I VECCHI TRAM DI CAGLIARI

Pensate che la linea tramviaria 1 intendevano municipalizzarla per la sua importanza, considerato che era quella più utilizzata dall'utenza.
La foto che allego risale al 1963-64 laddove si vede il tram (Stanga o Padovana) impegnare il lato mare di Via Roma (fronte Darsena) diretto a Sant'Avendrace (per l'esattezza, Piazza San Michele località Bingia e' Matta: trad. Vigne dei Matta).

correggere, prego: 309 . La 319 ancora non è...morta, ma quasi

Grazie ancora, Carthago. Le Padovane erano della serie 309-317. Entrate in servizio nel 1954, come le prime Tallero (serie 305-308), venivano impiegate su svariate linee: negli anni Cinquanta, sopratutto il 2, la linea del Poetto e l'M (che prima del dicembre 1959 non arrivava ancora in Piazza San Michele) . A partire dagli anni Sessanta, per lo più sulla linea 1.

Una bella passeggiata domenicale con i tram che arrivavano da via Roma sino al largo e attraversavano la via manno...

Pensate che la linea tramviaria 1 intendevano municipalizzarla per la sua importanza, considerato che era quella più utilizzata dall'utenza

@Tallero03 - Come era la situazione dei gestori dei tram a Cagliari? Ve ne era ,mi pare di capire, più di uno. Non vi era un'azienda municipale?

@Censin49: Il 9 aprile 1929 la Società Tramvie della Sardegna (che gestiva le 3 linee urbane) incorpora La Società Tramvia Campidano e Poetto. Quest'ultima curava i collegamenti fra Cagliari e l'Hinterland (Cagliari-Monserrato-Selargius-Quartu Sant'Elena) e fra Cagliari e la Spiaggia del Poetto.
Tutte le linee urbane ed extraurbane avevano lo scartamento metrico.
La S.T.S. divenne Azienda Consorziale Trasporti nel 1967 per poi a sua volta trasformarsi in Consorzio Trasporti e Mobilità (CTM) nel 1997.
Allego foto di Piazza San Michele a Cagliari anno 1966 laddove appare un Tram a carrelli Stanga ex Padova del 1931, acquistato dalla STS nel 1954 faceva parte della serie 309-317: com'è noto, dovettero ridurre gli assi per adattarle alla rete cagliaritana.

Nel sottosuolo affiorano talvolta le rotaie, testimonianze dell'epoca d'oro del trasporto pubblico cagliaritano: la scelleratezza delle soppressioni ormai appartiene a un passato lontano.
Sembra profilarsi una rivincita della trazione elettrica (i segnali obiettivamente ci sono) ma con questa inefficienza amministrativa il tutto (o quasi) svanirà come una bolla di sapone: segnatamente vedo ZeEus come fumo negli occhi.
Ci vorrebbe una gestione di 'tipo asburgico' (o tedesco) per sperare in una rinascita effettiva delle tranvie: magari in un certamente lontano avvenire sarà così, soprattutto se alla fine ci sarà una maggiore sensibilità per il territorio urbano con una sorveglianza permanente, in particolare contro i delinquenti e per tali intendo anche gli imbrattatori.

Qualche giorno fa ripassavo nella piazza Garibaldi, ho visto che nel proseguire gli scavi stradali nel lato del distributore di benzina sotto vi erano altri spezzoni di binari che facevano la curva verso la via Sonnino...Certamente era una linea molto vecchia,visto che proveniva dalla Via Garibaldi.

Qui ci troviamo in Via Roma. Ci sono due percorsi di binari uno nel lato di Via Roma e l'altro che costeggia il lato porto. Quel palazzo sulla destra mi ricordate cosa era?

Era il Palazzo della Dogana. Sullo sfondo, la vecchia rimessa dei tram.

la rimessa tramviaria era si sullo sfondo, ma molto in fondo, tanto che è coperta dalla costruzione che si vede in secondo piano e che era il palazzo della SES, Società Elettrica Sarda, poi abbattuto per fare posto al palazzo dell'ENEL.

Nel lato porto c'era un solo binario elettrificato, l'altro era per il traffico ferroviario.

Grazie Blinky per la precisazione. Forse era proprio dietro quel bel palazzo. come avevo già accennato in questo forum, negli anni ottanta e novanta mi sembrava di aver visto qualche rovina dietro il grattacielo.

Ritornano le proposte di allungare le tratte della metro.
Ecco che la notizia ci entusiasta e alimenta i nostri sogni.
Però non è la prima volta che sentiamo questi annunci.Allora mi viene da domandare, ma non sarà propaganda prima del referendum?
Ma nel leggere l'articolo ci vogliono tranquillizzare. Sarà la volta buona ? ...

www.comunecagliarinews.it/rassegnastampa.php?pagina=54385

@giulio.51: ma come si fa ad illudersi così se non hanno nemmeno iniziato i lavori per Matteotti che addirittura avevano promesso di concluderne la prima parte entro il 2015. E poi ancora, metrò in Sant'Avendrace-San Michele-Brotzu e altre frottole che almeno inizialmente sembravano avere una parvenza di credibilità.
Ben altra serietà c'era fra gli anni quaranta e cinquanta: in poco tempo, raddoppio del binario, tram fino a piazza S.Michele e via Petrarca, le Tallero, le Ricostruite, le Padovane, prolungamento fino all'Ippodromo del Poetto, le filovie urbane.... Che tempi meravigliosi !

Tempo fa avevo scritto che il capolinea della linea tramviaria 3 dal dicembre 1949 in poi era in viale Regina Margherita fronte chiesa evangelica: non è esatto. Invero, il predetto capolinea era di fronte all'attuale libreria Il Bastione, in prossimità dell'incrocio fra via Manno e via Torino. Era il tram che andava a Buoncammino uscendo da Porta Cristina e fermandosi di fronte al (ormai ex) Tribunale Militare. Una linea istituita - con percorso più ampio perché partiva da Piazza Yenne - nel 1947 (in origine 3 barrato).

i tram che si arrancavano nel terrapieno per arrivare in castello.
In un certo punto viaggiavano su binario unico

Nel gruppo "Tram Italiani" di Facebook, lo scorso 16 gennaio sono state pubblicate delle belle foto di tram (e qualche autobus) risalenti al 1969

... della linea P limitata al tratto Poetto - Via Bottego.

Belle foto XJ6 ! A riguardo della 313 in via bottego, cosa intendi per corsa limitata? Che faceva capolinea La? Che io sappia doveva raggiungere la piazza Matteotti per ritornare al poetto.

Nel 1969, l'anno delle foto, la linea P fu per qualche giorno limitata in Via Bottego a causa di lavori stradali in viale Bonaria. Erano quindi necessarie vetture bidirezionali quali le Padovane e un autobus di collegamento con il capolinea della stazione. Il tram arrivava in Via Bottego, il conducente smontava e portava nella cabina opposta le maniglie del controller, dell'invertitore, del freno e delle porte. All'arrivo dell'autobus, i passeggeri trasbordavano sul tram, che ripartiva facendo Via Bottego contromano.

Ciao, 324! Tu che ricordi ogni dettaglio, c'era poi uno scambio prima del curvone di viale Diaz, per rimettersi sul binario giusto verso il Poetto?
Perchè altrimenti doveva andare contromano sin quasi alla Fiera!

Il signor Roger Manley per scattare quelle bellissime foto doveva essere assieme a John Turner.
Se ricordate quelle in deposito di John Turner sono chiaramente della stessa serie, ma l'anno di entrambe a questo punto è il 1969 e non il 1968.

Mi sembra proprio che ci fosse uno scambio presso l'hotel Mediterraneo che riportava il tram sul binario giusto. Ma anche arrivare al curvone sarebbe stato possibile, perché c'erano solo due vetture tranviarie (e un unico autobus) a espletare il servizio: la P invernale era ogni 20 minuti. La cosa durò comunque pochi giorni.

A me sembra fosse all'altezza dell'attuale via Caboto, che a quel tempo non era forse nemmeno asfaltata o era una stradina sterrata.
I binari si riaffiancavano più o meno di fronte all'istituto Nautico.
Ricordo una mattina che pioveva e presi il tram proprio nella vicina fermata.

Probabilmente sì: almeno limitatamente alle ex Biella Oropa 301-304 e relativi rimorchi.
Ben presto ossia inizi anni Cinquanta seguivano le altre ricostruite a due assi.
Un periodo meraviglioso per l'espansione dei binari nella città.
Chiaramente rinnovo il ricordo delle Tallero e Moncenisio fra il 1953 e il 1957 nonché ovviamente le Padovane (1954).
Allora l'assetto tramviario doveva essere linee 1-2-3 (fino al 1952) - 4 - Tramvia Poetto - Tramvia per Quartu. Oltre naturalmente le estive P nero, P rosso e P verde.

www.facebook.com/CTMCagliari/photos/a.247839515291687.59837.177288592346780/1251599558249006/?type=3...

17.Novembre 1973 , giornata molto triste per la citta di Cagliari ....
Un errore gigante!