Tram di celluloide (ovvero, tutte le volte del Tram al cinema, in Italia)

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Augusto1
00martedì 1 maggio 2007 10:32
OT per Antonio

Scritto da: XJ6 01/05/2007 2.43
Chissa' perche' a Napoli, dopo aver brevemente sperimentato le articolate (e con sole tre vetture, se ben ricordo), si torno' poi alle rimorchiate, che credo rappresentino una soluzione tecnicamente meno avanzata.



In realtà era prevista la trasformazione in "articolate" di tutta la serie delle "Balilla", ma la guerra e poi il declino tranviario post-bellico fecero decidere (solo a Napoli) di trasformare in rimorchiate delle vetture che altrimenti si sarebbero dovute ricostruire già allora (lo furono, invece, nel 1978-80, previa demolizione di quasi tutte le motrici loro trainanti nel 1967). La soluzione fu tecnicamente meno avanzata ma molto più economica, permettendo anche una capienza totale di ogni "treno" sicuramente maggiore.
Francesco E.
00martedì 1 maggio 2007 10:47
Bella domanda! Probabilmente, credo, la risposta (in parte) potrebbe celarsi nella cronica mancanza di fondi (e un pò anche nella scarsa voglia di progettualità) che ha caratterizzato l'ATAN in quasi tutto il cinquantennio della sua esistenza; in altre parole era perfettamente inutile dotarsi di altre articolate dal momento che per "rinforzare" la sola linea 1 si poteva "pescare" nel parco in dotazione ormai in buona parte eccedente le reali esigenze di utilizzo vista la rapida chiusura di gran parte della rete tranviaria. Certamente l'operazione di trasformazione delle motrici a carrelli in rimorchiate è stata effettuata quasi a costo zero (probabilmente solo l'acquisto di un pò di tubazioni e "minuteria" idraulica ed elettrica per i vari accoppiamenti sarà costata un minimo... ampiamente ammortizzato, peraltro, dalla coeva vendita per demolizione di cospicuo materiale a due assi!)) e, in più, ha reso immediatamente disponibile come ricambio un bel pò tra motori, trolley, controller ecc..., tutto materiale proveniente, fra l'altro, da vetture che cmq erano destinate giocoforza alla ricostruzione; certamente, visto che c'erano, io avrei continuato ad utilizzare anche le tre articolate ma è probabile, dal momento che derivavano da materiale a due assi, che all'epoca si sia optato per la loro demolizione poiché esse (penso io) furono considerate obsolete alla pari di tutto il materiale (a due assi) già alienato (e probabilmente era anche alto il costo di manutenzione...).

[Modificato da Francesco E. 01/05/2007 10.50]

filobustiere
00giovedì 3 maggio 2007 20:44
Superapina a Milano
Grazie ad un'autorevole segnalazione, ho intercettato questo film su uno dei canali di Sky. La pellicola del 1964, fu diretta a quattro mani dal regista P. Vivarelli e da A. Celentano che ne fu anche il principale interprete. Vorrei bypassare qualunque commento su un film di qualità modeste per segnalarvi che, giusto indicazione, si può ammirare un bel convoglio dei tram dell'Adda e mi scusino i milanesi per qualche inesattezza. La motrice mi sembra appartenere alla famiglia delle macchine del 1935/1937 immatricolate in numero di 5 tra il 111 ed il 122. La bella visione, disturbata da un passaggio abbastanza continuo di camion ed auto (sono i tempi della Milano da bere), mostra un convoglio di una motrice e ben due rimorchi. Come al solito segno i relativi URL tratti dal noto sito di appoggio sperando di poterli inserire bene.

img113.imageshack.us/my.php?image=cap019bv4.png



img113.imageshack.us/my.php?image=cap016cj9.png



img113.imageshack.us/my.php?image=cap018yl9.png



Non vi sarà di certo sfuggita la presenza di Adriano Celentano con un altro personaggio intento ad operazioni di pappagallaggio.

[Modificato da XJ6 04/05/2007 2.55]

XJ6
00venerdì 4 maggio 2007 02:57
L'altro personaggio ...
... e' possibile che sia chi io penso?
filobustiere
00venerdì 4 maggio 2007 14:03
Il personaggio misterioso
Ebbene sì..........
Dopo veloce e non di meno autorevole consultazione, ho saputo che era proprio lui............Vittorio Salvetti. Compianto ideatore della fortunata manifestazione Festival Bar.
Il provvidenziale sito "Cinematografo" ce lo conferma e ci rammenta che il film in questione fu l'unico della sua pur dinamica carriera artistica.
filobustiere
00martedì 8 maggio 2007 19:53
La magia del cinema
La collana Fabbri dedicata alla famiglia De Filippo continua a riservarci sorprese nel campo dei trasporti. Anche se leggermente OT e pertanto senza immagini, devo segnalare il film "Napoli Sole Mio" con interessanti scene di circumvesuviana ed alifana. A chi poi ha occhio, non sfuggirà il passaggio di un bus con rimorchio a Piazza Carlo III di Napoli ed un filobus al Corso Malta che potrebbe essere un 656 Garavini (ce n'erano solo quattro) se ho ben imparato la lezione dal libro del prof.
Francesco Angrisani
00martedì 8 maggio 2007 22:18
Napoli sole mio
Per quanto riguarda le scene di Circumvesuviana ed Alifana, ricordo che, stranamente, il convoglio era composto da una motrice di pertinenza dell’Alifana e da rimorchi appartenenti alla Circumvesuviana circolanti sulla struttura dell’Alifana. Come si è potuto trasportare del materiale da una struttura all’altra, per me è stato sempre un mistero.
Certamente domani mi recherò in edicola ad acquistare il film, infatti, oltre tutto, mi incuriosisce la citazione del bus con rimorchio a Piazza Carlo III di cui si è parlato qualche giorno fa nella discussione storica sulla numerazione delle linee.
[SM=x346219]
filobustiere
00martedì 8 maggio 2007 23:42
Napoli Sole mio
A Francè
Non ti scervellare! Compra pure il film, costa 10 euro. Ma è un escamotage cinematografico. Il materiale non è stato scambiato!
Francesco E.
00mercoledì 9 maggio 2007 15:07
No... ma il film merita, ovviamente ANCHE per quanto riguarda noi, di essere acquistato per la possibilità di vedere uno dei due 666 COL RIMORCHIO in azione...
Francesco Angrisani
00mercoledì 9 maggio 2007 19:02
Il film merita realmente di essere acquistato. L’importante è trovarlo. Stamane ho girato tutte le edicole dell’ ormai terzo mondo vesuviano (correggo: di San Giorgio), sentendomi dire: E’ finito… Deve ancora arrivare… ecc.
Domani andrò a cercare altrove con la speranza di trovarlo.
[SM=x346219]
Francesco E.
00mercoledì 9 maggio 2007 21:57
Il mio edicolante mi ha detto che la collana è finita da un pezzo... cmq mi ha detto che cercherà di procurarmelo... di solito ci riesce...
filobustiere
00mercoledì 9 maggio 2007 22:29
Napoli Sole Mio
La collana è in corso.
Queste sono le uscite correnti:
edicolafabbri.corriere.it/opere/60115_defilippo/uscite/0...
e queste quelle precedenti:
edicolafabbri.corriere.it/opere/60115_defilippo/servizio/pi...
=rosmau=
00giovedì 24 maggio 2007 21:48
Mamma mia che impressione! (Roma) - 1951, Roberto Savarese
Questo film interpretato da Alberto Sordi, non è altro che la riproposizione del personaggio dai "Compagnucci della Parrocchietta", creato dallo stesso Sordi per la radio. Rimane celebre la famosa frase "Signorina Margherita". Oltre a lui, c'è da segnalare che ha collaborato alla sceneggiatura Vittorio De Sica, ed insieme sono anche produttori. Maggiori notizie si possono trovare come sempre, cliccando su questo link



Passiamo ai fotogrammi. Il film inizia proprio con un'immagine di Via Carlo Felice, con i binari tranviari e lo sfondo della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme.



Ecco la signorina Margherita (Giovanna Pala) che aspetta l'autobus per andare al lavoro. Di fronte c'è Alberto Sordi.



Sale sulla vettura.




Adesso si vede la prima immagine tranviaria. Purtroppo è molto breve perche è ripresa dalla finestra di un appartamento. Nella strada passa una due assi. Si riesce a leggere la tabella di linea, che riporta il numero 5.



Nella prossima sequenza siamo in Piazza delle Belle Arti. Per prima cosa c'è un filobus a tre assi, dietro ai due vigili.



La stessa vettura, con la possibilità di leggere la tabella di linea. Dietro c'è ferma una Stanga, notare l'archetto.



La Stanga, parzialmente coperta da un signore.



Sempre la stessa Stanga.



Siamo ormai verso la fine del film, con ancora un'altra vettura autobus. Ci troviamo in Lungotevere Maresciallo Cadorna e si nota anche il bifilare filoviario.



Chiudo con questo ultimo fotogramma, sempre ripreso nello stesso punto, con il passaggio di un filobus.


Saluti. [SM=x346219]



apptras
00domenica 27 maggio 2007 00:48
L'autobus nel film
L'autobus è un Fiat 666 Garavini, la prima fornitura di autobus nuovi (si fa per dire... solo la carrozzeria era moderna), dopo la fine della guerra... Mi viene da pensare che in tutte le scene sia sempre la stessa vettura ad apparire...
Ma non hai la possibilità di evidenziare, o quantomeno scriverci la tabellazione che riporta??? Per quello che ne so (ma le sorprese non finiscono mai), in quel periodo si andava sperimentando (infelicemente, almeno a Roma), l'indicatore a Plurimus, che verrà poi sostituito con le tabelle metalliche, e quella tabella vecchio tipo "appiccicata" in modo cosi grossolano mi pare tanto una tabellazione tanto per farla vedere...
=rosmau=
00domenica 27 maggio 2007 15:02
L'autobus nel film
Rispondo ad apptras. Purtroppo l'unica tabellazione che si vede è quella del secondo fotogramma, che sembra anche a me messa lì tanto per farla vedere. Invece la vettura non è sempre la stessa. C'è anche una sequenza girata all'interno dell'autobus e si nota che la vettura è la numero 1913, mentre quella in esterno e la 1911. Aggiungo il fotogramma.



PER INGRANDIRE L'IMMAGINE CLICCARE SULLA FOTO

saluti [SM=x346219]
=rosmau=
00domenica 27 maggio 2007 21:24
A Luci Spente (Roma) - 2004, Maurizio Ponzi
Questo film è da pochi giorni uscito in DVD. Non conoscevo questo titolo, ma quando ho visto il regista, noto appassionato di tram, ma sopratutto il contenuto extra con il cortometraggio Tramways girato dallo stesso Ponzi nel 1973, ho deciso di acquistarlo. Il cortometraggio era già stato inserito nella videocassetta "Il Tram Racconta", prodotta dall'Atac e con la regia dello stesso Ponzi. In quella occasione c'era solamente una parte del filmato, mentre adesso è completo. Di questa videocassetta se nè gia parlato nelle pagine precedenti. Ma veniamo alla trama. Siamo a Roma nel 1943, con la città occupata dai tedeschi. Una troupe cinematografica guidata dal regista Giovannni Forti (Giulio Scarpati) è impegnata, grazie alla protezione del Vaticano, nelle riprese di "Redenzione", storia di una fatua nobildonna (Giuliana De Sio) che si dedica ai feriti della guerra. Altre notizie si possono trovare cliccando su questo link.



Passiamo ai fotogrammi tranviari, dove sono protagoniste due delle tre MRS storiche conservate dall'Atac, la 2035 e la 2047. Nel primo vediamo la De Sio a bordo della 2047.



Eccola la 2047 in Viale del Parco del Celio.



Adesso siamo a Porta San Paolo e incrocia la 2035.



Scende dal tram



Altra sequenza girata su Ponte Sublicio



I due protagonisti a bordo del tram



Inquadratura laterale della 2035. Notare la tabella con la linea 22, Colosseo - Garbatella.




Sempre la stessa inquadratura con la 2047. Siamo sempre in Viale del Parco del Celio.



Altro incrocio delle due vetture.



Passiamo alla scena finale, girata a Porta Maggiore. Siamo nel Giugno 1944 e tutta la troupe è presente all'ingresso degli alleati a Roma.



Non manca la 2047 con alcuni componenti la troupe cinematografica.



Come ho detto all'inizio, nei contenuti extra del DVD è presente il cortometraggio "Tramways", sempre di Maurizio Ponzi. Inserisco alcuni fotogrammi. Cominciamo con la Stanga 7063, sul 29 in viale Regina Marghgerita.



La Stanga Stefer 502 sulla Termini - Cinecittà



La Urbinati 409. Entrambe le foto sono in via Turati.



Adesso siamo alla fine di Via Porta maggiore. In primo piano la MRS 2123.



Altra immagine della Stanga 7063



La Mrs 2097 sulla linea 13, in Viale del Parco del Celio



Chiudo con alcune Mrs riprese all'interno del deposito di Porta Maggiore.


Saluti. [SM=x346219]






filobustiere
00domenica 27 maggio 2007 22:32
Che colpaccio..........complimenti!
Roberto Amori
00lunedì 28 maggio 2007 09:26
Complimentissimi...
a Maurizio che continua a stupirci sempre con questi fotogrammi bellissimi.
Non sapevo che Maurizio Ponzi fosse un appassionato di tram... Francesco Nuti prendeva a pretesto il cinema per circondarsi delle più belle donne ci fossero al momento mentre Ponzi approfitta delle riprese per inserire nella trama ( parola azzeccata direi ) qualche vecchio tram romano... farei anch'io così potessi.
Nelle vecchie immagini anni '70, tutte bellissime, a Porta Maggiore dietro la MRS in biverde 2123 si intravede la mia MRS preferita: la 2265 già ritinteggiata nel noto verde Roma '71
=rosmau=
00domenica 10 giugno 2007 17:55
Le Signorine dello 04 (Roma) - 1954, Gianni Franciolini
La realizzazione dei fotogrammi di questo film è il frutto di una collaborazione tra il sottoscritto e Gennaro (filobustiere). Tutto ruota sulle vicende di alcune centraliniste della sede di Via Genova dei Telefoni di Stato. Da segnalare tra le attrici Antonella Lualdi, Giovanna Ralli, Marisa Merlini, Franca Valeri e l'immancabile caratterista Tina Pica. Mentre tra gli attori c'è Aldo Giuffre e Peppino De Filippo. Maggiori notizie si possono trovare su questo link



Le scene tranviarie sono tutte girate in Viale delle Medaglie d'Oro. Si vede la linea 27, che raggiungeva il quartiere di Monte Mario. L'anno successivo alla produzione di questo film, le linee tranviarie che transitavano in questo Viale venivano soppresse. Cominciamo proprio con una due assi e rimorchio in servizio sulla linea 27.



Altra vettura con rimorchiata



Una due assi senza rimorchio.



Ancora una vettura isolata



Dall'interno di una lavanderia si vede transitare un convoglio.



Concludo con le scene tranviarie con una Mrs sullo sfondo.



Aggiungo anche una sequenza dove si vede un filobus a tre assi sulla linea 64 a Largo di Torre Argentina.



Nel finale faccio come si fa nei film, dove nei titoli di coda si ringraziano quelli che hanno collaborato. In questo caso ringrazio filobustiere per la sua partecipazione nella realizzazione dei fotogrammi.
Saluti. [SM=x346219]

[Modificato da XJ6 11/06/2007 10.06]

=rosmau=
00sabato 30 giugno 2007 20:20
Walter e i Suoi Cugini (Milano) - 1961, Marino Girolami
Walter ha due cugini che gli somigliano come gocce d'acqua. Lui è pugliese e abita a Milano. I due arrivano nella metropoli lombarda per trovare lavoro, ma si mettono subito nei guai. Parodia del più noto film "Rocco e i suoi fratelli" di Luchino Visconti (prossimamente su queste pagine), con un Walter Chiari che interpreta ben tre personaggi. Segnalo tra gli attori Carlo Delle Piane e Riccardo Billi, mentre tra le attrici c'è Valeria Fabrizi e Ave Ninchi. Maggiori notizie si possono trovare cliccando su questo link



Girato a Milano, non potevano mancare i fotogrammi con vetture tranviarie, compresa anche una scena girata all'interno di una stazione della linea 1 della metropolitana, allora in costruzione. Cominciamo subito con una 28 che transita, con sullo sfondo il "Pirellone".




Altra 28 sulla linea 12. In primo piano c'è Walter Chiari e Carlo Delle Piane.



La coda di una 5000, ferma al capolinea.



Lo stesso capolinea con anche una 28.



La 5216 sulla linea 16



Altra 28 di passaggio



Una 5000 e una 28. Notare i panettoni e le bottiglie di liquore, vicino al vigile. Chissà se ancora si usa il 6 gennaio, portare ai vigili in servizio sulle strade, questi omaggi.



Ecco la sequenza, dove si vede una stazione della metropolitana in costruzione.




Altra immagine della stazione della metropolitana



Concludo con i fotogrammi di questo film, con una 28 sulla linea 31.


saluti. [SM=x346219]

[Modificato da =rosmau= 01/07/2007 16.14]

=rosmau=
00domenica 1 luglio 2007 16:07
Rocco e i suoi Fratelli (Milano) - 1960, Luchino Visconti
Come annunciato nel post precedente parliamo di questo film. E' la storia della famiglia Parondi, con a capo la mamma Rosaria, e i figli Simone, Rocco, Ciro e Luca, che emigrano dalla Lucania nella Milano del boom economico. Qui li attende il quinto figlio Vincenzo. Il capoluogo lombardo offrirà diverse oppurtunità che cambieranno la vita di tutti, fino alla disgregazione totale della famiglia e dei suoi valori, malgrado i tentativi di Rocco. Il cast e molto corposo, da Annie Girardot e Alain Delon a Renato Salvadori, Paolo Stoppa, Claudia Cardinale e in ruoli secondari Corrado Pani, Nino Castelnuovo, Claudia Mori e Adriana Asti. Comunque altre notizie si possono trovare cliccando a questo link.



Passiamo ai fotogrammi tramviari. Cominciamo con il primo, dove la famiglia Parondi è appena arrivata a Milano. Sale su una vettura tramviaria per andare a Lambrate.



Simone (Renato Salvatori) e Rocco (Alain Delon), guardano dal finestrino la città.



La mamma Rosaria (Katina Paxinou), domanda al fattorino dove deve scendere. Da notare la tabella rovesciata, vicino al posto del bigliettaio, che indica Dep. Messina.



Altra sequenza con il transito di un convoglio interurbano nella zona di Ripa di Porta Ticinese. Potrebbe essere della linea diretta a Corsico.



Ancora questo convoglio.



Nei prossimi due fotogrammi, siamo all'interno di una stireria. Dalle vetrine si vedono passare delle vetture tramviarie.





Ultima scena con una vettura tramviarie. Protagonisti sono Annie Girardot e Alain Delon. Eccoli mentre si incontrano alla fermata del tram.



Saliti a bordo si deve pagare il biglietto.



Rimangono in piattaforma a parlare.



Ultimo fotogramma, sempre con la Girardot e Delon. Alle loro spalle sfilano i tram.


saluti. [SM=x346219]




apptras
00venerdì 6 luglio 2007 02:36
piccolo OT
A proposito di questo film, in un libro scritto da alcuni integralisti cattolici (parliamo di gente che vorrebbe il diritto di voto riservato ai soli uomini, purché sposati cristianamente e con almeno due figli...), ho letto che un giudice, per l'appunto integralista cattolico, ne aveva ordinato il sequestro... Io non ho mai avuto occasione di vederlo, e nemmeno sono mai riuscito a trovare una qualche notizia che avrebbe motivato questo provvedimento (che per la cronaca fu sconfessato dalla magistratura giudicante)... Qualcuno mi può togliere questa curiosità...???
XJ6
00venerdì 6 luglio 2007 10:30
Ci sono integralismi di tutti i tipi ...
... quelli cattolici odierni non mi sembrano tra i più preoccupanti ...

Pare che in un mondo sempre più ipocritamente votato al politically correct, le uniche categorie ancora impunemente attaccabili siano i cattolici (più dei cristiani in genere) e gli obesi [SM=x346234]
Roberto Amori
00venerdì 27 luglio 2007 03:23
Vinella e Don Pezzotta
Tenetevi forte perchè questa breve scena è proprio esilarante:



La scena è tratta dal film " Vinella e Don Pezzotta " del 1976 per la regia di Mino Guerrini, con Giorgio Bracardi e la sceneggiatura di Castellano e Pipolo.
Sono finalmente riuscito ad averne una copia trasmessa tempo fa da Italia Sesta Rete: erano anni che aspettavo di rivederlo. Lo vidi da ragazzo nel 1976 e ovviamente mi colpì tantissimo la strepitosa scena tramviaria: a Roma nel bel mezzo di una partita domenicale di calcio, sul campo della Parrocchia di Santa Zitta, l'incontro viene interrotto dal prete perchè sul campo c'è... la fermata del tram e quindi la gente deve scendere e salire!!! La MRS 2045 giunge nei pressi della porta con grande seccatura del tramviere e pure del parroco: gli appassionati dei tram romani riconosceranno che il campo di calcio è stato sapientemente ricostruito sul terreno del grande anello tramviario al capolinea della linea 14.




Per finire un'inquadratura di una mia foto, scattata senza saperlo solo pochi anni dopo il film, del terreno all'interno dell'anello tramviario utilizzato per ricostruire il campo da calcio. La MRS si attesta sul famoso tronchino morto di cui abbiamo anche parlato tempo addietro lungo le pagine dei Vecchi Tram di Roma.
XJ6
00venerdì 27 luglio 2007 08:54
Non propriamente ...
... un capolavoro della cinematografia contemporanea [SM=x346236] ma effettivamente la scena del tram ha un qualcosa di geniale nella sua surrealità.

Grande Roberto! [SM=x346220]
=rosmau=
00venerdì 27 luglio 2007 14:57
Vinella e Don Pezzotta
Un bravo anche da parte mia. Con il pezzo proposto da Roberto Amori, sono saliti a tre i film che hanno scene girate in questo posto. Oltre a "Il Gobbo" di Lizzani, dove viene utilizzato lo stesso tronchino nella sequenza dell'omicidio del maresciallo, c'è "La Giornata Balorda" di Bolognini, entrambi del 1960. Purtroppo, questo binario tronco non è più utilizzabile perchè è stato tolto lo scambio che lo collegava all'anello. Per finire vorrei anticipare, che il prossimo anno ci sarà il cinquantenario dell'inaugurazione di questo tratto e della linea 14, e a parte noi appassionati, nessuno lo ricorderà.
Saluti. [SM=x346219]

[Modificato da =rosmau= 27/07/2007 21.08]

Roberto Amori
00sabato 28 luglio 2007 10:12
Lieto ...
... vi siate divertiti.
Che non fosse proprio una pellicola di Roberto Rossellini tratta da uno scritto giovanile di Moravia in effetti bisogna ammetterlo...
Eppure a me è sembrato, questo film, avere comunque una sua qualche dignità. Mino Guerrini probabilmente avrà voluto ispirarsi, per quanto potesse riuscirci, alla Roma borgatara di Pasolini, o di Franco e Sergio Citti, il tutto mischiato da un pizzico di quella Demenzialità che allora cominciava a spirare forte sulla cultura italiana ( memorabili a quel tempo le musiche bolognesi degli Skiantos ). Certo vanno ricordati film importantissimi, inutile citarli tutti, sulle borgate così come proprio in quello stesso anno, 1976, usciva il capolavoro di Ettore Scola " Brutti, sporchi e cattivi " dove con ben altro linguaggio cinematografico si dipingeva tra la realtà e il grottesco lo spavento delle baraccopoli romane.
Ma quello che mi ha colpito più di ogni altra cosa è la similitudine al tema centrale dei... Blues Brothers!!! A Roma bisogna salvare dalla speculazione edilizia la Parrocchia di Santa Zitta mentre a Chicago ( quattro anni dopo ) bisogna salvare dalla speculazione edilizia l'orfanotrofio di Suor Pinguina... Nella moderna chiesa della periferia romana si suonano le musiche di Caterina Caselli mentre nella periferia di Chicago alla chiesa del Triplo Rock canta James Stewart... In entrambe le chiese, a Roma e Chicago, alla fine del fine del film avviene il miracolo e i due edifici sacri verranno all'ultimo minuto risparmiati dalle ruspe incombenti.
Mah... se è pur vero che Spike Lee ha visto tutti i film di Alberto Sordi è forse anche possibile che John Landis e Dan Aykroyd abbiano avuto ispirazione da un interessante b-movie italiano.




Ecco lo stesso posto di allora ai giorni nostri: siamo in Viale Palmiro Togliatti e questo è l'anello dove, a Roma, tuttora effettua il capolinea la linea tramviaria 14. Come ci ha raccontato Maurizio Rossi il tronchetto di servizio è ancora presente ma, essendo ormai privo dello scambio, non è più collegato alla rete. E' su quel binario morto che piomba la MRS 2045 proprio nel bel mezzo dell'azione d'attacco e in effetti, come si vede nel finale della scena, il tram deve poi rientrare in retromarcia. Il campo in terra dove venne allestito il set non esiste più, ora all'interno della racchetta è stato tutto asfaltato e, manco a dirlo, utilizzato subito come area per il parcheggio.
Nella nostra scena in questione si vede bene la mano di Castellano e Pipolo: il tram, con la sua imponenza e i binari non è paragonabile a nessun altro mezzo. La stessa scena girata con un autobus, per quanto vecchio e scassato, non avrebbe mai avuto la stessa forza e difatti i due sceneggiatori all'atto del noleggio della vettura hanno giustamente preteso una MRS degli anni '20 invece che le usuali, per quel luogo, PCC.
=rosmau=
00venerdì 3 agosto 2007 21:55
La Commare Secca (Roma) - 1962, Bernardo Bertolucci
Primo film di Bernardo Bertolucci come regista, tratto da un soggetto di Pier Paolo Pasolini, che ha firmato anche la sceneggiatura insieme a Sergio Citti e lo stesso Bertolucci, e la vicenda dell'omicidio di una prostituta, trovata sul greto del Tevere, sotto a Ponte Marconi. Dalle indagini vengono coinvolte un gruppo di persone, che all'ora del delitto erano presenti in quel posto, e tra loro alla fine viene trovato il colpevole. Maggiori notizie si possono trovare cliccando su questo link



Ci sono due scene che in qualche modo ci interessano. Nella prima siamo al deposito tranviario di S.Paolo. Nel primo fotogramma si vede a lato, alcuni rimorchi a due assi accantonati nel binario esterno al deposito.



In primo piano il frontale di uno di questi rimorchi.



Conclude questa prima scena, una veduta dell'ingresso di questo deposito.



Nella seconda scena siamo invece al capolinea della Basilica di S. Paolo. Cominciamo con un tratto di binario dell'anello che c'era in questo piazzale.



Ancora il binario di questo anello.



Ma oltre ad essere un capolinea tranviario, c'erano anche alcune linee di autobus che vi facevano capolinea. Ecco tre foto di autobus fermi.







Voglio concludere con i fotogrammi di questo film con una cosa che c'entra poco con i tram, ma visto che prossimamente ci sarà un'incontro tra i forumisti romani e XJ6, al Biondo Tevere e proprio in questo locale è stata girata la scena finale, con l'arresto del colpevole, ne inserisco due immagini. Nella prima si vede l'ingresso di Via Ostiense.



Mentre nel secondo siamo nella veranda, con vista sul Tevere.


saluti. [SM=x346219]
Giampi5
00sabato 4 agosto 2007 22:00
La commare secca
Grande Maurizio, non avevo visto ieri questo post, e non pensavo che oggi saremmo stati proprio in questi luoghi [SM=x346227] ... deposito S. Paolo (di cui ricordo solo, in un giro in autobus databile tra fine anni '70 e inizio anni '80, anche se questo deposito non era più tranviario da moltissimi anni, ancora intatte quelle mensole di sospensione della linea aerea nel punto in cui c'erano nel film i rimorchi accantonati, cioè lungo via Alessandro Severo), via Ostiense altezza Basilica, Biondo Tevere (anche la veranda è un po' cambiata, non c'è più quel tetto di paglia caratteristico anche di alcuni stabilimenti molto economici dell'epoca a Fiumicino, Ostia, ecc.)... ma ne parlerò nella discussione sui tram di Roma [SM=x346219]
=rosmau=
00martedì 7 agosto 2007 21:30
La Commare Secca
Riapro il discorso su questo film, perchè nel descrivere e inserire i fotogrammi, ho scritto che la scena finale è stata girata al Biondo Tevere, invece non è così. Sabato scorso, sono stato a pranzo in questo locale, ho controllato bene i vari punti delle inquadrature e nonostante che in tutti questi anni ci sono state delle modifiche, mi sono reso conto che non poteva essere quello il luogo delle riprese. Esiste a fianco di questo locale un'altro ristorante, molto simile come struttura, che corrisponde a quello che si vede nel film. Invece al Biondo Tevere è stato girato, e nella sala ci sono esposte la locandina e le foto, Bellissima di Luchino Visconti, interpretata dall'indimenticabile Anna Magnani e Walter Chiari. Conto di preparare i fotogrammi e inserli al più presto.
Saluti. [SM=x346219]
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