Caffè riposato (L'Archivio di Tram Caffè)

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pabbamo
00martedì 11 luglio 2006 18:00
INCREDIBILE!!!!!
Da non credere: l'ho appena letta sul sito di Alice.it:

Caso Zidane: la Fifa vuole punire Materazzi
11 07 2006

La Fifa vuole punire Marco Materazzi. La notizia, che ha dell'incredibile, si sta diffondendo negli ambienti del calcio internazionale.

La Federazione internazionale ha deciso infatti di aprire un'inchiesta sull'episodio che ha visto coinvolti Marco Materazzi e Zinedine Zidane con quest'ultimo che ha colpito l'azzurro con una testata al petto.

La Federazione internazionale, in una nota, fa sapere che cercherà di "chiarire il piu' esattamente possibile le circostanze che hanno determinato l'incidente". Le intenzioni della Fifa sono chiare: stanare presunte ingiurie razziste del calciatore italiano per poi comminargli una severa sanzione.

Il procedimento della Fifa appare davvero strano: dopo aver premiato col Pallone d'Oro un giocatore reo di uno dei gesti più brutti mai visti in una finale di Coppa del Mondo, intende rilanciarne l'immagine facendolo passare da colpevole a vittima di un atto di razzismo.

La situazione appare davvero paradossale se si pensa al caso Totti a Euro2004. Durante Italia-Danimarca del torneo continentale in Portogallo, Totti sputò al danese Poulsen dopo aver subito provocazioni e insulti per tutta la partita. Totti non fu nemmeno espulso in quel match ma fu pizzicato da una tv danese e punito tramite prova tv.

Totti fu pubblicamente biasimato dall'Uefa e indicato come esempio di "unfair play". Al nostro fantasista, dopo che si scusò pubblicamente con la Federazione e Poulsen, furono comminate quattro giornate ma a nessuno venne in mente di chiedersi il perché di una reazione così scorretta.

Materazzi ha ammesso di aver insultato Zizou ma ha escluso di aver usato termini di carattere razzista o di aver offeso la famiglia del giocatore francese.

"Lui è stato arrogante. L'ho tenuto per la maglia e mi ha detto 'se proprio la vuoi te la do'. Gli ho risposto con un insulto di quelli che mi sento dire a decine durante le partite. Di sicuro non gli ho dato del terrorista: sono ignorante e non so neanche cosa significhi. L'unica terrorista è lei ( e Materazzi indica la figlia di 10 mesi che in aereo gli ha dormito al fianco...)"

Secondo alcune analisi labiali, Materazzi avrebbe detto: "Meno male che è l'ultima partita che fai, fenomeno, se no ti spaccavo io". In un'intervista al tabloid inglese, Daily Star, il difensore francese William Gallas attacca senza mezzi termini l'azzurro: "Vorrei spaccargli la faccia - ha detto Gallas senza mezzi termini -. Zizou non ci ha detto nulla, era solo molto dispiaciuto".


NON CI SONO COMMENTI. ANCHE QUESTO MI FA VENIRE QUALCHE DUBBIO SUL PERCHE' BLATTER NON ERA PRESENTE ALLA PREMIAZIONE!!!!
thecrazypianist
00mercoledì 12 luglio 2006 10:01
Perchè Zidane reagisse, sicuramente Materazzi non l'ha invitato a un caffè. Ma questo non deve discolparlo dalla testata: è stato in ogni caso un gesto molto brutto, specie nella sua ultima partita, e l'espulsione era sacrosanta.
Augusto1
00mercoledì 12 luglio 2006 12:46
Lippi se ne va, Cannavaro porta la coppa a Napoli.
Marcelo Lippi lascia la nazionale, ufficializzando una decisione già comunicata ad Abete prima dell'inizio dei mondiali.
Fabio Cannavaro, azzurro fuori ma soprattutto dentro, festeggerà con i suoi concittadini (sicuramente con Ciro Ferrara) in una grande manifestazione venerdì a Piazza Plebiscito.
Augusto1
00venerdì 14 luglio 2006 21:14
Calciopoli: le sentenze
Juventus in serie B e 30 punti di penalizzazione nel campionato cadetto, con revoca dello scudetto 2004-05 e non assegnazione dello scudetto appena vinto nel 2005-06; Fiorentina in serie B e 12 punti di penalizzazione; Lazio in serie B e 7 punti di penalizzazione; Milan penalizzato di 44 punti nel campionato appena concluso e 15 punti di penalizzazione nel prossimo di serie A.
pabbamo
00venerdì 14 luglio 2006 23:00
La solerzia di Augusto
Il tempismo e la solerzia con cui Augusto, che comunque ha sempre tutta la mia stima ed il mio affetto, ha trascritto le sentenze altro non fa che confermare - contrariamente a quanto lui afferma - i miei dubbi sulla personalizzazione dei giudizi che finora ha espresso, come sono convinto che se non ha stappato una bottiglia, ci siamo vicini. L'unico commento che posso fare è il seguente: accetto senza fiatare la retrocessione come ho già detto nei precedenti messaggi, ma la penalizzazione di 30 punti è assurda e ridicola. Che senso ha? A questo punto, paradossalmente, sarebbe stato meglio retrocedere direttamente in C1. 30 punti sono praticamente quasi mezzo campionato: posso capire che non debba essere data la possibilità di risalire senza fatica in serie A, ma partire da -30 significa essere già retrocessi in partenza in serie C1! Questa è una vera e propria presa per i fondelli, soprattutto se si pensa che il Milan se l'è veramente cavata a buon mercato, dal momento che potrà tranquillamente competere per la Champions League o, male che vada, per la Coppa Uefa, con buona pace di Berlusconi che. ora come ora, non dovrebbe proprio fiatare. E questa sarebbe la giustizia equa che si invocava a destra e a manca? Ma per favore.....
A questo punto avevo ragione io che si voleva colpire unicamente la Juventus, per quanto gravi fossero le sue colpe... Sinceramente, nell'appello ci credo ben poco: rarissimamente le sentenze, nella giustizia sportiva, sono state ribaltate, anzi in qualche caso per giunta accresciute (vedi la stessa Lazio nel 1979, da -5 in serie A a retrocessione in B). Signori, la farsa è appena iniziata, e comunque non risolverà il problema alla radice, ancora più alla luce di questa sentenza tutt'altro che equa...

[Modificato da pabbamo 14/07/2006 23.04]

Augusto1
00venerdì 14 luglio 2006 23:21
per Pabbamo

Il tempismo e la solerzia con cui Augusto, che comunque ha sempre tutta la mia stima ed il mio affetto, ha trascritto le sentenze altro non fa che confermare - contrariamente a quanto lui afferma - i miei dubbi sulla personalizzazione dei giudizi che finora ha espresso, come sono convinto che se non ha stappato una bottiglia, ci siamo vicini.



Meno male che godo della tua stima e del tuo affetto! Credo che tu sia assolutamente fuori strada, così come riservo le bottiglie da stappare per occasioni più importanti, piuttosto che per fesserie come questa. Tornando ai fatti concreti, anche perchè da tifoso del Napoli tutte queste squadre "scomode" in serie B complicano la faccenda, facendo un ragionamento serio e non da fanatici con il paraocchi (cosa che non mi è mai appartenuta, a differenza di altri) trovo anch'io che 30 punti siano tanti, forse troppi, così come trovo iniquo mandare giù Lazio e Fiorentina ed il Milan no, visto che Meani (che era comunque un tesserato dei rossoneri, benchè presunto precario) aveva parlato direttamente con arbitri e guardalinee, quindi altro che responsabilità oggettiva! Prima di tutto credo che le sentenze verranno leggermente attenuate alla Caf, ma comunque la Juve, se dovesse vedersi confermare i 30 punti (secondo me gliene tolgono una decina), può agevolmente salvarsi dalla C1 con una squadra competitiva. Da sottolineare che, con i 44 punti tolti al Milan, lo si esclude sì dalla Champions League, ma i rossoneri faranno la Coppa Uefa, poichè l'Empoli (che scalando la classifica avrebbe avuto diritto) non ha la licenza internazionale, ed aveva già rinunciato per iscritto. L'unica cosa che mi fa veramente felice, ma voi tifosi juventini non potete capire, e che Carraro se ne sia andato a f......, caro Pabbamo! [SM=x346219]

[Modificato da Augusto1 14/07/2006 23.26]

pabbamo
00venerdì 14 luglio 2006 23:33
Su Carraro sono totalmente d'accordo con te (anche se se l'è cavata con la mancata richiesta di radiazione, e ciò vuol dire che scontata la pena lo si potrà avere di nuovo fra le scatole), ma il fatto che il Milan farà la Uefa per la rinuncia dell'Empoli rende ancora più iniqua la sentenza, anche se penso che Berlusconi qui non c'entra proprio nulla. Del resto, Ivan Zazzaroni ha detto: questa non è una retrocessione in B, è una C mascherata...
Augusto1
00sabato 15 luglio 2006 10:41
Grande festa per Cannavaro e Ferrara
Ieri sera tripudio per Fabio Cannavaro e Ciro Ferrara (oltre che per la Coppa del Mondo esibita) che, davanti a 100.000 persone in piazza Plebiscito a Napoli, sono stati festeggiati dai loro concittadini, oltre che dal sindaco Jervolino (che ha consegnato al capitano azzurro le chiavi della città) ed il governatore Bassolino (la Regione Campania collabora con la fondazione Cannavaro-Ferrara su progetti umanitari). La bella serata è stata presentata dal giornalista Sky (e telecronista deli azzurri) Fabio Caressa, assieme alla bellissima Maria Mazza (Piazza Italia con Magalli) e al comico emergente Alessandro Siani. Era in zona anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentis, che ultimamente non fa altro che lanciare messaggi sul voler vedere un giorno i due fratelli Cannavaro insieme con la maglia azzurra. Fabio (lo ha detto anche sul proprio sito web) ripete che vorrà chiudere qui la carriera. Chissà che la società partenopea non ci abbia provato...
Augusto1
00sabato 15 luglio 2006 15:05
Ultimora: Milan fuori dall'Europa
L'Empoli ha fatto sapere che lunedì presenterà ricorso d'urgenza per potersi iscrivere alla Coppa Uefa, per cui il Milan rimarrà un anno senza tornei europei.
Augusto1104
00sabato 15 luglio 2006 15:40
Cannavaro in piazza
Piazza Plebiscito qualche ora prima.



Sul palco Caressa intervista Ciro Ferrara.



La splendida Maria Mazza.



Fabio Cannavaro con lei e la coppa.



Si festeggia.



Cannavaro in mezzo ai coriandoli tricolore.



pabbamo
00domenica 16 luglio 2006 20:36
Milan fuori dall'Europa? Non direi...
Dal sito del Corriere della Sera:

Il Milan resta in Uefa grazie a 500 euro
L'Empoli non ha chiesto la licenza per risparmiare Bocciata una procedura straordinaria. Ironia rossonera

MILANO — Il Milan resta attaccato all'Europa. Per 500 euro e per un punto. La penalizzazione inflitta al club rossonero nel campionato 2005-06 (44 punti, la metà di quelli conquistati, uno in meno di Parma ed Empoli, uno in più di Ascoli e Udinese, ottavo posto) avrebbe dovuto portare all'esclusione non soltanto dalla Champions League, ma anche dall'Uefa. Invece, se non ci sarà un inasprimento di pena da parte della Corte federale, il Milan giocherà in Europa perché l'Empoli non ha mai chiesto la licenza Uefa.

Da tre anni, la Federcalcio europea chiede ai club di presentare una documentazione in cui le società devono dimostrare di corrispondere a specifici parametri, alcuni di natura economico-contabile, altri legati alle caratteristiche dello stadio. L'impianto di Empoli, ristrutturato nell'86, dopo la prima promozione in A, non può ottenere l'agibilità da parte dell'Uefa e per questo i dirigenti del club toscano, essendo i primi a saperlo, hanno addirittura evitato di inoltrare la richiesta, risparmiando così i 500 euro della domanda. Avrebbero potuto chiedere di giocare in un altro impianto (Firenze), ma anche in questo caso hanno preferito rinunciare, sentendosi comunque lontano dalla possibilità di partecipare alle coppe. Un errore, perché se l'Empoli avesse ottenuto la licenza Uefa, dopo la sentenza della Caf di venerdì, sarebbe in coppa insieme con Livorno e Parma.

Ieri il presidente Fabrizio Corsi ha tentato di muoversi, attivando una «procedura straordinaria. Siamo fuori tempo massimo, ma speriamo che gli organismi istituzionali ci vengano incontro». Dal quartier generale di Nyon è già arrivato un no secco e preventivo alla richiesta dell'Empoli. Il limite era stato fissato nel 10 maggio, con possibilità di presentare un eventuale ricorso entro il 26. All'Italia l'Uefa aveva concesso una deroga fino al 31, prima di fornire con rapidità il quadro dei club in regola, al punto che l'8 giugno il professor Rossi ha potuto ufficializzare il nome delle squadre in grado di partecipare alle coppe (15). Adesso l'argomento non può essere riaperto, come ricordano anche i dirigenti del Paok Salonicco, che, escluso dall'Uefa per non aver ottenuto la licenza, si era addirittura rivolto al Tas, il tribunale arbitrale del Comitato olimpico nazionale, con sede a Losanna. Ma anche il Tas aveva dato ragione all'Uefa.

Il sito del Milan non ha perso tempo e ha subito sottolineato l'involontario errore della Caf, che non poteva sapere della mancata richiesta dell'Empoli: «In questa vicenda c'è anche una parte tragicomica, perché i tifosi rossoneri non hanno tralasciato di accorgersi subito della gaffe nella quale sono incappati i giudici: il Milan in Uefa».

All'anima della giustizia. Ora più che mai. Non parliamo poi di quel che è successo con le dichiarazioni di Tardelli e la "risposta" del Milan...
Orbene, se una svista così marchiana consente al Milan di restare in Europa, chissà quante altre "sviste" sono accadute nel corso del procedimento...

[Modificato da pabbamo 16/07/2006 20.44]

Augusto1
00domenica 16 luglio 2006 22:24
Sviste
Certo, e magari bisognava anche chiedere scusa a tutti per il disturbo... [SM=x346232]
pabbamo
00lunedì 17 luglio 2006 10:00
Per Augusto
Fai lo spiritoso, tu.... vedi che ho ragione io riguardo "certi" tuoi interventi?
pabbamo
00lunedì 17 luglio 2006 10:12
L'errore riguardante il Milan, marchiano com'è, lascia inequivocabilmente trasparire l'approssimazione e la sciatteria con cui hanno preparato le sentenze, in gran parte già scritte in partenza. Io non credo affatto che non potevano non sapere della mancata licenza dell'Empoli: ha voglia di parlare Ruperto quando dice che non vi è stata alcuna influenza. Si voleva colpire questa o quella squadra a tutti i costi, tanto è vero che per la metà degli arbitri inquisiti c'è stata l'assoluzione piena. La richiesta di radiazione? E' stata sanzionata soltanto per Moggi, Giraudo e Mazzini (nulla quaestio), ma non per i Carraro, i Galliani, ecc.
Non ti dice niente questo? Non parliamo poi della reazione del Milan alle parole di Tardelli: la storia del 6-0 del derby di 5 anni fa capire che è soltanto una risposta puerile da "primo della classe". Ripeto, nell'appello non nutro alcuna fiducia: sono convinto che le cose rimarranno le stesse. Forse, tanto per pulirsi la faccia, daranno al Milan un altro punto, o due, di penalizzazione per coprire la figura barbina che hanno fatto, ma comunque è una sentenza discutibile, per quanto gravi siano le colpe delle singole società. Per quel che riguarda la Juve, come può disputare un tranquillo campionato in B con ben 9 giocatori, se non di più, che hanno già le valigie pronte? Solo un miracolo....
pabbamo
00lunedì 17 luglio 2006 11:41
Un'altra chicca che dimostra che non mi sbagliavo.....
Da "La Repubblica" di oggi:

Intervista all'ex dg della Juventus che racconta la sua verità
"Dalla casa polverosa spazzati via due granelli di sabbia, Giraudo e io"
Moggi: "Inter, Milan, Carraro, il mostro non sono io"
di CARLO BONINI E GIUSEPPE D'AVANZO

FOLLONICA - Un appartamento a piano terra di una casa a schiera. Un tavolo, tre tazzine di caffè, una bottiglia d'acqua.

Come sta, signor Moggi?
"Benissimo. Mia sorella dice che non mi ha mai visto così rilassato come in questi giorni. Sapete perché?"

No, perché?
"Ho deciso che è finito il tempo delle emozioni. Apro un altro ciclo della mia vita".

Quale?
"Quello dell'incazzatura. Sono incazzato nero e ho trovato un nuovo lavoro".

Torna nel calcio?
"Sì, torno nel mondo del calcio come rompicoglioni. Indicandoli con nomi e cognomi, romperò le scatole ai falsi moralizzatori di questo mondo che si vuole pulito soltanto perché si è liberato di Antonio Giraudo e Luciano Moggi. Spazzano via dalla casa polverosa due granelli di sabbia e dicono che la casa è pulita. Io invece vi dico che la casa era messa così e così quando ci sono arrivato e così così la lascio. Per capire come vanno le cose, basta leggere i giornali o quella simpatica rubrichetta della Gazzetta dello Sport firmata da Candido Cannavò: già il titolo - Fatemi capire - è un programma".

Che significa che è "un programma"?
"Fatemi capire, Cannavò è stato per 18 anni il direttore della Gazzetta dello Sport e deve ancora capire? Penso che abbia capito benissimo. Quella sua rubrichetta serve solo per dimenticare e creare falsi bersagli. Parla di calcio pulito e tutta la spazzatura ce l'avrebbe messa Luciano Moggi. Fatemi capire, il passaporto falso di Recoba per cui l'Inter ha patteggiato, che cos'è? Qual è la sola società di serie A che ha cointeressenze con una di B? Non è l'Inter con lo Spezia? Fatemi capire, c'è differenza se Moggi va a cena da Bergamo con lo scudetto già in tasca e Giacinto Facchetti si attovaglia, con Bergamo, mentre l'Inter ancora lotta per un posto in Champions? Le fidejussioni false firmate da Giacinto Facchetti per la Reggina, non sono forse illeciti pieni? E allora perché la presunzione dell'illecito - cioè non il peccato, ma il solo pensiero del peccato - è sufficiente alla giustizia sportiva per condannare? Lo chiedo, badate, non per me, ma per un club come la Juventus condannato con quella penalizzazione in serie B. Io ho molti tifosi che mi chiamano e mi informano. Nel mondo dei tifosi ce n'è di tutti i tipi. C'è chi arriva a fatica a fine mese e, nonostante ciò, compra un biglietto di curva e chi invece bazzica il mondo della finanza e degli affari".

Signor Moggi faccia capire pure noi, che cosa vuole dire? Che cosa le dicono questi tifosi che capiamo essere persone bene informate?
"Chiunque può vederlo. Degli illeciti documentati dell'Inter che, in qualche caso, hanno addirittura prodotto il patteggiamento giudiziario non si parla. Un giornale, partecipato da uno degli ex azionisti dell'Inter, sta conducendo una campagna di falsa moralizzazione che ha trasformato lo scandalo del calcio in "Moggiopoli". Su quello stesso giornale abbiamo letto con 24 ore di anticipo la sentenza della Caf. Il commissario straordinario della Figc che dovrebbe rimettere le cose in ordine è un ex consigliere dell'Inter. I tifosi che mi telefonano pensano che gatta ci cova. E io comincio a crederci".

Gianni Agnelli allo stadio

Moggi, anche lei cade nel complottismo. Ci sta dicendo che in quel che è accaduto c'è la mano dell'Inter di Moratti?
"Non parlo di complotto. Non sono in grado di dire che gli ambienti finanziari e giornalistici vicini all'Inter hanno provocato tutto questo, ma è un fatto che ne stanno approfittando. Dico solo che ci vuole anche in questo un po' di misura. Se si vuole far credere all'opinione pubblica e ai tifosi italiani che il mondo del calcio era sporco ed era sporco perché c'era Moggi, è una menzogna. In questi giorni, ho visto in televisione un procuratore che si è improvvisamente travestito da moralizzatore del mondo del calcio. Questo signore sostiene che i procuratori non debbano avere nella propria scuderia giocatori e allenatori. Bene, questo stesso signore ha appena sistemato un allenatore in serie B e l'allenatore va dicendo in giro che ingaggerà soltanto giocatori di quel procuratore. Non è divertente?".

Ci fa il nome del procuratore?
"No. Nell'ambiente del calcio hanno capito chi è. Chi non è nell'ambiente del calcio deve sapere - ed è quel che conta - che, fuori Moggi e Giraudo, non è cambiato nulla. Per parte mia, comincio a chiedere scusa a tutti i tifosi e a tutti i giocatori. In questi mesi, ai tifosi è stato fatto credere che il campionato fosse una farsa. Che chiunque poteva mettere le mani su uno scudetto andando a cena con Bergamo e Pairetto. Non è vero. Lo spettacolo in questi anni è stato genuino ed è stato onorato dall'impegno dei calciatori. Chi l'ha vinto meritava di vincerlo. Io l'ho vinto perché ero più bravo degli altri e perché la Juve era più forte. Guardate quest'anno. La Juventus ha vinto il campionato di serie A, il campionato Primavera e Allievi e ha portato in finale di Coppa del Mondo i suoi migliori giocatori di oggi e di ieri. Senza contare Marcello Lippi, Ciro Ferrara fino al fisioterapista Aldo Esposito. O vogliamo dire che anche i Mondiali non sono puliti? Vedo, però, che tanti altri responsabili, come me, di come è andato il calcio in questi anni nemmeno si sognano di chiedere scusa".

Franco Carraro

Ci faccia qualche nome.
"Mica ve ne faccio soltanto uno".

Chi è il primo che dovrebbe chiedere scusa?
"L'ormai ex presidente federale Franco Carraro. Dice che faceva soltanto il vigile urbano e si limitava a dirigere il traffico. Peccato che facesse passare con il rosso chi voleva lui".

Ma all'elezione di Carraro ha contribuito anche lei.
"Questa è una barzelletta. Io in Federazione non contavo nulla. Non avevo alcun ruolo e nemmeno la possibilità di partecipare alle assemblee".

Bisogna partecipare alle assemblee per contare?
"No. Ma bisogna contare nelle migliaia di società dilettantistiche, per esempio. E io avevo altro da fare. Poi, che io non contassi in federazione lo dice anche Carraro. È l'unica verità che gli ho sentito dire in questi mesi".

Carraro deve chiedere scusa. Chi altro?
"Vorrei dedicare un pensierino anche a Galliani e Confalonieri. Confalonieri dice che il Milan è vittima da 15 anni del "regime di Moggi". Stimo Confalonieri per il lavoro che fa. Dovrebbe parlare soltanto di quello e non di cose che non conosce. Se viene a parlarmi di regime - proprio lui, poi - devo ricordargli che il presidente della Lega si chiamava Adriano Galliani. Nome che a Confalonieri non dovrebbe essere sconosciuto. Come non dovrebbe dimenticare che Galliani si dava da fare per sistemare un suo protetto finanche al vertice della Commissione arbitri di serie C. Per non parlare dei diritti televisivi".

Parliamone invece. Per i non addetti, non regge la sua difesa che più o meno suona così: "Il mio concorrente aveva tra le mani quello straordinario strumento di persuasione e business che è la televisione e noi da Torino dovevamo arrangiarci in qualche modo per non essere spazzati via". Ora però, la Juve non ha mai avuto problemi di diritti tv, e allora?
"E allora non avete capito niente. Dovete guardare non alla Juve, ma alle piccole squadre che tirano avanti con i denti e hanno bisogno del denaro della televisione. E quel denaro non lo distribuivo io, lo distribuiva il mio concorrente. Volete una prova? Guardate quel che succedeva in Lega per la nomina del presidente. Diatribe che duravano mesi e poi, d'improvviso, puff: Galliani presidente. Dov'erano più le polemiche? Spazzate via dalla distribuzione dei diritti televisivi. Chi era il più forte allora? Moggi o Galliani? E perché si parla sempre di Moggi e mai di Galliani? Fatemi capire".

Visto che siamo in area Mediaset, racconti una buona volta - e non se ne parli più - del suo incontro con Silvio Berlusconi.
"Berlusconi mi chiama e mi propone una candidatura in "Forza Italia", e vabbé queste sono stupidaggini. Mi chiede di andare al Milan. Sono lusingato, gli dico, ma sono un dirigente di azienda vincolato con un contratto a tempo indeterminato con la Juve. Gli rispondo che ci devo pensare. Lui mi dice che ne parlerà con Galliani".

Lei ha capito se Berlusconi aveva già preso visione o era stato informato del dossier con le prime intercettazioni spedito a Carraro dalla Procura di Torino?
"Penso proprio di sì. So che, dopo quel colloquio, Berlusconi ne parla con Galliani e comincia la slavina. Guarda caso, toh!, con le prime indiscrezioni pubblicate dalla Gazzetta dello Sport".

Alla Gazzetta, signor Moggi, hanno fatto solo il loro lavoro. Hanno dato le notizie che avevano.
"Mettiamola così. Mi piacerebbe sapere se, dopo il colloquio con Berlusconi, e il mio possibile arrivo al Milan, non siano stati Galliani e Carraro a scatenare la bufera attraverso la Gazzetta dello Sport".

Lei è furioso, ma il risentimento non può farle dimenticare le sue responsabilità, che vengono da molto lontano. Secondo alcuni, risalgono a vent'anni fa quando lei sostituì il mago Merlino del calcio di allora: Italo Allodi. È così?
"Il sistema Allodi era molto semplice. Era il sistema dell'ascendenza sulle società di calcio. C'era ai suoi tempi e io l'ho ereditato".

Che significa "ascendenza"?
"Il sistema delle regole tacite. Un esempio. Se la squadra A non ha più nulla da pretendere dal campionato e incontra la squadra B che lotta per la salvezza gli lascerà la partita. La giocherà mettendo qualche "primavera" in campo e, in ogni caso, con una formazione non competitiva. Non c'era bisogno di accordi".

Questo nel mondo di Allodi. E nel mondo di Moggi?
"Ognuno tesseva il filo che aveva. Tentando di non farselo tagliare con le forbici. Guardate il mio rapporto con Galliani. Ora dicono che eravamo pappa e ciccia. In realtà lui mi guardava dal buco della serratura e io dalla finestra socchiusa. Il fatto è che io dovevo soltanto proteggere un grande gruppo e una grande società dalle porcate. Questa era la mia preoccupazione costante, oltre a fare grande la squadra".

Non ci dirà adesso che la necessità di avere 20 mila schede telefoniche svizzere nasceva soltanto da un bisogno di protezione dalle aggressioni altrui. Che cosa doveva nascondere?
"È proprio così: mi dovevo proteggere dalle aggressioni. Innanzitutto quelle schede non sono ventimila, ma venti e, normalmente, le buttavo via dopo 15 giorni. Le prendevo soltanto per non rendere facile violare la privacy del mio lavoro. Abbiamo una legge sulla privacy con un Garante che non garantisce e c'è molto spionaggio industriale. L'unico mezzo era eclissarmi. Trattavo in quel periodo Cannavaro, Ibrahimovic ed Emerson. Li volevano anche altri. Anche l'Inter, per esempio. E quando le cose si mettono così, il giocatore o lo si paga troppo o lo si perde. Con quelle 20 schede mi sono soltanto cautelato da intrusioni che pure ci sono state".

E la scheda riservata consegnata al designatore Paolo Bergamo, che c'entra con la privacy e con il mercato?
"Fu Bergamo a chiedermi la scheda per problemi esclusivamente suoi. Quella scheda non la usava per comunicare con me".

Eppure, uno dei suoi colpi di mercato più clamorosi come l'arrivo di Capello sulla panchina della Juve tanto riservato non era, visto che divenne uno scoop di Giorgio Tosatti.
"Non diedi io la notizia a lui. Lui la diede a me. Io avevo già deciso per un altro allenatore. Fu Giorgio a dirmi che se avessi fatto il tentativo con Capello qualcosa avrei raccolto. Così feci".

Questo per Capello. Ma per le "intrusioni", i suoi sono soltanto sospetti?
"No. Sono certezze".

Ci racconti un episodio.
"Ragazzi, non potete pretendere che dica tutto, subito, e in una sola soluzione. Vi ho detto che in futuro voglio fare il rompicoglioni".

Il suo lavoro ha avuto, forse, la migliore definizione con le parole dell'Avvocato.
"Quali?"

Non dica che non sa che l'Avvocato diceva di lei che "lo stalliere del re deve conoscere i ladri di cavalli".
"Io non l'ho sentita, ma l'ho letta da qualche parte e comunque è solo una di quelle battute che piaceva fare all'Avvocato. Con lui avevo un eccellente rapporto. Ci sentivamo anche dieci volte al giorno. Ora mi tocca leggere che mentivo finanche a lui".

Beh, non gli disse che stava vendendo Bobo Vieri.
"È falso. Le cose andarono così. Il giorno prima della vendita di Vieri, l'Avvocato mi chiese notizie. Stava andando a una riunione dell'Ifil. Gli dissi che avrei tenuto il giocatore. Il giorno dopo, Vieri viene in sede, vuole tanti miliardi, il posto da titolare e non so che altro. Per di più aveva anche litigato con Lippi. Io alzo il telefono, parlo con l'Atletico Madrid e i 28 miliardi della prima proposta diventano 34. Cercai subito l'Avvocato per dirglielo, ma non lo trovai. Era a Montecarlo. Il tentativo di sporcare anche il mio rapporto con l'Avvocato mi fa molto arrabbiare. Ho sempre ammirato la sua straordinaria passione per la Juve. Voleva sempre la squadra più forte, e se non si spendeva troppo era meglio. È una regola che ho seguito fino allo scorso anno. Squadra forte, bilancio sano. Ricordo che vidi l'Avvocato il giorno prima che morisse. Mi chiamò e mi disse di andare a casa insieme a Marcello Lippi. Ci disse: "Vi ho voluto qui, perché forse non ci vedremo più"".

L'atteggiamento della famiglia Agnelli e della società sembra essere cambiato nei suoi confronti.
"L'atteggiamento della Juve è comprensibile. È necessario salvaguardare gli aspetti economici del club. Ma non ho visto nessuna contestazione o censura su come si è comportato il sottoscritto".

Ammetterà che i rapporti tra lei e Lapo Elkann non erano idilliaci. La voleva allontanare dalla Juventus e, come lei saprà, tra le cose che si sentono dire da qualche mese, è che lei avrebbe organizzato la fuga di notizie sull'incidente occorso a Lapo.
"È un'infamia. Io a quel ragazzo voglio bene e sono rimasto umanamente dispiaciuto delle sue difficoltà".

Ammetterà che, quando era in auge, non ha mai smentito dicerie di questo genere.
"È stato un errore. Ho sempre lasciato correre perché provavo piacere nel veder crescere il mito del "Re del mercato". Ho capito troppo tardi che quegli osanna annunciavano il disastro. Non mi sono accorto per tempo che quel mito che circondava ogni mia parola o intenzione o azione - spesso enfatizzato dalla stampa - serviva soltanto a creare il mostro che bisognava distruggere per lasciare tutto come era. Se ho fatto un errore, e sicuramente ne ho fatti, questo è il più grave. Mi sono fatto giocare dalla mia stessa vanità".

Che cosa pensa della sentenza della Caf di Ruperto?
"È una sentenza che serve soltanto a colpire, attraverso Giraudo e me, la Juve. È una sentenza che ha selezionato 40 telefonate, secondo convenienza, su una massa di 100 mila. Devo aggiungere altro? Vedete, io leggo "il libro nero del calcio" pubblicato dall'Espresso. Lo annoto e in questo block-notes prende forma il mio libro nero. Appunti contro i falsi moralizzatori. Sarà il mio nuovo lavoro perché questa rivoluzione nel calcio assomiglia a quella storia della fine della Prima Repubblica che ha lasciato credere nella nascita di una Seconda, mentre poi abbiamo scoperto che, se si esclude qualche nome, nulla è cambiato".

(17 luglio 2006)


Non mi si definisca petulante e ostinato ma, per quanto Moggi non fosse uno stinco di santo, questa è la prova più schiacciante che vi erano ben altri interessi sotto, che non erano certamente quelli di far piazza pulita: in poche parole, ancora una volta è il dio denaro che comanda....

[Modificato da pabbamo 17/07/2006 11.45]

pabbamo
00lunedì 17 luglio 2006 12:00
i 30 punti di penalizzazione
Già si stanno scrivendo fiumi di parole riguardo la possibile rimonta della Juve, le dichiarazioni di Marchionni, e quant'altro.
A questo proposito, basta citare due precedenti: vent'anni fa (più o meno), anche se allora la vittoria valeva 2 punti, l'Udinese in serie A partì da -9, si classificò ultima e finì in B; allo stesso tempo, la Lazio, in B, partì anch'essa da -9 e, dopo un campionato che, senza la penalizzazione, le avrebbe consentito di essere promossa in A, dovette fare gli spareggi con il Campobasso ed un'altra squadra che ora non ricordo (e si salvò per il rotto della cuffia) per non retrocedere in C. Ordunque, io mi domando e dico: come può la Juventus, con più di mezza squadra che andrà via, disputare un campionato in tutta tranquillità con una simile penalizzazione che non ha precedenti? Ridicolo, semplicemente ridicolo.....
pabbamo
00lunedì 17 luglio 2006 12:15
A proposito della storia del Genoa: personalmente, un anno fa, mi è dispiaciuto tantissimo per la retrocessione dei liguri, (che mi sono simpaticissimi) che oltretutto avevano pienamente meritato la promozione. Quel che mi ha stupito è che si sono fatti letteralmente sorprendere con le mani nel sacco, con quella famosa valigetta con 250.000 euro da corrispondere al Venezia. Io dico: che bisogno c'era di comprarsi quella partita che, ai fini della promozione, era del tutto ininfluente dal momento che il Genoa aveva già la certezza matematica di andare in A? A questo punto bisogna solo dire che definirli coglioni (scusate il linguaggio, ma quando ci vuole ci vuole) è niente.... Meno male per loro che, nonostante 6 punti in meno sono riusciti a risalire subito in B, sia pur con qualche patema...
Augusto1
00lunedì 17 luglio 2006 12:58
per Pabbamo
Il fatto che faccia lo spiritoso cosa vuol dire? A volte fai degli interventi alla Sandro Bondi, senza offesa per te, ovviamente. Io non credo che ci sia stata approssimazione nel giudizio, semmai una sperequazione nell'erogazione delle sanzioni, non altro. Personalmente alla Juventus (che si è data la zappa sui piedi da sola in quanto uno dei suoi legali ha chiesto la B con penalizzazione) avrei dato dieci punti in meno, ed avrei mandato giù anche il Milan, altro che UEFA. Il teorema che stai da giorni cercando di far passare, ossia che il marcio non abitasse solo alla Juve, non vuol dire che la si dovesse fare franca per questo. La responsabilità delle squadre coinvolte è più che acclarata, altro che approssimazione. Quando c'è un membro che disturba gli altri soci di un club, il presidente di questo club può decidere di cacciarlo senza fargli un processo. Nel calcio, vista la situazione più complessa, il processo è previsto, e tieni conto che il materiale probatorio è stato fornito dalla Procura della Repubblica (non da un pincopallino qualsiasi), che ha stabilito molto prima chi sono gli indagati e chi i testimoni. Il regolamento sportivo stabilisce l'illecito con la sola intenzione di perpetrarlo, qui ci sono almeno due campionati "aggiustati" (condizionare l'attività arbitrale questo significa, purtroppo per la Juve Moggi e Giraudo erano loro dirigenti, ergo si configura la responsabilità diretta), quindi non vedo quale sia il problema. Una relativa velocità del procedimento è dovuta anche alla necessità di fare iniziare la stagione, altrimenti ci si potrebbe fermare anche per due-tre anni alla ricerca di cavilli. Forse ci saranno altri coinvolti, infatti Borrelli prosegue le indagini estendendole ad altri club e ad altri tesserati. Ripeto, l'unica macchia, a mio parere, è di non aver mandato giù anche il Milan, perchè Meani era una figura tutt'altro che di secondo piano nel collegamento società-arbitri. Il Milan credo farà la Uefa comunque, a questo punto, perchè anche se le togliessero altri punti si terrebbe comunque conto (l'avevano detto) del primo grado di giudizio per la compilazione dei calendari europei. Per quanto riguarda l'intervista che hai copiato, per me testimonia ancora una volta che questo signore aggiustava tutto il mondo del calcio, non solo gli arbitraggi, senza contare che tira in mezzo Allodi che è defunto e non può rispondergli. Un rapinatore arrestato non può salvarsi dicendo "ce ne sono altri oltre a me"... I tifosi della Juve fra un paio d'anni (ma tantissimi lo sono già adesso) saranno contenti di aver voltato pagina.
pabbamo
00lunedì 17 luglio 2006 18:14
Per Augusto
A quanto pare non hai capito cosa voglio dire. Io non ho mai detto nè pensato che la Juventus dovesse farla franca, nè tanto meno contesto la retrocessione in B. Quanto alla "zappa sui piedi", come dici tu, è un discorso che non esiste affatto: anche io, vista la colpevolezza manifesta, diretta o indiretta che sia, avrei fatto altrettanto. L'avvocato Zaccone, in pratica (e non vi sarebbe bisogno che lo dica in quanto già lo sai benissimo), altro non ha fatto che cercare in questo modo di limitare i danni, perchè fare diversamente significava nascondersi dietro un dito. Quel che voglio dire è questo: mi ha indispettito il fatto che abbiano sancito, e lo ripeto, oltre alla retrocessione, quei 30 punti che non hanno proprio senso e, quel che è peggio, leggendo le motivazioni, in considerazione del fatto che la Juve ha rifondato interamente la società facendo piazza pulita dei dirigenti in malafede ed ha ammesso le proprie colpe. Paradossalmente, è come infliggere ad un pentito di mafia 29 anni e 11 mesi anzichè 30 anni, ed è questo che mi ha fatto stomacare., come le altre squadre coinvolte che, fino all'ultimo ed anche oltre, hanno ribadito la loro totale estraneità ai fatti. Non è accettabile dichiararsi estranei essendosi praticamente "attaccati al carro" perchè - a loro detta - non avevano altra scelta (però a loro faceva comodo). In primo luogo, se un Della Valle, un Lotito o chiunque altro non accettava allora questo modo di fare, doveva immediatamente armarsi di carta bollata e presentare un esposto alla Procura, cosa che nessuno di loro ha fatto; indi per cui, anche loro devono essere considerati colpevoli come Moggi e compagni, come altrettanto colpevoli (ed anche qui è un'ingiustizia palese) devono essere considerate ad esempio Roma ed Inter con le storie dei passaporti falsi ed i Rolex agli arbitri (e loro hanno patteggiato entrambe senza subire alcuna penalizzazione: vai così!!!). Sembra di assistere alle vecchie scene del processo di Norimberga, quando i gerarchi nazisti si dichiaravano tutti innocenti, come se aver scatenato una guerra su scala mondiale durata 6 anni e causato 50 milioni di morti fosse una cosa da niente ed il colpevole sia stato qualcun altro: figuriamoci se sul banco degli imputati allora ci fossero arrivati anche gli Hitler, gli Himmler o i Goebbels, suicidatisi prima: i nostri genitori avrebbero assistito al festival di chi diceva la bugia più grossa (e lo diceva lo stesso Hitler: più grossa è la bugia e più il popolo la crederà). Ed è questo che mi fa schifo: se si dichiarano innocenti, tanto per cominciare non dovevano nemmeno votare Galliani presidente (che, fra l'altro, fra un anno potrà anche tornare a farlo, se lo voteranno ancora), per poi fare i piagnoni dopo. E Gaucci? Ha detto a destra e a manca che era tutto un marciume, a parte il fatto che ha affossato il Perugia, ha stravolto la geografia del calcio italiano con il blocco delle retrocessioni, e poi, non pago di tutto ciò, da mesi sta a prendere il sole a Santo Domingo con un mandato di cattura sul groppone senza nemmeno degnarsi di prendere un aereo per tornare in Italia altrimenti il sole lo vedrebbe da dietro le sbarre di una cella.
In ultimo, tutta questa fretta di concludere per far rispettare i calendari: ma dove siamo finiti? Tanto per fare un esempio, negli Stati Uniti, per molto meno, qualche anno fa la NBA (ed è tutto dire) si è dovuta disputare con un calendario ridotto alla metà, ed addirittura non si è disputato un intero campionato, se non ricordo male, di hockey su ghiaccio!! Pazienza se il campionato slitta: se poi non ci si arriva a disputare tutte le partite, basta dividere serie A e B rispettivamente in due gironi ciacuna con play off e play out: in questo modo si dimezzavano i tempi. Il problema è, come ho già detto, che ci sono troppi soldi in palio....
In sostanza, il discorso è questo: che debba pagare soltanto la Juventus quando tutti, o quasi, vi sono coinvolti, non mi sta bene. Chi fabbrica le bombe è colpevole alla stessa stregua di chi le lancia. Tutto qui...
Augusto1
00lunedì 17 luglio 2006 23:09
per Pabbamo
Non capisco perchè dica che paga solo la Juve: mi pare che abbiano mandato giù anche Lazio e Fiorentina, solo il Milan l'ha fatta parzialmente franca. In passato la Fiorentina è fallita (o è stata fatta fallire...) ed è andata in C2 (salvo poi essere aiutata a risalire), il Napoli è fallito ed è andato in C1 (qui sbagliò Naldi, perchè se avesse portato i libri in tribunale "in corso d'esercizio", ossia durante la stagione, avrebbe salvato la categoria come era capitato a Bologna e Torino). In passato sono falliti e retrocessi anche Palermo e Perugia (due volte), il Genoa è stato mandato in C1, il Cosenza è stato cancellato, così come il Taranto ed il Campobasso, senza contare la Salernitana, il Venezia e diverse altre. Di converso il Parma è stato spudoratamente aiutato due volte, non una, al pari della Lazio con le tasse (grazie al governaccio di Berlusconi appena andato a casa, che fece una legge ad hoc), ma aiuti anche al Messina (in orbita Moggi) e al Catania (l'hai appena ricordato). Come ho detto prima (e ripeto) altre indagini sono in corso, e altre squadre (anche di B) finiranno sotto la mannaia, come è giusto che sia. Alla Roma e all'Inter finora è andata bene (ma Oriali ha patteggiato una condanna penale, non sportiva, di sei mesi, e anche Dida è stato condannato a quindici mesi per la faccenda dei passaporti, quindi qualcuno è stato punito anche dalla legge ordinaria). Ci sono altri con la coscienza sporca, come l'Empoli del 2002 che ebbe un problema di doping e salì in A impunemente togliendo forse il posto al Napoli di De Canio. Comunque non è vero che paga solo la Juve, la Juve è solo la squadra più blasonata ad aver duramente pagato (forse troppo, l'ho già detto, ed è quello che brucia a Cobolli Gigli, non la retrocessione messa in preventivo sin dall'inizio, vista anche la campagna acquisti e l'ingaggio di Deschamps), forse qualcuno pensava che grazie al blasone sarebbe restata impunita. Aver cambiato dirigenza non poteva fare da salvacondotto: la società ha fruito dell'opera di Moggi (rigori e piccoli favori sono arrivati, benchè la squadra - ignara - fosse forte di suo), che si è adoperato anche per manovrare altre squadre ed altre situazioni. La proprietà sapeva da tempo (l'ha ammesso John Elkann) che Moggi lavorava sporco, ma non l'ha allontanato. Per me la pena giusta per la Juventus sarebbe stata la retrocessione con 20 punti di penalizzazione, al Milan la B con 10 punti e a Lazio e Fiorentina la B secca. I tesserati colpevoli tutti (o quasi) radiati. L'hanno pensata diversamente, pazienza, vedremo cosa accadrà in appello, dove credo che tutte le pene alle società saranno attenuate.
Francesco E.
00lunedì 17 luglio 2006 23:22
Una buona notizia!
Pessotto è stato dichiarato ufficialmente FUORI PERICOLO! Respira autonomamente... oggi ha ricevuto la visita delle figlie e si è detto felicissimo!! I medici lo terranno ancora in terapia intensiva... il Prof. dirigente del reparto ha dichiarato che quando uscirà dal nosocomio lo farà sulle sue gambe e, soprattutto, RAGIONANDO CON LA SUA TESTA!!!! [SM=x346220] [SM=x346220] [SM=x346220]
pabbamo
00martedì 18 luglio 2006 21:37
C'era da aspettarselo...
L'Uefa ha respinto il reclamo dell'Empoli, quindi niente coppa Uefa per la squadra toscana e porte aperte al Milan. Bisognerà vedere se in appello verranno comminati ai rossoneri altri punti "sufficienti" per escluderli dall'Europa (la prima squadra "abilitata" sarebbe l'Udinese perchè l'Ascoli è nelle stessa situazione dell'Empoli), oppure che l'Uefa, per ragioni "etiche", non ammetterà il Milan per la condanna già subita.
Daniele2595
00lunedì 24 luglio 2006 16:58
La compagnia ferroviaria privata RTC, che opera da tempo sul Brennero e da alcune settimane sull'asse Milano-Nola, ha pensato di solennizzare l'evento così:

www.forum-duegieditrice.com/viewtopic.php?t=5804

Anche Cannavaro ha una sua locomotiva, ora!!! [SM=x346236]
Daniele
pabbamo
00martedì 25 luglio 2006 21:26
La sentenza di appello: un altro schifo. Paga solo la Juve
Da www.tgcom.it:

Poco prima delle 21 il presidente della Corte Federale, Piero Sandulli, ha letto in diretta tv le sentenze del processo di appello, ultimo grado di giudizio della giustizia sportiva. La Juventus viene retrocessa in serie B con 17 punti di penalizzazione nel 2006/07, il Milan viene penalizzato di 30 punti nel 2005/06 e di 8 nella prossima. La Fiorentina mantiene la A con 19 punti di penalità, la Lazio in A partirà da -11.

Sconto di pena per tutti: questa, in sintesi, la sentenza della Corte Federale sul processo d'appello per lo scandalo di Calciopoli. Rispetto alla decisione della Caf in primo grado, infatti, tutte e quattro le società coinvolte hanno avuto punizioni meno severe. Restano pesanti, invece, gli stop inflitti ai dirigenti implicati nella vicenda. La Juventus partirà con 17 punti di penalizzazione nel prossimo campionato di Serie B. Confermati i due scudetti in meno per la Juve decisi nella sentenza di primo con la revoca del titolo 2004-2005 e la non assegnazione di quello 2005-2006. Il Milan, nel prossimo campionato di Serie A, dovrà partire con 8 punti di penalità che gli garantiscono la partecipazione alla prossima Champions League attraverso i preliminari. Nove mesi e due anni e sei mesi di inibizione rispettivamente per il vice-presidente Adriano Galliani e per l'ex-dirigente, addetto agli arbitri, Leonardo Meani, entrambi del Milan.

P.S.: La Juve ha avuto anche tre giornate di squalifica del campo (ma questa è la sanzione minore...). A questo punto, ora più che mai: è giustizia questa? Il Milan farà addirittura i preliminari di Champions League. Assurdo, semplicemente assurdo...
Sia chiaro, non per la retrocessione della Juve, ma per come se la sono cavata le altre. Checchè ne dica qualcuno, questa sentenza è la prova inconfutabile che la Juventus è il capro espiatorio dell'intera Italia calcistica....

[Modificato da pabbamo 25/07/2006 21.31]

pabbamo
00martedì 25 luglio 2006 22:28
Le sentenze al completo
Dal sito della Gazzetta dello Sport:

ROMA, 25 luglio 2006 - E' fatta: anche la Corte federale presieduta dall'avvocato Piero Sandulli ha partorito la sua sentenza dopo tre giorni di dibattimento e un giorno di camera di consiglio. Ecco i verdetti di secondo grado del maxiprocesso sportivo per lo scandalo intercettazioni: Juve in serie B con 17 punti di penalizzazione, con tre giornate di squalifica, con la revoca dello scudetto 2004/05 e la non assegnazione dello scudetto 2005/06. I bianconeri pagheranno anche un'ammenda di 120.000 euro. Il Milan viene penalizzato di 30 punti per il campionato 2005/06, e nel prossimo torneo partirà da -8 e con una giornata di squalifica del campo. Dovrà anche pagare un'ammenda di 100.000 euro. I rossoneri potranno comunque giocare i preliminari di Champions League. Lazio e Fiorentina vengono riammesse alla serie A: la prima partirà da - 11 e con due giornate di squalifica del campo (-30 per il 2005/06), i viola da -19 e con tre giornate di squalifica del campo (-30 per il 2005/06). Entrambe le società dovranno inoltre pagare un'ammenda di 100.000 euro.
Gli altri verdetti:
Antonio Giraudo: inibizione di cinque anni.
Luciano Moggi: inibizione di cinque anni.
Diego Della Valle: inibizione di tre anni e 9 mesi.
Andrea Della Valle: inibizione di tre anni.
Adriano Galliani: inibizione di 9 mesi.
Claudio Lotito: due anni e sei mesi.
Leonardo Meani: inibizione di due anni e sei mesi.
Sandro Mencucci: inibizione di due anni e sei mesi.
Massimo De Santis: inibizione di quattro anni.
Franco Carraro: ammenda di 80.000 euro con diffida.
Innocenzo Mazzini: inibizione di cinque anni.
Pierluigi Pairetto: inibizione di tre anni e sei mesi.
Tullio Lanese: inibizione di due anni e sei mesi.
Gianluca Paparesta: inibizione di 3 mesi.
Gennaro Mazzei: inibizione di sei mesi
Paolo Dondarini: prosciolto.
Claudio Puglisi: inibizione di tre mesi.
Fabrizio Babini: inibizione di tre mesi.
COPPE In virtù delle decisioni della Corte d'appello, il Milan chiude il campionato 2005/2006 al terzo posto con 58 punti e accede ai preliminari di Champions League. Il club rossonero, penalizzato di 30 punti per la stagione 2005/2006, chiude alle spalle di Inter (76 punti) e Roma (69 punti) e davanti al Chievo, quarto con 54 punti. In coppa Uefa vanno Palermo, Livorno e Parma.

P.S.: notare che Carraro se l'è cavata con una multa di 80.000 euro e quindi potrebbe anche tornare a fare il presidente della Figc da subito. E ancora una volta dico: perchè solo la Juve?
Augusto1
00mercoledì 26 luglio 2006 00:44
Non è solo la Juve
Ne abbiamo fatto accenno al telefono: le altre hanno subito una condanna, quindi non paga solo la Juve (che paga giustamente più di tutti). Le storture, che comunque restano, sono a mio avviso tre: la virtuale assoluzione di Carraro (che dubito torni a ricoprire il ruolo che aveva, non dimentichiamo che è indagato dalla magistratura ordinaria), la mancata radiazione di Moggi ed una pena più pesante per il Milan. Spero che il campionato venga vinto dall'Inter. Il problema è stato che Palazzi non ha assunto in toto il teorema di Borrelli, ossia di un sistema marcio, da cui piano piano andavano estromessi tutti: Palazzi si è attaccato ad episodi singoli, sconfessando la tesi del sistema (realmente esistente). Altrimenti la Juve andava in C, il Milan in B, Moggi, Giraudo e Carraro venivano radiati, eccetera, eccetera...
pabbamo
00mercoledì 26 luglio 2006 01:46
Hanno pagato anche le altre? Prendi il Milan, che ha avuto 30 punti di penalizzazione, che gli consentono di partecipare comunque alla Champions League, oltre al fatto che partire dal turno preliminare non è un danno: passerà sicuramente il turno in quanto giocherà contro una squadretta materasso e comunque la partita interna è un ulteriore fonte di incasso. In altre parole, la sentenza è stata del tutto vantaggiosa per i rossoneri. 8 punti in meno nel prossimo campionato? E che cosa sono? Se ripeterà il brillante 2005-2006 praticamente ha già lo scudetto in tasca (ma comunque preferisco che lo vinca il Milan - ebbene sì - anzichè l'Inter o la Roma, che altrimenti avrebbero vinto un titolo senza gloria). D'altra parte lo ha detto anche Zamparini: sanzionare una squadra in questo modo è come non sanzionarla....
Per quel che riguarda Lazio e Fiorentina, ringraziassero Iddio per come è andata: se un destino simile lo avesse avuto la Juve ci avrei messo la firma....
pabbamo
00mercoledì 26 luglio 2006 01:52
A questo punto...
Giustizia per giustizia (sempre che di giustizia si tratti), a rigor di logica, con queste sentenze, in proporzione, la sanzione per la Juve dovrebbe essere, più o meno questa: serie A con -20, revoca scudetto 2004-05, assegnazione di quello 2005-2006 (non c'è nulla di illecito nel campionato appena concluso), 150.000 euro di multa. Non me ne vogliate, ma vista la farsa che c'è stata, la pena doveva essere non superiore a questa da me ipotizzata.
pabbamo
00mercoledì 26 luglio 2006 11:01
A mente fredda, posso fare solo queste considerazioni: i die processi sono stati, in sostanza, soltanto un'operazione di facciata per far credere, in Italia e all'estero, che si sia fatta veramente pulizia, ma non è così. Abbiamo vinto (meritatamente) un mondiale, a dispetto di tanti nostri detrattori, subendo comunque l'onta che il filo-francese Blatter non ha presenziato alla premiazione per essere vicino a Zidane anche per non farlgi sfuggire il titolo di miglior giocatore del torneo. Poi le squalifiche che hanno praticamente equiparato un parolaio alla stessa stregua di un violento (Materazzi-Zidane). Poi i due gradi del processo che inizialmente hanno fatto credere che pagassero quasi tutti, poi invece hanno fatto della Juve l'agnello sacrificale da immolare per la causa del calcio soltanto perchè ha tenuto in sede processuale la condotta più corretta di tutti, mentre chi ha fatto la voce grossa e spergiurato la propria innocenza se l'è cavata a buon mercato. Tolto Carraro, che pagherà soltanto pochi spiccioli di multa, ci si appresta a mettere a capo Moratti (che, ricordiamolo, da quando è presidente dell'Inter non ha vinto praticamente nulla e certamente non farà meglio alla presidenza della Lega), il che vuol dire instaurare una nuova lobby. Praticamente, "si cambia per non cambiare", e qui non conta più vincere, ma soltanto e sempre il dio denaro. Per quel che riguarda l'Inter, attende con ansia uno scudetto che, se le sarà assegnato, certo non porterà gloria in casa nerazzurra, che sarà riuscita soltanto a vincere un titolo a tavolino e non sul campo, dopo 17 anni di digiuno. La Juventus? Certo, hanno sbagliato, ma non è giusto che paghi per tutti, per quanto gravi possano essere gli errori commessi. Evidentemente la Juventus dava troppo fastidio a qualcuno. A titolo di paragone, anche se la sostanza è diversa, questo mi ricorda quel che hanno fatto negli anni in Formula 1 per fregare la Ferrari e favorire le altre scuderie. Se non è zuppa, è pan bagnato....
Augusto1
00mercoledì 26 luglio 2006 11:24
per Pabbamo
Siamo tutti indignati per come sono state ritoccate le sentenze, ma ora stai parlando un pò da tifoso: la Juventus andava comunque retrocessa, anche se le colpe sono dell'anno precedente e le sono stati revocati due scudetti (rimanere in A con penalizzazione equivale a fare il discorso fatto da Zamparini: sarebbe stato come non penalizzarla, diversamente da Lazio e Fiorentina, che avranno grossi problemi). E' il Milan che se l'è cavata (troppo) a buon mercato.
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