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MONOROTAIA - Italia '61

Ultimo Aggiornamento: 02/10/2021 16:22
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26/04/2011 12:40
 
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apprendista tranviere
Pensieri e ricordi.
Gia' all'inizio del periodo di lavoro in azienda notai nelle poche visite obbligate agli uffici,sia in palazzina OC che
in c Turati, dei disegni incorniciati che erano impressioni pittoriche di metropolitana torinese e monorotaia ,non so
oggi che fine abbiano fatto quei quadri che erano un po' come i bozzetti fatti da architetti ,ingegneri ed imprese per
illustrare l'Aspetto a costruzione finita di un edificio non ancora esistente.Ai tempi le immagini mi incuriosirono
anche per il contesto in cui erano inserite ovvero di una Torino avveniristica con spazi verdi e viadotti in cemento
,nel caso di monorotaia. o l'inserimento di stazioni metropolitana in quartieri dall'aspetto sconosciuto.e forse mai
realizzati cosi.



Qualcosa ho letto negli anni del possibile utilizzo dopo il periodo della manifestazione ita61 del mezzo,ma erano sogni
credo gia' durante la costruzione della linea ,perche la strada era gia'tracciata ,ovvero privilegiare la
motorizzazione privata e non un progetto urbanistico della torino che cresceva intorno ad un piano trasporti .Tutti gli
uomini che si son susseguiti al timone della citta' negli anni, per un motivo o per l'altro, hanno cercato di dare uno
sbocco alla produzione automobilistica piu' che al trasporto comune o a un suo progetto.
Molto probabilmente mettere in pratica i progetti sul trasporto ,sicuramente esistenti gia' dagli anni 50, avrebbe
impedito a Torino di crescere come la citta dormitorio degli anni 50-60 e forse riempire la stessa di una quantita'
enorme di "sacatoloni con i buchi" senza nessun carattere ne' architettonico che pratico ma solo a far riempire i
terreni che erano campi fino a pochi mesi prima dai palazzinari del tempo e col piano regolatore che in pratica invece
di progettare e indicare la crescita prendeva solamente atto dell'esistenza delle nuove costruzioni di decine di piani
se non addirittura ,inviato per posta dai costruttori delle nuove zone ,al comune ;molti edifici non esistevano o non
esistono ancora nelle mappe comunali o al catasto.In occasione della vendita di un appartamento quasi nel 1990 mi son
trovato con un edificio di 5 piani costruito nel 1956 senza progetto e permessi e di cui ho dovuto in pratica portare
io progetto e perizie di cemento ecc. per poter vendere;mi accorsi ai tempi che ero in buona e numerosa compagnia per
il problema .
Soggiornando qualche giorno in una citta Svizzera in occasione di visita a parenti di un amico,nel 1976 mi resi conto
di cosa era Torino :ai tempi le case in quella nazione dovevano avere gia isolamenti termici e posti auto privati oltre
che una superfice verde e criteri di sicurezza ed altro sconosciuti in Italia per altri 15 anni ,inoltre incentivi
venivano concessi per la costruzione di parcheggi ed ascensori negli edifici del centro che tutto sommato non erano
nelle condizioni caotiche della torino del 1976.Anche per i trasporti notai che i mezzi avevano un criterio di uso
totalmente diverso da quello conosciuto da me e che permettevano in poco tempo di attraversare la citta da parte a
parte e non essere danneggiati da autoveicoli nel percorso.Notai anche ,con fastidio,l'estensione dei parcheggi a
pagamento anche nelle zone periferiche ,praticamente deserti in questo caso.
Incuriosito dagli insoliti quadretti ,visti appesi negli uffici , spesse volte chiesi notizie su metropolitane e
monorotaie avendo a volte anche risposte degne di essere ricordate.
Della metropolitana ai tempi mi dissero che c'era un ufficio atm "dedicato" in direzione in cui fino quasi anni 90 si
trovavano o c'erano stati ,mi pare,fino 10 o + addetti, nessuno di quelli con cui parlai pero'li conosceva .Dopo il 90
,ai tempi della divisione tra atm satti, mi pare che questo settore fu ricostituito ed e' probabile che sia l'avo di
quello odierno o degli ultimi anni.
Della metropolitana in progetto anni 50-60 ,oltre che qualche quadretto-figurino delle stazioni e mezzi nelle stesse,ho
visto anche le porte perche' in officina vi era un perimetro delimitato da queste che erano utilizzate come parete
divisoria in un angolo dell'officina, fissate una all'altra, erano a ricordo 5-6 ,forse qualcuna c'e' ancora buttata da
qualche parte.Queste porte erano state costruite negli anni 60 ,su richiesta precisa, come prototipo per la vettura
futura ,erano di colore giallo vivo con vetro arrotondato ai bordi in posizione alto centrale misura 90-100 x 200 cm
(forse blu da una parte non son sicuro) gia' con guarnizione in gomma nera da un lato ,tutti i vecchi di officina
amavano ripetere "guarda la metropolitana" quando ci passavano davanti.Qualcuno raccontava che fu costruito anche
qualche altro pezzo della carrozzeria o una piccola parte del vano passeggeri con sedili sempre su richiesta di qualche
ufficio .Penso comunque che questi manufatti siano stati fatti solo per giustificare l'esistenza di un ufficio
metropolitana Torino .



Riguardo a linee di metropolitana o monorataia in comune di sicuro qualche geometra o architetto lungimirante esisteva
perche' alcuni corsi o viali delle nuove zone anni 50-60 sembravano fatti apposta per far correre futuribili
servizi pubblici o poter costruire metropolitane leggere o pesanti che fossero senza bloccare la citta' in futuro per
la loro realizzazione ,non credo che volessero progettare svilenti autostrade urbane:ricordo soltanto corso Grosseto
con grande spartitraffico centrale erboso ,corso Cincinnato o anche solo corso Giambone dove le vecchie 2700 si
inserivano al centro del corso all'uscita del sottopassaggio del LIngotto.
Dai pochi quadretti visti appesi ai tempi pensavo anche alla possibilita' che ,prima della costruzione della
monorotaia, un dialogo tra fiat ,comune ed atm prevedesse una realizzabile estensione della rete percorsa dal
mezzo,proprio nei viali prima ricordati, via via ridimensionata e poi dimenticata.E comunque sicuro che dei progetti
futuri sul mezzo ci fossero ,forse ovviamente proposti dalla ditta costruttrice.
Per quello che mi dissero ai tempi mi son fatto l'idea che la monorotaia era sicuramente un progetto esterno ad atm(e
credo considerato una rottura di p....) o assessorato ai trasporti e risulto',Come gia' detto da altri(Censin), solo un
giocattolone costoso ed inutile.Mi pare inoltre che atm gesti' il mezzo con personale della ditta costruttrice o giu'
di li', ed alla fine della manifestazione ,mi dissero che ,qualcuno di questi entro' nell'organico atm ,non so con che
funzione o grado.




Parlando con un vecchio boss dell'officina, tanti e tanti anni fa'ormai,pareva che ai tempi dopo il periodo espositivo
la linea potesse venir prolungata ,utilizzando anche la riva del po',fin verso gli estremi della citta' ovvero ,penso, moncalieri e settimo o s Mauro, ma per quello che capii' il vedere una monorotaia in piazza vittorio o davanti alla Gran Madre non era cosa reale, inoltre il problema di un possibile guasto ad una vettura o gli scambi ed un eventuale raddoppio del binario fermarono sicuramente subito questa ipotesi, probabilmente solo al segno di matita sulla cartina ,forse ancora prima della costruzione del tratto conosciuto.Nel momento in cui il progetto iniziale venne ridimensionato e probabile che fu gia' chiaro il futuro della monorotaia agli addetti ai lavori.
Per atm il possibile riutilizzo del mezzo ereditato da ita61 credo non sia mai stato preso in considerazione, di sicuro
l'eredita e' costata negli anni un bel po' di soldini ,a scapito del servizio, anche solo per il controllo di quello
che restava ,e comunque il futuro per atm erano i bus ,molto meno costosi e piu' versatili .Forse l'ufficio
metropolitana dei tempi potrebbe aver preso in considerazione qualche progetto sul mezzo, magari poi regalato a
wupperthal.Neanche la fiat ,credo concessionaria dei brevetti sul mezzo per l'Italia ,ha mai spinto successivamente
questo tipo di veicolo o avuto interesse a farlo per cui il riutilizzo o l'utilizzo reale del prototipo non era
possibile neanche per pubblicizzarlo e "spingere" una costruzione di tali mezzi e linee in buon numero da parte fiat o
controllate.
Tutto questi pensieri da pochi quadri 80x60 cm visti ,ed un po di parole con veci di officina tanti anni fa'.



bb



[Modificato da BUBU56 22/05/2011 18:47]
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