FIRENZE - Cantieri linea 3 - Careggi/Fortezza

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trambusfi
00venerdì 20 novembre 2009 23:53
Questo è l'articolo citato da Stefagin76 che ringrazio.

Su Tremonti & c. che dire: alla fine il governo si troverà "costretto" a "rimediare" agli "errori" del passato, quando il governo locale (di ben nota matrice politica)aveva "avventatamente" firmato dei contratti e preso degli impegni che al posto loro il "nostro amato premier" avrebbe gestito diversamente...
No comment...

P.S. E' inutile dire che il mio commento è puramente e ruvidamente sarcastico, nella migliore tradizione fiorentino/toscana, in ogni caso con le virgolette ho evidenziato i termini più "ruvidi".

Per il bene di Firenze, spero proprio che l'attuale amministrazione riesca (bene) dove altri non sono riusciti in un decennio...
trambusfi
00sabato 21 novembre 2009 00:05
Tramvia, Razzanelli: "L'incidente di oggi è l'ennesima dimostrazione che il progetto è concepito male"

Il capogruppo di Firenze C'è: "La Linea 3 si faccia sotto terra"

"Quanto accaduto oggi è l’ennesima dimostrazione che la tramvia è un progetto concepito male e realizzato in maniera ancora peggiore”. Lo ha dichiarato Mario Razzanelli, capogruppo di “Firenze c’è” “Bisogna ricordare – ha spiegato Razzanelli – tutti gli errori commessi nella progettazione della linea 1: il passaggio dal Parco delle Cascine, la mancata fermata all’ospedale di Torregalli, una tramvia che diviene di tipo ferroviario anziché cittadino come inizialmente previsto, il costo che lievita fino a triplicare e raggiunge la cifra di 300 milioni di euro ovvero 40mila euro al metro, costi di gestione pari a 10 milioni annui, penali per 20 milioni". Secondo Razzanelli "il caos della linea 1, fino all'incidente di oggi, deve spingere il sindaco a ripensare l'intero progetto della tramvia in maniera assai più radicale di come sta facendo. In particolare – ha aggiunto Razzanelli – la soluzione più ragionevole e davvero innovativa è di realizzare la linea 3 sotto terra, sul tipo di quella in costruzione a Brescia e in altre città italiane. Il maggior costo di una linea interrata sarà ampiamente compensato da minori costi di costruzione per passeggero trasportato: ciò in virtù della velocità commerciale, più che doppia. Con vetture senza conducente, anche il costo di gestione risulterebbe dimezzato".

press.comune.fi.it/hcm/hcm5353-1_2_1-Tramvia%2C+Razzanelli%3A+%22L%27incidente+di+oggi+%E8+l%27enne.html?cm_id_details=47522&id_pa...
trambusfi
00sabato 21 novembre 2009 00:10
Che dire? Il solito Razza, a cui ci sarebbe da rispondere per le rime "Ma perchè allora non ci vai tu... sulla Linea 3 sotto terra"? Ne dicesse una ma dico una che sia minimamente rispondente alla realtà! Comunque va dato atto che di numeri ne dà tanti, uno più bello dell'altro, ma tanti così tanti che quasi quasi li vado a giocare da qualche parte...
trambusfi
00sabato 21 novembre 2009 00:11
Tramvia, l’assessore Mattei: “L’uscita dai binari avvenuta stamani è impossibile a regime”

“Durante il normale funzionamento della tramvia un episodio del genere è impossibile che accada”. È quanto afferma l’assessore alla mobilità Massimo Mattei in merito all’uscita dai binari di alcuni vagoni della tramvia all’altezza della stazione Leopolda. Come hanno spiegato infatti i tecnici, tutto è stato causato da un disguido avvenuto su uno scambio. Il convoglio, che stava effettuando una prova, ha ricevuto dalla centrale operativa l’ordine di fermarsi per la sospensione dell’alimentazione elettrica nel tratto successivo. Senza accorgersene il conducente ha fermato il tram sopra uno scambio che, automaticamente, è entrato in funzione. Quando quindi è arrivato l’ordine di tornare indietro, il conducente ha fatto retromarcia (manovra che a regime non viene effettuata): i primi due carrelli sono rimasti sul binario mentre l’ultimo, a causa dello scambio che era scattato, è stato deviato sul binario a fianco causando quindi l’uscita dalle rotaie del convoglio. “Si è trattato di un episodio che una situazione normale di esercizio non può accadere – sottolinea l’assessore Mattei –. La situazione è sotto controllo e non è il caso di fare allarmismi ingiustificati. Al contrario deve essere l’occasione per effettuare ulteriori verifiche e apportare, se necessario, le migliorie del caso. D’altronde le fasi di prova servono anche a questo: a Roma, per esempio, nella fase di pre-esercizio sono avvenuti tre episodi di questo tipo” conclude l’assessore Mattei.

press.comune.fi.it/hcm/hcm5353-1_4_1-Tramvia%2C+l%92assessore+Mattei%3A+%93L%92uscita+dai+binari+.html?cm_id_details=47526&id_pa...
trambusfi
00sabato 21 novembre 2009 00:23
Tra i comunicati stampa odierni presenti nel sito del Comune di Firenze sono presenti gli interventi di alcuni consiglieri, prevalentemente PdL, che dicono castronerie su castronerie prendendo spunto dallo svio tramviario di oggi (se di svio si può parlare). Evito di linkarli qui, tanto ne basta uno per riempirci le pal...pebre.
Augusto1
00sabato 21 novembre 2009 01:44
Ricordate che si parla dello svio già sul thread della linea 1.
trambusfi
00domenica 22 novembre 2009 00:02
Chiedo scusa [SM=x346233] , infatti stasera mi ricordavo d'aver linkato ieri sera la prima dichiarazione del Bonaccorsi... Ho proseguito lì.
viola6291
00lunedì 23 novembre 2009 17:15
ma novità sulla linea 3 del tipo che soluzione sarà adottata in via dello statuto e quando l'inizio dei lavori si sa nulla???
Stefagin76
00lunedì 23 novembre 2009 22:48
Viola, mi sa che sei rimasto un po' indietro... da via dello Statuto non ci passerà un bel niente: Renzi ha deciso che gli abitanti di quella via sono più importanti di quelli di via Mariti e vorrebbe far passare il tram di lì. Ma in realtà non passerà nè da via Statuto nè da via Mariti perchè semplicemente le linee 2 e 3 non si faranno.

Stefano
sotram
00martedì 24 novembre 2009 00:11
via mariti ha abitazioni solo su un lato e questo solo su metà del percorso. inoltre in quella zona non c'è la stessa fame di aprcheggio che nella zona statuto, e gli alberelli non sono un gran che ....
trambusfi
00martedì 24 novembre 2009 01:15
In via Mariti non sarebbe poi un grosso problema inserire la sede tramviaria senza stravolgere troppo l'attuale assetto viario: con tramvia sulla corsia nord, il traffico privato è deviabile sulla parallela via G. da Marignolli.
Sul tratto Bonsignori - Ponte di Mezzo la soluzione ricalca quella della variante di via dello Statuto, con il filare degli alberi atto a separare la corsia veicolare (diretta verso sud) dalla sede tramviaria.
Nella prima parte del tratto successivo, dopo Ponte di Mezzo, la carreggiata è sufficientemente larga per accogliere facilmente il tutto, l'assenza di filari di alberi agevola notevolmente.
Nel tratto finale, dove c'è il filare di pini e il sottopasso ferroviario, la cosa si fa più difficile perchè i pini (ahimé) andrebbero abbattuti, anche per le loro radici di tipo affiorante, e la larghezza della carreggiata nel sottopasso, vista anche la presenza dei piloni centrali, condiziona molto la scelta dell'assetto viario, soprattutto per la presenza della corsia riservata ai mezzi di soccorso.
macromix
00martedì 24 novembre 2009 10:10
Risposte per Mazzolo12 e AlessandroFan
Vorrei riprendere sull'argomento della linea 3 per le Cascine
Nell'ipotesi proposta da Renzi, la linea 3 proveniente da Careggi, per via Mariti, raggiungerebbe la ex manifattura tabacchi.
Io ho proposto, a questo punto il prolungamento fino a piazza V. Veneto con interconnessione co la linea 1.

mazzolo12 ha detto:

La tranvia DEVE passare dove la densità abitativa è alta, altrimenti a che serve?


Vorrei rispondere che il percorso da me proposto, peraltro piuttosto breve, attraverso il parco, può portare diversi vantaggi:
- Interconnettere la linea 3 con le altre 2 linee in un posto diverso da SMN.
- Servire una zona, non popolata ma possibile attrattore di traffico, come le Cascine: Mercato del martedi, ippodormo del Galoppo, Piscina delle Pavoniere, Scuola di Guerra Aerea, l'ex manifattura sarà riconvertita con nuove funzioni e anche la facoltà d'agraria, e infine iniziative culturali e ricreative.
- Permettere la completa pedonalizzazione del parco e sua riqualificazione anche nelle ore notturne con una maggiore fruizione da parte dei cittadini.

Vorrei a questo punto rispondere anche a AlessandroFan che dice

Mi sembra che si stia trascurando il dettaglio che non ci sarà un servizio diretto tra i due principali poli attrattori della città, cioè Careggi e SMN


SMN resta raggiungibile cambiando sulla linea 2 (che verrà completata, nella parte Peretola-SMN, per prima), se le frequenze saranno quelle promesse, questo mantiene la connessione Careggi-SMN senza grossi disagi (anche Careggi-Aeroporto, senza dover andare a SMN, per esempio).
Credo che l'integrazione delle linee è importante, non si deve ragionare sul singolo percorso, ma sull'intero sistema, che a regime dovrà anche contare sull'integrazione con la ferrovia con servizio metropolitano.


sotram
00martedì 24 novembre 2009 11:23
e ricordare che pupoi comunque fare, in tempi brevi, servizi SMN-Porta al prato-Cascine-S.Donato-Careggi.
non proprio diretti, ma come tempi siamo con quelli del 14.
mazzolo12
00martedì 24 novembre 2009 17:54
Vedi macromix, quello che dici è giusto, solo che non è una priorità.
Ci stiamo imbarcando in progetti che forse saranno necessari tra 15 o 20 anni.
Sai da quanti anni stanno ragionando su come recuperare la manifattura tabacchi?

Le Cascine sono già servite bene dalla linea 1 con una fermata; per le pavoniere basta ed avanza un bus non c'è bisogno della capacita di trasporto offerta da una tranvia.
Di questo ne abbiamo già discusso a fondo tante-tante pagine fà proprio su questo forum.

Il problema grosso è che non si và ad incidere dove la domanda di TPL è veramente alta e ci si perde in progetti quasi hobbistici.
Oltre a completare linee 2 e 3 così come erano state progettate, c'era assolutamente bisogno di iniziare progettazione e lavori per portare una qualche linea in viale Guidoni dove le migliaia di studenti dell'università già si riversano da anni, ed a breve arriveranno anche il trasloco nella nuova sede della Cassa di Risparmio e l'apertura del nuovo palazzo di giustizia. Tutti poli attrattori da migliaia e migliaia di persone senza che, ad oggi, sia stato previsto un sistema di TPL degno di una società civile.

Renzi ha deciso di portare subito la tranvia al polo di Sesto: potrebbe anche essere giusto ma...è una priorità?
A meno di un kilometro dal polo scientifico c'è la stazione ferroviaria di Castello, magari con un corposo servizio navetta da e per la stazione ed un accordo con FS si potrebbe dare da subito una bella risposta alla domanda di trasporto.
Un domani si potrà anche parlare di migliorie ma per adesso dobbiamo limitarci alle fondamenta.

Inoltre...alla zona sud della città non ci pensa nessuno????
trambusfi
00mercoledì 25 novembre 2009 00:09
Concordo con mazzolo: se vogliamo togliere da subito rilevanti quote di trasporto privato offrendo un valido sistema primario di TPL di massa molto appetibile, è necessario intervenire sulle direttrici che portano verso i principali poli attrattori di oggi e di domani. Cominciando con quelli di oggi: sedi ospedaliere, poli scolastici ed universitari, stazioni ferroviarie, polo fieristico-congressuale, rioni residenziali, uffici pubblici, punti di interesse turistico, sedi di grandi aziende, aeroporto, ecc. Eppoi ci sono quelli futuri: nuove sedi di grandi aziende, nuovo tribunale, nuovi rioni residenziali, ecc.
La rete progettata (completa delle estensioni ad est) soddisfa in parte la prima serie: in particolare la linea tramviaria 3 (argomento di questo 3d) nella sua struttura "pre Renzi" va da Careggi (sedi ospedalierie e "quartiere" universitario) passando per il rione di piazza Dalmazia e l'asse Leopoldo-Statuto (ad elevata vocazione residenziale), incrociando la stazione ferroviaria Statuto (già oggi fermata di un embrionale sistema di servizio ferroviario metropolitano, con treni ogni ora tra Prato e Rovezzano) e raggiungendo SMN dopo aver sfiorato l'area Fortezza, ove sono presenti il polo fieristico-congressuale, Villa Basiliewsky (presidio sanitario), il palazzo delle FS, ecc.
Deviare il tracciato di questa tramvia su Mariti per incrociare la 2 su viale Redi priva ampie zone cittadine del suddetto servizio primario TPL, in particolare la connessione con la stazione ferroviaria Statuto.
Collegare il rione Puccini con una linea trasversale monca ha poco senso al momento perchè l'area ex manifattura tabacchi non è ancora niente, e manca la fermata ferroviaria Cascine sulla linea Leopolda. Capisco l'intenzione di non lasciare monca la linea, collegandola alla linea 1 dopo attraversato il Parco delle Cascine, ma tra l'asse Leopoldo-Statuto e il Parco delle Cascine è probabile (secondo me molto) che la prima ipotesi abbia un maggiore riscontro dal punto di vista trasportistico e, in ultima analisi, anche dal punto di vista economico. Certamente può essere ampiamente condivisibile l'idea di portare avanti a tutti i costi una rete tramviaria anche con connessione di dubbia resa trasportistico/economica, ma si deve pensare anche al futuro: l'elenco delle ferrovie dismesse italiane dimostra che anche esistono casi in cui già dopo pochi anni un collegamento apparentemente valido possa trasformarsi in un fallimento. A questo proposito, anche se andando leggermente OT, invito a scoprire la storia della ferrovia Ellera-Tavernelle V.N., che ha il triste primato della minor durata dell'esercizio: soli 7 anni!!!
La ipotizzata tratta in zona Puccini potrebbe rientrare nella seconda serie di poli attrattori (quelli futuri) se l'area ex m.t. fosse già cantierizzata, avendo quindi una previsione dell'ordine di anni: ma non mi sembra questo il caso.
Per quanto riguarda il polo sestese, vi sono già regolari servizi ATAF che portano alle stazioni di Sesto (96) e Rifredi (59), oltre che verso SMN (57). Quest'ultima linea, com'è noto, collega anche il polo universitario di Novoli e transita a poca distanza dalla sede dell'azienda telefonica ex statale, del nuovo tribunale e della nuova sede della Cassa di Risparmio: in altre parole, un "corridoio" TPL molto interessante già oggi e destinato ad incrementare la sua valenza nei prossimi anni.
In realtà la rete tramviaria nel suo complesso va ripensata come concept generale: da rete centralizzata a rete diffusa, in modo da seguire l'evoluzione metropolitana, che non ha più un unico mega polo attrattore (localizzato nel centro storico), con spostamenti ad andamento prevalentemente radiali, ma più poli sparsi nel territorio comunale (ed anche extracomunale).
sotram
00mercoledì 25 novembre 2009 01:05
Il percorso cascine-dalmazia ha però tre pregi che non puoi disconoscere, colelgati due a due tra loro:
- è facile non andando a toccare zone con elevata densità di traffico, quindi si spera con tempi di realizzazione molto ridotti
- consente di aprire la parte terminale della liena 2 (novoli-peretola) anche prima che venga realizzato il ben più problematico tratto stazione-gordigiani, che verrebbe realizzato con minor pressione da traffico esterno.
- consente di aprire anche le relazioni scandicci-novoli, scandicci-careggi e novoli-careggi
trambusfi
00mercoledì 25 novembre 2009 02:52
Pregi indiscutibili, ma che si devono confrontare con le motivazioni trasportistiche ed economiche che ho dettagliato poc'anzi.

Sulle relazioni non radiali (come scandicci-aeroporto...), credo che attualmente siano premature a causa del già citato concept generale della rete tramviaria, con rami monolinea. Non per questo ritengo le relazioni non radiali un idea sbagliata, anzi: io sarei molto favorevole a sviluppare (seppur in scala inferiore) un modello stile FS: un gestore dell'infrastruttura separato dal gestore del servizio, aprendo la porta ad altri competitor. Sono conscio che questa visione è forse utopistica, ma in un ottica di area metropolitana (ovvero uscendo ampiamente dai confini comunali) si potrebbe arrivare a questo concept.

Sul tratto SMN-Bonsignori l'unico punto veramente dolente è l'intersezione Redi/Belfiore/Marcello, soprattutto se viene confermata l'ipotesi del viale Belfiore a 2 corsie per senso di marcia. A questo proposito qualcuno sa se sono state fatte indagini in loco nel sottosuolo, onde evitare un nuovo caso Libertà (sottopasso non realizzabile per presenza di sottoservizi "ingombranti")?
sotram
00mercoledì 25 novembre 2009 13:55
Scandicci-careggi e peretola-careggi le farei anche da sole, ricalcano parte del tragitto del 18 e del 56.
A costo di allungarle ulteriormente e farle passare attraverso il campus, ossia redi-novoli-pertini-(tra università e tribunale)-guidoni (controviale lato università) passare sotto il ponte di mezzo (abbassando la quota del terzolle - a barcelona la linea 3 sulla rambla è stata fatta in quel modo) e o tombare tutto il fiume fino a via cesalpino da cui rientrare su morgagni, o passare a binario unico, risalire subito, attraversare il fiume più o meno sotto l'elettrodotto, passare nei giardini poi riabbassandosi per passare sollo la ferovia in un nuovo sottopasso, che curva per scansare il supermercato e abbassandosi ancora un pochino entrare sotto le rampe del sottopasso viamariti, in modo da potere uscire sul viale morgagni già al centro carreggiata [optimum stare sotto e risalire dopo via santos tefano in pane].
macromix
00mercoledì 25 novembre 2009 14:59
Credo che a tutti sfugga un particolare, le nuove linee, per essere operative devono sempre essere interconnesse alla linea 1 perchè l'unico deposito previsto è a Scandicci.
Quindi l'ordine di costruzione può essere solo questo:
Linea 2 Peretola-SMN che si interconnette con la 1.
Linea 3 Che si interconnette con la 2 a Novoli.

L'altra ipotesi possibile è quella di realizzare la bretella da me proposta attraverso le Cascine per connettere la linea 3 a piazza Puccini con la 1 a p.za V: Veneto e quindi la linea 2 nel tratto Peretola-Novoli, altrimenti finche la linea 2 non arriva a SMN, non si fa altro... (dando per buona l'ipotesi linea 3 Careggi-Mariti-Puccini)
macromix
00mercoledì 25 novembre 2009 15:03
Secondo me, inoltre si fa presto a passare dalla concezione di monolinea a quella di linee trasversali quando si ha una rete a disposizione, basta che gli scambi siano fatti nel modo giusto.
sotram
00mercoledì 25 novembre 2009 17:01
ho messo una mappa: in bluastro in basso la linea pronta per scandicci, in rosso a est le espansioni del progetto originario.
in giallo la tratta della terza linea per careggi molto contestata, in color ciclamino la proposta fatta, di staccarsi alle cascine dalla 1 e ricongiungersi alla 2 e alla 3 al ponte di san donato.
in verde le parti "non contestate" delle linee per peretola e largo palagi. in violetto scuro la proposta di passare per universita` e tribunale di cui parlavo.
si puo` notare quanto questa sia adatta a fare le 3 linee tangenziali careggi/scandicci/peretola
Secondo me il fare questo tratto "in piu`" consentirebbe di aprire almeno al linea 2 con un paio di anni di anticipo che dovendo attendere l'attraversamento del viale belfiore (a meno che non riescano a convincere RFI ....)
macromix
00venerdì 4 dicembre 2009 22:55
Il Sindaco a Radio Toscana - La linea 3
In una lunga intervista a Radio Toscana sulle intenzioni del Sindaco emerge anche un'indicazione precisa sulla linea 3:

"La linea 3 taglierà trasversalmente la città ricongiungendosi alla linea 1"

Da questa dichiarazione sembra che l'intezione sia quella effettivamente di far transitare la linea 3 da Piazza Puccini e attraverso le Cascine fino a piazza V. Veneto.
sotram
00sabato 5 dicembre 2009 00:21
in teoria sia l'itinerario viola che quello giallo tagliano "trasversalmente" la città .....
la cosa buona comunque è che i lavori preliminari li hanno fatti solo nel viale morgagni ... che è comune a tutte le ipotesi
macromix
00sabato 5 dicembre 2009 00:44
Ascoltando l'intervista si esclude il passaggio da via dello Statuto, quindi...
(-cicciobello-)
00sabato 5 dicembre 2009 14:26
sì sembra di sì
trambusfi
00domenica 6 dicembre 2009 18:17
CHIUSO IL SOTTOPASSO DI LARGO CANTÙ

Sgretolato l’asfalto dopo appena quattro giorni dalla consegna dei lavori

“Siamo stati costretti a chiudere il sottopasso consegnato appena quattro giorni fa. E’ una vergogna”. E’ su tutte le furie l’assessore alla mobilità Massimo Mattei dopo il provvedimento di chiusura del sottopasso di Largo Cantù (direzione viale Cadorna) a seguito dello sgretolamento dell’asfalto che ha provocato la caduta di una signora. “Lunedì pomeriggio – aggiunge l’assessore Mattei – Rfi aveva consegnato i lavori che hanno permesso la riapertura del sottopasso che elimina una serie di disagi per gli abitanti della zona e per gli operatori dei mercati rionali, da tempo penalizzati. Ritengo un fatto estremamente grave riscontare che i lavori non stati effettuati nella maniera adeguata. Si tratta di una mancanza di rispetto nei confronti dell’Amministrazione comunale e dei cittadini di quella parte di Firenze”.
L’assessore Mattei si è recato sul posto e si è intrattenuto con i residenti e con gli operatori del mercato di via Lami: “Trovo più che giustificate le loro proteste. Dopo mesi di disagi si era arrivati finalmente a una soluzione e in così poco tempo di nuovo i soliti problemi. Chiederemo a Rfi i danni per quello che è stato fatto. E questo episodio dovrà essere un monito per le società di sottoservizi e per tutte quelle imprese che non effettuano i lavori con la dovuta attenzione”.
Ma l’assessore Mattei va oltre: “In un sistema normale già stamattina avrei voluto vedere operai di Rfi al lavoro per ripristinare il manto stradale deteriorato. Come Amministrazione comunale ci impegniamo a effettuare i lavori di notte e anche nei fine settimana, auspicherei che anche altri facessero altrettanto. Chiedo quindi a Rfi di provvedere al più presto”

met.provincia.fi.it/news.asp?id=64350
trambusfi
00domenica 6 dicembre 2009 18:21
Anche se leggermente OT, la notizia qui sopra non può che far indiavolare i cittadini a proposito dei lavori malfatti sul "suolo" pubblico. Sebbene non si tratti di un impresa coinvolta direttamente nei lavori tramviari, la reazione dell'assessore è più che legittima, e mi auguro che questo episodio sia d'esempio per i lavori tramviari.

Dice un adagio popolare: La speranza è l'ultima a morire...
simopa
00lunedì 7 dicembre 2009 18:29
Senza ombra di dubbio i lavori di asfaltatura sono stati fatti con i piedi ma visto che le ferrovie stavano effettuando un lavoro per il Comune spettava proprio allo stesso assessore (tramite appositi tecnici) controllare che questi venissero fatti per bene. Forse l'assessore si sarebbe dovuto arrabbiare con se stesso.

E' lo stesso discorso dei ritardi della linea 1, la vecchia giunta dava la colpa all'impresa ma se avessero controllato meglio e a cadenza regolare lo stato dei lavori forse oggi la prima linea sarebbe stata inaugurata da molto tempo.
(-cicciobello-)
00lunedì 7 dicembre 2009 19:46
Sì ho capito ma il lavoro resta fatto coi piedi.
trambusfi
00lunedì 7 dicembre 2009 23:51
Premesso che non sono un esperto, ma la vedo difficile un dipendente/collaboratore comunale che sta a vigilare costantemente un cantiere per verificare in tempo reale che venga posata la giusta quantità di materiale nel giusto momento, e le operazioni vengano svolte nei tempio giusti, stante le condizioni meteo ed ambientali ecc. Piuttosto ritengo che purtroppo le ditte incaricate di questi lavori non si sentano in dovere di rispettare certi parametri, anche perchè temo che non funzioni più lo spauracchio di eventuali penali pecunarie e/o di altro tipo. In altre parole la certezza della pena: se a seguito di un'episodio come quello di largo Cantù l'impresa venisse condannata in modo certo e rapido ad un ammenda di molte decine di migliaia di euro e -contemporaneamente- alla non possibilità di svolgere lavori pubblici per tot mesi/anni, sono sicuro che le poche imprese rimaste si darebbero di molto da fare. Naturalmente "controllore" e "controllato" non dovrebbero avere minimamente niente in comune neanche lontanamente né di striscio: ad esempio un organismo a livello europeo. Ma qui sto vaneggiando... scusate...
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