TRAM DI TORINO

Grazie per il tuo parere. Certo che l'aeroporto di Torino non ha la stessa importanza di Fiumicino. Caselle ha una rilevanza meno che regionale, e in effetti la futura linea dell'aeroporto, se collegata alla rete ferroviaria, sarà quella proveniente dalla Valsusa. Il vantaggio sarebbe per chi arrivi o parta dalla Valsusa e potrebbe in questo modo raggiungere Caselle senza cambi. Non ne vedo altri.

Fare un investimento oneroso (in termini di spesa ma soprattutto disagi per la città) per dare questo vantaggio ai valsusini mi pare sproporzionato: garantiamo l'arrivo a PN sul binario 20 dei treni SFM3 e attestiamo in via Sacchi la linea per l'Aeroporto, così con pochi passi li facciamo accomodare di là, e siamo a posto. Con enorme vantaggio logistico ed economico per la città. Che avrebbe un servizio MIGLIORE a un costo complessivo INFERIORE.

Per le problematiche riguardanti i tram-treni, l'armamento etc etc, si può leggere a questo indirizzo www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=4&ved=0ahUKEwj4jo6mlODPAhWBfRoKHSyaBsIQFgg1MAM&url=http%3A%2F%2Fwww.asstra.it%2Feventi%2Fdownload_allegato%2F1617.html&usg=AFQjCNGwErxi69HyK5wUUOcWOqNMNmPFog&sig2=GSUkT_y-JdjbTB7XEhsL3A...
come le soluzioni esistano e siano state applicate con successo in diverse città europee, e riguardano principalmente il disegno delle ruote del veicolo, studiato appositamente er la doppia circolazione.
Senza contare che il binario esistente per Caselle, eventualmente, può anche essere adeguato allo standard tranviario mediante molatura.

ah, che delusione.... è una linea troppo tecnologica per poterci ambientare la storia di un amore unilaterale

@trammue - la vecchia linea 3 (quella per intenderci di prima della "schiforma" del 1982) fino al 1966 giungeva in zona collinare, passando per piazza Hermada, uno dei luoghi più romantici della collina e precollina torinese; in quell'anno, venne dirottata verso la Barriera di Milano, da tutt'altra parte, con itinerario senza dubbio meno "romantico".
Purtroppo, la piazza Hermada è stata rovinata, negli anni 80, proprio per la costruzione del capolinea della "nuova" linea 3, quella "tecnologica", che praticamente l'ha distrutta; capolinea ora abbandonato dalla linea, attualmente "ripreso" da un'altra linea.

allora aggiudicato! il vecchio 3 di torino.....
quel che non capisco però è come mai questo pezzo lo ha cantato una cremonese?
lo ha forse scippato a rita pavone? .... mina ste cose le faceva, eccome!!!

mina non scippa, mina nobilita qualunque schifezza canti ... non è più schifezza.

ai tempi della mia adolescenza, Mina, allora giovanissima, era la tigre di Cremona; poi, però, si ammansì...
Volendo perdonarmi l'OT: quando nel 1964 ebbe un figlio da Corrado Pani (con cui non era sposata) circolò la battuta maligna che era riuscita a fare quel che prima era riuscito solo a Gesù Cristo: la moltiplicazione dei Pani![I](Altri, ancora più maligni, dissero che aveva "sfornato un Panino"...)
Comunque, non mi risulta vi fosse una particolare rivalità con Rita Pavone; ricordo che vi era tra Mina e l'altra grande cantante di inizio anni 60, Milva, che, sempre con similitudini feline, era definita la pantera di Goro (il paese del Ferrarese di cui era originaria).

Nel 1968 esisteva una linea 3 anche a Milano sul percorso Piazza Missori - Lambrate. Potrebbe essere questa a cui si riferiva Mina

10 nuovi tram per Torino
Comunicato stampa GTT

Dieci nuovi tram entreranno in servizio a Torino a seguito dell'investimento messo a disposizione dalla Regione Piemonte su fondi del Ministero dei Trasporti. Il totale dell'investimento è pari a circa 27 milioni che saranno coperti in confinanziamento tra la Regione stessa e Gtt. Ognuna delle parti contribuirà quindi per circa 13,5 milioni.
A questo scopo, nel CdA Gtt di lunedì prossimo sarà discussa una delibera per l'avvio di una gara vincolata al reperimento dei fondi.
I nuovi mezzi saranno monodirezionali, dovranno avere una lunghezza di poco superiore ai 25 metri e dovranno essere in grado di trasportare circa 150 passeggeri.

"Un importante risultato - ha commentato l'assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Francesco Balocco - che porterà benefici significativi al sistema metropolitano, in attesa di ulteriori fondi per l'acquisto di materiale rotabile che arriveranno dall'allocazione di fondi FSC".
In questo modo il parco tram di Torino supererà le 200 unità. "Si tratta di una risposta importante alle richieste dell'utenza e un contributo significativo anche alla lotta all'inquinamento" spiega Walter Ceresa, presidente e amministratore delegato Gtt. "L'azienda si impegnerà al massimo per realizzare un bando di gara che porti all'acquisto del miglior prodotto possibile sul mercato".

Si stima che i nuovi mezzi possano entrare in servizio entro i prossimi 3 anni.
Soddisfazione è stata espressa dal Comune di Torino. "Valuteremo in seguito come utilizzare questi nuovi tram: - ha spiegato l'assessore ai Trasporti Maria Lapietra - se per sostituire i mezzi più vecchi o per aumentare la frequenza dei passaggi o al posto di linee di bus. Complessivamente migliorerà l'accessibilità delle linee tranviarie, altro aspetto per noi molto importante".

Attualmente le linee tram sono 8 (3, 4, 6, 9, 10, 13, 15, 16), gestite con tre principali tipologie di vetture: la cosiddetta serie 2.800 (le vetture gialle), la serie 5.000 (vetture degli anni '90) e la serie 6.000 (in servizio sulla linea 4 e sulla 10, a partire dall'inizio degli anni 2000, e sulla linea 6).

(http://www.ferrovie.it/portale/articoli/4988)

Perche' mono? Non sarebbero. meglio bidirezionali?

Hello. I'd like to share this route map of Torino from http://transphoto.ru/ – the largest base of urban electric transport in the world.

http://transphoto.ru/photo/955210/

We have some other Italy maps and photo/databases here and will appreciate any corrections and additions.

Hi Iuri. The map that you have posted is very accurate and rich in detail. I found only two particular incorrect: in south Turin the rail from Benghazi to via Genova is disconnected corner of Via Vinovo. And so via Millefonti is disconnected from Via Genova. I indicate the points with the arrows.

[IMG]http://i64.tinypic.com/5tsw85.jpg[/IMG]

Dal 1/5/2017 è entrato in vigore l'obbligo di validare il biglietto ("bippare" in gergo)alle apposite validatrici elettroniche per tutti i titoli di viaggio, escluso il biglietto cartaceo di corsa semplice, a ogni salita su un mezzo, anche quando si trasborda da uno all'altro (in precedenza vi era solo l'obbligo, per gli abbonamenti settimanali e mensili, di validare alla prima corsa, e per i tesserini multiviaggi da 5 o 15 corse alla prima salita su un mezzo, mentre per gli abbonamenti annuali non vi era alcun obbligo di validarli).
Per disciplinare l'accesso ai mezzi e agevolare l'operazione di validazione, è previsto che in futuro, sia sui bus che sui tram (mezzi a quattro porte), si torni all'entrata e uscita obbligate, come già era fino a una trentina di anni fa: salita obbligatoria dalle porte alle estremità, discesa obbligatoria dalle porte centrali. Per ora, sperimentalmente questa procedura è applicata su due linee di bus, 27 e 61, con previsione di estensione graduale a tutte le altre linee.
Resterebbero esclusi solo i tram della serie Citiway, in servizio sulla linea 4 e in parte sul 10, per le loro caratteristiche di multiporte (accanto a ogni porta verrebbe comunque posta una validatrice) che li rendono assimilabili a metropolitana leggera o light rail.
Si torna così all'antico; personalmente, lo trovo giusto indipendentemente dal fatto della validazione o meno: la salita e discesa da ogni porta, sui normali mezzi a quattro porte, crea soltanto confusione e intralcio, specie ad anziani e poco abili.
Per ogni chiarimento, il link all'apposita pagina di GTT

www.gtt.to.it/cms/avvisi-e-informazioni-di-servizio/torino-e-cintura/4056-linee-27-e-61-dal-10-luglio-porte-differenziate-per-la-salita-e-la...

Torino, va in pensione il tram "6": sarà sostituito da una linea di bus elettrici

Era sottoutilizzato. I convogli "Jumbo" reimpiegati su altre linee. Arriva anche la nuova Dora Express tra le stazioni Porta Susa e Dora

di GABRIELE GUCCIONE

07 settembre 2017
310
Il tram 6 va in pensione anticipata: dal 2 ottobre la linea tranviaria istituita nel 2015 in occasione dell'ostensione della Sindone sarà soppressa e il collegamento con il Campus Einaudi sarà assicurato da una nuova linea di autobus elettrici lunghi 12 metri, ricalcata sullo stesso percorso del 68, attualmente sovraffollata, che farà capolinea a Porta Nuova, abbandonando così il tratto fino in piazza Statuto.

La nuova linea 6 passerà con una frequenza maggiore (12 minuti anziché 15-20 minuti) rispetto al tram che ora il Comune e il Gtt hanno deciso di cancellare dopo due anni e mezzo di un'esperienza giudicata fallimentare, considerato il livello di utilizzo al di sotto del 40 per cento della capacità di carico dei jumbo tram.

I tram jumbo ora utilizzati sul tratto fino a Porta Susa e piazza Statuto saranno riutilizzati su altre tratte e, in contemporanea, sarà potenziata la linea 13 con una frequenza minima di 5 minuti e una massima di 8 minuti.

Il nuovo percorso della linea 6 farà capolinea a Porta Nuova, in piazza Carlo Felice. E verso nord, sempre in piazza Hermada ma, anziché da corso Regina, passerà dal lungo Dora.
Novità in arrivo anche per il collegamento con l'aeroporto di Caselle: dall'11 settembre, infatti, entrerà in servizio la nuova linea Dora Express tra Porta Susa e la stazione Dora Gtt, per consentire - con due sole fermate - il collegamento con la ferrovia per l'aeroporto.

(http://torino.repubblica.it/cronaca/2017/09/07/news/torino_va_in_pensione_il_tram_6_sara_sostituito_da_una_linea_di_bus_elettrici-174835351/?refresh_ce)

E che ne sarà ora del capolinea di piazza Hermada, visto che il 3 sembra ormai stabilmente attestato in corso Tortona?
Un capolinea, per la verità, mai molto amato dagli abitanti della zona (ponte Trombetta- bassa Val San Martino), e odiato dagli amanti della collina e precollina; visto che, per la sua costruzione, alla fine degli anni 80, venne sacrificato uno degli angoli più suggestivi e romantici della zona precollinare!
Penso finirà per essere smantellato; peccato che l'angolo romantico sia comunque andato irrimediabilmente perduto!

Smantellato? un altro pezzo di rete che se ne va? A parte tutto, per preservare l'angolo romantico bastava fare l'attestamento sotto la piazza, appena sotto l'incrocio, perché non lo fecero?

@tronchino - Infatti, è quello che tutti si chiesero quando venne fatto...Pare ci fosse anche un progetto per rifarlo sotto la piazza, quando ancora vi arrivava il 3.

Dai giornali radio e telegiornali, ho appreso che GTT ha presentato il piano industriale per salvare l'azienda dal fallimento (ma se fino a due anni fa era detta in buone condizioni finanziarie, come mai un tracollo simile in così breve tempo?), piano che prevede, tra l'altro, oltre a un parziale rinnovo della flotta di autobus, anche l'acquisto di 40 nuovi tram.
Staremo a vedere: se son rose, fioriranno...

Intanto, è annunciato da maggio il rincaro delle tariffe, con l'aumento di 20 cent. della corsa semplice; ma la novità più "dura" da accettare è che scompaiono del tutto i biglietti cartacei, e pure i tesserini multipli già elettronici: per poter viaggiare, ovviamente in regola, è necessario munirsi in precedenza di un badge elettronico (carta Bip) strettamente personale con fototessera, su cui precaricare gli importi della tariffa scelta.

bip.piemonte.it/

Mi chiedo: un forestiero che arriva per la prima volta in città, per prendere un mezzo magari per una sola volta deve per forza fare prima la carta? Vabbè che a Porta Nuova e Porta Susa vi sono gli uffici GTT, ma chi arriva coi propri mezzi e comunque non in treno altrove? Deve per forza servirsi dei taxi?

Leggo su "Il Sole - 24 ore" che sarebbe in corso una gara di Gtt per il rinnovo parziale della flotta di tram, forse i 40 nuovi tram di cui è stato annunciato l'arrivo.
Poichè la notizia compare in un articolo del giornale sull'ultima generazione di tram dell'Alstom, i Citadis XO5, si tratterebbe probabilmente di questi mezzi, che vediamo nelle foto seguenti in prova nella città francese di La Rochelle













il modello, si legge nell'articolo, vanta tecnologie avveniristiche, tra cui i motori a magneti permanenti, che riducono il consumo del 25 per cento.; può comprendere da 3 a 7 carrozze, trasportando da 142 a 319 passeggeri.

motori a magneti permanenti? ma sono quelli del trenino rivarossi !!!

Mah! Io ho riportato testualmente quanto scritto nell'articolo del giornale ,di mercoledi 21 marzo scorso; ad ogni buon conto, ecco il link al sito di Alstom

www.alstom.com/products-services/product-catalogue/rail-systems/trains/products/...

e il video di Youtube che pubblicizza il modello Citadis X05

la mia era una battuta.....
la tecnologia degli acciai in questi anni ha fatto passi da gigante: in ogni hard disk ci sono dei magnetini con una forza pazzesca, se si attaccano fra loro è quasi impossibile staccarli con le mani. se poi malauguratamente capita di metterci il dito in mezzo.... meglio il pizzico di un grosso cetaceo!
quindi non c'è da meravigliarsi se, costruiti in grande, siano in grado di generare il campo necessario ad un motore di trazione

Comunque, staremo a vedere come finirà; mi augurerei solo che, nel caso la gara venga vinta da Alstom, la commessa venga affidata, almeno in parte, allo stabilimento italiano di Savigliano; per una regione affamata di lavoro e di posti di lavoro, sarebbe una vera benedizione!
Con tutto il rispetto per lo stabilimento "madre" di La Rochelle ("belle et ribelle", come dicono Oltralpe di quella città).

Speruma! Fosse vero! Però mi spiacerebbe se rottamassero 40 2800 tout court. Siamo in carenza di mezzi, e se facciamo 40 nuovi al posto di 40 vecchi non facciamo passi avanti.

@tronchino - Per ora non si parla di rottamazione; è vero però che, da un lato, le 2800 hanno gradini piuttosto alti,(provare per chi, come il sottoscritto, ha qualche problema a salire scalini) e, con l'installazione dell'impianto di condizionamento in cabina di guida, l'uso della porta anteriore è diventato abbastanza scomodo, specie per chi è un po' bondoso; dall'altro, oltre che acquisire nuovi tram, bisognerebbe anche ampliare la rete, specie verso le periferie, rompendo finalmente anche il "tabù" che da più di mezzo secolo vuole che non si posino binari oltre i confini comunali; ormai, è dall'ultimazione della linea 4 verso la Falchera, nel 2006, che non si interviene più al riguardo.

D'accordo su tutto ovviamente :-)
Bello il termine "bondoso"! Dovrei aggiungerlo a quella serie di vocaboli che io involontariamente uso ogni tanto e che non tutti gli interlocutori capiscono, come "rancare" o "plinare" o "grutuluto" o "strinare" e via di seguito...

Mah, i binari oltre i confini comunali credo che siano solo un problema economico: il comune interessato (metti Grugliasco se si dovesse prolungare il 15, o Moncalieri per il 9, o San Mauro per il 18) dovrebbe mettere sul tavolo un bel mucchio di soldoni fruscianti, e non ce li vedo proprio!

Attualmente, gli unici binari che "sconfinano" per pochi metri sono quelli che raggiungono il deposito di Venaria (percorsi un tempo prima dal 19 e poi dal 12) percorrendo il brevissimo inizio di via Amati (proseguimento di via Venaria nel comune omonimo); ma, se non passare il confine, il 18 potrebbe arrivare perlomeno fino a Bertolla (borgata già raggiunta anticamente, fino al 1954, da un collegamento tranviario gestito allora dalla Satti).
I Comuni confinanti sembrano al riguardo piuttosto restii; Moncalieri si è dimostrata anche contraria al prolungamento della metropolitana verso Nichelino, come qualcuno aveva ipotizzato....

Infatti sono cose che fanno cadere le braccia. Moncalieri ha rifiutato tutto (prolungamenti di tutto quello che non fosse bus) per due motivi secondo me: per non dover tirare fuori soldi, e per non fronteggiare l'opposizione delle solite frange ignoranti dei NO-TUTTO che di fronte a tutto quello che si muove (comprese le mosche) tirano subito fuori gli striscioni.

Probabilmente a Moncalieri domina la "lobby dei commercianti ed esercenti", sempre contrari a tutto quanto significhi interventi sul sedime stradale, visti sempre e comunque come un attacco alle loro entrate a ai loro interessi; pensare che, alla fine dei lavori, ci guadagnerebbero con la facilità di raggiungerli con mezzi pubblici più rapidi,è forse pretendere troppo dai loro cervelli....