per Alan
il mio sincero benvenuto ad una persona che subito si è dimostrata competente e del settore
ho letto con attenzione le tue osservazioni che ritengo quasi del tutto condivisibili.
soprattutto quella in cui citi la "filiera" dei soggetti interessati alla filovia anconetana e che, prima o poi, per ragioni soprattutto burocratiche, dovrebbero darsi una bella organizzata, in un momento storico in cui il trasporto filoviario sta prepotentemente tornando alla ribalta. vuoi per le pessime condizioni ambientali delle nostre città, vuoi ultimamente per l'ormai esorbitante costo del gasolio che di fatto restringe sempre più la forbice tra economia ed antieconomia di tale mezzo.
per la nostra città sappiamo benissimo quali siano stati e quali siano i limiti del servizio. se ti rileggi i post di questo topic capirai bene qual'è il nostro (e mio) punto di vista, distribuendo in pari quota colpe e meriti tra azienda e comune.
Una cosa bisogna dirla con franchezza: è già un grande risultato che circolino i filobus con un buon grado di affidabilità.
credo che pecchi, come molti di noi hanno evidenziato, quella sorta di "amore" o "passione" verso il filobus che ha contraddistinto epoche precedenti. il che tradotto in parole povere, significa una cura particolare, ad hoc, verso le due aste, perchè le due aste è un qualcosa di particolare. parlo di manutenzione ed iniziativa.
sono sicuro che con la chiusura della linea in piazza ugo bassi (questa si che è stato un mezzo scandalo, tipicamente anconetano) dopo tanti, troppi anni, si risolveranno l'80% dei problemi dei Menarini, che, non dimentichiamoci, non sono ri-nati per un servizio in cui ogni giorno devono mettere a dura prova le aste ed i loro componenti pneumatici e, ovviamente, le batterie.
quanto agli autisti, concordo in parte sul fatto che possa/debba esistere una sorta di "nocciolo duro" di filovieri, a cui si dovrebbe affiancare il resto degli abilitati. Non so se tu ti ricordi ma fino agli anni 80, in Atma esisteva un gruppo di filoviri e solo su quelli l'azienda improntava servizio e turni. Loro conoscevano ogni cm di bifilare, ogni curva, e facevano gesti che oggi restano nel libro dei bei ricordi (v. deposito di via marconi).
i tempi cambiano e bisogna adeguarsi, ma l'adeguamento deve essere sempre direttamente proporzionale alla qualità del servizio. quindi, un pizzico di "passione" in più non guasta.
poi, se si scarrucola, se si stacca la cordicella, se è più conveniente un ricambio piuttosto che un altro, sono particolari importanti, ma non fondamentali.
le curve in uscita dalla rotatoria son troppo spigolose. sappiamo bene che quelle due curve son così perchè erano finite le griffe lunghe a 3 attacchi e mi auguro che con le nuova fornitura per piazza ugo bassi ce ne scappino un paio per quel tratto.
la linea presenta difetti?
in questo caso assolvo azienda ed operai, perchè so fin troppo bene che il comune (proprietario dell'impianto) la spesa di manutenzione ordinaria della filovia raramente l'ha inserita in bilancio.
quando le risorse ci sono, vedi corso stamira, il lavoro viene fuori perfetto in ogni senso.
all'orizzonte però vedo ancora troppa nebbia, quantomeno decisionale. nuovi mezzi sono per forza necessari. anche l'usato a medio tempo andrebbe bene. anche estero andrebbe benone. basta che ci si decida e si agisca.
non dimentichiamo poi tutti che ci sarà un altro importante intervento, riguardante la rotatoria tra via giordano bruno e la stazione. qui il lavoro non sarà di poco conto.
questa è la mia opinione.
grazie davvero per il tuo arrivo. sarà interessante e proficuo confrontarci.
p.s.: per augusto. e noooo, l'innamorato dei Breda napoletani sono io. soprattutto se il livrea bi-verde.... [SM=x346230]