Tram di celluloide (ovvero, tutte le volte del Tram al cinema, in Italia)

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XJ6
00domenica 2 maggio 2004 13:44
Mimì Metallurgico Ferito Nell'Onore (Torino) - 1972, Lina Wertmuller
Notissimo film di Lina Wertmuller, con la fortunata coppia Giancarlo Giannini e Mariangela Melato (tra gli altri interpreti, Agostina Belli e Turi Ferro), che ritroveremo assieme anche l'anno successivo ("Film D'Amore e D'Anarchia ...") e due anni dopo ("Travolti Da Un Insolito Destino ..."), sempre per la regia della Wertmuller, ed ancora nel 1982 ("Bello Mio, Bellezza Mia"), per la regia di Sergio Corbucci.

Mimì (Giannini), costretto a partire per Torino in cerca di fortuna, ed a separarsi temporaneamente dalla giovane moglie Rosaria (Belli), allaccia una relazione con una ragazza lombarda, Fiore (Melato), dalla quale ha un figlio. Tornato nella natia Catania, Mimì scopre che la moglie l'ha tradito ed aspetta un figlio da un finanziere. Mimì vendica l'affronto seducendo la moglie del brigadiere ...

Maggiori informazioni su http://www.cinematografo.it/bdcm/bancadati_scheda.asp?sch=22997

Per quanto riguarda le scene tranviarie, a circa dieci minuti dall'inizio del film, appena arrivato a Torino, Mimì si trova spaesato nella nebbia e nella confusione della grande città. nella sequenza che riproduco, si vede Giannini perso nello smog, mentre una vettura articolata gli passa accanto.



A poco più di venti minuti dall'inizio della pellicola, c'è il primo incontro tra Giannini e la Melato, ed è (quasi) subito amore.



In una strada trafficata, alle spalle dei due, passano numerose vetture sia a cassa singola che articolata.





Si vede addirittura una due assi che, evidentemente, negli anni '70 ancora circolava per Torino.


DesperateAndy
00venerdì 7 maggio 2004 11:52
Il Cinema, Il Tram, Torino
Ciao a tutti

Siccome amo molto Torino, i tram e il cinema, mi ha un po' rattristato vedere un elenco composto solamente da due film riguardanti il tram a Torino, e quindi avrei piacere di dare il mio contributo ed allungare la lista:

Primi anni '80
"Al Bar dello sport" con Lino Banfi, Jerry Calà ecc.
Se non ricordo male (correggetemi) nelle prime scene girate a Porta palazzo (luogo di lavoro di Banfi) Compaiono alcini autobus Viberti ed una 3100; più avanti nel film quando Banfi va dal notaio con la schedina, tra il traffico mio pare di ricordare un altra 3100....

Fine anni '80
"A che punto è la notte" Tratto dall' omonimo romanzo di Fruttero e Lucentini, con Marcello Mastroianni
In una scena verso la metà del film si vede Mastroianni seduto in una 2800 che percorre piazza castello da via Po alla vecchia fermata posta all'angolo con via pietro Micca

Per continuare con gli 'interno tram'...
1997 (mi pare) "Tutti giù per terra" con Valerio Mastrandrea
Durante il film Il protagonista compare due o più volte all'interno di una 7000 sulla linea del 3 accompagnato da un logorroico passeggero. In una di queste scene si intuisce chiaramente che in 3 sta attraversando il sottopassaggio di c.so Regina!

2001 "Io non ho paura" dario argento
Non ho visto il film, ma ricordo delle riprese effettuate all'interno di una 5000

infine, 2004
A/R con Vanessa Incontrada, Kabir Bedi...
In una scena si vede l'intera P.za della Repubblica dall' alto, e alla fermata si vede una motrice 7000

Ricordo ancora un altro film degli anni 70 di cui non so il titolo. Era un film ad episodi e in uno vi era Monica Vitti che, appena immigrata dal sud desiderava possedere un frigorifero. Per averlo le tenterà tutte. In una di queste scene, davanti al negozio di elettrodomestici (in p.za Solferino) si vede passare sullo sfondo una 3100 nel vecchio colore biverde.
Qualcuno si ricorda meglio qualcos'altro di questo film? Mi pare che in una scena successiva di notte a porta palazzo comparisse anche una vecchia 2800)

Concludendo questo primo logorroico intervento ricordo il telefilm "cuori rubati" dove spesso compaiono nelle riprese dall'alto di P.za Vittorio e della Gran Madre numerose motrici 2800 e vari Iveco turbocity e city class

Saluti a tutti
a presto!



Simone04
00venerdì 7 maggio 2004 17:25
Re: Il Cinema, Il Tram, Torino

Scritto da: DesperateAndy 07/05/2004 11.52......
Ricordo ancora un altro film degli anni 70 di cui non so il titolo. Era un film ad episodi e in uno vi era Monica Vitti che, appena immigrata dal sud desiderava possedere un frigorifero. Per averlo le tenterà tutte. In una di queste scene, davanti al negozio di elettrodomestici (in p.za Solferino) si vede passare sullo sfondo una 3100 nel vecchio colore biverde.
Qualcuno si ricorda meglio qualcos'altro di questo film? Mi pare che in una scena successiva di notte a porta palazzo comparisse anche una vecchia 2800)
(...)
Saluti a tutti
a presto!

Perbacco, certo che me lo ricordo!!![SM=x346236] S'intitolava "Le coppie" ed era credo del 1971, interpreti Monica Vitti ed Enzo Jannacci nel ruolo del marito. La trama dell'episodio era a dir poco grottesca: i due coniugi in realtà possedevano già il frigorifero, l'avevano acquistato a rate e dovevano pagare proprio l'ultima rata. Se ricordo bene, i soldi per la rata li aveva il marito che lavorava vicino Piazza Solferino, beh il marito viene derubato e così addio soldi. Inizia così un tragicomico calvario per recuperare i soldi: inizialmente provano a chiederli, telefonicamente, ad uno zio di lei che vive in meridione, ma questo fa finta di non capire e risponde tutt'altre cose...[SM=x346232] Ad un certo punto, la situazione sfocia nell'assurdo: lei riflette sul fatto che la loro vicina, fa "la professione" in casa, e ha la singolare abitudine di mettersi a cantare dopo aver incontrato ogni cliente...a giudicare dal numero di volte in cui la si sente cantare, devono essere tanti i clienti! In breve, decide di farlo anche lei, ma direttamente sulla strada. Dopo vari tentativi, viene abbordata da un apparentemente distinto signore su una bellissima Fiat 130 berlina, che le offre anche una rispettabile somma, ma lei isterica rifiuta: vuole solo la somma che le serviva, qualcosa come cinquemila e rotti lire...[SM=x346236] Alla fine il frigorifero è salvo!!! Lei non avrebbe sopportato di doverlo restituire al negozio a causa del mancato pagamento...negozio che era in corso Unione Sovietica angolo corso Traiano: in un'inquadratura si distingue benissimo la palazzina degli uffici Fiat...
A parte la comica assurdità della trama, era bellissimo vedere le strade di Torino com'erano più di trent'anni fa, col traffico di allora, l'urbanistica di allora (si vedono nel film "casermoni" in costruzione, probabilmente nei quartieri di periferia...) e soprattutto i nostri cari, vecchi mezzi pubblici.[SM=x346220] In particolare ricordo anch'io di aver riconosciuto una 3100 ed una 2700, credo. In più, un autosnodato Viberti Monotral verde...[SM=x346239]

[Modificato da XJ6 09/05/2004 9.15]

125S
00sabato 8 maggio 2004 16:06
Re: Il Cinema, Il Tram, Torino

Scritto da: Simone04 07/05/2004 17.25
Perbacco, certo che me lo ricordo!!![SM=x346236] S'intitolava "Le coppie" ed era credo del 1971, interpreti Monica Vitti ed Enzo Jannacci nel ruolo del marito. La trama dell'episodio era a dir poco grottesca: i due coniugi in realtà possedevano già il frigorifero, l'avevano acquistato a rate e dovevano pagare proprio l'ultima rata. Se ricordo bene, i soldi per la rata li aveva il marito che lavorava vicino Piazza Solferino, beh il marito viene derubato e così addio soldi. Inizia così un tragicomico calvario per recuperare i soldi: inizialmente provano a chiederli, telefonicamente, ad uno zio di lei che vive in meridione, ma questo fa finta di non capire e risponde tutt'altre cose...[SM=x346232] Ad un certo punto, la situazione sfocia nell'assurdo: lei riflette sul fatto che la loro vicina, fa "la professione" in casa, e ha la singolare abitudine di mettersi a cantare dopo aver incontrato ogni cliente...a giudicare dal numero di volte in cui la si sente cantare, devono essere tanti i clienti! In breve, decide di farlo anche lei, ma direttamente sulla strada. Dopo vari tentativi, viene abbordata da un apparentemente distinto signore su una bellissima Fiat 130 berlina, che le offre anche una rispettabile somma, ma lei isterica rifiuta: vuole solo la somma che le serviva, qualcosa come cinquemila e rotti lire...[SM=x346236] Alla fine il frigorifero è salvo!!! Lei non avrebbe sopportato di doverlo restituire al negozio a causa del mancato pagamento...negozio che era in corso Unione Sovietica angolo corso Traiano: in un'inquadratura si distingue benissimo la palazzina degli uffici Fiat...
A parte la comica assurdità della trama, era bellissimo vedere le strade di Torino com'erano più di trent'anni fa, col traffico di allora, l'urbanistica di allora (si vedono nel film "casermoni" in costruzione, probabilmente nei quartieri di periferia...) e soprattutto i nostri cari, vecchi mezzi pubblici.[SM=x346220] In particolare ricordo anch'io di aver riconosciuto una 3100 ed una 2700, credo. In più, un autosnodato Viberti Monotral verde...[SM=x346239]

Il film era a episodi (l'episodio in questione si intitola IL FRIGORIFERO ed è stato diretto da Mario Monicelli))era del 1970: nelle sequenze relative alla 130 blu è possibile riconoscere il mercato di Porta Palazzo dal lato dei produttori agricoli con i binari (due coppie) del tram in via Priocca che si congiungo con quelli di corso Giulio Cesare. Un altro film in cui si vede Torino e la sua rete tranviaria è UN COLPO ALL'ITALIANA film inglese del '73 con Michael Caine; in una sequenza in particolare si vede l'attore Benny Hill (quello delle comiche) che sale su un 16 (credo si tratti della 3184) in corso San Maurizio diretto in via Bava. Inoltre si vedono delle 2800 in via Milano ancora a doppio senso e in piazza Castello.
Ciao a tutti [SM=x346219]

[Modificato da XJ6 09/05/2004 9.16]

XJ6
00domenica 9 maggio 2004 09:23
Re: Il Cinema, Il Tram, Torino

Scritto da: DesperateAndy 07/05/2004 11.52
Ciao a tutti
Siccome amo molto Torino, i tram e il cinema, mi ha un po' rattristato vedere un elenco composto solamente da due film riguardanti il tram a Torino, e quindi avrei piacere di dare il mio contributo ed allungare la lista (...)

Grazie mille a tutti gli amici di Torino. Terrò conto delle vostre indicazioni per aggiornare la lista.[SM=x346236]
XJ6
00domenica 9 maggio 2004 10:04
Re: Napoli Violenta (Napoli) - 1976, Umberto Lenzi

Scritto da: XJ6 24/04/2004 9.57
(...) Per gli appassionati di trasporti napoletani, inoltre, è fondamentale la scena, nella parte finale del film, dell'inseguimento, con annessa sparatoria, all'interno della Funicolare di Montesanto (ancora con le vecchie vetture verdi). Ho trovato sulla rete (sul sito www.pollanet.com) un clip in formato Real, che può essere visionato cliccando questo URL: http://www.mondotram.it/tram-cinema/018_01.rm.

Ritorno ancora sul film "Napoli Violenta" per allegare la sequenza fotografica del lungo inseguimento in funicolare che si svolge alla fine del film.



La sequenza (un clip della quale è visionabile grazie ad un link inserito nel precedente messaggio relativo a questo film) è molto spettacolare, e violenta, e per gli appassionati del genere poliziesco (oltre che per gli amanti delle funicolari) è un vero e proprio must.

Maggiori informazioni sul film sono reperibili su internet, all'indirizzo:
http://www.pollanetsquad.it/film/018.htm

LA SCHEDA TECNICA

NAPOLI VIOLENTA (1976, Italia, Colore)

Durata: 95 min
Vietato Min. 14
Genere POLIZIESCO
Formato CINEMASCOPE EASTMANCOLOR
Produzione PANEUROPEAN PR PICT
Distribuzione FIDA - MITEL, NUMBER ONE VIDEO

Regia UMBERTO LENZI

Attori
GUIDO ALBERTI
PINO FERRARA
MAURIZIO MERLI
JOHN SAXON
GRAZIA MARIA SPINA
BARRY SULLIVAN
SILVANO TRANQUILLI
ELIO ZAMUTO

Soggetto VINCENZO MANNINO
Sceneggiatura VINCENZO MANNINO
Fotografia
SEBASTIANO CELESTE
FAUSTO ZUCCOLI
Montaggio VINCENZO TOMASSI

Musiche FRANCO MICALIZZI
XJ6
00martedì 11 maggio 2004 08:41
L'Amore Molesto (Napoli) - 1995, Mario Martone
Tra il caos delle strade di Napoli si muove Delia (Anna Bonaiuto) che, lasciata Bologna (dove lavora come disegnatrice di fumetti ), torna nella sua città natale per indagare sulla misteriosa morte per annegamento dell'anziana madre, Amalia (Angela Luce). Delia ne ripercorre la vita tormentata, cerca gli ultimi giorni di vita e si imbatte in un mondo di uomini violenti e dominatori. Inseguendo le tracce di Amalia, il passato riaffiora pian piano tra ricordi e oscenità che la mente di Delia ha rimosso.

Il film di Mario Martone è stato premiato con il David di Donatello, nel 1995, per miglior regia, migliore attrice (Anna Bonaiuto) e migliore attrice non protagonista (Angela Luce).

Ulteriori informazioni su internet, alla pagina:
http://www.cinematografo.it/bdcm/bancadati_scheda.asp?sch=30001

Segnalo innanzitutto una sequenza, molto scura, girata alla stazione Vomero della Funicolare di Piazza Amedeo (nel terribile stato in cui si è trovata dopo la affrettata demolizione della stazione ottocentesca originale, a seguito del terremoto, e la "provvisoria" ricostruzione in cemento armato a vista che ne è seguita), nella quale si intravedono anche le carrozze arancioni.



Uno dei momenti importanti del film vede Delia, in autobus, ricordare un episodio dell'infanzia, e si ritrova bambina in tram, col padre e la madre (a occhio e crovce, nei primi anni '60). La madre (interpretata in versione giovanile da Licia Maglietta) viene schiaffeggiata dal marito dopo che alcuni sconosciuti l'hanno apostrofata in maniera ambigua.



Il tram, particolari del quale si vedono solo in una breve scena, è la vettura 1029, vale a dire l'ultima "Meridionale" ad aver circolato sulle rotaie napoletane (essendo stata adibita negli ultimi anni, già in livrea arancione, a trasporto materiale, e pertanto scampata alla ricostruzione). Ripitturata frettolosamente tutta in verde scuro (e non nel classico biverde) in occasione del film, non è stata evidentemente restaurata con passione filologica e manca anche della tradizionale filettatura giallo-rossa (i colori del comune di Napoli), bensì presenta una inconsueta filettatura gialla che si è ritenuto potesse andare tutto sommato bene per le esigenze sceniche (la sequenza è effettivamente molto breve, e dubito che regista e scenografo possano aver mai pensato che un giorno qualcuno sarebbe andato a contestargli lo schema di coloritura del mezzo).



Altro aspetto interessante è l'itinerario compiuto dalla 1029 (che reca la tabella 1, Poggioreale Cimitero - Bagnoli Dazio). Dai finestrini si vede il mare, ed immagino possa trattarsi del primo tratto percorso dal tram appena lasciata Bagnoli. Non ho modo di verificare, tuttavia, se nel 1995 (anno in cui è uscito il film) la linea 1 arrivava ancora a Bagnoli. In caso contrario, si tratterebbe di un trucco scenico.

A titolo di curiosità, allego anche alcune foto della vettura 1029 com'è oggi, ancora in verdone e con filettatura gialla (e con tabella 1 barrato), ma in corso di restauro "serio" presso l'officina del Deposito di S. Giovanni.








LA SCHEDA TECNICA


L'AMORE MOLESTO (1995, Italia, Colore)

Altri titoli
NASTY LOVE
L'AMOUR MEURTRI

Durata 104
Genere DRAMMATICO
LIBERAMENTE TRATTO DAL ROMANZO OMONIMO DI ELENA FERRANTE
Formato PANORAMICA A COLORI, EASTMANCOLOR
Produzione TEATRI UNITI, LUCKY RED
Distribuzione LUCKY RED - DELTAVIDEO, BMG VIDEO

Regia MARIO MARTONE

Attori
ANNA BONAIUTO DELIA
ANGELA LUCE AMALIA
CARMELA PECORARO DELIA DA BAMBINA
LICIA MAGLIETTA AMALIA DA GIOVANE
GIANNI CAJAFA FILIPPO
ANNA CALATO SIG.RA DE RISO
GIOVANNI VIGLIETTI NICOLA POLLEDRO, DETTO 'CASERTA'
PEPPE LANZETTA ANTONIO POLLEDRO
ITALO CELORO PADRE DI DELIA
FRANCESCO PAOLANTONI ZIO FILIPPO DA GIOVANE
ENZO DE CARO 'CASERTA' DA GIOVANE
SABINA CANGIANO COMMESSA
CARLO CAROTENUTO PADRE DI DELIA DA GIOVANE
TERESA CIBELLI SARTA
MARITA D'ELIA WANDA
BENIAMINO FEMIANO GUARDAROBIERE
NICOLA LAIETA SOLDATO
TAILER MARTINI ANTONIO DA BAMBINO
FABRIZIO MARTONE CANDIDATO
ALDA MASSA
ARMANDO PIROZZI SOLDATO
LINA POLITO MARIAROSA
VINCENZO SAGGESE SOLDATO
FERDINANDO SIRIGNANO UOMO CON IL SIGARO
PIERO TASSITANO MEDICO LEGALE
RAFFAELE VIOLA
LUCIANA ZAZZERA SARTA

Soggetto ELENA FERRANTE
Sceneggiatura MARIO MARTONE
Fotografia LUCA BIGAZZI
Montaggio JACOPO QUADRI
Scenografia GIANCARLO MUSELLI
Costumi METELLA RABONI

Musiche
STEVE LACY
ALFRED SHNITKE
Augusto1
00martedì 11 maggio 2004 14:16
1029 nel film
Il tratto percorso è sicuramente quello dal Dazio a piazza Bagnoli, in quanto è stato percorso dai tram fino a tutto il 1997. La filettatura arancione è presto spiegata: si tratta del colore che è fuoriuscito scollando la striscia giallorossa del Comune di Napoli che, evidentemente, era stata applicata sull'arancione della vettura. La 1029 ha circolato come trasporto materiali e servizio impianti fissi fino al 1992. Ora diventerà un gioiello, circolante, in biverde con l'unica variante del pantografo al posto del trolley ed altri adeguamenti tecnici.
XJ6
00mercoledì 12 maggio 2004 00:29
Re: 1029 nel film

Scritto da: Augusto1 11/05/2004 14.16
La filettatura arancione è presto spiegata ...

Non è arancione, ma gialla, ed è dipinta sul verde. Si tratta semplicemente di un tentativo dello scenografo, o di chi si è occupato di ridipingere velocemente la vettura, per dare un tocco di verosimiglianza in più. Non se ne è accorto quasi nessuno (quasi). [SM=x346229]
Augusto1
00mercoledì 12 maggio 2004 09:24
filettatura arancione
Antonio, mi dispiace contraddirti, ma la filettatura non è gialla, se guardi bene le foto della 1029 degli ultimi giorni te ne accorgi, ma è il giallo-arancio ministeriale della vettura, e poi so per certo che il motivo è quello che ho scritto. Tra l'altro se ti avvicini alla vettura vedi che il "verdone" nel punto dove stacca fa uno scalino, a testimonianza che era stata verniciata anche in quel punto e poi hanno scollato la striscia giallorossa ormai tinta di verde. Che devo dirti, se poi resti convinto fa niente, l'importante è lo scopo che unisce tutti noi "tramanti" come dici tu.
Nicola M.
00mercoledì 12 maggio 2004 09:48
Colore della filettatura
Giusto per il gusto di farlo, ho passato la foto "incriminata" in un programma di fotoritocco per scoprire in modo scientifico di che colore trattasi.
In realtà non è un unico colore ma un centinaio di variazioni e sfumature di colori che sono dovute certamente alla ripresa fotografica e ai riflessi della luce.

Facendo comunque una media dei colori presenti direi che dovremmo trovarci di fronte ad un colore arancione
[SM=x346237]
XJ6
00mercoledì 12 maggio 2004 11:36
Re: filettature ...

Scritto da: Augusto1 12/05/2004 9.24
(...) so per certo che il motivo è quello che ho scritto. Tra l'altro se ti avvicini alla vettura vedi che il "verdone" nel punto dove stacca fa uno scalino, a testimonianza che era stata verniciata anche in quel punto e poi hanno scollato la striscia giallorossa ormai tinta di verde (...)

Certo che siete impicciosi. Giallo o giallo/arancio. Boh! A me, che la vettura l'ho vista da vicino, è parso che il giallo (o giallo/arancione ministeriale) fosse dipinto sul verde, e non sotto. Anche lo scalino del quale parla Augusto (pedante ... [SM=x346239] ) mi è parso che fosse uno scalino "a salire" e non "a scendere".

Comunque, allego un dettaglio della striscia, così che ciascuno possa giudicare da sé (e Nicola si può divertire ancora col suo programma di fotoritocco ...).
Augusto1
00mercoledì 12 maggio 2004 13:06
filettature
Questa discussione è troppo divertente! Mi auguro solo di rivedere la 1029 presto in corsa.
XJ6
00mercoledì 12 maggio 2004 13:32
Re: filettature

Scritto da: Augusto1 12/05/2004 13.06
Mi auguro solo di rivedere la 1029 presto in corsa.

Pienamente d'accordo. E con la filettatura giusta!!!
Nicola M.
00mercoledì 12 maggio 2004 19:30
Complimenti al "pittore"
Vista da vicino la striscia e senza dover passare l'immagine al programma di fotoritocco posso tranquillamente sentenziare che ...... il "pittore" doveva essere proprio 'mbriaco (è proprio storta azzzzz!)
XJ6
00venerdì 14 maggio 2004 13:13
Gli Uomini, Che Mascalzoni ... (Milano) - 1932, Mario Camerini
E' il film con cui Vittorio De Sica, già popolare interprete teatrale, esordisce come protagonista sullo schermo, con i suoi personaggi simpatici e un po' spregiudicati, disinvolti e galanti. Ma è anche il film con cui si inaugura la serie di commedie dove Mario Camerini, partendo da spunti sentimentali ed ironici, riusciva a prendere le distanze sia dalla dimension "eroica" della retorica amata dal regime, sia da quel tipo di commedia ottimistica e artificiosa detta dei "telefoni bianchi".

Non a caso, "Gli Uomini, Che Mascalzoni ..." ha per protagonisti persone di tutti i giorni: un autista, una commessa, un tassista. E non a caso si ambienta in una Milano reale, come mai fino ad allora si era visto sugli schermi del cinema italiano, con la sua gente, i suoi esterni ripresi sul posto anziché ricostruiti in studio, il garage, la profumeria, il suo simbolo mercantile (la Fiera).

La cosa non sfuggì al pubblico, che decretò al film (e a De Sica) un successo straordinario, riconoscendogli quella freschezza e quell'equilibrio che ne fanno uno dei film più vivaci del cinema italiano degli anni Trenta, pur nell'ambito raccolto delle piccole osservazioni psicologiche e della sua semplicità raffinata.

Da notare che De Sica vi canta la celebre canzone "Parlami D'Amore Mariù" di Bixio, destinata a diventare popolarissima, ma il regista Camerini dovette imporre a forza ai produttori, che la ritenevano "poco orecchiabile": per poterla inserire nel film, dovette dire di aver già girato la scena, e di non poterla più togliere.

Infine, una curiosità: Camerini ricorda che De Sica era così magro, che dovette mettergli un po' di bambagia nelle guance per rendergli il viso un po' più pieno. (informazioni tratte dal risvolto della videocassetta del film).

Sorrisi e canzoni (Parlami D'Amore Mariù) nell'italietta afascista della gente comune, amori proletari, De Sica in bicicletta per le vie di Milano primi anni '30. Il piccolo mondo moderno di Mario Camerini nella sua più perfetta raffigurazione in un film considerato un classico (Tullio Kezich)

Col titolo provvisorio di "TAXI", il film di Camerini venne presentato alla prima Mostra del Cinema di Venezia (1932). Nel 1953 fu realizzato un remake, dallo stesso titolo, con Walter Chiari e Antonella Lualdi.

* * *


La storia è abbastanza semplice. A Milano lo chauffeur Bruno (De Sica) si finge proprietario di un'automobile per fare colpo su Mariuccia (Lya Franca), commessa in una profumeria...

Ulteriori informazioni su internet, all'indirizzo: http://www.cinematografo.it/bdcm/bancadati_scheda.asp?sch=30828

* * *


Da un punto di vista strettamente tranviario, a poco più di 5 minuti dall'inizio del film Mariuccia corre per prendere il tram (la vettura 1833) ...



Bruno la vede, e comincia il famoso inseguimento in bicicletta ...



Poi Mariuccia scende dal tram (che non ha più la matricola 1833, bensì 1575. Oops!)



E Bruno continua a seguirla, facendo lo slalom in maniera un po' spericolata tra le varie vetture che passano ...



Dopo circa un quarto d'ora dall'inizio, c'è una scena nella quale si vedono varie 28, ed in particolare la vettura 1682 che esercita la linea 16 (o, forse, 18) ...



L'ultima sequenza tranviaria del film è aa circa 35 minuti dall'inizio, dove in una serie di sequenze animatissime si vedono tantissime vetture che sferragliano per le vie cittadine.





LA SCHEDA TECNICA

GLI UOMINI, CHE MASCALZONI... (1932, Italia, BN)

Durata 66
Genere COMMEDIA
Produzione
EMILIO CECCHI PER LA CINES
Distribuzione ANONIMA PITTALUGA - M & R, SKEMA, SWAN VIDEO, MONDADORI VIDEO, VIDEOGRAM, FONIT CETRA VIDEO, NUOVA ERI, 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT, CDE HOME VIDEO

Regia MARIO CAMERINI

Attori
VITTORIO DE SICA BRUNO
LYA FRANCA MARIUCCIA
CESARE ZOPPETTI TADINO
ALDO MOSCHINO CONTE PIAZZI
PIA LOTTI GINA
GEMMA SCHIRATO LA VEDOVA
ANNA D'ADRIA LETIZIA
TINO ERLER MARIO CASTELLI
MARIA MONTESANO LA DONNA DELLE CARAMELLE
DIDACO CHELLINI L'INGEGNERE
MARIA DENIS RAGAZZA AL BALLO

Soggetto
ALDO DE BENEDETTI
MARIO CAMERINI
Sceneggiatura
ALDO DE BENEDETTI
MARIO CAMERINI
MARIO SOLDATI
Fotografia
MASSIMO TERZANO
DOMENICO SCALA
Montaggio
FERNANDO TROPEA
MARIO CAMERINI
Scenografia GASTONE MEDIN

Musiche
CESARE ANDREA BIXIO ("PARLAMI D'AMORE MARIU" DI CESARE ANDREA BIXIO, ENNIO NERI)
XJ6
00lunedì 17 maggio 2004 01:35
Re: Napoli Spara? No, Napoli si ribella!

Scritto da: Augusto1 25/04/2004 1.26
Dal film Napoli Spara con Luc Merenda (...) si vede (...) la 5003 di Milano (...)

Sottopongo all'esacrazione generale il tentativo di Augusto di depistare il vostro Cine(Tr)amatore Di Riferimento (CTDR), con un titolo sbagliato. Il film nel quale si vede il Deposito Tranviario di Fuorigrotta non è "Napoli Spara" (1977, Regia Mario Caiano, con Jeff Blinn e Henry Silva), bensì "Napoli Si Ribella" (1977, Regia di Michele Massimo Tarantini, con Luc Merenda, Enzo Cannavale, Claudio Gora e Nando Murolo, oltre alla bella e discinta Sonia Viviani - cfr.: http://www.cinematografo.it/bdcm/bancadati_scheda.asp?sch=15238 oppure http://www.pollanetsquad.it/film/003.htm).

Devo dire, in tutta onestà, che la soddisfazione di aver colto Augusto in castagna è troppo grossa (così la smette di discettare su gialli, arancioni e filettature a gradini sopra e sotto [SM=x346239] ).

In "Napoli Si Ribella", non si vede un tram per tutto il film, se non nel gran finale. La pellicola, peraltro, si prende qualche licenza di troppo con oleografia (il "pazzariello" che, alla fine del film, ferma il traffico a Via Caracciolo), ambientazione (alcune scene di inseguimento in auto, chiaramente girate a Roma - si vedono gli autobus dell'ATAC nell'inconfondibile e terribile verde sciapo - vengono spacciate come ambientate a Napoli!) e logica.

Proprio alla fine del film, infatti, uno dei cattivissimi, Nando Murolo, vistosi incastrato dal bel commissario Luc Merenda, rapisce inutilmente la piccola, ma già insopportabile e saccente Francesca Guadagno. Bloccato nel traffico a causa del predettetto pazziariello, però, decide di fuggire a piedi e da Via Caracciolo in men che non si dica si trova a Fuorigrotta (teletrasporto?) dove non trova niente di meglio da fare che infilarsi nel Deposito. In pieno giorno, con pistola in pugno e bimba recalcitrante al seguito, trova un Deposito deserto, dove nessuno fa caso al suo ingresso! Era il 1977, e Fuorigrotta era in piena attività, ma nessuno impedisce l'accesso al perfido rapitore ... (un paio di anni fa, tentai di entrare nel deposito ormai non più attivo dai tempi del terremoto del 1980 per vedere la 1004, e fui respinto con perdite non essendomi premurato di fornirmi del necessario "permessino". Forse avrei dovuto chiedere a Nando Murolo di accompagnarmi [SM=x346239] ).

Ciò detto, dopo averne stigmatizzato il tentativo di trarre in inganno il vostro CTDR, devo comunque fare i complimenti ad Augusto ed al suo occhio di falco, essendo riuscito a scorgere la 5003 milanese nel deposito! Sono pochi fotogrammi, e la matricola della vettura si vede di sfuggita e sfocata. Ma è una testimonianza preziosa. Ritengo, pertanto, che con questa zampata in extremis Augusto si sia fatto perdonare ... [SM=x346220]
Augusto1
00martedì 18 maggio 2004 00:19
Napoli prima spara e poi si ribella
Ma lo sai che ero convinto che fosse questo (spara) il titolo? Forse lo ebbi letto errato su qualche giornalino di programmi tv. Per quanto riguarda la filettatura arancione, mi sa che bruciando-bruciando stia diventando rossa...Simpaticamente.[SM=x346236]
XJ6
00venerdì 21 maggio 2004 09:33
Re: Napoli prima spara e poi si ribella

Scritto da: Augusto1 18/05/2004 0.19
mi sa che bruciando-bruciando stia diventando rossa...Simpaticamente.[SM=x346236]

Lo sai che preferisco il verde ... [SM=x346239]
XJ6
00venerdì 21 maggio 2004 09:39
Re: Il Cinema, Il Tram, Torino

Scritto da: DesperateAndy 07/05/2004 11.52
Ciao a tutti
Siccome amo molto Torino, i tram e il cinema, mi ha un po' rattristato vedere un elenco composto solamente da due film riguardanti il tram a Torino, e quindi avrei piacere di dare il mio contributo ed allungare la lista:
(...)
2001 "Io non ho paura" dario argento
Non ho visto il film, ma ricordo delle riprese effettuate all'interno di una 5000

Ciao, ho preso nota dei tuoi suggerimenti, ed ho aggiornato la lista. Grazie.

Per quanto riguarda "Io Non Ho Paura", però, a me risulta soltanto il film di Gabriele Salvatores (tratto dall'omonimo romanzo di Niccolò Ammanniti) del 2003, con Diego Abatantuono, ma non ho traccia di un film di Dario Argento del 2001. Puoi darmi qualche altro indizio?
DesperateAndy
00lunedì 24 maggio 2004 13:47
correzione
Chiedo scusa per l'errore. Il titolo del film è "Non ho Sonno" di Dario argento.
Anche se non l'ho mai visto, (e mai lo vedro) ricordo che all'epoca delle riprese io lavoravo al Mc Donald di p.za castello, e venne Dario Argento in persona ad esaminare i sotterranei del locale per girare una sequenza del film in cui una "crew" del fast food doveva essere uccisa (e sai che allegria per noi crew che li ci lavoravamo ogni giorno!)
Comunque, in quella occasione ricordo che oltre a questa scena gli autori avevano accennato ad una scena 'del tram' da farsi in uno di "quei tram moderni con le porte a soffietto..."(le 5000)
mister656
00giovedì 27 maggio 2004 14:09
napoli violenta
vorrei segnalare inoltre che nel film napoli violenta durante una corsa in moto di uno dei rapinatori si vede una meridionale che sta per entrare nella corsia della riviera di chiaia,e sempre durante questa"strana corsa"(dalla riviera a via scarlatti a via bonito alla pignasecca,di nuovo alla riviera,con il contachilometri della moto che segna 10km\h mentre sembra che stanno a 300)alla fine di via bruno prima di immettersi sulla riviera si vede uno scambio tra un binario all'altro che il tram non avrebbe potuto prendere di punta per intenderci(in pratica con la circolazione attuale servirebbe solo se il tram facesse retromarcia)
qualcuno ne sa di piu'?
Augusto1
00giovedì 27 maggio 2004 20:22
per mister656
Lo scambio che si vede nel film si riferisce alla racchetta presente su viale Gramsci. Da Piazza Sannazaro in direzione Piazza Vittoria c'era uno scambio che immetteva in via Galiani (dove c'è il bar Remy), il binario usciva su viale Gramsci verso sinistra (come se andasse contromano rispetto alla direzione delle auto), c'era un altro scambio che entrava in via Pergolesi (e il binario usciva di nuovo in via G.Bruno agganciandosi a quello in direzione Fuorigrotta) mentre l'altro ramo proseguiva su viale Gramsci arrivando in piazza della Repubblica e si sdoppiava agganciandosi ai binari nei due sensi. Poi mi pare che una delle diramazioni fu abolita. Si tratta, comunque, di binari utilizzati fino alla seconda metà degli anni '70 in occasione della "Settimana Motonautica" (quando c'erano le frecce tricolori sul lungomare) oppure quando c'erano "i fuochi a mare" nel mese di settembre. In quelle occasioni si organizzavano corse che partivano da lì nelle due direzioni alla fine delle manifestazioni. I binari sono stati rimossi circa nella seconda metà degli anni '80.
Augusto1
00giovedì 27 maggio 2004 20:28
ancora su viale Gramsci
Dimenticavo di dire che le ultime linee che hanno fatto stazionamento su quella racchetta sono state la 4 Torretta-Dante e la 30rossa da lì alla caserma di Cavalleria di Cavalleggeri Aosta. Il periodo è il 1940. Quegli stessi binari sono serviti anche per la presentazione dei tram ricostruiti nel 1951 (la prima "Meridionale" 1031 e le "tipo Officina" che conservavano il muso piatto). Una foto di questo avvenimento uscirà fra altre relative ad un servizio in preparazione. Saluti.
XJ6
00venerdì 28 maggio 2004 03:10
Ancora su Napoli Violenta (Napoli) - 1976, Umberto Lenzi
Eccovi la racchetta che conduce a Viale Gramsci (che tutti, a Napoli, continuano a chiamare Viale Elena).

La stessa scena appare in due momenti del film (in entrambe le corse in moto), chiaro segno del montaggio un po' confuso e approssimativo della sequenza, che (come del resto in scene analoghe di altri film ambientati a Napoli, e non solo) descrive un percorso irrazionale e totalmente non plausibile.



Ed a proposito di confusione, ecco il tachimetro fisso sui 10 Km all'ora, nella velocissima sequenza. E' evidente che prima è stata filmata la scena della corsa (forse da un auto attrezzata con telecamera), che poi magari è stata velocizzata, mentre il tachimetro è stato aggiunto successivamente in truka per aumentare l'impressione di verosimiglianza da corsa in moto.

Peccanto che abbiano dimenticato di animare il tachimetro, ignari del fatto che 30 anni dopo qualche "occhio di falco" se ne sarebbe accorto ...



In un inserto, a sinistra in alto, ho inserito quello che si riesce a vedere della matricola dell'autobus che, assieme a quanto si vede della targa, potrebbe aiutare ad identificare il mezzo.

E concludo con la sequenza della Meridionale alla Riviera, che avevo inizialmente omesso in quanto appare sfocata, di sfuggita e da lontano, ma visto che siete incontentabili, obbedisco. [SM=x346239]

[Modificato da XJ6 08/06/2004 11.34]

Nicola M.
00venerdì 28 maggio 2004 19:02
Cavoli .....
.... questa sezione si avvia a diventare una vera e propria enciclopedia! Ammazza quanto siete precisi!!!
Complimenti ad Antonio e a tutti gli altri[SM=x346220]
mister656
00venerdì 28 maggio 2004 23:33
napoli violenta
si era quello lo scambio,Antonio sei veramente di una precisione straordinaria,ma come fai a mettere le sequenze sul sito?
la scena dell'autobus e'stata girata su quella via(ora mi sfugge il nome)che parte da piazza arenella e porta al cardarelli dove'c'e'una concessionaria di moto.
penso che la scena sia stata girata veramente in moto perche'se ci fai caso si vede i rapinatori che passano ovunque,fra 2 macchine,in mezzo alle persone ecc.
per un napoletano poi,il percorso che fanno e'veramente ridicolo...[SM=x346231]
comunque si tratta veramente di un bel film[SM=x346220]
Augusto1
00sabato 29 maggio 2004 00:49
bus in Napoli Violenta
Nella scena, girata a via Domenico Fontana, l'autobus è sicuramente un Fiat 418AL Sofer e, molto probabilmente, si tratta della vettura 3566, immessa in servizio a gennaio 1975 e accantonata a maggio 1998 (una fra le 4 più longeve), con targa NA 957193. Potrebbe anche, però, trattarsi della 3568 (12/74-09/90) con targa NA 957191. Di più non riesco a fare...
XJ6
00sabato 29 maggio 2004 06:02
Re: Napoli Violenta

Scritto da: mister656 28/05/2004 23.33
si era quello lo scambio,Antonio sei veramente di una precisione straordinaria, ma come fai a mettere le sequenze sul sito?

E' un lavoro un po' certosino. Intanto bisogna procurarsi il film (cosa non semplicissima dall'Australia, per fortuna c'è internet). Poi va digitalizzato, se necessario, così diventa facile estrarre i fotogrammi (inizialmente fotografavo lo schermo televisivo, ma i risultati erano abbastanza modesti). Poi si montano i fotogrammi con un normale programma di disegno. Insomma, una bella perdita di tempo, ma siccome mi sveglio presto e vado a letto tardi, e poi sono in una fase nella quale devo "sbariare" un po' con la testa, la cosa mi rilassa.

Uso sia Mac (che è molto, ma molto meglio) che Win (quando proprio non ne posso fare a meno), un digitalizzatore, un buon videoregistratore, qualche soft specifico e parecchia "tigna".

E poi vuoi mettere il divertimento di polemizzare con l'amico "precisetti" (quello che discetta sulle filettature dei tram, per intenderci [SM=x346239] ) e di stimolare discussioni sulla nastra passione carbonara?

Se qualcuno poi mi desse una mano in più, con segnalazioni e materiale foto/cinematografico, sarebbe pure meglio. Ma va bene anche così :Sm13:
XJ6
00sabato 29 maggio 2004 09:34
Le Quattro Giornate di Napoli (Napoli) - 1962, Nanni Loy
Con questo film entriamo in un campo per me abbastanza minato, in quanto si tratta di un'opera che trovo in più punti viziata di fastidiosa retorica e decisamente sopra le righe. In sintesi, non mi piace (come buona parte delle cose di Nanni Loy, tra cui l'inguardabile "Scugnizzi" del 1989 o "Sistemo l'America e Torno" del 1974. Salvo - più o meno - "Detenuto in Attesa di Giudizio" del 1972 con un grande Alberto Sordi, "Audace Colpo dei Soliti Ignoti" del 1959 e, forse, "Café Express" del 1980).

Ho l'impressione, peraltro, che i riconoscimenti ottenuti dal film (candidato all'Oscar per il miglior film straniero e per la miglior seceneggiatura nel 1962; Nastro d'Argento 1963 per miglior regia, miglior sceneggiatura e miglior attrice non protagonista "Regina Bianchi") abbiano più a che fare con la politica che con gli effettivi meriti artistici della pellicola.

Ciò detto, metto da parte il mio (pre)giudizio personale (tranne che per magnificare la bellezza intensa e discreta di una delle attrici del film, la giovane e brava Lea Massari), e lascio parlare la critica "seria":

"Dal 28 settembre al 1 ottobre 1943 il popolo napoletano sentì di avere davanti non soltanto i tedeschi del colonnello Scholl da buttar fuori, ma tutti gli affamatori e oppressori stranieri del passato. Prodotto dalla Titanus, è un film corale dal ritmo largo che alterna belle pagine a ridondanze retoriche, mescolando con sagacia volti e casi privati con l'epopea collettiva. Il soggetto originale è di Vasco Pratolini. Qualche tarantella di troppo nella colonna musicale di C. Rustichelli." (il Morandini - Dizionario dei Film).

Passando alla parte più propriamente tranviaria, l'unico mezzo che si vede nella parte finale del film è una sfortunata due assi che viene impiegata come parte di una barricata. I Tedeschi, però, arrivano alle spalle degli insorti napoletani, costringendoli ad una precipitosa e drammatica fuga. La due assi viene colpita nel corso dell'attacco, e prende fuoco (una volta tanto la colpa non è della fiamma ossidrica dell'Azienda Trasporti partenopea).



Un'altra scena interessante è quella della sparatoria nella funicolare di Montesanto (identificata come tale da Paolo, più sotto). E' singolare come tale funicolare sia stata utilizzata cinematograficamente anche in seguito come luogo di scontro dinamico tra il bene e il male (il riferimento, ovviamente, è al famoso inseguimento con annessa sparatoria, sempre a Montesanto, di "Napoli Violenta": cfr: http://www.mondotram.it/tram-cinema/napoli-violenta/).



Ed infine, per gli amanti dei filobus, c'è una testimonianza dei mezzi che passavano per via Bellini (dove si attestava un capolinea della TPN). In tale strada, come ha ricordato Augusto, viene ambientata la fucilazione di un giovane marinaio Jean Sorel, sulle scale dell'accademia di Belle Arti, di fronte a via Micco Spadaro. Tale scena rievoca quello che, al vero, accadde sulle scale dell'Università in Corso Umberto (è verosimile che la diversa ambientazione sia stata dovuta a esigenze logistiche, in quanto probabilmente non si ritenne fattibile bloccare il corso Umberto per le riprese del film).



Nota di Augusto; "L'ultimo fotogramma in basso a destra è un'immagine dello Stadio Vestuti di Salerno, che nel film fa le veci dello Stadio Collana del Vomero"

Sull'episodio storico delle Quattro Giornate di Napoli è possibile reperire su Internet moltissime informazioni.

www.google.com/QuattroGiornate

Sul film di Nanni Loy rimando, come di consueto, a

www.cinematografo.it


LA SCHEDA TECNICA

LE QUATTRO GIORNATE DI NAPOLI (1962, Italia, BN)


Altri titoli
THE FOUR DAYS OF NAPLES
LA BATAILLE DE NAPLES
LE 4 GIORNATE DI NAPOLI

Durata 123
Genere DRAMMATICO
Produzione TITANUS - METRO
Distribuzione TITANUS - MGM HOME ENTERTAINMENT, MONDADORI VIDEO (GLI SCUDI, IL GRANDE CINEMA)

Tratto da un romanzo di Vasco Pratolini

Regia NANNI LOY

Attori
LEA MASSARI MARIA
ALDO GIUFFRE' PITRELLA
GIAN MARIA VOLONTE' CAP. STIMOLO
GEORGE WILSON RETTORE RIFORMATORIO
REGINA BIANCHI CONCETTA CAPUOZZO
DOMENICO FORMATO GENNARINO CAPUOZZO
FRANCO SPORTELLI PROF. ROSATI
PUPELLA MAGGIO MADRE DI ARTURO
ENZO TURCO ARNALDO VALENTE
JEAN SOREL MARINAIO
LUIGI DE FILIPPO CICCILLO
RAFFAELE BARBATO GIOVANNI AIELLO
CHARLES BELMONT SENTINELLA
CURT LOWENS SAKAU
ENZO CANNAVALE IL CAVALIERE
FRANCO BALDUCCI UOMO COL TRICOLORE
VINCENZO BARBATO AJELLO
SILLA BETTINI UOMO IN CANOTTIERA
SILVANA BUZZANCA IMMACOLATA
ANTONIO CASAGRANDE MARITO DI MARIA
NINO CASTELNUOVO
DALE CUMMINGS
PETER DANE
ADRIANA FACCHETTI DONNA ANGOSCIATA
ANNA MARIA FERRERO
LUIS GOETZ
GIUSEPPE JODICE
SERGIO JOSSA
ROSALIA MAGGIO DONNA ANGOSCIATA
FERDINANDO MUROLO
MARIO NANDI
VERA NANDI MOGLIE DI ARNALDO VALENTE
EDUARDO PASSARELLI AUTISTA DEL TAXI
ENZO PETITO PROFESSORE CHE PROTESTA
CARLO TARANTO NAPOLETANO
MAX TURILLI UFFICIALE TEDESCO
FRANK WOLFF SALVATORE

Soggetto
VASCO PRATOLINI
NANNI LOY
PASQUALE FESTA CAMPANILE
MASSIMO FRANCIOSA
Sceneggiatura
NANNI LOY
PASQUALE FESTA CAMPANILE
MASSIMO FRANCIOSA
CARLO BERNARI
Fotografia MARCELLO GATTI
Montaggio RUGGERO MASTROIANNI
Scenografia GIANNI POLIDORI
Effetti SERSE URBISAGLIA

Musiche CARLO RUSTICHELLI

[Modificato da XJ6 31/05/2004 10.02]

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