TRAM DI TORINO

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sottostazione
00martedì 14 giugno 2011 16:30
Sottoscrivo quanto detto da Giampi. Grazie Censin, sei davvero infaticabile!
Censin49
00martedì 14 giugno 2011 21:40
Sono riuscito a editare la seconda parte, domani spero di riuscire a caricarla su Youtube (aspetto domani perchè prevedo tempi di caricamento non brevi).
I problemi maggiori nella ripresa, torno a sottolineare, me li hanno dati...i semafori, coi loro tempi di attesa biblici! Come già accennato, un neo della rete tranviaria torinese è che i semafori non sono sincronizzati, nè favoriscono in alcun modo tram e bus. Ciò penalizza notevolmente i tempi di percorrenza nei tratti tranviari in sede propria, altrimenti comparabili con quelli della metropolitana. Inoltre, con una decisione non so quanto "intelligente" di Assessorato alla Viabilità e GTT, le fermate sono state quasi tutte spostate "dopo" gli incroci semaforici, col risultato che le soste delle vetture il più delle volte sono doppie, prima all'incrocio in attesa del "verde" che non arriva mai, poi per la fermata pochi metri dopo l'incrocio. Chisssà se la nuova Giunta uscita dalle ultime elezioni vorrà mettere finalmente mano a velocizzare seriamente i mezzi pubblici?
Censin49
00mercoledì 15 giugno 2011 17:25
Ecco la seconda parte della linea 10



Finalmente sono riuscito a caricare con successo la seconda parte della linea 10, da largo Orbassano alla Fiat Mirafiori.
A metà circa del video, durante la sosta alla fermata "Filadelfia" si vede inquadrato sulla destro lo Stadio Olimpico, mentre verso la fine sulla sinistra la ben nota sagoma della "Mirafiori".
Censin49
00mercoledì 15 giugno 2011 17:37
Come detto, sono caratteristici i corsi alberati di Torino, costituiti dalla carreggiata centrale e dai due controviali laterali, separati dalle alberate. "Anticamente", i binari tranviari, in sede propria, erano affiancati in coppia su un solo lato della carreggiata centrale; dagli anni 30, i binari vennero quasi ovunque "divaricati", cioè spostati uno ciascuno sui due lati della carreggiata centrale; fanno eccezione i corsi percorsi dalla linea 16, oggetto già di un video (Massimo d'Azeglio, Cairoli, San Maurizio), rimasti coi due binari affiancati.
Altrove, in periferia, vi sono anche corsi coi binari affiancati in sede propria al centro del corso, fiancheggiati o meno da alberate; lo vediamo in questo video nell'ultimo tratto di corso Agnelli, da corso Cosenza fino alla Fiat.
Fino agli anni 60, tutte le sedi tranviarie riservate lungo i corsi erano in terra battuta, con rotaie tipo Vignole; successivamente, con l'estendersi delle linee di autobus e la necessità di condividere con questi lo spazio, pur rimanendo riservate ai mezzi pubblici sono state asfaltate con rotaie a gola.
Anche il progetto iniziale della nuova linea 4 da piazza Derna a Falchera prevedeva la sede riservata in terra battuta; in sede di realizzazione, è stata invece asfaltata (compreso il tunnel sotto la ferrovia Torino - Milano), per permetterne l'accesso ad eventuali mezzi di soccorso (ambulanze, pompieri, ecc.).
Censin49
00giovedì 16 giugno 2011 20:07
I viali alberati, anche problemi

Le sedi tranviarie sotto i viali alberati comportano peraltro anche problemi. Innanzitutto, per motivi climatici le alberate torinesi sono costituite pressochè totalmente da specie decidue, cioè a foglie caduche; ciò comporta, nel periodo autunnale (settembre - dicembre), una massiccia caduta di foglie sui binari, con problemi sia di aderenza che di frenatura per le vetture tranviarie. Per alleviare i disagi, vengono usate particolari apparecchiature che aspirano le foglie morte. Inoltre, da quando all'inizio degli anni 90 come organo di presa corrente l'asta con rotella, di sezione trasversale quasi trascurabile, è stata sostituita dal pantografo, con ingombro trasversale notevole, si rendono necessarie periodicamente energiche potature dei rami, che obbligano a sospensioni della circolazione tranviaria, da sostituire con autobus.
davto
00sabato 18 giugno 2011 15:00
Censin49
00sabato 18 giugno 2011 20:09
Problemi delle alberate
Altri problemi delle sedi tranviarie sotto le alberate si evidenziano ad esempio in caso di maltempo, con caduta di rami o addirittura di interi alberi! L'altra sera, un violento nubifragio ha imperversato nella zona del Valentino, accanendosi contro i viali di corso Massimo d'Azeglio e interrompendo la circolazione sulla sede tranviaria del 9 e 16; si è dovuto rimuovere rami e alberi caduti rovinosamente e ripristinare la linea aerea. Peggio ancora quando si verificano nevicate molto precoci in autunno, quando ancora le foglie non sono completamente cadute; il rischio di spezzamento e caduta di rami e alberi sotto il peso della neve è notevole. Il 27 ottobre 1979, una nevicata eccezionale sia per la precocità (da più di mezzo secolo non si verificavano nevicate in ottobre) che per l'intensità mise letteralmente KO l'intera rete tranviaria torinese. Il 18 novembre 1965, durante una tormenta di neve, davanti a Porta Nuova in piazza Carlo Felice un albero si schiantò su una "bisarca" della linea 6 ferma all'allora capolinea; miracolosamente gli occupanti della vettura rimasero tutti illesi. Meno rischiose le nevicate tardive a primavera inoltrata, pure frequenti sotto la Mole (chi scrive ha visto nevicate copiose ben oltre la metà di aprile, in due casi - nel 1954 e nel 1972 - il 25 aprile), in quanto le foglie sono ancora piuttosto rade e piccole.
3-10-15.
00sabato 18 giugno 2011 21:05
Fanta......18
Ciao a tutti.Capita spesso di trovarmi in zona Carducci/Lingotto. Innamorato da sempre del trasporto urbano torinese su rotaia,mi preoccupa e non poco il possibile futuro che,molto probabilmente,verrà riservato alla linea 18 tram nel tratto sud oltre P.Carucci.Se non ho capito male,uno dei problemi è quello di una sovrapposizione con la metro.Chissa se un giorno si potranno trovare tanti "soldi" per poter pensare,progettare ed eventualmente realizzare il tratto di linea del 18 tram su via Genova da P.Carducci a C.Spezia in stile V.Sacchi e instradarlo poi su V. Ventimiglia in direzione sud sino a raggiungere V. Vinovo per proseguire su V.Passo Buole, mantenendo il ritorno (direzione nord) su V.Genova.Facile immaginare poi,che nel quartiere andrebbero rivisti un pò tutti i criteri legati alla viabilità pubblica e privata(linee autobus,parcheggi,sensi unici, etc.).Scusatemi è un sogno di fine primavera.
Censin49
00domenica 19 giugno 2011 21:28
Quello del destino del 18 è un problema già dibattuto! Per conto mio, aggiungerei quanto segue:
La linea 18, come è nata dalla "riforma" del 1982, ricalca nella parte Sud (da corso Regina al capolinea) il percorso della precedente linea 1, nata nel 1953 (in un'epoca in cui non esisteva tariffa oraria, arrivata sotto la Mole solo nel 1978, e i collegamenti diretti erano importanti per non dover pagare doppio o triplo biglietto) per collegare direttamente alla Fiat Mirafiori i quartieri operai di Nizza - Millefonti, San Salvario e Aurora. Oggigiorno, con la tariffa oraria, un collegamento simile non mi sembra più indispensabile: due linee tranviarie ad alta capacità come il 4 e il 10 (quest'ultimo eventualmente prolungato su corso Settembrini sui binari già del 18), con buone possibilità di trasbordo con la metropolitana e le altre linee di superficie, mi sembrano più che sufficienti per il collegamento della "Feroce" con la città, tanto più che la "Mirafiori" di oggi, come importanza e personale impiegato, è e resterà ben lontana da quello che era negli anni 50 o 60. Un capolinea del 18 all'altezza di piazza Carducci (magari sfruttando, come già fatto, l'anello all'interno del deposito Nizza) mi sembra ragionevole, completato da un bus navetta sul tratto dalla stazione Lingotto della metro a Mirafiori lungo via Passo Buole per coprire il tratto abbandonato.
Piuttosto, vedrei bene un prolungamento del 18 all'altro estremo, quello Nord, oltre la Stura fino a Barca o Bertolla, zone in notevole espansione edilizia.
18tram
00domenica 19 giugno 2011 22:43
Perché far trasbordare le persone, con tanto di attese alle fermate, quando c'è già un impianto pronto e quasi tutto attivo?
Non è una questione dell'essere appassionati di tram, è un mero calcolo dei costi-benefici.
Costi del ripristino del 18 a Mirafiori: minimi
Benefici: tantissimi

Costi del taglio del 18: più bus necessari per la navetta, spreco dei soldi impiegati per il rinnovo dei binari in via Passo Buole, maggiore usura dell'asfalto.
Benefici: nessuno. C'è solo più inquinamento, più scomodità e maggiori tempi di attesa.

La metro viaggia su via Nizza e si ferma al Lingotto.
Il 18 collegherebbe direttamente la metro con il parcheggio Caio Mario, garantendo un servizio confortevole grazie al tram (cosa che il bus non permette visti i tanti scossoni e la puzza di nafta che inzaffa tutti i mezzi).

Guarda l'esempio qui descritto:
www.tramditorino.it/18/progetti.htm

Esempio: un cittadino utilizzava il 18 tram per percorrere 5 km ovvero circa da corso Vittorio Emanuele II angolo via Madama Cristina a via Passo Buole angolo via Pio VII.

Dopo la limitazione del 18 a Carducci, utilizza il tram per 2 km (Vittorio Emanuele II - Carducci), trasborda sul bus (18 Navetta) e poi percorre i rimanenti 3 km fino a destinazione. Non può utilizzare la metropolitana perché la fermata più vicina (all'altezza di Via Valenza, già parte del prolungamento verso Bengasi) è a oltre 1300 metri di distanza.

Nell’ipotesi di trasbordo sulla stessa banchina (quindi con tempo di trasferimento nullo) ed un intervallo di servizio della linea automobilistica di 6 minuti, il tempo medio di attesa per il trasbordo è pari a 3 minuti.

Per pareggiare i tempi il cittadino, dopo il trasbordo, nei 3 km rimanenti, deve guadagnare con il bus 3 minuti rispetto al tempo prima impiegato con il tram. Considerando per il tram una velocità in ora di punta di 15 km/h, l'autobus per consentire il pareggio dei tempi, dovrebbe avere una velocità di 20 km/h, di certo non raggiungibili senza corsie preferenziali e semafori asserviti.

Utilizzando la metropolitana, conteggiando 1 minuto di tempo per il trasferimento nel sottosuolo ed un intervallo di servizio di 2 minuti, il tempo medio di attesa per il trasbordo è di 2 minuti. All'arrivo i 1300 metri mancanti sono coperti in media in 18 minuti a piedi (con una velocità di circa 4 Km/h), quindi il trasbordo su metropolitana costa 20 minuti. Impossibile pareggiare i tempi perché con il tram in superficie il tempo impiegato, alla velocità di 15 Km/h, era di 12 minuti. Il cittadino impiega così 8 minuti di più ed è obbligato a percorrere a piedi ben 1300 metri (magari con le borse della spesa).
Censin49
00lunedì 20 giugno 2011 20:25
Video della linea 9
Ognuno è libero di pensarla come meglio crede! Comunque, per ora il binario su via Nizza è interrotto poco oltre la stazione del metro di Lingotto, e nessuno parla di riattivarlo (chissà quale sarà poi il destino dell'ex capolinea dell'1 in corso Maroncelli!)
Lascio comunque ancora un link a un video girato dal retro di un 9 in prossimità del capolinea Nord di piazza Stampalia (arrivo da via Lanzo e ripartenza su via Venaria)

Censin49
00lunedì 20 giugno 2011 20:32
Una cosa interessante del video è notare la sistemazione del binario verso Nord su via Lanzo, in sede propria a centro strada a fare da spartitraffico tra le due carreggiate.
La linea 9, i non giovanissimi lo ricordano, è un "frutto" dei Mondiali di Calcio del 1990; inaugurata per l'occasione, sfruttando quasi interamente binari già esistenti, cioè il raccordo su corso Potenza e le vie Lanzo e Venaria col deposito di Venaria. L'unica parte nuova fu il raccordo su corso Molise verso lo Stadio delle Alpi,utilizzato in occasione delle partite, ora completamente abbandonato. Lo stadio è ora proprietà della Juve, che lo sta ristrutturando per giocarci le sue partite; chissà se alla fine verrà ripristinato anche il collegamento tranviario?
evviva il tram
00sabato 25 giugno 2011 23:39
Per Censin
I miei complimenti per la realizzazione di questo video! L'ho guardato con estremo interesse dall'inizio alla fine. Mi sembrava di viaggiare con quel tram. Una cosa mi ha molto impressionato e cioè la molta strada che ha percorso il rotabile in quegli 8 primi e 47 secondi. Ottimo il sistema preferenziale che protegge il percorso del tram.
Censin49
00lunedì 27 giugno 2011 20:32
Dannati semafori....non preferenziali!
In verità, dal video ho tagliato le soste ai semafori (particolarmente lunghe quelle in corso Grosseto e via Veronese), soste che, come già rimarcato in passato, vanificano le ottime performances in tempi di percorrenza dei mezzi su rotaia quando corrono in sede riservata. Notare che il video è stato girato il giorno di Pasqua, una giornata festiva in cui il traffico era piuttosto scarso, come si può notare dal video; eppure i tempi di attesa ai semafori erano quelli dei giorni lavorativi! E' troppo chiedere maggior considerazione per i mezzi pubblici, anche nella cosiddetta "capitale dell'auto"?
evviva il tram
00lunedì 27 giugno 2011 23:44
Per Censin
A Roma,in occasione dei mondiali di calcio '90, quando nacque la linea 2 (allora aveva come numerazione: "225"), lungo tutto il percorso istituirono un sistema di semafori chiamati "intelligenti" che, nel momento in cui transitava un rotabile, imponevano l'alt alle auto per dar via libera al tram. Perché un simile sistema non l'hanno adottato anche a Torino? [SM=g9628]
Censin49
00martedì 28 giugno 2011 20:13
Il progetto Rolando...finito nel nulla!
Anche a Torino, nel 1983, al varo della rete di metropolitana leggera, era stato progettato un sistema di "semafori intelligenti" sia per dare priorità ai tram agli incroci, sia, con un tocco di ferroviario, per assicurare il corretto distanziamento tra le vetture. Tutto naufragò in uno scandalo, l'assessore alla viabilità Rolando, che l'aveva proposto, finì denunciato e processato. I semafori intelligenti rimasero per sempre...senza cervello!
evviva il tram
00mercoledì 29 giugno 2011 14:28
Con tutte le imposte e i balzelli che gravano sulle nostre spalle, sempre più piegate, avessero almeno un occhio di riguardo per noi cittadini-contribuenti. Niente, ci prosciugano e ci concedono sempre meno. Non ci facilitano neppure per raggiungere al più presto i nostri posti di lavoro (si arriverà al punto che le nostre sveglie dovranno trillare in piena notte, per stare alle otto ad assolvere i nostri doveri di lavoratori). Comunque, mal comune, mezzo gaudio, anche i semafori romani sono rimasti senza cervello! [SM=x346247]
Censin49
00mercoledì 29 giugno 2011 20:25
La prima "manovra economica" che ricordo, allora quindicenne, risale al 1964: il grande boom economico stava lentamente naufragando nella "congiuntura" (per pudore, ancora non la si chiamava crisi), le casse statali piangevano, la bilancia dei sacramenti, pardon dei pagamenti, colava a picco, occorreva aggiustare i conti, coi soliti ingredienti di nuove imposte e tagli (Ricordo allora, in particolare, la tassa di immatricolazione delle auto, quella sulle vendite a rate, addirittura quella sui dischi, allora ovviamente i "vinili" microsolco). Dopo di allora, le manovre economiche non le ho più contate: se l'economia tirava, si facevano per rallentarla, se frenava ed era in crisi, per rilanciarla. I risultati, in 47 anni, sono sotto gli occhi di tutti!
evviva il tram
00mercoledì 29 giugno 2011 22:00
C'è chi si è trasferito all'estero e c'è chi si è attappato gli occhi per non vedere, e le orecchie per non sentire! Noi Italiani siamo fatti così.
Censin49
00sabato 2 luglio 2011 21:21
la parte precedente del video girato sul 9 è visibile nella discussione "ma la metropolitana leggera?", visto che riguarda un tratto della stessa, quella da corso Regina a corso Toscana.
Dall'audio il video sembrerebbe girato a Bucarest: illusione, era solo un gruppo di romeni che discuteva animatamente.
Censin49
00giovedì 14 luglio 2011 20:04
E il 18?
Un annuncio apparso sui mezzi annuncia da dopodomani 16/7 le variazioni nella rete di superficie nella zona Nizza - Millefonti dovute alla messa in funzione della metro nel tratto Porta Nuova - Lingotto.
L'1 e il 35 attesteranno il loro capolinea Nord in piazza Carducci, di fianco alla stazione della metropolitana, per agevolare il trasbordo sul metro a chi prosegue verso il centro, senza quindi più raggiungere Porta Nuova. L'unico bus proveniente dalla zona Nizza - Millefonti a raggiungere ancora Porta Nuova sarà il 34, che mantiene l'attuale percorso su corso Massimo.
Riguardo al 18, viene detto semplicemente che continuerà a percorrere via Madama (unitamente al 67 nel tratto da corso Raffaello a corso Vittorio, che torna quindi al vecchio percorso ante cantieri metro); nulla è detto circa un eventuale ritorno alla gestione tranviaria...vedremo!
Augusto1
00giovedì 21 luglio 2011 09:34
Una notizia poco piacevole


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xclaudiox
00giovedì 21 luglio 2011 15:48
Secondo me, hanno ragione; far girare vetture che hanno un po di anni con scarsità di pubblico a bordo, è contro producente per l'Azienda; preservarle per il sabato e la domenica che c'è più afflusso è meglio; se poi utilizzano tracciati di altre linee, potrebbero essere di intralcio, visto che sono vetture anzianotte, mentre nel fine settimana c'è meno traffico. [SM=x346230]
evviva il tram
00domenica 24 luglio 2011 12:22
E se a Roma.............
Questi suggestivi rotabili mi piacerebbe vederli circolare nella città eterna, magari sulla linea "archeotram", purtroppo molto improbabile. Lo so che è un'utopia, però è pure bello sognare ogni tanto, per eliminare un po' di stress[SM=x346241].
xclaudiox
00domenica 24 luglio 2011 12:42
[SM=x346255]

Sapessi quanti sogni faccio io, adesso che sono in ferie non dormo la sera, perché penso sempre a come potrebbe essere Roma con tutti questi sogni, adesso poi che hanno dato il via libero alla concusione dell'anello ferroviario non dormo più; poi vedi certe cose che ti fanno così in...inquietare, tipo l'incendio alla stazione Tiburtina [SM=g9410]
Censin49
00mercoledì 27 luglio 2011 20:28
L'incendio alla Tiburtina "puzza", e non solo di bruciato! Ora che mancavano pochi mesi all'inaugurazione della nuova stazione, ecco questo evento che rischia di prolungare a tempi biblici la fine dell'opera. Ricorda quanto successo e succede a Torino per la nuova stazione Porta Susa; poco prima dell'inaugurazione, prevista per il 150mo a marzo scorso, uno strano fallimento di una delle ditte appaltatrici ha rinviato tutto. Il buon Napolitano, che doveva inaugurarla in pompa magna, si è accontentato di visitare il cantiere (fosse stato il Papa, avrebbe almeno potuto darle la sua benedizione!).Ora si parla per l'inaugurazione di dicembre...sempre che nel frattempo non succeda qualcos'altro, non si sa mai...incrociamo le dita e facciamo ampi scongiuri!
xclaudiox
00mercoledì 27 luglio 2011 21:36
Ma perché devono succedere queste cose? questi "sabotaggi" a chi fanno comodo? continuiamo così, così restiamo come sempre ultimi in europa. Ma un po di vergogna non ce l'hanno!
Censin49
00venerdì 29 luglio 2011 20:33
Potrebbero per esempio far comodo alle ditte appaltatrici, che, in periodi di magra come quello che stiamo vivendo, hanno tutto l'interesse a "tirare per le lunghe" i lavori in corso, non sapendo se e come e quando ve ne saranno altri; piuttosto, le mancanze sono di chi dovrebbe controllare il rispetto dei tempi, ecc, e non sempre lo fa.
tramlinea5
00lunedì 1 agosto 2011 18:48
new entry con piccola news
Ciao a tutti mi presento come tramlinea5 in onore appunto del tram 5 prima della riforma-scempio del 1982 [SM=x346221] Vedere quell'impianto durato appena 8anni abbandonato e pieno di ricordi...voglio essere ottimista e dire chissà se un giorno... [SM=x346230] [SM=x346241] Complimenti a tutti voi per il forum e per le vostre discussioni sempre ben accurate e piene di risposte esaurienti.
Forse lo sapete già però ve lo dico lo stesso:dopo quasi 30anni la "griglia82"andrà in pensione e sarà sostituita da una nuova rete il come non ve lo so ancora dire è ancora prematuro però dalla fine dell'estate fino a dicembe verranno fatti gli studi e sentiti comune di Torino e comuni dell'area metropolitana, Gtt e circoscrizioni.Quando entrerà in vigore anche questo prendetelo con le pinze ma dicono entro il 2012 tutto dipende dagli studi che faranno e i tempi saranno un po'piu brevi rispetto agli studi dell'82.Sicuramente il sistema griglia verrà tenuto anche perchè non riesco a pensare ad altri sistemi più furbi,vista la struttura della città,tornare alla "ragnatela" ancora più impensabile:cambieranno percorsi,tempi di percorrenza,numeri di linea,eliminazioni di doppioni,linee più brevi(non come il 2 o il 17 che nelle ore calde da capolinea a capolinea ci mettono 1ora e 20 salvo complicazioni [SM=x346243] ) ma con più percorsi...queste sono mie supposizioni,ripeto non vi è ancora nulla alla base,di sicuro comunque verrà fatta. Spero che la rete tranviaria venga amplificata e non tagliata come nel 1966e appunto nel 1982: spero che la storia cambi decisamente rotta anche solo ripristinando vecchi impianti(appunto come quello del 5 [SM=x346228] )e aggiungendo nuove linee sugli impianti esistenti anche su quelli usati solo per esigenze di servizio.
Un altro progetto che sarà realizzato in un futuro prossimo è quello di realizzare una linea tranviaria su tutto il viale spina che ricalca da nord a sud il passante ferroviario o buona parte di esso.
In base a questi argomenti chi ne sa di più ben venga io farò altrettanto: appena saprò qualcosa di concreto vi dirò di più, nel frattempo (può essere argomento di discussione) si potrebbero rispolverare alcuni progetti- sogni nati dalle discussioni passate o dire semplicemente la propria e, perchè no,tirar fuori qualche idea [SM=x346220] e se andasse all'orecchio di qualcuno... [SM=x346229] siccome molti utenti verranno sentiti tramite circoscrizioni...un saluto a tutti voi!
Censin49
00martedì 2 agosto 2011 20:34
In altra discussione, avevo già proposto una riflessione sull'attuale rete ed eventuali cambiamenti; purtroppo, come già avvenne nel 1966, vista la drammatica situazione finanziaria del Paese e quella non certo rosea del GTT, temo che anche stavolta si finirà per privilegiare i tagli. Del resto, come già disse un economista in occasione di altra drammatica crisi valutaria, un chirurgo, di fronte ad un tumore o ad una cancrena estesi, è costretto ad amputare l'organo, senza porsi altre domande; e, in situazioni così drammatiche, chi deve raddrizzare la situazione e risanare i conti deve agire come un chirurgo impietoso. Morale della favola: qualche penna finiremo certo per perderla, speriamo solo di non essere "spennati" del tutto!
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