FILOBUS DI CAGLIARI

C'è da precisare che i bifilari da Via Garibaldi verso la piazza Garibaldi erano a quel tempo già resi inoperosi,dopo la soppressione della linea filoviaria 6, perciò i mezzi per rientrare in deposito dovevano seguire altro percorso.

Giusto, giulio.51. Infatti quel che mi fai notare era sottinteso a quel che ti riferivo precedentemente. Era un bifilare posizionato per un solo senso di marcia e certamente per il rientro in deposito si potevano utilizzare via Dante o il Terrapieno. A proposito di Via Dante: quell'immagine da te ultimamente proposta mi fa pensare a un probabile (vecchio) itinerario per il rientro ossia viale Cimitero, via Dante fino a Piazza Giovanni (utilizzo del tratto della mai nata linea 12)- via Sant'Alenixedda - via Dante (lato Ormus) - via Cocco Ortu. Scrivo questo perché a quei tempi non c'era lo scambio all'altezza dell'incrocio fra via San Benedetto e via Petrarca.
Mi rivolgo a giulio.51 ma ovviamente solo in apparenza, perché è un discorso diretto a tutti i partecipanti del Forum.

Probabilmente lo scambio che mancava era quello che consentiva la svolta da via Dante dir. piazza Giovanni a via Cocco Ortu (in pratica, visto dalla prospettiva del 6 filoviario, una sorta di svincolo di inversione di marcia mercato-via Dante-mercato). Solo così è possibile ipotizzare che il tratto dismesso del 7 venisse usato a inizio anni ottanta per il rientro in deposito.

Sarebbe stato per altro utile ai soli filobus in servizio sul Cr-Cn, giacché il 5 poteva utilizzare a/r il terrapieno o anche, per l'entrata in servizio, il tratto di via Bacaredda, dato che fino al 1988 circa il 5 passava in via Garibaldi.

Il bifilare monodirezionale di via Bacaredda è stato rimosso attorno al 2012, assieme all'ex anello di via Rossini, a quello di piazza Giovanni e al bifilare di via Pessina. Sempre nel 2012 sono stati rimossi i pali superstiti in viale Trento e il bifilare del Cn a Quartu.

Sempre il bifilare del Cn era già stato isolato dal resto della rete attorno al 1998, quando l'ultimo tratto di via Cagliari e di via Brigata Sassari venne reso senso unico; ciò portò a una velocizzazione delle circolari 30/31 (appena rinominate dall'originario CES e CED), che prima erano costrette a fare inversione di marcia davanti alla chiesa di Sant'Elena (ex capolinea Cr). Dall'altro lato naturalmente venne isolata ancora di più la zona attorno alla chiesa stessa.

Sempre a questo proposito, da quando anche il 2Q è stato soppresso, quella zona è diventata davvero isolata, col 41 che è rimasto l'unico bus che passa in zona nei giorni feriali, per altro in un solo senso. Per questo che, anni fa, avevo espresso qui l'idea di un'ipotetica linea "32" (magari filoviaria...) che faccia Cagliari-Quartu-piazza IV Novembre percorrendo all'andata via Diaz ("contromano" rispetto al vecchio Cn causa inversione del senso di marcia) e via Cagliari al ritorno.

Il 41 già da qualche anno è attivo anche nei giorni festivi (naturalmente non viene esercitato i 3 giorni in cui funzionano le Circolari esterne e in terne e la Litoranea), da quando il percorso è stato modificato per servire anche il "Quartello".

Se il Comune accetterà la proposta dei commercianti e via Eligio Porcu diverrà nel primo tratto pedonalizzata è probabile che il 40 farà un percorso uguale o simile a quello che attualmente fa quando il suddetto tratto di via Porcu viene chiuso, proseguendo in via Marconi attraversando Piazza Sant'Elena.

Sì il 41 passa anche nei festivi, ma io mi riferivo al fatto che nei feriali il 41 è l'unica linea. Si arriva infatti al paradosso che quella zona di Quartu sia meglio servita nei festivi, quando al 41 si aggiunge il 30R.

A proposito di filobus in rientro al deposito, voi sapete per quale motivo entrano in servizio e reintrano con le aste scese da qualsiasi via? C'è qualche autorizzazione precisa?

Domenica scorsa anziché il 5/11 circolava la linea 5, servita però da autobus (Mercedes 10 metri serie 2xx) : il conducente mi spiegava che Calamosca era chiusa al traffico ma in verità non conosceva realmente il motivo del cambiamento. Vedremo cosa succederà domenica prossima, anche perché si avvicinerebbe il ripristino del 5Zeeus.

Il 731 VanHool (Vossloh Kiepe) impegna la salita di viale Merello. Quel tratto un tempo era doppio senso: certamente fino a gennaio 1991.
Sui Vanhool e i Trollino 100% elettrici viene sottolineato il tema dell'ecologia con figure di piante e animali. In uno di questi mezzi ho individuato l'enigma dello scienziato a cui ciascuna vettura vien fatta la dedica: dalla rana davanti, ho capito che si tratta di Galvani. Egli con le zampe dell'anfibio mostrò nel Settecento i primi esperimenti pratici dell'appena scoperta elettricità.

Il servizio filoviario sulla linea 5 venne sospeso nella primavera del 1990 e fino a quel momento era senz'altro a doppio senso.

Ricordo di lavori importanti al bifilare nell'autunno del 1998, poco prima del ripristino del servizio filoviario (che se non erro avvenne nei primi giorni di novembre di quell'anno). Non so dire però se fossero legati alla costruzione della linea di via Sauro (o meglio, di "ripristino"), oppure se fossero legati a un parziale smantellamento del bifilare del vecchio 11 (nella parte alta di viale Trento in effetti il bifilare venne demolito in quel periodo lasciando solo i pali; i vecchi fili riprendevano poco più in alto del palazzo della Regione).

Ricordo comunque di aver sentito che in un primo periodo dopo il 1990 il bifilare del vecchio 5 veniva sporadicamente utilizzato per la scuola guida. Non so dire se sia vero. Se così fosse, è possibile che i lavori di rimozione del doppio bifilare risalgano ai primi anni novanta; diversamente, sarei più propenso a pensare che rimasero in posto fino al 1998.

Traggo spunto dalle osservazioni di Ro84.
Gioco con la memoria e dico che sono certo di aver visto il filobus in Piazza d'Armi nel gennaio 1991 perché era l'anno accademico 1990-91 di un corso di perfezionamento alla facoltà d'ingegneria: quel F140 Inbus lo vidi però solo pochissimi giorni di quell'inizio anno. Ormai la sostituzione con l'autobus (Fiat 470) 5/12 era imminente.
Verso il 1994 venne unificato il bifilare di Via Nazario Sauro per congiungerlo con i nuovi cavi di Via de Magistris. Occorrerà aspettare 4 anni per la riattivazione della filovia, nel frattempo utilizzata (ancora una volta testimone oculare) solo per la scuola guida.

http://mondotram.freeforumzone.com/d/3690350/AUTOBUS-DI-CAGLIARI/discussione.aspx/40?#idm134425485


Dal sito CTM

21 Maggio: 3^ Triathlon Cross Country Città di Cagliari. Deviazione linea 5/11

Per lo svolgimento del "3^ Triathlon Cross Country Città di Cagliari", domenica 21 maggio, dalle ore 8.30 alle ore 18.00, chiude al traffico il viale Calamosca. La linea 5/11 in direzione Calamosca effettuerà servizio limitato e capolinea in via Vergine di Lluc

Fermate soppresse: tutte le fermate presenti in viale Calamosca

Sono rimasti solo loro, questi 2 semafori, a testimoniare che un tempo passavano i filobus n.5 e il 7 tra la via Mannu e la piazza Martiri...

Buonasera, lo scorso lunedì, dopo decenni di assenza, sono tornato a Piazza Palazzo ed ho avuto un dubbio sul percorso del filobus che lì faceva capolinea. Nei miei vaghi ricordi di bambino ricordo che entrava, con grande difficoltà, attraverso l'arco di Piazza Indipendenza, ma il resto non lo ricordo, sapreste essermi di aiuto? Grazie.

Buongiorno luciano.64,
Il filobus entrava a Porta Cristina, svoltava a destra per attraversare l'Arco di Piazza Indipendenza e, subito dopo aver oltrepassato il vecchio Museo Archeologico (autentico gioiello architettonico neoclassico), impegnava la Via Martini (eventualmente attendendo il verde del semaforo perché poteva transitarvi un solo mezzo) e giungeva al capolinea di Piazza Palazzo fronte ex Prefettura.
Inizialmente si trattava della linea 6 (periodo 1956-1969: Borgo S.Elia -Piazza Palazzo) poi, com'è noto, dal maggio 1969, del numero 10 (Stadio Amsicora - Piazza Palazzo).

Via Pessina. Anni Cinquanta. Fiat 668 avanza in una strada deserta.

Grazie Tallero03 per l'informazione; ti chiedo un'altra cosa, in Via Martini, il bifilare era unico o doppio?

Caro luciano.64,
Il bifilare di via Martini era doppio. Un sistema semaforico (comandato a distanza dal conducente) permetteva un senso unico alternato affinché le due vetture non s'incrociassero nella stretta via in questione: insomma, allo stesso modo di quanto accadeva all'ingresso di Porta Cristina.
Qua sotto, immagine del 1965-66 di Piazza Palazzo (fronte Curia Arcivescovile e Cattedrale): in primo piano il bifilare del 6 (anello del capolinea, a cui si giungeva appunto una volta transitati per la via Martini). Molto probabilmente in quest'ultima strada (laddove sono evidenti le tracce dei bombardamenti del 1943) i rosoni che reggevano i cavi del tram vennero poi adoperati per quelli del filobus.

CTM SpA ha condiviso il video di Cagliari Capitale.https://www.facebook.com/cagliaricapitale/?hc_ref=PAGES_TIMELINE

CTM, la nostra storia con Voi! ......quando eravamo STS!

Video documentario delle tramvie di Cagliari, rarità.....

Buongiorno, grazie di nuovo Tallero03, sei stato molto esaudiente, bellissima la foto di Piazza Palazzo. Ricordo che gli autisti faticavano parecchio ed un'immagine che mi ricordo in particolare è quella di quando il filobus si immetteva in Viale Buoncammino, hai voglia a sterzare, dovendo fare attenzione ai veicoli incrocianti!! Per un turno di servizio ci voleva una bistecca fiorentina!!

Nuovamente il filobus la domenica. L'immagine è di ieri 11 giugno, primo giorno del 5 Zeeus. Il mezzo scende in via de Magistris.

Linea 5. Fiat 668 Lancia Casaro CGE (Serie 501-509). Città in espansione. Allora la zona di via Pessina veniva chiamata Città Giardino. Le auto (eccetto la Fiat 1400 e la 1100, prime vetture a scocca autoportante) montavano all'epoca la carrozzeria su telaio a longheroni.

Altra immagine dell'indimenticabile Fiat 668. Considerato il traffico inesistente, presumo che l'immagine sia della prima metà degli anni cinquanta. Bisognerà attendere al luglio 1956 per vedere il filobus carrozzato Cansa entrare in Castello attraverso Porta Cristina. Parlo naturalmente del 6, sebbene quest'ultima linea fosse transitoriamente servita da autobus nel periodo 1954-56 con il percorso Borgo S.Elia-Clinica Pediatrica (capolinea anche dell'8 era in quel torno di tempo)

In primo piano i cavi dell'originaria filovia 5 . Come dicevo, ecco nella foto le autovetture montanti il telaio: in secondo piano, la Fiat 5OO A Topolino (inizio produzione: 1936).

https://www.facebook.com/CTMCagliari/

L'arrivo dei Ministri del G7 sui filobus 100% electric del CTM

Bello. Poi però un viaggio sulle Aln 668 direzione Sassari, poi al rientro, per far conoscere le bellezze della Sardegna, fermata a Macomer quindi un salto sulle ADe direzione Nuoro.

Tallero03,ancora una volta mi complimento con te per le immagini che hai postato. Anche vedere la vecchia e simpatica topolino mi da una certa gioia. Qui di seguito nella foto è rappresentata la via Alghero,i bifilari in ambo i lati, probabile che siamo negli anni 60. Se notate sulla sinistra si vede l'insegna del cinema 4 Fontane ...La via era percorribile a doppio senso.

Suggestiva anche la tua immagine, caro giulio.51. Un tuffo nel passato in via Alghero, più o meno nella parte mediana. Vedo in maggioranza Fiat 600. Gloriosa auto: motorizzò praticamente l'Italia. Uscì nel '55: scocca autoportante cilindrata 633 cc poi portati a 767 nel 1960.
Ai due estremi la filovia s'incrociava rispettivamente (piazza Repubblica) coi binari delle ferrovie complementari (penso alla Locomotiva a vapore Winterthur... e alla mitica Automotrice Diesel Elettrica ADe del 1957) e (angolo via Sonnino) con i cavi e i binari del tram .

in direzione via Cinquini si abbassano alla fermata di viale Bonaria fronte Banco di Sardegna e si rialzano a quella di viale Trieste davanti alla Chiesa del Carmine, in direzione Poetto si abbassano alla fermata di via Roma davanti all'entrata della stazione FS e si rialzano a quella di viale Bonaria davanti al Banco di Sardegna.

Filobus2011 ha ragione: non c'è più nessun motivo di abbassare le aste nella tratta (viale Bonaria-piazza del Carmine) elettrificata. Va bene la fase iniziale del progetto Zeeus ma ora sono due anni che la linea viaggia in questi termini. Soprattutto è un vero e proprio non senso sprecare gasolio (nei mezzi che hanno il generatore diesel come marcia autonoma) per quasi 2000 m, considerato che consumano 1 litro a km. Ma, si sa, debbono sottostare alle direttive comunitarie in tempi in cui l'Unione Europea sta diventando una vera e propria dittatura del potere economico e finanziario.

Risparmiamoci le solite str****** demagogo-qualunquiste, buone per la propaganda da quattro soldi inflittaci da quella sorta di che è la politica (volutamente minuscolo) italiana.
Le Direttive Europee - che in questo specifico caso c'entrano come i proverbiali cavoli a merenda - sono votate dal Parlamento Europeo (= un organo democratico regolarmente eletto dai cittadini) e vi si deve sottostare* perché si fa parte dell'Europa, così come si sottostà alla legislazione statale facendo parte dell'Italia ed a quella regionale facendo parte, nello specifico, della Sardegna.

Qui invece siamo di fronte al caso in cui l'"Europa" - ma potrebbe benissimo essere un altro Ente - ha commissionato e finanziato una ricerca a cui il CTM ha volontariamente aderito: dacché sono pagati, fino a quando i test sono in corso di svolgimento le aste si abbassano e si rialzano tutte le volte che è necessario; una volta finito il periodo previsto per la sperimentazione (salvo proroghe previste nel protocollo o concordate tra le parti) l'"Europa" non impone proprio più nulla.

Durante i test il rapporto tra committente ("Europa", anzi Commissione Europea) e partner (CTM) è analogo a quello che si stabilisce in un contratto tra privati: non è che tizio può intascare i soldi (il finanziamento per l'acquisto, tra l'altro, di veicoli che rimarranno nel parco aziendale), fare una parte del lavoro e poi dire «basta, mi sono stufato e la pianto qui!». E poi magari accusare pure il committente di essere un tiranno al soldo dei Poteri Forti®.
Suvvia, un po' di serietà!


* o meglio, gli Stati membri devono sottostare