Di tutto un po'...
... innanzitutto ringrazio Francesco e gli amici di Ancona per il gentilissimo pensiero del libro, mi mettete quasi in imbarazzo...
Poi a Daniele dico che sei fin troppo corretto nel puntualizzare la tua posizione professionale: nella avvilente Italia mastelliana da sestuplo incarico è quasi commovente trovare oggi uno che parli così...
Per quanto riguarda i due nuovi articolati a metano avvistati da Francesco penso anche io come lui che siano quei due di cui ci parlava il Direttore durante il nostro incontro: li aveva prenotati direttamente durante una esposizione Irisbus ( ma non ricordo dove )
Tornando ai nostri amati filobus, ne approfitto per inserire alcune immagini. Durante la nostra spensierata passeggiata al deposito ( eravamo così liberi che pareva quasi di essere in famiglia ) mi è tornato alla mente quel giorno, soleggiatissimo, del 1983 quando fotografai l'arrivo dei Menarini della prima serie. Sono passati 24 anni e sono ancora tutti lì perfettamente allineati al loro posto: solo la 2 è in infermeria ma presto le verrà trapiantato il suo nuovo inverter e a tutti verrano gradatamente inseriti i nuovi reostati. Chissà, potrebbero avere la stessa lunghissima durata, in anni di servizio, dei mitici 668...
Due immagini della vettura 1 appena arrivata. Sembra quasi una linea di successione, è davanti ad un 668 e a un 2401: non ci avevo mai fatto caso ma potrebbe, forse, essere una rara veduta di tutti e tre i tipi di filobus dorici ripresi assieme con le aste in presa. Difatti, quando tutti e 6 i Menarini verranno allestiti per la marcia i 668, contemporaneamente, usciranno di scena passandogli loro le proprie aste.
Quella mattina invece, quando scattai le foto, i Menarini erano appena arrivati e solo la 1 era perfettamente preparata per le prime corse di prova. La 2 e la 3 avevano già ricevuto le aste ma dovevano ancora montare i retriver mentre la 4, 5 e 6 erano in un angolo come appena consegnate dalla Menarini.
La 1 nel 2007 ai giorni nostri: ora con le aste comandate dall'interno e la marcia autonoma ad accumulatori, tra poco nuovi reostati e gran voglia infine di arrampicarsi su a Tavernelle...
Quando guardo questi filobus, così come pure gli amati Menarini bolognesi, mi sembra quasi impossibile pensare che abbiano un quarto di secolo: sono ancora bellissimi.