TRAM DI ROMA

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rob utp
00giovedì 3 marzo 2016 13:23
nviate anche voi un messaggio di adesione, partecipate all'iniziativa, diffondete questo comunicato stampa

IL 12 MARZO MANIFESTAZIONE PER IL TRAM SAXA RUBRA – TOGLIATTI -LAURENTINA

Comunicato stampa


Prosegue con successo la preparazione della manifestazione di sabato 12 marzo per celebrare i dieci anni della delibera di iniziativa popolare 37/06 approvata all’unanimità dal Consiglio comunale per la realizzazione dell’infrastruttura tramviaria Saxa Rubra-Togliatti-Laurentina. Sono già molti i comitati e le associazioni partecipative cittadine che hanno aderito all’appello lanciato dal Comitato promotore. E molte sono le singole personalità che hanno dato il loro appoggio.
Questo è già il segno – dicono i promotori – che i cittadini non hanno dimenticato quella battaglia di dieci anni fa in cui furono raccolte e certificate, una ad una, quasi undicimila firme per far discutere e, infine, approvare la delibera di iniziativa popolare.

Ricordiamo che l’infrastruttura tramviaria metterebbe in rete tutte le linee radiali su ferro attualmente esistenti da nord a est e a sud di Roma: Ferrovia Roma Nord, Fl1, Metro B1, Metro B, Fl2, Tram sulla Prenestina, Metro C, Tramvia Termini–Pantano, Metro A, Fl4-6-7-8 Metro B. Insieme al ferro connetterebbe in rete anche la cintura dei Parchi: la Riserva naturale della Marcigliana, il Parco delle Sabine, il Parco Talenti, il Parco Petroselli, il Parco Urbano di Aguzzano, la Riserva naturale della Valle dell’Aniene, il Parco Giovanni Palatucci (Tor Tre Teste), il Parco di Centocelle, il Parco degli Acquedotti e quello che lo comprende dell’Appia antica, tutti ricchi di presenze archeologiche e storiche di grande valore. L’infrastruttura di mobilità attraverserebbe tangenzialmente quartieri popolosi con circa un milione di abitanti.

Il pregio della delibera 37/06 sta anche nel fatto, per niente secondario, di prescrivere una progettazione partecipata dai cittadini e dalle loro associazioni aperta alle soluzioni più razionali e innovative. Là dove questa partecipazione è avvenuta, come per il corridoio di mobilità di viale Ciamarra a Cinecittà est, si è potuto constatare come i risultati siano stati più che soddisfacenti, radicando nella coscienza popolare la realizzazione dell’infrastruttura di mobilità.

Il Comitato promotore rinnova l’appello ai comitati, alle associazioni, ai cittadini e alle singole personalità ad aderire alla manifestazione.

Facciamo in modo che una grande carovana colorata di popolo, in bicicletta, a piedi, col mezzo pubblico muova dai punti di partenza stabiliti per ritrovarci tutti al Parco Madre Teresa di Calcutta a Centocelle. Non per commemorare la delibera 37/06 ma per riproporne con forza la sua attuazione.

SABATO 12 MARZO – PUNTI DI PARTENZA CON ARRIVO CONCLUSIVO ALLE ORE 11 AL PARCO MADRE TERESA DI CALCUTTA

Per tragitto a piedi: ore 10,00 a PIAZZA DI CINECITTA’ (davanti sede Municipio)
Per tragitto in bici:
ore 10,30 al laghetto del PARCO DEGLI ACQUEDOTTI
ore 9,15 a PIAZZA PRIMOLI e successivamente alle 10,30 al parcheggio davanti fermata Metro di PONTE MAMMOLO.
Per chi vuole arrivare col Bus prenda la linea 451.
rob utp
00giovedì 3 marzo 2016 13:27
Questa la rivendo a "Urania"... Ma prima la porto al Comitato Saxa Rubra-Laurentina.
Abbiamo visto sopra come estendere il sistema Togliatti da Jonio a Viale Angelico e da Laurentina a Giureconsulti.
In fondo a un cassetto (ma proprio in fondo in fondo) c'è il progetto della linea U. E se fa parte del 69 o del 791 nessuno potrò più dire che è un doppione della metro A.
E questo chiude il cerchio. Potremmo parlare di G.R.A.T.
Paoloilfiorentino
00giovedì 3 marzo 2016 13:56
Renfe1941: Tu hai la grande fortuna di vivere in una società, quella australiana, appartenente al mondo cosiddetto civile, per cui non ti devi quotidianamente confrontare con le miserevoli vicende della capitale italiana e dei suoi abitanti ...

Commento banale e del tutto fuori luogo!
liquidatore
00giovedì 3 marzo 2016 14:26
Calma ragazzi, non facciamo come i capponi di Renzo nei Promessi Sposi, non litighiamo fra di noi! Ok? [SM=x346228]
Renfe1941
00giovedì 3 marzo 2016 18:37
Per Paolo Muraro: invidiare una società come quella australiana è un commento banale e fuori luogo ?? perché evidentemente allora è normale, secondo Lei e quelli che come Lei ritengono che la capitale italiana appartenga al mondo cosiddetto civile (probabilmente perché la frequentano il meno possibile), che un conducente di autobus urbano intrattenga alla guida del mezzo, in rush hour diurno feriale e per la gioia dei trasportati lungo l’intera tratta da Washington a Barberini una colorita conversazione telefonica debitamente condita di improperi nell’indifferenza generale ... una conversazione modello talk show nazionali Rai / Fininvest alla quale il sottoscritto ha cessato di partecipare in qualità di uditore semplicemente causa il sopraggiungere della propria destinazione ... dimenticavo: su quel bus ero l’unico italiano (i nostri connazionali logicamente a bordo di suv, scooteroni e microcar impegnati in quella quotidiana spietata guerra all’ultimo sangue che è la guida nelle vie romane fonte ogni anno di decine di vittime della strada, condotta all’insegna del più totale disprezzo del codice e sotto la benevole interessata indifferenza della polizia locale) e probabilmente uno dei pochissimi ad aver obliterato il biglietto; evento quanto mai desueto tanto è vero che quando sono salito in vettura e ho tentato di farlo, la filippina che era appoggiata alla macchinetta, impegnata a conversare ad alta voce nella sua lingua al telefonino, mi ha pure guardato male perché costretta a spostarsi ... al riguardo voglio puntualizzare di non nutrire alcun preconcetto nei confronti degli esponenti di quella popolazione.

Abbandonando vicende più specificatamente trasportistiche, tipo la continua e infestante presenza di rom, borseggiatori, maniaci, suonatori abusivi e accattoni vari sulla metro (nel menefreghismo generale apertamente manifestato da parte di quelle funzioni apparentemente addette ai controlli, magari perché troppo impegnate con la telenovelas calcistico finanziaria del capitano, e pure dei tanti militari che da qualche mese fanno finta di proteggerci), è normale che le biglietterie del Colosseo e l’intera area dei Fori (una delle zone di pregio più visitate da quei turisti che sempre in minor numero scelgono invece la capitale quale meta di un viaggio di istruzione o di piacere, certamente non per paura di possibili attentati ma a causa del degrado inarrestabile della città e di quegli standard di vita che fanno normalmente identificare come occidentale una grande metropoli moderna) siano off limit per una ridondante quanto inarrestabile presenza di ratti, anche di notevoli dimensioni (tanto che gli amati felini che una volta vivevano abitualmente fra le rovine sembra abbiano addirittura cambiato residenza), apparentemente originata dalle pessime condizioni igienico sanitarie della città ?? al riguardo La invito a leggere l’esaustivo articolo pubblicato dal quotidiano Il Messaggero:

www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/roma_emergenza_topi_al_foro_al_colosseo_ieri_chiusa_la_biglietteria-1585...

E’ inoltre normale che non si riesca minimamente a intaccare il livello di onnipotenza, ingerenza e collusione raggiunto da mafia capitale in tutti gli ambiti dell’amministrazione pubblica capitolina e non solo ?? vieppiù in costanza di inchieste portate avanti con determinazione, coraggio e intransigenza da parte di integerrimi magistrati che, è doveroso precisarlo, non sono di estrazione romana ma provenienti da Palermo; è normale che nella capitale siano quasi completamente assenti quegli esponenti della società civile, laica o cattolica all'epoca non aveva particolare importanza, che invece nella Palermo negli anni ’70, quelli delle stragi di mafia, furono i primi ad opporsi al nuovo apparente scellerato ordine delle cose; mentre invece nella capitale sono, a voler essere eufemistici, quanto meno collusi ??

www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/mafia_capitale_relazione_antimafia_corruzione-1585...

E’ possibile che per il funerale di un noto esponente dell’usura e della malavita organizzata, tenutosi la scorsa estate presso la chiesa di San Giovanni Bosco, giustamente ripreso in mondovisione con l’accompagnamento di elicotteri dispensatori di rose e delle note della colonna sonora del Padrino, l’unico ad aver pagato è stato il pilota dell’aeromobile, malgrado tutte le funzioni apicali e di governo e le forze di polizia locali ne fossero state preventivamente informate ?? per inciso il pilota è stato oggetto di una temporanea sospensione della licenza di volo perché col suo volteggiare nei cieli del quartiere avrebbe pesantemente interferito con la rotta di atterraggio degli aerei di stato, degli executive e dei voli low cost di linea sull’aeroporto di Ciampino (ho elencato gli aeromobili in ordine di onnipotenza dei viaggiatori), che passa proprio sulla verticale dell’edificio di culto interessato dall’evento.

Chiudo volutamente il mio intervento perché a continuare con altri scellerati esempi non ci metterei nulla ... in ultimo La invito ad andarsi a leggere un po di articoli sulla stampa estera per vedere cosa ne pensano della capitale italiana.

Cordialità.




Renfe1941
00venerdì 4 marzo 2016 11:47
Ordinaria manutenzione secondo gli attuali standard ATAC; al massimo si rompono le corna i malcapitati passeggeri:

www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/atac_roma_bus_si_stacca_portellone_passeggera_ferita-1588...
rob utp
00venerdì 4 marzo 2016 15:09
A Palermo hanno fatto 4 linee tramviarie.
Con tutto che a Palermo c'è la mafia.
E la mafia si è opposta in tutte le maniere.
Roma è peggio di Palermo?...Già!
liquidatore
00venerdì 4 marzo 2016 16:48
@ rob utp

A Palermo hanno fatto 4 linee tramviarie.
Con tutto che a Palermo c'è la mafia.
E la mafia si è opposta in tutte le maniere.
Roma è peggio di Palermo?...Già!



E' una domanda che continuo a pormi anche io: forse la mafia di Roma è più potente della palermitana?
Censin49
00venerdì 4 marzo 2016 17:31
Si dice mafia, ma le "consorterie" sono purtroppo comuni a tutte le nostre città; in Italia, quello che conta è la cerchia di parenti, conoscenti, parenti dei conoscenti dei parenti, ecc....a Torino lo chiamano "l'ambientin", altrove non so, in ogni luogo avrà un suo nome; cambierà mai questo paese?
trammue
00venerdì 4 marzo 2016 21:47
a palermo la mafia non c'è più.... la mafia ormai ha fatto il salto di qualità e si è inserita a pieno titolo nella politica nazionale... adesso mira all'europa
liquidatore
00sabato 5 marzo 2016 10:35
è vero, hai ragione
Tramvinicyus68
00sabato 5 marzo 2016 14:58
Le linee tramviarie "Fantasia" di questi giorni, sulla Via Prenestina
[IMG]http://2016 03 04 1598[/IMG]


Cliccateci sopra perché a me non riesce più di mettere le foto grandi, sorry....

Per Renfe:

Magari fossi in Australia...purtroppo questo è un periodo che sono a Roma....e temo ci rimarrò un bel pezzo...!!!

Per Paoloilfiorentino:

Sinceramente l'apprezzamento di Renfe non mi sembra così fuori luogo, o lontano dalla realtà. Ovviamente è tuo diritto far parte di quell' "Azienda Italia" che spinge, che rinasce, quella di "Luis Miguel, noi ragazzi del Governo di oggi" per intenderci, siamo in un paese libero, eh?
A me, come del resto forse anche a Renfe, questa sembra una città cialtrona, capitale di un paese di cialtroni.

Però anche a Melbourne se incontri quello strafatto di alcool che non gradisce la tua faccia, può essere pericoloso, sia chiaro..
E' che lì l'unica volta che il 112 mi ha fatto aspettare, anzi "ha fatto aspettare loro" perché a me sembrava un'attesa ovvia considerando Roma, l'unica volta che è successo, dicevo, era perché uno era andato addosso al tram e quindi c'era il blocco tramviario.
Aveva DUE macchine della polizia e si giustificava quasi piangendo...

Ecco vedi la differenza tra un popolo del mondo occidentale e un popoli di buffoni?

Poi "Heaven is a place on Earth" lo cantava solo la Carlisle, nessuna città della terra è un paradiso, tutte hanno pregi e difetti. Se il Paradiso fosse un posto sulla terra, non ci sarebbe stato il bisogno di inventarlo, non trovi?



Sbashazzi on Planet Eatrh



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Renfe1941
00domenica 6 marzo 2016 11:08
Per Tramvinicyus68:
il problema alcolismo fa rima con microcriminalità indipendentemente dalla latitudine e dal contesto urbano nel quali ti trovi inserito; puoi trovare situazioni di disagio sociale anche nelle piccole ricchissime e immacolate cittadine della Scania meridionale come Ystad, quella resa famosa nel mondo dallo scrittore Henning Mankell.

Di contro in una megalopoli come Mexico City, assieme a L.A. fra le più grandi del pianeta, a fronte di una pesante situazione in materia di criminalità (sto parlando di quella con la C maiuscola non dei ladri di polli arruffoni di casa nostra) trovi comunque una rete infrastrutturale imponente e una metropolitana non solo vastissima ma sicura (se ti comporti male i vigilantes tipo paramilitari ti sparano) e addirittura asettica, nei cui bagni potresti tranquillamente mangiare dentro.

Anche ad Algeri la metropolitana è efficientissima ed è letteralmente uno specchio; nelle stazioni o sulle vetture semplicemente non esistono tag o altre minkiate partorite dai nostri writers celebrolesi; se li poco poco ti azzardi a fare danni te la devi vedere con le forze di sicurezza che non sono propriamente bendisposte nei confronti di chi tiene comportamenti contrari alla civile convivenza.

Come hai giustamente evidenziato nel tuo intervento il vero problema della capitale italiana è la sciatteria, il fancazzismo più bieco originato dal semplicissimo motivo che tanto se ti comporti male e nel più assoluto disprezzo della legge non solo non vieni sanzionato (c’è la certezza dell’impunità non della pena) ma addirittura fai pure la parte di quello più arrogante e furbo degli altri.

Aggiungo inoltre che se hai la sfortuna di essere una persona di valore, professionalmente o a livello di capacità e intelligenza, ti tocca pure mandare giù bocconi non amari ma tossici in quanto devi continuamente sottostare a una pletora di soggetti incapaci arroganti, corrotti e presuntuosi che occupano abusivamente funzioni apicali semplicemente per meriti di cordata o peggio.

Ed è un concetto che vale in tutti gli ambiti relazionali: basta pensare a quell’architetto ottuagenario specializzato in sistemazioni a verde che nell’edificio collassato di Piazza Gentile da Fabriano si è intestardita a trasformare l’appartamento in un magazzino infestato dai topi e il terrazzo in una succursale della foresta amazzonica, infischiandosene ripetutamente degli esposti condominiali e delle diffide dei VV.FF. tanto lei era intima del padreterno; abbiamo visto poi come è andata a finire.

Intanto noi continueremo a goderci questa pantomima di 514, 519, 500 e passa fin tanto che durano le vetture ... perché da quello che scrivono i media stavolta i soldi sono veramente finiti e, se ci aggiungiamo il mostruoso debito che grava sulla capitale, il default finanziario della città appare inevitabile con tutte le pesanti conseguenze sociali ed economiche che ne deriveranno.

Rendiamoci conto che in pieno evento giubilare non ci sono neanche i soldi per riparare alla meno peggio le toilettes pubbliche (alias cessi perché a Roma questo sono) destinate a soddisfare le necessità fisiologiche di quei disgraziati dei turisti; strutture che nel frattempo rimangono out of service ...




Censin49
00domenica 6 marzo 2016 16:57
Rendiamoci conto che in pieno evento giubilare non ci sono neanche i soldi per riparare alla meno peggio le toilettes pubbliche (alias cessi perché a Roma questo sono) destinate a soddisfare le necessità fisiologiche di quei disgraziati dei turisti; strutture che nel frattempo rimangono out of service ...

@Renfe1941 - Tanto, come ci hanno mostrato i numerosi filmati dei telegiornali nelle nostre città più turistiche (Roma, Venezia, Firenze), i turisti, se non trovano le toilettes, trovano facilmente modo di "arrangiarsi" in qualche vicolo o cortile più o meno nascosto....
rob utp
00martedì 8 marzo 2016 14:57
i cessi ci sono: cessocinque, cessosei e cessosette, tutti sulla Casilina
Giampi5
00mercoledì 9 marzo 2016 12:49
Altra notiziola dolente: come potevasi immaginare i lavori sui binari intorno a Togliatti con autosostituzione come di moda oggi e la "nuova" linea 514 sono prorogati sino a domenica 20 marzo (e non 13 come preventivato).

[SM=x346222] < L'icona giusta ovviamente è questa, poi lasciatemi ovviamente libero di mettere quella che voglio ma unicamente come segno grafico di chiusura...
[SM=x346228]
trammue
00mercoledì 9 marzo 2016 13:41
che si facciano i lavori è comunque segno di vita
io mi preoccuperei di più se le infrastrutture fossero abbandonate a se stesse e al progressivo degrado
luciano.64
00giovedì 10 marzo 2016 18:16
prolungamento 8 e capolinea Termini
Questa mattina mi sono trovato ad attendere l'autobus a Piazza dei Cinquecento e, guardando il capolinea dei tram, pensavo dell'occasione perduta, quando alcuni anni orsono (per l'ennesima volta) venne spostato il capolinea anzidetto. Occasione persuta in riferimento al prolungamento del tram 8, che rimane una liunea monca che in buona parte si accavalla con l'autobus H. Avrei visto bene un bel capolinea a forbice (tipo Flaminio) dove attualmente sostano i bus turistici, con allungamento alla vicinissima Via Cavour per conbsentire anche ai vecchi tram di poter fare l'inversione, ovvero ritornare verso Termini e ricollocarsi in direzione Piazza della Repubblica-Via Nazionale. Sarà mai possibile??
trammue
00giovedì 10 marzo 2016 18:40
chiamare inutile una linea solo perchè si accavalla sul percorso di un'altra è sbagliato
l'8 carica moltissimi passeggeri e spesso è anche sovraffollato nonostante la capacità delle vetture
trasferire questa gente sull'H che già è superaffollato di suo mi pare un'impresa impossibile
per quanto riguarda il capolinea a forbice, non ho capito bene
comunque il capolinea tipo flaminio non consente ai vecchi tram di fare l'inversione
liquidatore
00giovedì 10 marzo 2016 19:34

capolinea a forbice (tipo Flaminio) dove attualmente sostano i bus turistici

i bus turistici fermano a Viale Washington, dove non ci sono rotaie [SM=x346235]
Renfe1941
00giovedì 10 marzo 2016 19:47
I capolinea tronchi di Piazzale Flaminio e Piazza Venezia consentirebbero teoricamente l’uso della sola vettura storica bidirezionale 907, escludendo a priori le monodirezionali MRS; per esigenze di servizio la circolabilità di detta vettura non è però abitualmente ammessa sugli impianti serviti dalle linee 2 e 8, limitandosi a percorrere la tratta della 3 compresa fra Porta Maggiore e Piazzale Ostiense; in rarissime occasioni la vettura si è spinta sino a Piazza Risorgimento mentre ancor più rare quelle che l’hanno vista sostare di fronte al Teatro Argentina.

Prolungamento linea 8 a Termini: sarebbe non utile ma più che necessario visti i rilevanti volumi di traffico che andrebbe a servire; ma poiché siamo a Roma, città i cui abitanti si sono venduti l’anima all’automobile e agli scooteroni e sono a priori avversi al trasporto pubblico su rotaia (ricordati della stolta contaminazione tranviaria di mussoliniana memoria), puoi tranquillamente scordartelo.
trammue
00giovedì 10 marzo 2016 22:11
pero qui l'automobile centra poco, le corsie riservate già ci sono
il problema sono i vari galli a cantà che non fanno mai fare giorno
chi parla dei fili che oscurano il sole, chi la pendenza eccessiva di IV novembre (ma il tram già sale a monteverde), chi se la prende coi campi elettromagnetici, ma sta azzeccato al cellulare.......
liquidatore
00venerdì 11 marzo 2016 09:17

chi se la prende coi campi elettromagnetici, ma sta azzeccato al cellulare.......



anche perché (cose già dette) i 600 V in corrente continua non fanno certo campo elettromagnetico ...
Tramvinicyus68
00venerdì 11 marzo 2016 17:14
Tutto sta a quanto campa Nonno Silvio....
Il problema dell'8 oltre il suo attuale capolinea è solo Palazzo Grazioli. Il capolinea davanti al tram era il malvenuto, da tutti, noi compresi. Era il capolinea più infelice dell'intera rete tramviaria.

Il problema era che se avesse dovuto varcare le "Colonne del Teatro" avrebbe dovuto passare in Piazza, poi per il primo Tratto di Corso Vittorio e alla fine in Via del Plebiscito proprio davanti al quartier generale del Re Cav. Lup. Mann. Silvio Berlusconi.
Secondo voi, conoscendo la storia del nostro paese negli ultimi 20 anni, sarebbe stata plausibile una simile cosa? Sì, solo nel caso in cui Nonno Silvio fosse stato appassionato di TPL anche lui...allora ci sarebbero stati binari anche dentro la Cappella Sistina.

Io dal canto mio ho sempre pensato che il tracciato andrebbe rettificato da Ponte Garibaldi e i binari andrebbero posti al centro di Via Arenula, di nuovo a doppio senso. Mentre il Largo di Torre Argentina sarebbe auspicabile il ritorno della rotatoria e la riapertura al traffico della Via di S. Nicola.
Una volta giunti in Piazza, i binari, secondo me, dovrebbero essere messi dalla parte opposta di dove stavano prima e cioè lato Area Sacra, riducendo il marciapiede di fronte al teatro com'era prima.
A questo punto la linea volterebbe verso est di 90°, cioè verso Piazza venezia. Dalla fine della Piazza in Poi il tutto dovrebbe essere pedonalizzato. Piazza del Gesù compresa; idem per quanto riguarda Via del Plebiscito, ad eccezione ovviamente dell'incrocio con Via degli Astalli su cui verrebbe applicata la semaforizzazione asservita.

Dopo il famigerato percorso su Via nazionale, una volta giunto a Repubblica, io direi che sia il caso che il doppio binario si accostasse sul lato ovest di Viale Einaudi, quello cioè a sinistra avendo alle spalle Termini.
A questo punto deviando il traffico leggermente dentro Piazza dei Cinquecento (dov'era il capolinea del "M", cioè tra la la statua di Giovanni Paolo II e il fabbricato viaggiatori)e facendolo riuscire traversando Via De Nicola, si potrebbe pedonalizzare l'area antistante Palazzo Massimo, così da permettere l'innesto dei binari provenienti da Repubblica con l'impianto preesistente del capolinea delle linee 5 e 14.

Fosse per me sopprimerei l'8 e prolungherei il 14 direttamente al Casaletto per una rotta Quarticciolo/Casaletto. Dovrebbe venir lunga tra i 15 e i 16 Km

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rob utp
00venerdì 11 marzo 2016 17:41
Sul prolungamento dell'8 va precisata una cosa. Il puro e semplice prolungamento del solo 8 non è possibile. Il tram in Via Nazionale si può fare solo se si fa l'intero TVA tutto insieme (e a quel punto l'8 si prolunga sui binari del TVA). Altrimenti la coesistenza di tram e autobus sull'itinerario, oltre che inopportuna, di fatto sarebbe un inammissibile intralcio al tram (ammesso peraltro che sia possibile)
Renfe1941
00venerdì 11 marzo 2016 23:08
Concordo con rob utp: l'8 e il 9 (numero col quale si potrebbe ragionevolmente identificare il collegamento tranviario Termini Vaticano Aurelio in base agli attuali criteri di numerazione della rete) prolungati a Termini sono entrambi elementi imprescindibili di quel piano urbano del traffico finalizzato alla risoluzione delle pesanti criticità che, sin dalla riforma del gennaio 1930, affliggono l’itinerario corrente lungo Via Nazionale, Piazza Venezia, Via Arenula e Corso Vittorio Emanuele.

E come tali debbono continuare ad essere inquadrati in ambito progettuale in virtù delle rilevanti interazioni fra i due collegamenti, consentendo finalmente di delineare un quadro sistemico che permetta all’amministrazione comunale di gestire al meglio la mobilità dando corso alle previste pedonalizzazioni dell’ansa barocca; obiettivo altrimenti destinato ad essere vanificato.

Il piano comprendente i due collegamenti tranviari 8 e 9 si fondava infatti sull’idea di un processo di pianificazione integrato fra l’assetto del territorio e il tpl, mirato alla realizzazione di un sistema della mobilità più equilibrato ed efficiente a servizio di un itinerario che, è opportuno rammentarlo, ha volumi di traffico superiori anche a quelli registrati da alcune tratte della metro A, specie qualora venisse prolungato lungo le grandi collettrici Nomentana, Tiburtina, Marconi e Aurelia.

Al massimo per ridurre l’impatto sulle aree interessate dagli impianti causato dall’apertura dei cantieri sarebbe possibile ipotizzare uno scaglionamento temporale delle opere, privilegiando la tratta da Termini a Piazza Venezia così da consentire l’immediato instradamento dell'8 a Termini.

Anche il progettato prolungamento della metro C da Piazza Venezia al Vaticano, apparentemente previsto senza fermate intermedie per risparmiare sui costi e nel timore di possibili rinvenimenti archeologici, se mai verrà realizzato non concorrerà assolutamente al soddisfacimento della rilevante domanda di mobilità che caratterizza un asse urbano ampiamente consolidato come quello in argomento.

A maggior ragione per ovvi motivi legati all’accessibilità e alla capillarità dell’offerta tranviaria in virtù del maggior numero di fermate previste a servizio del medesimo itinerario rispetto alla realizzazione, nell’ipotesi più ottimistica, di una sola stazione sotterranea a elevata profondità da ubicarsi orientativamente nell’area di Piazza della Chiesa Nuova.

A Tramvinicyus68 vorrei invece ricordare che i motivi che sinora hanno impedito il prolungamento degli impianti tranviari sino a Termini non sono apparentemente legati alla presenza del noto politico inquilino di Palazzo Grazioli, ma vanno invece ricercati nelle pressioni esercitate da alcune funzioni apicali dello Stato, le cui sedi ricadono nelle immediate vicinanze di Via Nazionale, da sempre contrarie alla realizzazione del collegamento tranviario.

Riguardo, in particolare, il regime di circolazione privata previsto contestualmente alla realizzazione degli impianti originariamente posizionati sul lato ascendente sinistro di Via Nazionale da Largo Magnanapoli a Piazza della Repubblica; l’importante arteria umbertina sarebbe stata pertanto resa a senso unito in direzione di Piazza della Repubblica con due corsie ascendenti per il traffico privato posizionate sul lato destro; viceversa la corrente veicolare diretta verso Piazza Venezia avrebbe impegnato le vie XX Settembre e 24 Maggio, entrambe rese a senso unico da Piazza San Bernardo.

All’epoca si parlò di un’autentica levata di scudi da parte di quelle funzioni apicali preposte alle esigenze di rappresentanza e funzionamento di Quirinale, Consulta, Questura, Comando VV.FF. e Ministero della Difesa riguardo l’eliminazione del doppio senso di circolazione lungo le vie XX Settembre e 24 Maggio; col risultato che si mise nuovamente mano al progetto modificando a più riprese il posizionamento degli impianti tranviari.

Una prima volta con i due binari posizionati ai lati della partita carrabile sul modello delle attuali corsie preferenziali, con corsia discendente destinata al traffico privato; una seconda volta, complice anche la necessità di mettere mano alla galleria dei pubblici servizi, posizionando gli impianti al centro di via Nazionale con due corsie laterali ciascuna per senso di marcia destinate al traffico privato.

A risolvere il problema venne quanto mai opportuna la promulgazione, da parte della Sovrintendenza AA.BB., di un parere negativo all’impianto della rete elettrica di alimentazione nell’area centrale della città motivato da generiche quanto discutibili esigenze di intangibilità estetica dei siti; divieto che ha finito poi per coinvolgere anche la linea filoviaria 90 e le previste filoviarizzazioni delle 60 e 80.
laspadanellaroccia
00domenica 13 marzo 2016 11:47
Renfe1941
00domenica 13 marzo 2016 14:12
Cos6 riguardo la notizia pubblicata dal quotidiano Il Tempo sulle vetture cannibalizzate mi hai anticipato di pochissimo ... l’articolo certifica esaustivamente quanto da me ripetutamente postato in epoche non sospette riguardo la drammatica situazione del parco circolante della capitale, con oltre la metà delle vetture, specie quelle più recenti appartenenti alle serie 9000, 9100 e 9200, inabilitate al servizio e in gravi condizioni di degrado della struttura, degli organi meccanici e degli equipaggiamenti di trazione; difficilmente recuperabili se non attraverso una lunga e onerosa ricostruzione integrale decisamente incompatibile con l’attuale politica di spending review, il default di ATAC e il pesante deficit delle finanze comunali.

In passato per tali asserzioni fui ripetutamente tacciato di essere un menagramo, di rendere la discussione sterile e noiosa, di fare commenti banali e del tutto fuori luogo ... adesso che tali notizie assurgono agli onori della cronaca cittadina voglio vedere se i censori dell’epoca saranno capaci di una sia pur minima autocritica, pregni come sono di quel livello di sottocultura trasportistica continuamente esternato in tante, troppe occasioni da tanti sedicenti esperti della materia, appassionati e non; per molti dei quali il tram nella capitale è rappresentato unicamente dalla motrice storica 907.

Purtroppo continuando di questo passo la capitale beneficerà non della cura del ferro ma di quella del ferrovecchio; la rete tranviaria urbana, la Giardinetti, la Nord e la Lido di fatto condannate a una lenta agonia e successivamente, in assenza di un deciso cambio di rotta da parte della politica riguardo il trasporto pubblico locale, alla rottamazione.

Un esito oggi apparentemente scontato per vetture e impianti falcidiati da rilevanti carenze nella manutenzione con gravi ripercussioni sull'esercizio, cannibalizzazioni, mancato adeguamento tecnico infrastrutturale, rimodulazione degli orari; in attesa di una liberatoria soppressione (liberatoria logicamente per l’ATAC e i nostri amministratori pubblici) certificata magari dall’USTIF a seguito di rilevanti carenze nella sicurezza d’esercizio riscontrate nel corso di uno dei consueti periodici controlli sugli impianti.
liquidatore
00giovedì 17 marzo 2016 18:35
Dichiarazioni sulla mobilità del candidato sindaco Alfio Marchini
L’obiettivo è abbattere l’evasione del pagamento del biglietto sui mezzi pubblici e la creazione di nuove linee tranviarie e nuove linee autobus per connettere treni e metro. L’evasione sarà azzerata attraverso l’installazione di nuovi tornelli in entrata ed uscita dalla metro e l’ingresso sugli autobus sarà consentito solo dalla porta anteriore: senza biglietto non si salirà più.
Questo porterà qualcosa come quasi 200 milioni di euro annui che serviranno per ottimizzare il servizio e realizzare 6 nuove linee tranviarie, 2 entro tre mesi sfruttando i binari già esistenti e a costo praticamente zero, che collegheranno piazza Mancini a piazza Risorgimento e la Stazione Termini con la Stazione Trastevere; le altre 4 linee entro due/tre anni, considerando che devono essere realizzati anche i binari, ma tenendo conto che realizzare linee di tale specie costa 10 volte meno della metro e i tempi sono 6 volte più veloci.
a.lividini
00giovedì 17 marzo 2016 19:33
ma che è una barzelletta?li spinge lui i pax a salire correttamente?faccio presente che in cotral gia è così e gli stessi abbonati non vogliono rispettare la regolamentazione della porte per assaltare i posti più comodi..
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