FIRENZE - Cantieri linea 3 - Careggi/Fortezza

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aerfer
00martedì 16 giugno 2015 23:05
più che per la produzione di ossigeno il fitoplancton degli oceani teniamolo di conto come il tranvai per tenere sotto controllo il CO2...
il fitoplancton lo assorbe
il tranvai consente di emetterne meno
Farfareta
00martedì 16 giugno 2015 23:47
alberature tra la via A. Tavanti e la piazza della costituzione
Non è che mi piaccia avere a tutti i costi l'ultima parola ma non mi piace esser preso per quello che non mi par d'essere.
Potremmo anche cercare di capire da che fonti arriverà l'energia elettrica che muoverà i tram o far muovere questi ultimi da pedali posti all'interno degli stessi.
Se gli alberi, tra la via A. Tavanti e la piazza della costituzione, tra le rotaie del tram, serviranno ad alleviare la calura estiva, potrebbe essere sensato, a questo punto, piantare delle palme, così da invogliare gli ultimi indecisi a prender senza indugio la via del litorale.
(-cicciobello-)
00domenica 5 luglio 2015 14:18
Farfareta la tua idiosincrasia per gli alberi di via Guasti/Gianni è grottesca; arredo urbano, gli alberi ne fanno parte e sono importanti, tanto quanto avere un buon marciapiede quando esci di casa, non avere le buche in strada ed un'aiuola ben tenuta. O mi vuoi dire che uscire dall'uscio di casa trovandosi su un piazzale assolato è la stessa cosa che aprire la porta su un viale con marciapiede, alberi e qualche aiuola ben tenuta?
Mela55
00domenica 5 luglio 2015 18:31
Io ho un concetto più pragmatico sulla presenza di alberi in città, e cioè, dove è possibile metterne, ce ne metterei, al di là della tramvia o chicchessia. Certo, va fatto sempre il conto della convivenza con le opere pubbliche, ma una volta stabilito che ci possano stare, hai voglia di piantarne. Sappiamo benissimo che non risolvono il problema inquinamento, ma comunque ogni singolo albero contribuisce nel suo piccolo a rendere l'ambiente più vivibile, più a buona vista per il colpo d'occhio e comunque anche a insonorizzare il casino proprio della città. E comunque, non averne, non migliorerebbe certo la situazione. E allora? Ci mettiamo anche a discutere sugli alberi? Per quanto concerne le Cascine, io ci vado a fare una passeggiata tutti i giorni, abitando nei pressi, e devo dire che tutti i giorni c'è qualcosa che cambia, nel senso che i lavori e la manutenzione sono continui. Il Comune potrebbe fare di più? Certo, si può sempre fare di più, ma il parco è enorme e le casse sono quelle che sono. Magari poi anche i cittadini, nel loro piccolo, dovrebbero aiutare evitando di sporcare. Quando ti trovi fra i piedi bottiglie di birra e cartacce e magari a 5 metri c'è un cassonetto per i rifiuti, ti senti il sangue ribollire... E quando vedi che le orde di peruviani (non è per fare i razzisti eh?) che bivaccano dalla mattina alla sera sul prato del Quercione e poi vanno a fare la cacca (donne comprese) sul pratino di fronte al tirassegno e ancor più sfacciatamente davanti all'Areonautica!!!!, allora, altro che sangue...!!! Ma stiamo andando fuori tema, anche se la questione è importante, era solo per far capire come la penso in fatto di verde pubblico.
Farfareta
00lunedì 6 luglio 2015 09:20
Non paragonerei degli alberi ad una panchina, perchè i primi sono pur sempre esseri viventi e spesso nemmeno tanto piccoli.
A parte tutto, un minimo di pianificazione potrebbe essere utile.
A parer mio, per esempio, piantare un platano in un vaso non è una gran trovata.
Se proprio ti piacciono gli alberi nelle città, piantane alcuni nel prato dello stadio Franchi.
A me sembra che, con queste linee tranviare, voglia essere messa in atto una cura del cemento e non una cura del ferro.
Quello che penso è - come emerge ora dalla via L. Gordigiani - che potrebbe mancare dello spazio. Tra qualche decina di anni, eventuali alberi - tra la piazza della costituzione e la via A. Tavanti - potrebbero dover essere rimossi o sostituiti.
Ho scritto precedentemente che gli alberi piantati sul viale Morgagni, sul lato della asl, possono in certi casi, essere eccessivamente prossimi agli edifici, rendendo necessaria un'attenta e continua potatura, quanto meno, a parer mio.
Ti suggerisco un soggiorno a Vienna o Bordeaux, per osservare alberi e tranvie.
In conclusione, a me, ha fatto piacere poter esprimere la mia opinione su questo argomento con questo mezzo.
(-cicciobello-)
00lunedì 6 luglio 2015 14:16
Liberissimo di esprimerti, sei il benvenuto. Tuttavia ci sono espedienti sicuramente più efficaci di quello che hai trovato per criticare una linea tranviaria. Gli alberi, come ti ho detto, non possono certo essere piantati a casaccio, ma il carpino nella fattispecie non è un alberto di grandi dimensioni e di grande altezza. Proprio per questo viene scelto come albero urbano.
Inoltre una corretta potatura del verde urbano dovrebbe essere un servizio garantito a fronte del pagamento tasi/imu; se questo servizio non viene garantito non possiamo certo rifarcela col progettista della sistemazione urbana, ma dovremmo piuttosto sottolineare l'inedia dei nostri amministratori.
Censin49
00lunedì 6 luglio 2015 17:03
Importante è anche che, nelle alberate cittadine, vengano piantate essenze senza fiori o con fiori sterili, che a primavera non "spandano" il polline per ogni dove, diventando fonte di starnuti e colpi di tosse (per i passanti), come pure di slittamenti (per i tram e gli altri veicoli).
Farfareta
00martedì 7 luglio 2015 10:48
Non sto criticando le tranvie in quanto tali, anzi, ma sto criticando questo modello di tranvia, che vede l'utilizzo di tanto cemento, a parer mio.
Per me, a Firenze, l'errore - absit iniuria verbis - è stato chiudere la rete tranviaria nel 1958.
Mela55
00martedì 7 luglio 2015 13:43
E' vero che a cantiere aperto si vede l'uso di molto cemento, tutte le solette e le canalizzazioni dei servizi acqua gas, ecc, sono affogate nel cemento. Però penso che il cemento diminuirà di molto, nel tempo, i costi di manutenzione della linea ferroviaria, dovrebbe evitare infiltrazioni, movimenti ecc., un pò come accade per le fondamenta dei palazzi. Comunque, per un giudizio definitivo, dovremo aspettare la fine dei lavori, e la chiusura dei cantieri. Sinceramente, quando verrà fatto l'asfalto, a me non cambierà molto se sotto quell'asfalto ci sarà mezzo metro di terra compatta o mezzo metro di cemento armato, penso che invece alla tramvia cambierà assai...
aerfer
00martedì 7 luglio 2015 20:38
la rete tramviaria chiusa nel 1958 non faceva certo il servizio che può fate una linea come le T1, 2 e 3: quelle potevano sostiutire una linea automobilistica, sia pure in modo molto egregio a patto di avere macchine efficienti. E quelle fiorentine non erano eccezionali... per esempio non hanno mai circolato vetture a carrelli se non erro.

Certo che invece in Germania o Austria (e Milano e Torino) le hanno conservate e già quando negli anni 80 salii su un jumbotram rimasi ome uno scemo, abituato ai bus 418 AC dell'Ataf (quando andava bene se no beccavi i Cameri a due porte...)
Traian Vuia
00mercoledì 8 luglio 2015 17:29
Sono tornato da Lisbona proprio ora, la miglior soluzione sarebbe stata lasciare alcune linee storiche, come a Lisbona la 28 e costruirle di nuove, come del resto viene fatto ora con la T1, T2 e la T3
macromix
00mercoledì 29 luglio 2015 16:13
Scusate, mi sembra che sia una polemica sterile, le tranvie sono state rimosse in quasi tutta Europa per far posto al traffico privato, poi quando si è capito che il traffico privato avrebbe condotto alla paralisi delle città si sono riscoperte le tranvie, per altro con concetti moderni (quasi 100% in sede protetta). Alcune città dotate di arterie molto grandi (Milano, Torino) hanno potuto mantenere qualche linea (non certo l'intera rete, anche lì sostituita dagli autobus). Nell'est Europa, scarseggiando fino alla caduta del "Muro" il traffico privato e abbondando le arterie enormi hanno avuto la fortuna di mantenere reti più estese.
sotram
00domenica 13 settembre 2015 16:59
Dal 15 settembre le linee 14 8 56 e 60 saranno tagliate a piazza dalmazia, con capolinea su via vittorio emanuele e saranno instituite due linee 58B e 58C con frequenza alternata di 9'40" .
forse migliora la regolarità per le linee tagliate ma non so quanto funzionerà bene quel capolinea.
Si notà però la cosa ben nota, che 40 e 43 lasciano il capolinea dove è ora (a portarli assieme migliorava la frequenza) inoltre lato careggi c'e anche la R con i suoi 10 minuti.
se verso le 8 le due linee si sflasano per bene col progredire della giornata mentre la R rimane fisss con partenza dai capolinea al minuto n0 oni mezzora la 58C scala di un minuto indietro e quindi a un certo punto si hanno due autobus di fila accodati. Quale problema ci sarebbe di metterle tutte e due a 10' ??
In secondo luogo se riuslta che per careggi c; è più dpomanda che per via niccolò da tolentino perch;e non modifira gli itinerari in questo modo:
la linea R portata a 12' effettua andata come ora, ma non arriva in piazza di careggi ma svolta per via delle oblate quindi via cacciaguida, via bellincione, via delle gore via caccini e ayttuale itinerario.
La linea 58C effettuerebbe lo stesso giro fino a via caccini, con rientro per via alderotti e la 58b invece arrivata a via delle gore farebbe l'anello inverso, in questo modo i due rami avrebbero maggior servizo e alla fine potrebbero servire anche neno mezzi.
comunque al minimo ... evitare i 9'40" !
trambusfi
00domenica 13 settembre 2015 17:21
Il 58 è una linea unica con due diramazioni (B e C) che non sono altro che i rami del 14, la frequenza media che hai calcolato è puramente teorica e non verrà mai rispettata proprio perché questa nuova linea ha il preciso scopo di assorbire tutti i ritardi oggi patiti dalle linee che vengono accorciate, quindi essere perennemente in ritardo.
Piuttosto:
- 40 e 43 sarebbero potute essere instradate verso Dalmazia su via Alderotti, così da farle fare capolinea insieme a tutte queste linee e rafforzare il servizio del 58C; è anche vero che così su viale Morgagni direzione sud rimarrebbe solo l'R;
- l'R va mantenuto così: 12 minuti significherebbe togliere un turno su tre ma anche ridurre il tempo disponibile per il giro completo da 30' a 24' ovvero minor tempo per recuperare qualche ritardo; piuttosto andrebbe regolarizzata la frequenza sull'intera giornata, in mezza mattinata mancano un paio di corse (quindi si attende 20' ! ) e a metà pomeriggio c'è delle partenze ad orari strambi, con frequenza irregolare tra 9' e 17', senza senso!
- l'assurdità reale (di cui abbiamo parlato su Busbusnet) è che dopo le 22 e nei festivi c'è il 14CB, per il quale l'interscambio diretto 60-14 è garantito solo in senso ascendente ma non discendente: in quest'ultima direzione viene allungato il percorso su via Alderotti anziché mantenerlo su viale Morgagni, inoltre dopo il lungo giropesca bisgona scendere in piazza Dalmazia, girare dietro l'angolo per andare in via Vittorio Emanuele a riprendersi il 60.
sotram
00domenica 13 settembre 2015 17:30
In questo caso per il 14 serale potrebbe anche essere il caso di fargli far l; itinerario del 58 così l; interscambio c; è nelle due direzioni alla stessa fermata *c'è da chiedersi poi perch;e non abbiano chiamato questo 14 azzoppato 14D visto che in questo modo ci sono due 14 nelle due direzioni e con la buona marcatura delle fermate prevedo molti problemi
sotram
00martedì 15 settembre 2015 18:59
e comunque se è in titardo il 58 anche l'R è soggetto allo stesso problema, e quando dicevo 12' sempre con 3 vetture, per compensare l; allungamento. e in questo caso ogni 4 minuti in ordine 58orario, Rantiorario 58antiorario.
Se si riuscisse a fare qualcosa per 40B e 43 potrebbero anche venire fuori corse 40/43 (tutte antiorarie) come R , e solo il 58 orario ... ogni 3 minuti ... (forse quanche corsa aggiuntiva di R quando manca la corsa 40 o 43, ma visto che si risparmierebbe un mezzo sul 58 ci sarebbe ...)
save_the_tram
00giovedì 22 ottobre 2015 21:02
cioffe77
00venerdì 23 ottobre 2015 09:22
Era l'ora!
Giampi5
00sabato 24 ottobre 2015 17:53
Ottimo a sapersi anche se quelli di Repubblica potrebbero essere un po' più precisi dato che quelle che sono arrivate sono le rotaie che nei prossimi giorni verranno posate sulla gettata formando così i binari [SM=x346239] .

Domanda: forse mi sono perso qualche passaggio nella discussione, ma le famose varianti di Rifredi e di Valfonda (quest'ultima sicuramente la più scontata) alla fine sono state approvate o sono ancora in definizione? Grazie in anticipo per la risposta.
[SM=x346228]
save_the_tram
00sabato 24 ottobre 2015 19:40
Non sottiliziamo, che qui ormai il tram è chiamato tramvia che sarebbe invece il nome dell'infrastruttura, e quando nei giorni scorsi un signore anziano è stato investito (purtroppo poi deceduto) hanno scritto che attraversava dove non permesso "senza accorgersi dell'arrivo del treno". [SM=x346233]

Per le varianti quello che è scritto qui è la cosa più aggiornata di cui sono a conoscenza:
mobilita.comune.fi.it/tramvia/progetto_esecutivo/varia...
Per Rifredi quindi approvata e scelta la soluzione, per valfonda ricordo che oltre al fatto che verrà fatta sicuramente era anche stata scelta la soluzione. Mi sembra la quattro, cioè quella che ovviamente usa l'altrimenti inutile piazza sopra il sottopasso per attraversare il viale, ma purtroppo sdoppiando la fermata su richiesta della sovrintendenza per non averla davanti alla Fortezza da Basso.
TranviereMilano
00domenica 25 ottobre 2015 23:11
Giampi5 come te molti si sono persi le varianti. I politici stanno sparando date a raffica e cosí le imprese che dicono di non essere in ritardo rispetto ai nuovi cronoprogrammi, ma tutti omettono di ricordare che per entrambe le varianti che hai citato non é ancora stato approvato un bel niente. Quando e se saranno approvate, dovranno ancora fare i progetti esecutivi, quindi considerando che la variante Valfonda é tecnicamente complessa, e senza questa variante manca quasi 1km di linea, ne deduco che chi sentenzia date di fine lavori o mente sapendo di mentire oppure é un incapace. Se qualcuno mi puó smentire con documenti ufficiali e non chiacchiere, lo prego, lo faccia.
tramvia
00lunedì 26 ottobre 2015 10:10
Purtoppo caro TranviereMilano non è possbile smentirti; anzi, si può solo confermare tristemente ciò che tu dici.
La Variante Valfonda, primo stralcio della più ampia Variante Alternativa al Passaggio nel centro storico, prima o poi verrà approvata e poi realizzata.
Per la Variante Rifredi non ne sarei più così sicuro.
TranviereMilano
00lunedì 26 ottobre 2015 19:10
E' il prima o poi che preoccupa. Gli elaborati di variante Valfonda pubblicati sul sito del Comune parlano di "Progetto preliminare" quindi prima di fare i progetti esecutivi occorrerá l'approvazione dei progetti preliminari e considerando che la variante é molto impegnativa, prima di aprire i cantieri passerá almeno un anno. Inoltre le ditte dovranno acquistare l'armamento che in queste eree é complesso piú tutte le varie tecnologie, quindi per me é certo che non ce la si fa. Diverso é il caso della variante Rifredi che se non passa c'é giá il vecchio progetto esecutivo immediatamente cantierabile.
Se qualche politico dice il contrario lo deve dire mostrando i cronoprogrammi con le date finali COMPLETI delle varianti. Mi sorprende che nessun giornalista presente ai vari show abbia mai chiesto lumi al riguardo.
gfr62
00venerdì 13 novembre 2015 12:52
Questa mattina
Ho visto che stanno spostando il cantiere in voale strozzi. Eppur si muove?
Mela55
00domenica 15 novembre 2015 19:19
Passando oggi per viale Morgagni, mi sono fermato a vedere di persona a che punto sono i lavori di sistemazione delle rotaie. Niente di nuovo di quello che già non avessi visto, in un buon tratto le rotaie ci sono, ma, considerando il solo settore fino all'incrocio di via Santo Stefano in pane, direi che siamo ad appena 1/5 della copertura totale.
Mela55
00domenica 15 novembre 2015 19:23
Avvicinandoci verso il settore dell'ospedale di Careggi, direi che purtroppo i lavori sono assai indietro.
Mela55
00domenica 15 novembre 2015 19:28
In prossimità della curva e fino a quello che sarà il capolinea, la situazione mi pare ancora più arretrata. Non dico che non cistiano lavorando, io non passo spesso di lì, ma mi pare che rispetto a 2-3 settimane fa, sia cambiato poco.
Mela55
00domenica 15 novembre 2015 19:42
Sempre viale Morgagni, ma qui proprio all'altezza dell'incrocio via Santo Stefano in Pane, sono un po' più avanti, con la posa della soletta cementizia già effettuata, ma dall'altro lato dell'incrocio, con piazza Dalmazia sul lontano sfondo, c'è solo lo scavo del terreno. Egoisticamente guardo più spesso i lavori della due, di cui si fa giustamente un gran parlare, ma, considerando che questa zona ospedaliera è un punto vitale non solo per chi ci abita, ma per tutti coloro che devono usufruire dell'ospedale, sinceramente mi piacerebbe vedere che qui i lavori potessero andare alla sveltissima. Dirottare tutte le ditte per finire questo tratto, sarebbe di un'importanza fondamentale. Qui si "gioca" veramente anche con la pelle delle persone. Se faccio le proporzioni di quanto tempo è occorso in via di Novoli per ritornare alle due corsie, qua stanno veramente in un bel casino.
TranviereMilano
00martedì 17 novembre 2015 21:21
Mela55 é inutile finire presto questo tratto che non sará mai collegato a Linea 1 fino a quando non decideranno cosa fare della variante al centro storico, perché senza questo tratto i veicoli non arrivano su L3. Nessuno ne parla ma c'é una voragine nel tracciato che non é ancora stato interamente approvato e progettato.
Mela55
00mercoledì 18 novembre 2015 00:23
Si, hai ragione, ma vedi, il viale Morgagni è quello che porta direttamente all'ospedale di Careggi. Per cui, il mio inciso su questa tratta, non è tanto legato al compimento dell'opera, comunque auspicabile nel più breve tempo possibile, ma proprio alla possibilità di vedere riaperte due corsie. E' veramente un punto molto nevralgico della città. In fondo a via di Novoli c'è una strettoia (zona San Donato) che è una vera tortura per tutti, ma si sfocia in una piazza normale, si sta in colonna ma si può scegliere una o due strade alternative. A Careggi no, se sei obbligato ad andare all'ospedale, quella strada ti tocca farla quasi per forza. In questa settimana, che sono andato e venuto da Careggi (orari obbligati dall'orario di visita degenti), in uscita ho provato a sperimentare le tre possibilità. Via Alderotti-via Vittorio Emanuele-piazza Dalmazia, buona scorrevolezza. Via Caccini, via delle Panche con varie biforcazioni a seguire, molto lenta causa semafori lunghissimi (quello in fondo a via Carlo del Greco è da suicidio). Oggi, per "festeggiare" l'avvenuta dismissione della persona che seguivo, mi sono voluto "regalare" il budello di viale Morgagni fino a via Santo Stefano in pane, per provare di persona tutto ciò che di obbrobrioso avevo sentito dire. Orologio alla mano, sedici minuti per fare si e no 150 metri. Perchè a quell'incrocio, quando ti tocca il verde una volta ogni tre, la prima macchina si ferma per far passare i pedoni. Per cui, se va bene, ogni verde passano dalle due alle tre macchine. Guarda, io sono molto paziente e tollerante per quanto concerne i lavori in generale della 2 e della 3, ma Careggi è Careggi, non si tratta di una zona normale. Devono essere usate attenzioni diverse, DEVONO finire quel tratto il prima possibile, poi sul resto si può discutere all'infinito, ma viale Morgagni va sistemata senza SE e senza MA. Hanno sbagliato ad aprire quel cantiere pensando di mandarlo allo stesso passo (lento) degli altri. Quello, RIPETO, NON E' un viale come un altro.
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