ATTS - Associazione Torinese Tram Storici

Non è stata presentata.

Grazie mille.

E' vero, purtroppo la 961 ieri non c'era, e nemmeno la triestina che dovrebbe essere pronta insieme alla due camere e cucina il prossimo anno.
Per fortuna c'era la bolognese 201:

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Il bipiano Viberti di Italia '61, che ha riscosso notevole successo ieri:

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Ancora, la 116 già molto nota, stavolta però sul tronchino di corso S.Maurizio:

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A me sembrava strano che la 961 potesse essere già pronta... Mi risulta che l'autista del bipiano abbia urtato una Punto aziendale in sosta. Il tram bolognese 201 è bellissimo, sarà contento Roberto.

Bravi! Che peccato non aver potuto esserci!

Brava l'Officina San Leonardo!

Che emozione rivedere quasi ottantenne un tram così giovane e in piena forma...
Ho sperato fino all'ultimo di potere venire ma ho dovuto telefonare all'amico Paolo Chiesa che non gliela avrei fatta. Nel fine settimana a Bologna c'erano i due nuovi giorni di totale chiusura del centro storico lungo la T e strade limitrofe. Facevo parte del gruppo che vi ha lavorato coi quartieri coinvolti e non potevo esentarmi dal banchetto, dalla divulgazione del materiale informativo e dalla presentazione del futuro piano delle pedonalizzazioni...
Ci saranno nuove occasioni per vedere la 201: mi piacerebbe col caldino e le giornate lunghe.
Ancora bravi!

Ecco un video del bipiano alla partenza dai Giardini Reali



Avrei voluto fare un giro, ma la folla e la coda erano davvero tante!
Questo comunque testimonia il successo riscosso dal bipiano.

Ecco un video riassuntivo della parata di domenica 4/12; manca il "blu" della STEFER, su cui sono finalmente riuscito a viaggiare e sarà oggetto di un prossimo video

Su Facebook trovate le prime foto del Trolley Festival

www.facebook.com/attstorino



Aspettiamo altri scatti! Inviateli a urp.atts@gmail.com

Bellissimo tram la bolognese... mi fa senso vederla in linea,peccato per i fanali posteriori ma l'importante è che stia girando,sia viva ed in splendida forma. Insomma è la volta buona che a Torino torno...

Ecco finalmente il video del viaggio sul tram blu, il romano tram di Cinecittà, che, come dice la guida, suggella il legame tra le due città del cinema italiano.

Il commento verbale mio sulla velocità dei tram, che si sente nel video, si riferisce ai tram di Amsterdam, che, lì come nelle altre due città tranviarie olandesi, L'Aia e Rotterdam, tengono velocità nettamente superiori ai nostri tram, cosa consentita, diciamolo pure, da un traffico ben più ordinato rispetto alle nostre città.

Il commentatore sul video sbaglia, quando dice che le MRS Stefer giravano anche sulla Termini-Cinecità, esse giravano solamente ed esclusivamente sulla Tremini_Capannelle insieme alle Triestine e alle Bolognesi, mentre sull'altra linea giravano sempre le aticolate Urbinati insieme alle Stanga Stefer serie 500.

Il commentatore del video non sbaglia: dopo la chiusura della linea Termini - Capanelle (30 giugno 1978), le MRS Stefer continuarono ad essere impiegate sulla Termini - Cinecittà, fino alla sua scomparsa (15 febbraio 1980).
Ricordo benissimo di averle viste prestare servizio su quest'ultima linea, comunque sul sito RomaTram si trova una splendida foto di Mario Kaiblinger che fuga ogni dubbio.

...ci sono sempre andate. Ovviamente, con la rete era a regime di preferenza era più facile vederle verso Capannelle ma non era per nulla raro vederle pure a Cinecittà. Dopo il 1978, con l'esubero del materiale per una sola linea, andarono in pensione le bolognesi, le triestine, i tram guasti, quelli incidentati e molte Urbinati della serie 400. Era così un fatto quotidiano vederle a Cinecittà assieme a qualche snodata della serie 400 e quasi tutte le 500.

...dovevo immaginare che Roberto avrebbe estratto dal suo inesauribile archivio la prova fotografica di cui avevamo bisogno!

Anche sul sito digilander.libero.it/stefercastelli/ ci sono alcune immagini di MRS sulla linea di Cinecittà.
D'altra parte, è abbastanza logico pensare che negli ultimissimi anni di una rete "a termine" si usasse tutto ciò che funzionava e andasse in malora tutto il resto.
Ciao!
Buonanotte, complimenti a tutti per le foto

(curiosità "automobilistica": nella bella foto di Roberto Amori si vede una Opel Rekord bianca chiaramente a gasolio, come dimostra la macchia sotto il serbatoio, abbastanza malmessa nonostante la foto risalga al massimo al 1980; era una delle pochissime auto a gasolio in circolazione, e guardando com'era conciata, nonostante la giovane età, doveva già avere parecchi km sulle spalle)

Anche a Gassino c'era il tram... per saperne di più partecipate all'iniziativa organizzata nell'ambito di "Telethon a Gassino" 12-18 dicembre 2011 - "Italia 1961...come eravamo..." presso il Centro Culturale Primo Levi, Via Don Camillo Ferrero 3 - Gassino Torinese (TO)
La Torino del 1961 e i suoi trasporti (Venerdì 16 dicembre ore 21.00) - “Storia e storie di Torino e dei suoi tram” - ATTS presenta l'associazione, le ricerche storiche in corso e il restauro dei vecchi tram della città (Antonio Accattatis e Simone Schiavi con la collaborazione di Stefano Cerrato e Massimo Condolo)
"Le citta de il "Gonfalone racconta": TORINO - ASTUT presenta il recupero di una serie di filmine "Edizione il Centenario" 1961 Torino con commento audio-musicale che descrivono 25 città italiane (a partecipato al recupero Salvatore Cotruzzola di Bottega di Alice)
"'l trenu d' Gasu" - PierCarlo Porporato di Bottega di Alice presenta una proiezione-conferenza sul recupero delle immagini del trenino di Gassino"Telethon a Gassino" 12-18 dicembre 2011 - "Italia 1961...come eravamo..."

www.atts.to.it/

Oggi dalle 15.30 alle 18 vi aspettiamo in piazza Castello fronte Teatro Regio per festeggiare il Natale con il tram 312: giri in centro ogni 30 minuti circa. Sono disponibili a bordo gadget e idee regalo originali!

@davto - rimando un'immagine del tram di Gassino già postata a suo tempo in altra discussione; ritrae il tram al capolinea torinese di piazza Castello, negli anni della prima guerra mondiale (desumibile dalla donna, in abiti dell'epoca, tra il personale maschile, in anni bellici in cui le donne temporaneamente supplivano alla mancanza di personale maschile richiamato al fronte).

Due immagini del deposito torinese della linea, che era in corso Casale 88, ove ora vi è la scuola media "C. Olivetti"

e due immagini del "trenino" nel centro di Gassino

Il capolinea torinese della linea di Gassino - Chivasso rimase in piazza Castello, lato Nord presso la Prefettura, sino al 1927, quando, con il decentramento dei capilinea intercomunali, venne spostato in corso Regina poco prima di Porta Palazzo; nel 1939 venne infine realizzata la stazione di via Fiocchetto, che qui vediamo

In questa immagine, vi vediamo fare il suo ingresso, nel primo dopoguerra (ultimi anni di esercizio della linea, chiusa nel 1949), una delle motrici più moderne, entrate in servizio a fine anni 20

Dopo la soppressione della linea di Gassino - Chivasso, la stazione rimase come terminale della linea per Settimo; alla chiusura di quest'ultima linea, nel 1954, venne trasformata, con copertura con tettoia, nell'attuale stazione degli autobus, che servono più o meno le stesse linee delle tranvie soppresse.

qui vediamo invece il capolinea di Chivasso

e qui un'immagine del ponte sul Po, andato distrutto nell'alluvione del 1994, mentre sta passando il tram

Grazie, Censin...immagini molto interessanti!

Bellissime, complimenti!

@davto- ancora un'immagine del tram nel pieno centro di Gassino, anni 30



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ed una del periodo bellico, che mostra un convoglio "rinforzato" mentre svolta in Torino da corso Casale sul ponte di Sassi, per poi imboccare corso Belgio


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durante la guerra, infatti, era tale il traffico sulla linea, dovuto al "pendolarismo" degli sfollati, che si era dovuto aggiungere una vettura rimorchiata in più ai convogli del mattino verso Torino e della sera verso Gassino e Chivasso; addirittura, la Satti aveva "dirottato" su questa linea alcune delle 2500 ricevute in comodato dall'Atm per il servizio sulla linea di Moncalieri - Trofarello, costruendo un triangolo d'inversione a Gassino.
Ad esempio: mio padre, richiamato sotto le armi nel 1940 e provvisoriamente accasermato a Crescentino, visto il pericolo d'incursioni aeree sulla ferrovia Torino - Milano, in particolare sul nodo strategico di Chivasso, trovava più conveniente, per rientrare in città, raggiungere in bicicletta, attraversando il Po, Brusasco, di dove col tram arrivava a Chivasso per proseguire poi verso Torino.

Il materiale rotabile della linea di Gassino - Chivasso era identico a quello della linea di Trofarello - Poirino; si trattava infatti di due linee "gemelle" realizzate dalla "Belga" negli anni 70 - 80 dell'800, dalla stessa elettrificate a breve distanza (1904 la linea di Trofarello, 1908 quella di Gassino - Chivasso) e passate entrambe a metà degli anni 30 alla Satti; l'organo di presa corrente fu sempre l'archetto doppio; con la gestione Satti venne sperimentato il pantografo su un paio di motrici della linea di Poirino, esperimento che non ebbe seguito.
La linea di Gassino sembra essere giunta in funzione fino alla chiusura, il 30/5/1949; quella di Trofarello e Poirino, invece, fin dal dopoguerra venne di fatto sostituita da autocorriere, salvo qualche corsa speciale (l'ultima in assoluto sembra sia stata, nel 1948, un convoglio speciale per trasportare una comitiva di ragazzi torinesi ad una colonia elioterapica di Trofarello) fino alla definitiva chiusura in pari data.

E' da rimarcare purtroppo, con rammarico, come nulla del materiale rotabile di queste come delle altre tranvie intercomunali di Torino sia giunto sino a noi; siamo sicuri che, in caso contrario, l'ATTS avrebbe provveduto amorevolmente al restauro e quantomeno all'esposizione in forma statica. Peraltro, con più mezzi a disposizione e sulla scorta, oltre che delle foto d'epoca, dei disegni di progetto che devono ancora esserci da qualche parte, si potrebbe tentare una ricostruzione ex novo (un po' come fatto, al Museo ferroviario di Pietrarsa, per il primo convoglio ferroviario italiano della Napoli - Portici).
Stranamente, inoltre, del tanto materiale fotografico giuntoci su queste tranvie, nessuna immagine possediamo dell'interno delle vetture, che, dalle descrizioni pervenuteci, dovevano essere simili alle carrozze ferroviarie, con le reticelle per i bagagli e sedili di tipo diverso per le due classi.

Censin, esiste un superstite dell'epopea delle tranvie intercomunali: il locomotore che serviva a effettuare le tradotte con carri FS sulla Torino Rivoli, che si trova da anni accantonato a Germagnano. Da quanto ne so è l'unico sopravvissuto.

da notare la somiglianza della 33 con le 6 macchine 431-6 della fiuggi..una delle quali è esposta a colonna