FILOBUS DI CAGLIARI

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, ..., 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68, 69, 70, 71, [72], 73, 74, 75, 76, 77, 78
Tallero03
00venerdì 26 giugno 2020 18:34
Sta succedendo che nei giorni feriali 30 e 31 sono serviti da Trollino e VanHool (ma quelli 100% elettrici rimangono in deposito) . Il 5ZE solo autobus. Invece la domenica autobus su 30R e 31 R, filobus su 5 ZE ( full electric compresi)
Tallero03
00giovedì 2 luglio 2020 18:06
Un assetto con tanti Trollino e VanHool: mi chiedo quale futuro per il filobus a Cagliari ? Sono 32 ma negli anni passati si sfioravano o oltrepassavano i 50 mezzi.
Da quando furono soppresse le linee 6 e 7, malgrado i pentimenti , già nel 1980, e le intenzioni conseguenti intenzioni di un rilancio, nei fatti non si fece nulla.
A metà Anni Novanta con la ristrutturazione di Castello, fu smantellata la linea aerea, preservata per oltre 20 anni ossia da quando il 10 fu sostituito da autobus ( novembre 1971).
Malgrado i bifilari nel Colle San Michele ( ex novo, 2002) e a San Bartolomeo ( sostanzialmente un ripristino) non vedo prospettiva rosee.
Ro84
00venerdì 3 luglio 2020 10:56
Non dimentichiamo che dal 1990 al 1998 anche il 5 veniva servito solo da autobus (inclusa la parentesi del 5/12).

Dal 1987 al 1991 vi erano 35 filobus funzionanti in servizio (più forse 1-2 dei vecchi Casaro, definitivamente accantonati nel 1988-1989).

Dal 1991 al 2012 vi erano sulla carta 36 filobus, ma in realtà per gran parte di quel periodo ve n'erano 33 funzionanti e certe volte anche meno, dato che spesso alcuni Socimi finivano in deposito per lungo tempo a causa della difficoltà d'approvigionamento dei pezi di ricambio.

Dal 2012 al 2016 vi erano 31 filobus funzionanti (sempre col problema dei Socimi).

Dal 2016 ve ne sono 33, tutti però funzionanti e ancora in garanzia. Dunque si può dire che dal 1987 la situazione dei mezzi funzionanti si sia sostanzialmente stabilizzata.
Tallero03
00venerdì 3 luglio 2020 18:30
Attualmente ve ne sono 32: 16 Trollino( 2011) con motogeneratore , 10 VanHool con motogeneratore (2015-16), 2 Trollino 100% Elettrico (2015) 4 VanHool 100% Elettrico (2016). Fino all’estate del 2016 circolavano ancora i 4 vecchi Socimi: è certo che furono in servizio contemporaneamente ai nuovi arrivi. Ma, come è noto, durò poco. Mi ricordo che per la giornata della mobilità sostenibile, sempre 2016, i vecchi Socimi furono impiegati eccezionalmente sulla linea 5 !
lybram
00venerdì 3 luglio 2020 19:04
a cagliari i filobus circolano più con motogeneratore che con bifilare. anche oggi in via san bartolomeo verso le 12 un trollino 5ZE era già ad aste abbassate all'altezza di Good (e chissà da quanto prima).

invece di progettare una costosissima inutile tramline per marina piccola, cagliari dovrebbe estendere il bifilare in due tappe.
1) prolungamento da viale poetto/vergine di lluc fino a ospedale marino, propedeutico al successivo:
2) ospedale marino, bussola, viale Colombo sino a rotonda v.le Marconi.

si potrebbe creare una nuova linea ca-poetto-rotonda v.le colombo (o una circolare ad anello con rientro da rotonda vs cagliari su attuale bifilare fino a banca cis). potremmo identificarla come 32 e sostituirebbe in parte anche la QS, avvicinando considerevolmente ospedale marino/poetto con quelle zone di quartu (tutto il bacino di viale colombo) e cagliari (q.re sole, la palma, pineta, diaz) attualmente trascurate ed escluse dalle linee 30/31.

ok, il bifilare è antiestetico, ma io credo che oggi si possano progettare bifilari light poco impattanti su direttrici prevalentemente rettilinee come queste.

si potrebbe poi prevedere l'acquisto di filobus snodati da utilizzare d'inverno sulle 30/31 e d'estate sulla variante per il mare (che oltretutto probabilmente sarebbe soggetta a massimo carico in entrambe le direzioni per tutti i segmenti di percorso: es. una corsa quartu>cagliari scaricherebbe passeggeri a poetto/ospedale ma da qui ne caricherebbe quasi altrettanti fra coloro che da ospedale/poetto/ o la stessa quartu intendessero raggiungere o far ritorno verso il capoluogo. lo stesso varrebbe per l'altro senso di marcia direzione quartu)

ditemi se tutto questo non costerebbe senz'altro meno di un nuovo inutile moncone di tram fino a marina piccola.

intanto perché, magari dal prossimo anno non sperimentare le potenzialità di una nuova linea 32 con autobus?
Filobus2011
00venerdì 3 luglio 2020 20:12
Ormai si pensa solo agli autobus elettrici
[SM=x346219]
Ro84
00venerdì 3 luglio 2020 20:53
Ricordo a tutti che il progetto di elettrificazione filoviaria lungo il Poetto venne bocciato nel 2004 dalla commissione per la valutazione d'impatto ambientale, con grande rammarico dell'allora presidente Castagna.
lybram
00venerdì 3 luglio 2020 21:28
eppure si dovrebbe trovare il modo di scavalcare queste commissioni, i cui giudizi potrebbero essere stati condizionati da contingenze del periodo, o da chissà quali altri interessi.
tra l'altro nel 2004 i bua percorrevano ancora il lungomare oggi pedonalizzato.
a questo punto anche la tramline sarebbe destinata a "MORIRE" a marina piccola!
è più AMBIENTALE il motore termico in mezzo a stagni, città, zone balneari? mahh
Ro84
00venerdì 3 luglio 2020 23:03
Credo che i rilievi riguardassero l'impatto della linea aerea sull'avifauna. E questo lo posso capire molto bene: è una cosa che si tende a sottovalutare da parte di tutti tranne da chi ha una formazione nell'ambito delle scienze della natura.

Infatti col tram si porrà lo stesso problema; la differenza è che stavolta ci sono i fondi europei.
TROLLINO59
00venerdì 3 luglio 2020 23:13
una filovia oggi costa ex novo 1 milione di euro al km, più le Sse
un filobus 12 mt costa circa 500 mila euro, un articolato 750 mila (una trentina di mila euro in più se dotati di sistema Icm)

l'impatto, anche in rettilineo non può essere ridotto, perchè non sono ammesse campate più lunghe di 10/12 mt col sistema rigido in parafil e 15/18 con sistema a sospensione

il sistema tramviario ovviamente molto di più, soprattutto per l'infrastruttura, ma ha capacità di trasporto notevolmente superiori

i bus elettrici costano meno dei filobus e si adattano perfettamente ai tragitti pianeggianti, con ricarica rapida ai capolinea.

se non avreste già una infrastruttura filoviaria, voi cosa proporreste tenendo al bene del cittadino?
bus, bus elettrici, filobus o tram ?


Per Rob 84
l'impatto di una tramvia per questioni faunistiche è molto meno rilevante di una filovia. il sistema monofilare è meno invasivo non necessita di troppe poligonazioni e griffe in curva, tiranterie lunghe e pesanti, soprattutto se in sede protetta ed anche i pali possono essere di più contenute dimensioni sia per il peso da sorreggere (meno della metà) che per gli sforzi poichè il tram usa pantografo strisciante e non pattino coinvolgente
Ro84
00venerdì 3 luglio 2020 23:28
@Trollino59 in realtà per avere l'impatto basta un solo filo. Questo è il motivo per cui, per esempio, è stato tolto l'elettrodotto di Molentargius e al Poetto i cavi sono tutti sotterranei anche per raggiungere casupole sperdute.

Non è solo la quantità dei fili. Fecendo un esempio molto "terra terra", se l'impatto di due fili fosse 100, l'impatto di un filo singolo a parità di altezza dal suolo non è 50, ma 80-90.
Ro84
00venerdì 3 luglio 2020 23:32
Se poi per i tram si usa un sistema a sospensione (come quello delle ferrovie), l'impatto diventa anche peggiore della filovia, perché ci sono due fili ad altezze differenti (il filo di alimentazione e quello a "catenaria", più innumerevoli pendini che legano il primo al secondo).
lybram
00sabato 4 luglio 2020 17:41
io credo che la soluzione complessivamente preferibile sia sempre la filovia.
ad un investimento iniziale importante ma non spropositato e invasivo (vd tranvia) corrisponderebbero nel tempo benefici decisamente più vantaggiosi rispetto ai bus elettrici...
1) i filobus consentirebbero maggiore capacità di carico, versatilità, e continuità di esercizio (meno fermi)
2) non sarebbero soggetti a frequenti onerose (anche da smaltire) sostituzioni dei pacchi batterie (immagino che saranno dotati di pesanti pacchi batterie)
3) infine quanto potrebbe incidere sulla reale autonomia dei bus elettrici l'utilizzo continuativo di un efficace impianto di climatizzazione, ormai indispensabile sui mezzi in circolazione? un filobus, batterie di emergenza a parte, non sarebbe soggetto a queste limitazioni.

io ho conosciuto praticamente tutti i bifilari di cagliari.
l'unico intrico di fili impattante che fin da bambino io ricordi per la sua complessità è stato solo quello tra rinascente e palazzo del comune ormai scomparso.
filovie costiere ne abbiamo anche in italia. ragionando con questa miopia tra poco qualcuno si sveglierà per promuoverne lo smantellamento anche in viale marconi (per assurdo quella sì, specie a is pontis paris, in evidente conflitto paesaggistico/avifaunistico).

cmq dopo lo smantellamento dell'80% di bifilare per una potenziale filovia sulla linea 6, a cagliari meritiamo solo rumorosi inquinanti autobus, checché il ctm vanti con Legambiente recenti traguardi raggiunti a parer mio solo sulla carta.
Ro84
00sabato 4 luglio 2020 20:04

filovie costiere ne abbiamo anche in italia. [...] lo smantellamento anche in viale marconi (per assurdo quella sì, specie a is pontis paris, in evidente conflitto paesaggistico/avifaunistico).



Non è così. La filovia di Is Pontis Paris non è impattante perché non si trova lungo le principali rotte dell'avifauna locale (dietro Is Pontis Paris non ci sono zone umide).

La filovia al Poetto invece si troverebbe fra le lagune/saline e il mare e dunque sul tragitto di molte specie di uccelli che si nutrono in mare e nidificano/riposano fra i canneti.

La filovia di viale Marconi non verrà mai smantellata per impatto ambientale avverso (voglio dire che se per caso in futuro dovessero smantellarla - mi auguro di no - non sarà per quella ragione).

Lasciamo perdere Legambiente: purtroppo il 90% delle persone (incluse molte di queste associazioni) quando pensa alla natura e agli impatti non ha la minima idea di quello che davvero è - tant'è vero che non conoscono neppure le cose di base, come la differenza fra ecologia e igiene ambientale, e fra etologia e faunistica. E si vogliono pure ergere a difensori di qualcosa che non conoscono. In molti casi si tratta di associazionismo molto "anni ottanta", quando la coscienza ambientale era agli albori - ma a quel livello è rimasta.
lybram
00sabato 4 luglio 2020 20:57
Ro84, 04/07/2020 20:04:


filovie costiere ne abbiamo anche in italia. [...] lo smantellamento anche in viale marconi (per assurdo quella sì, specie a is pontis paris, in evidente conflitto paesaggistico/avifaunistico).



Non è così. La filovia di Is Pontis Paris non è impattante perché non si trova lungo le principali rotte dell'avifauna locale (dietro Is Pontis Paris non ci sono zone umide).

La filovia al Poetto invece si troverebbe fra le lagune/saline e il mare e dunque sul tragitto di molte specie di uccelli che si nutrono in mare e nidificano/riposano fra i canneti.

La filovia di viale Marconi non verrà mai smantellata per impatto ambientale avverso (voglio dire che se per caso in futuro dovessero smantellarla - mi auguro di no - non sarà per quella ragione).

Lasciamo perdere Legambiente: purtroppo il 90% delle persone (incluse molte di queste associazioni) quando pensa alla natura e agli impatti non ha la minima idea di quello che davvero è - tant'è vero che non conoscono neppure le cose di base, come la differenza fra ecologia e igiene ambientale, e fra etologia e faunistica. E si vogliono pure ergere a difensori di qualcosa che non conoscono. In molti casi si tratta di associazionismo molto "anni ottanta", quando la coscienza ambientale era agli albori - ma a quel livello è rimasta.

perdonami.. is pontis paris è praticamente a ridosso di una zona umida importantissima e piuttosto viva, ed è molto frequente il passaggio di specie anche protette sopra lo stesso.
come gli uccelli evitano di volare ad altezza di veicoli, allo stesso modo eviterebbero un bifilare praticamente a livello del mare che non creerebbe loro alcun problema, almeno non più di quelli causati OGGI dal passaggio di auto e bus.
poi se vogliono usare questi argomenti per non realizzarla, AMEN.
sappiamo bene che i lavori si fanno solo in funzione di chi e quanti ci possono mangiare (tipo quell'inutile faraonica bretella in totale sopraelevata vs il policlino, in aperta campagna, ss554 esclusa.)
Ro84
00sabato 4 luglio 2020 21:42
Scusa se insisto, ma quella zona è molto meno problematica per l'impatto. Perché lì gli uccelli passano solitamente a quote molto più alte per intraprendere la migrazione fra Molentargius e Santa Gilla. Ben diverso invece il caso del Poetto, dove gli uccelli sorvolano spesso a quote bassissime.

E' qua la sottigliezza: non sempre l'impatto di un'infrastruttura è dato dalla vicinanza ad una zona di pregio o da salvaguardare, ma da molti altri parametri. Per paradosso, potrebbe essere più problematico, sotto certe condizioni, un piccolo molo in una zona apparentemente anonima, di un intero porto anche nelle vicinanze di una spiaggia: se infatti il molo è costruito sopracorrente, ciò che sta sottocorrente rischia pesantissime erosioni, mentre se un porto si trova sottocorrente rispetto alla spiaggia, pur standone vicino, l'impatto sulla spiaggia sarà inavvertibile (ovviamente questo è un esempio estremo, se il porto non si fa, per me resta sempre meglio).

Se la filovia sopra Is Pontis Paris avesse avuto un pesante effetto, stai certo che la commissione avrebbe imposto al CTM di costruire il bifilare al di sotto, ossia sulla rotatoria, senza pregiudicare fra l'altro l'utilizzo dei filobus in alcun modo dato che ci sono tutti i raccordi per andare in tutte le direzioni.
lybram
10sabato 4 luglio 2020 22:27
Ro84, 04/07/2020 21:42:

Scusa se insisto, ma quella zona è molto meno problematica per l'impatto. Perché lì gli uccelli passano solitamente a quote molto più alte per intraprendere la migrazione fra Molentargius e Santa Gilla. Ben diverso invece il caso del Poetto, dove gli uccelli sorvolano spesso a quote bassissime.

E' qua la sottigliezza: non sempre l'impatto di un'infrastruttura è dato dalla vicinanza ad una zona di pregio o da salvaguardare, ma da molti altri parametri. Per paradosso, potrebbe essere più problematico, sotto certe condizioni, un piccolo molo in una zona apparentemente anonima, di un intero porto anche nelle vicinanze di una spiaggia: se infatti il molo è costruito sopracorrente, ciò che sta sottocorrente rischia pesantissime erosioni, mentre se un porto si trova sottocorrente rispetto alla spiaggia, pur standone vicino, l'impatto sulla spiaggia sarà inavvertibile (ovviamente questo è un esempio estremo, se il porto non si fa, per me resta sempre meglio).

Se la filovia sopra Is Pontis Paris avesse avuto un pesante effetto, stai certo che la commissione avrebbe imposto al CTM di costruire il bifilare al di sotto, ossia sulla rotatoria, senza pregiudicare fra l'altro l'utilizzo dei filobus in alcun modo dato che ci sono tutti i raccordi per andare in tutte le direzioni.

ecco è questo che contesto.. non sono nato ieri e conosco perfettamente queste zone. il bifilare al poetto non interferirebbe minimamente sullo spostamento dei volatili che cmq NON affrontano a bassa quota i passaggi fra laguna/saline e mare.
il bifilare è osteggiato esclusivamente per meri motivi estetici, qui come altrove in città. poi che si strumentalizzino i pareri di commissione per giustificare altre scelte lo comprendo perché ci troviamo in quella barzelletta di paese chiamato Italia.

Cagliari si fregia del titolo di capoluogo di regione. Per estensione ed abitanti è paragonabile alla città ceca di Brno.
La cultura e la cura di questa città per le sue efficientissime tranvie e filovie fa apparire la nostra una città da terzo mondo! Ingessata, stantìa, chiusa nella sua provinciale piccola antica immutabile mentalità. Peccato
TROLLINO59
00domenica 5 luglio 2020 01:12
infatti invocare la salute dei volatili per fili a 4/5 mt di altezza è semplicemente RIDICOLO
lor366
00domenica 5 luglio 2020 08:46
Tra Rimini e Riccione abbiamo ora (sul mare) due filovie: TRC e linea 11; mai visto problemi per gli uccelli (insegno Scienze naturali alle superiori...); a Bologna abbiamo 66 km di linee filoviarie con scambi ed incroci all'interno di una delle più belle città italiane: visti i colombi posarsi sui bifilari tranquillamente...ma fatemi il piacere!
Ro84
00domenica 5 luglio 2020 10:21
Ior366 conosci bene Cagliari e le sue zone umide? Se sì saprai molto bene perché Cagliari non può essere confrontata né con Rimini, né tantomeno con Bologna.

Io ho esposto le motivazioni che nel 2004 hanno portato a certe decisioni. Vanno bene? Sono condivisibili? Possono piacere o non piacere, le si può condividere o meno, per carità, ma portare confronti assolutamente innaturali e senza alcun senso scientifico per confutare una tesi, per me non è fare una discussione seria.
lor366
00domenica 5 luglio 2020 14:15
Sì la conosco bene (vacanza nel 1992; con la morosa nel 1998 ); se mi posti lo schema delle direttrici avifaunistiche ci si può ragionare ma se ricordo bene all'epoca CS e CD (Cagliari-Selargius-Quartuccio-Quartu) passavano come passano a ridosso dello stagno di Molentargius, sfiorando zone umide. Per me è assurdo che un bifilare a 5,5 m dal suolo ostacoli il volo degli uccelli, mentre raccordi autostradali con pannelli fonoassorbenti ben di più...sull'estetica del bifilare poi il discorso è ancora più relativo. Personalmente trovo ben più impattanti impianti per l'illuminazione pubblica tirantati sulle case con cavi isolati penzolanti e peggio ancora antenne per telefonini da noi ovunque sugli edifici.
lybram
00domenica 5 luglio 2020 14:24
la verità è che sennò i servi di FCA non saprebbero dove piazzare quei cessi di IVECO AUTOBUS (che ultimamente pare ottenere forniture ovunque) solitamente appioppati a Francia e Italia (per ragioni produttive,) ed Europa orientale.. il terzo mondo europeo.
Ro84
00domenica 5 luglio 2020 14:49
Ior366 io a Cagliari ci vivo, e (a costo di fare l'antipatico o il saccente) sono laureato in scienze della natura proprio a Cagliari e specializzato nella tutela degli ambienti costieri e di transizione (con riferimento soprattutto all'ambito GEO, ma abbiamo studiato fino alla nausea anche gli impatti e inoltre una mia collega nonché carissima amica si è occupata della rete ecologica della Città Metropolitana nella sua tesi). E so perfettamente che le rotte dei volatili nella zona riguardano certe aree e non altre, a certe altezze e non ad altre.

Io qua non ho con me una mappa e degli studi relativi all'avifauna del complesso Molentargius-Saline-Santa Gilla, ma con un po' di pazienza potre recuperare del materiale. Gli impatti sull'avifauna vanno studiati con molta attenzione a 360 gradi, esaminando rotte, quote delle rotte, spostamenti, altezze, problematicità delle forme degli oggetti (un filo è diverso da un pannello, per esempio), stagioni, clima, posizione nelle piramidi energetiche/trofiche, interazione con altre specie non solo avicole ma anche di altri phyla, più l'influenza dell'inquinamento (atmosferico, acustico, dei suoli, luminoso). Ecco perché dico che per fare confronti ed esempi serve avere cognizione di causa. Ma vabbe', per me può anche bastare così.

Voi avete ragione e io ho torto. E chiudiamola qui.
lor366
00domenica 5 luglio 2020 15:47
Comunque anch'io sono laureato in Scienze naturali a Trieste ed insegno al Liceo scientifico Scienze naturali, chimiche e biologiche, anche noi abbiamo zone umide stupende (Isola della Cona, Valcavanata vicino a Grado ad es.) con rotte migratorie notevolissime, siamo pieni di elettrodotti a varie altezze -mai sentito di problemi all'avifauna- ,ma chiudiamola qui...
Tallero03
00domenica 5 luglio 2020 20:04
Ogni scusa è buona per ostacolare le linee filoviarie o tranviarie. L’estetica è semplicemente ridicola: al contrario, una filovia o una tramvia abbellisce la città, dandole un tocco di eleganza ed una sensazione di rispetto dell’ambiente.
Purtroppo, con questa odiosa burocrazia imposta dall’Unione Europea, certe opere pubbliche o non vengono realizzate oppure i tempi si dilatano 10 volte più del necessario. Poi la Valutazione d’Impatto Ambientale è solo lo strumento per far valere interessi privati, magari di multinazionali, a discapito di quello pubblico. Spero che un’auspicabile uscita dall’UE elimini una volta per tutte simili aberrazioni e pastoie burocratiche. Ma ci vuole coraggio: occorre cominciare già adesso.
ricc404
00lunedì 6 luglio 2020 14:06
Che un bifilare faccia danni all'avifauna mi sembra una scusa ridicola. Che un bifilare deturpi ambiente e città è una baggianata, però ora che un bifilare abbellisca addirittura una città sinceramente non regge. 😁
lybram
00lunedì 6 luglio 2020 14:50
beh.. Tallero 03 non ha tutti torti. La filovia in certi punti cittadini conferiva al contesto urbano un che di antico, di nostalgico. Non dimenticherò mai i bifilari ravvicinati in via Manno/piazza Martiri col semaforino, l'intrico di scambi tra Rinascente e Comune, ma neppure la mega rete che a Quartu portava i filobus fino a piazza IV novembre, uno dei pochi elementi che più faceva somigliare Quartu ad una città!
lybram
00lunedì 6 luglio 2020 14:53
Tallero03, 05/07/2020 20:04:

Ogni scusa è buona per ostacolare le linee filoviarie o tranviarie. L’estetica è semplicemente ridicola: al contrario, una filovia o una tramvia abbellisce la città, dandole un tocco di eleganza ed una sensazione di rispetto dell’ambiente.
Purtroppo, con questa odiosa burocrazia imposta dall’Unione Europea, certe opere pubbliche o non vengono realizzate oppure i tempi si dilatano 10 volte più del necessario. Poi la Valutazione d’Impatto Ambientale è solo lo strumento per far valere interessi privati, magari di multinazionali, a discapito di quello pubblico. Spero che un’auspicabile uscita dall’UE elimini una volta per tutte simili aberrazioni e pastoie burocratiche. Ma ci vuole coraggio: occorre cominciare già adesso.

mi trova completamente d'accordo!
lybram
00lunedì 6 luglio 2020 21:02
Ahhhh questi uccelli... 🙃

Ferrovie: commissione «Via» boccia il raddoppio della Termoli-Ripalta, danneggia gli uccelli

https://www.ferrovie.info/index.php/it/13-treni-reali/14752-ferrovie-commissione-via-boccia-il-raddoppio-della-termoli-ripalta-danneggia-gli-uccelli
TROLLINO59
00lunedì 6 luglio 2020 23:05
io a quelli darei il foglio di VIA obbligatorio dal posto di lavoro
si tenessero la linea a binario unico da termoli a ripalta...TROGLODITI
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 20:01.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com