono state a lungo oggetto di discussione: ad esempio, l'adozione della rigida struttura "a griglia", che poco sembrava tener conto delle effettive esigenze di spostamento dei torinesi (una malignità che circolava nei giorni successivi al 2/5/82 era che la nuova rete era stata disegnata "a tavolino" su una carta topografica da una studio milanese, che poco o nulla sapeva di Torino e delle esigenze dei suoi abitanti); soprattutto, l'aver voluto attuare il cambiamento prima che fossero pronte le infrastrutture necessarie per le nuove linee di ML e tranviarie (anche se la propaganda di allora batteva sul fatto che "benchè incompleto, è necessario che il piano sia attuato su-bi-to"), con l'artifizio di gestire provvisoriamente le linee con autobus: col risultato che, complici lo "scandalo Zampini" dell'anno dopo, e i successivi rivolgimenti politici (caduta della giunta di sinistra, nuova giunta di pentapartito poco favorevole al piano, in particolare alle linee di ML), in più il "seppellimento" del progetto dei semafori intelligenti (con la denuncia di Rolando), linee di bus sono restate per sempre!
Ricordo ancora la protesta accesa dei "No-ML" in particolare contro la linea 1, all'insegna dello slogan "Vogliono far passare un treno in corso Vittorio!", sulle televisioni private di allora (Telestudio, Videogruppo, ecc.). Da lì, il cambio del progetto della 1 in metrò sotterraneo sistema VAL, rimasto peraltro sospeso per un decennio, in attesa di finanziamenti che non arrivavano; a sbloccare la situazione, la scelta di Torino per le Olimpiadi invernali del 2006, e relativa "pioggia" di finanziamenti.
Il bipiano pubbblicitario lo ricordo bene: aveva sostato a fine aprile al Valentino, di fianco al monumento al Duca d'Aosta (Torino Esposizioni), con un video proiettato sulla piazza, in cui appunto illustrava la ncecessità di attuare subito il nuovo piano; lo slogan era "muoversi per coordinate", come i paralleli e i meridiani di un mappamondo o di una carta geografica!
In realtà, già dalla prima settimana iniziarono i problemi: la rete a griglia, adatta forse più ad una rete di metro tradizionale che ad una di superficie, prevedeva la necessità, nove volte su dieci,per arrivare a destinazione, di cambiare linea e mezzi (molti reintepretarono l'acronimo TT da "Trasporti Torinesi" in "Trasbordi Torinesi" o "Tanti Trasbordi"), cosa che comportava una frequenza di passaggi e una puntualità negli orari difficilmente ottenibile in linee di superficie su percorsi non protetti (la maggioranza). Ricordo, su un tram della nuova linea 15, in corso Vittorio, passando davanti a due graduati che cronometravano i tempi di percorrenza, il manovratore commentare: "Ma si, facciamo le corse dei tram!"; su un bus della linea 42, due graduati commentare negativamente la nuova linea e il suo percorso ("Non era meglio lasciare il vecchio 34 com'era, da Nichelino a Vallette, e questo farlo solo dal ponte Isabella a piazza Sabotino?"). In effetti, modifiche e adattamenti cominciarono sin da fine maggio, e si protrassero per tutta l'estate. Il fatto stesso che ancora oggi molti "anziani" rimpiangano linee della vecchia rete, come il 5 , il 9 e il 19, è di per sè eloquente di come la sbandierata riforma sia stata in gran parte un "fiasco".
Censin49
00martedì 24 aprile 2012 20:28
Non considerati i centri commerciali
Oltretutto, il nuovo piano non tenne conto (e non lo poteva, trattandosi di un fenomeno appena agli inizi)di un nuovo fenomeno, cioè la nascita dei centri commerciali e ipermercati in periferia: il primo centro commerciale torinese in periferia, la "Città Mercato" (ora Auchan) al confine tra Torino e Venaria (allora lo stadio delle Alpi poi Juventus non era ancora nemmeno immaginato) era appena nato a marzo 1982, gli altri sarebbero venuti dopo. Un fenomeno che ha spostato acquisti e giri relativi dal centro alla periferia (chi ricorda più i giri prenatalizi in centro, via Roma in particolare?). Tuttora i principali centri commerciali non si può certo dire che siano ben serviti dai mezzi pubblici!
Censin49
00lunedì 30 aprile 2012 20:09
Ancora un video dal 3 e dal 9
Ecco ancora il video del ritorno da Vallette: col 3 da Vallette a Svizzera (davanti all'Ospedale Amedeo di Savoia), successivamente col 9 fino alla fermata "Bernini", in corrispondenza all'omonima stazione della metropolitana



Dopo la fermata "Pervinche" è inquadrato per un attimo il raccordo su corso Molise che, sottopassando in galleria corso Grosseto, porta allo stadio Juve ex delle Alpi, utilizzato dal 9 sbarrato che circola in occasione delle partite.
L'intenzione era di proseguire col 9 sino al suo capolinea al Valentino; essendo però tardi, ho preferito scendere a "Bernini" e proseguire verso casa colla metropolitana.
Paoloilfiorentino
00martedì 1 maggio 2012 13:03
ottimo!
Ancora un plauso a Censin per gli ottimi filmati!
tramlinea5
00martedì 1 maggio 2012 13:07
30anni di rimpianti e aspettative
In effetti i 30 anni della rete 82 non sono da festeggiare con champagne e fuochi d'artificio e credo che, ancora oggi, molti rimpiangano la vecchia rete ma solo perchè questa è stata mal realizzata,anzi molto incompleta. Non solo gli anziani rimpiangono alcune linee, come si può notare dal mio nome...anche se il mio ricordo è piuttosto vago.
Non capisco come mai delle 5 ML sia stata realizzata proprio quella "più inutile"(inutile come ML non come linea tranviaria perchè collegare Le Vallette con il resto della città in modo veloce è stato un ottimo progetto,ma vista ora senza le altre e per di più la prima e unica realizzata...)perchè integrata con le altre sì avrebbe senso. Per esempio invece della linea 3 come prima ad essere realizzata quella che avrebbe avuto più successo e fosse realizzata ancora oggi sarebbe le linea2 sia come progetto iniziale che coprendo quella attuale invece di realizzare quella sotterranea che oltre ai costi visto il periodo economico poco favorevole,forse la vedremmo alla luce molto prima.
E ora dopo 30 anni si parla di un'altra rivoluzione...
Per quanto riguarda le 7000 sono buone vetture solo sfruttate male per il loro utilizzo:se usate come ML nel vero senso della parola vanno benissimo ma non come tram tradizionale,non sono state realizzate per questo.Ed è un vero peccato che per spreco o per mancanza di buon senso siano state demolite o cannibalizzate perchè il progetto vero e proprio sia stato solo sulla carta....solo con la mente proviamo a pensare alle 5 Ml sui percorsi stabiliti all'epoca e stile linea 3 con tutte 7000:era necessaria la metro sottoterra e quanti soldi risparmiati per poi fare,forse,modifiche sensate?
tramlinea5
00martedì 1 maggio 2012 13:54
@censin49- Sono rimasto colpito dallo slogan dei no ML nel dire "vogliono far passare un treno su corso Vittorio"...ma sentissi ora una frase del gemere veramente... gli risponderei con frasi da denuncia,perchè queste son cose dette giusto per dar fiato alle trombe...ma all'epoca chi era favorevole a questo progetto stava zitto e nn si esprimeva?lasciava fare?mi sembra impossibile che a nessun torinese giovasse questo nuovo modo di spostarsi!
Mi sembra che il 4 con le 6000 abbia più le sembianze di un treno cittadino che le 7000 ma nessuno ha detto nulla,quindi era solo scena ma non capisco ancora per quale motivo.
E da dove derivava questa fretta di agire subito pur sapendo che le rete fosse incompleta per mancanza di impianti?sarebbe successo qualcosa dopo la fatidica data??i risultati sono poi sotto gli occhi di tutti!
Mi interessa sapere di più su Rolando che mi sembra fu arrestato nel 1985 e lo scandalo Zampini di quest'ultimo non so nulla...grazie!
tramlinea5
00martedì 1 maggio 2012 14:18
@censin49--concordo pienamente per il fatto che i centri commerciali siano mal serviti a parte l'8gallery. Il centro le Gru ti lascia abbastanza distante col 17 e 56 mentre il 66 che passa davanti su via Crea c'è ne uno in media ogni 20 minuti linea ad orario e il 44 lo fanno girare prima;l'Auchan di Rivoli solo con mezzi propri anche se da una vita dicono di far arrivare il 36,per ora nemmeno il 36 navetta si avvicina comodamente;quello di Venaria tramite 72 ci arrivi ma come comodità forse non sarà il massimo,come quello di corso Romania che anche se nella zona mezzi ne passano(4,46,50)non sono mai comodi da raggiungere.
Quanti dove abito io che le Gru è nemmeno 1km in linea d'aria prendono il 36 fino in piazza Massaua poi il 62 o 40 per scendere in c.Sebastopoli per prendere il 17,oppure fanno la tratta suburbana col 36 fino a Collegno zona viale Gramsci per tornare indietro col 17...ma il tempo è enorme sia per uno che l'altro percorso in proporzione alla distanza.
Quelli dentro la città come via Livorno o il vicino Ipercoop di Beinasco che è hai confini con Mirafiori Sud vanno ancora abbastanza bene ma ancora oggi e non capisco il perchè quello dei centri commerciali rimane sempre un problema attuale.Anche se li hai vicini devi fare un giro largo per arrivarci perchè, o fai tanti trasbordi, o un unico giro vizioso.
Censin49
00martedì 1 maggio 2012 20:28
@tramlinea5 - Il comportamento delle varie giunte comunali nei confronti di ipermercati e centri commerciali era, ed è, schizofrenico! Da una parte, vengono autorizzati forse per comodi vari, a costo di scandali (chi ricorda lo scandalo e gli strascichi giudiziari legati a "Le Gru" di Grugliasco?), dall'altro, preoccupati di non danneggiare troppo i commercianti "tradizionali" (prezioso serbatoio di voti) sembrano fare, una volta che sono sorti, il possibile per ostacolarne un comodo accesso!
Emblematico il caso Ikea: il nuovo grande P.V. di Collegno è, forse volutamente, semiisolato dai mezzi pubblici: appena "sfiorato" dal bus 32 per Pianezza e Alpignano (fermata a 300 mt sullo stradone), malamente collegato alla stazione Fermi del metrò con la navetta privata di Gherra, costosa e con scomoda frequenza ogni mezz'ora, con un trincerone che lo separa dalle vicine, in linea d'aria, fermate del 33 e 37. Sembra si voglia dire: se volete andare comodamente all'Ikea, usate l'auto! A questo punto, bene han fatto Saitta e Cota, ciascuno per la propria parte, a negare il permesso per il grande P.V. che l'Ikea aveva in progetto di costruire in quel di La Loggia; avrebbe congestionato di auto tutta la cintura Sud!
Censin49
00martedì 1 maggio 2012 20:44
@tramlinea5 -lo scandalo Zampini, scoppiato nel marzo 1983, pose fine, di fatto, all'esperienza della giunta di sinistra guidata da Diego Novelli, iniziata nel 1975; prende il nome dal "faccendiere" (così definito da stampa e tv) che faceva da intermediario, a suon di tangenti, tra l'amministrazione comunale e chi voleva aggiudicarsi l'appalto delle numerose opere pubbliche che la giunta Novelli aveva varato per modernizzare finalmente la città; quando Novelli ricevette la lamentela di un imprenditore, che appunto si era sentito chiedere lauta "mancia" per l'aggiudicazione, lo invitò a recarsi in Tribunale...e lo scandalo scoppiò! La vicenda fu ben strumentalizzata da chi aveva interesse a bloccare le opere in progetto, e ne fecero le spese anche il piano dei trasporti e la rete di metro leggero, che pure non erano stati oggetto di intrallazzi.
Per quanto riguarda l'assessore alla viabilità Rolando, fu coinvolto in uno scandalo (che personalmente ritengo montato ad arte da chi voleva affossare il progetto) relativo ai "semafori intelligenti" che avrebbero dovuto "segnalizzare" le linee di ML, garantendo la priorità ai tram agli incroci e assicurando il corretto distanziamento delle vetture (che, almeno nei tratti protetti, avrebbero fruito di una circolazione di tipo quasi ferroviario); fu in effetti incarcerato nel 1975; non ricordo le successive vicende giudiziarie.
Ricorderò anche che le 7000 erano state previste in origine per l'accoppiamento fino a tre unità, a formare veri e propri convogli, e per questo erano state dotate di rostro: dopo qualche corsa di prova accoppiate proprio sul tratto Martinetto - Vallette, il progetto venne però accantonato, e i rostri smontati-
3-10-15.
00martedì 1 maggio 2012 21:55
Rete 82
Tramviariamente parlando, a mio parere, la "rete 82" continuò il lavoro di riduzione chilometrica dei binari pesantemente recisi dalla riforma del 1966, eliminando alcuni collegamenti capillari ai quali i torinesi erano abituati.Basterebbe pensare al Cimitero Nord,la zona Ex Mercati Generali, l'Ospedale Martini di V.Tofane,per citarne alcuni.Inoltre già da subito apparivano poco fattibili i futuri percorsi tramviari del 14 e 17,e le linee di M.L. 2 e 5. Altri due progetti dei quali si vociferava negli anni 80/90,erano quelli di un ampliamento della circolare 16 a nord sull'asse dei corsi Vigevano/Novara, e quello di un nuovo collegamento tramviario denominato linea 8 nord-sud lato est della città.
tramlinea5
00mercoledì 2 maggio 2012 14:05
@3-10-15--Purtroppo é stato oggetto di tante discussioni la soppressione delle linee tranviarie al cimitero nord (1 e 1/)come la linea 5 su via Fattori durata appena 7 anni poi binari abbandonati a se stessi. Molte di quelle linee furono "coperte"da quelle nuove ma oltre alle zone citate prima da te ricordiamo che per un certo periodo le zone servite dal 19(specialmente a Madonna di Campagna)non avevano più un tram e solo con le protesta dei residenti nell'ottobre venne introdotta la linea 12 durata fino al 1997 dopo tanti stop e messa definitivamente autobus sdoppiata ora in 11 e 12 con prolungamenti nei tratti periferici sia a nord che a sud della città.
La linea 8(forse non era nemmeno il numero ma semplicemente per indicare l'ottava linea di tram tradizionale da aggiungere alle 5 di ML) se non sbaglio era già stata nominata ma mai progettata sul serio, tanto vero che non fu messa nemmeno automobilistica,nel nuovo piano dei trasporti dell'82 e doveva collegare su un tracciato di massima Mirafiori con Le Vallette.
Quella recente della linea 8 mi ricordo che era uscita con un opuscolo verso il 2001 dove spiegava le grandi opere di Torino tra cui la metropolitana,dove illustrava il tracciato con le stazioni e i tipi di treni usati,il prolungamento della linea 4 e la nascita della linea 8 che((attenzione!! [SM=x346235] )volevano metterla filobus e ridare a Torino questo mezzo [SM=x346252] ,chiamandola circolare est che andava a formare con l'attuale 2 un anello. Personalmente già all'epoca non ho mai creduto a questa notizia per quanto fosse bella,anzi era già tanto se veniva messa come semplice bus,ma di tram purtroppo neanche parlarne.
Per il 16((mi riferisco" nell'allargare" la circolare su c.Novara/Vigevano) parrà strano ma se ne parla seppur in maniera minima ancora oggi ma rimane solo sulla carta come far passare il tram su tutta la Spina del passante ferroviario.
Purtroppo al momento progetti concreti per quanto riguarda la nostra rete tranviaria non ce ne sono [SM=x346240] e io sono uno di quelli che(forse stupidamente ma non importa)spera sempre in una contro tendenza al positivo,almeno da sfruttare tutti i binari che abbiamo.
tramlinea5
00mercoledì 2 maggio 2012 14:25
Indietro nel tempo esattamente di 30 anni
Siccome all'epoca ero proprio un bambino sarei curioso di entrare in una macchina del tempo ed andare esattamente al 2 maggio 1982 per vivere sulla pelle questo cambiamento,se mi sarei trovato bene,vedere e sentire dal vivo la gente,uscire di casa e prendere un nuovo bus,l'effetto di non vedere più un tram in quella determinata via,se c'è stato questo grande disorientamento,un numero vecchio di linea che fa tutto un nuovo percorso,rimpiangere già la vecchia rete o dire benvenuta alla nuova con tutte le belle premesse annunciate...per chi lo avrà vissuto con la consapevolezza da adulto penserà che sto delirando o forse non avrei altro di meglio da fare,ma siccome sto parlando per assurdo, mi basta ascoltare volentieri chi quel giorno quelle esperienze le ha vissute,portandomi dentro e con gli occhi del bambino quello che mi ricordo.
tramlinea5
00mercoledì 2 maggio 2012 14:44
@censin49--Mi limito di dirti grazie ma sappi che dentro me questa parola vale molto di più,oltre ad avermi spiegato benissimo lo scandalo Zampini,non sapevo che volessero accoppiare le 7000 fino a tre unità,quindi si potevano vedere(alt,meglio dire si sarebbero potuto vedere) dei tram 7000 o singoli come ora o 2 o addirittura 3 a seconda delle fasce orarie e dai turni...o forse sempre 3...anche se mi sembra un po' esagerato... se non sbaglio le 7000 sono lunghe 28metri...84metri di tram?e per le porte?povero manovratore! allora si che sarebbe stato un treno ma non credo da deturpare sia corso Vittorio che tutto l'arredo di Torino! Comunque 1 tram 7000 ad altissima frequenza forse sarebbe bastato...ecco fare i grandiosi!!
Censin49
00mercoledì 2 maggio 2012 20:12
Ricordo del 2/5/1982
@tramlinea5 - Nel pomeriggio di domenica 2 maggio 1982, decidevo di provare la nuova rete, almeno per le linee passanti dalla mia zona. Alla fermata di piazza De Amicis (dove ora è l'ingresso della stazione Dante del metrò) salivo su una 2800 della nuova linea 1 (da qualcuno già ribattezzata "Transiberiana" per la sua lunghezza). La vettura proveniente da corso Maroncelli era già quasi stracolma; il manovratore era piuttosto nervoso, sia per il nuovo tracciato non ben conosciuto sia per il traffico caotico, che diventava un vero e proprio ingorgo all'incrocio tra via Nizza e corso Vittorio a Porta Nuova. Districatisi dall'ingorgo, il rimanente del percorso era però più scorrevole,lungo corso Vittorio, corso Vinzaglio, Porta Susa e piazza Statuto, poi su corso Francia si era in sede riservata. Discesa alla Tesoriera, visita al parco, poi da piazza Rivoli con la nuova "semicircolare" 2 in direzione Nord; il bus era normalmente affollato, il percorso scorrevole, in una decina di minuti si era in via Bologna. Da qui, ritorno verso casa col 18 direzione Mirafiori; percorso tutto sommato scorrevole, con solo una coda significativa in via Accademia all'incrocio con corso Vittorio (ma accadeva già prima normalmente col vecchio 1). Il vero punto dolente, segnalato anche dai giornali, rimaneva l'1 col "nodo" di Porta Nuova.
Il giorno dopo, andando al lavoro, qualche problema col bus 42, direzione ospedale Martini; il guidatore, abituato forse al percorso del vecchio 34, da largo Orbassano, invece di imboccare corso Mediterraneo tendeva a proseguire su corso Rosselli verso piazza Marmolada; all'ultimo momento si ricordò del cambiamento, e con una brusca sterzata (fortuna che c'era poco traffico) imboccò la retta via. Evidentemente il percorso su corso Mediterraneo non dovette incontrare molto gradimento, poichè già dopo un paio di anni il 42 venne dirottato su corso Duca degli Abruzzi, mentre l'ultima variazione, su corso Galileo Ferraris, risale a una decina di anni fa.
Volendo meglio documentarsi su quanto accadde nei giorni della "rivoluzione" tranviaria, si può consultare l'archivio on-line della "Stampa".
Censin49
00mercoledì 2 maggio 2012 20:20
Nel nord Europa i "trenini" tranviari.
@ tramlinea5 - I convogli tranviari di quella lunghezza non sono affatto inusuali in paesi come Germania o Polonia; su un vecchio calendario, c'è questa foto di un convoglio tranviario formato da due motrici articolate Pesa accoppiate circolante a Varsavia (peraltro in sede riservata protetta simile a quella del 3 nel tratto Martinetto - Vallette).



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tramlinea5
00giovedì 3 maggio 2012 16:38
@censin49--Rimanendo sul tema del non buon utilizzo delle 7000,a mio parere un jumbo tram validissimo per l'uso appropriato,stando al progetto iniziale dovevano essere utilizzate su 5 linee di ML con sede propria. Alla fine il 3 ora è considerata una linea tranviaria protetta in quanto non ha i famosi semafori intelligenti e condivide alcuni tratti del percorso con altri tram (9,16).
Ma se andiamo a vedere le altre linee non condividevano per alcuni tratti binari in comune con altri tram? prendiamo ad esempio l'1:in corso Vittorio col 15,il tratto di Porta Susa col 10 e in zona Lingotto col 18(via Nizza-via Genova)lo stesso 3 comunque su c.Regina col 16,il 4 nella zona centrale sempre col 15. Forse la linea 2 se nasceva era l'unica a non avere interferenze anche perchè il 9 seppur per un breve tratto in c. Potenza è arrivato nel 1990. Il 5 con il 12 su c.Orbassano(o forse il 12 non sarebbe nato se non per risolvere il tratto abbandonato dal 19 e 9). Non metto in dubbio che alcuni tratti sono brevi. Però se doveva essere un mezzo veloce,con semafori intelligenti e mettiamoci anche l'accoppiamento di 2 o 3 unità,trovarselo davanti era un problema per i tram dietro,(specialmente per le fermate)trovarselo dietro era un rallentamento non tanto indifferente...o si era calcolato di fare dei binari solo per loro?o forse il problema non si era mai posto?(meglio dire avranno pensato:"ma sì per solo qualche tratto..."Io mi riferisco sempre all'origine del progetto,nessuno poi poteva immaginare come sarebbe andato a finire.
Censin49
00giovedì 3 maggio 2012 17:39
@tramlinea5 - Probabilmente ha in parte ragione chi sostiene che il progetto era stato stilato solo "sulla carta"; in effetti, il problema della convivenza con altre linee tranviarie non sembra essere stato preso in considerazione; o forse, si pensava in quei tratti di portare in sotterranea la ML. In effetti, su corso Regina era prevista, per il 3, una galleria dai Giardini Reali fino al Rondò della Forca; poi si cominciò a notare che nella zona di Porta Palazzo pure il 4 si sovrapponeva; poi si parlò di una galleria sia per il 3 che per le auto...infine, come vediamo, il tunnel è nato, ma solo per le auto!
Per le 7000 rimase infine il problema della scarsa articolazione; si pensava di risolverlo in parte con una "smussatura" di alcune curve, ma già si gridò allo "scempio architettonico" della città. Così, questi maxitram sono finiti confinati sulla linea 3.
Personalmente, mi dico: ma perchè la Fiat Ferroviaria non li progettò e realizzò con due articolazioni, come i jumbotram milanesi? I jumbotram da sempre circolano senza problemi sotto la Madonnina, in strade strette e contorte come sono solo quelle della vecchia Milano; forse, si confidò troppo sulla rettilineità e larghezza delle strade torinesi....
Censin49
00giovedì 3 maggio 2012 17:47
Dopo lo scandalo Zampini
"tutto a Torino doveva essere più grande: i tram, i magazzini, ecc": così commentò "Panorama" la notizia dello scoppio dello scandalo Zampini nel marzo 1983; in ciò accusando di megalomania i componenti della giunta (a cominciare dal criticatissimo Biffi Gentili) che più avevano voluto le nuove opere, tra cui la metropolitana leggera.
Un particolare divertente: i partiti di sinistra sostenitori della giunta, all'indomani dello scandalo, fecero stampare e incollare sui muri cittadini un manifesto con una grande mela rossa, e la scritta "La mela rossa è un frutto sano": ebbene, qualche "buontempone" si divertì nottetempo a disegnare col pennarello sulla mela....un bacherozzo che se ne usciva trionfante!
Censin49
00lunedì 7 maggio 2012 20:31
Strano cartello


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alla fermata di corso Vittorio angolo via Madama, è visibile quel cartello sopra la palina delle linee, che si riferisce ad una linea di attestamento per le 6000, e ad un segno rosso che non ho trovato.
Qualcuno ha maggiori ragguagli?
tramlinea5
00martedì 8 maggio 2012 21:52
@censin49--Le 6000 essendo motrici lunghe per fare bene le fermate specialmente quelle in comuni con altre linee,non essendo lunghe come quelle utilizzate dalle 6000 mettono questo cartello e un segno rosso alla distanza scritta dove il conducente deve fermarsi per effettuare eventuale fermata(a volte può essere una semplice linea rossa per terra o un paletto). La fermata in questine non è abitualmente soggetta al transito delle 6000 se non per deviazioni del 4 per manifestazioni,cortei,ecc,non credo proprio che vogliano mettere le 6000 sul 9:o che la linea si sia cancellata o sia stato rimosso il paletto(volutamente o no)
Censin49
00giovedì 10 maggio 2012 20:47
@ tramlinea5 - alcune 6000 sono ospitate al "Nizza", che raggiungono appunto svoltando da corso Vittorio e percorrendo tutta via Madama; a volte percorrono anche via Nizza- corso Sommeiller - via Sacchi.
Dorafly
00sabato 12 maggio 2012 11:44
Se vai in via san Tommaso hanno appena dipinto i segni rossi alla fermata del 4 di via Bertola.
Censin49
00venerdì 18 maggio 2012 20:00
E avanti coi "buchi" per le 4ruote!
Mentre il trasporto pubblico si dibatte nelle ben note difficoltà, a Torino si inaugura in pompa magna un tunnel sottopasso di fatto riservato ai mezzi privati (ma non certo per le bici!), pagato coi soldi di tutti i cittadini, anche di quelli che non posseggono le 4ruote! Dopo corso Dante e Porta Palazzo, ora è la volta di corso Mortara; evviva la capitale dell'auto (piuttosto decaduta peraltro, mi risulta)!
tramlinea5
00venerdì 18 maggio 2012 20:56
Le strisce di Piazza Sofia
Proprio ieri al capolinea del 38 in Piazzale Caio Mario,parallelo a quello del 18, ho incontrato un graduato che prendeva i tempi della linea più terribile di questi tempi da monitorare,appunto il 18,e quando gli ho chiesto"allora come sta andando?"la risposta è stata breve ma esaudiente:"uno schifo..e lo sanno benissimo!". Mettendoci poi un po' a parlare i quei 5 minuti di sosta che avevo col 38,oltre a sostenere entrambi che tutte le linee portanti urbane sono tranviarie tranne questa, è venuta fuori la questine delle strisce del parcheggio di Piazza Sofia:da quello che ho capito(non sono mai stato proprio sul posto del capolinea del 18 fronte nord)hanno fatto un parcheggio a lisca di pesce per le amate 4 ruote (dove anche gli autosnodati al pelo riescono ad entrare per il capolinea) e non ho capito se occupano o sfiorano il binario:fatto sta che per il tram è impossibile passare,ma la questione dolente è che ha saputo tramite suoi amici(tra cui geometri e ragionieri che fanno parte sia del comune che della circoscrizione)che è impossibile togliere il parcheggio. "Ma stai scherzando?"gli faccio,lui (tra l'altro favorevole al ritorno del tram su questa linea)un po' dispiaciuto mi fa"Purtroppo no!Ma da quello che so son nate già questioni!".Da quello che ho capito i residenti si son fatti sentire,non è escluso che con delle modifiche si salvano capra e cavoli.Questo per far capire il potere dell'auto...
Censin49
00sabato 19 maggio 2012 20:34
@tramlinea5 - Infatti, da noi l'auto privata regna e impera! Faccio solo una considerazione: guardando su Youtube i tanti filmati tranviari, noto che in tutte le città della Germania, dove i tram come mezzi pubblici dominano ancora la scena, le auto private circolanti sono scarsissime: il traffico automobilistico ricorda quello nostro dei primi anni 50! Eppure la Germania è la "locomotiva economica" dell'Europa (belli i filmati su Francoforte, coi tram che passano davanti alla BCE), così come i tedeschi mi risulta siano più di noi affezionati alle loro 4ruote; mi chiedo cosa fa la differenza (non certo il prezzo di benzina e gasolio, visto che quelli nostrani sfondano tutti i record mondiali).
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