Caffè riposato (L'Archivio di Tram Caffè)

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AL PAÇIO
00giovedì 21 settembre 2006 01:48
DOVE ERAVAMO RIMASTI
Mi scuserà la buonanima di Enzo Tortora per la citazione voluta.

Beh, io il servizio fotografico tranviario di cui vi parlai 1 anno fa e più l'ho fatto; in GERMANIA (Berlin, Potsdam e la f.t. di Strausberg), POLONIA (Warszawa e Krakòw), BIELORUSSIA (Minsk), CEKIA (Praha) ed AUSTRIA (la f.t. di Salzburg); e pure la foto rituale di me col tram in un capolinea berlinese... Ho anche imparato a "surfare" sul tram praghense (di cui una racchetta era davanti il nostro hotel) [SM=x346232] ...
se ancora v'interessa il reportage...
Offeso ? e per cosa ? No no, ho peregrinato, sono stato in giro e sono tornato, ho avuto i miei malesseri e sono tornato, ho pure imparato un po' il russo [SM=x346239] ... sono stato 3 mesi col fiato della morte sulle spalle (incidente)... ed anche stavolta sono tornato, per fortuna illeso [SM=x346220]
CHE GRAN BUCIO DE ... FORTUNA (come si dice a Roma)
volevo simpaticamente ringraziare quanti mi abbiano cercato

ps: per paolo (grazie e IDEM): confermo, é PETERBURG e non "petersburg" (col genitivo sassone inglese), il cartello sulla strada MINSK-MOSKVA, tra Smolevici e Zodino ha confermato.

dove eravamo rimasti... rieccomi qui, dopo aver attraversato la morte ed essere fortunatamente tornato [SM=x346220]
Augusto1
00giovedì 21 settembre 2006 09:25
Sei tornato, finalmente!
Ci fa molto piacere, ne parlavamo anche da vicino e stavamo per assoldare un detective privato tipo "Jim Rockford" per trovarti. [SM=x346232] Ma in tutto questo peregrinare la patente te la sei poi presa?
mark815
00giovedì 21 settembre 2006 13:23
Bentornato anche da parte mia caro Alpacio.Fa piacere rileggere i tuoi post.
[SM=x346219]
Paoloilfiorentino
00giovedì 21 settembre 2006 17:04
Una graditissimo ritorno
Ben tornato, caro collega!
Paolo
AL PAÇIO
00giovedì 21 settembre 2006 17:16
Vi ringrazio per l'interessamento [SM=x346220] ... Riguardo la patente, beh... da un po' di giorni sono tornato fra i vivi, e vediamo di riprendere pure con le guide... e con i reportage all'estero (tra circa 1 mese). Hmmm, mi sa che dovevate assoldare Jules Maigret [SM=x346232] [SM=x346232]
T.J.
00giovedì 21 settembre 2006 20:13
Caro collega...
Caro collega Al Pacio, BENTORNATO, anche da Torino! [SM=x346220] I tuoi interventi hanno lasciato il segno, confesso che mi sono sempre mancati molto. Mi auguro che tu possa di nuovo regalarci la tua "arguzia ferroviaria". Un saluto anche da linea13 [SM=x346232]
AL PAÇIO
00venerdì 22 settembre 2006 00:14
ueeeee, traversina jones !
Ueeee, chi si risente, traversina jones col nick cambiato... E linea 13 che fine ha fatto ? Beh, potrei cominciare (datemi un po' di tempo) con una sezione del forum sui tram bielorussi, cechi e polacchi ... Per il resto, per la mancanza delle ns discussioni = idem ! [SM=x346232]
pabbamo
00martedì 26 settembre 2006 16:11
Non sono un tecnico e non posseggo ancora nè un TV LCD, nè quello al plasma. Ho ancora un Sony Trinitron a 32 pollici che "regge" ancora (anche se però i moderni TV color a tubo catodico pesano mediamente intorno ai 60-70 Kg e più). Ogni tanto, dal momento che io e mia moglie frequentiamo spesso i centri commerciali, mi avventuro per ipermercati e megastore e già ho chiesto informazioni su dove orientarmi, nonostante il proposito "di base" sia per un Sony Bravia. Ebbene, in tutti gli esercizi commerciali (Eldo, Trony, NewNet, FNAC, Euronics, UniEuro ed in tutti gli ipermercati) non ce n'è stato uno, a pagarlo a peso d'oro, che non mi abbia consigliato un Samsung, e ciò nonostante Sony sia un marchio molto più famoso e prestigioso. D'altronde, si vedono altresì i passi da gigante che hanno fatto le aziende coreane, nella fattispecie Samsung e LG, e lo si nota soprattutto con i telefonini e tvfonini, molto più sofisticati rispetto a quelli di altre marche più blasonate, come Nokia e Motorola. Il tempo, poi, ci dirà se alla qualità ed il prezzo potremo affiancare anche l'affidabilità....

[Modificato da pabbamo 26/09/2006 16.13]

Francesco E.
00martedì 26 settembre 2006 23:33
Tieni il più a lungo possibile il tuo Sony trinitron (il mio 29' ha ormai 10 anni sulle spalle e va una meraviglia... fra l'altro uno dei pochi con l'audio Hi-fi, con tanto di subwoofer da 30 Watt RMS e i diffusori laterali, a due vie, staccabili!)...e poi passa ad un LCD o plasma purché ad alta definizione... in poche parole scarta tutti i modelli 848x576! Al minimo devi scegliere un 1280x720p (la lettera sta per progressive, ovvero per ogni ciclo di scansione, 50 Herz, viene trasmesso tutto il quadro) oppure, meglio ancora, un 1920x1080i (interlaced...ovvero ogni ciclo viene trasmesso un semiquadro composto dalle sole linee pari o dispari) che corrisponde al FULL HD... cioè il pieno formato di trasmissione (nel caso di un tv 1280x720 viene eseguito uno "scaling" del segnale... a quel punto la qualità dell'immagine dipende dalla bontà del circuito che effettua l'operazione... in questo i Samsung sono fra i migliori).

Per chi volesse saperne di più inserisco un link quì

mark815
00giovedì 5 ottobre 2006 09:40
Ma sì dai, ecco la situazione oggi nella città di Napoli.Fa un pò fresco e minaccia pioggia.Per me la città ha un fascino maggiore se c'è nuvolo.
[SM=x346219]

meteo.viaggi.alice.it/home/index.html?ccat=62&lev=2&typ=11
paoricci
00giovedì 12 ottobre 2006 19:29
Mostra sulle tramvie Varesine!!
Cari amici di Mondotram, vi segnalo che è aperta a Varese la mostra sulle tramvie Varesine, la mostra è a villa Recalcati in piazza Libertà 1.
Orari tutti i giorni dalle 15 alle 18. Il Lunedì dalle 9 alle 12 solo per le scolaresche su prenotazione.


Ulteriori info qui:
LINK

Ciao grazie Paolo

[Modificato da XJ6 08/02/2007 11.13]

MauroP
00domenica 15 ottobre 2006 11:10
VARIANTI LOCALI DELL'ITALIANO
Prendendo spunto da un messaggio postato da Augusto, propongo di discutere sulle varianti locali della nostra bella lingua. Non si può negare, infatti, che anche quando parliamo in italiano, da un capo all'altro della Penisola utilizziamo termini e modi di dire diversi.

Ad esempio, se sentite qualcuno in un bar chiedere un croissant (parola francese che si pronuncia "cruassan"), non guardatelo con sospetto. Non è uno che vuole tirarsela e farsi vedere colto, semplicemente a Torino il cornetto è chiamato così, anche dalla gente comune! [SM=x346232] Al contrario, se sento dire cornetto capisco subito che si tratta di un forestiero, in particolare del centro-sud. Viene usato spesso anche il termine generico brioche, a dimostrazione che la vicinanza con la Francia non è solo geografica.

X restare in ambito di trasporti, che cos'è x voi il pullman? Forse un autobus granturismo x lunghi viaggi. Bene, a Torino identifica anche l'autobus urbano!

Alla prossima con altre curiosità linguistiche. [SM=x346219]

[Modificato da XJ6 08/02/2007 15.10]

Krokodil
00domenica 15 ottobre 2006 11:37
"azione" al posto di "saldi", dalle mie parti. Storpiatura da "action" e "aktion", in francese e tedesco rispettivamente. Oppure "classificatore" al posto di "raccoglitore (ad anelli per fogli perforati)", dal francese "classeur".
MauroP
00domenica 15 ottobre 2006 12:00
Italiano in Svizzera
Grazie x il tuo contributo, Marco, la variante svizzera dell'italiano mi affascina, anche se non ci sono le differenze come tra l'inglese e l'americano o tra lo spagnolo iberico e sudamericano, qualche particolarità esiste, e me ne accorgo quando mi capita di leggere le notizie on-line sul sito della tv svizzera italiana. Sebbene sia scritto in italiano, mi rendo conto che certe espressioni qui non si utilizzano. Portaci altre testimonianze, mi raccomando! [SM=x346220]
Krokodil
00domenica 15 ottobre 2006 13:44
Cerca allora lo Svizzionario, libro di Sergio Savoia ed Ettore Vitale, sulle varianti dell'italiano svizzero. A dire degli autori, alcune varianti sono migliori di quelle italiane, altre peggiori. Tra l'altro la Svizzera è l'unico stato (oltre San Marino e il Vaticano) in cui l'italiano è una lingua nazionale a pieno titolo.
Augusto1
00domenica 15 ottobre 2006 18:16
per MauroP e non solo
Anche a Napoli sono in molti che "si stronzeano" (si atteggiano, in versione un pò volgare, ma che rende l'idea della persona che compie l'atto di atteggiarsi, in quanto lo stronziamento è proprio di un ceto pseudo-alto) e chiedono un croissant. La brioche, invece, qui è (per tutti) quella "tonda con la palla sopra" (non so se mi sono spiegato...). Il pullman qui è esattamente la versione dialettale dell'autobus ('o pullmàn). Riportando qui alcune cose da me citate nell'altra discussione, ricordo frasi usatissime come quella d'origine romana "l'hai detto te" (che, più che un modo di dire locale, è solo un sintomo di ignoranza) e "ci sono stato settimana scorsa", di stampo settentrionale, dimenticando a casa l'articolo che va davanti alla parola settimana. Altro "romanismo" importato anche a Napoli (proprio di certe persone di ceto medio-alto anch'esse dedite allo "stronziamento") è l'usato "ci vediamo a studio", neanche come si fosse detto "ci vediamo a Bologna". Nordismi sono anche la "rùbrica" e, specialmente in Emilia, la "piovra", intendendo con essa il "polpo", erroneamente chiamato in tutta Italia "polipo" (che è tutt'altra cosa). A Napoli, poi, certi rigurgiti di ignoranza fanno pronunciare piazza Càvur (sarebbe piazza Cavour) perchè magari Cavour pronunciato correttamente potrebbe somigliare ad una voce dialettale (come il pullmàn succitato). Da alcuni geni si sente dire anche "via Lepànto", ma l'apoteosi si raggiunge con Piazza-Letecchio in luogo di Piazzale Tecchio. Altre sciocchezze da me lette e sentite a Modena sono "la cocomera", ossia la sorella del cocomero, "l'ombélico" (anche in versione con due "l") ed un fantastico "il gnocco fritto".
Chiudo l'intervento citando un bellissimo cartello visto nel 1987, apposto ad una porticina sull'isola di Procida che recitava: "quì si venne ramma, per la vendita rivolgersi dirim petto" [qui si vende rame (forse il "ramato" usato dai contadini sulle colture contro i parassiti) per la vendita rivolgersi di fronte)

[Modificato da Augusto1 15/10/2006 18.19]

Daniele2595
00domenica 15 ottobre 2006 18:40
Mia nonna, che faceva la segretaria in un'epoca nella quale il computer era pura fantascienza, utilizzava molto i raccoglitori ad anelli per i fogli perforati, e li chiamava sempre "classificatori", anche questo segno della vicinanza anche mentale di Torino alla Francia.

Ricordo poi due episodi che mi accaddero a Napoli, nella primavera 2000.

Mi trovavo nel piccolo ristorante interno al Palazzo Reale di Napoli, e ordinai come contorno al pesce un pò di "costine"; la cameriera rimase molto perplessa...... [SM=x346235]
Dopo un pò, riuscimmo a capirci e ci facemmo una bella risata: ciò che a Napoli sono le BIETOLE, qui a Torino si chiamano anche COSTINE!!! [SM=x346236]

Secondo episodio: ero ad un tavolino del mitico caffé Gambrinus, e ordinai una tazza di cioccolata con delle brioches (ecco qui l'errore.... [SM=x346232] ), e il cameriere arrivò con quella che mi parve una vera e propria piccola torta: era una magnifica zeppola di San Giuseppe, della cui bontà mi innamorai subito!!! [SM=x346227] [SM=x346227]

Mai errore produsse risultati più graditi!!!! [SM=x346239] [SM=x346232]
[SM=x346219]
Daniele
davto
00domenica 15 ottobre 2006 18:49
Pullman

Scritto da: MauroP 15/10/2006 11.10
(...)X restare in ambito di trasporti, che cos'è x voi il pullman? Forse un autobus granturismo x lunghi viaggi. Bene, a Torino identifica anche l'autobus urbano!

Pullman erano chiamate le prima carrozze ferroviarie a salone, se non erro dall' americano inventore delle stesse!

[SM=x346219]

[Modificato da XJ6 16/10/2006 9.40]

thecrazypianist
00domenica 15 ottobre 2006 23:24
Però ad Alessandria si dice anche "la corriera"... non so se è una forma locale o semplicemente un uso che qui è sopravvissuto più che altrove...
Francesco E.
00lunedì 16 ottobre 2006 11:13
PULMANN
X DAVTO

Confermo... il nome deriva proprio dalsuo inventore (o meglio... ideatore), tale artigiano Georges Mortimer Pullmann, che fece la sua fortuna creando, però, la prima carrozza letto "moderna" per la Chicago & Alton Railroad mediante la modifica di alcune carrozze di lunga percorrenza! A Pullmann si deve anche l'ideazione della carrozza ristorante il cui prototipo fu ricavato proprio dalla modifica di una sua carrozza "a salone".
trolleybus58
00lunedì 16 ottobre 2006 11:48
Viariazioni anconetane
Partendo "in tema" (rispetto all'oggetto generale del Forum"), gli anconetani ultrasessantenni chiamane ancora (anche se sono ormai rimasti in pochi) "camionette" i normali autobus in servizio urbano, forse nel ricordo dei vecchi furgoncini e camion Dodge riattati a bus in servizio nell'immediato dopoguerra vista la paralisi tranviaria che durò circa 2 anni, dal 1944 al 1946, i più invece chiamano ancora "filubusse" (filobus) gli autobus, anche questo avendo memoria degli anni fino al '72, quando il servizio filoviario era prevalente.
Per l'argomento "gastro", ad Ancona è più ricorrente il vocabolo "polacca" per ciò che altrove si chiama croissant o cornetto, solo che la versione locale è più tondeggiante, di pasta lievitata sfogliata e con un ripieno di pasta di mandorle tritate. Beninteso, i cornetti vi sono sempre, visto che la produzione è ormai di semilavorati sugelati in tutta Italia dalla Valle d'Aosta alla Sicilia, e si denominano così. Consiglio comunque, ove presente, di provare la succitata versione "locale" invece di quella "industriale". Quelle che in altre zone sono le costine (o puntine) di maiale (quelle "vegetali" da noi sono "biete", le "erbette" sarebbe il comunissimo prezzemolo)), da noi sono chiamate "costarelle", mentre le "spuntature" (che a Roma sarebbero le costine o puntine) da noi sono quelle che a Roma chiamano "pajata", con la differenza che da noi si preparano alla griglia, previa insaporitura con olio, aglio e rosmarino, e si gusta tra un ben "cuderizo" (parte finale di un filoncino), di pane e con l'accompagnamento del "rosso" locale [SM=x346254] . Una volta era un cibo popolare "da strada" assai apprezzato (l'ultimo venditore rimasto operava fino a pochi anni fa presso il bivio di Rocca Priora, in Comune di Falconara, ed era meta tra l'altro dei vicini militari di leva della ormai soppressa Caserma "Saracini", che sicuramente si saranno fatti anche loro una "cultura" di quell'appettitosa e popolare specialità), solo che con la "mucca pazza" si ebbe il colpo di mazza definitivo [SM=x346246] (non so a Roma come se la siano cavata con la pajata) a questo tratto caratteristico della tipicità locale. Dopo qualche anno dalla crisi, si ritrovano presso alcuni macellai e supermercati, ma arrivano già precotte, insaporite e preconfezionate dall'Argentina e, detto da chi ha mangiato più di una volta le "originali" crude, "svelate" (private del velo esterno) ed aromatizzate secondo tradizione, non sono proprio la stessa cosa [SM=x346223] !
Per quanto riguarda altre terminologie locali, penso sia esclusiva di Ancona a chiamare "finlandese" (o meglio "fillandese", in anconetano doc) quella che nel resto d'Italia è la tuta da ginnastica e tempo libero in due pezzi (o "felpa") [SM=x346231] . La motivazione su questa denominazione mi sfugge, (per la "polacca", invece, dovrebbe essere un omaggio del pasticcere inventore dell'epoca, quella delle truppe polacche di Anders di liberazione dell'ultima guerra). Ed un'ultima chicca: noi dorici doc usiamo dire "andare IN Ancona", anzichè il grammaticalmente corretto "AD Ancona", e forse questa è legata alla particolare struttura lessicale del nostro dialetto. [SM=x346225]
Augusto1
00lunedì 16 ottobre 2006 12:31
per Daniele2595
Sulle costine ero rimasto anch'io un pò interdetto: qualche volta ho sentito usare questo termine per indicare un taglio di carne, ma mai avrei pensato alle bietole. La brioche del Gambrinus che è diventata una zeppola di San Giuseppe non è indicativa del modo di chiamarla: la brioche tutto è tranne che la zeppola. Evidentemente è stata un'interpretazione (fortunata dal punto di vista culinario) del cameriere.
filobustiere
00lunedì 16 ottobre 2006 17:36
Lo sconfinamento della dialettica in campo culinario, mi stimola. Vorrei anch'io dire qualcosa. Quando ero militare a Spoleto, alla richiesta di una braciola mi fu servita una bella bistecca da fare alla brace. Dalle nostre parti è invece una fetta di carne preparata come un involtino e cotta di preferenza nel sugo. Il croissant è un francesismo che evidentemente si riferisce alla luna crescente (croissant) ispirandosi alla forma del gustoso dolce. La brioche invece si dovrebbe riferire alla pancia ossia alla palla ivi presente. E cosa dire della maniera romanesca di definire sia il croissant che la brioche che altro, semplicemente "lieviti" definendo il tutto con un loro ingrediente? E per stare in tema di trasporti, ricordate il nostro vezzo di chiamare il bigliettaio con il nome di "fattorino"? Per non dire che fino a qualche tempo fa l'autista era ancora chiamato "chauffeur" con l'accento sistematicamente sbagliato?
MauroP
00lunedì 16 ottobre 2006 23:56
Strade
In merito agli errori nella pronuncia dei nomi di strade, come Càvur a Napoli, beh a Torino ce ne sono a bizzeffe: piazza Béngasi invece di Bengàsi, piazza Sofìa invece di Sòfia (la capitale della Bulgaria), via Fratelli De Maistre (pronunciato come si scrive) invece di De Mestr (è francese!). Io cerco di rispettare la giusta pronuncia ma i miei interlocutori sgranano gli occhi... [SM=x346236] A Milano pronunciano viale Jenner con la j di jella, invece trattandosi di un matematico inglese si dovrebbe dire Genner.
1707
00martedì 17 ottobre 2006 00:18
A Milano il tram è maschio, l'autobus e il filobus sono femmine!
A proposito di varianti locali, ci sono anche quelle di genere utilizzate nel capoluogo meneghino. A Milano, infatti, si prende il "4" o il "33" (tram), oppure la "40" (autobus) o la "92"(filobus).
Avendo abitato parecchi anni a Milano, ho cercato di scoprire il perchè, considerato anche che quasi in tutta Italia le linee urbane vengono denominate al maschile, siano essi tram, autobus o filobus, a Genova, per esempio si prendeva il "7" (tram), il "33" (filobus) o il "44" (autobus).
E mi sono dato questa spiegazione.
Il filobus a Milano è più comunemente (ed erroneamente) chiamato "filovia", mentre le prime linee di autobus milanesi erano identificati non da numeri ma da lettere, di qui l'uso di chiamarli al femminile. Mentre il tram è il tram, sempre al maschile.
Chissà se la mia teoria è quella giusta! Si attendono commenti ed esempi da altre città.
Ciao, Renzo.
Augusto1
00martedì 17 ottobre 2006 10:16
UNA CANZONE PER IL 114 ROSSO
Il nostro amico dal nickname "collinare" (114Rosso) era intervenuto nella discussione sul Museo Napoletano dei Trasporti chiedendo immagini dei bus che avevano fatto servizio sulla linea omonima. Ora, però, Antonello si è superato componendo addirittura una canzone sul 114 Rosso, inviandomi anche il file audio, che purtroppo non è possibile inserire sul forum (magari lo invio privatamente a chi lo chiede). Fortunatamente possiamo copia/incollare il testo, eccolo:

Il tempo è fermo e si muove.
Io sono qui e sono là.
Tutto scorre e tutto sta.
Quel ch'è fatto si farà.
Un'occasione da prendere al volo
Di colpo so che non sono più solo
Mi scrollo la malinconia di dosso
Se passa il 114 Rosso
Certo è qualcosa che non sempre accade
E' come un'occasione speciale
Di solito tutto è più faticoso
Niente facilita la mia giornata
Ci salgo sopra e mi sento al sicuro
via per la strada che mi porta a casa.
Metro per metro mi fa incontrare
Tutte le curve e le scale a me care.
Il tempo è fermo e si muove.
Io sono qui e sono là.
Tutto scorre e tutto sta.
Intravedo la verità.
E anche oggi che l'han messo in pensione
nessuno sa ch'è un luogo del cuore.
Chiamala patria, tu chiamala casa
E' lì stellina che io t'ho trovata
Un'occasione da prendere al volo
Di colpo so che non sono più solo
Mi scrollo la malinconia di dosso
Se passa il 114 Rosso
A CASA COL 114 ROSSO

Complimenti ad Antonello! [SM=x346220]

[Modificato da XJ6 08/02/2007 11.12]

Krokodil
00martedì 17 ottobre 2006 16:21
"cala" invece di "spazzaneve" (e sempre secondo quel libretto,la prima è la parola più corretta).

Altro esempio: "con più mangio, con più ingrasso", sentito anche a Piacenza.

Nei trasporti locali stradali, legalmente c'è differenza solo fra "linea (di obus) urbana" o "linea regionale", "suburbana" non esiste. Il che significa poco, esistono linee urbane classificate come regionali e, più raro, il contrario. Ma non è una distinzione legata ai confini comunali, la divisione è fatta un po' a caso, a volte.
MauroP
00venerdì 20 ottobre 2006 21:05
SOLO PIU'
Tipica espressione piemontese: solo più

Esempio: ci sono 10 persone che aspettano il tram. Quando arriva, salgono in 6. Alla fermata restano solo più 4 persone.

X me è sempre stato normale dire così, solo qualche anno fa ho scoperto essere un modo di dire tipico delle mie parti! [SM=x346236]

Altro localismo: cimirsi (ossia guastarsi, soprattutto di apparecchi tecnologici)

Esempio: si è cimita la stampante (ovvero non funziona più)
Alessandroch
00sabato 21 ottobre 2006 18:51
Tra Taranto e Lecce:
A Lecce gli autobus di linea li chiamano "circolare": Me 'nde au
cu la circolare (= me vado, prendo il pullman)

A Taranto la frase di sopra è:"me n' voc' c' 'o pullman" (stessa traduzione). Quando finiranno di costruire la filovia, vi dirò come chiameranno il filobus.

Fuori dall' ambito dei trasporti pubblici,ma entrando in quello culinario, qui a Lecce il panzerotto fritto o al forno lo chiamano "calzone".
Il termine "così" sia a Taranto che a Napoli si dice allo stesso modo: "accussì", mentre a Lecce si dice "'ccussine".

Poi se mi vengono in mente altri termini vi aggiornerò [SM=x346219]
Alessandroch
00lunedì 23 ottobre 2006 00:41
x i napoletani (e non solo)
Anche questo turno è stato vincente x il Napoli. Quando ci sarà Napoli-Juventus?
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