FILOBUS DI BOLOGNA

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Augusto1
00venerdì 26 dicembre 2008 17:00
per Trollino59
E come si fa a fare una rotonda filoviaria senza tutti quei pali, se non ci sono fabbricati a cui ancorare i trasversali? Se ci fossero alberi la palificazione non si noterebbe neppure. Il problema non è il numero dei pali, ma la mancanza di vegetazione.
BLINKY73
00venerdì 26 dicembre 2008 17:03

E' vero pero', quella piazza sembra quasi la ruota della fortuna!

Inqualificabile e di grande arretratezza culturale, invece, la decisione di aprire il centro al traffico la vigilia di Natale.

Almeno qui a Cagliari, per alleggerire il traffico delle feste il Comune ha suggerito, con grande senso dell'ironia, di.. non uscire di casa!

[SM=g8806]
Roberto Amori
00sabato 27 dicembre 2008 00:03
Rotonda Orsola Mezzini

Direi che avete ragione un po' tutti ma Augusto in particolare...
La rotonda si trova in una area periferica che qualche anno fa neppure esisteva. E' quindi ovvio che non essendoci edifici nei pressi cui ancorare le traverse si è dovuti ricorrere ad una palificazione più fitta a cui fissare in seguito dei semibracci. E' vero che sembra la ruota della fortuna: speriamo che giri nel senso giusto del Civis...



La rotonda è recente, sulla destra si raggiunge via Toscana dove da sempre c'è il filobus di S.Ruffillo, sulla sinistra si va verso la via Emilia e quindi anche al deposito autofiloviario delle Due Madonne. Andando sempre dritto, ipoteticamente, dietro al traliccio dell'Enel sulla sinistra si raggiunge il cantiere dell'Alta velocità per Firenze. Difatti una delle strade della rotonda, interdetta al traffico privato, porta al cantiere. Siamo vicini al punto in cui gli Eurostar scenderanno sottoterra per raggiungere attraverso una lunga galleria la stazione centrale di Bologna. Tutta la galleria è già stata completata ed ora si tratta di allestirla e rifinirla per il transito dei treni: tra qualche anno si andrà da Bologna a Firenze in mezz'ora.
TROLLINO59
00sabato 27 dicembre 2008 01:25
io ritengo che l'impianto filoviario, in ogni modo costruito, sia una questione di mentalità. a bologna, napoli o modena mettere pali e fili non è poi un problema di vita o di morte...
da noi ad ancona è invece una jattura ed addirittura per 1 palo in più (dopo averne evitati altri 4 o 5) si è deciso di non collegare la linea da Ponte della Ricostruzione alla nuova Piazza Ugo Bassi (Roberto ne sa qualcosa...), ovvero 50 mt di bifilare.

rotatorie a parte la mia vera preoccupazione per bologna è che tutto questo che si sta costruendo resti alla fine una semplice nuova filovia di San Lazzaro e dintorni percorsa da 2 Civis....
iltriestino
00sabato 27 dicembre 2008 09:38
Può anche darsi, è un problema di volontà politica da parte degli amministratori eletti e di capacità progettuale e realizzativa degli urbanisti e dei tecnici. Siccome è in parte il mestiere che faccio io, ne so purtroppo qualcosa (proverbio triestino: far e disfàr, xe tuto un lavorar... molto applicato ad ogni cambio di giunta).
Nel caso succedesse di non poter usare, in centro, la guida automatica, Bologna avrebbe comunque guadagnato una nuova linea - o sistema di linee - di moderni filobus, ma a fronte di un investimento molto maggiore e mirato ad altro, e che non ne sarebbe remunerato appieno.
Chiaro quindi che la potenzialità del sistema Civis va invece sfruttata al cento per cento, anche se non riesco a capire che vantaggio, in termini di capacità di trasporto, comodità, frequenza, velocità di trasferimento, presenti rispetto alla normale filovia in corsia riservata, e quanto ampio rimanga il distacco dalle potenzialità del Civis da una vera tramvia (che come sappiamo arriva fino ai 4500 passeggeri/ora).
Il problema dell'attraversamento del centro, con gli assi commerciali che "oppongono resistenza", è un problema urbanistico assolutamente reale e di tale portata che non può essere né affrontato né liquidato con battute o con prese di posizione affrettate. Richiederebbe invece una pagina apposita di discussione, e la conoscenza di studi basilari. La sua soluzione è da considerarsi essenziale per la buona riuscita (tecnica, politica e di gradimento da parte dei cittadini) di tutti i progetti di tramvia o filovia o altro che richiedano l'istituzione, in centro, di corsie riservate e rigorosamente protette. Il caso di Padova insegni finalmente qualcosa agli urbanisti.
Comunque, quando il bicchiere è mezzo pieno, prima di tutto bisogna cercare di riempirlo, e poi semmai far finta che ci si accontenta. [SM=x346226]
Augusto1
00sabato 27 dicembre 2008 10:29
per iltriestino
Io credo che sarebbe stato utile parlar meno e, come ha fatto Domenici a Firenze, tirar dritti per la propria strada costruendo una tranvia, che avrebbe innescato molte meno polemiche del Civis. Per il resto è una questione di mentalità, direi quasi di "humus": Roberto sa bene a Napoli come viene presa la rinnovata attenzione verso le linee tranviarie, altrove bisogna combattere, e combattere...
Il tuo proverbio è usato anche da noi: "chi fràveca e sfràveca nun perde maie tiempo..." (chi costruisce e distrugge non perde mai tempo).
iltriestino
00sabato 27 dicembre 2008 11:22
In questo ti dò ragione, poiché i problemi urbanistici dei centri storici e del rapporto fra la mobilità e il terziario commerciale non si risolvono con le "mezze soluzioni" di compromesso come il Civis, il Phileas e il Translohr, che, oltre ad essere fortemente limitative delle potenzialità effettive da conferire agli assi centrali di trasporto, sono anche una specie di "mezzo inganno", buono forse per non perdere del tutto i voti di una certa fetta di elettorato, ma politicamente inutile per acquisire consenso presso il resto dei cittadini, afflitti da reali problemi di mobilità che spesso solo la tranvia risolve.
Ricordiamoci ad esempio a Padova lo "specchietto per le allodole" della asserita sganciabilità del Translohr dalla rotaia, poi rivelatasi una bufala, ma per un certo periodo sostenuta e proposta, e facciamo mente locale alle effettivamente ridotte capacità del sistema realizzato, che non è stato propriamente quella rivoluzione della mobilità che era stata promessa, proprio perché si è andati in cerca di un compromesso "al ribasso".
Tuttavia sul tema dell'urbanistica commerciale, di cui ribadisco l'importanza, mi riservo di intervenire più in là, perché io stesso devo prima approfondire.
Invece mi pare di poter dire, con te, che una linea tranviaria ben progettata e ben realizzata, al 100% delle sue possibilità, come quelle di Firenze (linea 1), di Milano (metrotranvie) e Torino (almeno la linea 4) e di Bergamo, non potrà che migliorare, anche radicalmente, le prospettive di vivibilità delle rispettive città, come è stato poi almeno anche a Cagliari. In altre situazioni, il discorso sarà più grigio e sfumato... ma ne parleremo.
Roberto Amori
00sabato 27 dicembre 2008 12:37
Il problema di Bologna...
... è però stato proprio quello. Il sindaco... Quello subentrante a Vitali della sinistra che voleva i tram e che riuscì a fare approvare e finanziare il progetto delle tre linee fu Guazzaloca, della destra, che fortissimamente volle abrogare ogni cosa. A Firenze per fortuna Domenici non ha dovuto, sul piano della politica fine a sè stessa, combattere una simile battaglia: ha potuto, con poca serenità per l'opposizione dei commercianti e dei comitati, andare avanti con coraggio per la sua giusta strada. Qui a Bologna, e a Padova nello stesso periodo, è disgraziatamente accaduto tutto il contrario... E' c'è da essere contenti ad avere almeno avuto altre quattro linee di filobus perchè il rischio di finire come a Pescara, che dai progetti faraonici del Phileas si è passati ai minibus dal lunedì al venerdì, è davvero alto.
Il Civis prevede una affluenza oraria di 3000 persone\ora e un rischio che eventualmente potrebbe correre con un cambio di Giunta a Giugno è la modifica del percorso in centro. Non credo possa essere intervallato da passaggi di bus in quanto la sincronia dei semafori intelligenti è situata sul bifilare al passaggio delle aste. Il Civis, per scelta, non ha un motore diesel ausiliario straordinariamente potente come la flotta degli articolati MAN: è progettato per brevi percorsi alternativi e manovre in deposito che come è noto non prevedono linea aerea. Questo da un lato potrebbe essere un limite ma dall'altro stronca la cattiva, e non infrequente, abitudine di taluni filovieri " pigri " di non alzare le aste e raggiungere il primo capolinea utile dopo decine di Km. Qualche sera fa mentre andavamo alla partita ho visto un MAN seconda serie abbassare le aste per aggirare un piccolo incidente stradale all' Ospedale Maggiore, era a pieno carico ma rientrato sotto la linea aerea il filoviere, pur avendo diversi punti di tegolini, è arrivato sotto i miei occhi fino in centro e poi spero non sia arrivato fino a S.Ruffillo...

Augusto1
00sabato 27 dicembre 2008 13:48
Intanto, guida ottica o non guida ottica, a me sembra una bella macchina, e mi piacerebbe che circolasse anche a Napoli...
iltriestino
00sabato 27 dicembre 2008 21:31
bellissima [SM=x346227] [SM=x346227] [SM=x346227] , a parte il fatto che davanti ha una proboscide e di dietro pare avere le corna.... [SM=x346232] [SM=x346232] [SM=x346232] sarà per colpa della foto [SM=x346228] . E ha le gonne lunghe [SM=x346225] .
Cori x
00domenica 28 dicembre 2008 00:15
di ritorno...
dopo mesi....

Ebbene,anch'io la vedo esattamente come roberto,seguo giornalmente diversi forum di discussione,quelli che mi stan piu a cuore sono quelli di Paodva e Bologna,nella prima ci dormo,nella seconda ci vivo....

E' disgraziatamente sorprendente come due amministrazioni così vicine geograficamente abbiano la popolazione così disgraziatamente uguale,è un pensiero comune a Bologna ed a Padova quello che dove nasca una nuova opera molti a dar giù ogni sorta di maldicenza.Io il Civis dal vivo non l'ho mai visto,vedendolo dalle foto pare possa trasportare una decina di persone in più dei busotto che è si col motore MAN ma chiamiamolo col suo nome.La cosa drammatica è vedere linee come il 19 ed il 27 perennemente con corse bis tris e via dicendo per lo piu stracolme e poco sufficienti a trasportare i disgraziati clienti oltre via rizzoli/ugo bassi.....Così il 13 già in via toscana è sempre pieno,per tirare una boccata d'aria bisogna aspettare via lame....di ritorno lo ignoro... di sti tempi persino il 32 va in doppietta (anche quella stracolma)

Ho preso solo 10 giorni fa il film con Aldo Fabrizi e me lo son guardato per bene,direi che in 55 anni la gente bolognese non è cambiata proprio di una virgola,scene tipo "mi pesta i piedi""attenzione" o peggio "si puo spostare devo scendere?" capitano oggi così come allora nello stesso fastidioso tono della pellicola,maledetta disposizione dei sedili dell'atc e sui filobus e (e va anche peggio) sui mercedes citaro spesso anche sulla disgraziata linea 14....Io mi auguro che alla meno peggio fuori dalle scatole Cofferati affiancati ai civis ci siano Tram veri e seri.... quelli con almeno 5 casse farla drammatica,Bologna me ne rendo conto mese dopo mese ha veramente estremo bisogno di tram,e non come quello padovano,che per carità va benissimo,stretto anche quello,troppo corto nelle ore di punta troppo poche le vetture (16) ma si sa il potere nelle città in Italia non ce l'hanno gli industriali,i menager che spesso sono politici altrove,o alla bell'e meglio uomini d'affari grazie a Dio senza scrupoli....ma i bottegai,i sindacati,i piazzisti da 4 soldi,e la gente che preferisce manifestare rompendo le scatole e minacciare il prossimo che deve e vuole lavorare e magari fare anche esami universitari

(leggasi ascom)

E se si potessero omologare gli Hess anche in Italia?



Si sa il denaro però non dorme mai...



iltriestino
00domenica 28 dicembre 2008 14:22
Un cordiale bentornato a Cori, che era un bel po' che non postava ... Visto che sei girovago, ti credevamo rapito dai ribelli ceceni o dai pirati somali!
Ciao
Cori x
00lunedì 29 dicembre 2008 07:39
hahahahaahahahaha no no,tra "lavoro" e sentimenti,era meglio se mi mettevo a giocare a dadi da solo..... saluto e faccio gli auguri a tutti in special modo a Roberto Augù e Xj6 che pare stramazzato nel silenzio! Oddio,si son 6 mesi o più che leggevo e non postavo.

Oh ma nessuno dice nulla? Grazie trèstèn!

http://www.o-zoners.com/eurostar/

Ora viaggio anche senza i 180 euro di abbonamento mensile PD-BO in ES.
XJ6
00lunedì 29 dicembre 2008 13:51
Stramazzato sarai tu! [SM=x346243]

Comunque, bentornato. Quand'è che ti hanno tolto la camicia con le braccia lunghe lunghe che si annodano dietro?

[SM=g8806]
iltriestino
00lunedì 29 dicembre 2008 20:49
Filobus Hess
Grazie Cori del bel documento fotografico, gli Hess vanno in alcune città svizzere, in particolare a Ginevra e a Zurigo.
Però questi megafilobus biarticolati non mi pare siano compatibili col Codice della Strada italiano. Dovessero poi realmente circolare nelle nostre città, ben pochi sarebbero i percorsi possibili, date le dimensioni "tramviarie" del mezzo e la necessità di avere capolinea di grande vastità e di farli circolare in sede riservata per evitare problemi agli altri veicoli, specie in curva. Forse Milano sulle linee 90/91, ora che sono quasi del tutto in sede riservata, e pochi altri percorsi in altre città ...
Senza contare che corsie preferenziali bidirezionali con mezzi non a guida vincolata sono meno sicure delle analoghe sedi solo tranviarie, e rispetto a queste devono essere notevolmente più larghe.
L'allestimento interno adottato in Svizzera, che privilegia sedute parallele doppie bilaterali, quindi con molti posti a sedere e pochi in piedi, favorisce la comodità sui lunghi percorsi ma limita il numero di passeggeri ospitabili. Sicché dove sarà il vantaggio rispetto agli articolati normali sulle nostre linee urbane, che hanno le fermate ogni 300 metri?
Oltretutto le nostre aziende, se li avessero in versione ad alta capacità, quindi con più passeggeri/veicolo, li utilizzerebbero di sicuro con frequenze diminuite, per mantenere intatta la capacità oraria della linea rarefacendo le corse e risparmiando sul personale, e pare che a Ginevra sia successo proprio questo.
Roberto Amori
00martedì 30 dicembre 2008 00:29
Megafilobus
Potrebbe non essere del tutto così. Purtroppo non ho foto ma un filobus di 24 metri è già venuto a Bologna e coi tecnici ATC ha girato per Parma. L'impressione ricevuta è stata ottima e mi hanno giurato non ci fosse alcuna differenza con la manovrabilità di un normale snodato...
Non è un caso che Bologna da diverso tempo gradirebbe avere una decina di queste macchine, il problema è che l'ultimo grande appalto è stato vinto dalla Irisbus che purtroppo non ha in catalogo simili macchine. Mi è stato riferito che la stessa legge CE che consente al Civis di oltrepassare i 18 metri prevede che un mezzo omologato in un qualunque paese della Comunità, in questo non la Svizzera ma la Francia per i Megatrolleybus, estende automaticamente l'omologazione anche agli altri Paesi. Da qualche parte ho quella legge, vedrò di trovarla...
Cori x
00martedì 30 dicembre 2008 05:37
Lasagna notturna
Barbapapà ti voglio bene,lo sai già.....

Trèstin & Roberto:Ginevra la conosco piuttosto bene,ho frantumato le p.. a diversi autisti nel tempo(novità eh) sul modo di guidare megatrolley tram e compagnia bella tanto da averne pure un libro preso in stazione (cornavin) che francamente per il costo una vera delusione in compenso da mesi come al solito giro su sto sito togliendo tutto l'ambaradan l'homepage è curata anche nei dettagli,una vera cannonata! Calcolato anche il fatto che lassù molti amano i vecchi mercedes 0405 e gli hess in cabina sono molto simili non vedo alcuna difficoltà nel farli girare in Italia

HESS SWISSTROLLEY MAXI

lungo 25 largo 2.50 188 posti il resto s'attacca

Usandoli "occasionalmènt" in genere i nonni sono gentili e non stridulano frasi minacciose,belle gnocche ad ogni fermata insomma un vero paradiso per chi usa i mezzi,e come i loro orologi spaccano il minuto.Li vedrei benissimo a Bologna,specie nei viali o in viale indipendenza visto il futuro civis,e nelle larghe via Rizzoli/U.Bassi,per le stradine strette non c è alcun problema,anche la svizzera come il resto d'italia ha stradine strette perchè medievali quindi qui in gioco c è e rimane solo la politica,linee come il 13 proprio corte non sono e nemmeno linee come l'11,19,20 ed il 27 oggi servite da bus corte non lo sono affatto

Facendo una panoramica in Italia li vedrei bene a Torino,Milano,Genova,Verona,Venezia al posto del tram in P.le Roma,Bologna,Roma,Palermo....non male direi avrebbero i loro clienti seri invece che Sanremo che pareva avesse intenzione di prenderli,di sicuro non farebbero la fine dei van hool leccesi....

Senza evasioni il disorso poi sull'omologa,beh sappiamo in molti che in materia di trasporto pubblico le imprese devono attenersi alle norme europee mentre per le gare si devono attenere ai regolamenti delle P.A.che francamente sono in classico giro di boa uno in contrasto con l'altro tanto da creare scatole cinesi dagli effetti già visti ad esempio proprio a Bologna e Padova.

Nota mia:Pensare che il comitato vittima della rotaia per perorare la sua causa non so con che criterio sicuramente non certo alla legge ex 241/90 ha fatto un esposto contro il comune la ditta costruttrice della rotaia e la lohr per una fantomatica non omologa da parte del minis.dei trasporti.Punto primo si sa non c'è bisogno del pollice insù del ministero se la ditta ha già ricevuto l'ok dal comune ex art 117 cost e riformula titolo V cost.poi se il comune non vuole mollare la carta non si puo fare nulla,non sono obbligati....Questo per cosa dire? Che per un omologa di un mezzo di oltre 18m il ministero oggi giorno non ha alcuna competenza se non quella di dar foglio di via grazie alle leggi UE seguenti i famosi 3 pilastri su coi si fonda l'unione,al 2 pilastro si liberalizza il commercio,l'attività tra enti e tra pubblico e privato,coì nel nostro caso ecco che un Hess extracomunitario perchè svizzero in virtù degli accordi tra CH ed UE possono circolare se richiesti a Stoccolma come ad Atene senza bisogno di omologhe locali se depositate direttamente nel registro delle imprese europee sentito il parere della commissione competente. E' successo per il Civis nel 2004,il Translohr,il TVR così come per tutte le licenze di assemblaggio da holding a carrozzeria privata vedasi Noge,Castrosua,Heuliez,Karosa,Jelczc,De Simon che assembla il translohr( e li sono le omologhe non al comune di padova brutti stupidi)

Questo è un sando, se chiama San Crispino, che protegge il bianco, il nero e il burino.

Vabbè saremo puro burini ma beata l'ignuranza, se stai bene de mente, de core e de panza!!




birillo2000
00martedì 30 dicembre 2008 20:48
Ciao, per iltriestino:riguardo al capolinea dei biarticolati la soluzione è molto semplice: non si fanno i capolinea ma si fanno circolare con capolinea di transito.Auguri a tutti.
Roberto Amori
00mercoledì 31 dicembre 2008 18:38
ROSSO BOLOGNESE
Come sapete gran parte dei mezzi pubblici bolognesi è sotto riverniciatura: da arancione ministeriale a rosso bolognese.
Ultimamente si è passati ai filobus Bologna 1° serie, la prima come potete vedere qui sotto è stata la 1038 che però ha conservato chissà perchè il musetto arancione. Quindi si è passati alla 1029, un numero che piacerà agli amici napoletani ma che qui è uno snodato Man, a cui invece è stato verniciato di rosso pure il musetto.




Già che ci siamo metto qualche altra immagine delle ultime riverniciature:



Questo è il Man Busotto 700, praticamente è identico al filobus sopra ma in versione 12 metri. Pure i filobus sono Man Busotto anche se la flotta di questi è molto più consistente.




Particolare del frontale. Il veicolo è appena uscito dalla carrozzeria e non ha ancora ricevuto i loghi di fabbrica, il logo ATC, gli adesivi di entrata e uscita e così via. Questa foto è ripresa al Deposito Ferrarese mentre quella del filobus è al Deposito Due Madonne.




Precedentemente la 700, uno dei Man Busotto in versione extraurbana per l'aeroporto aveva questa livrea.
La foto è stata scattata il 2 Agosto quando, come gli altri anni, sono andato alla commemorazione della strage: senza accorgermene ho fatto la fotografia mentre l'orologio in alto fermo per sempre alle 10,25 ora dell'esplosione coincide con quello, in uso, sopra il porticato dell'ingresso principale...

Augusto1
00giovedì 1 gennaio 2009 03:58
per Roberto
Il busotto 700 sembra anche (mi sbaglierò...) aver ricevuto una finestratura differente, con l'apertura possibile di tutta la metà superiore di ogni finestrino verso il basso, in luogo del "rettangolo" a scorrimento laterale. A Napoli queste macchine da 12 metri con la porta paracentrale e quella anteriore (e identico allestimento) li ha la CTP, e anch'essa le ha in corso di ricondizionamento in questo periodo.
Roberto Amori
00giovedì 1 gennaio 2009 04:51
SORBOLE AUGUSTO...
mo' che ti scappasse mai una volta qualcosa...
Innanzitutto Buon Anno. Hai visto bene come sempre: ora le finestrature si abbassano per metà vetratura, credo che si una esigenza della metà stagione quando il riscaldamento è già spento ma non è ancora ora di accendere il climatizzatore. Comunque sono meglio così i finestrini, in particolare al capolinea, a macchina ferma, fa un caldo da morire d'estate. Certo sperare che poi la gente li chiuda tutti è dura...
Ciao
TROLLINO59
00venerdì 2 gennaio 2009 23:37
3-1
Oggi incontro sul campo delle circolari bolognesi...

Autobus batte Filobus 3-1 [SM=x346222]

Realizzazioni: per i padroni di casa 2 Man Bussotto, 1 Iveco, 1 Breda 003 per gli ospiti...
annullata una rete stamattina al Breda 010, che circolava mestamente ad aste abbassate...

Non capisco tale sconfitta sul "campo circolare". su 4 tabelle 3 diesel (ci potevano mettere dei metano almeno..).
sarà stata colpa della galaverna gelida? alle 8.30 il bifilare dei viali era bello bianco... [SM=x346230]

altra jattura:
in via rizzoli intorno a mezzogiorno vedo passare 3 mezzi della linea 13. erano 3 Cityclass... [SM=x346221]

vabbè dai, i filobus oggi erano decimati dall'influenza.. [SM=x346236]
Roberto Amori
00sabato 3 gennaio 2009 11:09
Per Francesco
Intanto potevi pure dire di essere nei paraggi, dato che anche io sono andato in centro a fare fotografie...
Dunque, ieri mattina alle 5,30 il tecnico di turno reperibile è stato buttato giù dal letto ed è dovuto andare in linea con 3 gradi sottozero. I filobus in diversi punti si piantavano e non riuscivano a proseguire a causa del ghiaccio sul bifilare. Purtroppo erano tutti dotati di pattini in carbonio che non riuscivano a captare corrente mentre sarebbero stati più idonei quelli in ghisa. Più tardi ( io ho dormito fortunatamente fino alle 9,00 ) il bravo tecnico mi ha detto pure che, come se non bastasse, alcune sottostazioni scattavano in blocco spegnendosi. Si imputa questo al fatto che l'ultima corsa filoviaria è stata effettuata nel primo pomeriggio del 31 cosicchè arrivati al 2 Gennaio il ghiaccio accumulato era davvero in eccesso. In città come Mosca dove è normale avere giornate con 15 gradi sottozero questo non avviene perchè i filobus e i tram vanno continuamente giorno e notte.
Nel pomeriggio ho avuto due ore libere e sono stato in centro a passeggio con la mia digitale: le Circolari non erano ancora filoviarie mentre gli snodati Man dalle 15,00 in poi erano regolarmente in giro in gran numero.

Io sinceramente ero più concentrato su alcuni aspetti del Civis a cui sto lavorando ed agli amati bus Menarini 201 che da tre giorni, come modello, sono entrati al 30° anno di ininterrotta attività a Bologna.



Di una flotta gigantesca che ha caratterizzato tutte le strade di Bologna per tre decenni ne sono giusto rimasti qualcuno: sono sempre belli e dalla linea ancora moderna. Il loro rombo è caratteristico ed alcuni autisti, fra l'altro tra i più giovani, ne sono innamoratissimi e cercano di averne una disposizione nel proprio turno. Non si piantano mai giorno e notte, estate e inverno. Una macchina azzeccatissima che si è ripagata da sola più volte. Qualche giorno fa l'extraurbana 447 è stata portata via per sempre: per andare verso il carroattrezzi che l'avrebbe portata dal demolitore c'è andata da sola accendendosi, con questo gelo, al primo colpo dopo tre mesi di fermo nel piazzale delle vetture radiate...
Augusto1
00sabato 3 gennaio 2009 11:32
Menarini 201 per Roberto
Immagino che ti interessarai per farne preservare almeno una... [SM=x346239]
TROLLINO59
00sabato 3 gennaio 2009 12:28
non ti ho chiamato semplicemente perchè avevo lasciato a casa il cellulare personale con il tuo numero.
cmq ieri mattina alle 9 c'erano la 003 in regolare servizio, mentre la 010 tornava in deposito con aste abbassate. nel pomeriggio, intorno alle 14.30 c'era solo la 003.
anche a me era venuto in mente il problema del ghiaccio ma non credevo fosse così grave.

a proposito di vecchi bifilari ogni volta che vado in tribunale non posso non guardare la vecchia linea che passa per di lì, tenuta in ottimo stato anche se non credo serva più a nulla...

più tardi vi posto foto fatta dell'incrocio a X di via rizzoli per il cambio di "direzione" delle linee 13 e 14

Cori x
00sabato 3 gennaio 2009 15:01
Tributo al modello 201
hahahahaahahahahaha da bambino e da adulto,Roberto,mi sa che quell'amore per le 201 è condiviso anche da me,anni fa lo prendevo ogni mattina sull'11,adesso è un po piu raro,porta fortuna comunque,ogni tizia ignara della mia passione che è salita con me anche per una sola fermata,beh...sapete come vanno queste cose hahahahahaahaha

viva le 201 che per me sono il ricordo di bambino al lido di Venezia,se non erro poi le veneziane avevano il muso piatto o cmq piu stretto....



si lo dice il libro dell'Actv e Giovanni Kaiblinger su aresdark da dove prendo sta foto


Roberto Amori
00sabato 3 gennaio 2009 15:17
Per Augusto, Cori e altri nostalgici
Il bravo Federico ci ha già pensato, si è preso la Pat.D e si è comprato uno dei Menarini 201 Extraurbani dismessi qualche anno fa dopo una lunghissima carriera... quante volte li ho presi da ragazzo.



La sua 608 è tenuta in perfetto stato in un posto a sua disposizione in Romagna ma ogni tanto la si vede a Bologna in occasione di viaggi organizzati tra appassionati o quando va al Deposito Due Madonne per la manutenzione.




Nel 2005 ancora ne circolavano qualcuna: bellissime, dalla linea filante con due sole porte sul fianco in testa e al centro, il bandone coi fendinebbia per i lunghi viaggi nelle notti invernali verso l'Appennino. Qui la 605 è per una delle ultime volte in sosta in via Marconi ripresa proprio nello stesso anno in cui è stata demolita

TROLLINO59
00sabato 3 gennaio 2009 22:48
un tributo ai maestri filovieri bolognesi.



Roberto Amori
00domenica 4 gennaio 2009 19:29
Bella foto...
... Francesco.

C'è un secondo incrocio simile, sempre in centro in Piazza Malpighi, dove il 13 e la 14 si scavallano.



Ultimamente l'ATC sta seriamente ripensando la propria filosofia al riguardo dei bifilari doppi. Probabilmente in futuro i bifilari torneranno comuni a più linee com'è giusto che sia. Ho visto le carte con i progetti del Civis in centro: in una città di medie proporzioni come questa è del tutto impossibile, in diversi punti, inserire 4 nuove linee assieme a quelle già presenti se ognuna ha il suo bifilare.

In piazza dei Tribunali, come in altri punti della città, è presente un lungo bifilare in disuso ma, come hai visto, perfettamente mantenuto. L'ultima volta che ci è passato sotto un filobus è stato nel 1978 quando, ad un anno dalla decisione aziendale di sospendere l'esercizio filoviario sulla linea 46 S.Ruffillo, i filobus invece tornarono per qualche tempo. L'unica differenza era che agli storici snodati Macchi sempre impiegati su questa linea dal 1964 al 1977 subentrarono i filobus Fiat 2411 ricostruiti dalla Menarini.
Sono ormai 30 anni che quel bifilare è inutilizzato: un tempo da S.Ruffillo i Macchi arrivavano in Piazza Minghetti e per tornare indietro percorrevano appunto piazza Cavour, i Tribunali, i Viali dove già allora avevano un bifilare proprio separato dalle circolari, Porta S.Stefano e poi su per Via Toscana fino a S.ruffillo. Oggi i filobus della linea 13 arrivano ancora da S.Ruffillo ma una volta giunti in piazza Minghetti proseguono per tutto il centro per potere raggiungere la lontana Borgo Panigale.



Oggi la piazza si presenta così ma un tempo era percorsa dai filobus persino nell'altro senso: erano gli anni '40 e questo fu un esperimento filoviario finito male con tutte le vetture sequestrate dai tedeschi.



Nella bella foto della collezione di Antonio un filobus arrivato da S.Michele in Bosco si dirige verso Piazza Cavour. Le inquadrature di queste due foto sono prese dalle stesso punto.

Augusto1
00domenica 4 gennaio 2009 19:36
Bifilari doppi e "scavallanti"
Ne parlavo con Roberto la sera del 31 al telefono: è l'unica cosa delle filovie bolognesi che non condivido...
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