Considerazioni
A questo punto, sulla base di quanto ha scritto Simone, non posso esimermi dal dire la mia: non pretendo certamente di difendere a spada tratta la Juventus, ma vanno fatte alcune considerazioni.
Prima di tutto, come del resto è sancito dalla nostra Costituzione, l'imputato, chiunque esso sia, non è da considerarsi colpevole fino alla sentenza. Premesso ciò, vorrei dire che senz'altro vi sono state manovre oscure nel mondo del calcio, dove però non si può dire che la Juventus sia l'unica responsabile di quanto accaduto. Le notizie di questi giorni danno come maggiormente indiziate anche il Milan, la Fiorentina, la Lazio ed altre squadre fra serie A e B (dovrebbero essere in tutto 9), ma chi ci assicura che tutte, dico TUTTE le altre siano completamente immacolate? Quando ero più giovane, un mio amico di allora mi raccontava che nelle serie minori, dove lui aveva giocato, accadevano quotidianamente cose tali da far sembrare quel che oggi riempie i giornali roba da poco.
La corruzione nel mondo del calcio, che piaccia o no, è sempre esistita, e tutto quello che oggi è saltato fuori è soltanto la punta dell'iceberg. Negli ultimi 10-15 anni, poi, ci sono stati fattori che hanno a mio avviso alimentato questo baraccone: i diritti televisivi, i campionati-spezzatino con anticipi e posticipi quasi quotidiani, la sentenza Bosman che ha dato pane in quantità industriale ai procuratori, i maxi-ingaggi da scandalo che intascano gli stessi procuratori ed i calciatori che offendono i lavoratori che si fanno un mazzo così per arrivare alla fine del mese. Per quel che riguarda la Juventus, anche se sono juventino dico però che è impensabile, e non ci crederò mai, che i 91 punti da record che ha accumulato siano unicamente frutto delle magagne di Moggi & C. Altro che azzeramento, come dicono i soliti soloni: bisognerebbe inculcare in testa a tutti questi signori che non c'è più trippa per gatti. All'inizio di questo campionato ho ammirato Damiano Tommasi, che ha dato il buon esempio autoattribuendosi uno stipendio da paga sindacale. Questi ingaggi da favola li ammetto soltanto per la Formula 1 e per il motociclismo, dal momento che i corridori, per guadagnarseli, rischiano la pelle (e vedasi ad esempio i vari Ayrton Senna, Daijiro Kato e tanti altri che ora sono sotto due metri di terra). In poche parole, al di là di tutto questo bailamme, occorre, una volta per tutte, una moratoria come Dio comanda, che faccia ritornare il calcio come puro sport di passione, e non la gallina dalle uova d'oro che, ora come ora, rischia di essere mangiata a sua volta. Ma questo non vale solo per l'Italia: anche la Fifa e l'Uefa dovrebbero farne tesoro, visto che gli ormai vicinissimi mondiali sono anch'essi un business multimiliardario. Basta con le partite vendute a peso d'oro ai network televisivi di Murdoch e compagni. Anche le coppe europee dovrebbero tornare quelle di una volta: la Champions League deve essere riservata solo alle squadre vincitrici dei rispettivi campionati, dando spazio di nuovo anche alle varie squadre maltesi, lussemburghesi, e via dicendo che, pur se sbattute fuori al primo turno a suon di gol, realizzerebbero di nuovo ottimi incassi quando ospitano gli squadroni più blasonati; ripristinare la Coppa delle Coppe e magari allargare, se proprio lo si vuole, la Coppa Uefa suddividendola in più gironi. Certo, tutto questo è utopico, ma sarebbe senz'altro il primo passo. Comunque, ripeto, se la Juve scenderà in B, accetteremo di buon grado la decisione e ci prepareremo ad una dignitosa risalita, anche se mi avrebbe fatto piacere, in un prossimo futuro, vedere la terza stella sulle gloriose maglie bianconere. Una cosa però vorrei dirla: se, come sembra, lo scudetto di quest'anno dovesse essere assegnato alla prima squadra che risulta "pulita" (in questo caso sarebbe l'Inter), sarebbe un'ennesima presa per i fondelli: senza nulla togliere ai tifosi interisti, non credo sia giusto che una squadra che ha disputato un campionato all'insegna della mediocrità (perchè così è stato, che piaccia o no) debba essere insignita con il titolo di Campione d'Italia a tavolino. Si proceda dunque come nel lontanissimo 1927, quando il titolo revocato allora al Torino rimase inaggiudicato. Questa sarebbe giustizia, che risponderebbe in pieno al criterio tanto invocato di "azzeramento totale"...
Ovviamente, questa è solo la mia opinione...
[Modificato da pabbamo 15/05/2006 10.27]