FILOBUS DI CAGLIARI

Più che altro lo studio programmato da questo progetto doveva chiudersi nel marzo 2017, invece si continua ad abbassare le aste. Se lo studio è stato prorogato, non sarebbe assolutamente male che ne fosse data chiara comunicazione all'utenza/cittadinanza, dato che questi progetti sono più o meno indirettamente finanziati con le nostre tasse e imposte. Questo proprio per non dare adito a senz'altro errate ma assolutamente comprensibili dietrologie.

il prolungamento del progetto deriva dal ritardo con cui sono entrati in servizio i VH
basta informarsi però eh...

Nella prima foto che mi hanno passato si vede il castello e i cavi del filobus, ma non riesco a individuare in che punto è stata scattata.
Nella seconda il filobus della linea 6 che arrivava dall' largo Felice e svoltava in Via Roma....

La tua foto, giulio.51, è molto "intrigante". Si tratta della Porta di San Pancrazio (S'Avanzada) salendo dal Viale Regina Elena verso Piazza Arsenale - Porta Cristina (visibile sullo sfondo). Però in quel tratto passava il tram (fino al 1952), perché il filobus entrava invece da Porta Cristina, proveniente da Via Fiume (allo stesso modo vi usciva nel percorso inverso). Invece nella tua foto si noterebbe un solo bifilare e, quindi, mancherebbe quello per l'altro senso di marcia: la mia teoria è che negli anni Cinquanta quello fosse un bifilare di servizio per inizio corse della Linea 6: ciò troverebbe riscontro in alcune indicazioni fornite dalle lettere al cronista sull'Unione Sarda di quell'epoca (intorno al 1958-59), che mi avevano lasciato perplesso perché parlavano anche della linea 10 che, assieme al 6, avrebbero transitato, nelle prime ore del mattino, proprio in Porta San Pancrazio . Spero che qualcuno possa avallare o smentire (con certezza) questa mia ipotesi !

Se non sbaglio quei cavi erano una linea ad alta tensione che partiva direttamente dal deposito S.Maria, attraverso viale Ciusa, via Romagna, via La Vega e via Badas. Destinata ad alimentare i bifilari del 6 in Castello. Una linea d'alimentazione analoga saliva dal deposito di piazza Amendola a piazza Costituzione, attraverso viale Regina Margherita.

Linee 30 e 31 deviano in direzione piazza Matteotti in via Paoli-via Alghero dalle 7,30 alle 17,00.

P.S. Ho scoperto il perché: potatura degli alberi delle aiuole centrali di via Dante. I filobus abbassano le aste alla fermata di via San Benedetto fronte Buon Pastore e riprendono il percorso ordinario con la fermata di via Dante angolo via Deledda.

Linee 30 e 31 deviano in direzione piazza Matteotti in via Paoli-via Alghero dalle 7,30 alle 17,00.

Dopo quasi 3 settimane di deviazione per la linea 30 a causa della chiusura al traffico di via San Lussorio a Selargius, ieri ho visto che il 30 e il 31 abbassavano le aste alla fermata di via San Benedetto-fronte Buon Pastore perché in via Dante-vicino a piazza Repubblica stavano potando le piante lato marciapiede. Quanto consumo di gasolio!

E' tutto vero: la linea è stata interrotta con lo scollegamento dei cavi all'altezza della rotatoria in piazza Costituzione.
Sembrerebbe un addio definitivo ad un impianto filoviario di oltre 65 anni: il che significa preludio allo smantellamento di un tratto di oltre 2 km, sebbene utilizzato attualmente per il solo servizio interno.

NOO , Assurdo!!! Non si fermano! Continua lo scempio filoviario.
In diverse città italiane cercano di salvare le linee...e da noi si smantellano, che tristezza.

Domanda: poteva servire a qualche linea urbana o era solo ormai un raccordo?
i rami secchi, ovvero i km di bifilare usurato e cadente impongono con le nuove norme assoluta manutenzione e quindi costi nemmeno leggeri. non vedo il senso di mantenerli, come dissi già in occasione del grande smantellamento...
nel 2019 non sarà più ammesso mantenere tratti armati con trasversali in semplice tondino di acciaio come una volta.
o parafil o corda d'acciaio.

nelle altre città non c'è più bifilare inutilizzato ma solo quello necessario al servizio ed ammodernato.

Occasionalmente quel percorso era usato per i filobus che entravano in servizio o in rientro al deposito.

Ieri sera parlavo con un autista linea 5 e diceva che è probabile che tale rimozione filoviaria davanti al bastione potrebbe essere stata fatta per dei lavori da eseguire nel bastione. - Chissà se ciò è vero.
O poi non diventi un pretesto per rimuovere tutta quella tratta.

Il ripristino della filovia per una nuova linea in zona del Terrapieno (immersa nel verde) nonché la discesa di viale regina Margherita e dell'anello che da via Romagna conduce al mercato di San Benedetto sembravano auspicabili dai ripetuti slogan apparsi nella campagna mediatica.
La verità è che siamo schiavi del volere europeo. L'Europa di oggi é la più grande truffa ai danni dell'Italia: bisogna assolutamente uscirne per tornare a crescere.

concordo su europa, ma che c'entra con tale filovia?

Uscire dall'Europa? Per quale motivo? Per tornare ad essere quelli che eravamo PRIMA dell'unificazione? Ricordate che allora la lira non valeva un tubo e che la stessa era FUORI dal serpente monetario!!!

Credo che siamo per certi versi schiavi di direttive europee che molto spesso non fanno gli interessi dell'Italia. C'è un detto dove ci sono tanti galli non albeggia. E in politica avviene un tira e molla di opinioni contrastanti.

Ma ritorno alla probabile rimozione temporanea fronte bastione. Aspettiamo e vediamo se verrà ripristinata, perchè ha un certo fascino...

giulio.51 ha anticipato appieno quel che intendevo precisare.
Speriamo bene nel ripristino.
Quel tracciato filoviario è senz'altro bellissimo: perfettamente integrato col paesaggio e l'ambiente.
Era incantevole anche la filovia di Castello che vagheggiava un richiamo alla tramvia di Alfama nel centro storico di Lisbona. Ma, com'è noto, l'Unione Europea, ne vieterebbe la ricostruzione, qualora si decidesse di ripristinarla.

scusa Tallero, ma cosa vieterebbe la CEE ?
le filovie si possono costruire ovunque !
ovviamente con requisiti tecnici odierni. pali e trasversali di una certa dimensione ecc.

Vogliamo capire che le strutture di 60 anni fa non sono accettabili oggi ? (con una certa ragione...)

Il discorso è sin troppo semplice. QUESTIONE DI SOLDI.
quindi le vecchie ed inutilizzate linee o si ammodernano o si tolgono.
Così come i mezzi.
E voi cagliaritani dovreste essere contenti ed orgogliosi di aver ammodernato ben 30 filobus quando era mooolto più conveniente per certi amministratori spendere la metà per comprare 30 autobus !

@TROLLINO59
Le informazioni sui divieti e le regole "rigide" imposte dall'Unione europea le ho apprese soprattutto da te, considerato che sei maggiormente informato, oltre ad aver una conoscenza più approfondita sugli impianti tramviari e filoviari.
La 'stupenda' filovia di Castello - ossia il quartiere in cui era arroccata la città di Cagliari, con le sue fortificazioni, fino ai principi dell'800 - non potrebbe essere rifatta per il semplice motivo che i regolamenti comunitari non permetterebbero il posizionamento di due bifilari ravvicinati: infatti, un sistema semaforico permetteva allora la funzionalità dei due bifilari collocati in quella che un tempo era la Porta d'ingresso alla città: figuriamoci, se si dovesse condividere la forma mentale del legislatore europeo, anche la tramvia di Lisbona (da me più volte citata) sarebbe "non conforme" .
Se vuoi ti mando la mia lettera, pubblicata sul giornale di Cagliari, che ha per oggetto le lamentele sui cavi recisi della vecchia filovia 7.

il problema poteva essere superato attraversando la porta con bifilare unico a polarità invertite. ma potrei osare dire anche con filobus in trazione a batteria. ecco allora un saggio utilizzo della marcia autonoma...
ma vi dirò di più.
nessuno, nè azienda ne comune nè appassionati, ha mai pensato o proposto il salvataggio della rete storica in quegli stupendi posti cittadini a fini museali/storici, pur essendo evidente la sua storicità non dico "industriale" ma quasi simile, perfettamente integrata per decenni nel contesto urbano.
non è follia salvaguardare un mezzo di trasporto storico e simbolico di una città. lo si fa per una ferrovia, una tramvia ben potrebbe essere per una filovia.
è mancata l'idea, chi la proponesse e chi l'attuasse.
e con tale presupposto, le rigide regole europeiste potevano essere bypassate.
una lnea storico-turistica (v.lisbona)è un conto.
una regolare urbana purtroppo un altro...

Pensate, giulio51 e TROLLINO59 che quella filovia di Castello aveva ancora il suo impianto ancora intatto (eccetto pochi metri di cavi recisi) fino agli inizi degli anni Novanta.
Poi la scellerata ristrutturazione del quartiere ne ha determinato lo smantellamento totale. Dico scellerata perché hanno rifatto ("ex novo") le facciate degli antichi edifici ridipingendole a nuovo con diverse tonalità di colori anziché conservare i segni del tempo attraverso un restauro conservativo con relativa applicazione di 'pellicole protettive': come è sempre stato del resto nella tradizione italiana e inglese ("il fascino delle rovine").

Ieri abbiamo avuto il piacere di ricevere una delegazione di funzionari croati e lituani sui nostri filobus. Abbiamo spiegato loro come CTM ha beneficiato del fondo di partecipazione JESSICA Sardegna per l’acquisto di 14 filobus di nuova generazione.

Qualche notte fa ho sognato che incrociavo in strada uno dei Filobus arancioni degli anni 80 e poi salivo su uno dei "storici" verdi con piattaforma ("Non sostare nella piattaforma") e sedevo in uno dei sedili posti nell'area un tempo riservata al posto del bigliettaio.
Forse si tratta di nostalgia per i tempi della mia adolescenza.

Concordo con te, anche se questi attuali sono molto moderni, il fascino di quei filobus del 60' e del 80' sono intramontabili. A motivo di ciò sostengo che sarebbe meglio tenersi ancora almeno alcune linee filoviarie da e per il deposito....

che si rivelerebbero utili nelle ore di punta.
Purtroppo molte persone, e non solo giovani, si prendono 2 e anche 3 posti per stare comode.

i filobus dell'epoca avevano sedute più piccole e meno ingombranti anche per il materiale con cui erano costruite.
in ogni caso i mezzi, come quello in foto, da 10 mt potevano trasportare 20 seduti e 60 in piedi !
oggi in piedi lo spazio forse è più ridotto anche per via delle obbligatorie passamanerie di sicurezza, posto disabili e soprattutto la presenza nel retro dei motori ausiliari, anche se poi sono più lunghi di 1/2 mt e si tende cmq a fornire comodità all'utente (mica sono dei tram...)
Infatti i vostri VanHool hanno 30 posti a sedere.
i Solaris 36
I posti in piedi dipendono anche dai parametri di immatricolazione e, lo ripeto, di sicureazza

Mi viene il dubbio sulla lunghezza dei Fiat 2405 Casaro CGE.
Erano probabilmente più stretti dei mezzi attuali, considerato che passavano per Porta Cristina.
Mi colpì il quadro del Rivelatore Dispersione per le sue dimensioni ragguardevoli nel posto di guida, oltre al rumore del reostato quando il vecchio filobus sostava al capolinea.
Senza trascurare poi la silenziosità assoluta quando la vettura si fermava durante il tragitto per far salire e scendere i passeggeri, aprendo le porte in legno oppure quando doveva comunque necessariamente arrestarsi durante la marcia .

di certo molto più silenziosi dei Socimi o degli attuali Breda oggi in circolazione.
proprio ieri qui ad ancona ho fatto un giro sui nostri Breda (anno 2001)
sinceramente all'avvio, soprattutto se stai dietro vicino al motore, il sibilo di accelerazione è quasi stordente. anche all'esterno il rumore, da fermo, non è poi poca cosa, per via del compressore motore e dell'aria condizionata.
certo, invece, Solaris e VanHool sono quasi una piuma...

da "Autobus WEB":

Questi interventi rappresentano un decisivo contributo per il miglioramento qualitativo del servizio urbano nella città di Modena e della sua sostenibilità ambientale. Ho avuto modo di apprezzare questo modello un paio di anni fa a Cagliari e credo sia una buona scelta anche per la nostra città.”