I VECCHI TRAM DI CAGLIARI

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Tallero03
00martedì 28 febbraio 2017 15:09
17 novembre
Il 1973 stava per finire: si affacciavano alla ribalta le domeniche di austerity. Minuetto di Mia Martini in testa alla hit parade . Tuttoquotidiano cercava di far concorrenza all'Unione Sarda. Conteneva la pagina sui trasporti urbani: da quel giorno solo autolinee e filovie.
Credo che fino al 1974 tutto l'impianto era recuperabile.
Anche la vecchia filovia di Castello era intatta: la sua rimozione totale risale nientemeno agli inizi degli anni novanta.
Addio Tallero e Carminati.
Addio Fiat 668: nessuno sa dirmi che fine ha fatto l'ultimo esemplare arrugginito ancora giacente in deposito fino a 25 anni fa.
giulio.51
10domenica 5 marzo 2017 12:20
fedelissimi
Noi continuiamo ad essere i fedelissimi della storia di un passato che ha fatto grande la nostra città di Cagliari. Con pochi mezzi, ma con molta buona volontà e capacità lavorativa la linea tramviaria si è estesa per tanti kilometri e perciò ne siamo altamente orgogliosi. Se pensiamo a quando i bombardamenti distrussero diversi mezzi e vari percorsi, non ci si era arresi alla ricostruzione ed all ' ampliamento dei tragitti. Ora non ci resta che dissociarsi dallo scempio che negli ultimi decenni sono stati compiuti polverizzando la linea tramviaria.
Tallero03
00martedì 7 marzo 2017 08:02
AMARCORD
La foto di giulio.51 dovrebbe essere fine anni quaranta. Vedo una ricostruita nel corso: non so se a carrelli (ex Biella Oropa) o a due assi. Credevo che i bombardamenti avessero distrutto lo stabile affianco alla cartoleria Dessì invece no. Evidentemente di lì a poco era destinato alla demolizione: forse c'era il Banco di Roma.
carthago
00martedì 7 marzo 2017 22:48
caro Tallero, non capisco proprio!! Quali sono ( erano) le ricostruite a carrelli cui ti riferisci? Dalla foto si vede chiaramente che quella che proviene dal Corso è una ricostruita serie 40/45 o 140/145, quindi derivate le prime dalle vecchie 1/8 e le seconde dalle 11/16. Ricorda che le ex Oropa non erano a carrelli e che la loro meccanica fu utilizzata per costruite le 301/304 che però non hanno mai risalito, per i noti motivi tecnici, il Largo e conseguentemente non sono mai state utilizzate nella linea 1. In primo piano invece una C&T serie 17/19, (o anche 18/20 per i noti problemi di scaramanzia che creò la 17 nei conducenti). [SM=x346219]
Tallero03
00mercoledì 8 marzo 2017 08:17
RIFLESSIONE SU CARTHAGO
Esteriormente le 301/304 e le 40/45 - 140/45 erano simili. Ovviamente solo le prime erano a carrelli: costruite adoperando il vecchio materiale rotabile delle Biella-Oropa. Sono convinto che tu su queste ultime abbia fatto uno studio approfondito, vista la dovizia di particolari con cui le descrivi. Parli poi delle Carminati e Toselli del 1936: prime vetture con apertura pneumatica circolanti a Cagliari. Com'è noto, per la loro versatilità e minore ingombro, le ricostruite 40/45 e 140/145 erano molto utili nelle ore di punta per mettere a disposizione dell'utenza un numero maggiore di corse sulle linee 1 e 2: che motrici stupende !
Nella foto non vedo i cavi del filobus: quindi potrebbe essere ante 1951. Ma non è detto: l'immagine è alquanto sbiadita: le corse di prova dei filobus dovrebbero già risalire all'estate 1952, prima dell'inaugurazione del 22 dicembre, quasi contemporanea all'apertura della rimessa di Santa Maria Chiara.
Colgo sempre con immenso piacere gli interventi di carthago.
carthago
10mercoledì 8 marzo 2017 22:51
Non è esatto affermare che le 301/304 e le 40/45 e 140/145 erano simili fra loro [SM=x346238] . Tale affermazione è accettabile per queste ultime due serie, se viste di fronte o di coda, (ma non di lato in quanto le 140 avevano anche una terza porta anteriore, ad un'anta). La "similitudine" è forse data dalla livrea, uguale per le tre serie, ma la differenza sostanziale consiste nella diversa conformazione delle testate anteriori e posteriori: per le due assi i "musi" erano "poligonati", con evidenti angolature che ricordano molto da vicino le "7000" di Roma, mentre le 301/304 avevano le due testate totalmente arrotondate, analogamente alle loro rimorchiate. [SM=x346219]
Tallero03
00venerdì 10 marzo 2017 08:37
archetto tipo Roma
Credo che le 301-304 avessero l'archetto tipo Roma, considerato che carthago ha richiamato le 7000 Stanga. Queste ultime furono introdotte nella capitale fra il 1949 e il 1951: tram dotati di carrello nello snodo, secondo il sistema della Giostra Urbinati. Il prototipo risale al 1942 ma fu distrutto dalle incursioni dei bombardieri alleati. Certamente la similitudine con le nostre 301-304 è veramente sbalorditiva: non ci avevo pensato. Anche i rimorchi avevano le stesse forme 'bombate': un design che ha stretta affinità con quello della pensilina di piazza Matteotti. Allora sì che il tram dava un tocco di eleganza (e di modernità, secondo la migliore accezione del termine) in perfetta armonia con i motivi architettonici della città.
Tallero03
00sabato 11 marzo 2017 22:45
ROSONI IN CASTELLO
Stamattina passeggiando in Castello, ho notato che l'ultimo edificio diroccato che dà a Piazza Palazzo ha ancora intatto un rosone che reggeva la linea aerea del tram: curioso osservare che la finestra adiacente era stata murata ma dell'edificio rimane solo lo scheletro : testimonianza indelebile dei bombardamenti alleati. Spero rimanga così, anche se comunque va abilmente restaurato (ossia con sensibilità e attenzione verso l'estetica) e preservato. Certamente dopo le incursioni del '43 il tram non arrivò più davanti al Duomo. Solamente il filobus numero 6 spezzò il lungo isolamento nell'anno 1956. Anche se, com'è noto, era assicurato comunque il collegamento col Buoncammino (attraverso le porte S.Pancrazio e Cristina) nel periodo a cavallo dell'immediato dopoguerra e il 1952 col tram e successivamente con l'autobus (presumibilmente gli Alfa Romeo 800, con la loro "affascinante" calandra) negli anni a seguire.
giulio.51
10domenica 12 marzo 2017 18:17
Tallero, Una piacevole descrizione che ci affascina di una bella Cagliari...di un tram che arrancava in quelle difficili salite passando all'interno delle porte di Castello. [SM=x346220]
Tallero03
00lunedì 13 marzo 2017 08:16
STUPENDA IMMAGINE
Grazie giulio.51. A sinistra della motrice (che poi diverrà, com'è noto, una ricostruita) c'è il museo archeologico: esempio di neoclassicismo piemontese laddove alcuni simboli testimoniano il contributo della massoneria dell'epoca. Trovo assurdo che questo edificio sia stato distolto dalla sua destinazione originaria: il museo, di estrema importanza per l'area mediterranea, sarebbe dovuto rimanere dove è sempre stato. la foto è la dimostrazione che il tram si armonizza perfettamente col tessuto urbano, dandogli una "struggente impronta di rinnovato splendore" !
giulio.51
00venerdì 31 marzo 2017 10:43
corso
Ecco a voi il nuovo Corso che in questi ultimi mesi sta venendo trasformato in modo poco intelligente....
giulio.51
00venerdì 31 marzo 2017 10:47
storico corso
Qui vediamo un immagine del corso di un periodo più intelligente... [SM=x346220]
Tallero03
00venerdì 31 marzo 2017 16:50
IL NUOVO CORSO
Caro giulio.51., così si uccide il commercio. Altro che ritorno ideale della tramvia come nella relativa area tematica di questo forum (v. il mio ultimo post). Figuriamoci: troveranno i soliti reperti archeologici. Bloccheranno i lavori che finiranno chissà quando. Ma avete visto quella orribile copertura dei resti romani che hanno realizzato nella prima parte, già terminata, dei lavori ? E poi ancora devastazioni e sventramenti in via Sassari. Il corso completamente tagliato fuori dai servizi CTM. Vogliono favorire i locali notturni con relativi schiamazzi che tolgono il sonno e danneggiano il sistema nervoso dei residenti. Non parliamo poi dei pericolosi migranti: potenziali terroristi, dediti all'accattonaggio e alla vendita di merce contraffatta, padroni dei marciapiedi. Anch'essi protetti da questa sinistra infame.
giulio.51
00sabato 1 aprile 2017 12:39
corso
Esatto tallero03, ancora altri negozi-attività che dovranno prepararsi alla chiusura. Attività esistenti da oltre 50 anni saranno costrette ad abbassare le serrande. Altri parcheggi eliminati e ancora nuove zone pedonali. Nulla da eccepire su certe zone pedonali come il lungo mare...,ma qui siamo nei punti centrali di uffici,banche,negozi!
I giovani possono fare lunghe camminate, ma gli anziani no. Poi avessero lasciato almeno i mezzi pubblici! O il passaggio ai taxi! Prima ci passavano i TRAM ,poi il Bus 1 , ora'?! Restano le proprie gambe per chi può! Tutto ciò è incredibile! Queste amministrazioni stanno annientando il lavoro intelligente fatto all'inizio del '900. IL paradosso è che la popolazione cresce e le strade vengono chiuse o pedonalizzate.
[SM=x346221] [SM=x346222]
Tallero03
00lunedì 10 aprile 2017 14:51
Rimorchiate delle 301-304
Ma quante erano le rimorchiate delle 301-304 ? Forse 4 ? O anche di più ? Probabilmente la numerazione partiva dal 200 !
Cityway
00lunedì 10 aprile 2017 17:04
Le rimorchiate delle 301-304 erano sei. La numerazione era 221-226.

La serie 200 (201-205) era composta da alcuni rimorchi a due assi ricostruiti con piattaforme chiuse nell'immediato dopoguerra in almeno cinque unità, impiegate soprattutto con le Carminati & Toselli di terza serie ma anche con le 40/140.
Tramvie Ca
00lunedì 10 aprile 2017 18:32
Foto201
[SM=x346220]
Tramvie Ca
00lunedì 10 aprile 2017 19:20
Automotrici 301-304 e rimorchiate 221-230
Correva l'anno 1949 e la società Tramvie della Sardegna provvide a costruire direttamente le motrici e le relative rimorchiate
Tramvie Ca
00lunedì 10 aprile 2017 19:31
Automotrici 301-304 e rimorchiate 221-230
Tramvie Ca
00lunedì 10 aprile 2017 19:37
Vetture fatte in casa - Unione Sarda 1947
Cityway
00lunedì 10 aprile 2017 21:17
Le 227-230 sembra non videro mai la luce. Ad esempio in un documento aziendale di riepilogo del parco datato febbraio 1954 non ve n'è traccia essendo indicate solo le 221-226, tutte in servizio ad eccezione della 222 ferma per gravi ma imprecisati danni. A quella data la costruzione doveva essere conclusa da tempo. Forse furono ritenute sufficienti le prime sei? In effetti anche dalle osservazioni in anni successivi di Rohrer le sei unità erano ancora accantonate mentre ancora una volta non sono rinvenute ulteriori unità. Nel documento in parola si fa anche menzione delle 201-205 a due assi anch'esse in servizio "con utile giovamento per tutti i servizi". Ho la scansione nell'altro pc, vedrò di recuperarla e postarla, sempre che non sia stata già inserita nel forum. [SM=x346219]
Tramvie Ca
00lunedì 10 aprile 2017 22:26
Tramvie Ca, 10/04/2017 22.26:

Se riesci a scansionarlo e postarlo sarebbe bello così aggiungiamo un altro tassello [SM=x346220]


Tallero03
00domenica 30 aprile 2017 09:56
Tallero03
00domenica 30 aprile 2017 10:10
SANT'AVENDRACE 1958
Foto aprile 1958 . Tram Tallero (o meglio Moncenisio) 321 del 1957 (serie 318-323) . L'immagine è Piazza San Michele: si nota il muro di cinta di una villa, ormai scomparsa, in una zona che in tempi remoti faceva parte delle Vigne dei Maglias. E' la linea 1: San benedetto - Piazza San Michele. In S.Avendrace arrivava anche il 2 (direzione San Mauro) nella cui linea venivano utilizzate le Ricostruite nonché le Padovane e le Carminati serie 18-20 . Poi, com'è noto, nel dicembre 1959 la linea 2 fu sostituita dalla tramvia M (Piazza S.Michele-Monserrato).
giulio.51
00domenica 30 aprile 2017 11:30
Stupenda immagine.Aiutami nella memoria, il punto dove è fermo il tram non è quello dove poi è sorta la chiesa,giusto ?
Censin49
00domenica 30 aprile 2017 17:19
Bella, la foto della Prima Comunione, in pompa magna come si usava allora; ricorda quasi la mia, un anno prima!
Unica differenza, per me era arrivato il primo paio di pantaloni lunghi, "da grande".
Tallero03
00domenica 30 aprile 2017 17:49
TRAM MONCENISIO 1958
Grazie giulio.51 e Censin 49 per i complimenti.
La foto è in Piazza San Michele nel lato opposto alla chiesa : di fronte ("in linea diagonale" )sorgeva infatti un piccolo fabbricato (cosiddetta "chiesetta") adibito al culto, poi sostituito da un' altra costruzione più grande, una sorta di Basilica, costruita negli anni Sessanta , circa 30 metri più indietro (più vicina cioè alla strada per il Cimitero Nuovo)
L'immagine da me proposta concerne quindi l'incrocio con l'attuale via Is Mirrionis (allora via Liguria). C'era anche l'autobus 3 che si fermava in quel punto (direzione Piazza d'Armi) : quella linea era un collegamento (chiamato all'epoca Autotram) col filobus 5, presumibilmente servita da Alfa Romeo 800 o da Tigrotto OM.
Tallero03
00martedì 16 maggio 2017 20:11
NEVICATA 1956
Piazza Yenne - Largo Carlo Felice. Cavi del filobus e binari (in verità scarsamente visibili nell'immagine). Nel '56 le linee 1 - 2 - 4 erano i tram urbani. Ovviamente le tramvie per il Poetto e Quartu completavano il quadro dei trasporti su rotaia. La linea M (la quale era sostanzialmente una riduzione della tramvia del Campidano) nascerà intorno al '57-'58: dapprima fino alla Stazione-Piazza Yenne e poi, com'è noto, dal dicembre '59, fino a S.Avendrace in occasione dell'assorbimento del 2. Certamente il materiale rotabile era divenuto consistente in quel torno di tempo con Ricostruite, Tallero, Padovane (Stanga) e Cittadella.
Riguardo i filobus, solo linee 5 e 7: il 6 era ancora servito da autobus (Borgo S.Elia-Clinica Pediatrica), in attesa dell'inaugurazione (luglio '56) della relativa filovia. Ma voglio credere che già in quell'inverno si effettuassero le corse di prova.
giulio.51
00giovedì 18 maggio 2017 14:31
Una bella immagine. Sembra una cartolina di una bella fiaba. Invece era la nostra bella Cagliari proiettata nella ripresa del dopo guerra , nel desiderio di espandersi e di non essere l'ultima ruota del carro. I cittadini si vantavano di poter usare i tram e i filobus...E quelle fitte ragnatele di cavi erano proprio un opera d'arte ...Peccato, si sarebbe potuto ampliare i percorsi e migliorarli. E' stato fatto un grande errore nel rimuovere tanti itinerari filoviari e sopprimere le tramvie.
Tallero03
00venerdì 26 maggio 2017 17:53
MERCATO CARLO FELICE
In primo piano cavo del tram e binario. Forse fine anni quaranta. Nell'immediato dopoguerra transitavano nel Largo (dopo la ricostruzione) le linee 1 - 2 - 3. Quest'ultimo percorreva l'itinerario Piazza Yenne -Buoncammino: ciò senza passare per via Manno (già chiusa ai tram dal dicembre 1942) bensì attraverso le vie Roma, XX Settembre, Sonnino, Piazza Garibaldi,via Garibaldi Piazza Costituzione, Terrapieno, "S'Avanzada", piazza Arsenale ! Poi nel gennaio 1950 il tragitto (come scrissi in precedenza) fu limitato al percorso Piazza Costituzione (Bastione) - Buoncammino (uscita da Porta Cristina): evidentemente il binario di via Garibaldi da allora fu utilizzato solo per entrata e fine servizio.
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