Tram di celluloide (ovvero, tutte le volte del Tram al cinema, in Italia)

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apptras
00lunedì 30 ottobre 2006 18:21
Re: I Soliti Ignoti (Roma) - 1958, Mario Monicelli

Scritto da: yng 30/10/2006 14.28
L'anello è rimasto fino all'inizio degli anni '80, mentre secondo me è possibile che sotto l'asfalto di via Galvani qualche tratto di rotaia ci sia ancora

Confidando nei fermi immagine abbiamo cercato di decifrare le insegne dei negozi e qualche particolare esterno, abbiamo contato il numero delle curve, ma com'è accaduto per un altra immagine (che riproduco qui sotto), le opinioni sono state discordanti. In mancanza di riferimenti certi almeno sugli esercizi commerciali non è così facile individuare l'itinerario, tantopiù che la scena (per ovvie ragioni di praticità), è stata probabilmente girata a notte fonda...



Su questa immagine ci siamo appassionati forse troppo, ma tanta è la curiosità. Le ipotesi formulate sono Piazzale delle Crociate o anche viale del Policlinico (De Grisantis), Piazza della Croce Rossa (Càroli), Viale dello Scalo di San Lorenzo (Muscolino e Formigari), e magari nessuna è esatta...

[Modificato da XJ6 31/10/2006 9.08]

yng
00martedì 31 ottobre 2006 09:45

Scritto da: apptras 30/10/2006 18.21Su questa immagine ci siamo appassionati forse troppo, ma tanta è la curiosità. Le ipotesi formulate sono Piazzale delle Crociate o anche viale del Policlinico (De Grisantis), Piazza della Croce Rossa (Càroli), Viale dello Scalo di San Lorenzo (Muscolino e Formigari), e magari nessuna è esatta...

Mumble... nella foto si vede una strada in curva con sede tranviaria centrale, il tutto in fase di costruzione.
Inoltre direi che sotto la scritta "LUCE" la strada inizi a andare in discesa (oppure: il tratto in primo piano è in salita e dopo la strada spiana).
La sede tranviaria è piuttosto larga, come se ci fosse lo spazio per piantare degli alberi...
Non sarà la Circonvallazione Gianicolense all'incrocio con via di Monte Verde?

[Modificato da XJ6 31/10/2006 14.19]

apptras
00mercoledì 1 novembre 2006 08:31

Scritto da: yng 31/10/2006 9.45
Non sarà la Circonvallazione Gianicolense all'incrocio con via di Monte Verde?

Era stata compresa tra le ipotesi (compresi Formigari e Muscolino, coi quali abbiamo ragionato al GRAF su varie immagini per un intero pomeriggio), ma anche subito scartata...
Muscolino, in particolare, si è soffermato sull'edificio bianco sormontato dal fascio, che ritiene essere forse l'unico edificio oggi ancora esistente, magari circondato da chissà quanti palazzi costruiti in epoca successiva...

[Modificato da XJ6 01/11/2006 19.12]

Augusto1
00mercoledì 1 novembre 2006 11:20
Filumena Marturano
Come anticipato qualche post addietro, il nostro Filobustiere ha acquistato il Dvd del film del 1951, di cui vi copio la recensione ad opera del nostro:

Arriva in questi giorni in edicola, il film "Filumena Marturano" in inedita versione DVD e dunque contando sull'eccellente qualità di tale supporto. Sull'onda di un vago ricordo della presenza di tram napoletani, l'ho acquistato godendomi la visione di un film molto bello e che non ha tradito le mie aspettative circa i mezzi di trasporto partenopei.
Il film del 1951, rappresenta la trasposizione cinematografica della omonima commedia di Eduardo de Filippo del 1946. Il plot è noto. Il ricco D. Soriano si ritrova all'età di 52 anni con la voglia di sposarsi con una giovane e bella fanciulla liquidando la sua convivente ed ex prostituta appunto Filumena. Quest'ultima ormai alle soglie di una precoce senilità, intuisce il pericolo di ritrovarsi in mezzo alla strada ed architetta una messinscena in punto di morte, per sposare il Soriano. Il matrimonio viene celebrato ma reso nullo dalla insussistenza del requisito della morte imminente. A questo punto ella si deve purtroppo arrendere alle circostanze non prima di aver svelato al nostro di essere mamma di tre ormai giovanottoni, cresciuti in gran segreto con le risorse distratte dal menage di casa Soriano. Di questi uno solo è figlio del ricco industriale dolciario.
Domenico Soriano cerca in tutti i modi di identificare tra i tre suo figlio ricorrendo anche a goffe indagini attraverso l'osservazione del carattere dei tre ragazzi. In assenza di una prova certa, tra l'altro l'esame del DNA sarebbe arrivato molto più tardi, non gli resta che sposare Titina e riconoscere tutti e tre i figlioli come propri.
Il film sicuramente datato, è tuttavia pieno di qualità e riesce a commuovere. La recitazione di Eduardo che all'epoca aveva proprio 52 anni e della sorella Titina (per la quale fu scritta l'opera) è eccellente. Taluni hanno individuato nell'opera anche un messaggio di riscatto della condizione femminile. Tra l'altro non molto tempo dopo, proprio la considerazione sulla condizione di schiavitù delle inquiline delle case chiuse, sensibilizzò un certa classe politica a farle chiudere. Ritornando al film, gl'interpreti principali si sono avvalsi di un contorno di caratteristi noti e meno noti degli anni '50. Citiamo Tamara Lees nella parte dell'avvenente inglesina sposa mancata di Soriano, un freschissimo Domenico Modugno in quello dell'avvocato, Tina Pica la governante, Aldo Giuffrè uno dei tre figlioli, un adolescente Luigi De Filippo quale secondo dei ragazzi e tanti altri.
Nel tempo oltre quaranta attrici si cimentarono nel difficile ruolo che fu di Titina: Regina Bianchi, Pupella Maggio, Valeria Moriconi, Isa Danieli e via così.
Ma quella che più di tutti viene in mente, è Sophia Loren protagonista della seconda edizione su pellicola della commedia dal titolo "Matrimonio all'Italiana" di Vittorio De Sica del 1965.
Sicuramente ispirato al primo per la sceneggiatura, rappresentò con il suo colore e schermo panoramico, sicuramente un prodotto diverso dall'originale. Del resto il matrimonio di Soriano (M. Mastroianni) con la pur brava Sophia Loren, non poteva rappresentare per la florida bellezza della protagonista la punizione per un uomo dissennato. Era apparsa di certo più credibile la Filumena di Titina che sembrava portare sul volto i patimenti di una vita passata tra le tribolazioni.
(1-continua)
sirioanmnapoli
00mercoledì 1 novembre 2006 12:28
Filumena Marturano 2
Nel film s'immagina che la famiglia Soriano risieda a lato del Museo Archeologico sulle rampre San Giuseppe dei Nudi. All'inizio del film s'intravedono i binari senza tram in piazza Museo. Nel finale del film lo stesso punto di vista ci mostra alcuni filobus ed alcuni autobus:







(2-continua)

sirioanmnapoli
00mercoledì 1 novembre 2006 12:42
Filumena Marturano 3
In queste immagini Domenico va alla ricerca del secondo figlio, titolare di una camiceria. Nel testo essa si trova a Via Chiaia ma nel film ci mostra l'immagine di un tram in transito per cui esludendo trattarsi di Via Chiaia, ipotizzerei Corso Umberto (confermo). Passa un tram ed un bus all'apparenza da turismo. non dimentichiamo che nel dopoguierra (Cozzolino docet) molte linee venivano espletate con bus da turismo presi a noleggio.







(3-continua)
sirioanmnapoli
00mercoledì 1 novembre 2006 12:50
Filumena Marturano 4
Una scena ripresa all'interno della vettura 996 e lo stesso
tram in curva verso viale Elena che chiude irrazionalmente la scena: una curiosità la Fiat 1400 cabriolet che insegue il tram si trova in varie scene. Forse è servita per animare i vari set carenti di auto No Traffic (sic!)

Aggiungo io: notare che sulla sinistra il consolato americano, assieme al palazzo adiacente, è ancora in costruzione.





(4-continua)
sirioanmnapoli
00mercoledì 1 novembre 2006 12:57
Filumena Marturano 5
Il corteo nuziale si svolge lungo corso Vittorio Emanuele, con largo impiego di vetture cabriolet (definite le macchine di Montevergine), inseguito da 680 CaNSA in servizio su 118 e 128.
Il corso viene percorso almeno tre volte, anche senza senso (cosa si fa per il cinema...), e poi vissero tutti felici e contenti.





(5-fine)


=rosmau=
00sabato 4 novembre 2006 13:24
Paisà (Napoli) - 1946, Roberto Rossellini
Rimaniano a Napoli con questo film, dove nell'episodio girato in questa città, c'è una breve sequenza con una vettura tranviaria. Il film è diviso in sei episodi, e si sviluppa l'avanzata delle truppe alleate in Italia, partendo dalla Sicilia per poi passare a Napoli, Roma, Firenze, Appennino Tosco-Emiliano e infine nel delta del Po. Maggiori notizie su questa pellicola si possono trovare cliccando su questo link
www.cinematografo.it
Come ho detto nel secondo episodio ci sono l'immagini che ci interessano. Partiamo con il primo fotogramma.



Continuo con il secondo



Concludo con un'altra immagine della stessa vettura ingrandita.



Il luogo dove ci troviamo non lo sò, ma sicuramente qualcuno lo indicherà. Voglio ricordare che quest'anno ricorre il centenario della nascita di Roberto Rossellini, e proprio nella sua città che è Roma, si aprirà prossimanente una mostra per celebrare questo avvenimento. Saluti.
[SM=x346219]
filobustiere
00sabato 4 novembre 2006 14:34
Paisà
Il film è stato riedito in questi giorni piuttosto restaurato. Doveva essere oggetto di una recensione che purtroppo non c'è stata opportunità di inserire. Il primo luogo è un po' misterioso. Il secondo è piazza Cavour a Napoli con la stazione Metro (oggi linea 2). Il prof. Cozzolino mi fornì una piccola consulenza circa il tram che asap andrò a pescare per inserirla. Ci leggiamo al più presto. Della piazza ne parlai in un TdS di qualche tempo fa.
Francesco E.
00sabato 4 novembre 2006 14:55
Coincidenze...
... come scritto da Filobustiere, oggi la "vecchia" direttissima si chiama "linea 2"... anche il tram porta la tabella 2 (P.zza Gesù Nuovo-Capo Posillipo)... peccato che sia fuori percorso! Ovviamente 1 & 2 per Posillipo arrivarono solo fino ai primi mesi della II Guerra Mondiale essendo state sostituite nell' agosto del 1940 dalla filovia 40 che inaugurò l'era dei filobus a Napoli... per rivedere 1 & 2 (ovviamente con tutt'altro percorso) su un tram si dovè aspettare la metà degli '50...
Augusto987
00sabato 4 novembre 2006 20:04
La 2 "fuori percorso"
Potrebbe trattarsi (ma è tutto da dimostrare) della 2 Capodimonte-Via Verdi del 1945, istituita nell'immediato dopoguerra per riorganizzare una sorta di servizio con il materiale e le tratte di binario percorribili. Se fosse così si poteva ipotizzare un percorso "largo" attraverso via Duomo o via Cirillo (o Rossarol), per poi puntare verso piazza Municipio e, appunto, via Verdi. Nella eventualità di via Cirillo/Rossarol si spiegherebbe anche la presenza della Balilla n° 421 che segue con identica tabella 2, al corso Umberto angolo via Pietro Colletta. La prima immagine della Balilla misteriosa inserita da =rosmau= (manca la tabella laterale sul ricasco del tetto) potrebbe collocarsi (ma è solo un ipotesi) in piazza Dante.



[Modificato da Augusto987 04/11/2006 20.06]

Francesco E.
00sabato 4 novembre 2006 22:55
Un plauso ad Augusto...
ancora una volta c'ha azzeccato! Riguardando la prima immagine (anche io penso che si tratti di Piazza Dante) si nota che la due assi ha ancora la fascia bianca dipinta... quindi la deduzione di Augusto, per me, è esatta (considerando anche che il film è del 1946).
=rosmau=
00domenica 5 novembre 2006 15:16
Paisà (Firenze) - 1946, Roberto Rossellini
Riapro il discorso su questo film, inserendo anche un'immagine di Firenze. Il quarto episodio riguarda questa città, con le drammatiche giornate che precedono la liberazione della città. Purtroppo si vedono solamente binari e non vetture tranviarie. Comunque è sempre interessante, perchè è ripresa nel centro della città, con lo sfondo del Battistero, del Duomo e del campanile di Giotto.


Saluti. [SM=x346219]



filobustiere
00lunedì 6 novembre 2006 00:04
a proposito di Paisà
Come promesso, ho inserito nella parte storica la consulenza del prof. Ho impropriamente indicato Francesco per la corretta ipotesi dell'itineario del 2 mentre invece il merito in questo caso è di Augusto. Chiedo scusa ad Augusto e non desidero tuttavia minimizzare la indiscussa competenza di Francesco.
=rosmau=
00sabato 11 novembre 2006 18:22
Ladri di biciclette (Roma) - 1948, Vittorio De Sica
Inserisco i fotogrammi tranviari di questo film. La trama, il cast e tutto il resto lo si può trovare cliccando su questo link
www.cinematografo.it
Comincio con la prima scena girata a Piazza Vittorio.



La stessa due assi mentre svolta, in servizio sulla linea 11.



Ultima immagine girata a Piazza Vittorio.



Passiamo in Via Flaminia con la fiancata di una rimorchiata



Una motrice a otto finestrini



Motrice e rimorchiata sulla linea 1



Concludo con le immagini della motrice 581, sulla linea 2/3.




Saluti. [SM=x346219]

=rosmau=
00sabato 18 novembre 2006 18:09
Il Gobbo (Roma) - 1960, Carlo Lizzani
Il film narra le vicende di Alvaro Cosenza, detto il Gobbo per via della sua deformazione. E' ambientato tra l'occupazione tedesca di Roma e l'immediato dopoguerra, nella borgata del Quarticciolo.

Questo personaggio diventa famoso durante la guerra per i suoi attentati contro i tedeschi e i fascisti. Ma la sua azione continua anche nel dopoguerra con feroci scorribande contro gli speculatori. Una coproduzione Italo-Francese, il gobbo è interpretato dall'attore Gerard Blain. Tra gli interpreti ci sono anche Pier Paolo Pasolini e Bernard Blier. Da sottolineare il ruolo dell'attrice Anna Maria Ferrero, che interpreta Ninetta, figlia del maresciallo Moretti (Ivo Garrani) della polizia fascista. Lei è molto legata al gobbo, nonostante lui l'abbia violentata e le abbia ucciso il padre. Nel dopoguerra finisce per fare la prostituta, ma quando nel finale il gobbo e ormai braccato dai carabinieri, lei non esiterà ad aiutarlo per salvarlo e morirà insieme a lui nell'ultimo conflitto a fuoco.

Maggiori notizie su questo film si possono trovare cliccando su questo link

www.cinematografo.it

C'è un'unica sequenza tranviaria, ed è quella dove il gobbo uccide il maresciallo Moretti. E' stata girata al capolinea del Quarticciolo. Comunque c'è da fare una considerazione. Come ho detto l'azione si svolge durante l'occupazione tedesca tra il 1943 e 1944. Quel capolinea in quel periodo non esisteva. Il gobbo non vedrà mai i tram nella sua borgata, perchè morirà nel marzo del 1945, ben tredici anni prima dell'inaugurazione della linea 14 al Quarticciolo del 1958. Comunque nonostante questa forzatura nella sceneggiatura, grazie a questo film si può vedere questo capolinea tranviario nei suoi primi anni di vita.
Passiamo ai fotogrammi, dove nel primo si vede una motrice a due assi che sta per arrivare al capolinea.



Il gobbo sta organizzando l'agguato al maresciallo con l'aiuto di un bambino.



Dopo aver ricevuto le istruzioni, il bambino si reca dal maresciallo. In primo piano c'è la motrice 781 ferma nel tronchino di questo capolinea.



Il maresciallo esce dalla caserma è attraversa il capolinea.



Il gobbo è nascosto dietro questo casotto, pronto a sparare.



Comincia a sparare in direzione del maresciallo. In quel momento la vettura comincia a muoversi.



Ormai ferito mortalmente, il maresciallo cerca di aggraparsi al tram.



Il tram continua la sua corsa trascinando il maresciallo.



Fino a quando non cade a terra.



Saluti. [SM=x346219]

[Modificato da XJ6 18/11/2006 20.04]

XJ6
00sabato 18 novembre 2006 20:18
Re: Il Gobbo (Roma) - 1960, Carlo Lizzani

Scritto da: =rosmau= 18/11/2006 18.09
(...) Ninetta (...) è molto legata al gobbo, nonostante lui l'abbia violentata e le abbia ucciso il padre. Nel dopoguerra finisce per fare la prostituta, ma quando nel finale il gobbo e ormai braccato dai carabinieri, lei non esiterà ad aiutarlo per salvarlo e morirà insieme a lui nell'ultimo conflitto a fuoco.

Il film non l'ho visto, e quindi dovrei sospendere il giudizio, ma la figura di Ninetta mi sembra un po' forzata. Sarà che erano altri tempi.

Altri tempi anche in termini politici ed ideologici (l'allor giovane Carlo Lizzani si faceva le ossa nel cinema "sociale"). Il gobbo, che se ben capisco è un fior di mascalzone (e finisce giustamente male), in qualche maniera comunque non viene considerata una figura totalmente negativa, visto che in fondo ha pur sempre ammazzato tedeschi e fascisti e inoltre, novello Robin Hood, combatte contro gli speculatori. E che sarà mai la violenza carnale su Rosetta, visto che in fondo la ragazza un po' se l'è cercata (era o non era la figlia di un poliziotto fascista?), e che in ogni caso sa capire (?) e perdonare (!!!). Mah [SM=x346225]
Roberto Amori
00domenica 19 novembre 2006 01:06
Per Antonio e Rosmau
La spietata quanto lucida critica di Antonio a quanto ci hanno raccontato per anni G.Fava, Tullio Kezich e Gian Luigi Rondi non so se è proprio tutta giusta, in relazione a quegli anni amari, ma mi è proprio piaciuta e pure fatto sorridere.
I soliti complimenti a Rosmau per i suoi personalissimi safari tra i fotogrammi del nostro cinema.


ricolloco questa immagine dal film di Lizzani per fotoconfrontarla con una mia identica veduta del medesimo punto scattata nel 1981:




Il tronchino in cui allora si attestava la 781 è sempre lì, 21 anni dopo le scene del film troviamo lungo l'anello la PCC 8017 sul 14... non è cambiato quasi nulla da allora, giusto le macchine parcheggiate.

=rosmau=
00domenica 19 novembre 2006 13:39
Il binario nel tronchino del capolinea al Quarticciolo, dove è stata girata la scena dell'omicidio del maresciallo nel film "Il Gobbo", c'è ancora. O meglio attualmente c'è solamente un tratto senza linea aerea, mentre lo scambio è stato rimosso. Eccolo con due foto scattate questa mattina.




Saluti. [SM=x346219]
Francesco E.
00domenica 19 novembre 2006 15:20
Qualcosa mi dice che il binario è ancora quello di oltre 50 anni fa... poco dopo lo scambio rimosso, infatti, sembra far capolino, dalla rotaia destra, sotto il tappeto d'asfalto, la pavimentazione originaria in cubetti di porfido; una domanda: l'anello cui fa riferimento Roberto è ancora utilizzato? A me sembra di si poiché nella prima foto di Rosmau mi sembra di intravedere, in lontananza, la gialla sagoma di un tram sul binario di dx lato marciapiede...
=rosmau=
00domenica 19 novembre 2006 16:12
Per Francesco E.
L'anello è utilizzato dai tram della linea 14. Siamo in Viale Togliatti, al capolinea di questa linea e nella prima foto in lontananza, una vettura Stanga è ferma sulla destra. Anche io penso che il binario del tronchino sia quello di cinquant'anni fà.
Saluti. [SM=x346219]
Francesco E.
00domenica 19 novembre 2006 20:41
Grazie per aver soddisfatto la mia curiosità! [SM=x346242] [SM=x346232]
=rosmau=
00sabato 25 novembre 2006 18:37
La Donna della Domenica (Torino) - 1975, Luigi Comencini
Manca una settimana al Torino Trolley Festival e quindi ho pensato di inserire i fotogrammi di questo film, ambientato e girato in questa città. Tratto dal romanzo omonimo di Fruttero e Lucentini, è una produzione Italo - Francese ed interpretato da Marcello Mastroianni, Jacqueline Bisset e Jean-Louis Trintignant. La trama è la seguente: A seguito dell'omicidio del noto architetto Garrone, ucciso con un particolare oggetto, la Questura di Torino affida il caso al commissario Santamaria (Marcello Mastroianni). Da subito, i sospetti si indirizzano verso alcuni nomi dell'alta borghesia torinese tra i quali la moglie di un ricco industriale (Jacqueline Bisset) e un amico della donna (Jean-Louis Trintignant). Maggiori notizie su questo film si possono trovare cliccando su questo link.

www.cinematografo.it

Passiamo alle scene tranviarie, che in questo caso sono due, collocate una all'inizio tra i titoli di testa, e l'altra nel finale. Cominciamo con la prima.



Si vede una 3000 all'inizio di Via Po. Un'altra foto, sempre nel medesimo posto, con una 2800 ferma alla fermata.



Nella scena finale, che non sò dove ci troviamo, invece si vede passare sullo sfondo prima una 2800. In primo piano c'è Jacqueline Bisset.



Poi una vettura filoviaria.



Purtroppo per quanto riguarda questa ultima foto, non è molto chiaro sè veramente è un filobus, ma guardando varie volte questa scena, ho notano le aste del filobus. Concludo qui l'inserimento dei fotogrammi di questo film.
Saluti. [SM=x346219]


Roberto Amori
00sabato 25 novembre 2006 19:22
La donna della Domenica
Ricordo come fosse ieri quando andai, appunto nel 1975, al cinema con papà a vedere questo film dopo il rituale pranzo domenicale a casa della nonna.
Nel corso degli anni mi è capitato di rivederlo varie volte in televisione ed ho sempre pensato che, dato l'alto numero di scene ambientate in città, potevamo essere più fortunati con le apparizioni tramviarie.
Nell'ultima immagine abbiamo senz'altro a che fare con un filobus: si vede bene il tipico castelletto di allora che racchiudeva la base delle aste. Data la lunghezza sembrerebbe un Fiat 2411 ma non si intravede in fondo la tipica mezza finestra... probabilmente è un Fiat 2401 forse in servizio sul 54.
Purtroppo non saranno lontani gli anni delle definitive soppressioni filoviarie a Torino.
Sempre bravissimo Rosmau in questa sua specialità...
XJ6
00sabato 25 novembre 2006 21:43
Ah, Jacqueline Bisset
Bellissima, in quel film, non c'è che dire. Una scena che all'epoca mi colpì molto è quella del nudo di spalle, praticamente alla fine del film. Ma sono convinto si trattasse di una controfigura (c'è uno stacco, infatti, tra quando la Bisset è a letto con il Commissario Santamaria (Marcello Mastroianni, invidiatissimo [SM=x346227] ) e quando invece si alza, senza che il volto sia visibile).

Otto o nove anni fa, ricordo, ero all'inaugurazione del festival del cinema di Mosca (dove tra l'altro ebbi occasione di scambiare qualche chiacchiera con Alberto Sordi, cordiale, ma visibilmente affaticato, e Gina Lollobrigida, che aveva piantato una mezza grana, poi risolta, in quanto il Moscow Times, quotidiano in lingua inglese per gli expat, ne aveva pubblicato una foto senza chiedergliene il permesso, o qualcosa del genere) e, chi c'era seduta alla fila dietro la mia? Proprio lei, Jacqueline Bisset, ma, delusione, invecchiata rispetto a come la ricordavo io proprio ne "La Donna della Domenica" (e vorrei vedere, erano passati oltre vent'anni!), senza trucco e sicuramente bisognosa di una seduta dal parrucchiere. La caduta di un mito ...

E invece, oggi ne sto riapprezzando la bellezza matura. La Bisset (nei panni di una prostituta di altissimo bordo, e amministratrice di un parco di "escort" di notevole avvenenza e, ovviamente, prezzo) è tra i protagonisti della quarta stagione di Nip/Tuck (serial televisivo incentrato sulle avventure di chirurghi plastici di Miami, conosciuto anche in Italia ancorché massacrato dalla imperdonabile collocazione in palinsesto di Italia1. I DVD delle prime tre serie sono comunque reperibili con doppiaggio - passabile - in italiano nei negozi di video online).



PER INGRANDIRE CLICCARE SULL'IMMAGINE


La Bisset, ben truccata, ben vestita, con la pronuncia inglese (nonostante sia nata in Gran Bretagna) addolcita dall'accento francese, beh, si porta magnificamente i suoi 62 anni.

Mmmhh, mi sa che sono andato un po' fuori tema. Non ho parlato neanche una volta di tram [SM=x346225]

Ancora più fuori tema, ma sempre a proposito di cadute di miti. Un giorno vi parlerò anche di quando ho conosciuto Rachel Ward, l'attrice di Uccelli di Rovo e di Against All Odds.
simopa
00mercoledì 13 dicembre 2006 00:35
Concorrenza sleale
Ho ricevuto una mail dal sig. Ennio D'Alessandro in qualità di progettista del tram utilizzato nel film "Concorrenza Sleale" che poi è stato materialmente realizzato dalla ditta MEKANE s.r.l.

Del film potete leggere la scheda al seguente indirizzo it.movies.yahoo.com/c/concorrenza-sleale/index-369367.html

Il tram appare molte volte nel film, già le prime immagini lo ritraggono in movimento e poi durante tutto il film fa molte apparizioni anche di pochi secondi ma comunque è spesso al centro della scena.

Di seguito riporto le immagini che mi sono state inviate e che riguardano il tram costruito e i rendering del progetto.

Mi sembra che sia stato fatto un ottimo lavoro, complimenti!!!





PER INGRANDIRE L'IMMAGINE CLICCARE SULLA FOTO






PER INGRANDIRE L'IMMAGINE CLICCARE SULLA FOTO






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[SM=x346219] [SM=x346219] [SM=x346219]
Roberto Amori
00mercoledì 13 dicembre 2006 00:47
Mrs bidirezionale
E' senz'altro una grande realizzazione, fa un certo effetto vedere un così grande modello di tram costruito artigianalmente per esigenze sceniche.
Ho visto al cinema e recentemente in televisione il bel film di Ettore Scola con due grandi Sergio Castellitto e Diego Abatantuono: ovviamente mi sono sempre lasciato suggestionare dalle frequenti scene dei passaggi tramviari... scampanellate, stridii in curva, scintille sugli scambi aerei e quant'altro di tramviario ci potesse essere nella Roma di allora così ben riprodotta in studio.
Una unica cosa, però clamorosa: questa Mrs è bidirezionale...
XJ6
00mercoledì 13 dicembre 2006 09:31
Che fine ha fatto?
Dov'è adesso la MRS bidirezionale? Smantellata o in salvo da qualche parte?
=rosmau=
00domenica 24 dicembre 2006 16:37
Molti sogni per le strade (Roma) - 1948, Mario Camerini
Parlando al telefono con Mauro (apptras) di questo film, mi ha indicato un metodo per reperire questo titolo. C'è voluta molta pazienza, che sicuramente non mi manca, ma alla fine ci sono riuscito. Gli interpreti principali sono Anna Magnani e Massimo Girotti. La trama e il resto del cast si possono trovare cliccando su questo link

Veniamo alle scene tranviarie. Nella prima si vede arrivare una MRS. La signora di spalle è Anna Magnani, che insieme a suo figlio corre per prendere il tram. Si intravede, vicino al tronco dell'albero una rimorchiata.



Interno di questa vettura.



Nei prossimi fotogrammi siamo a Colonna, con la stazione della linea Roma-Fiuggi, che in questo periodo sta ritrovando una nuova vita, dopo anni di abbandono per la chiusura della linea. Nella prima foto si vede arrivare un treno.



Mentre nella successiva c'è una panoramica del luogo, con un treno che sta entrando in stazione.




Dopo Colonna passo alla scena finale con una due assi e rimorchiata. Siamo al termine della giornata e la famiglia al completo, ritorna a casa prendendo il tram.



Con questo ultimo fotogramma chiudo il discorso su questo film.

Saluti e auguri. [SM=x346254]
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