Prendendo spunto da un servizio del TG5 di ieri...
Il Tg5 delle 20 di ieri ha evidenziato un problema non di poco conto che, oltretutto, ha interessato anche me due anni fa. Ecco il testo del servizio:
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Autovelox: incubo per gli automobilisti, manna per i comuni
La parola d'ordine è "fare bilancio". Per molti comuni d'Italia l'uso dell'autovelox è diventato il modo non solo di castigare gli Schumacher di provincia, ma soprattutto di aggiustare i conti locali. Gli automobilisti indisciplinati stanno facendo la fortuna delle casse comunali. Per capire, ecco le cifre. Secondo i dati dell'Adusbef le entrate sarebbero più che floride: ogni apparecchio - il più delle volte accuratamente nascosto - frutterebbe da 750.000 a un milione di euro l'anno. Le associazioni consumatori lanciano un allarme: troppo spregiudicato l'uso che i comuni fanno del controllo elettronico del traffico. Anzi, si ricorre a ogni trucco pur di pizzicare chi non rispetta i limiti di velocità. A Finale Emilia, nel modenese, l'autovelox è stato camuffato persino su una vettura del servizio di assistenza domiciliare, oppure usando i mezzi dell'ufficio tecnico. A Roncofreddo gongolano. Il comune sulla superstrada che porta a Roma, ha l'autorità su appena 1200 metri. Un chilometro e poco più che rende migliaia di euro. Anche qui, il telelaser è occultato in una posizione difficile da individuare tra filari di viti e alberi di ciliege. La verità è che solo nel 2003 nelle casse di Roncofreddo sarebbero entrati circa 600.000 euro. Ma non è un problema solo emiliano. Fiumicino è un piccolo comune alle porte di Roma famoso per il porto, il pesce fresco ma soprattutto l'aeroporto più importante d'Italia che proprio da Fiumicino prende il nome, anche se intitolato a Leonardo da Vinci. Ebbene l'aeroporto è una vera miniera d'oro perché dei tre autovelox in funzione quasi tutti i giorni, almeno uno è sempre posizionato sulla autostrada che porta ai terminal dove, incredibilmente, il limite di velocità è di 40 chilometri orari. Quante auto transiteranno su quella autostrada per andare allo scalo ? Nessuno ha fatto i conti. Sono però migliaia e migliaia al giorno e con quel limite messo lì che sembra fatto apposta per essere violato, il gioco è fatto. Soprattutto per le casse del comune di Fiumicino.
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Orbene, nel mese di agosto 2003, precisamente la vigilia di ferragosto, io stavo percorrendo la famosa E45, al fine di evitare le code sulla A1 all'altezza di Firenze, ed ero diretto a Venezia. Dopo un paio di mesi, mi arrivò a casa una maximulta dalla Polizia Municipale di Roncofreddo, chiamata in causa proprio in questo servizio. Mi si contestava l'infrazione di eccesso di velocità (140 km/h contro il limite di 90, per giunta in un tratto di strada a due corsie per senso di marcia e con relativo spartitraffico centrale, cioè una vera e propria autostrada!), senza che al verbale fosse accluso, come prassi vuole, la fotografia della mia auto immortalata al momento dell'infrazione. La sanzione consisteva in una multa di circa 350 euro, nonchè la sanzione accessoria di 10 punti in meno sulla patente. La firmataria della multa era l'agente Katia Pierantozzi, nota per essere stata più volte intervistata in televisione. Ovviamente io contestai immediatamente il verbale, inoltrando la relativa opposizione al Comune di Roncofreddo. Per fregarmi, cosa fecero? Mi inoltrarono una convocazione in loco alla quale, logicamente, non potevo presenziare data la distanza. Dopo alcuni mesi, mi arrivò un decreto di rigetto del ricorso, con il cosenguente aggravio di spese, e la multa salì a circa 700 euro. Un mese più tardi, mi giunse persino un altro decreto di aggravio di spese in quanto, udite udite, non avevo segnalato chi era alla guida dell'auto: a questo punto credo che, avendo fatto personalmente ricorso su un'auto intestata a mio nome, a rigor di logica avrei dovuto essere automaticamente, si presume, io stesso il conducente. In ogni modo, per tale motivo, mi è stata affibbiata una nuova multa di altri 350 euro che ho dovuto pagare, insieme alla multa precedente, per non avere altri problemi (già siamo ad oltre 1000 euro). Da notare che, pagando questa ultima multa, teoricamente avrei dovuto avere la decurtazione dei punti dalla patente, anche se poi una recente sentenza della Cassazione ha stabilito che il pagamento del verbale evita del tutto la stessa decurtazione. Come se non bastasse, meno di un mese fa, mi arriva un quarto verbale dove si contesta il ritardato pagamento dei precedenti con l'apertura di una cartella esattoriale, conciliabile con un ennesimo pagamento di altri 350 euro (e con questa siamo a 1.400!). Non avendo altra scelta, ho pagato anche questa, ma siamo sicuri che la storia sia finita qui? E, più di tutto, da notare la "solerzia" con cui il Comune di Roncofreddo ha ripetutamente battuto cassa dal sottoscritto. Al momento, sto vedendo se posso contestare in modo più energico il tutto, magari con l'ausilio delle associazioni consumatori (sono socio del Codacons e dell'Associazione Consumatori Utenti), ed anzi, se qualcuno di voi potesse darmi qualche valido suggerimento, gliene sarei grato, ma credo che davanti a tutto ciò ci sia poco o nulla da commentare: oltretutto, il servizio proposto dal TG5 già da solo è più che sufficiente...
P.S.: Dimenticavo: a tutt'oggi i 10 punti non mi sono stati più tolti, e questo rafforzerebbe ancor più l'ipotesi che per il Comune di Roncofreddo è soltanto una questione di accumular quanto più denaro possibile da spillare agli automobilisti: ma se ciò avvenisse, inutile dire che questa volta farò fuoco e fiamme....
[Modificato da pabbamo 23/05/2005 10.59]