" Il papà di Giovanna "
E' un film piacevole, di quelli che si guardano volentieri anche in casa sul divano. Sicuramente, come quasi tutti le pellicole di Pupi Avati, l'essere ambientato a Bologna mi condiziona favorevolmente il giudizio. Tornare a colori nella città degli anni '40 ( anni comunque certo non semplici ) con qualche frase in dialetto, le belle riprese lungo i portici del centro, le case sui tetti della vecchia Bologna con lo stridio dei tram in curva per sottofondo, i negozi di un tempo... non possono infine che attrarmi e piacere.
Il negozio dove i genitori di Giovanna vanno a comprarle il vestito, da Zinelli, è proprio sotto la Torre Asinelli in piazza della Mercanzia ed è rimasto, come si vede nel film, immutato nel tempo.
Ecco Zinelli ripreso nel 2001: i tessuti e le fini lanerie fanno bella mostra di sè all'entrata e nelle vetrine che si snodano tra la Piazza e via Orefici: siamo nel pienissimo centro di Bologna. I grossi buchi sullo stabile in alto sono le scheggiature dei bombardamenti: ve ne sono altre ancora intorno e sono state volutamente lasciate lì.
Tornando a quanto ci sta più a cuore vi metto a disposizione 3 min. del film estratti sul tram: