TRAM DI TORINO

Mi sembra che una cosa del genere sia effettivamente successa, altrove?

Sì, hanno tolto la corrente elettrica, come avevano fatto lo scorso anno.

Ciao,
una domanda: la vettura 2150 è ancora efficente? Dal 1936 ha subito trasformazioni?

Le vetture serie 2100-2200 purtroppo non esistono più da molti anni.
Molte furono utilizzate a fine anni Cinquanta per la costruzione della prima serie dei tram 2800, derivanti appunto dall'unione di due tram di questa serie.
Una di esse è stata allungata nel dopoguerra per andare a sostituire la 2536 danneggiata irreparabilmente da un bombardamento.

@ Davto. La stessa cosa è avvenuta nella "Città Eterna" allorché con rotabili a due assi e rimorchi (non con altre vetture,quindi, come a Torino) si realizzarono, a partire dal 1938, le cosiddette "due camere e cucina", cioè le Mater, rotabili a me molto cari, di cui non è stato a noi tramandato alcun esemplare.

Stefano L.

Le "due camere e cucina" furono realizzate anche a Napoli, sebbene in numero ristretto.

Intanto qua si continua a demolire, le vetture accantonate vengono alienate anzichè ristrutturate, le linee tranviarie gestite con bus "a orario", limitate, tagliate. I progetti di estensione della rete sono solo esercizi costosi (in quanto ci lavora sopra gente pagata per farlo) che nessuno ha realmente in mente di realizzare, alla faccia della "rete tranviaria patrimonio della città". Cialtronerie. E cialtroni al lavoro.

@ Tronchino.

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le linee tranviarie gestite con bus

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La gomma che cancella tutto. E' stata sempre la sua funzione, da quando è stata inventata.

Stefano L.

, le linee tranviarie gestite con bus "a orario",

@tronchino - curioso che una di queste linee sia proprio la 13, gestita con bus nelle ore serali per garantire la tranquillità e il riposo dei cittadini; visto che è la linea che attraversa tutta piazza Vittorio e il quartiere della "movida", che per definizione "non dorme mai"!

@ Censin. Anche da noi, a Roma, c'era una linea 13 (durata fino al '98) che attraversava tutta un'omonima Piazza, che era proprio il fiore all'occhiello della monarchia sabauda.

Stefano L.

Se uno da fuori arriva a Torino credendola ancora città tranviaria rimane un po' deluso e stupito:noi invece diciamo che siamo "leggermente arrabbiati "(voglio essere educato) nel vedere oggi un quadro così:
il 16 autobus entrambe le circolari
il 9 autobus
il 10 autobus ora anche feriale
nelle ore serali per i piagnistei di qualcuno il 13 si trasforma in autobus
il 3 festivo autobus
il 18 ormai da considerare autobus

Sembra strano che ora nei festivi il 4 e il 15 rimangono tram....le uniche linee...
Io sono d'accordo che i lavori di manutenzione binari debbano essere fatti (vedi 9 e 16 in piazza Adriano):è solo per ironizzare un po'dove qualcuno diceva che la nostra rete tranviaria è patrimonio unico e nazionale da salvaguardare! Diciamo allora che i nostri cari vecchi tram hanno bisogno di ferie...infatti le giovani 6000 e 5000 sono all'opera...

E' scandaloso e vergognoso. Faccio alcune considerazioni (che poi sono sfoghi).

Mi rifiuto di credere che il tram A IMPIANTI ESISTENTI sia di esercizio più costoso del bus. Se così fosse visto il momento difficile lasciamo perdere e puntiamo tutto sul bus che è meglio.

Quando ci vengono a dire che l'aria è inquinata e bisogna lasciare l'auto a casa, dovrebbe esserci una legge dello stato che impone l'uso dei mezzi meno inquinanti per il TPL. Compresi mozziconi di linee ove esiste l'armamento (vedi 18 fino all'ultima possibilità di inversione). Se dici al privato "l'auto inquina perciò se non è elettrica la lasci a casa" lo devi dire anche al pubblico. In condizioni di inquinamento (cioè sempre) nessun tram funzionante dovrebbe restare in deposito.

Torino fa sempre il contrario delle più avanzate città europee. Quando il tram sembrava roba vecchia e obsoleta noi avevamo vetture sferraglianti per tutta la città. Ora che in tutta Europa si costruiscono impianti tranviari noi facciamo sparire il ferro e ci regaliamo una città tram-free. Probabilmente pensando sia allora che oggi quanto gli altri siano stupidi. Mentre lo siamo noi.

Chi decide oggi si chiama AMM, l'ennesimo stipendificio di cui nessun cittadino sentiva la mancanza. Purtroppo è fatto in massima parte di politici che di trasporti non sanno nulla. Le decisioni strettamente tecniche non andrebbero prese da gente eletta (che cambia a ogni giro di boa) ma da esperti. Se AMM decide che sull'asse X il TPL debba essere potenziato, dovrebbero poi essere degli ingegneri dei trasporti a decidere con che mezzo, date le risorse disponibili.
Tempo fa c'era un direttore generale dell'ATM, tale ing. A. Paschetto, che se non sbaglio era stato il progettista del complesso incrocio tranviario tra via Garibaldi e via XX Settembre. Non c'era AMM, c'era un sindaco, un assessore e una giunta che dicevano: il quartiere xy ha bisogno di migliorare il suo collegamento col centro. A quel punto gente come Paschetto proponeva, in base alla sua competenza, il modo migliore per arrivarci.

Meglio che smetto di rosicare altrimenti stanotte non prendo sonno.

Torino fa sempre il contrario delle più avanzate città europee. Quando il tram sembrava roba vecchia e obsoleta noi avevamo vetture sferraglianti per tutta la città. Ora che in tutta Europa si costruiscono impianti tranviari noi facciamo sparire il ferro e ci regaliamo una città tram-free. Probabilmente pensando sia allora che oggi quanto gli altri siano stupidi. Mentre lo siamo noi.

@tronchino - dicendo "Quando il tram sembrava roba vecchia e obsoleta" vuoi forse riferirti agli anni 50 e 60; il tutto si spiega in termini di economia!
Allora Torino, con Milano (guarda caso, altra città "tranviaria") era al centro del boom economico,che era essenzialmente boom industriale: una città con masse di lavoratori da spostare a ore fisse (cambi turno o orari di ufficio); e si dimostrò che, in presenza già degli impianti fissi (binari e fili)e delle attrezzature per realizzarli, il tram rimaneva il mezzo più economico, sia rispetto ai mezzi su gomma, sia rispetto a eventuali metropolitane, il cui costo di realizzazione non poteva essere ammortizzato, visto che l'affollamento era solo nelle ore di entrata/uscita dalle fabbriche (in quei decenni, tipicamente le strade in quelle ore erano ingorgate, mentre per il resto della giornata erano semideserte), per cui nelle altre ore i convogli di un eventuale metrò avrebbero viaggiato a vuoto.
Le altre città vennero molto meno toccate dal boom industriale: tolte Roma e Napoli, per le loro dimensioni, le altre sembrarono trovare più conveniente passare dai binari alla gomma; in genere, per sfruttare gli impianti di alimentazione elettrica già esistenti, molte passarono ai filobus: così fu in Piemonte ad Alessandria, in Lombardia a Bergamo, Brescia, Cremona, Pavia, ecc., e così via nelle altre regioni; filobus che, negli anni 70, per varie ragioni, sarebbero poi in molti casi scomparsi.
Inutile dire che ormai Torino è solo più il fantasma del grande centro industriale di un tempo, col suo simbolo, Mirafiori, ormai ridotto a una sorta di relitto industriale, le altre fabbriche scomparse e trasformate in centri commerciali o altro. Anche le necessità di spostamento sono cambiate. Mentre invece si è avuto o si ha il "decollo" industriale ed economico di altre realtà urbane. Torino è arretrata, sia come importanza economica che come popolazione, di questo anche i trasporti pubblici devono tenere conto!

Ragazzi rendiamoci conto, mi trovo in viaggio in Romania, l'altro giorno ero a Arad, città di cui ignoravo l'esistenza che oggi su Wikipedia scopro avere 166.000 abitanti. Mi ha subito colpito entrandoci la gran quantità di tram e di binari che la attraversano (ripeto, 166.000 abitanti!), mi sono precipitato su internet a vedere e scopro che ci sono qualcosa come 18 linee di tram, ma solo allora mi sono reso conto che pur avendola attraversata tutta in macchina NON HO VISTO UN AUTOBUS URBANO! Solo tram! Magari ce ne saranno anche, ma talmente pochi che trovarne uno è un caso!

I tram sono tutti vecchiotti e perciò bellissimi, altro che museo in movimento, e su un sito di amici del tram rumeni ho notato che la rete tranviaria di Arad è in costante (lenta ma costante) crescita, cioè non tagliano ma aggiungono.

Ma quella città sta sulla Terra? Oppure è Torino che sta su un altro pianeta? I rumeni hanno talmente tanti soldi che possono permettersi di spenderli in giocattoli costosi come i tram? Prob si, infatti è notorio che sono venuti in Italia a milioni per spendere i tanti soldi che hanno, no?

Amministratori torinesi, se ce la fanno in Romania a mandare avanti una efficiente e pulita rete di trasporti elettrici in una città dove i numeri giocano a sfavore, perché non ci riusciamo noi?

e non hai visto le reti filoviarie da quelle parti...e che il citelis e stato forse più costruito in versione filobus di quanti ce ne sono a gasolio in ital ia :-)

Ultima notizia: anche la linea 4, la linea tranviaria "di bandiera" del Gtt, per quattro giorni sarà dimezzata, pare per lavori su via XX Settembre; funzionerà solo da Mirafiori a Porta Nuova, mentre nel restante tratto sarà sostituita dal bus 50, per l'occasione prolungato a Porta Nuova. Evidentemente l'idea di deviare la linea su percorsi alternativi (via Accademia - via Rossini o per Porta Susa) non è stata nemmeno presa in considerazione!
La verità è che ormai, rispetto alla situazione di 50 - 60 anni fa, il parco autobus è enormemente aumentato, sono cessate anche le tariffe di favore per l'elettricità, e Gtt trova più conveniente, perlomeno ora nel periodo di "morta" di Ferragosto, far circolare gli autobus piuttosto che i tram.

Ci vorrebbe un incentivo "normativo" allora. Il comune che non abbia fatto tutto il possibile per ridurre l'inquinamento prodotto dai suoi mezzi, non dovrebbe poter chiedere ai cittadini di rinunciare all'auto quando le centraline sforano.
Della serie attento sindaco e attento assessore, se lasci i tram in deposito senza un motivo più che valido (Guariniello sta in agguato)non avrai l'arma del blocco del traffico quando sarà il momento di applicarla.

Se il binario di via Millefonti è teoricamente funzionante, dovremmo già trovarci in questa situazione. Sarebbe interessante che qualcuno con accesso ai dati facesse un totale annuo dei km che avrebbero potuto essere percorsi da tram e non lo sono stati senza una ragione robusta. Per esempio quelli del 3 festivo, del 13 serale, del 18 fino a via Millefonti, del 10 festivo. E calcolasse quante kton di CO2 e PM10 sono state prodotte grazie a quelle scelte.

Ci vorrebbe un incentivo "normativo" allora. Il comune che non abbia fatto tutto il possibile per ridurre l'inquinamento prodotto dai suoi mezzi, non dovrebbe poter chiedere ai cittadini di rinunciare all'auto quando le centraline sforano.

@tronchino - Fin dall'epoca dell'austerità e delle domeniche a piedi del 1973 - 1974, ho sempre avuto l'impressione che le autorità, più che a scoraggiare l'uso dell'auto per motivi sacrosantamente validi, lo facciano per "educare" moralmente il cittadino: fate così, fate cosà (qualche volta anche il pretesco "fate come diciamo noi, non come facciamo noi"). Periodicamente, sembra tornare la tentazione dello "stato etico" di Ventennale memoria!
Basta ricordare che, se a ogni blocco del traffico si incrementa il numero dei bus in circolazione, magari quelli un po' obsoleti, sia il consumo di carburante, sia l'inquinamento, anzichè diminuire, aumentano.

E' da molto che volevo chiederlo, spesso guardo video di tram di altre nazioni ed ho notato i loro semafori per mezzi pubblici, a differenza delle nostre lanterne, ho visto sia in Germania che in Francia, hanno anche delle lettere, tipo in alto alle classiche lanterne, una con una A o T mentre sotto una Z, mentre in Francia hanno anche un riquadro aggiuntivo con un rombo giallo ed un punto esclamativo (!). Sapete darmi una spiegazione a tutte queste lanterne?
Grazie.

Ogni rete si crea un suo sistema di segnalamento e questa ovviamente può differire da quella di un'altra città.