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GENOVA

Ultimo Aggiornamento: 14/02/2023 19:52
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19/12/2004 00:27
 
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CHI HA PAURA DEL TRAM ?
Conosco poco la Genova tranviaria, ma girando su Internet mi sono imbattuto in questo documento che mi sembra utile riportare per intero perché merita la massima visibilità.
Saluti,
Luca


Genova 19 Ottobre 2002
CHI HA PAURA DEL TRAM ?

Nel 1955 qualcuno decideva di eliminare le linee tramviarie genovesi che collegavano tutta la città, da Pra a Nervi. Qualche anno dopo, qualcun' altro proponeva la cancellazione della fitta rete di filobus che copriva l'intera città, dal centro alle periferie.

Sarebbe interessante recuperare i documenti dell'epoca per sapere i motivi di quelle scelte e conoscere i nomi dei proponenti. Sarebbe così possibile dedicare una strada, ad imperitura memoria degli autori di queste due colossali "belinate".

Dopo quasi cinquant' anni, il numero d'abitanti della grande Genova è ritornata pari a quello dell'immediato dopoguerra ed una leggenda metropolitana, che probabilmente é in parte vera, racconta che i vecchi tram genovesi continuano, ancora oggi, il loro lavoro in Svizzera, a Neuchatel.

Nel frattempo, la velocità degli spostamenti dei genovesi continua ad essere maledettamente bassa, il tempo che perdiamo nel traffico é sempre troppo e nonostante qualche successo con l' inquinamento, la salute di bambini ed anziani é minacciata dalle polveri sottili che né marmitte catalittiche né bollino blu riescono a far scendere. Dopo cinquant' anni di "sviluppo" ci siamo accorti che anche l'aria del pianeta non gode di buona salute e anche la nostra città dovrebbe dare il suo piccolo contributo per rispettare gli accordi di Kyoto, facendo diminuire le emissioni locali di gas serra .

Ma nonostante tutto quello che abbiamo imparato in tutti questi anni, nonostante le raccomandazioni della Comunità Europea, nonostante le scelte in controtendenza che si cominciano a fare in Italia e nel resto d'Europa rischiamo che a Genova si faccia un'altra "belinata": quella di ignorare i vantaggi del tram per la soluzione del trasporto collettivo genovese, per il miglioramento della qualità dell' ambiente urbano e per una netta riduzione dei consumi energetici.

Ad esempio, solo il tram può risolvere il nodo dell' attraversamento di via Balbi salvando, come suol dirsi, capra e cavoli. Infatti, come le foto d'epoca dimostrano, l'attuale carreggiata di via Balbi, anche con un ampliamento dei marciapiedi, è ampiamente compatibile con due linee tramviarie in entrambi i sensi di marcia. Ovviamente il tram garantisce sia la qualità dell'aria in via Balbi (fatto che ovviamente sta a cuore all' architetto Liliana Pittarello, soprintendente ai Beni Architettonici della Liguria ma anche a tutti gli ambientalisti genovesi) sia il trasporto di massa rapido e senza ostacoli da e per il nodo ferroviario di Principe ed il ponente cittadino.

Il tram inoltre é anche compatibile con la totale pedonalizzazione di questa e di altre strade, proprio grazie ai vincoli posti dai suoi binari. Ma i vantaggi del tram non finiscono qui. Il tram ha una capacità di trasporto nettamente maggiore di quella di autobus e filobus e, rispetto a questi due mezzi , ha costi d'esercizio nettamente minori e la sua modularità, con riferimento al numero di carrozze inserite in ogni convoglio, garantisce la necessaria flessibilità, rispetto alle mutevoli esigenze dell' utenza. Inoltre, il tram é amico di tutti i portatori di handicap e di mamme e papà con carrozzella che senza fare scale, possono usarlo senza trovare ostacoli di sorta. E il tram può diventare anche amico dei commercianti in quanto, come avviene a Dresda , carrozze speciali permettono anche il trasporto con il tram delle merci fin sulla porta del negozio, senza problemi di parcheggio, persino nelle zone pedonali.

Eppure nonostante tutti questi indiscutibili vantaggi che spiegano il successo del tram in tutt' Europa, in questa benedetta città, che già mal sopporta il ritorno del filobus, il tram ha molti nemici.

Alcuni dei nomi di chi non vuole il tram sono noti. Anche in questo caso invitiamo l'ufficio toponomastica del Comune ad individuare le strade da dedicare loro a futura ed imperitura memoria e la scritta d'apporre alla targa (una sorta di strada "infame") se dovesse prevalere la loro sciagurata avversione. Sui motivi di questa ostilità avanziamo un'ipotesi, in base al famoso detto che "pensar male è peccato, ma spesso ci si indovina": il tram é il più pericoloso avversario delle metropolitane.

Infatti, ha una capacità di trasporto molto simile (specialmente per città "piccole" come Genova) ma costa molto meno e ha tempi di realizzazione molto più brevi; permette ai passeggeri di godersi il paesaggio e la luce del sole, può essere operativo giorno e notte (tutte le metropolitane ad una certa ora chiudono per motivi di sicurezza), é meno vulnerabile in caso d'incidenti ed attentati, non ha tempi morti per i trasferimenti dalla stazione sotterranea alla superficie.

Ma forse, per qualcuno, il "difetto" maggiore é quello che il tram non tollera parcheggi abusivi in seconda e terza fila ed i suoi percorsi devono essere necessariamente riservati e senza intrusioni.


Federico Valerio, Presidente Italia Nostra, Sezione di Genova
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