Rivedendo l'ultima foto...
...mi sembra di scorgere in fondo a dx la vettura n°15: la stessa vettura che nell'ormai lontano 1972 (avevo 14 anni) ci ospitò per una notte come sfollati durante la crisi sismica dell'epoca
. Eh sì, l'allora ATMA aveva messo a disposizione parte delle sue vetture in piazzali o spazi aperti per il pernottamento di noi terremotati. Ricordo benissimo: l'avevano parcheggiata di fronte all'allora Ospedale Psichiatrico Provinciale (ove tra l'altro vi era il capolinea periferico dell'allora linea 5, vi è ancora in sito la linea aerea, andare a vedere per credere!), eravamo circa una ventina di persone della zona, compreso il sottoscritto con i suoi, che abitava allora (e tuttora) in una solida palazzina in c.a., ma allora la paura era tanta...Mi ero piazzato, con la convinzione (che si rilevò errata
) di stare più comodo (per
) al posto di guida, tra l'altro chiudevo ed aprivo le porte con l'apposito comando a manetta quando qualcuno doveva andare in bagno (e da quel punto di vista eravamo fortunati, visto che si era a pochi metri da una stazione di servizio comprensiva di servizi igienici[SM=x346230] ), fino a che si dovette richiuderle "a mano"
essendosi esaurita la riserva di aria compressa del comando porte ( e tra l'altro con la vettura ad aste abbassate per ovvi motivi, non si poteva ricaricarla). Arrivarono anche i militari del Battaglione San Marco con generi di conforto (latte caldo, e ci fornirono anche una confezione di minestra in scatola e di gallette, la prima ed unica volta che mangiai quest'ultime, confezionate per uso esclusivo alle FF.AA., in confezione tipo i pacchetti di caffè, alluminio plasticato termosaldato), ma la notte trascorse insonne (almeno per il sottoscritto)
e, viste la circostanze particolari, difficilmente dimenticabile. Allora la vettura era ancora nella sua livrea bi-verde ministeriale e con i sedili originali dei passeggeri in un materiale marrone scuro tipo bachelite (me li ricordo così), con la successiva ridipintura come da foto i sedili vennero sostituiti con altri in formica tipo betulla e venne anche montato un primordiale impianto di riscaldamento (ad uso sopratutto dell'autista, in particolare per il disappannamento dei vetri, fino ad allora risolto a colpi di straccio)e, per ultime, le macchinette per la bigliettazione automatica prima e le obliteratrici poi. Rimase all'inizio della nuova bigliettazione il sedile del bigliettaio (imbottito e quindi assai disputato dai passeggeri), poi tolsero anche quello per sostituirlo con un sedile tipo quello per i passeggeri...purtroppo, come in precedenza spiegato, la crisi sismica determinò l'inizio del pesante ridimensionamento della rete filoviaria cittadina
, fino ad arrivare all'odierna situazione di "stop and go" del servizio ridotto alla storica linea "1", con la futura (resuscitata) linea "1/4" di (assai)prossimo ripristino!