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AUTOBUS DI FIRENZE

Ultimo Aggiornamento: 25/03/2019 21:20
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31/10/2009 18:11
 
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tranviere senior
Ma perchè questo vuol cambiare tutta la flotta? Ci sono mezzi a metano ed a gasolio che avranno 4-5 anni!
La Tecnobus costruisce autobus a metano ???????
Sti bussini quanto sono lunghi 5 metri, 8 metri, 3 braccia, 7 pertiche ?
12,5 metri [SM=x346235]

Una domanda fuori tema: secondo voi si può fare servizio di linea con autobus da turismo?
[Modificato da 418AC 31/10/2009 18:14]
31/10/2009 18:36
 
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Dal punto di vista pratico no, perchè credo che, similmente ai bus extraurbani, non si può stare in piedi, quindi il numero massimo di passeggeri trasportati su un unico mezzo (le cui dimensioni esterne sono simili ai normali 12 metri dell'ATAF) sarebbe circa metà (o poco più). Già che vogliono ridurre il numero totale dei mezzi, dichiarando fra l'altro che non ci saranno più problemi di fermo macchina per guasti... come se i bus nuovi non sono comunque soggetti ad incidenti, guasti (anche se in misura minore), ecc. Magari non ne saranno fermi mediamente 50, ma anche la metà non compenserà la riduzione di oltre 80 unità.
E poi eliminando i 18 metri (dalla capacità passeggeri intorno ai 200 -correggetemi se sbaglio-) per sostituirli con vari mezzi tra cui i famigerati biassi da 15 metri, che per quanto moderni non potranno mai eguagliarne la capacità di trasporto. A meno di non usare sistemi "giapponesi" (utili per ridurre il rischio di scippi...)
In ogni caso i finanziamenti vanno trovati, ed anche il contributo europeo annunciato arriva diluito nel tempo fino al 2014: in quell'anno i mezzi, che oggi hanno 5 anni, ne avranno il doppio. Inoltre oggi forse riesci a sbolognare qualcosa dei mezzi esistenti, ad aspettare dell'altro boh: rischi di doverteli tenere e poi pagare un botto per smaltirli a modino, a parte un paio dei più significativi che con una colletta compreremo noi appassionati come mezzo storico [SM=g9422]
[Modificato da trambusfi 31/10/2009 18:45]
31/10/2009 18:45
 
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trambusfi, io mi riferivo a questioni "legali".
15 metri tre assi [SM=g11214]
Sono riuscito a scaricare la cartina delle circolari, il primo commento è: 4.34 Mb contro i 3.10 dell'intera rete diurna parigina zoommabile a volontà (dentro le porte lo devo ammettere).
Il secondo: perchè circolare destra e sinistra quando ci sono punti asimmetricamente raggiunti da solo una delle linee?
01/11/2009 02:11
 
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A proposito delle nuove linee dei bussini, alcune osservazioni:

- alcune tratte sono già servite da linee forti: ad esempio il tratto della rossa tra SMN e Oltrarno, che io sopprimerei in blocco senza pensarci due volte, visto che già ora c'è il 6 ed il D;

- i capolinea sono posizionati a caso: ad esempio Piazza Ognissanti, che sposterei in via il Prato; San Marco per la linea rossa, per la quale prevederei il tragitto diretto Pucci-Gori, creando un collegamento "diretto" Pucci-SMN senza passare da S.Marco;

- la tratta Unità-Olio è totalmente inutile, per rafforzare il servizio su questa direttrice basta instradare il 4 come il 22.

Ecco i tracciati che prevederei:

- Linea rossa (Il Prato - Conce): Il Prato - Rosselli - Alamanni - Unità - Cerretani - Pecori - Roma - Tavolini - S. Firenze - Castellani - Lungarno Diaz - Benci - Ghibellina - Conce
Conce - Agnolo - Oriolo - Proconsolo - Condotta - Sassetti - Strozzi - Vigna Nuova - Borgo Ognissanti - Il Prato

- Linea blu (SMN - Beccaria): SMN - Cennini - Faenza - Pratello - Ridolfi - Indipendenza - 27 Aprile - S. Gallo - Salvestrina - Cavour - Alfani - Pilastri - Carducci - Niccolini - Leopardi - Gramsci - Beccaria
Beccaria - Giovine Italia - Agnolo - Verdi - S. Egidio - Bufalini - Pucci - Gori - Ginori - Chiara - Nazionale - Alinari - SMN

Questi tracciati hanno più interscambi con altre linee, danno al rione Santa Croce una connessione più diretta con SMN, richiedono meno risorse, non si sovrappongono eccessivamente con altre linee.

Con il D reinstradato su Borgognissanti - Orti Oricellari - Alamanni si completa la rete dei bussini.
[Modificato da trambusfi 01/11/2009 02:16]
01/11/2009 09:35
 
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tranviere veterano
delle mie proposte di ieri che ne dici invece ?
Il 4 potrebbe andare non come l'attuale 22 ma come il 22 originario, su piazza dell'olio.
01/11/2009 11:06
 
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Per sotram
Per il 4 sarebbe un ritorno al passato, se non mi sbaglio era la situzione immediatamente successiva all'istituzione a seguito dell'accorciamento del 31/32. Io la trovo una buona idea comunque.

Per trambusfi

Molto meglio i tuoi percorsi.
Per quanto riguarda il rinnovamento della flotta: mi sembra la prima volta che si procederebbe ad un rinnovo integrale in tempi così brevi..... le 34 sono tutte nuove o semi nuove, le 36 sono in gran parte nuove e quelle non nuove non sono certo vecchie  [SM=x346228], con l'esclusione delle prime 10-12 (Breda Menarini), le 35 sono moderatamete vecchie (14-15 anni), ma quante sono? Mi sembra si arrivi a 3568 e in testa c'erano una decina di 470 (venduti a suo tempoi a Li-nea e da quest'ultima demoliti in linea) e un altra decina/quindicina di EFFEUNO (in parte ora a Li-nea). Per i 10,5 metri abbiamo le 24 che hanno meno di 10 anni, tutte con AC tra le altre cose, e le 21 (secondo me i peggiori mezzi di ATAF) che hanno anche loro meno di 10 anni. Il parco dei 18 metri direi che è quello più anziano, ma tanto si butta via tutto, no? [SM=g9589].
Diverso il discorso per i fretellini sfigati di Li-nea che, a fianco di Citaro e qualche Integro nuovi (mi rifiiuto di usare i numeri sociali quando questi sono a caso e del tipo 1,2,3...176,177), hanno mezzi molto eterogenei , spesso di seconda mano e dalla manutenzione (almeno fino a quando me ne sono servito) dubbia.
Buttare via bus di 15 anni mi sembra, se poso essere un po' patetico, un offesa verso paesi e città più povere della nostra. Io poi di economia non ci capisco nulla, però data una quantità finita di quattrini cercherei di spenderli nel modo più intelligente possibile.

Una domanda per gli storici: mi sbaglio o ai tempi d'oro ATAF aveva più di 500 mezzi?

P.S.

trambusfi ce lo hai il posto (per l'autobus)? [SM=x346247]
[Modificato da 418AC 01/11/2009 11:13]
01/11/2009 17:36
 
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sotram, anche la tua ipotesi non è male, io mi sono concentrato sul complementare la rete primaria, in particolare cercando connessioni più dirette tra SMN e Santa Croce/Beccaria.

Sono partito dalla rete attuale: ho stampato le tavole disponibili sul sito ATAF, correggendole abbondantemente alla situazione attuale, visto che sono "aggiornate" a "millenni" fa: 80 diametrale, via Bronzino tra Pignoncino e Monticelli verso periferia!

Ho osservato le attuali relazioni:
- la linea A svolge il servizio SMN-S.Croce-Beccaria con instradamento a sud del Duomo;
- la linea B svolge un servizio fondamentalmente sui lungarni nord (o al massimo ad un isolato di distanza) attraversando tutto il centro da Vittorio Veneto a Piave, con l'appendice d'Oltrarno in zona Fonderia per il noto "problema" dell'ambasciata USA che ha "chiuso" Corso Italia, unica viabilità diretta Curtatone-Vittorio Veneto;
- la linea C è una linea trasversale che da S.Marco va a Beccaria e S.Croce per attestarsi appena dopo Ponte alle Grazie;
- la linea D svolge il servizio SMN-Ferrucci con instradamento in Oltrarno.

Mantenendo (come annunciato) la linea D (con il solo ripristino che ho indicato lungo Orti Oricellari), la nuova rete ufficiale cerca di eliminare le sovrapposizioni delle linee, ottenendo però un zig zag secondo me senza arte nè parte.

Allora ho cercato di correggere questo, basandomi sulle mission svolte oggi da A B C e che mancano nella nuova rete primaria a "passo Duomo". Ritengo che in questo caso il concept delle linee circolari ha poco senso, perchè sui percorsi andata/ritorno crea difficoltà all'utente che dovrà sempre chiedersi: al ritorno riprendo la stessa linea dell'andata e faccio il giro, o cerco l'altra linea che dovrebbe fare il percorso inverso (di ritorno) a quello che ho fatto all'andata? Quindi ho invertito i rami di ritorno, lasciando la linea blu tutta a nord del Duomo, e la rossa a sud.

Quindi, lasciando fare i capolinea proposti ufficialmente, che come ho già detto secondo me non hanno alcun senso:

- connessione diretta SMN-S. Croce: la "mia" linea rossa fa proprio questo, tagliando il ramo S. Frediano (credo siate d'accordo con me sulla sua inutilità per i motivi che ho già detto: fosse stato su Porta Romana a sostituire l'11 potevo anche capire...) ed i fiocchi Olio (d'accordo avvicinarsi al Duomo, ma via Roma e piazza Antinori sono proprio così lontane? Idem dicasi per il 4: via Vecchietti è a due isolati) e S. Marco (sull'asse Agnolo-S.Egidio-Bufalini-Pucci c'è già il 14 che va in piazza S. Marco per eventuali interscambi). L'instradamento su Il Prato - Rosselli - Alamanni fa incrociare tutte le linee ivi presenti (tra cui 1 2 9 14 16 17 27 28 29 30 35 72), aumentando enormemente le possibilità di interscambio. Unico dubbio era se fare l'instradamento Rucellai-Scala, a causa del notevole affollamento di Scala (circa 1.600 transiti/giorno). Altro dubbio sulla "mia" linea rossa era se mantenere l'attuale instradamento S.Caterina-a sx Scala-Fossi-Parione-Tornabuoni, anche per l'assenza di linee in questo senso di marcia e la presenza di 6 e 22 sulla connessione diretta SMN-Vecchietti: attendo commenti in merito.

- connessione diretta SMN-Beccaria: premesso che all'andata c'è già 6 14 23, la "mia" linea blu riprende all'andata lo spirito dell'ipotesi ufficiale ma abbreviando il tracciato e cercando (ove possibile) di differenziarlo dalle linee primarie suddette (ipotesi alternativa Indipendenza-Nazionale-Guelfa, ma taglia totalmente S. Marco). Ho eliminato il laccio Gori perchè anche qui una fermata in via degli Alfani (tra Cavour e Ricasoli) avvicina al Duomo, anche se non così tanto come per la linea rossa: se questo non fosse sufficiente, ovviamente nulla vieta di prevedere comunque questo laccio. Al ritorno, eliminato il laccio S. Croce (che senso ha? la linea rossa mi ci porta all'andata lungo via Benci e via Verdi, al ritorno in queste stesse strade c'è il 23), da Pucci prevedo di tirare dritto sul nuovo instradamento Gori-Ginori-Chiara-Nazionale, così da renderlo effettivamente interessante: che senso andare a S.Marco come 14 e 23, fare capolinea, e poi rimbucarsi a sud sul "nuovo" tracciato?
[Modificato da trambusfi 01/11/2009 17:48]
01/11/2009 18:44
 
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Breve P.S. al mio precedente post: instradando la rossa su S.Caterina-a sx Scala-Fossi-Parione-Tornabuoni, se proprio si volesse mantenere il laccio Olio, lo si potrebbe incorporare alla "mia" blu, che diventerebbe OLIO-Cerretani-Panzani-Unità-SMN-Cennini... ed al ritorno ...Alinari-SMN-Unità-Panzani-Cerretani-Vecchietti-Pecori-OLIO.
01/11/2009 23:00
 
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80 anni di linea 25
Fortunatamente, in mezzo a tante brutte notizie per il nostro amato TPL, assassinato da incompetenza e malafede, qualche piccola buona nuova: a tutte le paline della linea 25 sono stati affissi degli avvisi che annunciano la prossima uscita di un libro per celebrare gli 80 anni della storica linea che dal 29 ottobre 1929 unisce Firenze al suo cimitero più importante lungo la via Bolognese. L'iniziativa è opera della Biblioteca di Pian di San Bartolo. Maggiori informazioni scrivendo a: biblioteca.piandisanbartolo@email.it

Stefano [SM=x346219]

Mal voluto un'è mai troppo
02/11/2009 11:45
 
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Linea 59 esercitata con autobus da turismo IVECO Euroclass con obliteratrice aggiunta [SM=x346235]
[Modificato da 418AC 02/11/2009 11:45]
02/11/2009 17:56
 
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Rivoluzione Duomo, Chi piange, chi ride
Viaggio in città a una settimana dal nuovo piano traffico. Le proteste per il troppo caos. E quelle perché non ce n’è più. «Otto anni fa ho convinto il Comune a diminuire il numero di mezzi pubblici, ora ne passano il doppio»

Chi si lamenta e chi tira un sospiro di sollievo. Chi è preoccupato per il troppo traffico e chi rimpiange i tempi in cui il traffico c’era. Effetti della pedonalizzazio­ne, a una settimana dallo stop di bus e auto in piazza Duomo. Una cosa è certa: ci vorrà ancora del tempo perché i fiorentini si abituino ai cambiamenti. Lo dimo­strano le voci raccolte in vari punti della città, tutti toccati — in un modo o nell’altro — dalla rivolu­zione nel trasporto pubbli­co e privato.

Via della Scala La signora Laura a me­tà mattina decide di chiudere la porta della sua lavanderia. «L’aria è diventata ir­respirabile, ci faranno morire. Mi sen­te come sono rauca? — dice — la col­pa è tutta dello smog degli autobus che per poco non ci salgono pure sui marciapiedi. Prima hanno spostato qui i bus a causa del­la tramvia. E ora a causa della pedonaliz­zazione. Mi costringo­no a chiudere il negozio e aprilo da un’al­tra parte». Qui i pas­saggi dei bus, fra linee urbane ed extra, sono aumentati da 2.156 a 2.613. Pratica­mente i mezzi scorro­no uno dietro all’al­tro durante tutto il giorno: «È come il ter­remoto », dice la si­gnora Adriana, 80 an­ni. «Passan tutti da qui. Abito all’ulti­mo piano e a volte mi svegliano pure. Mi danno proprio noia, ma che si fa?». Qualcosa i cittadini di via della Scala l’hanno già fatto, hanno raccol­to 150 firme contro l’aumento dei bus, e le hanno mandate direttamen­te al sindaco Renzi. I commercianti che, con i bus in più, si aspettavano un aumento degli affari rimangono delusi: «È tutto co­me prima — dice la barista Laura — e in compenso diventerò sorda a forza di alzare la musica per non sentire il traffico». Ad essere soddisfatti sono invece gli studenti che abitano nella zona: «Ci abbiamo guadagnato due autobus in più per andare al Polo di Novoli», racconta Alberto.

Via Sant’Antonino Alla fermata di piazza dell’Unità c’era­no due cartelli e una decina di autobus che si fermavano. Con la pedonalizzazio­ne ne sono rimasti due, e un cartello. «È tutto più difficile e tante persone sono avvelenate — si sfoga una commessa — prima la gente entrava nel negozio quan­do aspettava il bus, ora non c'è più nes­suno: si lavora meno. Spero non sia sem­pre così». E la sua vita è diventata com­plicata anche per tornare a casa dal lavo­ro: «Per arrivare da piazza dell’Unità a Ca­reggi il viaggio si è allungato almeno di 10 minuti. Ma è un terno al lotto: dipen­de dal traffico». In via Sant’Antonino le vendite sono calate ugualmente: «Non viene più nessuno — dice la signora An­na — il centro storico è diventato tutto un mortorio: da lunedì al venerdì non si vede un’anima. Meglio che ritorni il casi­no di prima, noi commercianti così non vendiamo più».

Piazza Santa Maria Novella Il tempo è quasi primaverile e in piazza Santa Maria Novella turisti e fio­rentini si sdraiano sulla piazza messa a nuovo. C’è pure il bagno pubblico da qualche giorno (anche se pochi lo san­no, ad indicarlo soltanto una scritta a pennarello nero su un cartone). Il gela­taio all’angolo con via della Scala fa il suo bilancio: «Va tutto bene. Piazza Duomo è bellissima. E anche Santa Maria Novella è rinata. Siccome le macchi­ne non possono più arrivare nel centro storico, sono scomparsi i gruppi di al­banesi che si riunivano qui con le birre e la radio a tutto volume. E non impor­ta se abbiamo perso circa 40 posti auto nelle vicinanze».

Piazza San Marco In piazza San Marco, dove passano più autobus di prima, c’è un campio­ne rappresentativo di tutta la gente che vive, lavora e si sposta in città. Al­le fermate degli autobus, le persone in attesa sono ancora un po’ confuse. «Ci vorrà ancora del tempo perché tutti si abituino», dice chi lavora al chioschetto Ataf. Al parcheggio dei ta­xi si aspettano i clienti e intanto si chiacchiera, anche di pedonalizzazio­ne: «Pensavamo peggio, ma per giudi­care c’è da aspettare la prima piog­gia ». Di fronte a loro, Luca ha un’edi­cola ed è contento, perché «al pome­riggio si fermano più persone a com­prare il giornale. E rumore e smog c’erano pure prima». Già, chi ha un negozio spera di fare più affari, come Veronica della copisteria, che quasi si giustifica: «Sa, noi siamo commer­cianti ». Non sono invece molto con­tenti quelli che in piazza ci abitano, come Cristina Marchesi, che qui ha un appartamento e uno studio dove lavora come com­mercialista: «La piaz­za è più ordinata, con meno auto in doppia fila — am­mette — ma passa­no troppi autobus, che con le loro vibrazioni stanno lesio­nando gli edifici. È un peccato, perché questa è una piazza storica, non come il Duomo, ma quasi. Abbiamo chiesto di essere ricevuti dal sindaco, che per ora non l’ha fatto. Forse nei prossimi gior­ni costituiremo un comitato di resi­denti ».

Via XXVII Aprile Gli autobus che da piazza San Mar­co vanno in piazza Indipendenza pas­sano da via degli Arazzieri e via XXVII Aprile. Qui abita Anette Dittmann, che è molto arrabbiata: «Nel 2001, a seguito di un esposto firmato anche dai più piccoli, che i giornali chiamarono «bambini anti smog», i mezzi Ataf che passavano ogni giorno da via XXVII Aprile furono ridotti da 930 a 400 circa. Oggi, dopo la pedonalizza­zione, sono diventati 1.600: uno ogni 30 secondi nelle ore diurne. Rumore e inquinamento sono insopportabili. Il manto stradale è rovinato e, per le vibrazioni, ai piani più alti si sobbalza: nei pavimenti e sulle pareti si for­mano crepe. Mio figlio, di quasi 13 anni, ha scritto una e-mail a diverse au­torità cittadine e anche al presidente della Repubblica per lamentarsi». La signora Dittmann sta raccogliendo delle firme, che verranno allegate a un esposto a Comune e Arpat: per ora ne ha raccolte 92 di adulti e 18 di bam­bini e minorenni. Hanno firmato an­che alcuni commercianti, come Patri­zia, che in via XXVII Aprile ha una far­macia: «La situazione, per un nego­zio, non è così tragica. Magari lavore­remo pure di più, ma è presto per va­lutare. Però io ho firmato, perché ca­pisco i problemi dei residenti». Ma c’è qualcuno che vede i lati positivi dell’aumento di viavai, anche sul pia­no della sicurezza: «In giro c’è gente più raccomandabile di prima, mi sen­to più sicura quando esco da lavoro», dice Silvia nel suo negozio di abbiglia­mento. Davanti al bar all’angolo con piazza Indipendenza «c’è più passag­gio e quindi a noi va bene — dice Sa­muele — io credo che molti residenti che ora fanno polemica, fra un po’ di tempo si abitueranno al cambiamen­to e ne apprezzeranno i lati positivi». Qualche passo più in là, in via Nazionale, Angela del negozio di intimo si lamenta: «Prima per tornare a casa prendevo solo un autobus. Ora o va­do a piedi fino a piazza San Marco, o devo prendere due autobus, uno in piazza Indipendenza e poi il 33 in San Marco».

Viale Strozzi I commercianti di Viale Strozzi, tra via Ridolfi e via Dolfi, non sono con­tenti, perché la strada davanti a loro «è stata divisa in due corsie, così chi esce dal tunnel davanti alla Fortezza non può parcheggiare e fermarsi da noi — si lamenta Pierina, che gesti­sce una trattoria — se va avanti così chiudiamo. Ora incassiamo il 30% in meno». Ed Enzo, il barbiere di fianco, dice: «Da me viene gente di passag­gio che arriva da Sesto, Campi, Rifre­di. Se non possono parcheggiare van­no da un altro a farsi tagliare i capel­li ». Nella notte tra lunedì e martedì qualche commerciante ha appeso tra un lampione e un muro uno striscio­ne che i vigili del fuoco hanno rimos­so al mattino: «Grazie sindaco per co­me ci hai ridotto» era la scritta.

Piazza San Iacopino Qualche lamentela arriva anche dai negozianti di piazza San Iacopino: è sta­to invertito il senso di marcia di via del Ponte all’Asse e così, dice chi abita e la­vora da queste parti, passano molte me­no auto. «Delle sette strade che convergono sulla piazza, da cinque si può usci­re e solo con due si entra: una è pure stretta e crea qualche difficoltà che pri­ma non c’era», dice Marco che ha un bar proprio in questa zona. Meno persone che entrano significa­no, per Giulia dell’edicola a fianco, «mil­le euro in meno di incasso nell’ultima settimana. Tolte le spese, sono 800 euro di guadagno persi ogni mese, così però non si può andare avanti: speriamo ora che le cose migliorino».

corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2009/1-novembre-2009/rivoluzione-duomo-chi-piange-chi-ride--16019430107...
[Modificato da trambusfi 03/11/2009 14:31]
03/11/2009 14:16
 
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Sperando di fare cosa gradita, posto il link ad una serie di foto di 418AC fiorentini.

foto 418AC

Le foto sono state fatte da me o mio babbo nell'ultimo anno di servizio delle ventotto (ventisette e ventinove).
Scusate la rozzezza della pagina web.

Fabio
03/11/2009 14:21
 
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Molto, molto gradite.

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03/11/2009 14:25
 
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418AC, grazie delle foto. Mi hanno fatto tornare in mente i miei anni universitari a Santa Marta... che tempi!!!
03/11/2009 14:27
 
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Battistero, il sismografo ora tace

Dalla chiusura della piazza ai bus non si registrano più oscillazioni. La stessa macchina sarà utilizzata per controllare gli effetti dello scavo per l'Alta velocità

Un sismografo impazzito, con un tracciato pieno di picchi, che improvvisamente diventa uniforme: il sisma è passato. Ed è passato davvero e per sempre. Perché quel tracciato che da venerdì 23 ottobre scorso ha registrato tutte le oscillazioni a cui erano sottoposti i mosaici del Battistero per il passaggio di bus e auto, da domenica 25 ottobre- con la chiusura al traffico di Piazza Duomo - è diventato piatto, completamente muto. Si chiama "interferometro radar" la macchina che ha registrato quel mutamento storico. E in futuro dovrà monitorare anche le vibrazioni indotte dagli scavi sotto le abitazioni del tunnel Tav. Il radar ancora in funzione all'interno del Battistero. Si tratta di una scatola metallica, grande come una valigetta. «E' munita di due antenne, una che trasmette e l'altra che riceve onde elettromagnetiche ad altissime frequenze. La macchina registra le variazioni di percorso tra un'esplorazione l'altra, ossia il movimento della struttura. In questo delle copertura dei preziosi mosaici del Battistero» spiega Carlo Atzeni, docente di elettronica alla facoltà di Ingegneria, che ha messo a punto lo strumento con il Laboratorio di tecnologie per i beni culturali.

L'"interferometro radar" è già stato testato nel monitoraggio per le oscillazioni del campanile di Giotto, della Torre di Arnolfo e della Torre di Pisa. E recentemente il radar è stato appunto applicato anche al Bel San Giovanni. Inutile dire che da domenica 25 ottobre, sparito il traffico, tace. «Non è così ovvio come sembra, perché lo strumento è molto sensibile, può misurare vibrazioni di centesimi di millimetri, e quindi anche quelle dovute ai passaggi di mezzi in strade contigue. Basti pensare che un anno fa, abbiamo misurato le oscillazioni del campanile di Giotto dagli spalti di Forte Belvedere, insomma funziona anche grande distanza anche distanza. Quanto al Battistero, possiamo affermare che davvero il monumento e i suoi mosaici sono in piena sicurezza, non abbiamo più registrato alcuna oscillazione o movimento» prosegue il docente, osservando che lo strumento, che viene prodotto da un'industria pisana e si trova sul mercato al prezzo di 60-70 mila euro, prossimamente sarà utilizzato per lo scavo del tunnel dell'Alta Velocità.

«Da tempo sono in contatto con Pietro Rubellini dell'Osservatorio ambientale Tav - prosegue Atzeni - ed è previsto che il radar sia impiegato per monitorare le vibrazioni indotte dagli scavi in programma per il tunnel della Tav, in quei luoghi di maggior rischio. Il monitoraggio sarà in funzione della sicurezza per le abitazioni che si trovano lungo il percorso». Intanto misura il silenzio che da domenica avvolge l'isola pedonale intorno al Duomo. Un effetto straniate, tant'è che ancora le vecchie abitudini restano: c'è chi attraversa via Martelli sulle strisce pedonali, chi si ostina a camminare sui marciapiedi. Tutti contenti, a cominciare dai negozianti, dell'improvviso silenzio piombato nell'area.

E più che soddisfatti sono i tecnici dell'Opera del Duomo: «Registriamo un doppio vantaggio: non solo per l'abbattimento dell'inquinamento da traffico dovuto a alle polveri sottili, ma tutto il complesso del Duomo, Battistero e campanile, è più fruibile per il pubblico che, paradossalmente, ancora si deve abituare a questo spazio ormai libero. Inoltre saranno anche meno frequenti i nostri lavori di pulizia e manutenzione dei marmi» spiega Paolo Bianchini, capo tecnico dell'Opera del Duomo.

firenze.repubblica.it/dettaglio/battistero-il-sismografo-ora-tace...
04/11/2009 13:49
 
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"La soppressione del bussino B allontanerà molti residenti dal centro storico"
La denuncia di Spini e la richiesta al presidente di Ataf Bonaccorsi "di riconsiderare la questione"

“La soppressione, prevista per lunedì 9 novembre, del bussino della linea B, rischia di isolare dal centro storico gli abitanti che gravitano su piazza Vittorio Veneto e Via Curtatone.” Lo ha detto il capogruppo Valdo Spini che chiede al presidente dell'Ataf Filippo Bonaccorsi una riconsiderazione sottolineando che molti dei cittadini che utilizzano il B "hanno avuto l’invito a servirsi di linee che faranno un giro molto più lungo di quello dei lungarni e quindi di fatto vengono scoraggiati dal venire nel centro storico."

press.comune.fi.it/hcm/hcm5353-1_2_1-%22La+sopressione+del+bussino+B+allontaner%E0++molti+r.html?cm_id_details=47187&id_pa...
[Modificato da trambusfi 04/11/2009 20:22]
04/11/2009 20:20
 
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tranviere veterano
Pedonalizzazione Duomo, la vice capogruppo Giocoli (PdL) scrive al sindaco e al presidente dell’Ataf Bonaccorsi
“Quando piove come oggi la ‘passeggiata forzata ’da San Marco a piazza della Signoria è un incubo. Per non parlare di autobus attesi per 20 minuti”

Ecco la lettera della vice capopgruppo del centro destra Bianca Maria Giocoli

“Caro Signor Sindaco e Caro Presidente dell’Ataf, lo confesso prenderò l’autobus si e no dieci volte l’anno ma oggi, causa gomma bucata della mia vettura, ho usufruito del mezzo pubblico per recarmi in tribunale prima e in Palazzo Vecchio poi. La giornata si presentava, a causa del maltempo, già in partenza potenzialmente infelice, e’ vero. E la pedonalizzazione del Duomo che ci ha sempre trovato favorevoli a condizione di una preventiva e migliore organizzazione dei servizi, l’ho in realtà invece che apprezzata, subita personalmente. E’ vero che la passeggiata da San Marco a Piazza Signoria fatta con il sole è piacevole, se non si hanno impegni impellenti e inderogabili di lavoro e si può senza conseguenze sottostare agli orari indefiniti dei bus, ma sotto la pioggia battente crea sicuramente molte difficoltà. E stamani, credetemi, ho visto molte persone anziane in seria difficoltà. Sinceramente anche io non l’ho affrontata canticchiando e ballando sotto la pioggia come Gene Kelly. Ma il problema non è stato solo quello della passeggiata forzata ma l’inefficienza del servizio e il maltempo ha fatto venire come si dice tutti i nodi al pettine. Stamani alle nove ho aspettato circa 20 minuti il bus 6 per recarmi in centro dal viale Mazzini, salendo alla fine su un mezzo strapieno come un uovo ma l’attesa più lunga (dalle 14.05 alle 14.35 ) è stata sotto la pioggia battente al ritorno e senza potersi riparare visto che oltretutto in Piazza San Marco non c è neanche una pensilina .
L’assurdo è stato poi che, una volta salita sul bus tra ombrelli borse passeggini pacchi etc e una folla spropositata di persone senza alcun controllo sui biglietti e con evidenti numerosi portoghesi a bordo ,ho alzato gli occhi e il monitor ultramoderno installato sul bus per le notizie e la pubblicità recava ancora l’ora legale !!!! Segno indubbio di una preoccupante superficialità.
La richiesta impellente che vi faccio è di rimediare al più presto a questa disorganizzazione dovuta alla tempistica troppo affrettata del provvedimento di pedonalizzazione che sta creando non pochi problemi alla cittadinanza .Tra l’altro è già agli atti del consiglio una mia interrogazione che pone l’ulteriore disfunzione degli orari dei bussini che partono dalla stazione solo alle ore 8 e non prima creando cosi notevoli difficoltà a tutti quei pendolari dipendenti pubblici degli uffici giudiziari ma anche del Comune che devono entrare al lavoro proprio alle 8 e quindi scesi dal treno sono costretti a fare una scarpinata a piedi per essere puntuali sul lavoro.
La gatta frettolosa partorisce gattini ciechi . La pedonalizzazione è ormai cosa fatta. Ora organizziamo meglio i servizi pubblici creando al più presto anche opportunità alternative quali navette ultrafrequenti per arrivare alle fermate degli autobus”.

press.comune.fi.it/hcm/hcm5353-1_2_1-Pedonalizzazione+Duomo%2C+la+vice+capogruppo+Giocoli.html?cm_id_details=47200&id_pa...
04/11/2009 20:25
 
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tranviere veterano
Decisi gli ingressi in piazza Duomo per le forze dell'ordine

L'ordinanza firmata da Tagliente prevede l'ingresso no limits per i veicoli di pronto intervento. Tutte le altre dovranno segnalare il passaggio preventivamente

In piazza del Duomo potranno entrare senza limitazioni i veicoli in servizio di pronto intervento, preventiva segnalazione per le altre auto delle forze dell'ordine. Lo prevede l'ordinanza di servizio firmata dal questore di Firenze Francesco Tagliente al termine della riunione avuta ieri con carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale.

Le disposizioni, condivise dalle tutte le forze dell'ordine, e' stato ancora spiegato, saranno in vigore fino all'installazione dei 'pilomat' ai varchi dell'area. L'ordinanza di servizio prevede appunto che le auto addette al pronto intervento potranno aver accesso all'area senza alcuna limitazione.

Tutte le altre unita' operative dovranno invece segnalare anticipatamente alle rispettive sale operative le
targhe dei veicoli impiegati. Stessa procedura per le auto 'civetta', anche se non sara' necessario specificare il motivo per cui si fa ingresso nella zona pedonale. Il personale della polizia municipale in servizio ai varchi rilevera' le targhe dei veicoli delle forze dell'ordine in transito, per consentire i riscontri incrociati tra le forze di polizia ed evitare accessi non consentiti.

lanazione.ilsole24ore.com/firenze/cronaca/2009/11/04/256944-decisi_ingres...
04/11/2009 20:52
 
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tranviere senior
Interessante notare come, se non fosse stato per la gomma bucata, la scrivente si sarebbe recata in tribunale ed a Palazzo Vecchio con l'auto.......Brigitte Bardot Bardot, facciamo un po' come ca... ci pare [SM=g10045] [SM=g9956] [SM=g10045]
05/11/2009 02:18
 
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tranviere veterano
Lettera aperta sulla nuova rete di bussini del centro storico

Ho appena inviato per e-mail la seguente lettera aperta, firmandola con il mio nome e cognome.

Gent.mo Sindaco di Firenze, Dott. Matteo Renzi
e, per conoscenza
Spett.le Ufficio Mobilità del Comune di Firenze
Spett.le ATAF
Spett.le Ufficio Stampa Provincia di Firenze
Spett.le Regione Toscana Numero Verde TPL
Spett.le Redazione locale de La Nazione
Spett.le Redazione locale de La Repubblica
Spett.le Redazione City
Spett.le Redazione Il Firenze
Spett.le Redazione Metropoli
Spett.le Redazione Nove Firenze
Spett.le Redazione locale Rai – Tgr Toscana
Spett.le Redazione RTV38

Caro Sindaco,

dopo aver visionato la mappa della nuova rete di linee svolte con bussini all’interno del centro storico (CS), ho deciso di scriverVi alcuni suggerimenti allo scopo di perfezionare i percorsi proposti.

Assumendo che il principale ruolo della rete CS sia di complemento alla rete TPL urbana primaria, in particolare all’interno delle aree pedonali e nelle zone ove non è agevole (se non impossibile) il transito dei normali mezzi TPL; avendo la pedonalizzazione di piazza Duomo escluso alcune tratte percorse dai bus, si rende necessario rivedere la rete CS per coprire anche le zone non più servite dalla rete primaria.

Partendo dall’attuale rete CS, la nuova rete proposta manifesta le intenzioni anzi dette, cambiando totalmente i tracciati attuali (delle sole linee A, B e C; si presuppone che la linea D rimanga inviariata) allo scopo di ottimizzare le risorse disponibili.

Vi sono però delle scelte che lasciano perplessi. Tralascio la scelta relativa ai tracciati di tipo circolare: i motivi sono variegati, ma mi rendo conto che questa scelta sia comunque più che valida.

Non si riesce a comprendere la collocazione di alcuni nuovi capolinea: se San Marco è una scelta ovvia, per le ottime possibilità di interscambio ivi presenti, non altrettanto si può dire di Porta San Frediano e (ancor di più) piazza Ognissanti.

La nuova rete CS è contraddistinta da alcuni brevi tratti che per brevità chiamerò lacci: probabilmente questo termine non è corretto da un punto di vista tecnico, ma credo che in questo caso descriva sinteticamente e visivamente la conformazione di alcune tratte della nuova rete CS.

LINEA ROSSA

Il laccio San Frediano risulta essere un doppione della linea 6 in entrambi i sensi, con perfetta coincidenza di percorso nei tratti via Pisana - piazza Antinori e piazza Goldoni - via Fonderia, e presenza delle linee 6 e D tra la Stazione di Santa Maria Novella ed il rione San Frediano in entrambe le direzioni.

A parte l’ipotesi di eliminazione del laccio (con conseguente instradamento su Fossi - Carraia - Guicciardini - Trinità), un’alternativa migliore è l’instradamento su Serragli – Calza (capolinea in comune con 38 e 42 all’ingresso del parcheggio) - Romana - Maggio - Trinità, servendo l’Oltrarno fino a Porta Romana, compensando parzialmente alla soppressione del ramo sud della linea 11, senza necessità di ulteriori risorse.

Il laccio San Marco, sebbene allettante per i motivi già detti, è in realtà un controsenso, perché tra via dell’Agnolo e via Pucci è presente la linea 14 che va verso piazza San Marco, quindi per la linea rossa si può prevedere l’instradamento diretto via Pucci - via Gori, che dà un alternativa diretta e rapida per raggiungere la Stazione di Santa Maria Novella senza fare il giro da piazza San Marco - Piazza Indipendenza - Fortezza.

A questo punto il capolinea est della linea rossa potrebbe essere posto in via delle Conce.

Il laccio Olio è inutile per la linea rossa perché svolto dalla linea blu, inoltre da piazza Stazione sono presenti le linee 6 e 22 verso via Vecchietti, che è a soli due isolati di distanza dal Battistero. Nel caso in cui si rendesse necessario rafforzare il servizio tra piazza Stazione e piazza dell’Olio, un'altra ipotesi è il prolungamento della linea 4, che con circa 120 corse giornaliere è in grado di fornire un servizio frequente che rispetto alla rete CS fornisce in più una connessione diretta verso varie zone a nord del centro storico (Fortezza, Statuto, ecc.).

Ecco quindi il tracciato alternativo completo della linea rossa:

PIAZZA CALZA – via Romana – via Maggio – ponte S. Trinità – via Tornabuoni – Piazza Antinori – via Pecori – via Roma – piazza Repubblica – via Orsanmichele – via Tavolini – via Alighieri – via del Proconsolo – piazza San Firenze – via Leoni – piazza del Grano – via Castellani – piazza Giudici – lungarno Diaz – via de Benci – piazza Santa Croce – via Verdi – via Ghibellina – VIA DELLE CONCE

VIA DELLE CONCE – via dell’Agnolo – via Verdi – piazza Salvemini – via S. Egidio – via Bufalini – via de Pucci – via Gori – via Ginori – via Taddea – via Rosina – piazza Mercato Centrale – via Chiara – via Nazionale – largo Alinari – Piazza Stazione – via Santa Caterina da Siena – via della Scala – piazza Santa Maria Novella – via Fossi – piazza Goldoni – ponte Carraia – via Serragli – PIAZZA CALZA


LINEA BLU

Il percorso ufficiale presenta un andamento fortemente irregolare, con l’apparente volontà di toccare più punti possibile, ma ottenendo solo un rallentamento dell’esercizio della linea nel suo complesso. Inoltre, come già detto, la posizione dei capolinea non risulta di alcuna utilità rispetto alle necessità di interscambi con altre linee.

Quindi per i capolinea la proposta alternativa è in piazza dell’Olio ed in piazza Beccaria.

Ecco alcune semplificazioni di tracciato auspicabili:

- via del Pratello Orsini: non è necessario prevedere la fermata su viale Strozzi, perché le linee ivi transitanti provengono tutte da piazza Stazione, dove la linea blu transita. Quindi è preferibile l’instradamento lungo tutta la via, con innesto direttamente in via Ridolfi, con l’innegabile vantaggio di svincolare la linea blu dal traffico e dai semafori presenti nel controviale Strozzi tra piazza Beslan e via Ridolfi;

- laccio Gori: a nostro avviso evitabile, prevedendo una fermata in via Alfani tra via Cavour e via Ricasoli si ottiene già un (seppur minimo) avvicinamento all’area del Duomo;

- via Ricasoli – piazza SS. Annunziata – via della Pergola: non è proprio il caso di appesantire ancor di più piazza SS. Annunziata (che ha già visto incrementare i transiti ATAF da 236 a 419 in direzione Est) e far transitare il bussino davanti all’Accademia, ove sono spesso presenti folle di turisti in attesa di entrare nel museo, con prevedibili notevoli problemi di sicurezza pedonale; quindi basta mantenere l’attuale tracciato via Alfani – via dei Pilastri, che non presenta problematiche di svolte ad incroci con scarsa visibilità ed il transito in strade molto strette (come via della Pergola);

- laccio Santa Croce: per il rione Santa Croce in via Verdi sono presenti la linea 23 (per raggiungere piazza Stazione, via della Scala, ecc.) e la linea rossa (in arrivo da piazza Stazione e zone limitrofe), quindi si può evitare questo laccio;

- laccio Ognissanti: anche questo laccio non ha senso di esistere, perché rende la linea solo più tortuosa senza una reale necessità di servizio.

Un migliore interscambio con molte altre linee ATAF sarebbe realizzabile instradando la linea blu secondo l’attuale percorso della linea D (via Il Prato - via Rucellai - via della Scala - viale Fratelli Rosselli) per poi andare in via Alamanni verso piazza Stazione e piazza dell’Unità Italiana. Questa ipotesi ha però controindicazioni per il notevole numero di transiti ATAF (circa 1.600) attualmente presenti in via della Scala, con frequenti fenomeni di congestione, che sconsigliano di prevedervi un ulteriore instradamento.

Ecco quindi il tracciato alternativo completo della linea blu:

PIAZZA DELL’OLIO – via Cerretani – via Panzani – piazza Unità Italiana – piazza Stazione – Piazza Adua – via Cennini – via Faenza – via Pratello Orsini – via Ridolfi – piazza Indipendenza – via 27 Aprile – via San Gallo – via Salvestrina – via Cavour – via Alfani – via Pilastri – via Carducci – via Niccolini – via Leopardi – viale Gramsci – PIAZZA BECCARIA

PIAZZA BECCARIA – viale Giovine Italia – via dell’Agnolo – via Verdi – piazza Salvemini – via dell’Oriuolo – via del Proconsolo – via Condotta – via Porta Rossa – via Sassetti – via Strozzi – via della Vigna Nuova – piazza Goldoni – Borgognissanti – via Santa Lucia – via Orti Oricellari – via Alamanni – piazza Stazione – Piazza Unità Italiana – via Panzani – via Cerretani – via Vecchietti – via Pecori – PIAZZA DELL’OLIO

Le ipotesi finora esposte hanno lo scopo di mantenere la struttura generale della nuova rete CS, in particolare il bilanciamento delle linee. A nostro avviso, però, un risultato migliore si otterrebbe seguendo queste indicazioni:

- abbandono del modello circolare delle linee a favore del modello lineare, con incrocio dei rami est-ovest delle linee (tra Salvemini e Unità Italiana), quindi mantenendo la linea blu a nord del Duomo e la rossa a sud;

- creazione della linea 24 Stazione – Due Strade, per assolvere alla funzione precedentemente svolta dalla linea 11 a sud della Stazione, con conseguente soppressione del laccio in Oltrarno della linea rossa;

- tra piazza Beccaria e ponte alle Grazie inversione degli instradamenti delle linee 13 e 23, con alleggerimento di via dell’Agnolo, via Verdi, piazza Salvemini, con innegabili vantaggi per la regolarità della linea blu.

Auspicando di aver fatto cosa gradita con questa mia lettera, e rimanendo in attesa di un Vostro cortese e (per quanto possibile) sollecito riscontro, auguro buon lavoro e porgo cordiali saluti.
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