Stangata in arrivo per Juve, Fiorentina e Lazio
La Juventus rischia seriamente la serie B, Fiorentina e Lazio addirittura la C1 ed il Milan una penalizzazione.
Da "Il Mattino" di oggi:
Un incontro decisivo per le sorti del campionato di calcio e per alcune competizioni europee del prossimo anno. A distanza di due anni dall’apertura dell’inchiesta napoletana sul calcio degli scandali, sulla gestione monopolistica di arbitri e designatori (inchiesta formalmente ancora aperta), la Procura di Giovandomenico Lepore ha consegnato una parte degli elementi d’accusa al capo dell’Ufficio indagini della Figc, l’ex procuratore di «mani pulite» Francesco Saverio Borrelli. Dopo un colloquio durato circa due ore, i pm napoletani Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci gli hanno affidato alcuni cd rom contenenti informative dei carabinieri romani che hanno materialmente condotto le indagini. Oltre alle intercettazioni ci sono relazioni dei magistrati napoletani. Quanto basta a provocare un terremoto nella storia del calcio italiano. Ora spetta a Borrelli elaborare il primo atto d’accusa sul presunto sistema che ha condizionato lo sport più amato dagli italiani. Rischiano la retrocessione Juventus, Fiorentina, Lazio. Meno grave la posizione del Milan, che potrebbe comunque subire una penalizzazione. Quattro squadre finite sotto inchiesta nel corso del campionato 2004-2005, alle quali potrebbero aggiungersi altre compagini, ritenute «satelliti» nella galassia di interessi dell’ex dg juventino Luciano Moggi. Rischiano grosso Juve, Lazio e Fiorentina, dunque. L’ipotesi è la retrocessione in B, anche se non si esclude il declassamento in serie C1, dove venissero riscontrati comportamenti illeciti reiterati nel corso della stessa stagione calcistica. È il caso di Lazio e Fiorentina, anche se la valutazione spetta ora agli organi federali, alla luce dei prossimi interrogatori di Claudio Lotito (presidente della Lazio) e Diego Della Valle (proprietario della Fiorentina) previsti per la prossima settimana. Napoletano di San Giorgio a Cremano, il settantaseienne Francesco Saverio Borrelli ha alle spalle una vita da inquirente, culminata negli anni Novanta nella stagione di tangentopoli alla guida dell’ufficio milanese, dove ha svolto anche il ruolo di Procuratore generale. Figlio d’arte - il padre magistrato, il nonno omonimo è stato procuratore del Re - ha accettato l’incarico di guidare l’Ufficio indagini della Figc dopo i pesanti sospetti di condizionamento caduti sulla gestione del dimissionario Italo Pappa (non indagato). A questo punto Borrelli ha il tempo come principale avversario. A metà giugno dovrà trasmettere le proprie conclusioni alla Procura federale, che procederà a formulare le incolpazioni o a chiedere provvedimenti di archiviazione (ritenuti al momento improbabili). È stato lo stesso procuratore Lepore ad ufficilizzare il delicato passaggio di consegne. «L’incontro è avvenuto in pieno spirito di collaborazione, la legge sportiva ha tempi più rapidi e abbiamo fornito gli elementi che potevano servire all’Ufficio indagini. I nostri pm lavorano come pazzi - ha poi spiegato -, non siamo al «Grande fratello» e non possiamo entrare nel merito delle indagini, né dell’incontro».