A far decidere la soppressione della rete filoviaria a fine anni 70, decisione ancor oggi criticata da molti, fu probabilmente l'obsolescenza dei mezzi filoviari (la maggior parte dei mezzi, gli snodati a 3 assi e i monocassa a 2 assi, risaliva a un quarto di secolo prima; i mezzi più anziani, i monocassa a 3 assi, addirittura a fine anni 40), giunti ormai al termine della loro vita utile. Sarebbe stato necessario un completo rinnovo del parco, ma Comune e ATM erano ormai orientati verso la realizzazione della nuova rete a griglia e della metropolitana leggera, con relativi cospicui investimenti: i filobus finirono per essere sacrificati su questo "altare".
Ancora oggi, in molti invocano il ritorno di questo mezzo sulle strade torinesi, cosa peraltro improbabile allo stato delle cose; anche se personalmente ritengo che il filobus sarebbe adattissimo alle linee di circonvallazione come la 2 (dove tra l'altro i bus già corrono in gran parte su piste riservate) o la 62.