I VECCHI TRAM DI CAGLIARI

Aggiungo anche l'altro lato della 318.
Posso confermare - indirettamente - quanto afferamato da Carthago.
Infatti i segni sono purtroppo della foto e poi ho anche la foto che ritrae la 319 anch'essa sopra un carrello e nelle stesse condizioni di parziale montaggio.

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PS: Ti ho reinviato la mail, avevo sbagliato l'indirizzo (c'era una "e" di troppo, causa similitudine)

E sì, da questa foto si vede meglio, è una vettura nuova.

Che foto commoventi... e che fanno rigirare il coltello nella piaga!
Si vede che Claudio non è addentro alla storia dei tram cagliaritani: ma come si può pensare che sia un tram vecchio destinato al restauro?
E poi occhio di lince Carthago che ti adocchia la trifase dei tempi andati...
Curioso che arrivarono già coi numeri di matricola ed il caratteristico fischio sul tettuccio.
Sarebbe bello costruirne uno ex-novo con progetti, rifiniture ed equipaggiamento elettrico originale!

Come avevo già detto, ecco l'immagine della 319 - gemella della 318.

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Poi ho raccolto qualche informazione e confermo che nei Tram fu installato un dispositivo che permetteva di tacitare la suoneria dopo la chiamata a richiesta.

Questo al momento l'unico riferimento:

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Penso che sia solo un riferimento casuale ma simpatico.
Il disegno è firmato Bob '63. Qulacuno sa darmi qualche altro particolare?

Bellissime le foto della 319! Devo dire che rendevano di più con il fanale centrale piuttosto che con i doppi fanali.
Per Tramvie Ca: hai foto delle "Padovane" e delle "Biella-Oropa"?
Forse l'ho già chiesto, ma le ex Biella-Oropa nelle foto ante ricostruzione adottaono una livrea a tinta unita tutta chiara; sai dirmi di che colore esattamente?
Grazie!

per quanto concerne il colore delle quattro ex Biella Oropa, erano bianche sia prima della ristrutturazione che dopo. La ristrutturazione si rese necessaria per i danni subiti pressochè da tutte le vetture durante la guerra ed in tale fase sono stati montati due fanali per testata al posto di quello centrale originale. Peraltro dopo la ristrutturazione tali macchine hanno fatto servizio solo per alcuni anni in quanto vennero demolite e gli assi motori furono utilizzati per la costruzione dei treni per il Poetto ( serie 301/304), entrati in servizio nel luglio del 1949. Relativamente alle Padovane, il sito è pieno di foto!!

Grazie!
Le ex BI-Oropa con 2 fanali non erano granchè...

Da una relazione del 1947 (?) si evincono spunti interessanti sulle linee e sulle ipotesi di sviluppo.

La relazione è proprio incentrata sulle esigenze di mobilità di Cagliari.

Partiamo dalla linea 1 e 2

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Linea 3.

Tale linea entrò in funzione nell'Agosto 1947

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Concludo con questo ultimo stralcio:

Alcune considerazioni:
1) Ho datato la relazione nell'anno 1947 perchè si cita l'acquisto di un nuovo gruppo raddrizzatore (se è lo stesso ho un documento che lo dtata in quell'anno) e in un passaggio relativo agli investimenti che rappresenterebbero una % degli incassi di tale anno

2) Trovo personalmente interessante la possibilità di far coesistere insieme le linee tramviarie con quelle filoviarie ed automobilistiche.

3) interessantissima - anche se avveneristica- l'idea di una discenderia per collegare piazza palazzo con piazza Yenne.

4)Già si pensava ai futuri sviluppi della città e ai collegamenti con l'aeroporto

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Comunque negli anni '50 vennero concretizzate molte di quelle idee, e con tempi di realizzazione impensabili al giorno d'oggi, che per stendere qualche chilometro di tranvia si impiegano anni!
Le filovie italiane di quegli anni restano, secondo me, dei capolavori elettromeccanici ed estetici (gli ex sindaci inorridiranno per questa mia affermazione).
Avevamo le famose dorsali tranviarie e le abbiamo distrutte senza pensarci troppo su, mentre nelle città del nord si provvedeva saggiamente a sostituirne i binari, dotarle di nuovi rotabili e modernizzarle.
Abbiamo passato 40 anni a esorcizzarne ogni possibile ricostruzione ed il risultato è sotto gli occhi ogni giorno.
Certo, in quegli scritti c'è qualche ridondanza ed ingenuità, ma almeno c'era il coraggio di proporre soluzioni anche ardite od estroverse, ma basate sempre su problematiche concrete senza troppe analisi scientifiche!
Le "discenderie" rappresentano senz'altro l'apice dell'apertura mentale di quel periodo che stranamente, ma forse per scarse risorse finanziarie, non prendeva in neppur lontana considerazione qualche tunnel qua e là.
Ci resterà per sempre la curiosità di vedere quel filobus arrivare da viale Merello, imboccare il Corso, ed effettuare un'improbabile svolta in via Sassari...

Tramvie Ca, 16/09/2011 20.22:

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Poi ho raccolto qualche informazione e confermo che nei Tram fu installato un dispositivo che permetteva di tacitare la suoneria dopo la chiamata a richiesta. ..........................

Qulacuno sa darmi qualche altro particolare?

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Forse sono in pochi a sapere che se oggi, in qualunque mezzo pubblico d'Europa si prenota una fermata a richiesta, con accensione del display che informa il passeggero dell'avvenuta prenotazione, ebbene tale dispositivo fu progettato e brevettato,alla fine degli anni '50, dall'ing. Francesco Gelli, Direttore delle Tramvie cagliaritane dal 1944 fino a metà degli anni '60! Tale dispositivo fu installato per la prima volta nei tram di Cagliari in quegli anni e consisteva nell'accensione di una luce rossa posta sul cassonetto di manutenzione di ciascuna porta della vettura, che si accendeva contestualmente alla pressione del pulsante di richiesta di fermata, permettendo un solo squillo del campanello e impedendone ulteriori fastidiosi squilli nonostante le successive pressioni del pulsante. Una spia sul quadro comandi della vettura informava il conducente della richiesta di fermata. L'apertura di una sola porta alla fermata resettava il sistema. Da allora ad oggi non è cambiato nulla: certamente l'elettronica ha sostituito il classico relais che presiedeva al funzionamento e i cartelli luminosi "FERMATA PRENOTATA" o "STOP REQUESTED" hanno sostituito le luci rosse sulle porte.

Onore al merito per un grande tecnico che, ricordo, fra il 1947 e 1949, progettò e diresse personalmente la costruzione integrale delle motrici 301/304, dei relativi rimorchi 221/226, la ricostruzione delle vetture a due assi 40/45 e 140/145 sui truck originali delle vetture 1/8 del 1914 e 11/16 del 1922, la costruzione dei rimorchi a due assi serie 200: tutto materiale costruito INTEGRALMENTE nelle officine sociali di Quartu!

Nello stesso periodo fiorivano vari progetti per la sistemazione della via Roma.
Dall'Unione Sarda dell'epoca, ecco l'immagine della pensilina e la sua descrizione:
"La pensilina progettata, oltre ad avere un’area ricoperta utile di circa 100 metri quadri, è dotata di due corpi laterali, che danno alloggio ad una edicola, ad un bar, ad un locale riservata al personale del servizio movimento e ad un ufficio tessere ed abbonamenti che contribuirà ad agevolare gli abbonati."

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Nello stesso periodo (1947) si da corso allo studio per un nuovo centro Tramviario e per l'acquisto di un nuovo gruppo di conversione.
Quest'ultimo si rese necessario sia per l'aumento di potenza richiesto dalle linee e dalle motrice e sia per l'obsolescenza del vecchio gruppo.
Infatti il gruppo fino ad allora esistente era stato messo in salvo durante la guerra e poi successivamente riparato e rimesso in servizio.

Nel frattempo, era anche aumentato e significativamente il flusso di passeggeri:

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Il 3 Febbraio 1944 era ripreso il servizio Cagliari - Quartu con due treni portati subito a 3.
Il 26 Giugno 1944 invece riprese la linea per il Poetto anche a seguito delle richieste del commando Alleato che hanno stabilito una zona di riposo al Poetto per le proprie truppe.

Cari amici,

Tornando un po' indietro nel tempo e nel sito vi posto la relazione con l'aggiornamento dei dati sia delle motrici e sia delle rimorchiate a tale data.
Questa relazione è successiva di due mesi a quella che postai all'inizio dei miei interventi.

Partiamo dalla 1, che fu trasformata in rimorchiata.
Le informazioni che pubblico avvallano le informazioni note che indicano che le motrici fuorno ricostruite e successivamente riequipaggiate assumendo la numerazione 40-45, per un totale di 6 vetture.

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Proseguendo, a tale data la 17 non era ancora diventata la 20

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Infatti non compare la 20.

Invece della 22 si dà una importante informazione:
"E' la motrice con la quale abbiamo iniziato il servizio il 3 Febbraio 1944".
La linea ripristinata fu quella del Campidano.

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Proseguendo giungiamo alle 31/34, dette giardiniere.

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