Tram di celluloide (ovvero, tutte le volte del Tram al cinema, in Italia)

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XJ6
00domenica 7 agosto 2011 14:47
La lista aggiornata è in rete. Grazie, Maurizio!
filobustiere
00domenica 7 agosto 2011 21:22
Banditi a Milano sono (è) a Portici
Il manufatto è arrivato. L'ho appena intravisto e l'ho trovato clamorosamente interessante. Circa i tram, a dire il vero ne ho solo intercettato alcuni e di sfuggita. Certamente una visione completa mi consentirà di avere un quadro generale.
Circa l'inserimento, preferisco fare un buon lavoro dando risalto anche alle caratteristiche della pellicola con qualche aneddoto. Se siete d'accordo lo farò a settembre quando la platea sarà più presente e compatta. Considerando la spesa, non me lo vorrei "bruciare" per i pochi, anche se preziosi, rimasti in città.
Buone vacanze
XJ6
00domenica 7 agosto 2011 23:09
Va bene, Genna'...

...aspetteremo!

[SM=x346219]
=rosmau=
00sabato 13 agosto 2011 20:14
I Cannibali (Milano) - 1969, Liliana Cavani
Aspettando che Gennaro inserisca i fotogrammi del film Banditi a Milano, aggiungo altri due film girati in questa città. Il primo è questo mentre successivamente metterò l'altro. Il soggetto della pellicola è liberamente ispirato alla tragedia di Sofocle "Antigone". In una grande città, che in questo caso è Milano, tutte le strade sono piene di cadaveri. Per ordine dell'Autorità Costituita, nessuno deve toccare i morti per le strade, perchè sono considerati ribelli e vengono lasciati lì come monito per evitare altri tentativi insurrezionali. Solo Antigone, aiutata da un giovane straniero cercherà di infrangere questo ordine, ma verranno uccisi. Ma il loro gesto non rimarrà isolato, perchè altre persone continueranno la loro opera. Non aggiundo altro ma chi fosse interessato ad altre informazioni può cliccare su questo link:



L'unica scena tramviaria è nei titoli di testa. Siamo in Piazza della Repubblica, piena di cadaveri.



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Una 28 in livrea biverde, transita normalmente come se non ci fosse nulla.




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[SM=x346219]
=rosmau=
00sabato 20 agosto 2011 18:14
Romanzo Popolare (Milano) - 1974, Mario Monicelli
Come avevo già annunciato ecco un'altro film ambientato a Milano, girato negli anni settanta da Mario Monicelli e interpretato da Ugo Tognazzi e da Ornella Muti e Michele Placido. Da segnalare le musiche di Enzo Jannacci e come aiuto regista Carlo Vanzina. La trama e tutto il resto la si puo trovare cliccando su questo link.



C'è solamente una scena che ci interessa. E abbastanza lunga e vede protagonista Tognazzi che segue un tram, dove è salita la moglie che è interpretata dalla Muti, correndo a piedi per le strade di Milano. Si comincia con due 28. Nella prima sale la Muti mentre in quella dopo sale Tognazzi.



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Tognazzi sale in vettura dicendo al conducente di seguire il tram che lo precede. Il tramviere gli fà notare che quel tram fà la linea 13 mentre l'altro la 20 e non può fare lo stesso percorso. Allora lui riscende e comincia a seguire il tram con dentro la moglie, correndo a piedi.



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E comincia la folla corsa lungo le strade di Milano.



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Posteriore della vettura con Tognazzi che gli và dietro.



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Mentre lui corre altre 28 transitano in senso opposto.



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Ultimo fotogramma. Finalmente la moglie scende dal tram e Tognazzi arriva stremato dopo la lunga corsa.



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[SM=x346219]
Augusto1
00sabato 20 agosto 2011 18:31
Bel post, si vede chiaramente anche che il film fu girato nel periodo di "interregno" fra trolley e pantografo, con le "rondini" di tenuta del filo aereo rigirate verso l'alto e la presa corrente che avveniva differentemente a seconda delle linee "già lavorate" per la conversione a pantografo o meno. Un po' quello che avrebbero potuto fare a Torino con la linea 7, consentendo ai tram di girare anche con la rotella, "aggiustando" convenientemente gli scambi aerei...
trammue
00lunedì 22 agosto 2011 13:19
e chi ti dice che forse non lo faranno? sono stati capaci di ben altre imprese, no?
filobustiere
00mercoledì 24 agosto 2011 16:53
Accadde in Settembre

Malgrado la meritevole pesca a strascico di Maurizio, i fondali offrono ancora interessanti ed inaspettate prede.

Qualche pomeriggio fa, mi sono imbattuto sul casareccio Telecapri in questo film "Accadde in Settembre" del 1951. Sempre alla scoperta di immagini antiche, ne ho trovate anche di tramviarie.

Il film, di produzione americana, si svolge per lo più in Italia sia con riprese sui luoghi, sia con ricostruzioni in studio. Vi si narra, attraverso un registro melodrammatico, delle vicende di un ricco ingegnere idraulico (l'inespressivo Joseph Cotten), affermato industriale. Egli viene da solo in Italia per cercare di ritrovare se stesso e ricucire il suo matrimonio in crisi.

Sul volo di ritorno a casa (un improbabile Ciampino-New York via Capodichino) conosce una celebre pianista (Joan Fontaine). Durante il breve scalo a Napoli, le propone di perdere l'aereo e passare qualche giorno a Napoli. Saranno a Pompei ed a Capri per coltivare la loro casta amicizia. Ma un furtivo bacio scambiato su uno scoglio galeotto, a Marina Piccola, farà esplodere la passione.

Presto "l'amoroso filone" finirà, tuttavia, e i due dovrebbero tornare a casa. Non prima però di consumare uno spaghettino a vongole da Ciro a Santa Lucia. Qui apprenderanno dal Corriere di Napoli (tutti gli americani all'epoca lo leggevano [SM=x346236]) che l'aereo che avevano voluto perdere era caduto in mare ed entrambi erano stati dati per morti.

Così, i neoamanti assecondano il destino nel lasciar credere che defunti lo siano veramente. Trasferitisi a Firenze (dove risiede la maestra della pianista), trasformano una villa sull'Arno (in stile Beverly Hill) nella loro alcova. Non disdegnano però, buon per noi, frequenti trasferte al centro. Ci permettono così di goderci la visione in tre o quattro scene (una in primo piano) del tram a Firenze. Considerando la povertà di filmografia in tal senso, l'ho ritenuto degno di nota.

Circa l'epilogo del film, per quei pochi interessati dirò che la tresca viene scoperto dalla moglie dell'ingegnere. Ma è tale la gioia di saperlo vivo che gli concede il divorzio. Però l'amante preferisce dedicarsi al suo talento e così l'ingegnere rientra in famiglia. O forse perchè, "se lo sanno tutti, che sfizio c'è a tenersi un'amante"?

Purtroppo per motivi tecnici non l'ho potuto registrare. Però sono in contatti con Telecapri per sapere la prossima messa in onda. Intanto supplisco con una foto amatoriale dello stesso modello di tram visto nel film.



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Si prega chi di dovere per aggiornare l'elenco.

Altre notizie sul famoso sito cinematografo.
Francesco E.
00mercoledì 24 agosto 2011 20:55
Uhmmm... bella foto! Cmq oltre al tram è interessante quell' autocarro Dodge residuato bellico! Quasi certamente sotto al cofano gira un diesel Fiat 626 oppure OM al posto del classico ma esoso 8V GM a benzina!
filobustiere
00giovedì 25 agosto 2011 14:44
Segnalazione!
L'emittente Telecapri con estrema correttezza mi risponde.
In merito alla mia richiesta, il film di cui sopra, sarà riproposto Lunedì 29 Agosto alle ore 15.30.
Ne consiglio per curiosità la visione a chi stesse in area Telecapri. Mi è stato riferito da persona informata che nella prima parte si vedrebbe anche un'arcaica Via Orazio. Sarebbe anche opportuno che qualcuno lo registri per ricavarne i frames interessanti.
Io purtroppo registro solo da parabola e non da DTV.
XJ6
00sabato 27 agosto 2011 23:55
Accadde a Settembre, non solo a Firenze, ma...

...anche a Napoli!

Come già accennato al nostro Filobustiere, nel film da lui tanto deprecato ho trovato una muso piatto (o una Balilla) davanti al San Carlo in una fugacissima scena, tra l'altro in dissolvenza incrociata.

Spero di riuscire a estrarla ed a postarla qui, appena possibile.

[SM=x346219]
filobustiere
00mercoledì 31 agosto 2011 17:26
BANDITI A MILANO
Il fatto di cronaca
La banda Cavallero, formatasi a Torino nel quartiere Barriera e guidata dalla figura carismatica di Pietro Cavallero, fece delle rapine la sua crociata per l’affermazione di pseudo principi politici di ispirazione leninista. Purtroppo la scia di vittime e di ingenti danni materiali, frutto di sistematiche rapine in banca, fecero perdere di vista gli eventuali ed incomprensibili fini di giustizia sociale che il loro delinquere perseguiva.
Il 25 settembre 1967, in seguito all’ennesima rapina in un Istituto di credito, la banda formata da quattro elementi incensurati, fu intercettata dalla polizia con la quale ingaggiò una fuga pazzesca attraverso le strade di Milano. I banditi, dimenticando le loro idee di socialismo e di esproprio popolare, non esitarono ad usare su pedoni inermi le loro mitragliatrici per farsi largo nel traffico della capitale ambrosiana.
Al termine della follia, sull’asfalto rimasero tre vittime innocenti più altre ventidue persone furono più o meno gravemente ferite. Nei giorni successivi morì altresì d’infarto un eroico pensionato che rischiando la sua vita, aveva contribuito efficacemente alla cattura di uno dei quattro malviventi. Gli altri tre furono stanati ed arrestati con imponenti battute delle forze dell’ordine, nei giorni successivi.
Appena nove mesi dopo venne celebrato il processo: condanna all’ergastolo per tre dei quattro e solo dodici anni per la giovane matricola del gruppo.
Il film
Con tempismo davvero singolare, appena una decina di mesi dopo che il fatto era avvenuto, uscì il film prodotto da Dino De Laurentis e diretto da C. Lizzani. Come si poteva prevedere, esso riscosse un grande successo di pubblico che aveva ancora bene in mente il recente tragico pomeriggio del settembre 1967.
Il film non fece mistero di voler raccontare il fatto di cronaca nera accaduto a Milano, seguendo per quanto possibile gli eventi, la cronologia ed i personaggi che lo avevano prodotto. La figura del capo fu affidata ad un “grande” G. M. Volontè che guadagnò per questo ruolo l’ambita Grolla d’oro come migliore attore del 1968. Il commissario Basevi, figura di certo di fantasia, fu interpretato da un ottimo Tomas Milian, in un corretto abbigliamento giacca e cravatta. Certo non poteva immaginare che il successivo personaggio Monnezza, lo avrebbe degradato a Maresciallo ed abbigliato da accattone, dandogli tuttavia ben altra gloria e cachet.
Visto oggi il film appare di certo datato; tra l’altro è confezionato in maniera secondo me discutibile, a mò di inchiesta televisiva per raccontare attraverso l’esperienza ed i ricordi di Basevi, della temibile (sic!) malavita lombarda. In questa inchiesta viene inserito come fatto precipuo, la rapina al Banco di Napoli di Piazza Zandonai a Milano ad opera della banda Cavallero.
Si riconoscono tra i numerosi attori volti noti del cinema e della televisione dell’epoca: Don Backy (udite, udite) nella parte di uno dei banditi, Ray Lovelock la matricola della banda, Carla Gravina, Agostina Belli (al primo film?), Margaret Lee e tanti altri caratteristi.
Certamente il clou del film è rappresentato dai venti minuti in cui viene raccontata la fuga attraverso le strade di Milano: i banditi su una Fiat 1100 D rubata, la polizia su Alfa Giulia e 2600 coupè. Come confermò il regista, tutte queste scene, banca e fuga comprese, furono girate nelle stesse strade dell’evento narrato.
Mi è piaciuto di più
Domanda con risposta ovvia. Il realismo con il quale è stato girato tutto l’inseguimento nelle strade di Milano che seminò la tragica scia di morte e sangue.
Mi è piaciuto di meno
Il personaggio di Carla Gravina. Nel momento in cui la polizia accetta segnalazioni dei cittadini circa la presenza dei banditi in stato di latitanza, una signora svizzera richiede l’intervento di un poliziotto per avere “compagnia” ed essere rassicurata da immaginari rumori sentiti in giardino.
Curiosità tratte dal film
La sala operativa della Questura dotata di apparati arcaici (saranno stati davvero così all’epoca?) è affidata a sottufficiali con uno spiccato accento napoletano o comunque meridionale. Uno di loro mi è sembrato addirittura doppiato dall’attore Giacomo Furia.
Un’altra curiosità. All’epoca (1967) le Banche erano sorvegliate da Agenti di Pubblica Sicurezza. Sarà stato davvero così nella realtà? Io non lo ricordo però, considerato l’aderenza del film alla vita di tutti i giorni, penso proprio di sì.
I tram o comunque i veicoli che vi appaiono
Motivi d’interesse nel campo dei trasporti, ve ne sono diversi. Però malgrado le tante scene in città, i tram vi appaiono marginalmente. I frames inseriti sono solo una parte di ciò che offre la pellicola. In particolare tra i veicoli non illustrati, cito la massiccia presenza di OM Leoncino militari a quattro ruote motrici, minibus Fiat 1100 T, Fiat Campagnola; tutti impiegati nella caccia all’uomo che conclude il film.
Un particolare: nel film i banditi vengono arrestati da Carabinieri che viaggiano in Alfa Romeo Giulietta. Questa vettura la ricordo (ma potrei sbagliare) in dotazione con livrea grigio-verde alla PS ma non ai Carabinieri.
Durante l’inseguimento, i banditi vengono intercettati da due auto civetta: una Fiat 500 ed una Fiat 850. Lo ritengo plausibile in quanto all’epoca addirittura la Questura di Napoli aveva in dotazione una 500 in grigio verde sulla cui portiera e con involontario umorismo, c’era scritto “Pronto Intervento”.
Oltre a vari tram ’28 ripresi tra l’altro in Piazza Cadorna, nel film s’intravedono un tram della serie 4700.
Inoltre si vede di sfuggita un convoglio delle Nord Milano con ETR della serie 700; oggi se ne conservano alcuni esemplari per scopi museali.
Viene invece ripetutamente mostrato un bus 306 Fiat, modello Gran Luce in servizio con la compagnia Autostradale di Milano (Gruppo Sita) sulla linea Torino-Milano che i banditi utilizzano per arrivare a Milano dove ruberanno il famoso e grigio 1100 D.
Viene altresì esibito (non c’entra con la trama) un bel bus da gran turismo di carrozzeria Bianchi e motorizzazione forse Lancia.
Per le vetture della Polizia, ho scelto la foto di una Giulia ancora in livrea grigio verde; si noti un numero di allarme particolare in quanto non era stato ancora attivato il 113.
Infine un coupè al servizio della PS; la mitica Alfa Romeo 2600 coupè davvero in servizio presso le Questure di mezza Italia.

I TRAM



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FERROVIE NORD MILANO


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GLI AUTOBUS


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LE AUTO DELLA POLIZIA



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filobustiere
00mercoledì 31 agosto 2011 17:29
CHE SUDATA!!!!!!!!!
XJ6
00mercoledì 31 agosto 2011 17:48
Ottimo, Gennaro!

Ne valeva la pena [SM=x346220]
XJ6
00mercoledì 31 agosto 2011 18:11
Accadde in Settembre (Napoli) - 1951, William Dieterle

Ecco l'unica scena tranviaria napoletana che, come dicevo sopra, è resa meno leggibile dalla dissolvenza incrociata.

Comunque, eccola qua. Magari qualcuno riesce anche ad identificare la matricola.





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[SM=x346219]

Augusto1
00mercoledì 31 agosto 2011 20:33
E' indubbiamente la 1054, da poco convertita in "interurbana" dall'originaria 906! Si fa ancora valere attualmente sulla linea 2.

Ottime proposizioni, sia la tua che quella del mitico Filobustiere.
XJ6
00domenica 4 settembre 2011 13:43
Accadde in Settembre (Firenze) - 1951, William Dieterle

Come preannunciato dal severo Filobustiere, ecco i fotogrammi tranviari fiorentini tratti da Accadde a Settembre (September Affair).

Tutte le immagini sono state riprese nei pressi del Duomo, con buona pace di coloro che negli anni a venire si sono stracciate le vesti all'idea di far passare il Sirio in centro [SM=x346225]




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CityN
00sabato 10 settembre 2011 23:43
Non è possibile che nessuno si sia mai accorto...
...che ne Il mistero di Bellavista appare un tram!

Me ne sono accorto ieri: precisamente, durante la scena della presentazione del rifugio antiatomico, con i quattro "eroi" in tuta gialla che entrano nel palazzo tra la festa di tutti.



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È il miglior fotogramma catturabile per riprendere almeno tutti gli elementi (visibili) del tram, mi riferisco al trolley; si consiglia comunque di vedere la scena cinematografica. È un'apparizione di rapina, che si nota soltanto se si punta l'occhio sin dall'inizio sulla strada.

Riguardo quest'ultima ho molti dubbi: potrebbe trattarsi del corso San Giovanni per via delle numerose auto in sosta che si vedono, ma potrebbe trattarsi anche del tratto finale della riviera di Chiaia o via Giordano Bruno, ma anche il corso Garibaldi. Chi sa parli. [SM=x346236]
filobustiere
00martedì 13 settembre 2011 11:30
Piccolo OT su Banditi a Milano
Nel film in questione, si racconta dei banditi che raggiungono Milano con il bus. Avrei voluto dire che secondo i miei ricordi, questo collegamento ormai storico, aveva all'epoca le fermate intermedie poste proprio sull'autostrada. Non l'ho detto immaginando che il sistema, secondo me anacronistico, era stato rimosso per motivi di sicurezza.
Invece il mio recente transito sulla Torino Milano, mi ha fatto accertare che le fermate intermedie sono ancora lì, forse sistema unico al mondo. Però........... sono stati fatti degli adattamenti. Il bus ha una propria corsia in giallo un po' prima della fermata che lo indirizza presso la pensilina. I viaggiatori in arrivo o partenza, utilizzano un sottopassaggio che la collega alla viabilità ordinaria. Il servizio una volta gestito dall'Autostradale (come detto), mi sembra invece ora espletato dalla Sadem.
Francesco E.
00martedì 13 settembre 2011 12:03
x Cityclass
Per me è via Giordano Bruno...
=rosmau=
00giovedì 22 settembre 2011 11:48
La Sfida (Napoli) - 1958, Francesco Rosi
Dopo aver collaborato alla sceneggiatura e fatto l'aiuto con alcuni dei grandi registi dell'epoca, Francesco Rosi esordisce come regista con questo titolo. Sceglie di ambientarlo e girarlo nella sua città di nascita e di narrare l'ascesa di un giovane contrabbandiere di sigarette, deciso a inserirsi nel giro dei boss della malavita, che controllano l'attività del mercato ortofrutticolo napoletano. In primo momento le cose sembrano andargli bene, ma quando trasgredirà all'ordine del capo dell'organizzazione criminale, entrerà in conflitto con loro e andrà incontro alla resa dei conti finale. La scena finale è l'unica cha non è stata girata a Napoli ma ai Mercati Generali di Via Ostiense a Roma. La scheda del film si può vedere cliccando su questo link



Passiamo ai fotogrammi che ci interessano. Pochi minuti dopo l'inizio del film si vede il capolinea delle tramvie provinciali a Porta Capuana.



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Qui vediamo un binario abbandonato e dovremo essere nel rione Sanità



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Dall'altro lato c'è uno scambio.



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Ultima scena, quella più importante, con un tratto di binari ancora esistenti. Manca solo il bifilare che c'è attualmente.



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Inquadratura dall'altro lato con una motrice tramviaria in arrivo.




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Primo piano della vettura tramviaria.



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Mentre transita




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Sempre nel medesimo posto, passa un autobus




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Ed infine una veduta dei binari di raccordo che credo vadano al porto.




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[SM=x346219]
trammue
00giovedì 22 settembre 2011 16:00
quanti capricci per quella balilla nella scena finale..... ogni volta che all'arena di scauri davano questo film era d'obbligo che mi ci dovevano portare... ovviamente obtorto collo per l'argomento non proprio per bambini, ma tanto io non ci capivo niente all'infuori del tram
XJ6
00giovedì 22 settembre 2011 23:27
Grande, Maurizio!

Che emozione vedere il capolinea delle TPN a Porta Capuana (ci ho accompagnato varie volte delle compagne di classe del liceo - bei tempi - quando però i tram non esistevano più, ed al loro posto c'erano le famose "cafoniere" blu).
Cori x
00mercoledì 21 dicembre 2011 01:01
Trammue è una Fiat 1900 (lo stesso depotenziato Alfa) dei primi anni '50. La base era della gloriosa Fiat 1400 solo che il particolare più evidente era il lunotto posteriore più ampio.
trammue
00mercoledì 21 dicembre 2011 09:28
cori, io per "balilla" intendevo la vettura tranviaria a due assi, che, vista l'epoca della sua nascita, aveva preso questo nome ancor prima che uscisse sul mercato la famossissima fiat balilla
io non sono espertissimo di auto, ad esempio non conoscevo i particolari che hai citato sulla fiat 1400/1900, ma ancora non sono arrivato al punto di confondere una 1900 con una balilla......
avanticeposto
00mercoledì 21 dicembre 2011 22:39
Gioventu' Perduta (1948, Pietro Germi)
In un paio di scene di questo film girato a Roma si vede (da una finestra) un binario tranviario e, se non ricordo male, una MRS in transito. Il luogo è molto difficile da identificare. C'è però un particolare curioso. La strada dove sono i binari sembra non essere asfaltata, si vedono le traversine... Qualcuno sa qualcosa?
Giampi5
00domenica 25 dicembre 2011 15:51
Senilità (1962) di M. Bolognini con Claudia Cardinale
Non so se è già stato menzionato su queste righe, ma c'è una scena del film tratto dal romanzo di Italo Svevo e verosimilmente ambientato nella sua città, Trieste, in cui compare anche un tram (dal 5'09" del video):



La motrice è la 2 assi 193 (uguale alla 194 conservata al Museo della stazione Campo Marzio), il luogo è Piazza Venezia dinanzi alla ex Pescheria centrale.
Non ho estratto i fotogrammi in quanto la risoluzione del video è piccola.
[SM=x346228]

birillo2000
00lunedì 5 marzo 2012 18:40
Ciao,
c'ero anche io con quel tram affittato dai soci act, mi ricordo si partì da Baggio e il conducente non sapeva dove ci doveva portare; appena seppe che si doveva andare a Cinisello con i vari foto-alt, si mise fisicamente le mani nei capelli. Ma andò tutto bene.
mister656
00martedì 3 aprile 2012 01:38
Napoli si ribella (1977)

Qui il film completo "Napoli si ribella"dove nelle ultime scene si può apprezzare il deposito di Fuorigrotta visto da dentro e fuori.

Alcune foto della scena finale le conoscevo; non sapevo invece che si vede il tram 997 (c'è un tram vistosamente danneggiato e dev'essere per forza quello) e una ricostruita Fiore F tabellata 2 Sannazaro-Poggioreale.

P.s per chi non piace il poliziesco all'italiana la scena comincia da 1:25.


[SM=x346219]
Augusto1
00martedì 3 aprile 2012 09:54
Eh sì, quello è proprio il 997. Nando Murolo "muore" davanti alla milanese 5003, mentre Luc Merenda spara appostato davanti alla 1004. La tabella 2 della Fiore 1001 riporta invece il classico percorso Poggioreale-Piazza G.B. Marino.
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