Il Sindaco Pericu si rammarica di non aver realizzato i trasporti in Val Bisagno
Il Sindaco Pericu, prossimo alla fine del secondo ed ultimo mandato, in occasione del tradizionale "CONFUEGU" natalizio si è rammaricato di non essere riuscito a costruire qualcosa (ha detto un "people mover") in Val Bisagno.
Amara constatazione: in dieci anni, vi sarebbe stato ampiamente il tempo di disporre e almeno portare a buon punto, forse anche a termine, la costruzione delle due linee tramviarie proposte da Assoutenti, con ottimi risultati per tutti.
Invece ci si è persi in progetti fantascientifici che non saranno mai realizzati, quali la funivia (!!!) per il Santuario della Madonna della Guardia (che comunque non servirebbe a nessuno!), il tunnel sottomarino e via dicendo... e, notizia di questi giorni, il servizio di trasporto pubblico urbano è in condizioni tragiche, i biglietti sono aumentati, l'amministratore delegato dell'AMT vuole altri soldi dal Comune.
Monito per il futuro Sindaco che sarà eletto in primavera 2007, se non vuole rammaricarsi anche lui fra altri dieci anni, inizi subito con un piano SERIO dei trasporti pubblici, che potrebbe prevedere in prima istanza, da realizzarsi in pochi anni con investimenti RELATIVAMENTE limitati rispetto ai benefici che se ne otterrebbero:
- proseguimento dei lavori della metropolitana, ma SOLO FINO A BRIGNOLE (i costi sono troppo elevati ed i tempi di costruzione troppo lunghi per andare oltre);
- immediato inizio delle pratiche per la progettazione ed il finanziamento delle due linee tramviarie Sampierdarena - Nervi e Sampierdarena - Molassana - Prato (per la prima delle due ritengo che con l'uso di vetture bidirezionali il capolinea starebbe bene presso la stazione FS);
- razionalizzazione della rete ferroviaria urbana con miglior utilizzo in senso metropolitana mediante costruzione di nuove stazioni/ripristino di stazioni già esistenti in passato (un recente studio commissionato dal Comune ad una società svizzera ha dimostrato, a pagamento, quello che i pendolari già sostenevano gratis: le linee ferroviarie del nodo di Genova non sono al massimo della potenzialità, sono solo MALE UTILIZZATE e già nello stato attuale possono assorbire un 30% di treni in più);
- miglioramento degli interscambi fra treno e altri mezzi di trasporto (dov'è finito il collegamento sotterraneo fra la stazione Principe F.S. e quella della metropolitana, oggi lontanissima da raggiungere a piedi?);
- ripristino della ferrovia a cremagliera di Granarolo, da anni interrotta nella metà superiore a causa di cedimenti del terreno;
Il medesimo piano potrebbe anche contenere ipotesi di fattibilità di successivi sviluppi estremamente utili, quali:
- prolungamenti delle linee tramviarie
- realizzazione di nuove linee funicolari, adattissime all'orografia di Genova (si veda l'ottimo gradimento delle due funicolari esistenti e dell'ottimo impianto integrato orizzontale - verticale di Montegalletto).
sandro