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TRAM DI TORINO

Ultimo Aggiornamento: 03/02/2024 09:38
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18/08/2012 20:08
 
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tranviere veterano
@tronchino - In Italia, in effetti, perdura un clima poco favorevole ai tram, sin dagli anni 50: chi lo accusava (allora) di ricordare gli anni tristi e carestosi della guerra e dell'immediato dopoguerra, chi (tuttora) lo accusa di intralciare il traffico, di essere rumoroso, addirittura (negli anni 50 - 60) di causare disturbo ai televisori!
Cito un caso personale: miei parenti, a fine anni 50, dalla precedente abitazione al fondo di via Nizza, andarono ad abitare nell'appena edificato grande palazzone su via Genova - corso Maroncelli, contenti di non avere più il tram sotto casa (allora il tram 7 fino a via Millefonti percorreva nei due sensi via Nizza); contentezza finita, con notevole irritazione, quando nel 1963 il tram in direzione Nord percorse tutta quanta via Genova, tornando sotto casa loro! E' proprio il clima e la pubblica opinione che da noi non sono favorevoli al mezzo su rotaia.
18/08/2012 20:43
 
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@ Censin. Ci sono persone di mia conoscenza che considerano il tram come un mezzo antiquato, contro ogni forma di progresso. A Roma, a partire dagli anni '60 si formarono veri e propri movimenti contrari. Anche gli ambientalisti fecero la loro parte. Ultimamente c'è stata una controtendenza: Legambiente, tanto per fare un esempio, si è molto adoperata, e bisogna dargliene atto, al fine di un prolungamento del tram 8 a Termini. Forse avrai avuto modo di leggerlo, ma voglio comunicarti una buona notizia: dal 27 agosto riavremo il nostro bel 3 su rotaia, per la gioia di tanti di noi Romani!

[SM=x346219] carissimo, alla prossima!

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19/08/2012 20:50
 
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tranviere veterano
@evviva il tram - Roma me la ricordo ancora la prima volta che ci son stato, nel 1956; c'erano tram quasi in ogni via. Tra le linee che avevamo fatto, ricordo il 18, da San Paolo al centro (zona Colosseo), e la circolare CD - CS, con lo scenografico percorso sul lungotevere con vista sull'isola. Quando vi ero tornato a fine anni 60, i binari si erano già molto rarefatti; evidentemente la sforbiciata è proseguita....
19/08/2012 22:51
 
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@ Censin. Eh, io non ricordo quegli anni magici, essendo nato nel 1957. Certamente quello che so l'ho appreso documentandomi, e dai racconti dei miei genitori e dei miei nonni. Con le Olimpiadi di Roma ci fu il patatrack, istituirono sensi unici che nelle intenzioni dovevano essere provvisori, ma che nei fatti furono l'opposto decretando definitavamente ed in larga parte, il no al tram. Dopo il ridimensionamento della rete nel 1929 (era comunque sopravvissuta una rete accettabile) ci fu quindi il colpo di grazia nel 1959. Ah la C.D. ed il 18, da te menzionate e di cui conservi un buon ricordo, erano due linee molto suggestive; la prima fu convertita in autobus nel 1959 ed il 18 nel 1963. Il 18 me lo ricordo quando passava sotto il balcone di casa; quanto mi piaceva sentirlo sferragliare quando imboccava, dal Colosseo, la Via dove ancora abito.
Il passaggio della Circolare Destra e Sinistra in prossimità dell'Isola Tiberina assumeva la sera un aspetto romantico, in quanto gli innamorati approfittavano per scendere al fine di scambiarsi qualche effusione.

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20/08/2012 22:47
 
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maestro tranviere
Stiamo andando decisamente fuori tema

20/08/2012 23:37
 
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@ Censin. Questa è una bella discussione; opportunamente XJ6 ha rilevato che stiamo andando fuori tema (credo che abbia ragione). Se non sono esaurite le argomentazioni, penso che potremmo continuare a discutere in "Rotaie Perdute" di Roma. @ XJ6. Scusa, ma sono discorsi che ti entusiasmano e che ti trasportano lontano, lontano, lontano.

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21/08/2012 20:04
 
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tranviere veterano
Comunque sia, la sparizione delle rotaie dalle strade ha riguardato un po' tutte le città italiane, dal dopoguerra ad oggi; come ho già fatto osservare in più occasioni, se non fosse intervenuta la crisi petrolifera del 1973, e poi le preoccupazioni ecologiche per l'inquinamento, forse oggi i tram dovremmo andarli a cercare a Nord delle Alpi, dalla Svizzera e Austria in su, in quei paesi che alle loro "ferrovie stradali" sono rimasti affezionati e sempre fedeli.
22/08/2012 01:03
 
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@ Censin. Certamente, oltre le Alpi sono stati piu' accorti rispetto a noi.

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[Modificato da evviva il tram 22/08/2012 01:04]
02/10/2012 20:13
 
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tranviere veterano
Quel sottopasso mai nato (almeno finora)
Si è già parlato, in questa e in altre discussioni, del fatto che la linea 17, tuttora di autobus, fosse stata prevista in origine come tranviaria. Il motivo per cui è rimasto il bus è forse da ricercare anche nella mancanza di un collegamento diretto tra corso Spezia e corso Sebastopoli, collegamento di cui si parla da...più di 80 anni!
Un cavalcavia era stato ipotizzato fin dagli anni 20; ipotesi rimasta a lungo in piedi, tanto che la solita Guida Paravia del 1937, nella sua cartina, lo riporta



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come si può vedere, il cavalcavia in effetti finiva per interferire collo scalo Smistamento e il deposito locomotive FS (la mezzaluna visibile nella cartina), per cui si era proposto già anteguerra un sottopasso. Ragioni di "visibilità", cioè il fatto di passare in zona Fiat Lingotto, avevano però fatto preferire e anteporre, negli anni 30, la costruzione del sottopasso del Lingotto tra via Nizza e via Giordano Bruno, poi allungato, negli anni 70, come è attualmente. La guerra e il dopoguerra, poi, avevano fatto sospendere qualunque progetto al riguardo.
Una speranza era venuta con le Olimpiadi nel 2006, quando si era iniziata dal lato corso Spezia la costruzione (partendo dalla Radiale di Moncalieri); il sottopasso è però in parte "abortito", essendosi fatto sbucare poco dopo via Nizza, col che è pressochè inutile! Pare che le difficoltà siano sorte nel dover sottopassare l'edificio delle FS costruito nell'immediato dopoguerra alla testata di corso Spezia, che avrebbe richiesto uno scavo troppo profondo per passare sotto le fondamenta.
Come risultato, tuttora il bus 17 dal capolinea in zona Ospedali è costretto, per imboccare corso Sebastopoli, a fare il giro dal cavalcavia di corso Bramante, allungando il percorso; corso Spezia e corso Sebastopoli, così vicini, rimangono lontani e divisi.
04/10/2012 14:15
 
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E così da domenica prossima niente più tram sul 3 nei festivi. E non per lavori in corso come per il 10. Qui lavori non ce ne sono quindi manca la scusa che tanti tagli ha giustificato finora. Finalmente si esce allo scoperto: Quando ci sono autobus a sufficienza (estate, festivi) del tram si può e si deve fare a meno. In attesa, dico io, di avere abbastanza bus da poterne fare a meno sempre. Congratulazioni vivissime a chi ha in mano la gestione della rete.

Tramditorino.it ipotizza che sia per la condizione sempre più difficile e precaria delle motrici 7000, giunte a fine vita. Giunte PRESTO a fine vita direi, ne chiederei conto a chi ne decise l'acquisto e a chi le progettò e le vendette. Certo, un tram che costa cinque volte un bus e che ha una vita non superiore non è un buon affare. Denaro pubblico sperperato, tirato giù con lo sciacquone. Bene.

Se è così. Io invece sono sostenitore di una teoria diversa. Se ci sono problemi elettromeccanici da usura, beh i pezzi di ricambio se non ci sono si fanno fare, se necessario con caratteristiche superiori a quelle dei pezzi che si vanno a sostituire. Nessuna manutenzione costerà mai più di un mezzo nuovo, foss'anche un bus. Come la ricostruzione integrale di certi scassoni arrugginiti per farne mezzi storici dimostra. Se non lo si vuole fare è un altro discorso. Giù la maschera ipocriti e inetti ma profumatamente pagati membri di AMM: che piani ci sono dietro, VERAMENTE?
04/10/2012 20:05
 
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@tronchino - Qualcosa del genere era già avvenuto nel 1966 per tutte le linee tranviarie; forse per il fatto che l'AEM aveva cessato le tariffe preferenziali per l'energia elettrica venduta all'Atm, era stato deciso l'utilizzo dei bus su tutte le linee tranviarie la domenica e i festivi (per questo motivo, garantire l'intercambiabilità tra bus e tram, le indicazioni alfabetiche delle linee di autobus (A,C,D,F,ecc. sino alla O) erano state sostituite con numeri). Tale decisione era poi parzialmente rientrata per le linee tranviarie "di forza", e totalmente revocata in occasione dell'"austerità" col blocco delle auto nel 1973 - 1974; cessata l'emergenza petrolio, erano comunque stati mantenuti i tram nei festivi, rimanendo solo la sospensione completa del servizio (senza sostituzione con bus) per le linee 15 (corso Maroncelli - via Lauro Rossi) e 19 (piazza Galimberti - deposito di Venaria).
04/10/2012 20:17
 
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@ tronchino - la linea 3 è purtroppo una linea nata male e gestita peggio! Da sempre contestata dagli abitanti delle strade che percorre per le protezioni giudicate troppo invasive della sede (vedasi la discussione "binari e ricordi", con gli ultimi interventi del sottoscritto e altri), accusata poi dai residenti di val San Martino per la "rovina" della "romantica" piazza Hermada per costruirvi il capolinea, in tanti, forse troppi, ne invocano da tempo la sparizione di fatto. Per quanto riguarda specificatamente le 7000, il più clamoroso insuccesso della Fiat Materferro, pare che l'azienda avesse usato Torino come "cavia" per testare queste nuove vetture, che, ricordiamolo, erano i primi tram progettati ex novo dal dopoguerra; sui loro innumerevoli problemi, ad iniziare dalla problematicissima "curvabilità" che sempre ne ha limitato e condizionato l'impiego, esiste ormai tutta una letteratura!
[Modificato da Censin49 04/10/2012 20:19]
03/11/2012 20:08
 
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Innanzitutto: crederci!
Ho sentito al TG3 regionale che, in un futuro non proprio prossimo (prima occorre completare il tunnel ferroviario per Caselle sotto corso Grosseto), l'attuale tunnel ferroviario della Ciriè - Lanzo, ottenuto coprendo a inizio anni 90 l'ex trincerone di fianco a via Stradella, verrebbe riconvertito a linea tranviaria, o tratto di essa.
La notizia non può che farmi piacere, sempre che non sia una delle tante "bufale" o "boutades" di cui l'amministrazione comunale da tempo abbonda, visto che la crisi economica morde e continuerà a mordere (proprio stasera l'"Angelika" Merkel ha pronosticato per l'Europa ancora cinque anni almeno di cinghia stretta). La questione è essenzialmente: GTT e Comune credono veramente nella bontà e nel futuro del mezzo tranviario, o intendono solo accodarsi alla "moda" attuale del revival del tram? Perchè , per far bene una cosa, bisogna innanzitutto crederci! E investire le risorse adeguate, sacrificando altro (ad es. la pseudocultura, ecc.).
04/11/2012 02:28
 
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Mah Censin, io apprezzerei il tram nel tunnel come in qualsiasi altro posto, ma non la vedo facile. I lavori sarebbero imponenti (il tunnel c'è ma le fermate no, realizzarle non sarebbe cosa da poco, sarebbero delle specie di fermate della metro, solo più numerose e vicine, immagina i costi), e poi quali tram farci passare? Pochi dei nostri mezzi sono abilitati a viaggiare sottoterra (burocrazia...) se ne potrebbero acquistare dei nuovi (seee, domani, con l'aria che tira) e poi avere di nuovo una cosa che detesto, cioè mezzi che possono viaggiare solo su certi percorsi. Noi crediamo di avere una rete, invece abbiamo solo una serie di linee non collegabili. Se c'è una interruzione di qua, non puoi passare di la perché i mezzi non sono abilitati, le curve non vanno, i marciapiedi non sono all'altezza giusta o alla giusta distanza, che storie odiose! Chiudi una linea per lavori e non puoi nè deviare nè usare i tram per le altre così devi avere un sacco di bus pronti all'uso e i tram stanno fermi... alla faccia della rete.
Mi accontenterei che facessero passare l'ipotetico tram in via Stradella superficie tanto i binari ci sono già.
04/11/2012 17:24
 
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@tronchino - e del tunnel, cosa farne? Una coltivazione di funghi champignon?
04/11/2012 21:09
 
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ma.. per gestire una linea di ml con bus vuol dire che tutto sto traffico non lo ha!possibile che nessuno si lamenti oltre gli appassionati?e poi credo sia ovvio che i residenti si lamentino,costruiscono una bella linea quasi ferroviaria,che però perde tempo agli incroci e perde i sottopassi diventando un tram protetto che però i festivi non cammina!così il quartiere ha i binari (che non voleva)ma non il servizio!fosse che se lo aspettavano?
05/11/2012 00:37
 
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Alessandro parli del 3, vero? Una scelta scellerata. Il 3 sec me dovrebbe avere una sede "protetta" come quella del 4 in corso giulio, leggermente rialzata, che non dia il senso del muro, che sia percorribile alle bisarche quando la gestione lo richiede, e ai mezzi di soccorso (cosa non da poco!). Ma non ci sono i soldi nemmeno per tappare i buchi nell'asfalto, figurarsi modificare la struttura della linea...

Censin: già, cosa farne... tra l'altro, se ci fai passare il tram lo fai solo fino a via sospello, poi la linea torna ad essere impegnata dal treno. Come tornare in superficie? da dove iniziare la rampa di risalita? Io (non sparatemi) manderei le auto nel tunnel. Così lascio il tram su via Stradella molto decongestionata (con solo più il traffico locale e i pedoni). Oppure mi invento una M3 Venaria-centro città (fantasticare è gratis...).
07/11/2012 01:01
 
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tranviere junior
Altro taglio di binari in una rete che diventa sempre meno "elastica". Il vecchio capolinea di corso Maroncelli scompare con la rimozione dello scambio tra via Genova e via Vinovo, come pure via Millefonti non potrà più essere in via ipotetica il futuro capolinea del 18 tram.
Non servono? Vero. Ma coi tempi che corrono e le ristrettezze economiche connesse, si trovano i soldi per rimuovere qualcosa che chissà, un giorno avrebbe potuto tornare utile. Lo stesso destino della svolta a destra da via Fabrizi verso p. Bernini, per intenderci.
In generale si fa così dove non serve, ovunque a Torino (via Lagrange e Carlo Alberto? non servono. C. Francia tra Bernini e Statuto? non serve. Anello di c. Chieti? non serve. Binario nord di c. Raffaello? non serve! Poi al primo intoppo la linea si blocca, deviazioni impossibili, gente furiosa e una colonna di bus (quali? manco bastano per l'ordinario) devono arrivare di corsa a sostituire i tram fermi. Così la gente dice che il tram è un problema e vorrebbe eliminarlo. Ho semplificato ma la sostanza è quella.
Ma perché non li eliminiamo e basta sti c...o di tram? Così la finiamo con l'ipocrisia e prendiamo NEI FATTI le distanze dal resto d'Europa dove i binari li installano anziché rimuoverli. Che fessi!
08/11/2012 15:54
 
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apprendista tranviere
Ma quella lettera...
Alla faccia della lettera che Gtt ha mandato all'utenza e ai propri dipendenti dove diceva "...Senza toccare un chilometro nè un minuto della metro...e della rete tranviaria (patrimonio di Torino,unico in Europa)". Di quale Europa volesse intendere non so,visto che esistono tante belle reti tranviarie nell'Europa che conosco io e,oltre ad ampliarle,le salvaguardano bene!Ecco come salvaguardiamo a Torino il nostro patrimonio!da scrivere su "Specchio dei tempi".
08/11/2012 16:04
 
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apprendista tranviere
@Censin49--Forse quel progetto tranviario che hai accennato prima si riferisce a quella linea tranviaria che volevano far passare in superficie su tutta la Spina una volta completata, ma più che una linea nuova temo che sia solo una modifica del tracciato del 10 poi,ripeto,non avendo sentito la notizia non so. Per quanto riguarda il 10, già quando lo avevano prolungato l'anno scorso su C.so Settembrini,si parlava di "instradarlo"sulla Spina o buona parte del suo percorso.Ovviamente, come da te detto,anche questo in un futuro non prossimo,forse al completamento dei lavori del passante si effettueranno i lavori tranviari.
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