Tram di celluloide (ovvero, tutte le volte del Tram al cinema, in Italia)

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trammue
00giovedì 19 giugno 2008 16:35
per augusto
al tempo!
Il binario abbandonato (cioè quello di ritorno verso la città) venne sostituito dall'itinerario di via s.cosma, che veniva percorso in senso contrario a come lo hai conosciuto tu negli anni 70.
Poi, intorno al 1962 (anno più anno meno), venne installato il doppio binario su via vespucci, ma come noto venne messo in esercizio il solo binario verso napoli. E allora, ecco la trovata! fu invertito il senso di marcia in via s. cosma. Solo con la tragedia del 1980 l'atan o chi per lei aprì il doppio senso in via vespucci, anche perchè s.cosma era abbastanza impraticabile.
Francesco E.
00giovedì 19 giugno 2008 20:42
Adoro questo forum!!! Ecco una delle cose di cui andare orgogliosi...
(scusate l'autoincensamento!).... :-))))
trammue
00giovedì 19 giugno 2008 21:07
tutti lo adoriamo e ne andiamo orgogliosi....
che dobbiamo fare, ci dobbiamo autoincensare tutti quanti assieme?
trammue
00giovedì 19 giugno 2008 21:10
ah, dimenticavo la "chiosa"

linea viola di separazione

addò nisciuno è gghiuto fin'a mmò
filobustiere
00giovedì 19 giugno 2008 21:19
Mi credi?
Trammue, mi devi credere per forza (sono una persona seria): quando ho postato la terza foto, a te ho pensato perchè mi sono ricordato del quesito. Comunque se vai a leggere il film "Un marito per Anna Zaccheo", vedrai in foto una carrelli davanti al mercato del pesce.
In francese "La pierre aux poissons" In napoletano "A' preta ò pesc"
Francesco, mi è piaciuta la tua dichiarazione d'amore per il sito e mi sono ricordato che ho ancora un debituccio con te. Lo saldo più tardi nella sezione auto d'epoca.
Francesco E.
00giovedì 19 giugno 2008 22:17
Direi che ogni tanto dobbiamo autoincensarci... tanto non fa male!
E poi la mia non è la chiosa ma la firma!
Anche la traduzione non è precisa: addò nisciuno OMMO è 'gghiuto fin'a' 'mmò!

Ed è la citazione dell'incipit della saga di "Star Trek".... e sì.... trekker per sempre!
trammue
00giovedì 19 giugno 2008 22:21
e come! se non lo conosco quel film! e poi c'è la canzone iniziale: "si duorme o si nun duorme, bella mia....".
si chiama scétate, una delle mie preferite.
ma, per favore, non scrivere "ò pesc" alla maniera della generazione di nino d'angelo. Nuje simmo serie, e dobbiamo scrivere 'o pesce, con quella e finale alla francese, che si sente e non si sente, ma si deve scrivere! sennò pare un suono "crucco"
trammue
00giovedì 19 giugno 2008 22:31
per francesco
totò direbbe "ah, è una firma? a me pareva una chiosa" facendo finta di non sapere che una chiosa non chiude proprio niente, ma è un commento.
Ma su questa discussione ci possiamo permettere di scherzare un po', mica è la discussione severa sul "coso gommato" di padova, neh?
E quando dico "nisciuno", ommo è sottinteso! O siamo caporali?
(ginetto)
00giovedì 19 giugno 2008 23:17
Per Francesco
France', ma che c' hai pure er costume ? [SM=x346231]
Pardon...comunque ti auguro lunga vita e prosperita'.
Francesco E.
00giovedì 19 giugno 2008 23:28
Ma vedi che devo sentire..... mah! ;-)
XJ6
00venerdì 20 giugno 2008 01:16
Mi dispiace contraddire, il mio amico professore...
Francesco E., 6/18/2008 11:57 PM:

... è forse l'unica sequenza, non amatoriale, nella quale si può vedere una carrelli allo stato d'origine IN MOVIMENTO.

C'è anche "Ieri, Oggi e Domani (epis. Angelina)", quando Sophia Loren esce dal carcere, e Marcello Mastrojanni rischia di finire sotto al 29 (la vettura 1026).

[SM=g8806]

PS Visto che ci auto-incensiamo, perché non ricordare chi ha dato il via a questa discussione, alimentandola per parecchio tempo, come pure i suoi validissimi epigoni (tra i quali, soprattutto Rosmau e Filobustiere)?
filobustiere
00venerdì 20 giugno 2008 09:11
chiosiamo!
Guardi, epigone ci sarà Lei! Io tutt'al più sono ragioniere [SM=x346231] [SM=x346231]
trammue
00venerdì 20 giugno 2008 10:48
a proposito della 1026
quella che appare nel famosissimo film non è affatto allo stato di origine (sono già spariti gli scalini esterni e la presa d'aria sul tetto). Tuttavia questa vettura presenta un'anomalia.... ma è meglio riparlarne nell'apposita discussione, poiché, come fu per la 1034, sarebbe gradito un chiarimento da parte del professor ct139k.
Francesco E.
00venerdì 20 giugno 2008 11:32
Mi dispiace contraddire Antonio (e Trammuè mi ha preceduto proprio mentre stavo redargendo il mio post)... ma in quel film del 1962 (la data è importante) la vettura 1026 è una ricostruita "officina"; il punto è proprio quì... dal 1959 in poi c'erano pochissime carrelli allo stato d'origine in attesa di ricostruzione... tra queste non c'era la nostra (c'erano 1010, 1016, 1020, 1022 ex 1049, 1025, 1027, 1029 e 1048 che divennero Meridionali AERFER; 1033, 1036, 1039 e 1047 che furono convertite in rimorchiate muso piatto)... e sospetto che questo gruppetto superstite originale fosse anche in gran parte accantonato! Il fatto è che le "officina", appunto perché ricostruite direttamente dall' ATAN (a Croce Lagno), avevano conservato la cassa quasi in tutto uguale alla configurazione originaria, MA NON ERANO ALLO STATO D'ORIGINE e sembrassero più che altro riverniciate... sensazione amplificata dal fatto che vi erano le altre "consorelle" trasformate in "Meridionale" che sembravano veramente vetture d'altro tipo (se non altro per i musetti aerodinamici); del resto le carrelli allo stato d'origine si riconoscono da alcuni particolari (vado a memoria): il faro anteriore decisamente di foggia arcaica, l'assenza dei fanalini sulla coda (su alcune mancava anche l'avvolgibile della fune), le porte di accesso di colore più scuro e con il predellino retraibile (con le ricostruzioni sarà eliminato, conseguentemente le porte diventano più lunghe verso il basso... questo è l'elemento che balza più agli occhi... da lontano le ricostruite sembrano perdere un po' di "filantezza" poiché dovendosi prolungare verso il basso tutta la parte inferiore della cassa, per avere il profilo inferiore uniformato allo scalino degli accessi, l'effetto è proprio quello di "appesantire" un po' tutto l'insieme, con la parte inferiore della cassa che va ad "avvolgere" i carrelli... caratteristica che hanno tutt'ora le superstiti in chiave moderna); nel corso degli anni le "officina" perderanno anche le prese d'aria (seconda serie) a comignolo ed a bocca di balena (terza serie); la 1026 del film certamente non aveva quest'ultima ed era addirittura già alla seconda ricostruzione poiché aveva già perso i due fanali anteriori a favore di quello monotranviario! Non parliamo della 1024... come già accennato dal Professore quella vettura verrà ricostruita come "Meridionale a 4 motori" (veleggiando in quel di Ponticelli), quindi nel film era SICURAMENTE allo stato d'origine... peraltro la pellicola è del 1948, mentre TUTTE le ricostruzioni iniziarono solo dal 1950 e si protrassero, presumibilmente, fino al 1965...
XJ6
00martedì 24 giugno 2008 02:17
Che la 1024 fosse allo stato di origine ...

... lo dite voi. Per i ragionamenti che avete fatto prima, a voler cercare il pelo nell'uovo, basterebbe che alla vettura avessero cambiato un sediolino per non essere più originale.

Esagero, ovviamente. Il fatto è che per me le carrelli esistono in tre configurazioni: muso piatto (con o senza prese d'aria, scalino retraibile etc.), Meridionali e Squadrate (le più brutte). Semplificazone forse eccessiva, ma tant'è.

Mi spiegate anche il fatto dei fanali? La mia 1026 sarebbe alla seconda ricostruzione perché ha un solo fanale, mentre la 1024 è allo stato originale, ma sempre un solo fanale ha. Quand'è, allora, che ci sono stati due fanali?

[SM=x346235]
ct139k
00martedì 24 giugno 2008 08:12
FANALI TRAM
Le vetture 'tipo Officina' ricostruite a Croce Lagno nel 1949-'50 furono dotate tutte di due fanali anteriori come i tram interurbani dell'epoca (per utilizzarle sulle linee vesuviane?), ma ben presto si tornò - per esigenze di praticità - al sistema precedente (non si può perciò parlare di una seconda ricostruzione, ma solo di una modifica o ulteriore modifica che dir si voglia). A tale variazione dovrebbero esser state sottoposte le motrici 951-957-960-966-984-994-995-999-1001-1011-1026(?)-1034-1036-1038-1045 (traggo da documntazione ATAN), ma esistono scarse testimonianze fotografiche in proposito (951-966-1011-1038, ma cito a memoria).
Francesco E.
00martedì 24 giugno 2008 11:57
Come il buon Prof. ha specificato (caro il mio jaguarista!), non sono i doppi fari a fare (scusate il bisticcio) la differenza fra "stato d'origine" e "ricostruzione officina" ma tutta quella serie di differenze fra le due configurazioni. A mio avviso, per dirla tutta, l'operazione Croce Lagno ebbe la ventura di imbruttire le vetture (soprattutto il frontalino di alcune muso piatto sembrava eternamente "incazzato")... l'equivoco nasce dal fatto che, per qualche motivo (questa potrebbe essere però soltanto una nostra congettura aposteriori... bisognerebbe tornare indietro al 1950 ignorando tutto ciò che sappiamo ora!), le officine aziendali non intervennero profondamente sulla cassa (come avvenne per IMM e, in seconda battuta, SOFER sulle aerodinamche )
limitandosi, come ho già detto, al prolungamento dei "grembiali" inferiori per allinearli allo scalino fisso adottato in luogo dei predellini retraibili...
=rosmau=
00mercoledì 25 giugno 2008 20:55
Anteprima film
Nel numero 26, del settimanale "Sorrisi e Canzoni TV", si parla del film che il regista Pupi Avati, sta girando. La scena più drammatica è a bordo di un tram, protagonista Ezio Greggio. Curioso che le riprese vengono effettuate nella periferia di Bologna, mentre il film è ambientato a Torino. Inserisco le due pagine prese dal settimanale.



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[SM=x346219]

trammue
00mercoledì 25 giugno 2008 21:03

A mio avviso, per dirla tutta, l'operazione Croce Lagno ebbe la ventura di imbruttire le vetture (soprattutto il frontalino di alcune muso piatto sembrava eternamente "incazzato")...



E meno male! Che sarebbe stata la mia infanzia senza le muso piatto? [SM=x346226]
E' vero, parevano proprio incazzate, soprattutto quelle private della bocca di lupo ( e tenevano raggione, no? [SM=x346232] ) o peggio le ex rimorchiate che per 15 anni hanno fatto le fannullone, per poi ritrovarsi da vecchie a lavorare di nuovo. Quale impiegato comunale non sarebbe stato incazzato al posto loro? [SM=x346233]
Le meridionali saranno state belline, ma per me erano troppo moderne, parevano tram americani (allora tutto ciò che appariva efficiente veniva definito "americano") [SM=x346235]
Giampi5
00mercoledì 25 giugno 2008 21:42
film Pupi Avati
Il tram da quello che vedo è quello ex-Stefer restaurato e conservato appunto nella città di origine ma con i colori adottati a Roma (blu-bianco)...
[SM=x346228]
trammue
00mercoledì 25 giugno 2008 22:04
ma come, pensavo che il tram tanto insistentemente richiesto indietro dai bolognesi fosse stato completamente restaurato, e invece....
Giampi5
00mercoledì 25 giugno 2008 23:28
...invece è sicuramente ridotto meglio di quelli storici ancora in piedi e non restaurati che abbiamo a Roma, praticamente allo stato di scassoni all'aria aperta [SM=x346222] .
[SM=x346228]
mister656
00mercoledì 9 luglio 2008 23:19
Sta andando ora in onda su Sky Classics il film "Guardia,guardia scelta,brigadiere e maresciallo",dove da quello che ho potuto vedere nelle svariate scene girate in esterno si vedono filobus a bizzeffe e probabilmente qualche tram ci scapperà di certo.
Il film è già iniziato ma verrà replicato il 12 luglio alle 19,20 sempre su Sky Classics.
Anche se non dovessero vedersi tram il film è comuqnue molto carino e con un cast di alto livello (Sordi Cervi Fabrizi de Filippo Manfredi)
=rosmau=
00venerdì 11 luglio 2008 14:45
Teresa la Ladra (Roma) - 1973, Carlo Di Palma
E' la storia di Teresa Numa (Monica Vitti), che nata in una famiglia numerosa, si vede costretta ad abbondare molto presto la casa paterna e a cercare lavoro. Dopo vari lavori arriva a Roma. Qui vive di espedienti e conosce alcuni ladruncoli. Entra e esce dal carcere e infine verrà internata in un Manicomio Giudiziario. Tra gli interpreti c'è da segnalare Stefano Satta Flores, Carlo Delle Piane e Michele Placido. Ulteriori notizie si possono trovare cliccando su questo link.



Passiamo alle scene che ci interessano Nella prima vediamo Teresa che entra di corsa in un tram. E' scappata da una pensione, dove si era intrattenuta con un uomo (Carlo Delle Piane). Mentre lui dormiva, lei gli ruba il portafoglio. Nella foto si vede una MRS, la 2113, in transito in Via di Porta Maggiore e con la tabella della linea 12.



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Comincia a parlare con il tramviere. Lui gli dice che la vettura è diretta in deposito.



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Arrivati nel deposito di Porta Maggiore, rimangono a parlare. Passeranno la notte sulla vettura.



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Al mattino, loro sono ancora sul tram.



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Il tramviere deve riprendere servizio. Fà scendere Teresa



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Lei lo saluta.



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Nella seconda scena invece siamo nella stazione di Centocelle, della linea Roma Fiuggi Alatri. Teresa aspetta l'arrivo di un convoglio. Lei è appena uscita, dopo vari anni, dal Manicomio. E'invecchiata e molto provata.



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Sale sul treno.



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E il convoglio parte.



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La vediamo seduta all'interno.



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Nonostante tutti gli anni in manicomio, non rinuncia a rubare una borsa ad una signora e scende dalla vettura. Si può vedere il capolinea della ferrovia, Roma Laziali.



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Ultimo fotogramma. La signora, proprietaria della borsa, strilla per il furto subito, ma Teresa corre via.



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BiagPal
00venerdì 11 luglio 2008 15:16
Come sempre, ottimo!! [SM=x346220]
Roberto Amori
00venerdì 11 luglio 2008 20:08
Teresa la ladra
Grandissimo come sempre Maurizio...
Ricordo bene quando col mio babbo vidi nel 1973 il film al cinema ( come si usava allora ) e di quanto mi piacquero le scene tramviarie.
Probabilmente sbaglio ma nella terza foto dall'alto, la sagoma al buio in primo piano sulla destra non è per caso quella della 2265?
Augusto1
00venerdì 11 luglio 2008 20:13
per Roberto
Sembra proprio la sagoma della 2265. Colgo l'occasione per fare anch'io i complimenti a Maurizio per il bel lavoro!
XJ6
00sabato 12 luglio 2008 15:13
Bravo Maurizio ...

... fa piacere rivederti all'opera. Continua!
Massimo G.
00martedì 15 luglio 2008 13:13
Un amore a Roma (Roma) 1960 - Dino Risi
Il film racconta la tormentata storia d'amore tra Marcello (Peter Baldwin), un giovane scrittore, e Anna (Mylène Demongeot), un'attricetta alla ricerca di notorietà. Gelosia, una riappacificazione temperanea con Fulvia (Elsa Martinelli!!!!) tradimenti e litigi portano Marcello a scaricare Anna nello squallido modo di un teatro di varietà.

Sil sito www.cinematografo.it la scheda completa.

Vediamo le immagini tramviarie:


Marcello va a casa di Anna in Via Caio Lelio (Una Urbinati passa su via Tuscolana direzione Cinecittà).


Marcello accompagna Anna al Cinema Teatro Massimo (Attraverso la Porta San Giovanni un Tram per i Castelli).


La macchina di Marcello arriva al Cinema Teatro Massimo (Ora Coin). Il Tram per i Castelli si avvia su piazzale Appio.


Anna si affaccia dal Cinema Teatro Appio e non trova più Marcello. Si vede un Tram dei Castelli che imbocca via Appia Nuova.


Seconda inquadratura. Una Stanga svolta da Via Magnagrecia verso Piazzale Appio.


[SM=x346219]
=rosmau=
00martedì 15 luglio 2008 14:07
Bravo [SM=x346220]. Stupendi i fotogrammi di Porta San Giovanni e Piazzale Appio.
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