Caro Francesco, il documento di cui parli
sembra (diciamo così...) fatto apposta per legittimare la scelta del Translohr piuttosto che il tram tradizionale (non escludo che sia stato commissionato a questo scopo), visto che "parte sparato" con i vantaggi del tram su gomma (dicendo anche delle sciocchezze, quando asserisce che quest'ultimo viaggerebbe ad una maggiore velocità commerciale, parametro influenzato da altre variabili, indipendenti dal sistema scelto, quindi inattendibile nel paragone affrontato) rispetto a quelli del tram tradizionale. Letto così come com'è sembra che stia paragonando una Ferrari rispetto ad una bicicletta, mentre forse, da un punto di vista tecnico il paragone sarebbe parallelo a quello fra una Ferrari (sicuramente il tram a rotaie metalliche) ed una Red Bull (il Translohr). Ciò che poi non è stato per nulla affrontato è l'argomento rispondente ad una semplice domanda: funziona? La risposta, non lo dico io ma i risultati, è no, o meglio, non ancora. Ma quanto altro tempo deve passare per farlo diventare
affidabile (l'affidabilità è un tema non affrontato in questo documento in cui si elencano, pescando a caso nel mucchio, esempi tranviari di questa o quella città, depositi che non sono tali (la metro Genova) o come si costruisce un binario su un arco rovescio di una galleria, che non c'entra nulla quando si tratta di scegliere un sistema piuttosto che un altro). Le scarse competenze (quando non si tratta di mancanza di buona fede) sono anche all'interno delle università, non solo in altri ambienti. Insomma, questo documento fa acqua da tutte le parti, e volendo scherzarci sopra si potrebbe dire forse a causa del posto (bellissimo) dove è stato redatto...
1 | |
|