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BOLOGNA

Ultimo Aggiornamento: 27/10/2021 10:32
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17/05/2007 02:11
 
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tranviere veterano
La svolta della Bolognina...
Il quartiere della Bolognina, storico e popolarissimo a due passi dal centro, è stato in questi anni del tutto stratovolto ad un punto tale da renderlo irriconoscibile. In particolare quelli della mia generazione sono indubbiamente molto colpiti da un cambiamento così rapido e profondo. In primo luogo è del tutto sparita l'anima bolognese che lo ha da sempre caratterizzato: al dialetto un tempo diffusissimo e all'odore del soffritto per il ragù oggi si è ora imposta la forte concentrazione di altre etnie extracomunitarie ciascuna con i propri rituali e le proprie regole...
Successivamente è subentrato pure uno stravolgimento urbanistico di grandi dimensioni: numerose costruzioni di nuove unità abitative, interi assetti viari modificati dalla cementificazione su vecchie aree di fabbriche in disuso, nuovi supermercati, alberghi su aree diventate verdi a causa dei bombardamenti dell'ultima guerra e per ultimo gli immensi cantieri dell'Alta Velocità che hanno interessato tutta l'area. Il tutto in un quartiere che fino a pochi anni fa aveva un impatto del tutto differente e che ancor prima era noto per essere la residenza di migliaia di ferrovieri che abitavano nelle case popolari di proprietà delle FS. Inutile dire che pur riconoscendone i nuovi meriti, le più sane ed eleganti linee architettoniche sulle vecchie aree dismesse, io, personalmente ho nostalgia di quell'odore di ragù preparato dalle signore di un tempo... un mio caro amico abitava, ora se ne è andato da un'altra parte, nella strada ove un tempo risiedeva il mio vecchio prof. di latino... mi raccontava che la sera non è purtroppo più assolutamente consigliabile percorrere certe strade dopo le 21,00...




Nella foto in questione possiamo vedere nel cerchio nero il Museo dei Trasporti Bolognesi con la bella vettura tramviaria a carrelli 228. Dietro di lei i capannoni un tempo deposito delle Tramvie Bolognesi Extraurbane e che oggi ospitano i mezzi storici qui custoditi. Tutt'attorno una piccola veduta degli scavi per l'Alta Velocità che fra le altre cose hanno lesionato la stabilità degli edifici contigui Museo compreso.
Nel cerchio rosso i carri di cui scrive Rouler16v: l'area ferroviaria del raccordo Mascarella non è più collegata con le Ferrovie dello Stato né ritengo lo sarà mai più dopo le grandi opere dell' AV. Quindi le ex Officine Casaralta e le ex Manifatture Tabacchi ( altre antiche realtà industriali della Bolognina oggi abbandonate ) sono oggi inesorabilmente scollegate dal mondo. Quei carri sono sul limitare di quella che è un'altra presenza della Bolognina amatissima da tutti i bolognesi autentici: il mitico Dopolavoro Ferroviario e l'Arena Puccini. Se nella foto satellitare andiamo ancora più a destra di quella piazzetta che si scorge con la fontana troveremmo campi di calcio, da tennis, di pattinaggio, da basket e poi il bar, ristorante, cinema, teatro e quant'altro ha svagato e allietato le giornate e le estati spensierate di migliaia di bolognesi.
Ho dei ricordi meravigliosi di quando negli anni '60 andavo da bambino al Dopolavoro: coi miei andavamo alle commedie dialettali di un grande scrittore e attore locale che si chiamava Arrigo Lucchini e che era amico di mio zio. E poi quante serate estive al cinema all'aperto... quei carri erano spesso visitabili durante le rassegne e credo siano di proprietà delle Ferrovie delo Stato. Diventato più grande ho frequentato il Dopolavoro per andare sempre al cinema all'aperto con gli amici, poi per giocare a calcio con la squadra di colleghi di lavoro ma soprattutto per le splendide rassegne estive di Bologna Sogna che per tutto gli anni '90 hanno letteralmente impedito ai bolognesi di andare in vacanza dal tanto che ci si divertiva in città: qui hanno lavorato in memorabili spettacoli Vito, i Fratelli Ruggeri, Susy Blady e Patrizio Roversi. In quegli anni irripetibili oltre all'Arena Puccini erano allestiti tutta notte fino all'alba spettacoli di ogni genere nei cortili dei palazzi storici più prestigiosi della città che così aprivano i propri battenti alla curiosità di tutti, e poi ancora nelle chiese e nelle Basiliche, nelle Piazze, nei Musei Universitari, nelle cantine ma anche negli Ospedali e perfino dentro le carceri di S.Giovanni in Monte.
Durò 7\8 anni ( dalla metà anni '80 ai primi '90 ) e l'artefice di questa immensa mole culturale fu l'Assessore socialista alla cultura Nicola Sinisi... mamma mia che nostalgia...
17/05/2007 02:15
 
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tranviere veterano
Roberto,alla bolognina ci abitano due miei amici,uno dei due vive con la nonna di una simpatia incredibile.Avendo una minima conoscenza della città e mervigliatasi di quanto ne sapevo mi mostrò delle foto di una bologna anni 60/70 e mi raccontava anche lei di come quella zona fosse cambiata.Oddio,avendo quasi un irriverente puzza sotto il naso (il quartiere che amo è santo stefano o meglio ancora tutta la zona attorno al rizzoli,un vero paradiso)guardavo attorno al complesso con aria un po schifata forse dalla gente,forse da quell aria di campagna che non è piu di campagna,ma rincuorato dal fatto che la bolognina non è san donato.Prendere il 20 è come giocare alla roulette russa.

Purtroppo roberto,a bologna di bolognese chi ci vive piu? Chi parla piu il dialetto? Il guaio dell'emilia romagna è questo.

Ma che ci fanno sul curvone?
24/05/2007 09:15
 
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Sempre Bolognina
Visto che abbiamo tanto parlato della Bolognina, continuo il discorso proponendo una bella cartolina al capolinea di Casaralta dove poco dopo la fine del binario tramviario erano gli stabilimenti della notissima ditta di costruzioni ferroviarie e tramviarie della Casaralta.




Una pedana, in arrivo dal centro di Bologna, sta raggiungendo il capolinea della linea 10 Casaralta




Lo stesso punto di allora ripreso ai giorni nostri... è quasi tutto pressochè immutato... perfino il muretto sulla destra. E' stato giusto edificato un palazzo sullo sfondo e notevolmente ristretto il marciapiede per consentire il parcheggio delle automobili...





Il particolare ingrandito col nostro tram





Lo stesso punto dove il tram affrontava l'ultima curva... al suo posto bidoni per l'immondizia e il riciclo dei rifiuti. Tutta questa zona, immutata nelle architetture, è invece cambiata nel tessuto sociale che un tempo la connotava, tutta quest'area è da anni caratterizzata da una massiccia presenza di cinesi che qui hanno insediato le loro attività commerciali, i negozi, gli import\export, i ristoranti e gli empori.



24/05/2007 09:44
 
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maestro tranviere
OT in Via Ferrarese
Nella bella cartolina di Roberto, oltre al tram e alle caratteristiche del posto, mi è saltato agli occhi un autocompattatore della N.U. (a sinistra dell cartolina) abbastanza moderno per l'epoca della foto e il cavo della corrente steso da un palazzo all'altro oggi come allora.

1Poggioreale Cimit. Staz.Centr. v. Marina
P. Vittoria Mergellina Fuorigrotta Bagnoli
25/05/2007 20:05
 
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tranviere veterano
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AUGUSTO: mi è saltato agli occhi un autocompattatore della N.U. (a sinistra dell cartolina) abbastanza moderno per l'epoca della foto e il cavo della corrente steso da un palazzo all'altro oggi come allora



Bel colpo d'occhio Augusto. L'autocompattatore, che tutti a Bologna chiamano Camion del Rusco, lo avevo notato anch'io e difatti mi dispiaceva non fosse entrato tutto nella cartolina. Conosco delle persone che, come noi amiamo i tram, amano i camion del rusco... ne conoscono numerazioni, motorizzazioni dei due assi, tre assi ecc.
Alla traversa Enel per l'illuminazione pubblica non avevo invece fatto caso: è sempre lì nella stessa posizione, a parte l'illuminatore sembra quasi la stessa... anche la noce in ceramica è nello stesso punto di allora.
09/06/2007 18:25
 
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apprendista tranviere
Sfogliando un libro sulle torri di Bologna, ho trovato questa interessante foto riguardante la torre Scappi, inglobata dai palazzi ad inizio via indipendenza.
Per i frequentatori di questo forum però è interessante anche per qualche altro motivo...



[Modificato da Rouler16v 10/06/2007 17.52]

10/06/2007 17:57
 
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apprendista tranviere
Una foto ancora più rara del 1911: l'antico Mercato di mezzo, oggi (dopo le demolizioni all'insegna del progresso di inizio novecento) via Rizzoli.
La linea che si vede, da quel che si ricava da un'altra immagine, prosegue certamente verso via Castiglione; probabilmente anche per Strada Maggiore ma non ci sono immagini a riguardo.

26/10/2007 20:29
 
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L'ultimo tram
Una bella foto (originale 8.1 MP) della mitica 218: chissà se la rivedremo circolare un giorno, magari sotto via Indipendenza...

www.flickr.com/photo_zoom.gne?id=1517832728&context=set-7215760041222146...

Chi ha affossato il progetto del tram in centro non è solo gente senza intelligenza, è anche gente senza cuore... [SM=x346222]
31/01/2008 17:44
 
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allego qui tre foto che ho scattato qualche tempo fa, di passaggio da Bologna
non so se è questa la discussione giusta, quindi non vogliatemene...
praticamente la "M" di metropolitana, messa capovolta, è posta all'ingresso del sottopassaggio pedonale di Via Rizzoli (murato), quasi di fronte all'ATC Point di "Re Enzo".
il bello è che la sera è pure illuminata, quasi si trattasse di un cartello vero!
ma è opera di qualche futurista, del comune o di qualche simpaticone?








[Modificato da Letimbrus 31/01/2008 17:46]
01/02/2008 17:53
 
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per farmi perdonare della mia "invasione" metropolitana di ieri, posto una cartolina dalla mia raccolta!



certo il fotografo doveva essere un appassionato come noi [SM=x346228]
02/02/2008 01:14
 
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Per Letimbrus

Il cartello della finta Metropolitana porta ad un esteso sottopassaggio un tempo frequentatissimo e di gran moda. Laggiù si snodava una Bologna sotterranea animatissima: decine di negozi: bar, parrucchieri, ricevitorie, elettrodomestici, abbigliamento, dischi, sportivi e tanti altri ancora. C'era pure il Circolo dei Tranvieri dove il personale fra una corsa e l'altra si riposava nel bar o giocava a carte.




Ovviamente non poteva mancare Babbo Natale che fermava i bimbi nei corridoi del sottopassaggio per la foto di rito. Ho la faccia contrariata e ti credo: siamo nel 1961 e mentre io sono lì con Santa Klaus sopra la mia testa passavano le carrelli sulle linee 4 Mazzini, 7 S.Vitale e 20 S.Lazzaro.
Come tutte le belle cose di un tempo anche il sottopassaggio si era nel tempo profondamente degradato: tutti i negozi chiusi, sempre deserto e quindi promiscuità, urine per terra, spaccio, prostituzione maschile e via così finchè le tante uscite vennero sprangate per anni con le catene e buonasera.
Oggi il vecchio sottopassaggio è un malinconico ambiente asettico, scarsamente frequentato, dove per qualche ora al giorno si celebrano in maniera virtuale e multimediale le iniziative del Comune.





CLICCARE SULL'IMMAGINE DEL TRAM PER INGRANDIRE


Molto bella la cartolina che hai inserito: ingrandendola scorgiamo che la due assi " Pedana " è la n. 54 e con tutta probabilità è in servizio sull' 1\5 Ferrovia - Saragozza.
Via Indipendenza, così lunga e larga, sembrava fatta apposta per i tram e invece fu tra le primissime strade a vedere tolte le rotaie.
Vi transitavano molte linee di cui l'ultima fu nel 1957 l' 1 Notturno Ferrovia...
09/09/2008 22:39
 
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I recenti lavori per il rifacimento del manto stradale destinato ad accogliere il filobus denominato CIVIS hanno riportato alla luce diversi metri di rotaia che giacevano sepolti da anni sotto l'asfalto bolognese. Le foto che vi propongo sono state da me scattate ieri pomeriggio in via Marconi.

Una ruspa alacremente all'opera. Dove mai finiranno le povere rotaie senza requie: una fornace, un museo dei trasporti, o altro?



CLICCARE SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRE




CLICCARE SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRE


Due immagini di un fascio di rotaie abbandonati ai margini della strada. Un'immagine per stomaci forti, quella di cadaveri colpevolmente massacrati e riesumati dopo 45 anni. Godiamocele pure, sono le ultime di cui possiamo dire di aver testimonianza oculare.



CLICCARE SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRE




CLICCARE SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRE
10/09/2008 11:06
 
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Ma insomma, Robe' ...

... me ne riesci a salvare un pezzetto?

10/09/2008 16:23
 
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tranviere veterano
A quanto pare è tempo di bonifiche da rotaie Phoenix un po' in tutta Italia. Dopo Roma che ha già sistematicamente smantellato in passato tutto quello che non le serviva più (per modo di dire) adesso anche a Milano in questi giorni si stanno accingendo a rimuoverne svariati tratti in disuso, e purtroppo anche a Bologna dove erano almeno un ricordo [SM=x346222]
La domanda di Antonio mi suggerisce un quesito: come riuscire a procurarmene un pezzo dai numerosi smantellamenti o rinnovi che si fanno dalle parti mie? O è tanto per scherzare [SM=x346235]
(tra l'altro il posto dove riporla ce l'ho)
[SM=x346228]
10/09/2008 20:10
 
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tranviere veterano
... me ne riesci a salvare un pezzetto?
Ovviamente no Antonio... sono enormi e pesantissimi. Più che il Doblò ci vorrebbe un bilico!!! Io però ne ho già un pezzo che prelevai 30 anni fa in un cantiere: ce n'era un pezzetto stranamente corto, circa mezzo metro, lo presi assieme ad un amico e lo portai in una officina dove tagliarono per bene il mio mini binario bolognese. Ne ho pure un pezzetto di Napoli e Firenze che mi regalarono durante alcune visite alle rispettive aziende...
Dunque, dopo le belle foto di Tramviere inserisco anche io un contributo su questo evento cittadino.




Ecco la triste fine delle rotaie ancora esistenti: siamo in fondo a Via Marconi proprio di fronte alla mia vecchia scuola elementare ed alla Camera del Lavoro.




Un altro aspetto di cui abbiamo già parlato tempo fa: le rotaie più antiche dopo essere state smantellate venivano tagliate in piccole porzioni e fissate alla rovescia sotto le nuove rotaie. In questo modo le vecchie rotaie fungevano da base di appoggio prima di fissare le traversine ( in via Marconi in ferro ) ed inglobare il tutto nell'asfalto. Questa rotaia che si vede in foto è degli anni '20 e colpisce l'estrema consunzione del bordo di rotolamento: il bordino invece è ancora integro e notevolmente più sporgente dell'altra porzione. Doveva essere pericolosissimo circolare in bicicletta in quei tratti.




Discorso invece del tutto differente per quest'altra immagine. Qui colpisce molto l'integrità del binario rimosso: come si vede bene dalla profondità della gola Phoenix non è quasi per nulla usurato... addirittura se ripulito e fresato potrebbe essere ancora riusato. Sarà però difficile, se non impossibile, stabilirne la storia per cui si può giusto ragionare per intuito e conoscenza: tra il 1956 e il 1958 in seguito alle soppressioni di alcune linee vennero aperti dei cantieri in via Marconi e nella vicina piazza Malpighi dove con binari e scambi nuovi venne riprogettato e realizzato un nuovo percorso per meglio servire i rientri in deposito. E' probabile che ne abbiano approfittato, con le ultime rotaie ancora nuove in magazzino, per riarmare via Marconi che certamente presentava un forte usura dei binari fino a quel momento frequentatissimi dai tram delle tante linee presenti. L'ultima linea tramviaria in servizio in via Marconi fu la 10 Casaralta soppressa nel 1960: da quel momento fino al 1963 gli impianti furono utilizzati solo per gestire i rientri in deposito delle vetture in servizio sulle altre linee superstite... La perfetta conservazione delle rotaie è quindi dovuta, a mio parere, all'uso di 7 anni per pochi transiti al giorno e di cui gli ultimi tre solo per il deposito...




La bella due assi Sibona 303, in servizio sul 12 S.Michele in Bosco, in transito su via Marconi a fianco del Palazzo Lancia attorno al 1953




Lo stesso posto di allora ripreso in questi giorni... quel puntino nero in alto sulla prima colonna del Palazzo Lancia, visibile in entrambe le foto, è il gancio di attacco alla traversa tuttora esistente!
[Modificato da Roberto Amori 10/09/2008 21:48]
11/09/2008 16:33
 
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tranviere senior
Che dire? La prima foto dell'ultimo post di Roberto pare si riferisca a semplici lavori di manutenzione di una linea tramviaria ancora in funzione, e invece... Voglio piangereeee!!! [SM=x346222]
11/09/2008 21:03
 
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maestro tranviere
Robbè ...

... ti sei dimenticato lo script?

03/10/2008 13:48
 
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tranviere senior
201
Incominciamo a mettere una fotina giusto come aperitivo....


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T.J. Team ®
06/10/2008 01:44
 
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Che bella...
Complimenti per la bella immagine: spero così di vederne altre ancora...
Mi sarebbe piaciuto essere lì durante il trasferimento della 201 da S.Paolo a Sassi, il 7 Dicembre farò in modo di venire a Torino per il TTF 2008.
28/10/2008 00:15
 
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tranviere veterano
Archivio dei filmini

A Bologna esiste un archivio assai curioso: l'Archivio Nazionale del film di famiglia.
Innanzitutto si trova in pieno centro, in via S.Isaia, presso l'istituto Parri dove c'è il Museo della Resistenza. All'interno dell'Istituto si trova appunto la sezione Homemovies dove sono conservati migliaia di filmati amatoriali, tutti privati, dagli anni 30 ad oggi. Chiunque può portare i propri filmini, in qualunque formato siano stati girati, e ricevere in cambio gli stessi propri filmini trasferiti in DvD: questa cosa è assai apprezzata dato che in tanti si ritrovano vecchi film girati in Super8 dal babbo senza però possedere ancora le attrezzature per rivederli.
Siamo stati nelle fredde stanze refrigerate dove tutto questo enorme patrimonio è custodito e debbo dire che mi hanno colpito molto i titoli apposti sulle bobine dagli stessi registi casalinghi: vacanze in Italia e all'estero negli anni '50... gite scolastiche degli anni '60... feste goliardiche all'Università, matrimoni, battesimi, cresime, compleanni di 40 anni fa... e così via.
Ovviamente non poteva mancare l'impegno sociale di alcune persone più sensibili a certi temi e che coglievano l'occasione di essere tra i pochi a possedere una cinepresa per documentare i cambiamenti della società.
Sono stato due giornate all'Istituto e ho visto cose davvero clamorose, fra l'altro sono tantissime le scene tramviarie, quindi del tutto inedite e persino a colori, fra cui varie interpretazioni personali dell'ultima corsa dell'ultimo tram nel 1963.
Nell'occasione ci siamo riuniti dopo tanti anni io, Bondi e Cacozza ossia i tre redattori del libro " Quando a Bologna c'erano i tram " che alcuni di voi possiedono ( non faccio pubblicità perchè il libro è andato da tempo esaurito pure nella seconda edizione ).
Ci hanno fatto vedere diversi spezzoni sulla Bologna degli anni '50 e '60 e noi ne abbiamo catalogato, descritto e datato minuziosamente le varie scene e frequenze. Di alcuni film erano presenti i figli di chi li aveva girati e che rimanevano forse un po' perplessi nell'udire nomi assolutamente sconosciuti: quella è una Sibona, questa è una pedana, qui i binari erano interallacciati, questo è un Lancia 3RO, questa è la banchina di via Venezian, quello è un filobus Fiat 2401, qui i binari erano contromano, questi erano i delineatori luminosi di sagoma, ecco un Esatau, qui siamo alla Zucca e così via fino a giungere a misteriose conoscenze sui lampioni, i tipi di linee aeree, date di uscite delle targhe sui veicoli in transito. Ci avranno presi per matti però ci hanno chiesto di tornare...



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Un fotogramma di un filmino in cui si vede una Comune uscire da via Montegrappa sulla linea 9 Lame.





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Io tra gli amici Cacozza e Bondi


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