TRAM DI ROMA

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xclaudiox
00sabato 23 luglio 2016 13:48
A prescindere da Berlusconi, la fermata che avevano soppressa l'hanno rimessa da anni, quindi, se volevano, potevano metterci anche dei binari; io i binari in via del Plebiscito, non ce li vedo bene, una volta magari perché c'erano vetture tranviarie più piccole e più leggere, era fattibile, ora con tram che sono dei convogli ferroviari non ritengo opportuno; la soluzione per via delle Botteghe Oscure l'ho trovata la soluzione migliore; per fare la mitica linea TVA si possono sfruttare i binari dell'8 da piazza Venezia, venendo da via Cavour o da via Labicana, poi arrivati a Torre Argentina, farli girare per via San Nicola de' Cesarini per poi prendere Corso Vittorio Emanuele II°; ed il gioco è fatto, non capisco perché impuntarsi per far passare il tram su via del Plebiscito.
Tramvinicyus68
00sabato 23 luglio 2016 18:11
Ecco ho trovato!!!!!
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Tramvinicyus68
00sabato 23 luglio 2016 18:22
@ XclaudioX
Io invece ho sempre visto benissimo il tram a Via del Plebiscito.
Mi piace perché è lontano dal Vittoriano e nessuno farebbe storie strane di fili che non possono passare davanti ai monumenti, inquinamento visivo , soluzioni fantascientifiche per evitare l'impatto ambientale etc, etc.

Solo che andrebbe rivista completamente la viabilità. L'ideale sarebbe cominciare a modificare il binario da Via Arenula, rifacendola a doppio senso e mettendo il binario al centro. Poi, proseguendo davanti al teatro, ma stavolta dalla parte dell'Area Sacra; si potrebbe farlo svoltare a destra per Piazza del Gesù.

Quest'ultima, totalmente pedonalizzata, sarebbe uno scenario magnifico....Ci scappa anche la carreggiata stradale nella prima tratta di Corso Vittorio (Quella tra Via dell'Arco de' Ginnasi e Via del Gesù) e la carreggiata stradale accanto a quella tramviaria in Via del Plebiscito. (a senso unico verso Piazza Venezia)


Me serve er disegnino però!!!!! La prossima vòrta lo metto...insieme a tutto il Fantaprogetto del Tram in Piazza Venezia.... altro che Ombretta Colli assessore alla "Città della Fantasia in Movimento!!!"


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Renfe1941
00sabato 23 luglio 2016 19:40
L’originario percorso della TVA prevedeva il transito delle vetture tranviarie lungo la direttrice Corso Vittorio Emanuele II / Via del Plebiscito; evidentemente gli estensori di quel progetto avevano ritenuto sufficienti i franchi di sicurezza per i pedoni (l’arteria sarebbe stata integralmente pedonalizzata) in quanto il tram, veicolo per sua natura a guida vincolata, non è soggetto a improvvisi scarti trasversali indipendentemente dalla sua lunghezza. Problema che invece si pone continuamente per gli autobus lungo alcune corsie riservate particolarmente anguste, come ad esempio quelle di Via Gregorio VII o Via Marmorata, specie in corrispondenza delle banchine di fermata. Un problema che a Roma è ulteriormente aggravato dall’uso sconsiderato dei cordoli in travertino che, per la loro forma squadrata, possono causare vistose sbandate al veicolo qualora vengano urtati da un pneumatico durante la fase di avvicinamento alla banchina di fermata. In altre realtà urbane tale criticità è stata da tempo felicemente risolta mediante l’uso di cordoli concavi componibili in cemento tali da assecondare il naturale accostamento della vettura senza causare danni ai pneumatici o improvvisi scarti al mezzo; nella capitale invece, è proprio il caso di dirlo, stiamo ancora all’età della pietra.
assicuratore1978
00domenica 24 luglio 2016 17:56
@trammue

tutto quello che volete, ma per me il vero problema è la mancanza di personale abilitato.

lo so che sono l'ultimo arrivato, ma mi sembra la breve distanza fra ostiense e piazzale biondo non sia tale da richiedere più personale e/o mezzi
trammue
00domenica 24 luglio 2016 20:26
in una città come roma le distanze non si possono misurare in km, ma in minuti
se ti fai i conti sulla percorrenza in minuti, fra andata e ritorno, cercando di mantenere almeno la frequenza attuale delle corse, e tenendo conto delle ore massime di guida che si possono richiedere a ciascun agente, il conto è presto fatto, e il risultato sarà sorprendente... di sicuro non trascurabile
Renfe1941
00domenica 24 luglio 2016 21:40
Persone apparentemente bene informate quantificano in almeno sette il numero delle vetture necessarie a coprire i turni per la restante tratta della linea 3 da Piazzale Ostiense alla Stazione di Trastevere; per non parlare delle maggiori risorse umane abilitate alla condotta necessarie: ve lo ricordate il cambio equipaggio a Porta Maggiore in coincidenza coi fine / inizio turni ? Il numero a taluni può forse apparire eccessivo ma nel calcolo delle maggiori necessità occorre tener conto sia della complessiva lunghezza della linea da Valle Giulia alla Stazione di Trastevere, certamente eccessiva specie se rapportata agli eterogenei flussi di traffico da servire e alle quotidiane esigenze imposte dall’esercizio; sia dei cronici ingorghi che rallentano la marcia delle vetture lungo tratte anche estese del percorso vanificando il rispetto delle tabelle orarie. Al riguardo basta riflettere su quanto accade quotidianamente lungo l'itinerario Viale Liegi, Viale Regina Margherita, a Piazzale Labicano e in Via Emanuele Filiberto per rendersi conto del tempo prezioso sottratto agli utenti a causa dell’assenza di itinerari preferenziali realmente protetti e di idonei asservimenti semaforici, per l’elevato numero di fermate e per il mantenimento di regimi circolatori certamente dettati più da uno sfrenato conservatorismo che da effettive necessità. Solamente lungo Via Emanuele Filiberto i ritardi sono tranquillamente quantificabili dai quindici ai venti minuti a causa della costante anarchia circolatoria che vi regna; e sto parlando di una tratta estremamente importante ai fini dell’effetto rete per la presenza del nodo di scambio Manzoni con la metro A. La 3 inoltre è fondamentalmente un collegamento illogico, dettato più da mere esigenze di riutilizzo del ridondante e obsoleto parco di MRS e TAS conseguente alla chiusura degli impianti tranviari dei lungotevere nell’agosto 1960 che da reali studi origine - destinazione dei flussi di traffico attualizzati ai nostri giorni; un itinerario che va certamente a nozze con lo sclerotismo e la scarsa flessibilità mentale dell’azienda esercente e che certamente risponde in maniera ben poco soddisfacente alle moderne istanze di mobilità dell’utenza. Ricordiamoci che nella progettazione del 30 si tennero in conto essenzialmente le esigenze viabilistiche legate al traffico privato e non quelle specifiche del trasporto pubblico su rotaia; col risultato di voler creare una linea monstre che in origine avrebbe dovuto addirittura collegare Piazza di Villa Carpegna con Piazza San Giovanni di Dio, a servizio della quale, dopo le proteste a furor di popolo degli utenti gravitanti lungo la collettrice Prenestina, furono esclusivamente destinate per decenni la maggioranza delle MRS disponibili.
Tramvinicyus68
00lunedì 25 luglio 2016 13:24
Ma a questo punto tagliamo la testa al toro e....
...facciamo così....considerato che le vetture non bastano, considerato il problema delle sottostazioni, visto e considerato comma questo e quest'altro...
Ma non si fa prima a sopprimere l'8 e mandare il 3 al Casaletto? Si potrebbero mettere tutte le vetture dell'8 sul 3 e via...

La restante parte del 3 "temporaneamente disattivata" (in rigoroso Atacchese)verrebbe sostituita da uno dei 78.000 tentativi di ripristinare un collegamento diretto Trastevere-Venezia con bus; bus che ovviamente percorreranno la corsia interna.
E dovranno anche farlo al ritorno (c'è la fermata in largo Cairoli, per cui Via Arenula dovrà essere percorsa a doppio senso).

Sembra una provocazione ma non è mia intenzione; ragazzi secondo me o si fa così o ci si tiene questo ibrido in questa maniera per chi sa quanti anni ancora.


PS (Ottì) mi è giunta voce che il bellissimo pino di fronte alla Stazione Roma-Lido sia stato abbattuto solo ed esclusivamente per questa sorta di "Pinofobia" che va di moda solo da quando centauri e VIPs si schiantano sugli alberi (che sono sempre pini fateci caso). Fantastico...evviva la città sempre più verde!!!


Sbashazzi ecologisti!!

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Renfe1941
00lunedì 25 luglio 2016 14:13
I primitivi progetti redatti da ATAC in previsione della riforma della rete di superficie interessante i settori Trastevere, Gianicolense, Portuense e Magliana, propedeutici all’attivazione della collettrice Gianicolense attuale tranvia 8, prevedevano in particolare la realizzazione di un anello capolinea attorno al Palazzo degli Esami, interessante le vie de' Settesoli, Tavolacci, Trastevere e Induno con binario di raddoppio ubicato lungo Via Tavolacci, ove attestarvi le corse delle linee 30 e 75 e le eventuali limitate dell’8. Successivamente motivi di opportunità politica, leggasi consenso e pressioni esercitate a vario titolo dalle circoscrizioni interessate, obbligarono l’azienda di trasporto pubblico capitolina a recedere dai suoi intendimenti prolungando le corse del 30, nel frattempo denominato 3, alla Stazione di Trastevere e creando quell’aborto trasportistico dell’H, linea bus totalmente coincidente con l’unilinea tranviaria Gianicolense che altro non è se non una ridenominazione della ex linea 181, collegamento molto perorato da un illustre personaggio l’epoca residente nelle immediate adiacenze di Via Silvestri. Sconfessando di fatto quella stretta ortodossia progettuale tutta interna all’azienda che vedeva come il fumo negli occhi la sovrapposizione di altri servizi alle previste unilinee su gomma o su rotaia; secondo i progettisti di ATAC infatti era inconcepibile far coesistere l’esercizio di una collettrice protetta con quello di altre linee, seppur solo parzialmente sovrapposte. La storia della linea bus 780 è emblematica al riguardo: limitata e prolungata in sede di riforma di bacino di traffico alla sola tratta diametrale collegante la Stazione di Trastevere con Piazzale P. L. Nervi, dietro rilevanti pressioni politiche esercitate dalla locale sezione PCI della Magliana (la potenza dei capi bastone) venne quasi immediatamente non solo prolungata a Piazza Venezia (prima faceva capolinea a Monte Savello) ma integralmente sovrapposta al percorso protetto dell’unilinea 8. Poiché era comunque opportuno per entrambi gli attori coinvolti salvarsi sia la faccia che la reputazione, le vetture della 780 furono però obbligate a percorrere le corsie laterali di Viale Trastevere e Via Arenula in promiscuo con la viabilità privata, in quanto reputate di intralcio all’esercizio della linea 8.
trammue
00lunedì 25 luglio 2016 16:05
non è solo una questione di intralcio.... mi pare che a suo tempo si parlò di finanziamenti (europei?) indirizzati all'esercizio ecologico del nuovo collegamento.... gli unici autobus autorizzati sono quelli sostitutivi.... però oggi mi pare che le cose si siano ammorbidite, visto che i taxi sono ammessi
xclaudiox
00lunedì 25 luglio 2016 17:43
PORTA MAGGIORE
Ennesimo scontro, tram contro trenino giallo; possibile che non si riesce ad evitare questi incidenti? C'è un semaforo, come si fa?! Il trenino si sa ha la precedenza, perché passando nella zona neutra se si ferma non parte più, appunto ci sono i semafori, ma poi ci sono anche gli occhi, questo significa che uno dei due è passato con il rosso, aspettare un secondo prima di partire non farebbe bene a tutti? Non vorrei fare il gufo, ma potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso, cioè, questa sarà l'occasione per chiudere definitivamente la linea Termini-Centocelle, così addio prolungamenti sulla Togliatrti o Tor Vergata, oppure la riattivazione fino a Giardinetti.
Che peccato. [SM=x346235] [SM=x346235] [SM=x346235]
Renfe1941
00lunedì 25 luglio 2016 20:15
Con la scusa dell’ennesimo grave incidente non solo corriamo il rischio che venga sospesa a tempo indeterminato la ferrotranvia Laziali Centocelle, reiterando per l’ennesima volta quello stantio copione di soppressioni tranviarie al quale in Italia siamo purtroppo da tempo abituati, ma ci siamo anche giocati l’ennesima 9200 che finirà certamente cannibalizzata al pari di tante sue sfortunate consorelle. E comunque è ora di finirla con questi incomprensibili e ripetuti incidenti fotocopia per i quali non si trova mai, e ribadisco mai, uno straccio di responsabile ... è vero che siamo in Italia e con la giustizia garantista che ci ritroviamo pagano solo i fessi, ma quell’incrocio è regolato da un complesso impianto semaforico che gestisce, oltre al traffico tranviario, anche rilevanti flussi di autovetture private senza che per queste ultime si verifichino sinistri di sorta con quella frequenza purtroppo a noi ben nota riguardante le vetture tranviarie. Se quei due carrozzoni di ATAC e COTRAL sono incapaci anche di regolare l’incrocio fra le due linee sociali, vi assegnassero stabilmente con funzioni di vigilanza parte dell'abbondante personale inidoneo di cui sono pieni i loro uffici.
Tramvinicyus68
00lunedì 25 luglio 2016 20:52
E' chiaro che non sapremo nulla...


........nulla di nulla perché si pareranno il culo l'uno con l'altro (una volta, con le due aziende separate c'era anche una certa rivalità, un certo "Gentlemen's agreement" e se qualcuno sgarrava...)

La Diva e Donna Ombretta Colli arriva "Apriremo un'inchiesta" e poi i soliti "Ci stiamo lavorando..."
Povera Piccola...non sa cosa l'aspetta...poi scopriremo che Peline i e i suoi assessori alla "Città della Fantasia" dovranno ingoiare gli stessi segmenti di matassa fecale di tutti gli altri....

xclaudiox
00lunedì 25 luglio 2016 22:20
Forse vi è sfuggito un particolare, sia il trenino giallo che il tram sono ATAC!!!
Giampi5
00lunedì 25 luglio 2016 23:12
Sono almeno due se non tre anni che non avveniva [SM=x346241] [SM=x346241] [SM=x346241] .

Stavolta si è solo fatto attendere più del solito [SM=x346246] [SM=x346244] [SM=g9589] .

[PS Esatto Claudio, dal 2010 è così [SM=x346239]. Anche se era sottinteso nel post di Vinicyus ]
[SM=x346228]
Censin49
00martedì 26 luglio 2016 16:39
In compenso, gli stipendi dei presidenti delle municipalizzate, a cominciare proprio da quelle dei trasporti (ma anche della raccolta rifiuti), sono davvero da nababbi, e questo in tutte le città. Tanto che sono molte le inchieste della Magistratura, Corte dei Conti, ecc., per il sospetto che in molti casi vengano aggirate le norme che impongono per tali "personaggi" retribuzioni non superiori a quelle dei sindaci.
rob utp
00giovedì 28 luglio 2016 12:25
Ipotesi per il 3.
Se mancano le vetture, potremmo proporre lo sdoppiamento della linea in 3 e 4, provvisoriamente con le stesse vetture.
3 resta com'è
4 P.Galeno-Staz. Trastevere.
In seguito, recuperato il materiale rotabile necessario, il 4 potrebbe rimanere con deviazione sulla staz, Tiburtina (dal Verano)
Renfe1941
00giovedì 28 luglio 2016 14:26
Per Roberto: concordo con quanto espresso nel tuo intervento riguardo la necessità di sbinare nell’immediato l’attuale linea tranviaria 3 in due collegamenti distinti e separati, parzialmente sovrapposti solo lungo la tratta compresa fra Piazza di Porta Maggiore e Viale Manzoni; consentendo, a parità di risorse impiegate, un efficientamento della rete con costi e tempi contenuti. A mio avviso la soluzione migliore sarebbe quella di creare una linea in modalità di esercizio circolare, da denominarsi 3, avente come estremi rispettivamente i nodi Flaminio metro A / Roma Nord e Manzoni metro A, sfruttando da un lato il binario tronco attualmente inutilizzato del capolinea di Via Flaminia e, dall’altro, l’anello dismesso ma comunque recuperabile senza eccessivi esborsi finanziari corrente lungo le vie Fontana, Merulana e Manzoni. L’altra tratta attualmente percorsa dal 3 da Manzoni metro A sino a Trastevere FS, da denominarsi 13, verrebbe invece interessata da una riedizione di quello storico collegamento a suo tempo tanto apprezzato dall’utenza avente come estremi, nella sua nuova riconfigurazione, i due importanti nodi di Largo Preneste e Piazza Flavio Biondo. La contestuale limitazione a Largo Preneste delle corse della linea 19 contribuirebbe a rendere da un lato più gestibile l’esercizio di questa linea oggi eccessivamente lunga e, dall’altro a economizzare il numero di vetture che vi sono attualmente impiegate così da disporre di risorse sufficienti per le nuove linee 3 e 13. In un arco temporale più o meno futuribile è possibile ipotizzare ulteriori virtuosi sviluppi per le linee 3, 13 e 19: in particolare la 3 potrebbe essere deviata e prolungata da Santa Croce in Gerusalemme lungo le vie Nola, La Spezia, Magna Grecia, Britannia, Cilicia, Marco Polo sino al nodo di scambio Ostiense FS / metro A / Roma Lido ricalcando un vecchio progetto ATAC; la 13 potrebbe essere prolungata da Largo Preneste lungo Via dell’Acqua Bullicante sino al nodo di scambio Malatesta metro C e da Viale Trastevere lungo le vie Rolli e Marconi sino al nodo di scambio Marconi metro B; la linea 19 deviata e prolungata da Santa Croce in Gerusalemme lungo le vie Eleniana, Nola, Monza, Taranto, Verbania, Tuscolana sino al nodo di scambio Arco di Travertino metro A mentre da Viale delle Milizie incrocio con Via Barletta continuerebbe lungo le vie Doria, Pisani, Emo sino al nodo di scambio Valle Aurelia FS / metro A. Apparentemente potrebbe sembrare un piano di implementazione della rete eccessivamente ambizioso e impegnativo specie dal punto di vista finanziario ma considerate che i prolungamenti proposti potrebbero essere ragionevolmente scaglionati nel tempo e in costanza di esercizio della tratta principale della singola linea interessata.
Giampi5
00giovedì 28 luglio 2016 14:30
E vai...! Anche questa dopo l'incontro ravvicinato di Porta Maggiore, ci mancava da tempo --- sempre rigidamente-bussostituita-mentre-fino-a-qualche-anno-fa-il-tram-camminava-comunque [SM=x346240] :

Da lunedì 1 agosto lavori armamento tranviario - SERVIZIO LINEA 8 SOSTITUITO CON VETTURE BUS

Da inizio servizio di lunedì 01 agosto a fine servizio di venerdì 5 agosto, per consentire i lavori di sostituzione del binario, in viale Trastevere, nel tratto compreso tra piazza Ippolito Nievo e piazza Bernardino da Feltre, il servizio della linea 8 tram viene sostituito con vetture bus. Nel dettaglio, le vetture dirette al capolinea di via San Venanzio/Ara Coeli (piazza Venezia), da circ.ne Gianicolense, altezza via del Casaletto, percorrono il normale itinerario fuori corsia, fino a via San Venanzio, dove è posizionato un capolinea a trespolo, in prossimità della fermata n. 80610 (piazza Ara Coeli/Venezia). Le vetture non effettuano la sosta; in direzione Casaletto, da via San Venanzio, percorrono piazza dell'Ara Coeli, piazza Venezia, via del Plebiscito, via Vittorio Emanuele II, via di Torre Argentina, largo Arenula, via Arenula, Ponte Garibaldi, viale Trastevere, normale itinerario con transito fuori corsia fino circ.ne Gianicolense, altezza Casaletto, dove effettuano capolinea in comune con la linea 088 (fermata n. 72107 "Gianicolense/Casaletto"). Sull´intero percorso, le fermate vengono effettuate in corrispondenza di quelle esistenti.


[SM=x346228]
Renfe1941
00giovedì 28 luglio 2016 22:46
In occasione della GMG in corso di svolgimento a Cracovia il Pontefice ha ripetutamente utilizzato per i suoi spostamenti una nuovissima motrice tranviaria articolata prodotta dalla polacca Pesa rewampizzata nei colori dello SCV; è allucinante pensare che nella capitale italiana, sua città di adozione, se gli va bene l’ATAC è capace di rifilargli un bus scalcinato che magari rischia pure di andare fuoco; evidentemente è per questo motivo che il Santo Padre si ostina a spostarsi con la Focus ...

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trammue
00giovedì 28 luglio 2016 23:45
attualmente stanno sostituendo le rotaie sul binario pari fra ladispoli e civitavecchia..... l'ultima volta fu la bellezza di 40 anni fa.
come mai sulla rete atac le sostituzioni sono così frequenti?
e come mai la ferrovia non viene interrotta? i lavori si svolgono fra la mezzanotte e le quattro, e i pochi treni notturni, per lo più merci, transitano sull'altro binario.
Renfe1941
00venerdì 29 luglio 2016 07:19
Caro trammue a Roma è meglio non porsele proprio certe domande perché corriamo il rischio di farci del male da soli ...
xclaudiox
00venerdì 29 luglio 2016 10:35
@trammue Magari perché i binari delle ferrovie sono a giorno, mentre quelle dei tram sono affogate nell'asfalto!!!
Censin49
00venerdì 29 luglio 2016 17:17
Un tempo,diciamo fino a una quarantina di anni fa, quando gli autobus erano ancora pochi e rari, la maggior parte dei lavori sui binari tranviari era effettuata senza interrompere il traffico, magari rallentando semplicemente la marcia delle vetture, spostando a sopprimendo temporaneamente qualche fermata, ecc. Oggigiorno quasi ovunque il parco autobus è imponente e supera ormai quello delle vetture tranviarie, e si preferisce quindi, per comodità, speditezza dei lavori, ecc., quando non è possibile deviare i percorsi tranviari, sostituire temporaneamente i tram con autobus,magari, per linee piuttosto lunghe, solo in parte, come attualmente a Torino sulla linea 4, che attraversa tutta la città da Nord a Sud; per lavori in corso nel tratto Sud, questo è sostituito appunto da autobus navetta, mentre il tram continua a circolare sul tratto non interessato dai lavori.
Renfe1941
00venerdì 29 luglio 2016 19:33
Ma la differenza fra Roma e Torino la fa quel coacervo di inconfessabili interessi politico economici altrimenti denominato mafia capitale, che di fatto continua a gestire impunemente gli appalti pubblici della capitale; un fenomeno delinquenziale intaccato purtroppo solo marginalmente dalle tante inchieste giudiziarie in corso per i molteplici motivi di interesse che coinvolgono ampi strati della società cosiddetta civile. Rimanendo in tema di rinnovo degli impianti tranviari non è giustificabile il fatto che i lavori di manutenzione interessino sempre e solo quelle stesse micro tratte guarda caso per periodi di tempo decisamente lunghi specie se rapportati alla reale entità dei lavori, causando il fermo di buona parte della rete come avvenuto nell’estate 2015, con tutte le principali linee tranviarie della capitale esercitate con autobus. Addirittura si arrivò al caso limite del rinnovo degli impianti della linea 2 che vide dilatarsi in maniera abnorme gli originali tempi di cantierizzazione previsti, tanto che neanche l’ATAC ad un certo punto fu più in condizione di fissare una data certa per la ripresa del servizio; il tutto con gravi disagi patiti dall’utenza costretta a viaggiare peggio degli internati diretti ai campi di concentramento nazisti. Quando poi ci sono alcune tratte, come gli impianti di Viale delle Milizie interessati dalla linea 19 tanto per citare un esempio, che non vedono uno straccio di manutenzione dall’epoca della loro realizzazione nella lontana estate del 1972.
katia2369@hotmail.it
00venerdì 29 luglio 2016 20:52
A Roma il tram e' odiato perche' disturba le auto.Quindi si fa di tutto per interrompere le linee tranviarie il piu' possibile.Questa e' la conseguenza del disastro causato dalle maledette olimpiadi del 1960 che distrussero la rete tramviaria gia' danneggiata notevolmente dallo scellerato SFASCIO effettuato dal fascio dal 1 gennaio 1930.Conseguenza di tutto cio' e che oggi a Roma,capitale d'Italia, il trasporto urbano e' il peggiore d'Italia,fra treni imbrattati tipo carri bestiame e tram soppressi.CHE SCHIFO !!!
katia2369@hotmail.it
00sabato 30 luglio 2016 09:45
vorrei scrivere qualcosa sui nuovi tram di Palermo,inviando anche foto.Come devo fare ?
nuova email : basilea804@libero.it
trammue
00sabato 30 luglio 2016 11:43

mondotram.freeforumzone.com/d/3690338/PALERMO-Linee-tranviarie/discussione...

intanto inizia a guardare la pagina di palermo su questo forum
assicuratore1978
00sabato 30 luglio 2016 12:25
@trammue

in una città come roma le distanze non si possono misurare in km, ma in minuti



hai ragione!
tramvetto72
00sabato 30 luglio 2016 22:28
8 agosto torna il tre a trastevere :-)
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