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I VECCHI TRAM DI TORINO - Binari e Ricordi

Ultimo Aggiornamento: 15/12/2022 16:26
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26/12/2010 17:13
 
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tranviere veterano
Il sottopassaggio del Lingotto
Il sottopasso del Lingotto che conosciamo attualmente si estende, come noto, dal corso Unità d'Italia sino a corso Corsica, sottopassando trasversalmente, oltre la ferrovia, tutte le arterie stradali in direzione Nord - Sud (via Ventimiglia, Genova, Nizza) cui è collegato con rampe di accesso.
In origine, cioè alla sua inaugurazione nel 1934, contemporanea a quella dei contigui Mercati Generali (diventati poi, a inizio di questo secolo, Villaggio Olimpico, ed ora, purtroppo, semiabbandonati), la sua lunghezza era assai più breve, limitata alla sola sede ferroviaria, tra le vie Nizza e Giordano Bruno; e, sin dall'origine, era stato dotato di binari tranviari, percorsi nel tempo da diverse linee, in ultimo, dal 1953 al 1973, dalla 1 - 1 sbarrato (Fiat Mirafiori - Cimitero), originando così uno dei percorsi tranviari più caratteristici della città.
Chi scrive ebbe occasione di percorrerlo più volte, con il tram 1 appunto; quando la vettura, svoltando da via Nizza, imboccava la rampa di accesso al tunnel, si veniva presi da una certa apprensione, che aumentava quando si imboccava il buio antro, illuminato solo da fioche luci; quando, dopo diversi minuti, si tornava a rivedere la luce, iniziando la risalita verso corso Giambone, era sempre un momento di sollievo (peraltro, a metà della galleria vi era una fermata in corrispondenza di una rampa che portava all'esterno, usufruita dai dipendenti FF.SS. che lavoravano allo scalo Smistamento).
Nel tempo, in quel difficile tratto si verificarono diversi incidenti (in genere, tamponamenti di vetture ferme per scarrucolamento dell'asta o altri problemi da parte di altre seguenti, causa la scarsa visibilità); inoltre, forse per difetto di progettazione riguardo al drenaggio, il sottopasso era soggetto ad allagamento in caso di temporali estivi o altre forti piogge, tanto che erano diventate un "classico" le vetture tranviarie semisommerse dall'acqua, coi passeggeri messi in salvo dai pompieri.
Nel 1973, venne deciso l'allungamento del sottopasso come ora lo vediamo; per la verità, ciò era nel quadro di un progetto di "circonvallazione interna" con sottopassi, sul modello di quelle già realizzate a Roma e Milano, che doveva percorrere l'intera città, con altri sottopassi ai corsi Unione Sovietica, Orbassano, ecc., che poi, causa l'intervenuta crisi petrolifera e le altre vicissitudini finanziarie degli anni 70 (crollo della lira, ecc.) venne ridimensionato limitandolo al solo tratto attuale. Il percorso non prevedeva più la posa di binari tranviari, pertanto la linea 1 venne spostata in direzione Sud, sull'asse di via Passo Buole, percorso ereditato, dopo la riforma del 1982, dalla nuova linea 18. Causa i problemi finanziari accennati, i lavori di allungamento del sottopassaggio andarono a rilento, terminando solo nel 1978.
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