I VECCHI TRAM DI CAGLIARI

aggiungo il disegno originale del carrello comune sia alle 21/24 che alle 301/304: da questo si possono leggere i diametri degli assi e dedurre la tipologia del carrello stesso, con le travi portanti che hanno le boccole sfalsate in altezza per compensare il diverso diametro degli assi. Dal disegno che ha pubblicato in precedenza Tranvie ca si deduce che gli assi delle rimorchiate avevano lo stesso diametro degli assi portanti delle motrici.
dai disegni postati poi è facilissimo arrivare alle dimensioni originali del carrello, conoscendo già alcuni dati come appunto il diametro degli assi e lo scartamento. URL=http://imageshack.us/photo/my-images/15/carrello2124.jpg/]

Le mie cognizioni tecniche sono modestissime, l'assunto che per le Motrici fosse un Brill Max T è dovuto alla relazione tecnica di cui riporto uno stralcio

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mentre per le rimorichiate , dallo stesso documento si evince:

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A conferma che le nostre informazioni sono convergenti posto il disegno del carrello della serie 301-304 tratto dalla relazione, dove l'interasse è quasi identico.

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ricordo questa definizione "maximum traction" che diedero allora alle motrici 301/304 per averla letta da qualche parte: forse era derivata dal fatto che venne aumentata la potenza dei motori rispetto alle 21/24, o alle "manie esterofile" di allora? Quanto al carrello Diamond, ritengo che abbiano preso una cantonata nel chiamarlo con questo nome invece che Archbar: in effetti, come già detto, sono molto simili: uno sembra il capovolgimento dell'altro e sono entrambi di origine americana, dove venivano utilizzati soprattutto nei carri merci! Non dimenticare che in quegli anni si improvvisava alquanto e la più grossa "cantonata" la presero acquistando le "Padovane": si equivocò sullo scartamento cosiddetto metrico, che a Padova era tale in quanto metrico interno mentre da noi era metrico esterno, in pratica 95 cm interno, per cui una volta arrivate al porto, le padovane non "entravano" sul binario locale! Dovettero smontare gli assi e riportarli al nostro scartamento. Ma non finisce qui!! Non si accertarono della diversa alimentazione di Padova rispetto a Cagliari: una volta posate sul binario, avevano accelerazioni da TGV in quanto a Padova l'alimentazione era a 600 volts, e qui a 750/800. Le officine si rivelarono ancora una volta all'altezza della situazione e su progetto dell'ufficio tecnico,vennero montate sull'imperiale una serie di resistenze di shuntaggio che permisero l'utilizzo delle macchine anche sulla nostra rete. Tali resistenze vennero poi coperte con la "tettoia" che differenzia le Padovane "nostre" rispetto a come erano a Padova. Purtroppo, però, erano anche soggette a frequenti incendi!!
Quanto al disegno del carrello motore, quello che hai postato tu è esatto, mentre il mio appartiene alla prima stesura del disegno originale Carminati e Toselli. MA LA MINIERA DOVE E'? [SM=x346231]

Non ho resistito alla tua domanda. Quindi - anche se OT - queste due le posto.

Spero di non contravvenire troppo alle regole.

Allora per arrivare alla miniera bisogna sicuramente attraversare dei passaggi a livello:

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Ma sicuramente ci dobbiamo andare in treno, questi sono quelli disponibili...

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Caro Carthago,

sono in debito delle immagini delle rimorchiate.

Sicuramente ci dobbiamo incontrare, a quando la prossima mostra dei tuoi modelli?

Poi per il disegno d'assieme posso mandarti le foto che ho scattato al disegno. In queste le dimensioni sono leggibili e quindi le puoi riportare sul tuo.
Quello da me pubblicato è l'assemblaggio delle foto (da sovraporre nelle varie parti) ma poi per riuscire a caricarlo ho compresso troppo il file, facendo diminuire la leggibilità.

L'indirizzo mail è quello che ho individuato sul profilo?

caro Alessandro:
forse ho capito quale è il "filone" della tua miniera!!
Certamente ci dovremo incontrare, ed il luogo più adatto è il Museo di Monserrato. Al momento il modello in costruzione è ovviamente il convoglio per il Poetto, motrice e rimorchiata: non avendo ancora il materiale necessario( plasticard e listellini vari) ho solo costruito i due carrelli motore in attesa appunto di acquistare online i fogli di plasticard necessari.Confermo la mail, ma tieni presente che da domattina, finalmente, andrò in vacanza fino a fine mese e non uso l'Iphone!

ciao

Allora ti auguro buone vacanze e ci risentiamo al tuo rientro cosi ho il tempo per provare a rendere meglio le immagini della cassa della rimorchiata.

Eventualmente te le porto di persona quando ci incontreremo.

Avevo pensato anche io al museo di Monserrato.

Chissà se hai azzeccato il filone, ?
Non ne sono però sicuro forse ti ho depistato, involontariamente.

Ciao

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Mi stupisci ancora una volta!! vettura C&T serie 1/8, anno 1914, in livrea biverde con fasce bianche antioscuramento, ripresa durante la guerra, o subito dopo, davanti al giardinetto di piazza Darsena!! Ti assicuro che non conoscevo questa foto!!

Caro Blinky

devo darti ragione e complimentarmi per il tuo colpo d'occhio

Ho rinvenuto delle altre foto della stazione nelle varie viste laterali e in una di esse si legge appunto il nome.

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Grazie per i complimenti, ma io a mia volta ringrazio Mondotram e tutti gli amici che hanno contribuito a vivacizzare questa sezione e a completare le mie cognizioni tranviarie sulla vecchia rete cagliaritana.
E buon ultimo sei arrivato tu, Tramvie Ca, come una ciliegina sulla torta con degli ingredienti veramente di primissima qualità...

E a proposito dell'ultima foto, fa sorridere la definizione di stazione San Mauro per una casupola che farebbe pensare a ben'altra funzione!

[SM=x346231]

Per le bellissime foto e per i disegni postati! Perchè non farne un libro sulle tramvie cagliaritane, completo ed esaustivo?

Riguardo a Brill e Diamond:

I carrelli Archbar sono questi, prodotti dalla Diamond:
t3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRLd-hjVn8MOgbyZskc3gXjhXgaSyZFxHmSLrxm-IlEfM...

La J.C.Brill (http://en.wikipedia.org/wiki/J._G._Brill_and_Company) costruì migliaia di tram ma anche componenti per tram. In Italia dubito siano mai arrivate vetture costruite interamente dalla Brill. Arrivarono invece centinaia di carrelli motore che hanno equipaggiato mezzi in tutt'Italia, qualcosa persino in ferrovia. A Milano avevano carrelli Brill parecchi interurbani. Le '28 citate di Brill non hanno
nulla, se non la concezione del modello Peter Witt. I costruttori sono stati tutti italiani e i carrelli erano Commonwealth.

Anche la quasi totalità dei tram a due assi napoletani (parliamo di diverse centinaia) montavano truck Brill. L'ultimo a circolare (il "Trasporto Materiali" matricola IV, che montava il Brill 21E) è stato demolito nel 1980.

I tram di prima dotazione della tranvia Salerno-Pompei (matricole 1÷20) furono costruiti interamente da Brill in America ed inviati "in kit" in Italia dove vennero montati!!!!

Questa non la sapevo proprio! Altri esempi sono esistiti?

L'idea del libro è buona. Pensateci seriamente.

L'idea di un libro può essere una bella cosa e potrebbe permettere di narrare alcuni passaggi storici celle tramvie cagliaritane.

Già nel forum ho letto parecchi spunti interessanti.

Mi piace ricordare che nel 1893 Cagliari fu percorso dal primo treno ufficiale, negli anni '20 fu elettrificata la linea e nel dopo guerra fu ricostruita e ampliata notevolmente la linea. Ci furono poi delle idee non realizzate, quali un tracciato ferroviario diretto tra il Sulcis e Cagliari (progetto Vannini), pasaante per Santadi e Capoterra o negli anni '40 lo studio per il prolungamento della tramvie del Poetto fino a Quartu.


Poi in effetti anche io posso dare un buon contributo anche per documentare alcuni passaggi della storia delle tramvie cagliaritane.

Nel frattempo aggiungo questa foto, sicuramente il numero non era fortunato.

Circa 5 anni fa c'erano stati alcuni interventi tra cui uno di Chartago che illustrava la tipoogia di porte a soffietto della serie 11/17

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La foto che ho postato testimonia uno dei due incidenti che ebbe la 17 negli anni '50.

Dopo quegli incidenti il numero fu mutato in 20.

Qualche anno fa ne parlarono Blinky, Cartagho ed altri in alcuni interventi.

Penso che questa foto ne sia una bella testimonianza.

Nooo, rivedere fotograficamente l'episodio del deragliamento della 17 abilmente narrato da Carthago non ha prezzo... per questo ed altro c'è Tramvie Ca! Che strano effetto, è incredibile come le foto fermino il tempo, sembra successo ieri ed invece sono passati 60 anni...

Però non dovremmo essere negli anni '50 ma nell'immediato dopoguerra, quando il tram (ancora con le fasce antioscuramento) svoltava nella carreggiata principale di via Roma. La deviazione nel lato porto mi sembra fu attuata nel 1949.

Tra l'altro è ben visibile sullo sfondo il palazzo Vivanet ancora lesionato dai bombardamenti.
Ancora una bellissima foto, dunque, di grande valore storico per Cagliari.

Grazie Tramvie Ca!

Ueilah, cambiare la numerazione di un rotabile (da 17 a 20) solo perché ha avuto un incidente? Come dire che il 17 porta iella? Addirittura a Roma, nel 2001, un tram della linea 8 è caduto sulla strada sottostante, da un anello di ritorno (provocando il ferimento di 27 persone), finendo sopra un'automobile in transito. Vabbè che il rotabile è andato sotto sventramento di fiamma ossidrica, ma se si fosse salvato non credo che avrebbero cambiato a questo numerazione. Se ci affidiamo alla numerologia siamo fritti. Pensiamo allora quanto è fortunato l'11 per l'umanita!

http://www.trasportipubblici.info/casaletto.htm

In effetti cambiargli il nome potrebbe apparire un atto di scaramanzia.

Erano anni difficili e mancava tutto anche i ricambi.

Nello stralcio di un documento dell'Agosto '45 si può leggere come era lo stato dei mezzi e le necessità.

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In un clima del genere, alla passione per la ricostruzione poteva ben unirsi anche la scaramanzia.

Tramvie Ca, 27/08/2011 20.42:

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In effetti cambiargli il nome potrebbe apparire un atto di scaramanzia.

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Pur da lontano seguo comunque la discussione: era proprio un atto di scaramanzia dettato dal rifiuto del personale di guidare ulteriormente "quella" macchina! La stessa infatti, come ho scritto in passato nello stesso 3D, aveva avuto un incidente peggiore, forse alla fine degli anni '30 o all'inizio dei '40, con numerosi feriti: procedendo in discesa dalla via Manno verso piazza Jenne, al momento di affrontare la curva attorno alla statua di Carlo Felice, deragliò per l'eccessiva velocità infilandosi dritta dritta nella vetrina dell'ancora oggi esistente cartolibreria "Flli Dessi", la stessa che dalla metà degli anni '50 divenne il più famoso negozio di modellismo in Sardegna!!!
Immensamente grazie per la foto dell'incidente,ma aldilà della scaramanzia, un dirigente di allora mi disse che il conducente era alquanto brillo!!

@ Carthago: Se ti riferisci all'incidente di Roma, dopo il disastro si era subito detto che il conducente avesse avuto un malore.

In quest'articolo del 1953 si può leggere sia la citazione all'incidente in piazza Yenne e sia come nel tempo furono mutate i nomi delle linee.

E' citato anche un altro incidente avvenuto al capolinea di piazza Palazzo.

La linea per Castello era stata sospesa durante la guerra a seguito dei danneggiamenti subiti per i bombardamenti.
Fu poi riattivata il 25 Agosto del 1947 con una frequenza di 40 minuti.

Il tratto era imitato solo al percorso piazza Yenne - Giardini pubblici.

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evviva il tram, 28/08/2011 11.46:

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@ Carthago: Se ti riferisci all'incidente di Roma, dopo il disastro si era subito detto che il conducente avesse avuto un malore.

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no, non mi riferisco all'incidente della 9100 ATAC al capolinea di Casaletto, ma proprio all'"ultima corsa" della nostra 17!!

@ Carthago: beh, se il conducente era brillo, cavolo, come si fa a parlare di jella. Più che la numerazione al rotabile, io, al posto delle vittime dell'allegria, avrei cambiato i connotati al conducente.

evviva il tram, 29/08/2011 03.32:

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@ Carthago: beh, se il conducente era brillo, cavolo, come si fa a parlare di jella. Più che la numerazione al rotabile, io, al posto delle vittime dell'allegria, avrei cambiato i connotati al conducente.

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E potrebbero anche averlo fatto!! Forse nell'archivione di Tramvie Ca potrebbe esserci qualcosa!?

@ Carthago: allora, più che nell'archivione di Tramvie Ca potrebbe esserci qualche traccia nell'Ospedale di Cagliari. Certo, a distanza di tutti questi anni?