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I NUOVI TRAM DI PADOVA

Ultimo Aggiornamento: 05/04/2021 08:56
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11/12/2009 01:59
 
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apprendista tranviere
A Padova avevano un pò il problema di alcune curve fra le riviere e prato della valle, a raggio molto ristretto, eppoi il tram deve salire il cavalcavia Borgomagno, non so se il tram normale avrebbe avuto qualche difficoltà in più. A Mestre semmai dal tracciato non noto nessun motivo particolare per cui bisognasse fare questo mezzo più che il tram normale... forse semplicemente Mestre si è ispirata al modello più vicino e vincente che ora è noto in Italia, cioè Padova. A Bergamo forse sarebbe più un problema di rete, il Translohr avrebbe bisogno comunque anche per una linea piccola di un deposito a sè... non sarebbe una scelta conveniente. Se il tram ce la facesse ad arrivare a funicolare sarebbe meglio, così i tram direttamente dalle valli potrebbero arrivare fino al centro senza alcun cambio...

Riporto poi un articolo del Gazzettino, in cui l'assessore Rossi ai trasporti di Padova si bea del successo del tram, e si trova adesso a dover predisporre rimedi all'affollamento (prevedibilissimo) del tram mettendo in rete altri mezzi in deposito, allargando di 300 posti il parcheggio scambiatore di Pontevigodarzere, istituendo servizi bus aggiuntivi nelle ore di punta... come dire, non lo avrebbe usato nessuno...


ASSALTO AL TRAM

«Un successo oltre ogni più rosea aspettativa». Ivo Rossi tira un sospiro di sollievo. La prova del fuoco del primo (lungo) fine settimana con il tram all’Arcella è stata superata senza particolari problemi. Il serpentone blu sembra piacere ai padovani che (soprattutto sabato e domenica) l’hanno letteralmente preso d’assalto. Il cortocircuito del traffico sull’asse via Aspetti- via Reni atteso da molti per ieri mattina non c’è stato.
«Gli automobilisti hanno capito che conviene soprattutto a loro utilizzare i percorsi alternativi. Sul Dalmazia – Sarpi finalmente si cominciano a registrare volumi di traffico di tutto rispetto» dice l’assessore alla Mobilità. Il vice sindaco è conscio però che ogni rosa porta con sé un numero ragguardevole di spine. Tra le spine del mezzo targato Translhor c’è sicuramente la capienza limitata dei convogli. Sabato e domenica per esempio sono stati centinaia i passeggeri rimasti a terra alle fermate di Prato della Valle o di riviera Tito Livio. «E’ un problema che stiamo affrontando in questi giorni con i tecnici del settore – ammette l’assessore del Partito democratico –. Al di là delle festività natalizie, abbiamo l’obbligo di dare una risposta alla nostra utenza, soprattutto a quella che utilizza il tram durante la settimana per raggiungere il posto di lavoro». Per far questo allo studio di palazzo Moroni ci sarebbero due opzioni. La prima prevede che ad affiancare la "flotta" di 12 convogli che quotidianamente è in servizio sulla tratta Guizza – Pontevigodarzere, vengano inseriti 2 mezzi (da attingere da 4 in deposito). Mezzi che potrebbero far capolino esclusivamente nelle ore di punta, grossomodo dalle 7 alle 9 e dalle 17 alle 20. «In questo modo potremo avere a disposizione circa 170 posti in più» dice ancora Rossi. Tutto questo però potrebbe non bastare. Per andare incontro soprattutto agli studenti, la linea 4 dei bus, che da qualche giorno, partendo da Cadoneghe, si ferma al capolinea nord, solo nella fascia mattutina potrebbe arrivare fino in piazzale stazione. Un’altra partita potrebbe poi giocarsi sul fronte dei parcheggi scambiatori. Nel giro di qualche giorno infatti il grande park (650 posti auto) a Pontevigodarzere si è riempito all’inverosimile. Stesso discorso vale per l’area di sosta (200 posti) dell’ex Fornace Morandi. «Effettivamente moltissimi lavoratori che arrivano da Torre, Altichiero o Mortise, trovano molto comodo lasciare l’auto al capolinea nord e poi raggiungere il centro con il tram» spiega Rossi che, nel caso in cui i due parcheggi si dovessero rivelare insufficienti, potrebbe tirar fuori dal cassetto anche un piano B. «Siamo pronti a realizzare sotto la tangenziale un park da 300 in grado di accogliere 300 macchine. A quel punto il capolinea potrebbe contare su un’area di sosta da 1150 posti auto» scandisce con un certo compiacimento il vice sindaco. «Certo gli imprevisti sono ancora dietro l’angolo e di problemi potranno ancora essercene – conclude l’assessore alla Mobilità -. Senza falsa modestia, possiamo dire però che i ragionamenti di questo tipo si fanno perché siamo di fronte ad un successo oggettivo».
[Modificato da liberamente88 11/12/2009 02:01]
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