Il termine "metropolitana di superficie", sicuramente errato, è quello con cui è stato presentato, poco meno di due anni addietro, il nascente porogetto della "Filovia". Ed è stato usato forse per far comprendere ai più la rivoluzione leccese in tema di trasporti pubblici. Dico questo non per difendere la categoria dei giornalisti, di cui orgogliosamente faccio parte da ormai quindici anni, a volte colpevole, per dolo o in buona fede, di un'informazione distorta; ma solo per dovere di cronaca, avendo seguito le varie discussioni che si sono susseguite e che continuano a susseguirsi sugli organi di stampa locali. Il problema vero, a mio avviso, oltre alla già accennata questione politica che continua ad avere un ruolo determinante, è che qui a Lecce manca la cultura del mezzo pubblico. E' desolante vedere gli autobus viaggiare per le vie del centro cittadino completamente vuoti. A questo punto sarebbe opportuna una campagna di sensibilizzazione o quantomeno studiare delle iniziative volte a promuovere il servizio. L'entrata in funzione della filovia potrebbe essere prorpio l'occasione per far invertire la rotta.