FIRENZE - Cantieri linea 2 - Peretola / Piazza Libertà

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418AC
00martedì 29 marzo 2011 10:58
Ribadisco il concetto che il Polo scientifico è vicino a due stazioni ferroviarie, per questo motivo un prolungamento della T2, per quanto condivisibile, non mi sembra una priorità; meglio investire quei soldi e quelle energie nella zona sud est della città (no, io abito a nord ovest [SM=x346219] )

Sul discorso aereporto, mi domando se qualcuno si è mai chiesto se esite veramente la necessità di aumentare i voli, indipendentemente dall'angolo della pista con l'autostrada [SM=x346225]
Jurassic Tram
00martedì 29 marzo 2011 11:28
concordo con te (anch'io da abitante a nord ovest :) ), credo che un servizio di autobus da Sesto F.no e Zambra (credo che sia questa la seconda stazione che intendi) sarebbe sicuramente migliore per tempi di attivazione e costi.
Per quanto riguarda l'aeroporto potremmo intavolare una lunghissima discussione sull'assoluta necessità di cambiare assetto della pista, non tanto per aumentare il numero di voli (che vorrebbe dire comunque più lavoro, ma per migliorarne la qualità (oltre a migliorare la qualità della vita delle zone limitrofe).
Purtroppo non posso dire altro perchè sono già OT... :(
418AC
00martedì 29 marzo 2011 11:46
Io pensavo a Rifredi, più lontana, ma servita dalla direttrice di Prato e da quella di Empoli e Castello servita dalla sola direttrice di Prato; quest'ultima, se adeguata con uscita lato Osmannoro è veramente vicina.

Fabio

OT

Non ce la faccio! Ma Pisa? Quanto distano gli aeroporti dalle città in Europa in media?
Jurassic Tram
00martedì 29 marzo 2011 12:32
SUPER OT
Fabio così mi inviti a nozze!! [SM=x346232]
Ti dico quelli che secondo me sono i punti a sfavore di Pisa.
Realizzare una chiamamola pure alta velocità FI-PI ha un costo di cotruzione notevole, perchè non si possono certo utilizzare solamente gli attuali binari. Credo proprio che costi meno costruire la pista nuova.
L' aeroporto di Pisa è militare ,vicino a basi militari e quindi a rischio chiusure in caso di conflitti internazionali (che non auguro, ma purtroppo è possibile). Si ha già l'esempio del blocco dei voli civili a Trapani in questi giorni.
Anche il Galilei è vicino al centro di Pisa e più del Vespucci: e se dei pisani facessero lo stesso ragionamento dei fiorentini? Anche quello scalo non sarebbe più potenziabile.
La vicinanza alla città dovrebbe essere sempre un fattore POSITIVO e invece sento che solo qui a Firenze sia un fattore NEGATIVO. (A Roma, Milano ecc ecc ho sempre sentito lamentarsi dell'aeroporto distante, però esiste già quindi si usa. Noi lo abbiamo a due passi e lo vogliamo allontanare). Sicuramente la distanza media degli aeroporti europei sarà ben maggiore del nostro, ma ci sono tantissimissime città molto più grandi di Firenze, dunque devi sempre pensare in rapporto tra le distanze.
Per andare a PI o anche BO ci devi mettere: costo del treno (per BO per niente economico e chissà quanto costerebbe una nuova linea per PI), il costo del mezzo da stazione a aeroporto (nel caso di BO), il tempo per aspettare tutti questi mezzi. Se paghi poco un biglietto e hai un orario scomodo, molto probabilmente preferirai partire da Peretola e pagare un po' di più. Cosa che già può accadere ora. Quando parlavo di qualità del volo, intendevo che più l'aereo è grande, più si riempie e meno costa il biglietto, oltre all'imprescindibile sicurezza.
L'aeroporto potenziato è più lavoro e dici poco; le maggiori compagnie aeree (che già in parte sono qui e non sono a Pisa, chissà come mai) farebbero a gara per volare su Firenze, così come quelle mondiali. Pensa a una recente occasione persa per un collegamento con il Qatar a favore di Venezia...
Se vuoi potrei continuare, ma spero di non venire bannato!! [SM=x346255]

Federico
418AC
00martedì 29 marzo 2011 14:27
Lasciamo perdere....
Ti dico solo che l'attuale linea sarebbe in grado benissimo di reggere un servizio celere per Pisa senza particolari investimenti infrastrutturali, certamente seguendo una linea diversa da quella attuale (marcata regione) con la quale i servizi RV sono stai creati toliendo risorse ai RE.
Ah il biglietto per Pisa costa 5 euri....
Jurassic Tram
00martedì 29 marzo 2011 15:09
Il problema non sono certo i 5€ per PI, ma è il mix tra costo e tempo del trasferimento. (per esempio per volare da qui a Zurigo ci vuole 1h e 10', se lavoro e devo fare in fretta, non posso metterci 50' ad andare a PI).
Con la T2 e/o il mitico treno metropolitano, avremmo un mezzo più economico e veloce dell'attuale "volainbus" a 8€ a/r (in 15'-20' presumo), che ti permetta di fare il tragitto SMN-Aeroporto.
Se a questo aggiungi un biglietto aereo a un buon prezzo, ecco che la scelta dell'aeroporto di partenza/arrivo ricade su Peretola. (secondo me) [SM=x346230]
franchest
00martedì 29 marzo 2011 21:17
Dovrebbe essere la volta buona. Nutro diversi dubbi sui tre anni promessi tuttavia ora l'importante è partire...tre anni e mezzo- quattro , tempo che vedo più realistico e comunque sempre nettamente migliore dei tempi della T1, non sarebbe un dramma ( a parte per Renzi che ci si giocherebbe la rielezione ) considerato almeno che la parte più impattante dei cantieri in tre anni l'avresti "scollinata".
Stefagin76
00martedì 29 marzo 2011 21:52
Avendo tolto i sottopassi di viale Belfiore, l'unica "opera d'arte" degna di nota della linea due rimane il viadottino Redi-Novoli: secondo me, complice anche l'ERS, se superano 1 anno e mezzo di cantierizzazione è già uno scandalo.

Stefano
save_the_tram
00martedì 29 marzo 2011 23:23
Oltre al viadottino c'è anche la trincea a Novoli che attraversa due strade molto larghe.

Ma l'integrazione con la stazione Foster come sarà?
Omar76
00martedì 29 marzo 2011 23:41
Ma come è la storia del tram che deve passare dentro un palazzo??
save_the_tram
00mercoledì 30 marzo 2011 00:16
Il risultato dovrebbe essere questo, solo senza il sottopasso.



Il palazzo è del famoso architetto Angiolo Mazzoni, progettista di tanti edifici pubblici.
Attualmente è piuttosto degradato, e a quanto pare nel tempo è stato rimaneggiato a tal punto che la sovrintendenza ha dato l'ok per il passaggio del tram all'interno.
Lorenzo.Marra
10mercoledì 30 marzo 2011 00:37
Secondo me senza sottopassi non funzionerà niente... come si fa a far incrociare a raso un tpl sul quale si scommette per frequenza e carico passeggeri con uno dei viali principali, già adesso costantemente intasato? Tra l'altro il sottopasso avrebbe aiutato non poco la viabilità, garantendo un percorso rettilineo verso via delle porte nuove e scandicci, mentre chi vuol proseguire in via guido monaco o chi viene dal viale redi attende solo il "comodo" del tram. Tutto ciò aveva veramente senso, ora ci si ritrova con una situazione già congestionata di suo che diventerà ancor più tragica... bah...
Son troppo allarmista io o stralciare i sottopassi è roba da incompetenti?
Omar76
00mercoledì 30 marzo 2011 01:48
Forse ho capito quale è, siv ede con street view ma è abbastanza bruttino!
Lorenzo.Marra
00mercoledì 30 marzo 2011 03:18
Effettivamente non spicca per bellezza... e non è sicuramente la parte più significativa del grande intervento di Mazzoni a Santa Maria Novella, detto fra noi non vedo niente di scandaloso nel sacrificarlo. Se dovessimo salvaguardare ogni minimo oggetto architettonico perché parte della Storia dell'Architettura sarebbe paradossale... Ben vengano i riutilizzi intelligenti, specialmente in strutture già alterate nel corso del tempo e che pesano solo sui conti pubblici! ;)
Dalembertalfa
00mercoledì 30 marzo 2011 16:57
io da questo incrocio in viale belfiore ci passo parecchiè volte a settimana, e devo dire che con una buona sincronizzazione dei semafori la situazione non dovrebbe essere tragica se si adatta il traffico in viale redi a quello del tram. certo il sottopasso era meglio..
Lorenzo.Marra
10mercoledì 30 marzo 2011 17:37
Probabilmente non nelle ore di normale scorrimento, ma già nelle ore di punta a volte si rimane imbottigliati per un po'... data la consueta civiltà di automobilisti e centauri, ho qualche timore per un'incrocio a raso di tale entità... oltretutto col tram che "sbuca" dal palazzo non si ha neanche la percezione del mezzo che sopraggiunge e, avendo a che fare con personaggi che fanno a gara per passare col giallo e per non fare attraversare i pedoni sulle strisce, la veggo un po' bigia la storia...
Niente che un'iniezione di pazienza, civiltà e abitudine non possa curare, però il sottopasso sarebbe stata una mossa vincente sotto il punto di vista della razionalità, in quanto avrebbe accelerato notevolmente lo scorrimento lungo il viale Belfiore, togliendo l'ostacolo del semaforo che invece vedrà le frequenze di stop intensificate, a meno di perfetta sincronizzazione (non conosco al momento le frequenze del via libera sul viale, che poi sarebbero da confrontare con la frequenza dei tram).
Staremo a vedere, il fatto è che quando ci sono questi argomenti in ballo si spera sempre per una soluzione non rabberciata, ma ponderata ed efficacie anche in previsione futura. [SM=g11373]
trambusfi
00mercoledì 30 marzo 2011 21:41
Il semaforo di viale Belfiore - viale Redi - via B. Marcello è sostanzialmente a tre tempi, ma spesso le pattuglie dei vigili urbani le regolano manualmente nelle ore di punta, quindi è difficile dare un valore medio del verde per ogni direzione.

La grossa differenza del futuro semaforo è che non ci sarà il via libera a destra per viale Redi come ora: se questo nuovo semaforo avrà tempi comparabili con quello pedonale che oggi si trova all'uscita dei sottopassi, la situazione potrebbe non peggiorare molto.

Bisogna però fare mente locale che via Guido Monaco NON sarà più la viabilità primaria verso Fortezza ed oltre, l'unica alternativa praticabile è viale Belfiore - a sinistra nel piazzale Porta al Prato verso viale Rosselli in direzione Fortezza: con questa soluzione il flusso veicolare da viale Redi e da via B. Marcello sarà parallelo al tram, favorendo quindi la gestione semaforica dell'incrocio, ma l'imbuto sarà poi in piazzale Porta al Prato: lì sì che la vedo molto molto bigia...

Su quest'ultimo incrocio credo di aver postato uno schizzo su come potrebbe essere riorganizzato per evitare troppe interferenze fra flussi incidenti nell'intersezione, però ipotizzavo l'inversione di via della Scala...
Lorenzo.Marra
00mercoledì 30 marzo 2011 22:24
Me lo ricordo lo schizzo, se ne parlava tempo fa quando ci chiedevamo perché non si era colta l'opportunità di riorganizzare completamente i flussi attorno a Porta al Prato.
Quel che dici è corretto, con la sede tranviaria via guido monaco non sarà più la strada che oggi conosciamo, mi chiedo se manterrà una corsia normalmente carrabile o diverrà solo preferenziale + tram. Spero solo che abbiano preparato adeguati studi e piani per adeguare la viabilità tutta, toccare un nodo che fa da fulcro al sistema dei viali in questo modo comporta una notevole serie di aggiustamenti, sarei curioso di vedere la sistemazione di progetto del piazzale di porta al Prato e se, contestualmente, saranno presi provvedimenti per facilitare l'immissione da via ponte alle mosse in qualche modo (la mattina mi trovo sempre con una colonna verso Fortezza, due verso Ponte alla Vittoria, di cui naturalmente in mezzo alla strada).
Che dire, speriamo che stavolta le sistemazioni urbanistiche facciano parte di tutto il progetto e non vengano lasciate al poi...
Letimbrus
00sabato 2 aprile 2011 14:07
io pure sono dell'opinione che una buona sincronizzazione dei semafori, l'assenza del sottopasso possa essere tollerata...era meglio, è vero, ma anche questa soluzione se BEN organizzata, può essere attuata!
un pò come l'incrocio che prevedevo, in un post vecchio, su un possibile allaccio tra T1 e ferrovia a porta al prato, nell'ipotesi della futuribile T4.
sul piazzale: verò, diverrà un punto nevralgico...ma sacrificando il parcheggino spartitrffico e arretrando il semaforo verso la fortezza (unificandolo a quello più recente, messo con l'attivazione della T1, si può compensare...e via monaco, da stretta e piena di traffico, potrebbe ritrovare un pò di respiro!
l'ideale è l'attestazione delle autolinee extraurbane (TUTTE) in altra area, magari divise per provenienza geografica, sullo stile delle stazioni ferroviare di Parigi (mi vengono a mente Aeroporto, Varlungo, Salviati e Galluzzo), ma qui entriamo nella fantascienza...
franchest
00sabato 2 aprile 2011 17:37
Tra l'altro su Vle belfiore altezza Mazzoni c'è già il semaforo...temporizzato come però? Tenendo conto che a regime i tram, in un senso o nell'altro, passeranno ogni 2-3 minuti, di quanto peggiorerà (se peggiorerà) la situazione? A occhio non penso di molto.
Lorenzo.Marra
00sabato 2 aprile 2011 21:56
Probabilmente non di molto, però sta lì la questione, si perde un'opportunità per migliorare la circolazione in un punto importante come quello. Vero è che un sottopasso a quell'incrocio avrebbe comunque trovato altri due tappi subito dopo, l'incrocio con via delle porte nuove e quello con via ponte alle mosse... impossibile fare a FI la sequela di sottopassi fatta a Prato sulla declassata, primo per la difficoltà nello svolgere i lavori, poi c'é il famoso "tubone" dell'acqua che pare impedisca di scavare, o per lo meno ricordo che fu detto proprio su questo forum che è costui l'intralcio principale a soluzioni di scavo... ma vabbé, speriamo solo che provvedano al meglio. Sarei curioso di sapere a questo punto dove attesterà la fermata però, dato che da progetto era prevista precisamente in mezzo all'attuale viale. Sfrutteranno il palazzo Mazzoni (che non sarebbe una tremenda idea, si potrebbe avere una fermata coperta integralmente), inventeranno una fermata in Guido Monaco o dalla stazione AV si andrà dritti a SMN? Devo ricercarmi i progetti della vecchia linea, non ricordo cosa rimanesse in via guido monaco tra traffico veicolare e preferenziali...
trambusfi
00sabato 2 aprile 2011 22:40
Letimbrus, sull'idea di attestare le extraurbane in periferia, secondo me è sensato solo se i loro capolinea sono presso stazioni ferroviarie o fermate tramviarie. Quindi:
- passi Aeroporto ma solo quando ci sarà la T2;
- Rovezzano (presso stazione FS) anzichè Varlungo, ma incrementando il servizio ferroviario;
- Salviati FS, ma solo in presenza di un servizio ferroviario urbano degno di questo nome, cosa che non c'è neanche lontanamente).

Va da sè che Galluzzo non se ne parla proprio, e purtroppo su quella direttrice non c'è molto da programmare finché non vi sarà realizzato un potenziamento infrastrutturale che al momento non è neanche previsto: anche col previsto potenziamento di via delle Bagnese, deviare le extraurbane verso la T1 sarebbe improponibile per la totale inadeguatezza della viabilità tra le Bagnese e la T1 e, vista la natura urbana del tessuto urbanistico, quasi impossibile da adeguare a standard "adeguati".

Mancano molte altre direttrici d'ingresso in città:
- da Sesto Fiorentino ci sarebbe Castello FS - e qui vale più o meno il discorso delle altre stazioni fiorentine che ho citato;
- da Bagno a Ripoli l'unica sarebbe la futuribile T3 est diventata la renziana T2 est;
- l'asse Pistoiese ha le Piagge FS;
- e poi tutte quelle che come Galluzzo non hanno in previsione potenziamenti infrastrutturali tali da supportare adeguatamente un arretramento "spinto" delle extraurbane, prima fra tutte l'area sud tra cui il Chianti.
trambusfi
00sabato 2 aprile 2011 22:58
Lorenzo, l'unica fermata prevista tra Mazzoni e SMN è in via Alamanni altezza DLF, fermata che secondo me non sarebbe da realizzare per la vicinanza pedonale a SMN e per evitare la sede promiscua.

Secondo me dedicare il sottopasso destro tra viale Strozzi e viale Belfiore alla svolta a destra in viale Redi e via Benedetto Marcello consentirebbe di ricavare a centro incrocio tutto lo spazio necessario alla fermata tramviaria.
Lorenzo.Marra
00sabato 2 aprile 2011 23:43
Dividendo i sottopassi sicuramente. Il che ad oggi corrisponde quasi alla realtà, tranne per i mezzi che scendono da zona Statuto tramite via Caduti di Nassiriya. Ho riguardato il documento dwf che avevo salvato tempo addietro e infatti una sorta di "previsione" al di sopra del sottopasso c'era, ma non era indicata come una vera e propria fermata, a differenza della fermata "Rosselli" a fronte della DLF. Tra l'altro, in via alamanni la sede sarà promiscua con i bus, sarà lasciata una corsia solo ai bus o i bus non transiteranno e transiteranno le auto? Anche perché, una volta instradato il tram in via alamanni, come vanno le autovetture ad imboccare l'entrata nuova di zecca del parcheggio interrato SMN? A quel punto sarebbe anche il caso di tirar via gli scambi stralciati a inizio via jacopo da Diacceto, invertire il senso di marcia di questa via e, mentre si lascia Alamanni al TPL, far si che l'accesso a SMN possa avvenire solo lungo la direttrice di Via Jacopo da Diacceto. A "occhio" su via Alamanni ci starebbe la sede tramviaria più la preferenziale, ma non penso qualcosa in più...
Vi ho allegato degli screenshot dai dwf!
Da questo progetto, con una fermata a inizio via alamanni la sede dovrebbe essere per forza di cose promiscua, non ci sono gli spazi per una preferenziale o una veicolare... Tanto vale ricavarla davvero davanti o dentro il palazzo mazzoni o in via guido monaco...

save_the_tram
00mercoledì 13 aprile 2011 13:47
Aridanga!
Da Il Reporter.it
www.ilreporter.it/index.php?option=com_content&view=article&id=16244:tramvia-slitta-la-partenza-ma-arrivano-le-agevolazioni-per-i-negozi&catid=77:cronaca&It...


Tramvia, slitta la partenza. Ma arrivano le agevolazioni per i negozi

Potrebbe slittare la partenza dei cantieri delle linee 2 e 3 della tramvia. Il T-day, che era stato fissato per il 2 maggio, potrebbe essere posticipato di un paio di settimane. In compenso arrivano le agevolazioni per i negozi che ne patiranno le conseguenze.

UN, DUE, TRE, TRAM...VIA. Lo stesso sindaco Matteo Renzi alla domanda se la data di partenza fosse confermata non ha dato tutto per scontato. “I permessi ci sono tutti – ha dichiarato ieri a margine del consiglio comunale – noi siamo in regola per dare il via ai lavori lunedì 2 maggio. Adesso spetta alle aziende fare il primo passo”. Insomma se ci saranno ritardi nell'apertura dei cantieri non potrà essere imputato a Palazzo Vecchio, anche se Renzi ha fatto capire che farà in modo di limitare eventuali tentennamenti.

MILLE GIORNI. Confermata invece la durata dei lavori: mille e non più mille giorni. Disagi, comunque, è ipotizzabile che ce ne siano lo stesso. Il Comune ha appena messo in piedi un gruppo tecnico per individuare i requisiti necessari ad accedere alle misure di sostegno e alle agevolazioni fiscali previste dall'amministrazione.

SGRAVI E PRESTITI. Il sostegno a imprese ed esercizi commerciali sarà di tre tipi: fiscalità locale (potrebbe trattarsi di sgravi sulla Tia), accesso al credito e ammortizzatori sociali. Classificati in tre fasce anche i disagi, dai più gravi (fino al trasferimento dell'attività) a quelli meno rilevanti ma tali comunque da chiedere un supporto concreto. Al suddetto gruppo tecnico spetterà il compito di individuare i requisiti per essere inseriti nell'una o nell'altra fascia.

DALLE PAROLE AI FATTI. Apprezzamento da parte delle categorie economiche. “Apprezziamo lo sforzo compiuto dal Comune di Firenze nel dar vita all’Osservatorio sull’impatto economico delle nuove linee della tramvia – dichiara Gianna Scatizzi, presidente di Confartigianato Imprese Firenze - è imperativo però che alle parole seguano i fatti e che l’amministrazione concretizzi gli impegni assunti con le associazioni (quali l’abbattimento della fiscalità locale, la creazione di un fondo creditizio ad hoc e l’estensione della Cig in deroga ai dipendenti delle aziende danneggiate) in strumenti cui le imprese abbiano accesso agevole”.


Quindi la nuova data sembrerebbe essere il 16 maggio.
Mi sa che aveva ragione chi diceva che fino a dopo l'estate non si vedrà muovere niente.
trambusfi
00domenica 17 aprile 2011 00:43
Tramvia, altri 20 milioni è la richiesta delle imprese

Tra le cause dell'aumento dei costi anche i cosiddetti oneri di accelerazione dovuti ai tempi più stretti voluti da Renzi

TRAMVIA, per la linea 2 le imprese chiedono altri 20 milioni. E di fronte all’inizio dei lavori ormai già slittato — il 2 maggio annunciato dal sindaco scivolerà a fine mese — si accende il braccio di ferro tra Comune e Tram di Firenze Spa, la società incaricata di realizzare le linee 2 e 3 e di gestire poi per 37 anni il trasporto pubblico su ferro. Risale al 2005 il primo atto con i privati: «Calcolato con i prezzi del 2003», fanno presente le imprese costruttrici che partecipano alla Tram. Dalla Cmb al Consorzio Etruria, dalla Btp al Consorzio toscano costruzioni. Ma sarebbero altri i veri fattori responsabili dell’aumento dei costi, fin qui calcolato in 110 milioni, cioè 63 finanziati dal pubblico e 47 dal pool dei privati che, accanto a costruttori, conta anche Ratp e Ansaldo Breda.

Ad aumentare i costi, secondo la Tram Spa, sarebbero quelli che le stesse imprese chiamano «oneri di accelerazione». Ovvero, i costi aggiuntivi derivanti dal lavoro notturno e dai tre turni giornalieri, che il sindaco Matteo Renzi ha ripetutamente chiesto per rispettare l’obiettivo dei 1.000 giorni di lavori che lui stesso si è dato. Lavoro notturno ma anche i 3-4 piccoli cantieri che dovrebbero sostituire un grande cantiere unico. O anche i cantieri «a grandezza variabile» che vorrebbe Palazzo Vecchio (e che le imprese invece ritengono impossibili): a tutta carreggiata durante le ore notturne, a carreggiata ridotta per far passare le auto di giorno. Non solo.

Sull’aumento dei costi pende un’altra «spada di Damocle». Quella della classificazione normativa delle terre di scavo, che già nel Mugello, al tempo dei cantieri per l’Alta velocità, causarono aumento di costi e inchieste della magistratura. La terra raccolta dalle strade per far posto ai binari o quella scavata per realizzare il viadotto «a trincea» di viale Guidoni va catalogata terra normale o rifiuto speciale? La risposta vale milioni di euro: nel primo caso il costo di smaltimento sarebbe di 8 euro a tonnellata, nel secondo di 80. Dieci volte di più. E visto quello che è accaduto con la Tav in Mugello, le imprese si attendono la stangata.
Conti esatti non esistono ancora, neppure sulle scrivanie delle imprese. Né per gli oneri di accelerazione, né per la terra di scavo: i privati però stimano che l’aumento dei costi non potrà essere molto lontano da 20 milioni di euro. Forse 16, forse 18. Comunque qualche milione di più, rispetto ai 13 già saltati fuori nel vertice con il sindaco Renzi di pochi giorni fa.

Chi li tirerà fuori? Tra imprese e Palazzo Vecchio le posizioni restano ancora distanti: secondo il Comune, l’aumento dei costi sarebbe sostanzialmente ammortizzato dal risparmio derivante dal tunnel di viale Belfiore, valutato in oltre 20 milioni di euro e già cancellato dal progetto della linea 2 (la tramvia in uscita dal palazzo Mazzoni incrocerà le auto in superficie alternata da un semplice semaforo). Secondo le imprese, invece, i 16-20 milioni in più di aumento sarebbero già calcolati tenendo conto del mancato tunnel di Belfiore.

Il nuovo round è atteso adesso per il 27 prossimo. E sarà il nuovo faccia a faccia Tram-Comune a tentare di fare un passo avanti sul tira e molla economico. E’ ormai chiaro che, tra varianti e ridefinizione dei conti, si dovrà procedere ad un aggiornamento della concessione rilasciata dal Comune ai privati. Pronti a trattare sull’aumento dei costi in cambio di un allungamento degli anni di concessione.

Per il momento la Tram resta però in tilt da liquidità: «Per conto del ministero o per conto proprio, il Comune deve darci ancora 25 milioni», avvertono le imprese. Di questi, circa 8 milioni sono relativi alla gestione della linea 1, quella per Scandicci, che conferma il suo andamento positivo. Il resto sarebbe a copertura dei costi di progettazione della linea 2, la Peretola-Santa Maria Novella: «Avrebbero dovuto pagarci da tempo ma i soldi non sono ancora arrivati e questo ci crea qualche problema in più con le banche».

firenze.repubblica.it/cronaca/2011/04/16/news/tramvia_altri_20_milioni_la_richiesta_delle_imprese-1...
tram firenze
10domenica 17 aprile 2011 14:20
il sindaco renzi è proprio un pagliaccio...!!parla parla parla....ma quanto parla....poi i fatti.....zero!!
trambusfi
00domenica 17 aprile 2011 17:32
Se fosse vero, ecco ancora di peggio...

FS blocca il passaggio della tramvia nell’area Belfiore

“Una notizia di questo tipo meritava di essere resa pubblica già da mesi: le Ferrovie bloccano il progetto che prevede il passaggio della tramvia nell’area Belfiore chiedendo in cambio il rispetto del Protocollo del 28 ottobre 2008 quando l’allora Sindaco Domenici, il Presidente della Regione Martini, l’AD di Ferrovie Moretti e l’attuale Sindaco Renzi, in qualità di Presidente della Provincia decisero di permettere a Ferrovie la possibilità di costruire oltre 150.000 metri quadrati nelle aree ferroviarie fiorentine.” – annuncia il Consigliere Comunale Tommaso Grassi leggendo la Relazione del Responsabile Unico del Procedimento delle linee 2 e 3 della tramvia.

“Visto che, secondo quanto riportato dalla relazione, la lettera di Ferrovie risale all’ottobre 2010, perché nessuno ha ritenuto di informare il Consiglio di questa non irrilevante notizia in tutti questi mesi ? C’è stata anche una comunicazione del Sindaco Renzi all’inizio di quest’anno ma nessuno ha creduto bene di porre all’attenzione anche dell’opinione pubblica questo importante problema: come mai ? Dobbiamo essere costretti a leggerci attentamente ogni parola contenuta dei 134 fascicoli sulla tramvia per capire quale sia realmente la situazione su questa infrastruttura pubblica ?”

“Ci eravamo già resi conto che al progetto mancavano ancora molti elementi per essere definito completo, ma una novità di questa importanza sinceramente non ce la saremmo mai aspettata. A questo punto è necessario capire come si coniugano i diversi piani della vicenda che su quell’area si addensano: dobbiamo ‘svendere’ metri quadrati alle Ferrovie che ci costruiranno case, negozi, uffici e altre strutture per avere questo passaggio dall’area Belfiore ? Il Comune intende accettare definitivamente qualsiasi sottoattraversamento e la Stazione Foster per sbloccare la situazione della tramvia sull’area Belfiore ?”

“Che fine faranno quindi tutte le parole del Sindaco Renzi che aveva annunciato ricorsi e battaglie legali contro Ferrovie per il rispetto degli atti sull’Alta Velocità, adesso che Ferrovie sembra aver rigirato la situazione a suo favore, ricordando al Comune che è inadempiente sotto il profilo urbanistico in base agli accordi del 2008 ? Ci chiediamo se da ottobre 2010, mentre il progetto veniva valutato dagli uffici, sono state messe in atto tutte quelle azioni per trovare soluzioni alternative che potessero aggirare il problema Ferrovie, permettendo al Comune di non essere più ‘in un angolo spalle al muro’ ?”

“Ritenendo importante la realizzazione di un sistema di trasporto pubblico su ferro non possiamo che riscontrare come la sua gestione continui ad essere particolarmente deficitaria e inadeguata, la comunicazione e la trasparenza assolutamente assente oltre che rilevare la completa mancanza di chiarezza e di definizione sui progetti che, ancora in parte, sono avvolti da una profonda indeterminazione. – conclude Grassi – Auspicavamo che da parte dell’Amministrazione si fosse riusciti a porre fine all’intera vicenda proponendo un progetto adeguato e fatto per bene, che non vediamo, ma anzi non riscontriamo, nell'operato dell'Amministrazione Comunale, neppure quella necessaria trasparenza verso i rappresenti dei cittadini eletti e verso quest’ultimi indispensabile per affrontare il duro e non semplice periodo delle cantierizzazioni.”

www.nove.firenze.it/vediarticolo.asp?id=b1.04.16.18.57
Lorenzo.Marra
00domenica 17 aprile 2011 18:22
Mah, io farei alla svelta... si al sottoattraversamento e alla stazione AV, in cambio collaborazione per la tramvia. Naturalmente in caso il sottoattraversamento creerà problemi, RFI dovrà risponderne civilmente e penalmente...
trambusfi
00domenica 17 aprile 2011 19:59
Guarda caso il sottoattraversamento tramviario in zona Foster è una delle tante idee renziane... sta di fatto che secondo me qui non è questa la questione, e comunque non c'è storia, nel senso che se RFI ha partecipato - come non può non essere - alla conferenza dei servizi (o come si chiama) relativa al progetto tramviario, non può venirsene ora e rimangiarsi il parere positivo già espresso anni fa, magari come ripicca per l'ostruzionismo annunciato dal Renzi sulla Tav.
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