AUTOBUS DI FIRENZE

Sulla cronaca locale odierna de La Nazione, verso la fine di un articolo che parla delle nuove pensiline, si annuncia che entro pochi giorni sarà presentato la nuova organizzazione delle linee ATAF in zona Duomo. In particolare si dice che non ha molto seguito l'idea di instradare sui viali alcune linee, e che la tratta San Marco - Duomo - Stazione sarà servita da bussini elettrici.
Quindi sembrerebbe di capire che:
1) la nuova area pedonalizaata sarà comunque attraversata da bussini
2) di base le linee diametrali non saranno instradate sui viali
A dimostrare quello che ho sempre detto: in un sistema da sempre centralizzato (su SMN) con un asse primario da 2.000 bus al giorno non si può stravolgere il sistema e pensare che dopo tutto funzionerà ugualmente o addirittura meglio...

Da metà ottobre: tutte vetro e ferro. Piazza Duomo, pronto il piano. Con la futura maxi area pedonale i bus risaliranno per via Ridolfi fino a San Marco

Nuove pensiline, più corsie preferenziali e tempi di percorrenza ridotti per il 60 per cento delle linee che attualmente passano dal centro. Lo annuncia Ataf alla vigilia della presentazione del nuovo piano che ridisegna completamente i percorsi degli autobus cittadini in vista della pedonalizzazione di piazza Duomo. Anticipazioni sul nuovo piano arrivano direttamente dal presidente dell´azienda Filippo Bonaccorsi, che ieri mattina ha risposto agli ascoltatori dai microfoni di Lady Radio.

Il numero uno di Ataf ha smentito l´intenzione di trasferire sui viali la maggior parte delle linee: «Non è una nostra priorità - ha assicurato - stiamo lavorando innanzitutto per portare gli utenti dove vogliono andare: nessuno di coloro che sono abituati a scendere in centro, tra piazza dell´Unità e piazza San Marco, sarà portato in un luogo strano o lontano. Da questo punto di vista, non succederà niente di straordinario». La soluzione prospettata per le linee in transito dalla stazione a piazza San Marco (ad esempio l´1 o il 17) sarà con molta probabilità - fanno sapere dall´azienda - quella di ritornare su via Valfonda, imboccare il sottopassaggio di viale Strozzi per poi girare a destra per via Ridolfi, a cui sarà invertito il senso di marcia, e da lì continuare fino a piazza Indipendenza.


Al tempo stesso, Bonaccorsi ha annunciato una riduzione del 20 per cento delle linee in transito nella cerchia dei viali: «Semplicemente, quei passeggeri che devono andare a Careggi dalla zona a sud/est della città e non vogliono e non devono passare dal centro ci arriveranno senza dovervi passare». Con vantaggi, assicura, sui tempi di percorrenza: «Nell´ultimo anno e mezzo sul tratto, lungo 1,4 km, tra piazza dell´Unità e piazza San Marco, perdevamo l´80 per cento della regolarità del servizio. Spesso, il 23 impiega da Gavinana a via dei Benci lo stesso tempo che ci mette da via dei Benci a via dei Pucci». Un vantaggio, quello sui tempi di percorrenza, che dovrebbe interessare il 60 per cento delle linee deviate: il tutto grazie a nuove corsie preferenziali sulla cui istituzione Ataf avrebbe già avuto conferma da parte di Palazzo Vecchio.

Un´altra novità riguarda le pensiline: a partire da ottobre, ha annunciato Buonaccorsi, tutte quelle esistenti all´interno del Comune di Firenze (143) e altre 100 nel territorio degli altri Comuni soci dell´azienda saranno sostituite, a cominciare da quelle più malandate: «Fra le prime di cui ci occuperemo - ha detto Bonaccorsi - ci sarà quella di viale Pieraccini, nella zona dell´Ospedale Meyer». Insieme alle pensiline, aumenteranno i controlli contro gli atti vandalici: «Ataf denuncerà tutti coloro che verranno sorpresi a scarabocchiare i manufatti o ad attaccarci volantini, annunci, pubblicità e promozioni. Partiranno immediatamente un provvedimento di diffida e l´addebito delle spese di pulizia sostenute dall´azienda». Sempre in vista della pedonalizzazione, intanto, il sindacato Faisa - Cisal lancia una serie di interrogativi ad Ataf, tra cui quali conseguenze avrà sulle casse dell´azienda la chiusura del centro.

firenze.repubblica.it/dettaglio/ataf-arrivano140-pensiline-nuove...

Ho evidenziato le parti secondo me più interessanti, soprattutto sul fattore preferenziali

«Semplicemente, quei passeggeri che devono andare a Careggi dalla zona a sud/est della città e non vogliono e non devono passare dal centro ci arriveranno senza dovervi passare».

Qualcuno spieghi al Bonaccorsi che ci sarà un motivo se, rispetto all'8, il 14 ed il 23 sono più utilizzati: non a caso sono fra le cosiddette linee forti, tra le quali l'8 non compare comunque...
Per non parlare della soppressione della tratta est (SMN-Gavinana) dell'80: cosa non recentissima, ma pur sempre significativa rispetto alla validità della soluzione lungo i viali.
E sto parlando di linee a frequenze non particolarmente elevate, quindi con impegno di risorse minore rispetto ad altre.

"trambusfi":

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Dall'articolo qui sopra
«Semplicemente, quei passeggeri che devono andare a Careggi dalla zona a sud/est della città e non vogliono e non devono passare dal centro ci arriveranno senza dovervi passare».
Qualcuno spieghi al Bonaccorsi che ci sarà un motivo se, rispetto all'8, il 14 ed il 23 sono più utilizzati: non a caso sono fra le cosiddette linee forti, tra le quali l'8 non compare comunque...
Per non parlare della soppressione della tratta est (SMN-Gavinana) dell'80: cosa non recentissima, ma pur sempre significativa rispetto alla validità della soluzione lungo i viali.
E sto parlando di linee a frequenze non particolarmente elevate, quindi con impegno di risorse minore rispetto ad altre.

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Ti sei risposto da solo. se l'8 e l'80 (col vecchio itinerario, tutto per i viali) avessero frequenza di 3' (intercalati tra loro, quindi 6' per linea) vedrai che le cose cambierebbero. peraltro B. ha fatto un errore, in quanto l'8 NON va a Careggi, ma si ferma quasi 2 km prima.
Lo stesso vale anche per il 12 che ha frequenze troppo basse e irregolari.
Sul fatto che l'80% del ritardo venga preso tra piazza dell'unità e san marco non sono d'accordo, ma senz'altro il 40% si, e per una tratta breve ...

"Trambusfi ha dedotto da informazioni di n-esima mano:":

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sembrerebbe di capire che:
1) la nuova area pedonalizaata sarà comunque attraversata da bussini

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allora non sarebbe pedonalizzata, e se fai passare dei minibus tanto vale che fai passare quelli normali, magari limitatamente a quelli di linea, magari limitatamente all'angolo tra martelli e cerretani (che tecnicamente non è piazza del duomo).
Risolvi i problemi del 6,7,11,17 ma restano per 14 e 23 (son sempre dell'idea del percorso per via condotta - lunedì sera ho rifatto in compagnia un sopralluogo e lo spazio c'è ed abbondante) .

per il 14 ci sarebbe anche l'itinerario (magari due curve stretta ma ci sono degli spiazzi) piazza unità-via s.antonino-piazza del mercato centrale-via panicale-via guelfa-via degli alfani-via mattonaia-piazza ghiberti-viale giovine italia (unico inconveniente che passa attraverso il mercato e ci sarebbero parecchi manchi da spostare, molti più che per l; itinerario da canto de' Nelli).
La opzione non funziona per il 23

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sotram: peraltro B. ha fatto un errore, in quanto l'8 NON va a Careggi, ma si ferma quasi 2 km prima.

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L'8 va a Careggi intendendo nel rione/quartiere/zona di Careggi, ed in ogni caso il capolinea è alla fine del viale Morgagni, quindi all' (ex) ingresso dell'Ospedale di Careggi (lasciamo perdere che il 14C e l'R raggiungono la piazza di Careggi, capolinea denominato Careggi dall'ATAF giusto così: anche a Calenzano il 18 in via Firenze aveva la veletta Firenze, poi l'hanno variata in una più logica e semplice Calenzano).

Di fatto per l'ATAF Careggi è lo snodo dove insistono le linee 8 (capolinea), 14 (ultima fermata comune per le diramazioni B e C), 18, 40, 43, 56 (capolinea), R.

Per quanto riguarda le linee sui viali, è un cane che si mangia la coda: sulla linea X c'è una frequenza scarsa (ovvero sempre superiore ai 10') perchè ci sono pochi passeggeri, viceversa ci sono pochi passeggeri sulla linea X perchè in assenza di orari certi in puntualità pochi si mettono ad aspettare bus a frequenza scarsa se non avendone un vantaggio, tipo non dover cambiare.

Costringere la gente a fare mille giri e mille cambi in assenza di orari certi in puntualità (mi ripeto) è solo un modo per disaffezionarla.

Certo è che se l'ATAF ha avuto assicurazioni su nuove preferenziali, forse qualcosa può migliorare, anche se ne dubito: non sembrano sapere che via Ridolfi NON è a senso unico (né, che io sappia, lo è mai stata), con corsia in ingresso centro già preferenziale, quindi già pronta.

Far passare tutti i bus dal sottopasso della Fortezza per farli svoltare a destra in via Ridolfi è pura follia: viali sempre intasati, e l'ingresso in via Ridolfi ricavabile solo interrompendo il flusso dell'attuale controviale lato IGM e della viabilità di quartiere che si immette in viale Strozzi proprio all'altezza di via Ridolfi. Piuttosto meglio far passare i bus nel controviale suddetto, senza interferenze col traffico privato (se non quello modestissimo di quartiere).

E' inutile dire che in assenza della direttrice Alamanni le linee 1 14 17 23 sarebbero destinate (seppur temporaneamente) all'assurdo giro Strozzi - Valfonda - SMN - rotatoria - Valfonda - Strozzi - Ridolfi ecc.

Ma guarda in centro, che comunque DOVREBBE essere zona a traffico limitato, si perde l 80% della regolarità del servizio, invece passando dai viali che, magari mi sbaglio, ma sono già intasati di veicoli privati si migliorerà la regolarità, si vede proprio che non ci capisco nulla di TPL.

Corsie preferenziali: dopo "l'interruzione temporanea" (risposta avuta da call center ATAF qualche anno fa) dell corsie in contromano in via Toselli, Porte Nuove ecc., che, per esperienza personale funzionavano molto bene, (tranne che per automobilisti e scooteristi indisciplinati ovviamente) e i successivi capolavori nella stessa zona (sfido uno che non lo sa per altre fonti a capire se in via delle porte nuove c'è una corsia preferenziale) e in altre zone della città, scusatemi ma NON MI FIDO PER NIENTE. Anche perchè, superando le varie ipocrisie, chi non vuole il tram, perchè limita la sua libertà di automobilista, difficilmente vorrà una corsia preferenziale che funziona.

Comunque meno male che avremmo dei magnifici bus da 15 metri sul 30, 35 28

Riguardo la fortezza gli autobus da via valfonda a via ridolfi passerebbero sin da ora sul controviale lato IGM, quindi non creerebbero alcun fastidio.
Una cosa pensabile per il 20, indipendentemente dalla pedonalizzazione o meno di piazza del duomo, sarebbe invece di consentire il transito degli autobus, come già avviene adesso per i taxi, sulla piazza pedonale sopra il sottopasso, in modo da fargli evitare il giro per via nazionale.
Altrimenti se insistessero per far passare il 23 da san marco l' itinerario possibile sarebbe da via benedetto marcello dedicare la corsia più a est del sottopasso orientale del viale belfiore al transito in direzione piazzale montelungo (e per fare questo non devi cambiare i tempi al semaforo) effettuare la fermata pe la stazione dove ora la fanno 8 e 20 e poi fare come detto per il 20.
Meglio che mai trasformare il 23 in linea tangenziale, ossia farlo arrivare al suo capolinea E per l'itinerario dell'8 (e in direzione opposta dal viale lavagnini andare dritto su redi. Il servizio verso la stazione sarebbe assicurato da un autobus a andamento circolare con frequenza uguali ai tempi del semaforo sul viale strozzi (in modo da ottimizzare i tempi - semaforo che potrebbe essere sostituito da un sotto/sovra attraversamento pedonale) con itinerario strozzi (fermata linee dal viale lavagnini)-spadolini-montelungo (8,20,23x,accesso stazione binari 16-18)-beslan (linee da via valfonda)-faenza-cennini-adua-stazione-s.caterina (tranvia scandicci,sita,29 ecc,scala,fossi,parione,tornabuoni,teatina,sata maria maggiore,panzani,valfonda). (potrebbe anche portare come corollario l'arretramento del capolinea del 37). sto parlando di una linea con frequenza di 90" !!! Le vetture (che dovrebbero essere da 8m) e gli autisti verrebbero recuperati in buona parte a seguito della riduzione di percorrenza di 23 e 36/37.

Mi sono studiato la situazione ATAF al Duomo (e dintorni), per capire l'impatto delle modifiche per la pedonalizzazione.
I dati sono desunti dal sito ufficiale dell'ATAF, facendo riferimento all'orario feriale in vigore la prossima settimana. Non sono state considerate le linee stadio, scolastiche e i bussini centrali (A, B, C, D).

Situazione attuale
Le linee attualmente transitanti in piazza San Giovanni sono 14: 1, 6, 7, 10, 11, 14, 17, 23, 31/32, 57, 67*, 68, 70*, 71.
N.B. Le linee contrassegnate con * transitano solo in direzione S. Marco. Le linee 31 e 32 sono considerate come una sola perchè il servizio è organizzato come se fosse una linea con due diramazioni.

Numero transiti:
Piazza San Giovanni direz. Est : 1.076
Piazza San Giovanni direz. Ovest : 1.062
Via Nazionale direz. Stazione SMN : 180 (linee 12, 25, 33, 67, 70)
Via Arazzieri direz. S.Marco : 206 (linee 20, 25, 33)
Via della Colonna direz. D'Azeglio: 236 (linee 6, 31/32)

Prima ipotesi di modifica

- Attestamento delle linee 7, 10, 25, 31/32, 33 a San Marco, con abbandono della tratta San Marco - SMN;
- instradamento della linea 31/32 tra San Marco e Beccaria lungo l'attuale percorso della linea 33;
- instradamento delle linee 1,6,11,14,17,23 su Valfonda - Ridolfi - Arazzieri (dir. S. Marco)/Arazzieri - Nazionale (dir. SMN)

Questa ipotesi pone in San Marco l'interscambio per le linee radiali coinvolte con le altre linee, e al contempo libera gli assi Nazionale Arazzieri e Colonna da alcuni transiti. Per le linee diametrali coinvolte è previsto l'instradamento attuabile senza modifica dell'area pedonale esistente.

Numero transiti:
Via Nazionale direz. Stazione SMN : 940
Via Arazzieri direz. S.Marco : 980
Via della Colonna direz. D'Azeglio: 443 (linee 6, 14, 23)

Risultato: rispetto alle percentuali annunciate (20% - 30%), il numero di transiti cala meno. Questo dimostra che, a fronte di un incremento impressionante di transiti lungo gli assi ipotizzati (raddoppio per Colonna, quintuplicazione per Nazionale e Arazzieri), si rende necessario ulteriori modifiche.

Seconda ipotesi di modifica

Partendo dalla prima ipotesi, si aggiungono le seguenti modifiche, le meno indolori rispetto alla struttura del TPL urbano:
- Linea 11 attestata a SMN, con soppressione del tratto Centro-Bronzetti;
- Linea 57 attestata a SMN, con soppressione del tratto SMN - S.Marco.

Numero transiti:
Via Nazionale direz. Stazione SMN : 816
Via Arazzieri direz. S.Marco : 856
Via della Colonna direz. D'Azeglio: 443 (linee 6, 14, 23)

Terza ipotesi di modifica

Partendo dalla seconda ipotesi, si rende necessario lavorare sulle linee 14 e 23, che sono quelle maggiormente penalizzate dalla pedonalizzazione in termini di allungamento di percorso. Si rende necessario accorciarle, creandone una nuova per coprire le zone lasciate scoperte da questi accorciamenti.

- Linea 14 dir.Ripa e 23 dir.est: SMN - Valfonda - Ridolfi - Arazzieri - S.Marco - D'Azeglio - Beccaria - G.Italia - Piave (a sx)
- Linea 14B direz. Tolentino: Pucci - Cavour - S. Marco - Arazzieri - Ridolfi - Strozzi
- Linea 14C direz. Careggi: Pucci - Cavour - S. Marco - Arazzieri - Nazionale - SMN
- Linea 23 direz. XI Agosto: Pucci - Cavour - S. Marco - Arazzieri - Ridolfi - Strozzi
- Linea 23A direz. Nuovo Pignone: Pucci - Cavour - S. Marco - Arazzieri - Nazionale - SMN
- Linea 19: Duca Abruzzi - G.Italia - Piave - Grazie - Tintori - Pt.Grazie - Serristori - Cellini - Ferrucci - Amendola - D.A.

L'instradamento differenziato delle diramazioni delle linee 14 e 23 permette da un lato di mantenere il servizio su SMN (il 14C è di fatto l'unica linea diretta da SMN a Careggi) e dall'altro di ridurre i transiti su via Nazionale, di un valore intorno a 150.
Per il rione di San Niccolo il 19 interscambia con 14 e 23 senza che quest'ultima sia penalizzata da allungamenti eccessivi.

Numero transiti:
Via Nazionale direz. Stazione SMN : 665 circa
Via Arazzieri direz. S.Marco : 856 (linee 1, 6, 14, 17, 20, 23, 67, 68, 70, 71)
Via della Colonna direz. D'Azeglio: 443 (linee 6, 14, 23)

Ulteriore ipotesi di modifica non direttamente collegata con la pedonalizzazione

- Attestamento linee 2,4,7,10,25,28,31/32,33 a piazzale Montelungo, presso la rampa d'accesso al binario 16 di SMN;
- Instradamento linee 7,10,25,31/32,33 su CM e lungo i viali, con diradamento delle fermate (tipo linee extraurbane)

Riduzione drastica degli ingressi dei bus urbani entro la cerchia dei viali, ma con al contempo individuazione di un terminal centrale con accesso diretto a SMN. In pratica il baricentro della rete ATAF viene spostato verso piazzale Montelungo (dove oggi transitano già 8 20 67), ma lasciando inalterato il capolinea centrale di due corposi gruppi di linee SMNcentriche: 9, 16, 26, 27, 80 e 29, 30, 35. Il primo gruppo sparirà dalla zona di SMN all'inaugurazione della tramvia per Scandicci.

Alcune note

- Sembrerà strano, ma secondo le tabelle orarie di ATAF l'instradamento da SMN a S.Marco via Valfonda - Ridolfi - Arazzieri (attualmente svolto da 25 e 33) non comporta allungamenti di tempo di percorrenza (al massimo 1').
- Ben più problematico è l'incremento dei transiti su Arazzieri e su Colonna per la presenza di tratti a senso unico alternato.
- Anche Nazionale non potrà non risentire dell'incremento dei transiti, notevole anche se si volesse fare il taglio tout court di 14 e 23 (siamo sempre nell'ordine di più di 500 transiti a fronte degli attuali 180).

N.B. Per chi usa il link a questo 3d da "Ultime dal forum", lo invito a scorrere questa pagina poco più su, perchè ho diviso il mio intervento in più parti.

le ipotesi di sdoppiare 14 e 23 avrebbero senso solo se la frequenza fosse raddoppiata. ma a questo punto torni al punto di prima.
Fra l; altro avere due rapi con tempi di percorrenza differenti per un valore che non è un multiplo dell'intervallo non funziona
(quando ho tempoi faccio il conto con attestamenti incrociati ossia girone-stazione-XIagosto e ripa-indipendenza-careggi con sorgane-stazione-careggi e nave a rovezzano-indipendenza-perfetti ricasoli
ma mi sa tanto che assicurare l'esatto cadenzamento nella trata centrale sia un problema, in quanto basterebbe uno scarto di 2' sull'orario per sballarlo)

I problemi delle soluzioni proposte sono anche e soprattutto che all; incrocio tra 25aprile e indipendenza più di un 30 autobus ora per direzione non ce ne puoi far passare, a meno che non "distruggi" piazza indipendenza facendo una rotatoria al centro della piazza, simil piazza gaddi, in modo da eliminare il semaforo.
La svolta 27aprile-nazionale prende troppo tempo, specie se consideri il numero di mezzi che verrà dalla direzione opposta (attualmente c'è corsia preferenziale e solo 20/25/31/32/33)
e anche i 40 autobus/ora in ora di punta son tanti da creare code su via santa caterina.
30 autobus sono uno ogni 120" . il 14 in ora di punta è ogni 4' il 6 il 23 e il 17 ogni 5/6 e stessa frequenza il 20 che pur non svoltando (forse, che ora lo fa) su via nazionale impegna l'incrocio.
siamo a un autobus per direzione ogni minuto. voglio vedere come gestisci l'incrocio senza rotonda e senza code. e non ho messo 31 32 33 10 7 25. Anche ora in via martelli c'è un chiasma del genere, ma sono solo 14 e 23 coinvolte. e la svolta è più agevole, ed è pure ZTL, e su via cavour il 20 non passa ....

Le soluzioni proposte da trambusfi sull'itinerario S. Marco - Indipendenza sono quell più "naturali" e che, mi sembra, vengono utilizzate anche adesso in caso di manifestazioni e deviazioni, tuttavia concordo in pieno con sotram nel ritenere, ma mi sembra anche di averlo sperimentato nelle occasioni succitate, che il semaforo XXVII aprile Nazionale diventerebbe un vero casino (francesismo per dire molto problematico).
Tra l'altro mi sembra di capire che sull'itinerario S. Marco Indipendenza transiterebbe nei due sensi TUTTA la rete "forte" dei bus.....

Sinceramente voglio proprio vedere che si inventano e aspetto fiducioso il concerto del 25 ottobre promessoci dall'Obama italiano   nella piazza del Duomo  dopo secolare squallore (di cui il TPL è ovviamente l'unico responsabile) a vita nuova restituita.





 

Ragazzi, è proprio quello che volevo dimostrare! Vallo a dire a Renzi, Bonaccorsi & co. che, numeri alla mano, la pedonalizzazione integrale di piazza Duomo è improponibile dal punto di vista del TPL.

Le ipotesi che ho fatto sono incrementali, quindi vanno viste in quest'ottica.

14 e 23 sdoppiati: visto che con tutte le ipotesi precedenti non raggiungevo l'obbiettivo annunciato relativo alla riduzione dei transiti su Nazionale, ho messo questa idea che salva capre (transito da SMN) e cavoli (riduzione transiti su Nazionale). Lo sfalsamento dei tempi di percorrenza è un problema relativo per vari motivi: coinvolge solo le parti nord ovest delle linee lungo tratti a prevalente discesa passeggeri, di fatto i due rami sono due linee differenti (una tangenziale ed una doppio radiale SMNcentrica), apposta ho scelto per il 23 il ramo più lungo (XI Agosto) per il ramo tangenziale (più breve), in modo da bilanciare i due rami. Viceversa per il 14 la scelta del C è obbligata per mantenere la connessione diretta SMN-Careggi. Raddoppiare la frequenza non ha senso in ogni caso: non c'è oggi la necessità di raddoppiare il servizio su queste linee -di per sé già ottimo-, stiamo cercando di ridurre il numero di transiti, ed invece ti metti ad incrementarli?

(attualmente c'è corsia preferenziale e solo 20/25/31/32/33)
In realtà ora c'è solo il 20 (che va a dritto su Ridolfi)e 25+33 che svoltano a sx verso Nazionale/SMN. In senso inverso ci sono le stesse linee.
Se leggi i valori dei transiti che ho riportato, io stesso ho detto che crescono in maniera abnorme, in particolare da 200 a 850 per senso di marcia lungo via XVII Aprile - via Arazzieri, avendo tolto anche 11 e 57 (oltre a 7 10 25 31 32 33).
E' inutile dire che il semaforo XVI Aprile-Indipendenza andrebbe impostato a tre tempi con dimezzamento del verde lungo l'asse S.Caterina-Nazionale. Ma anche in questa configurazione non sarebbe in grado di smaltire agevolmente la mole di bus ipotizzata e in assenza del resto del traffico su gomma: con quest'ultimo la cosa diventa impossibile.

e non ho messo 31 32 33 10 7 25
Bé, non metterceli proprio, visto che sono stati i primi che ho tolto in blocco tra S.Marco e SMN in tutti gli instradamenti possibili per iniziare a ridurre gli ormai famigerati transiti. Il problema è proprio questo: anche a sommare tutte queste linee si ottengono 302 transiti, attualmente distribuiti tra 200 via Duomo e 102 tramite Arazzieri-Nazionale. Nella ipotesi ulteriore ho previsto l'attestamento di tutte queste linee radiali a Montelungo (con transito sui viali) proprio per rendere meno pesante la riduzione di servizio su SMN.

A questo proposito mi rendo conto di aver sottostimato il taglio del servizio su SMN: da 1.062+180=1.242 a 665, che è praticamente un dimezzamento.

In conclusione: la pedonalizzazione integrale di piazza del Duomo-piazza San Giovanni serve solo a dimezzare il servizio TPL, con allungamenti e soppressioni concentrati sulle linee più importanti del TPL urbano; in compenso si apre San Lorenzo ai tassisti, perchè loro poerini... mi fermo qui per non dire cose indicibili...

per questo dico che aprire san lorenzo per 14 23 e 6, con ritorno per via condotta risolve tutti i problemi o quasi. eventualmente anche 7 e 17 per l'itinerario cavour-gori con ritorno per strozzi-ridolfi-25aprile.
Ho fatto i calcoli, passando tutti per quel posto occorrerebbe mantenere l'orario +/- 8" per non avere interferenze .... manco le ferrovie giapponesi ci riescono.
Per potere fare i due rami distinti a 14 e 23 occorrerebbe che avessero una frequenza di 2' per tutta la giornata, altrimenti non puoi assicurare il corretto interlacciamento tra le corse per i vari capolinea.

Desidero complimentarmi con tutti per le accurate analisi trasportistiche che state facendo nel 3d. Un plauso particolare a Trambusfi, la cui competenza in un paese serio sarebbe già stata presa in considerazione dalla locale azienda di trasporto.
In effetti, mi è più volte venuto in mente di suggerirvi le mail di Renzi, Mattei e Bonaccorsi in modo che poteste mandare loro queste vostre considerazioni illuminanti, ma devo dire che preferisco aspettare il tonfo, che sarà enorme, poi forse solo dopo si meriteranno la nostra considerazione con qualche suggerimento per limitare morti e feriti...

In particolare è semplicemente da pazzi anche solo ipotizzare la svolta Via XXVII Aprile - Via Nazionale e il seguente transito per quel budello di via: tuttalpiù si potrebbe istradare tutto a doppio senso per Piazza Indipendenza - Ridolfi e successiva svolta a sinistra nel controviale Strozzi (sempre a doppio senso) e rientro per Via Valfonda; è una soluzione che già avevo pensato da ragazzino proponendo al Comune questo itinerario per le linee 7,10,25,31,32 (che nelle mie proposte erano da filoviarizzare con capolinea sotto la palazzina Reale a SMN...)

La cosa che più fa rabbia è che la storia non insegna nulla: l'itinerario via XXVII Aprile - Via Nazionale fu pochi anni fa abbandonato dalle linee 7,10,25,31-32 proprio perchè, a fronte di un numero di passaggi tutto sommato limitati, la viabilità era quotidianamente al collasso...

Saluti pre-catastrofe,

Stefano