TRAM DI ROMA

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trammue
00domenica 28 febbraio 2016 15:03
mah.... sinceramente la filoviarizzazione della roma-tivoli mi sembra un progetto un po' fuori luogo su un itinerario extraurbano così lungo, specie in quel periodo in cui si iniziavano a sopprimere con scelleratezza diversi collegamenti filoviari del centro, proprio dove il filobus era molto più adatto
invece sarebbe stato molto meglio conservare e ammodernare l'antica tranvia a vapore soppressa già negli anni 20
le articolate della RT però non erano fiat, ma OM, derivate dai famosi autocarri orione o tigre, non so di preciso, carrozzati viberti quindi facilmente confondibili coi corrispondenti fiat derivati dall'autocarro 682
inoltre sulla linea circolavano anche alcuni lancia esatau carrozzati garavini, facilmente distinguibili dai corrispondenti urbani, oltre che per il colore, anche da una diversa disposizione delle porte di accesso
Renfe1941
00domenica 28 febbraio 2016 15:18
Riguardo il costruttore delle vetture articolate avevi perfettamente ragione; non erano FIAT ma OM carrozzati VIBERTI; era quella particolare carrozzeria ad avermi tratto in inganno in quanto estremamente somigliante a quella dei FIAT 405.

it.wikipedia.org/wiki/Autobus_Atac_OM
Renfe1941
00domenica 28 febbraio 2016 15:40
Una notizia di servizio: sulla 40 exp girano regolarmente gli articolati; sembrerebbe pertanto decaduto l’assurdo divieto imposto dalla giunta Alemanno al transito dei bus da 18 metri lungo Via Nazionale ... se così fosse ci sarebbe da gridare al miracolo !!
trammue
00domenica 28 febbraio 2016 17:37
mi sa atnto che papa francesco ha imposto la volontà del suo.... diretto superiore....
per cui l'atac ha dovuto "calare le scelle" e ubbidire all'istante
i pellegrini ringraziano
rob utp
00lunedì 29 febbraio 2016 10:16
Sabato 12 marzo manifestazione in sostegno della realizzazione del tram Togliatti.
E per restare in tema con gli utimi interventi qui sopra, l'UTP ha preparato uno schema con tutti i progetti nei cassetti della zona, a dimostrare che il Togliatti (altrimenti detto Desiderio nell'evento in questione) non è una Unilinea, bensì una rete (i primo tronchi nascerebbero come prolungamenti del 14 e del ripristinato 13)che interagisce con altre linee radiali e tangenziali. Quindi la linea della Tiburtina di cui sopra (progetto Agenzia della Mobilità), il suo prolungamento a Setteville (progetto ex provincia adattato al corridoio della mobilità) e altre. Abbiamo anche inserito l'ipotesi del 69 tramviario, poiché, come sopra precisato, ha origine da progetti ufficiali, ed ha pertanto titolo per entrare nelle opere sostenute da UTP.
liquidatore
00lunedì 29 febbraio 2016 12:51
Abbiamo anche inserito l'ipotesi del 69 tramviario, poiché, come sopra precisato, ha origine da progetti ufficiali.

Ok, questo per le strade previste con una sede tranviaria al centro (p.e. Via dei Prati Fiscali) me su quelle che non l'hanno (p.e. Tangenziale tratto C.so Francia - Salaria)?

P. S. ... Prati Fiscali, a me ha sempre fatto venire in mente un gruppo di Finanzieri che rincorrono le farfalle su un prato verde ...
Renfe1941
00lunedì 29 febbraio 2016 14:03
Per liquidatore:
da Viale del Foro Italico un ipotetico collegamento tranviario proveniente da Viale Jonio metro B1 / Via dei Prati Fiscali potrebbe tranquillamente curvare per Viale Tor di Quinto in direzione dell’omonimo progettato nodo di scambio fra la ferrovia Roma Nord, l’anello di cintura e la linea tranviaria 2 prolungata da Piazza Mancini.

Al riguardo voglio ricordare che da molti anni è effettivamente in previsione la realizzazione di un siffatto nodo di scambio; infatti il prolungamento della linea tranviaria 2 da Piazza Mancini a servizio del Ministero Affari Esteri, Corso Francia, Vigna Clara FS con capolinea in Via Flaminia Nuova altezza Via Tuscania fu progettato da ATAC sin dal 1990; inoltre una linea tranviaria corrente fra il nodo Tor di Quinto e Jonio metro B1 altro non sarebbe che una porzione di quel corridoio della mobilità denominato A4 proveniente dalla Cassia / Giustiniana / Tomba di Nerone e diretto a Viale Jonio del quale allego un dettagliato studio dell’Ordine degli Ingegneri di Roma:

www.ording.roma.it/archivio/File/1%20Atti%20Convegno%20Mobilit%E0%20Roma%2012%20dicembre%20...

La citata adduttrice A4, al pari di altre linee riportate nello studio da me citato, potrebbe tranquillamente essere esercitata con un vettore tranviario, realizzando dei collegamenti su ferro tanto decantati dai nostri politici, realizzabili con costi e in tempi contenuti ed effettivamente utili alle esigenze di mobilità di migliaia di residenti delle aree a nord della capitale.
Renfe1941
00lunedì 29 febbraio 2016 14:08
Questo è il progetto dell’ipotizzato prolungamento della linea 2 a Vigna Clara ricavato dal sito dell’Ing. Formigari:

www.tramroma.com/tramroma/rete_urb/tram/add/tr_vclara.htm
massimo031961
00lunedì 29 febbraio 2016 15:13
rob utp
00lunedì 29 febbraio 2016 16:26
Il post che ha introdotto l'argomento riporta: "è opportuno precisare che l’ipotizzata linea tangenziale 401 avrebbe potuto anche essere esercitata come linea tranviaria in quanto sia il ponte sul Tevere di Viale del Foro Italico, posto in prossimità col Viale di Tor di Quinto, che il Viale omonimo sino all’incrocio con la Via Salaria furono progettati e realizzati con un ampio square centrale in previsione della possibile attivazione di un vettore tranviario". Questo risulta anche a me, e ne parla Formigari nel primo libro.
L'ipotesi di collegamento tranviario fu rilanciata anche dal Piano del Trasporto Non Inquinante del 1991. Resta da capire come questo tratto sull'Olimpica verrebbe raccordato con Viale Tor di Quinto e con Via del Prati Fiscali, occorrerebbe ritrovare ulteriori dettagli; qualche ipotesi si può però formulare.
Il tratto Jonio-Pugliese è già previsto come diramazione del Togliatti (Ferrotranviario Rapporto 1.0), ed è per questo che UTP ha ritenuto di riesumare l'ipotesi del 69 tram in occasione della manifestazione per il tram Togliatti.
Inoltre, il tram su Viale Angelico è previsto fin dai Mondiali di Calcio (doveva essere pronto per il Giubileo). Con l'ultima versione si ferma al Ponte della Musica, ma all'inizio proseguiva fino a Ponte Milvio (e a Tor di Quinto nel Piano del Trasporto Non Inquinante 1991). Il 69 c'è praticamente tutto.
Il tram Togliatti arriverebbe alla Stazione Laurentina. Nella stessa zona, i cassetti contengono anche il tram Caravaggio, fino a P.le Ardigò, e il tram Marconi fino a P. del Lavoro. Tre linee che si avvicinano potrebbero anche toccarsi, proseguendo da P, del Lavoro a P.le Ardigò e alla staz. Laurentina. Due raccordi (peraltro anch'essi nei cassetti) fra il tram Marconi, l'8 e il TVA consentirebbero il 791 tram.
a.lividini
00lunedì 29 febbraio 2016 17:08
sarebbe una rivoluzione trasportistica e...troooppo bello!
liquidatore
00lunedì 29 febbraio 2016 17:53
@ massim031961
...customer care ...

cosa vuol dire?
Renfe1941
00lunedì 29 febbraio 2016 18:21
“customer care" è il servizio di post vendita e assistenza alla clientela; ignoravo che ATAC considerasse “clienti" quei poveri disgraziati di utenti costretti a servirsene, tenuto anche conto della pessima qualità del servizio quotidianamente reso alla cittadinanza.
Renfe1941
00lunedì 29 febbraio 2016 23:52
Per rob utp:
questi rendering della linea tranviaria 2 di Varsavia, in servizio fra Metro Mlociny e Tarchomin Koscielny, potrebbero dare un’idea di massima riguardo l’inserimento dell’adduttrice tranviaria A4 in quei punti apparentemente critici del tracciato corrente a ridosso di Via del Foro Italico, in particolare nella tratta compresa fra Viale Tor di Quinto e Via del Prati Fiscali.

Lungo il Viale di Tor di Quinto gli impianti tranviari a servizio dell’adduttrice A4 in direzione Jonio metro B1 potrebbero essere posizionati ai lati della carreggiata centrale negli spazi attualmente occupati dalle due complanari, fra il doppio filare di platani su idonee piattaforme inerbite sull’esempio di molte metropoli dell’Europa centrale; la carreggiata centrale del viale da mantenere in uso alla viabilità ordinaria.

Giunte in prossimità del sovrappasso di Via del Foro Italico le vie di corsa curverebbero a sinistra per ricongiungersi in un’unica piattaforma posizionata sul lato nord dell’attuale rampa discendente per le provenienze Tangenziale est - Salaria; l’attraversamento regolato da idonei impianti semaforici con priorità al vettore tranviario analogamente a quanto adottato a Zurigo alle estremità del nodo di scambio bus - tram - s-bahn di Hard-Brucke in corso di realizzazione:

www.zvv.ch/zvv/en/about-us/projects/hardbruecke-tram-connect...

Lungo la Via del Foro Italico, da adeguare a tre corsie per ogni senso di marcia sfruttando gli ampi spazi attualmente inutilizzati, la piattaforma tranviaria si manterrebbe sempre sul lato settentrionale esterno, sul modello dei rendering qui riprodotti:

siskom.waw.pl/materialy/tmp/konsultacje/widok-2.jpg
siskom.waw.pl/materialy/tmp/konsultacje/widok-3.jpg
siskom.waw.pl/materialy/tmp/konsultacje/widok-7.jpg

Mantenendoci a ridosso dell'attuale autostrada urbana incontriamo due svincoli: il primo con Via dei Campi Sportivi in direzione Moschea Viale Parioli; l’altro, ben più complesso, con la Tangenziale est, la Via Salaria e Via dei Prati Fiscali, probabilmente uno dei punti più critici dell’intera tratta stante la rilevanza dei flussi di traffico da attraversare.

Per entrambi proporrei una drastica semplificazione delle opere civili: mantenendo il solo sovrappasso a servizio di Via del Foro Italico stante gli elevati flussi di traffico dai quali l’arteria è interessata; eliminando invece l’ingombrante e inutile sistema dei quadrifogli sostituiti da rampe di adeguata capienza parallele al sedime autostradale aventi origine / destinazione in prossimità dei sottostanti incroci a raso.

La tranvia correrebbe all’esterno di tali accessi incrociandone a raso la viabilità ordinaria sottostante la Via del Foro Italico; esattamente sul modello della tranvia 2 di Varsavia, della quale allego interessanti dettagli progettuali relativi proprio alla viabilità di svincolo; gli incroci regolati da sistemi semaforici intelligenti tali da garantire la priorità al vettore tranviario e tempi di attesa adeguati agli effettivi flussi di traffico da asservire, specie nel rush hour mattinale e serale:

siskom.waw.pl/materialy/tmp/projekt/drogi_sytuacja_cz_...
siskom.waw.pl/materialy/tmp/projekt/drogi_sytuacja_cz_wscho...

Superata la corsia di Via Salaria in entrata nella capitale la linea curverebbe a sinistra in direzione di Via dei Prati Fiscali posizionandosi sull’ampio square centrale per poi imboccare, sempre sul lato sinistro, il ponte in uscita sull’Aniene; quest’ultima struttura da adeguare opportunamente in larghezza; considerate le attuali ampie fasce laterali di rispetto ritengo che tale operazione non comporti particolari motivi di difficoltà.

Superato il corso del fiume Aniene la linea transiterebbe al centro di una nuova grande rotatoria sostitutiva del sottopasso scatolare realizzato sotto via Salaria per le provenienze da Prati Fiscali, il cui sciagurato inserimento prima del vecchio ponte in entrata è continuamente causa di ingorghi o, peggio, di incidenti.

Transitando al centro dell’ampia rotatoria a linea tranviaria curverebbe sulla destra per imboccare Via dei Prati Fiscali ove si posizionerebbe in posizione baricentrica per poter poi utilmente sfruttare i successivi ampi square centrali sino al terminal di Jonio metro B1.

Per illustrare visivamente alcune delle soluzioni viabilistiche proposte allego inoltre due video; uno sulla citata linea 2 di Varsavia e l’altro sulla linea 1 di Jaen, quest’ultimo estremamente interessante riguardo gli arredi adottati in corrispondenza delle fermate e le soluzioni viabilistiche realizzate in corrispondenza di alcune rotatorie particolarmente impegnative quanto a flussi di traffico interessati:

www.youtube.com/watch?v=bI4VA_cQ6Gk
www.youtube.com/watch?v=gZmPh3b6yfM
rob utp
00martedì 1 marzo 2016 16:42
Tutto questo è molto interessante, ma presuppone pesanti interventi sull'infrastruttura stradale, nonché una linea tranviaria quasi una metropolitana leggera, con costi forse inadeguati per un tram. Italo Insolera si bloccò nella progettazione della Tramvia Italia, per il problema dell'attraversamento di Piazza Fiume, che è stato in seguito risolto prevedendo una revisione del sistema dei sottovia (unificazione secondo e terzo, recupero area ex sede tranviaria). Costa, ma vale la pena. Anche per il prolungamento del 2 a Vigna Clara occorre la costruzione di un ponte (a Firenze l'hanno fatto).
Non credo che per il 69 sia opportuno proporre costi troppo alti, altrimenti qualcuno potrebbe volerci mettere una metropolitana (come hanno fatto per il Togliatti).
Penso invece (e mi rifaccio al Piano del Trasporto Non-Inquinante 1991) che si potrebbe:
- sede tramviaria tutta al centro di Via del Foro Italico, allineata collo spartitraffico del ponte (bisogna poi vedere come fare per le fermate)
- sovrappassa Viale Tor di Quinto, poi con una rampa in discesa fino alla base della collina, curva a sx sottopassando la carreggiata dir. Salaria, si inserisce nel tracciato ex ferrovia delle Cave e si immette in Viale Tor di Quinto, verso Ponte Milvio. Dopo Ponte Milvio, Lungotevere dei Marescialli e si collega alla linea (si suppone preesistente) di Viale Angelico.
- dall'altro lato, sovrappassa la Salaria, rampa adiacente Prato della Signora, ponte autonomo sull'Aniene e imbocca Via dei Prati Fiscali, fino a ricollegarsi al Togliatti a P.le Jonio
Renfe1941
00martedì 1 marzo 2016 18:02
Per rob utp:
nella mia ipotesi progettuale facevo comunque riferimento a quell’adduttrice A4 da La Giustiniana a Jonio metro B1 indicata nello studio sulla mobilità cittadina redatto dall’Ordine degli Ingegneri di Roma che avevo proposto in un mio precedente intervento; una linea con caratteristiche comunque tranviarie espressamente concepita come collegamento di adduzione alla rete metropolitana urbana e regionale (Roma Nord, FR transitanti lungo la gronda nord dell’anello ferroviario, metro B1) per tutti quei rilevanti flussi di traffico originati dai quadranti urbani a ridosso della Via Cassia, nell'attualità totalmente ignorati dagli strateghi della mobilità cittadina.

Se poi ci rifletti non è che gli impianti di quella linea 2 di Varsavia da me citati a esempio siano così invasivi e ridondanti per una linea tranviaria, anche perché posizionare un collegamento su ferro a ridosso di un’autostrada urbana a elevati volumi di traffico richiede sempre e comunque alcuni accorgimenti finalizzati alla messa in sicurezza degli impianti e degli utenti in attesa alle fermate.

Comunque anche l’ipotesi di posizionare la piattaforma tranviaria nello square centrale di Via del Foro Italico non mi pare possa generare particolari criticità specie in ordine al raggiungimento delle fermate da parte dell’utenza; al riguardo cito i sovrappassi pedonali impiantati a Palermo lungo la trafficatissima viale della Regione Siciliana (somigliante alla romana Via Cristoforo Colombo) a servizio delle fermate della linea 4 Notarbartolo FS / Calatafimi, dei quale allego un video esplicativo:

www.youtube.com/watch?v=1W1J2dmutWc

Proprio la linea 4 palermitana può fungere da ottimo esempio riguardo la possibilità di impiantare anche nella capitale una linea tranviaria lungo un asse viario come Via del Foro Italico; anche a Palermo i progettisti si sono dovuti infatti confrontare con un’autostrada urbana caratterizzata da forti volumi di traffico, con la necessità di mantenere gli scambi fra flussi viabilistici paralleli correnti lungo la carreggiata centrale e le complanari e con presenza di importanti infrastrutture di svincolo come i sottopassi.
trammue
10martedì 1 marzo 2016 18:51
questa pagina sembra un libro di andersen......
ma ci rendiamo conto che a roma non sono stati manco capaci di creare una nuova linea su binari già esistenti, o di ripristinare una linea limitata, sempre su binari esistenti.......
Giampi5
00martedì 1 marzo 2016 19:44
[SM=g1885122]
Concordo, anzi sottoscrivo quanto dice trammue!
[SM=x346228]
rob utp
00mercoledì 2 marzo 2016 08:38
Alcune necessarie precisazioni. è ovvio che il mantenimento dell'esistente ha priorità assoluta, quindi al primo posto ci sono riapertura integrale Roma Giardinetti, ripristino completo del 3, recupero protezione dei percorsi.
Chiaro anche che, all'esito di una pressione politica per sbloccare i finanziamenti per i tram (fondi non inferiori a quelli per la metropolitana e complessivamente non inferiori a quelli per opere stradali) la priorità va alle "3T" (Togliatti, TVA e Tiburtina) e ai raccordi accessori (Angelico, S.Paolo, Lodi). Seguono poi altri noti progetti (Lungotevere di Insolera, Caravaggio rivisto, Marconi, prolungamento 2).
In un catalogo di priorità dei progetti giacenti nei cassetti, il 69 sta al 52° posto, non è assolutamente all'ordine del giorno. Ciò però non deve impedire di andare a rivedere che cosa ci sia nel cassetto e come vada aggiornato. Anche perché l'iniziativa del 12 marzo a sostegno del Togliatti si porta dietro tutto ciò che al Togliatti sta intorno. Il 69 e il 791 (quest'ultimo appendice del Marconi) sarebbero ulteriori sviluppi del Togliatti.
Ho cercato di interpretare come dovesse essere l'idea originaria (al centro, come da spartitraffico del ponte), ma in effetti l'ipotesi di collocazione laterale è interessante, semplificherebbe di molto l'intersezione Tor di Quinto, anche se per l'intersezione Salaria presuppone una radicale modifica delle infrastrutture stradali, introducendo un elemento di alea.
liquidatore
00mercoledì 2 marzo 2016 09:12

questa pagina sembra un libro di andersen......



a me sembra un libro di Isaac Asimov ....
Giampi5
00mercoledì 2 marzo 2016 15:34
oggi

Camion guasto sui binari: ferme le linee dei tram 3 e 19

Il mezzo pesante è rimasto in panne all'incrocio fra viale e piazza Regina Margherita. Istituiti bus navetta da piazza Galeno a piazza Risorgimento.



Una lunga fila di tram che da piazza Galeno arriva sino a piazza Regina Margherita. A determinare l'interruzione momentanea dei convogli delle linee 3 e 19 che transitano su viale Regina Margherita, in direzione piazza Ungheria, un mezzo pesante rimasto fermo sulla sede dei binari all'altezza dell'incroci

BUS SOSTITUTIVI - Il problema si è manifestato intorno alle 13:30 limitando la corsa dei tram alla fermata di piazza Galeno, zona Nomentano. Arrivato il carroattrezzi, ij attesa della rimozione del camion Atac ha messo a disposizione un servizio di bus navetta nella tratta piazza Galeno-Valle Giulia-piazza Risorgimento.

(http://www.romatoday.it/cronaca/blocco-tram-5-19-2-marzo-2016.html)

[SM=x346228]



liquidatore
00mercoledì 2 marzo 2016 16:07
Più che [SM=x346228] , direi [SM=x346221] ! Ci fosse la sede protetta ... !
Renfe1941
00mercoledì 2 marzo 2016 17:17
Infatti non capisco proprio quella faccina che ride ... qui c’è da piangere per l’impunità di cui godono i trasgressori alle norme del codice della strada e per l’indifferenza continuamente manifestata da parte dei pubblici ufficiali preposti al rispetto delle norme ...
xclaudiox
00mercoledì 2 marzo 2016 18:18
Non sarebbe il caso di aumentare gli scambi di binari?Da noi è fantascienza. [SM=x346235] [SM=x346241] [SM=g11373]
Renfe1941
00mercoledì 2 marzo 2016 19:28
Anche implementando il numero dei crossover posti lungo l’attuale rete tranviaria figuriamoci se un’azienda sclerotica come l’ATAC permetterebbe ai conducenti di retrocedere sul binario illegale, percorrerlo sino al successivo punto di incrocio così da superare l’eventuale ostacolo e reimmettersi sul corretto tracciato ... non viene tollerata neanche la svolta a sinistra ...

Poi però se i conducenti abusano della telefonia mobile e finiscono per tamponare la vettura successiva, come è avvenuto l’altro ieri in Via Prenestina, allora va tutto bene ...
Giampi5
00mercoledì 2 marzo 2016 19:33
La faccina che ride è un fatto puramente grafico... usata come saluto a conclusione di tutti i miei post (è solo per non copiare qualcun altro che già usava questa icona [SM=x346219] ).
Chiaro?
[SM=x346228] (saluti a tutti)
liquidatore
00mercoledì 2 marzo 2016 20:26
Chiaro, chiaro Giampiero. Ho capito, ma in questo caso la faccina mi sembrava fuori posto. [SM=x346220]
trammue
00mercoledì 2 marzo 2016 22:14
sono passato verso le 15 in p.ungheria....... i tram gia avevano ripreso a circolare
Tramvinicyus68
00mercoledì 2 marzo 2016 22:46
@ Renfe
"Poi però se i conducenti abusano della telefonia mobile e finiscono per tamponare la vettura successiva, come è avvenuto l’altro ieri in Via Prenestina, allora va tutto bene ... "


Allora la mia non era malizia...o perlomeno lo era, e a pensar male...spesso ci si azzecca...

La storia di chi guarda al telefonino invece di guidare è una tua sensazione o è stato effettivamente accertato che il tramviere era distratto?
Renfe1941
00giovedì 3 marzo 2016 12:35
Per Tramvinicyus68: riguardo il tamponamento di Via Prenestina in uno dei primi lanci di agenzia si parlava genericamente di un evento causato da distrazione; conoscendo le inveterate abitudini di molti agenti di condotta dell’azienda di trasporto pubblico capitolina, rei di autentiche sceneggiate telefoniche nell’esercizio delle loro funzioni, non ci vuole molta immaginazione a ipotizzare quale possa essere stata la causa della distrazione ... fortunatamente l’urto sembra sia avvenuto a velocità ridotta per cui non si sono lamentati particolari danni a persone o cose.

Tu hai la grande fortuna di vivere in una società, quella australiana, appartenente al mondo cosiddetto civile, per cui non ti devi quotidianamente confrontare con le miserevoli vicende della capitale italiana e dei suoi abitanti ...

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