Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 | Pagina successiva

BOLOGNA

Ultimo Aggiornamento: 27/10/2021 10:32
Autore
Stampa | Notifica email    
07/12/2011 18:31
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
OFFLINE
Post: 6.815
Registrato il: 22/08/2010
maestro tranviere
Un vecchio Calendario sui 100 anni del Tram Elettrico, del 1979 racconta del "Suicidio" compiuto negli anni 50-60 da molte citta, Eliminando i Tram.
Buonasera a Tutti.
L'analisi che ha fatto Censin, è sinteticamente esatta, quando negli anni cinquanta e sessanta, si erano purtroppo visti i binari, e i Tram come mezzi anacronistici, di fronte alle automobili, e agli autobus, ritenuti a torto i mezzi del futuro (inquinante...).
Ho un vecchio calendario dei "Cittadini dell'Ordine" del 1979, sui 100 anni del Tram Elettrico (che si festeggiavano proprio quell'anno), con una breve e interessante storia di questo mezzo prima a cavalli, e poi elettrico, con varie fotografie (25 tutte veramente belle, con vetture dell'ATM di Milano, di Torino; e molte estere Inglesi, Americane, e Canadesi).
I testi sono stati curati dall'Ingegner Ivo Angelini, con foto della sua collezione, e dell'ATM di Milano, e di Torino, oltre al Professor Ogliari.
A pagina 12 e 14 c'è scritto: Negli anni 50, c'è stato un declino del Tram. Il fascino, la moda dell'autobus ed il mancato rinnovamento degli impianti e delle vetture, di molte reti tranviarie, sono elementi che segnano un triste momento "una stasi, se non un regresso", nella evoluzione dei trasporti urbani.
Molte città, anche di media grandezza, come da noi, Bologna, Firenze, Genova, Padova, Trieste, ecc.. rinunciarono al tram ritenendo di poterlo rimpiazzare senza inconvenienti con l'autobus, o con il filobus (che sembrava dotato di caratteristiche più affini al tram, piuttosto che allo stesso autobus) eliminando completamente binari, linea aerea, impianti generatori, e vendendo tutto a rottame.
Solo le grandi città, hanno per fortuna ridotto la loro rete solo marginalmente: si sono salvate e posseggono oggi uno strumento di "ripresa" quanto mai valido.
Infatti quattro grandi città Italiane (Milano, Torino, Roma e Napoli) stanno già rivedendo i loro servizi tranviari urbani, anche in relazione ad un'altro evidente, aspetto del problema, rivelatosi in modo sempre più preoccupante nell'ultimo ventennio.
Il Boom dell'autoveicolo privato, esploso negli anni 50, ha messo in difficoltà, in proporzioni sempre più massiccie, la circolazione dei veicoli in servizio pubblico collettivo, e segnatamente dei tram.
Vengono guardate con invidia quelle città che sono riuscite di recente, a realizzare anche solo una, o due linee di metropolitana sotterranea, con treni di grande capacità, in sede propria.
Ma una linea di metropolitana costa molto per gli impianti, e richiede lunghi anni per l'esecuzione, e poi occorre che abbia un traffico di 30-40 mila passeggeri all'ora nei periodi di maggiore utilizzo perchè il costo per passeggero trasportato risulti tanto basso da giustificare l'esercizio di una linea di questo tipo.
D'altro canto, chi ha soppresso la rete tranviaria affidandosi unicamente agli autobus si trova in gravi difficoltà economiche dato che il veicolo "costa troppo", per esercizio e manutenzione, rispetto al "troppo poco", che può trasportare (80-90 persone).
Ed ecco, fra autobus e metropolitana, rifarsi avanti il vecchio tram sia pure in sembianze nuove, ma nel rispetto dello schema tradizionale.
Un esempio concreto è il Jumbo-Tram di Milano Serie 4900.
Se quindi, con una linea di autobus non si possono trasportare più di 4000 persone all'ora, e con una linea di metropolitana bisogna poterne trasportare almeno 30.000-40.000, per valori intermedi (ad esempio 10.000-15.000 persone) non resta che il tram.
Ed ecco che si sono realizzate, già da diversi anni, all'estero (Germania, Svizzera, Belgio) moderne linee tranviarie in sede separata dal traffico stradale, al punto che si sono costruiti tronchi di galleria per i tram per superare agevolmente i punti di maggiori difficoltà viabilistiche: sono i cosidetti "semi-metrò".
Essi rappresentano l'unico sistema che permetta di non rinunciare al tram con risultati disastrosi per economicità e per regolarità del servizio, qualora si finisca "inevitabilmente" per ripiegare sull'autobus nei casi in cui sia assurdo solo "sognare" la metropolitana....
A distanza di quasi 33 anni, va detto che per fortuna alcune città stanno timidamente tornando al Tram, come Bergamo, Firenze, Padova, Venezia, Sassari, Cagliari, Messina, e tra un pò Palermo.
In effetti visti i livelli di Inquinamento atmosferico, si dovrebbero posare molti piu binari in tutte le maggiori città Italiane.
Speriamo che presto alla lista si aggiungano Bologna (veramente carine le sue vetture tranviarie restaurate, e funzionanti), Genova e tante altre.
Approposito della città Felsinea, mi ricordo le vacanze a Riccione con la vicina di tenda Signora Anita (Bolognese D.O.C), che mi chiedeva dei Tram a Milano, sottolineando con tanta nostalgia (e molta arrabbiatura...), come purtroppo nella sua città, da troppi anni erano stati "soppressi", nonostante la loro Ecologia.
Progetti per rimetterli tanti, binari posati fino ad oggi zero, mi raccontava con rammarico!
Saluti a Tutti.
[Modificato da Pertegheta 07/12/2011 21:43]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:29. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com