Grosso quesito
TROLLINO59: credo che ci potrà illuminare Roberto...
Vi ringrazio davvero per la, forse eccessiva, buona considerazione in cui mi tenete.
Dunque, cominciamo con l'osservare una vecchia immagine di uno degli scambi in questione che regolava il tratto unico a due sensi di marcia:
Come si può vedere in questo scambio, il bifilare in deviata è del tutto separato dall'inevitabile conflitto di polarità tramite i due grossi isolatori in bachelite posizionati su ciascun filo.
In uno scambio normale, che possiamo vedere qui sotto, questo non avviene, c'è bisogno di saltare uno solo dei fili tramite un tratto isolato per evitare che nell'incrocio al centro + e - vengano a contatto:
Tornando sui vecchi tratti unici a due sensi: quando i due fili tornano allo scambio i due isolatori impediscono ad entrambi, che si trovano ora girati di 180°, di entrare a contatto con il bifilare perchè entrambi entrerebbero in conflitto. Il piccolo tratto neutro su tutto il bifilare non impedisce al filobus, una volta oltrepassato in folle, di riprendere la marcia regolare anche se ora le aste si trovano invertite rispetto a prima. E' un poco, anche se banalmente, come se staccassimo dalla presa della corrente la spina di una lampada da tavolo e tornassimo ad inserirla nuovamente nella presa ma girata di 180°: la lampada si accende nuovamente.
I vecchi filobus coi loro motori molto più semplici, e più affidabili, non avevano alcuna difficoltà a girare sotto questi tratti unici ora con le aste in un senso ed ora con le stesse invertite... Mi è stato detto, questo l'ho chiesto ad un responsabile perchè non lo sapevo, che, in teoria anche se non si usa più, pure i nuovi filobus o perlomeno quelli bolognesi dovrebbero avere la stessa capacità: una serie di diodi permetterebbero ad un filobus di elevare le aste sul bifilare contromano e ripartire senza problemi.